POLITECNICO TORINO

Un nuovo logo per il Politecnico di Torino

È il primo passo di un grande progetto di revisione dell’immagine dell’Ateneo e della sua presenza online, per rappresentare un’Università che guarda al futuro e ai bisogni della società rimanendo ben connessa con le sue radici

 “Il Politecnico di Torino ha un’identità forte, con radici ben salde nella storia accademica, economica e sociale del nostro territorio e del nostro Paese. Tuttavia tutte le identità evolvono e noi non facciamo eccezione, tanto più in un periodo di grandi cambiamenti come quello che stiamo vivendo e con un Politecnico che da tre anni si è aperto a dimensioni in parte nuove nel modo di intendere le sue missioni istituzionali e il suo rapporto con la società. Abbiamo così sentito l’esigenza di avviare un grande progetto non solo di revisione dell’immagine dell’Ateneo, ma anche della sua ampia e articolata presenza online, oggi più importante che mai. Il primo risultato di questo progetto che – con grande piacere – condividiamo col pubblico è la presentazione del nuovo   logo dell’Ateneo. Per la nostra comunità accademica, intesa in senso lato, quindi per esempio anche tutti i nostri laureati e laureate in giro per l’Italia e per il mondo, il logo è una componente importante della nostra identità collettiva, un’immagine che in maniera compatta rappresenta le nostre radici, i nostri valori, le nostre missioni.  Crediamo che questo nuovo logo rappresenti molto bene tutto questo, ma – rispetto al precedente – con una sensibilità molto più contemporanea, molto più aperta al futuro”. Il professor Juan Carlos De Martin, Vice Rettore per la Cultura e la Comunicazione, spiega così le ragioni che hanno portato il Politecnico di Torino a intraprendere un percorso di revisione della sua immagine, che parte dal logo, ma riguarderà il complesso delle modalità con cui l’Ateneo si presenta ai propri interlocutori e che riguarderà anche tutta la presenza online dell’Ateneo, con un nuovo sito che verrà presentato nei prossimi mesi. Per questo progetto, l’Ateneo si è affidato al lavoro di due società esperte di comunicazione e digitale: la digital agency milanese Wellnet e l’agenzia di comunicazione torinese Sixeleven.

Un nuovo logo, quindi, che mira a valorizzare la tradizione, valore fondante dell’Ateneo, recuperando gli elementi più importanti del sigillo storico, rivisti però in chiave più moderna, con un tratto più chiaro e leggibile e adatto agli attuali utilizzi di comunicazione.

Il logo è il primo risultato di un percorso che ha visto un’articolata fase di analisi preliminare, i cui risultati sono diventati il riferimento per un più complessivo intervento sulla “brand identity”. Attraverso quasi 5.000 questionari, la comunità del Politecnico è stata interpellata per capire quali valori avrebbe dovuto rappresentare: docenti, studenti, alumni, aziende, ricercatori hanno avuto l’opportunità di esprimere la loro opinione. Decine di interviste one to one con le figure cardine dell’Ateneo, 9 focus group, l’analisi di circa 400 recensioni raccolte online hanno completato una raccolta ampia di dati e suggestioni utili a impostare il lavoro.

Si è deciso di operare un “restyle”, per confermare quel patrimonio di conoscenze e tradizione che il precedente “sigillo” di stile pittorico rappresentava. Allo stesso tempo, nella creazione di un vero e proprio “logo”, le scelte compiute a livello estetico e di linguaggio grafico hanno voluto raccontare la direzione del Politecnico di oggi e di domani: un’istituzione rivolta al futuro, all’innovazione, all’apertura verso nuove prospettivealla costruzione di un nuovo umanesimo tecnico-scientifico.

Alcune scelte sono state all’insegna della razionalizzazione: su tutte, il mantenimento di una sola scritta “Politecnico di Torino”, come logotipo, e di un’unica data, il 1859, l’inizio della storia dell’Ateneo. Altre decisioni hanno guidato la ricerca di razionalizzazione e sintesi del logo stesso, con l’eliminazione di alcuni elementi giudicati non così centrali.

Le scelte più rilevanti sono state compiute nella valorizzazione dei tasselli fondamentali. Il Castello del Valentino, sede fin dalle origini della Scuola di Applicazione degli Ingegneri, ha ora una maggiore centralità ed è stata completamente ridisegnata. La testa di Minerva Galeata, dea della saggezza, dell’ingegno e delle arti utili, riacquista rispetto alla versione precedente anche l’elemento della lancia. Il ramo di alloro baccato e di quercia, elementi tradizionali dell’araldica, simbolo rispettivamente di gloria e forza morale e del titolo di laurea conferito agli studenti dell’Ateneo, chiudono in un cerchio perfetto gli altri elementi, in sostituzione del precedente doppio cerchio.

Anche il colore ha subito un restyle: è rimasto il blu, ma in una tonalità differente, che sostenesse l’idea di contemporaneità nella continuità. Il blu di Prussia rende il logo più attuale; noto anche come Blu degli ingegneri, era usato in una speciale miscela per verificare la regolarità di una superficie. Il colore secondario è l’arancione, complementare del blu.

Il lettering della scritta “Politecnico di Torino” ha smussato alcune rigidità precedenti, mettendosi maggiormente in dialogo con il logo, come ad esempio nella scelta del cerchio perfetto che simboleggia unità e inclusione, presente nella figura geometrica – che idealmente racchiude gli elementi grafici – e anche nelle “o” e nei puntini delle “i” del logotipo. I font hanno un aspetto più tecnico ma anche di apertura, di proposizione verso il futuro, grazie ai tagli di alcune lettere che puntano verso l’alto e in avanti, a simboleggiare la direzione intrapresa dal Politecnico.

“Si è trattato di mettere maggiormente in evidenza elementi fondanti e tuttora centrali per il Politecnico di Torino – racconta Gabriele Pinzin, Direttore creativo dell’agenzia Sixeleven che si è occupata del restyle – dandogli un maggiore respiro, valorizzandoli e trasmettendo un senso complessivo di progresso, di avanzamento, di potenzialità future”.

“Viviamo una stagione in cui alle Università si chiede di rispondere a sfide nuove, che ci vengono poste dalla società, dai nostri studenti, dall’economia”, conclude il Rettore Guido Saracco: “Anche il nostro Ateneo si sta trasformando e l’avvio del processo di rinnovamento della nostra immagine è stato un’occasione per la nostra comunità politecnica di interrogarsi su questi cambiamenti e sulla direzione che vogliamo intraprendere: ringrazio tutti i colleghi, gli studenti e tutti gli altri  nostri interlocutori   che hanno portato il loro contributo in termini di idee e di suggerimenti. Con questo progetto di ridefinizione della nostra immagine e della sempre più importante presenza online dell’Ateneo vogliamo comunicare a tutti la direzione in cui si sta muovendo il Politecnico. Sono certo che tutta la nostra grande comunità si riconoscerà in questo nuovo logo, e sarà orgogliosa di portarlo nel mondo come simbolo della nostra capacità di rinnovarci, al passo coi tempi ma rimanendo sempre ben connessi con le nostre radici”.

Il video di presentazione del nuovo logo

Il lavoro a distanza nella PA dopo la pandemia  

Al via un nuovo corso della Scuola di Master e formazione permanente del Politecnico di Torino e CUOA Business School: “Come la digitalizzazione abilita il lavoro remoto: interventi sul ridisegno dei processi, soft skill e tecnologie collaborative”

La Scuola di Master e Formazione Permanente del Politecnico di Torino e CUOA Business School partecipano all’iniziativa INPS Valore P.A. 2020 e presentano il corso “Come la digitalizzazione abilita il lavoro remoto: interventi sul ridisegno dei processi, soft skill e tecnologie collaborative”.

Il percorso formativo – che si svolgerà a distanza sulla piattaforma Polito – intende fornire conoscenze e competenze a dipendenti PA (in particolare capi ufficio/area, loro collaboratori) su come gestire efficacemente il lavoro a distanza e come impostare un modello organizzativo di lavoro da remoto, in una prospettiva post pandemica.

Il Politecnico di Torino è una delle Università sostenitrici entrate a far parte del network CUOA nel 2020. Dal 2014, grazie all’iniziativa INPS Valore P.A., il Politecnico di Torino ha formato 460 persone appartenenti a 65 diverse Pubbliche Amministrazioni. Nell’ambito dell’edizione Valore P.A. 2020, Politecnico di Torino arricchisce la propria offerta con un Corso di Formazione proposto in collaborazione con CUOA Business School.

Al corso partecipano 23 alunni provenienti da Enti Pubblici di tipologie differenti, come Università, Enti Locali e organismi centrali della PA. Gli iscritti al corso sono prevalentemente donne – quasi l’80% – l’età media è over 45 e il ruolo rivestito all’interno dell’amministrazione è apicale, prevalentemente dirigenti e responsabili di settore.

La Faculty è composta da: Emilio Paolucci, Professore Ordinario del Politecnico di Torino, dove insegna Strategia e Imprenditorialità, e direttore dell’Alta Scuola Politecnica, programma congiunto del Politecnico di Milano e del Politecnico di Torino; Paolo Neirotti, Professore Ordinario del Politecnico di Torino, dove tiene i corsi di Strategia e Organizzazione Aziendale ed è Direttore della Scuola Master e Formazione Permanente; Stefano Sacchi, Professore Ordinario di Scienze Politiche del Politecnico di TorinoNazareno Galieni, Faculty Member CUOA Business School, è laureato in Psicologia all’Università degli Studi di Padova e ha una specializzazione quadriennale in “Psicoterapie brevi ad approccio strategico” e Chiara Frigo, Faculty Member di CUOA Business School, è laureata in Psicologia del lavoro e delle organizzazioni, iscritta all’albo degli Psicologi della Regione Veneto, iscritta all’Albo degli Psicoterapeuti.

“Questa iniziativa è fortemente rappresentativa di come l’alleanza tra Politecnico di Torino e CUOA può sviluppare programmi di formazione unici nel combinare competenze tecnologiche e manageriali di cui imprese e PA necessitano per affrontare le opportunità e le sfide poste da Next Generation EU – afferma il Direttore della Scuola di Master e Formazione Permanente del Politecnico di Torino, professor Paolo Neirotti – I docenti del Politecnico cureranno la formazione relativa a ridisegnare processi operativi e collaborazione tramite le tecnologie digitali e a comprendere come il quadro delle politiche di innovazione e del lavoro forniscano opportunità per la transizione verso nuove tecnologie e competenze. I docenti del CUOA tratteranno invece i temi relativi a come leadership e stili di management devono essere essere reinterpreati per gestire persone e processi in un contesto di lavoro in remoto.”

La collaborazione con il Politecnico di Torino è molto significativa e si sviluppa su diversi temi – dichiara Giuseppe Caldiera, Direttore Generale di CUOA Business School – Il progetto Valore PA è il primo percorso formativo realizzato insieme e ne siamo molto orgogliosi, perché ci permette di lavorare sul mondo della Pubblica Amministrazione che rappresenta per la nostra scuola un ambito di intervento storico, su cui siamo impegnati da oltre 40 anni. Le sfide che la PA deve affrontare oggi sono molte e importanti, come dimostra anche il “Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale” appena firmato dal Presidente del Consiglio Mario Draghi, che ha sottolineato come proprio la formazione sia da considere un asset strategico per la riforma del settore e per la crescita del suo capitale umano. Con questa iniziativa e con le prossime che insieme al Politecnico andremo a sviluppare vogliamo dare il nostro contributo concreto, mettendo a sistema le due forti e specifiche esperienze nello sviluppo delle competenze per il settore pubblico di cui entrambi siamo portatori”.