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Merlo: Governo, battere la ‘via giudiziaria al potere’ per una vera democrazia

“Che ci siano forze non riconducibili alla politica e al Parlamento che vogliono mandare a casa il
Governo Meloni è ormai quasi una non notizia perchè è noto anche ai sassi. Semmai, oggi, la vera
sda democratica è quella di battere alla radice quel vizio della ‘via giudiziaria al potere’ che,
purtroppo, caratterizza il dibattito politico nel nostro paese da oltre 40 anni. Cioè da quando il Pci,
all’inizio degli anni ‘80, avanzò il progetto politico “dell’alternativa morale al sistema di potere della
Democrazia Cristiana’. Insomma, si tratta di un tic che fa parte a pieno titolo del codice
deontologico della sinistra ex e post comunista e che, purtroppo, si è protratto sino ai giorni
nostri.

Un vizio che inquina la politica e che, al contempo, indebolisce la qualità della democrazia e la
stessa credibilità delle nostre istituzioni democratiche. Oltre all’ecacia dell’azione di governo.

E battere, oggi, la scorciatoia della ‘via giudiziaria al potere’ è, forse, la vera priorità per far sì che
possa decollare una vera e credibile democrazia dell’alternanza. Che è fatta di progetti politici
alternativi ma senza ricorrere a forze esterne alla politica per battere gli avversari/nemici”.

Giorgio Merlo, Presidente Scelta Popolare.

Giachino, sì Tav: “Lo Stato reagisca con forza agli attacchi al cantiere”

Di fronte alla contestazione di una minoranza del Parlamento subalpino alla approvazione del progetto del primo Traforo del Frejus Cavour rispose: “Maestà dobbiamo governare anche per quelli che non capiscono”
Ricordo che il Parlamento italiano ha dichiarato la TAV un’opera strategica e di interesse nazionale. Chi l’ha  rallentata ha arrecato un grave danno alla economia e al lavoro  valsusino e a quella nazionale.  Logistica e Turismo valgono il 25% del PIL del nostro Paese.  Sulla TAV viaggeranno meglio passeggeri e merci e si toglierà traffico dalle strade , migliorando la mobilità su gomma e diminuendo l’inquinamento. Dal versante francese passano 45 milioni di Tonnellate di merci e milioni di passeggeri per un totale di import export di 150 miliardi di euro l’anno.
In questi anni di opposizione alla TAV , la bassa Valle di Susa e’ stata trascinata al declino e oggi ha un PIL procapite pari alle regioni del Sud. E’ ora di interrompere il divertimento domenicale dei NOTAV violenti e dei loro  alleati di Askatasuna usando il DASPO e quant’altro o trasferendoli nel centro albanese. Mi aspetto una ferma presa di posizione da parte della Schlein e dell’on. Conte altrimenti tutte le polemiche sull’andamento della economia non sono credibili. Ricordo a tutti che quando di fronte alla contestazione di una minoranza del Parlamento subalpino alla approvazione del progetto del primo Traforo del Frejus Cavour rispose: Maestà dobbiamo governare anche per quelli che non capiscono”.
Mino GIACHINO 
SITAV SILAVORO

Il ritorno del Pci: una serata con la meglio gioventù degli anni ’70

Che serata.  Di quelle che accadono ogni 50 anni. Quasi tutti  “Figiciotti “.  1975, forse il più bell’anno di tutta una vita. Almeno per il sottoscritto,  dopo la nascita delle miei figlie, l’anno più bello. Retoricamente esaltante, bello perché compivo 18 anni e per la prima volta votavo.
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Appositi studi sostennero che il Pci ottenne dai giovani molto di più del 50% . Il mondo nelle nostre mani con l’esaltante 1 maggio a Saigon, dove  stanno sfilando i Vietcong. Il piccolo popolo del Vietnam del nord aveva sconfitto la tigre di carta degli Usa. Appunto avevano il mondo in mano e invece questo presente sembra, anzi è lontano anni luce da allora.
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 Il 31 gennaio scorso c’erano proprio tutti i dirigenti del PCI di Torino come Lorenzo Gianotti diventato senatore della repubblica ed ora ottimo e brillante storico e  intellettuale. Ma non me ne vogliano… mi concentrerò su noi ragazzotti ai primi anni di politica attiva.  Poi eravamo più di 220, impossibile citarli tutti. Diverse tavolate formatesi sui vecchi ruoli di allora. Dirigenti della federazione ubicata in via Chiesa della salute alle zone di partito.
Si pensi che solo nella città di Torino c’erano 60 sezioni e tutte le città del circondario con almeno 5 o 6 sezioni. Tempi passati. Ma allora perché ritrovarci? Perché passando il tempo, troviamo la dimensione di ciò che siamo stati, di ciò che volevamo essere e di ciò che siamo diventati.  Magari non tutto è stato portato a casa ma poi alla fine siamo diventati quello che volevano essere.  Mi pare soprattutto le donne… pardon le compagne come Livia Turco ministro  e poi tante altre come la Presidente della Fondazione Nilde Jotti.
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La  segretaria provinciale dal 1976, Patrizia Alfano, per me decisamente di più di una compagna di lotte. Tutto cominciò l’8 marzo del 1975: non durò tantissimo ma che intensità. Donna e compagna sempre in pista da quasi cinquanta anni dirigente provinciale, regionale e nazionale della Uisp. Attualmente ancora attiva L’avvocato ed onorevole Anna Rossomando, Vicepresidente del Senato. Allora era tra le più piccole ma sicuramente più promettenti e di fatto si è visto. Con le due pasionarie di Barriera di Milano la professoressa Silvia Ristori e la sodale Laura Tori dirigente dell’assessorato alla Cultura del comune di Torino.
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O la più solida coppia che io abbia conosciuto nella mia vita Flavia Bianchi e Claudio Malacrino entrambi architetti ed entrambi assessori alla casa o urbanistica. Poi la mia tavolata con Beppe Fogliati e Marco Moratto alti dirigenti della Regione Piemonte. L’inseparabili amico di una vita Renato spatola che passò da lavare il pullman a diventare professore. Uno a cui la vita non ha regalato nulla. E poi Umberto Radin. Qui gli anni di conoscenza sono addirittura 62.  Alunni nella stessa scuola alla Gabelli. Da alcuni mesi in pensione dopo oltre 40 anni di sindaco. Carriera tutto tondo fino ad essere segretario provinciale  filcams Cgil.
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Ed Enzo Bellini, compagni di banco al liceo Scientifico A. Einstein.  Professore di lettere e latino in pensione. Ebbene sì, raccontandoci per allora ci siamo “raccontati ” di essere riusciti nella vita. Vero che questa società non l’abbiamo cambiata ma almeno ci abbiamo tentato.  E poi, al netto di capelli bianchi o della irrinunciabile pelata e la pensione all’inizio del mese. ” Siamo ancora tutti quanti bellissimi, di una bellezza inebriante ed interiore “. Magari tanti sbagli ma sempre in buona fede. Siamo stati la meglio gioventù.
Lo testimoniano i nostri figli e figlie che sono migliori di noi.
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Patrizio Tosetto

Cisl, con Sbarra è prevalsa la coerenza

LO SCENARIO POLITICO  di Giorgio Merlo

È sempre difficile tracciare un bilancio di un mandato sindacale. Nello specifico, della segreteria
generale della Cisl guidata in questi ultimi anni da Luigi Sbarra. Anni difficili per svariate e
molteplici motivazioni. Dall’irrompere della pandemia al ritorno dei grandi conflitti bellici; dalla
vittoria politica del primo governo di destra-centro alla crescente radicalizzazione del conflitto
politico e culturale. Insomma, un insieme di tasselli che hanno richiesto un grande senso di
responsabilità e una solida cultura di riferimento per cercare di affrontare al meglio i problemi che
di volta in volta si affacciavano all’orizzonte.
Ed è in questo contesto che si inserisce un possibile giudizio sul ruolo che concretamente ha
esercitato la Cisl con il suo gruppo dirigente. Al di là di ogni opinione che si può e deve formulare,
è indubbio che almeno su tre aspetti la Cisl a guida Sbarra ha saputo mantenere una forte e
cristallina coerenza con la sua storia e la sua specificità.
Innanzitutto ha saputo conservare, con coraggio e lungimiranza, il suo profilo di soggetto
autenticamente sindacale. Nessun cedimento nei confronti del governo di turno in carica, nessuna
trasformazione in un movimento politico o, peggio ancora, in una sorta di partito e, men che
meno, nessun ruolo di supplenza – o di egemonia – nei confronti di un partito o di una coalizione.
Lo possiamo dire con franchezza e con altrettanta chiarezza? L’esatta alternativa di quello che è
diventata in questi ultimi anni la Cgil di Landini. Ovvero, non solo la storica e consolidata
tradizione della “cinghia di trasmissione” con il principale partito della sinistra italiana – ieri il Pci e
oggi il Pd – ma, addirittura, una sorta di portavoce di una intera collazione politica. Al punto che
non si sa più se è il cosiddetto “campo largo” che detta l’agenda politica al sindacato di
riferimento o se è la Cgil, con la Uil come ruota di scorta, se la detta alla coalizione progressista.
Insomma, e al riguardo, la Cisl era, ed è, l’esatto opposto di tutto ciò.
In secondo luogo la Cisl è quel sindacato che ha sempre predicato e praticato la cosiddetta
“contrattazione”. Perchè lo storico “sindacato bianco” non ha mai rinunciato a questa sua
originalità e specificità. Certo, per capirci ancora meglio, si tratta di un sindacato che non dichiara
lo sciopero generale contro la manovra di bilancio del Governo prima ancora di averla letta e
discussa con i lavoratori. E questo perchè la Cisl di Pastore, di Macario e di Marini – per citare
solo tre leader storici di questa organizzazione sindacale – ha sempre individuato nella
contrattazione, e senza discriminazione alcuna nei confronti del potere politico o delle altre parti
sociali, lo strumento decisivo per migliorare le condizioni di vita dei lavoratori e di tutti i cittadini.
In ultimo, ma non per ordine di importanza, la Cisl in questi anni ha saputo anche confermare,
seppure in una cornice politica, sociale e culturale profondamente frammentata e contraddittoria,
le ragioni essenziali e costitutive della sua lunga e ricca storia sindacale. Una storia che poteva
essere messa in discussione in qualsiasi momento se fosse prevalsa l’appartenenza – o la
sensibilità o la simpatia – politica, e partitica, di alcuni suoi dirigenti e militanti rispetto al compito
proprio che deve caratterizzare e accompagnare un’organizzazione sindacale laica e autonoma
dai partiti e dal profilo politico degli stessi governi.
Ecco perché, quando si fa un bilancio seppur approssimativo della gestione di un mandato
sindacale, l’elemento cardine e principale resta sempre quello di verificare concretamente il tasso
di fedeltà, e quindi di coerenza, con gli aspetti specifici e costitutivi della sua storica cultura di
riferimento. Tutto il resto è certamente legittimo ma del tutto secondario e marginale ai ni della
credibilità, dell’autorevolezza e soprattutto della coerenza. In questo caso di un grande sindacato
come quello della Cisl.

“L’aeroporto di Torino  solo 13° in Italia”

Continua a crescere meno della media nazionale

Caro Direttore,
le Scuole di politica come quelle di giornalismo spiegano tante cose, con relatori più o meno illustri, ma hanno dimenticato due lezioni fondamentali e basilari.
La prima dice al buon politico che “Da che punto guardi il mondo, tutto dipende” cioè per capire i problemi, per dare dei giudizi e’ essenziale uno sguardo globale che individui i problemi e le priorità vere cosicché i problemi di casa tua o del Tuo quartiere verranno sicuramente dopo quelli dei quartieri più svantaggiati dove manca lavoro e sicurezza.
A Torino malgrado i salamelecchi alla Curia ,da oltre vent’anni si guarda solo al centro della Città e tutte le iniziative a partire dai grandi eventi si svolgono tutte nel Centro della Città. Così nelle periferie quando fa buio non si esce di casa e se non ci sono le Parrocchie o la Caritas molte famiglie non avrebbero da mangiare e così gli ultimi sono sempre più ultimi. Come facciano a chiamarsi progressiste le amministrazioni che hanno impoverito Torino e la abbiano portata al 58* Poste tra le Città italiane , me lo devono ancora spiegare.
La seconda lezione riprende una regola famosa del Principe De Curtis:”e’ la somma che fa il totale”.  Dopo tanti proclami a fine anno i politici e gli amministratori devono tirare le somme e vedere i risultati raggiunti e se sono onesti debbono correggere i programmi qualora i risultati non siano positivi. A Torino questa lezione è sconosciuta. Castellani e Fassino hanno presentato tre Piani decennali ma non hanno mai fatto un Bilancio consuntivo , così non si sono accorti che dal 2001 Torino cresce meno della media nazionale , ha perso 18 punti rispetto a Bologna e si è impoverita .
Lo stesso discorso vale per il nostro Aeroporto. Quando ero consigliere del Ministro Lupi denunciai come l’aeroporto di Torino, la quarta Città italiana per abitanti , fosse solo 13* tra gli aeroporti italiani. L’ho detto e l’ho scritto tante volte. In questi anni sono usciti tanti articoli agiografici sull’aeroporto ma ieri leggendo i dati dell’Enac scopriamo che nel 2024 ,anno boom del traffico aereo, Torino ha avuto 4.600.000 passeggeri e si conferma al 13* posto in Italia. Torino , cioè, ha avuto una crescita molto più bassa della crescita nazionale. A ciò si aggiunga l’analisi dei collegamenti che hanno visto diminuire le rotte che interessano gli uomini di affari e hanno visto aumentare i voli low cost e turistici.
In questo modo il contributo che l’aeroporto di Torino dà alla economia torinese e al PIL del Piemonte è la metà di quanto dà l’aeroporto di Bologna all’Emilia.
Ecco cosa succede quando si votano consiglieri regionali e comunali poco competenti e i partiti designano assessori non esperti.
Mino Giachino

Fdi, Ospedale di Briançon: Binzoni incontra gli assessori Riboldi e Marrone

Si è svolto  in Regione Piemonte, l’incontro tra il vice Capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Regionale Alessandra Binzoni e gli assessori alla Sanità, Federico Riboldi e alle Politiche Sociali, Maurizio Marrone.

Si tratta di una ulteriore tappa favorevole successiva al voto unanime espresso dal Consiglio Regionale, lo scorso 11 dicembre 2024, a favore dell’odg riguardante l’ospedale di Briançon ed il rafforzamento della Cooperazione Sanitaria Trasnforntaliera tra Italia e Francia.

Sono molto soddisfatta – dichiara Alessandra Binzoni, vice Capogruppo Fdi in Consiglio Regionale – per l’attenzione e l’apertura dimostrata dagli assessori Riboldi e Marrone, su un argomento così importante. Ho avuto da loro rassicurazione di un impegno a favore delle popolazioni che vivono nelle aree transfrotaliere e di chi, per ragioni lavorative o turistiche, frequenta le località sciistiche presenti in quei territori.

Continuerò a collaborare con gli assessori Riboldi e Marrone – prosegue Binzoniaffinché si arrivi a nuovi accordi bilaterali con la regione PACA e con il governo francese in modo da garantire la collaborazione con l’ospedale di Briançon. È necessario che ci sia un presidio sul territorio a favore soprattutto delle fasce deboli: dai neonati alle donne in attesa, dagli anziani ai malati cronici oggi costretti, ad esempio i dializzati, ad affrontare lunghe trasferte. Il nostro impegno, per chi vive nella Alta Val Chisone e Alta Val Susa, non si limita all’ospedale di Briançon, intendiamo lavorare anche al potenziamento delle strutture sanitarie, degli stessi territori, presenti sul territorio italiano”.

La Sanità e le Politiche Sociali sono fondamentali ma credo, e su questo continuerò ad impegnarmi, sia utile lavorare a sostegno di ogni possibile cooperazione transfrontaliera che possa migliorare la vita dei cittadini e così contrastare lo spopolamento delle terre di montagna” ha concluso il vice Capogruppo Binzoni.

Casa, Tovaglieri: Salis in commissione speciale UE, Lega difenderà proprietari

 “Difendere i proprietari di casa penalizzati dalle misure green di Bruxelles e tutte le persone oneste private del diritto all’assegnazione regolare di un alloggio a causa delle occupazioni abusive. Sarà questo l’impegno della Lega nella nuova commissione sulla Casa del Parlamento europeo, che si è insediata oggi a Bruxelles per affrontare l’emergenza abitativa in Europa. Ci opporremo con forza alla politica pro-occupazioni promossa da Ilaria Salis che, incredibilmente, siede nella stessa commissione, e smonteremo l’ipocrisia di chi si professa paladina dei più deboli, ma porta avanti un’agenda che colpisce proprio le categorie più disagiate e i cittadini onesti. Non solo con le occupazioni abusive e violente, che hanno un costo economico e sociale altissimo, ma anche con la difesa delle misure ideologiche sugli edifici, come la direttiva Casa Green, destinata a disintegrare il valore degli immobili dei tantissimi proprietari che non possono permettersi le costose ristrutturazioni decise da Bruxelles”.
Così Isabella Tovaglieri, europarlamentare della Lega, componente della commissione speciale sull’emergenza abitativa nell’UE.

Fdi, Bilancio Sanità: la Regione Piemonte mette a disposizione 12,9 miliardi

Si è chiusa in IV Commissione, l’analisi della parte del Bilancio riguardante la Sanità. Previsto uno sforzo ingente di 12,9 miliardi di euro, 250 milioni di euro in più rispetto al 2024, che valorizza l’impegno di chi opera nella sanità pubblica per garantire le migliori cure.

L’assessore alla Sanità, Federico Riboldi, ha affrontato il tema delle liste d’attesa su cui la Regione intende intervenire anche attraverso un rafforzamento della medicina territoriale che si esplicita nelle Centrali operative territoriali, negli Ospedali di comunità, nelle Case di Salute, nell’incremento dei posti letto in area intensiva e nel potenziamento dei servizi informativi.

L’assessore ha ribadito che, contrariamente a quanto strumentalmente evidenziato dai gruppi di minoranza, non ci saranno tagli relativi al contrasto al gioco d’azzardo e ai disturbi alimentari, al supporto psicologico, ai non udenti e alla fibromialgia.

Al termine dei lavori della Commissione, il consigliere Davide Zappalà, vicepresidente della Commissione Sanità ed il Capogruppo di Fratelli d’Italia, Carlo Riva Vercellotti, hanno così commentano:

“L’assessore Riboldi – dichiara Davide Zappalà, consigliere regionale di Fdi – sta compiendo un lavoro straordinario che conferma l’attenzione della Regione Piemonte alle necessità sanitarie dei cittadini. La spesa corrente cresce di 250 milioni di euro: un segnale forte di una visione chiara e responsabile per garantire cure adeguate e ridurre le liste d’attesa.

La spesa sanitaria si evolve nel tempo perché cambiano le tecniche, migliorano le efficienze, e c’è una maggiore attenzione verso il territorio. Il dato cruciale, a differenza di quanto viene detto dalle opposizioni, è che si spende di più, investendo così in un servizio sanitario al passo con i tempi.

In Piemonte stiamo scrivendo una nuova pagina per il futuro della Sanità e dell’assistenza pubblica. E siamo orgogliosi del percorso intrapreso” dichiara Davide Zappalà, vicepresidente della Commissione Sanità e consigliere regionale di Fratelli d’Italia.

Sentiamo la sinistra cercare appigli per criticare il bilancio della sanità, ma di certezze ce n’è una: nel Bilancio regionale le risorse appostate per il 2025 sono maggiori rispetto a quanto previsto nel 2024” aggiunge Riva Vercellotti.

Dalla sinistra, che improvvisamente si sveglia dal letargo, non accettiamo lezioni e ricordiamo che negli anni in cui hanno governato Regione e Stato, hanno eliminato ospedali, tagliato posti letto e personale sanitario con una programmazione del fabbisogno di medici e infermieri completamente errata. Ora paghiamo quegli errori, ciononostante l’Assessore Riboldi sta lavorando bene per garantire i servizi essenziali a tutti i cittadini.

cs

Valle – Errigo (Pd): “Potenziare servizi ospedale di Rivoli”

“RISOLVERE LE CRITICITÀ PER DIVENTARE HUB DI ECCELLENZA”

30 gennaio 2024 – “Il sistema sanitario piemontese non gode di buona salute: per questo ho deciso di intraprendere un viaggio per verificare lo stato dei presidi della nostra regione. Ho visitato alcuni reparti dell’Ospedale di Rivoli e il suo pronto soccorso, accompagnato dal sindaco Alessandro Errigo” annuncia Daniele Valle.

L’Ospedale di Rivoli costituisce un punto di riferimento fondamentale per i cittadini rivolesi, ma anche per tutto il territorio della zona ovest.

“Come in altre strutture del Piemonte, la realizzazione dei posti letto Arcuri, previsti per il potenziamento della rete ospedaliera durante l’emergenza pandemica, non è ancora stata completata, gravando sulla capacità di accoglienza dell’ospedale.” dichiara il vicepresidente della Commissione sanità Daniele Valle.

“Il pronto soccorso di Rivoli, inoltre, è in forte sofferenza a causa di un sovraffollamento cronico. A questo si aggiunge la difficoltà nel reclutamento di personale, che compromette la qualità dell’assistenza e rallenta i servizi.” prosegue il Consigliere dem.

“Garantire un sistema sanitario efficiente, accessibile e all’avanguardia rappresenta una priorità assoluta per la nostra amministrazione” dichiara il Sindaco di Rivoli Alessandro Errigo.

“Riteniamo essenziale potenziare l’ospedale, affinché possa diventare un vero e proprio hub di eccellenza.

Il nostro obiettivo – prosegue Errigo – è rafforzare l’ospedale attraverso investimenti mirati che permettano di migliorare le infrastrutture, potenziare i reparti esistenti e specializzare alcune unità operative.”

“Il presidio di Rivoli continua ad investire su telemedicina e refertazione a distanza, alleggerendo così la pressione sul personale e rendendo le cure più accessibili.I segnali positivi dell’Ospedale – ammette Valle – sono molti. Abbiamo potuto constatare l’impegno nell’umanizzazione degli spazi ospedalieri, con interventi concreti per migliorare il comfort di caregivers, familiari e pazienti. Inoltre, proseguono a pieno regime i lavori strutturali, come dimostrano gli interventi sulle facciate dell’ospedale”

“Sollecitiamo un impegno concreto per il potenziamento dell’ospedale e il ripristino dei poliambulatori, nella ferma convinzione che investire nella sanità significa investire direttamente nella qualità della vita di ogni cittadino” concludono Alessandro Errigo e Daniele Valle.