Una misura assistenzialistica che si è rivelata un fallimento
Pino Iannò Torino Libero Pensiero:
“L’Assessore Jacopo Rosatelli invece di attaccare il Governo che non erogherà a partire dal mese di agosto il reddito di cittadinanza, dovrebbe iniziare a pensare a soluzioni, proprio per evitare che si inneschi una bomba sociale. E’ arrivato il momento di attuare vere politiche sociali, oltre a tagliare nastri e non aver risolto il problema dei senza tetto. A proposito, finito il periodo agostano, in breve tempo arriverà l’autunno e saremo di nuovo alle prese con il problema. Non basteranno proclami e soluzioni tampone, sarà un’emergenza peggiore, tra l’altro la struttura di via Traves è stata destinata ai migranti. Il reddito di cittadinanza era una misura nata con buoni propositi e diventata un enorme spreco di denaro pubblico. Uno spreco che si è manifestato con tantissime storie di cittadini che percepivano il reddito indebitamente. Le risorse stanziate per finanziare il reddito di cittadinanza non hanno “abolito la povertà”. La povertà è un problema legato essenzialmente alla mancanza di lavoro e tramite i centri per l’impiego, si doveva trovare un percorso d’inclusione lavorativa e ai comuni è stata lasciata la parte più critica, quella sociale. Anche perchè la povertà tocca molti altri aspetti, economici, familiari ecc. e su questo solo i servizi sociali hanno la giusta competenza per affrontare le molte problematiche e le fragilità con il Rdc non sono state risolte. Una misura assistenzialistica che senza politiche finalizzate alla crescita dell’occupazione, ha rappresentato un grande fallimento. Il problema di fondo è l’aver confuso un contributo alla povertà con una politica attiva per favorire il lavoro e ridurre la disoccupazione. Un errore che ha incrementato i problemi, senza risolvere lo scopo del reddito di cittadinanza, cioè l’assistenza economica e sociale per chi vive in uno stato di indigenza assoluta.”
Giuseppe IANNO’
Torino Libero Pensiero