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Ape Confedilizia: “superare il blocco degli sfratti”

L’ Ape Confedilizia Torino rileva che il blocco degli sfratti prorogato al 30 giugno 2021 continua a creare enormi danni ai proprietari di casa, la cui proprietà è spesso frutto del risparmio di una vita e unica fonte di reddito. Una discriminazione verso i proprietari, che  nulla ha a che fare con la crisi causata dal Covid.

Ape Confedilizia chiede, pertanto, la sospensione del blocco degli sfratti generalizzato, che non tiene conto di quanti avessero iniziato ad essere morosi, prima dello stato di emergenza e non per effetto dello stato pandemico.

Il blocco degli sfratti si trasforma di fatto in una violazione della proprietà privata essendo i proprietari costretti ad anticipare le spese condominiali che gli inquilini non rimborsano ed in più senza percepire alcun canone e senza alcun risarcimento o ristoro da parte dello Stato che continua a pretendere il versamento dell’IMU.

Il proprietario di un immobile non si deve sostituire allo Stato. E’ lo Stato che deve farsi carico di individuare le  situazioni di difficoltà e intervenire con sostegni adeguati a coloro che ne hanno necessità.

Il presidente Ape Confedilizia, PierLuigi Amerio, ha dichiarato: “A seguito della situazione ora lamentata, la nostra Associazione sta studiando idonee forme di tutela per i proprietari, sia sotto il profilo di azioni giudiziarie affinché la magistratura metta fine a questa ingiustizia, sia a forme di sostegno in collaborazione con il Comune di Torino, che aiuti la proprietà laddove le morosità non sono volute, ma frutto di oggettive difficoltà dei conduttori”

Il bollettino Covid di lunedì 1 marzo

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1.155 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 102 dopo test antigenico), pari all’8,3% dei 13.936 tamponi eseguiti, di cui 7.432 antigenici. Dei 1155 nuovi casi, gli asintomatici sono 413  (35,7% ).

I casi sono così ripartiti: 196 screening, 614 contatti di caso, 345 con indagine in corso; per ambito: 26 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 113 scolastico, 1.016 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 252.317così suddivisi su base provinciale: 21.855 Alessandria, 12.822 Asti, 8.583 Biella, 34.039 Cuneo, 19.560 Novara, 133.478 Torino, 9.349 Vercelli, 9.452 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.214 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.965 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 175 (+ 7 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2043 (+ 28 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 14.390.

I tamponi diagnostici finora processati sono 3.012.896 (+13.936 rispetto a ieri), di cui 1.161.879  risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 9.375

Sono 6 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 2 oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 9.375 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.416 Alessandria, 599 Asti, 380 Biella, 1.108 Cuneo, 777 Novara, 4.278 Torino, 424 Vercelli, 308 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 85 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

226.334 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 226.334 (+ 605 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 19.603 Alessandria, 11.678 Asti,7.697Biella, 31.062 Cuneo, 17.742 Novara, 119.075 Torino, 8.292 Vercelli, 8.291 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.118 extraregione e 1.776 in fase di definizione.

Qualità dell’aria: traffico, riscaldamento, agricoltura: al via le nuove misure

Dalla mobilità ai riscaldamenti passando per il comparto dell’agricoltura: le azioni per contenere l’inquinamento da PM10 sono frutto di un lavoro sinergico tra gli assessorati all’Ambiente, Trasporti e Agricoltura, di Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto

A UN ANNO DALL’AVVIO DEL PERCORSO CON LE REGIONI DEL BACINO PADANO, PARTONO DAL 1° MARZO LE NUOVE MISURE STRAORDINARIE

Si conclude con il via libera della Giunta regionale, il percorso iniziato nel febbraio 2020 a Bergamo, in accordo con le altre Regioni del Bacino padano, per arrivare a definire misure straordinarie per la qualità dell’aria. 

Un lavoro complesso, frutto della sinergia degli assessorati all’Ambiente, Trasporti e Agricoltura, che si chiude dopo più di un anno caratterizzato da incontri su questo tema con Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, e condiviso con la Città metropolitana di Torino.

Un impegno costante, che ha visto il continuo confronto con Comuni, Province, enti e associazioni di categoria da settembre a dicembre 2020, e che è confluito in una proposta di Piano straordinario per la qualità dell’aria trasmessa il 31 dicembre 2020 a tutti gli Assessorati competenti della Regione Piemonte.

Il 28 gennaio 2021 si è svolto, poi, l’incontro con il Dipartimento per le Politiche europee presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, alla presenza delle Regioni, per definire in modo sinergico e concertato un Piano straordinario per la qualità dell’aria, a seguito della sentenza di condanna all’Italia da parte della Corte di giustizia europea per aver violato il diritto dell’Unione sulla qualità dell’aria ambiente, superando I valori limite applicabili alle concentrazioni di particelle PM10 in maniera sistematica e continuata tra il 2008 e il 2017.

A seguito di tale incontro, come da accordi, la Regione Piemonte ha perfezionato il documento di lavoro, già predisposto a dicembre 2020, e lo ha trasmesso il 19 febbraio 2021 al Ministero dell’Ambiente.

L’auspicio è che, anche su impulso della Regione Piemonte, venga data al più presto completa attuazione al protocollo “Clean Air Dialogue”, Stato-Regioni, siglato proprio a Torino nel giugno del 2019 alla presenza della Commissione Europea, che costituisce un vero e proprio piano di azioni nazionale per il miglioramento della qualità dell’aria.

Le misure straordinarie che entreranno in vigore a partire da lunedì prossimo vedono tre principali ambiti di intervento: mobilità, riscaldamento e agricoltura.

Queste le azioni fondamentali comuni a tutti e tre i settori di intervento, con un’attuazione a breve medio e lungo termine:

– Estensione territoriale per l’applicazione delle misure strutturali e temporanee, che interessano non più 37 ma 947 comuni, per le misure inerenti all’Ambiente e l’Agricoltura (sono esclusi solo i comuni della zona di montagna) e 76 comuni per le misure riguardanti il traffico (tutto l’agglomerato di Torino, i comuni della zona di pianura e collina con popolazione superiore a 10mila abitanti).

– Estensione temporale del periodo, dal 15 settembre al 15 aprile, per l’attuazione delle limitazioni strutturali e temporanee (in precedenza il periodo era compreso tra il 1° ottobre e il 31 marzo).

– Anticipazione delle misure temporanee da adottare: il nuovo semaforo non scatterà più sulla base dei superamenti misurati ma sulle previsioni di superamento che saranno calcolate con un sistema modellistico integrato di valutazione e previsione meteo. I giorni di controllo passano da 2 a 3 alla settimana.

Nello specifico

Per i trasporti:

– oltre all’estensione territoriale e temporale delle misure e alle limitazioni già previste, dal 1° marzo, si aggiungono quelle per veicoli adibiti al trasporto di persone e merci euro 1 e 2 benzina e euro 1 Gpl e metano. Per i motocicli e ciclomotori, oltre all’euro 0 si aggiunge anche l’euro 1.

– l’attuazione del sistema MoVe-In (piattaforma a adesione volontaria che, attraverso l’installazione di un dispositivo, monitora la percorrenza dei veicoli nei territori soggetti a limitazione);

– ulteriori bandi per la sostituzione dei veicoli inquinanti e dei mezzi del trasporto pubblico locale.

– anticipo delle limitazioni strutturali al 2023 per l’euro 5 diesel.

Per il riscaldamento domestico

– limite a 18 gradi per la temperatura media nelle abitazioni, esercizi commerciali, edifici pubblici ad eccezione delle strutture sanitarie e stop ai generatori di calore alimentati a biomassa legnosa che non siano almeno 5 stelle, in presenza di impianto di riscaldamento alternativo.

Per l’agricoltura:

divieto di distribuzione di fertilizzanti, ammendanti e correttivi contenenti azoto (salvo interramento immediato) e divieto di spandimento di letami o materiali assimilabili (salvo interramento immediato).

– Divieto di abbruciamenti di materiale vegetale dal 15 settembre al 15 aprile su tutto il territorio del Piemonte. Il divieto di qualsiasi combustione all’aperto viene esteso dal 15 settembre al 15 aprile nell’agglomerato di Torino, pianura e collina.

Sono ovviamente previsti incentivi, per interventi mirati all’introduzione di sistemi di allontanamento rapido delle deiezioni dalle strutture di stabulazione degli animali; per la realizzazione di coperture fisse e mobili di stoccaggio degli effluenti zootecnici e per la distribuzione in campo degli effluenti con sistemi in grado di abbattere le emissioni di ammoniaca durante la fase di spandimento.

A tutto questo, infine, si aggiunge il rafforzamento del sistema dei controlli.

Queste nuove disposizioni si affiancano alle azioni già portate avanti dalla Regione, ed in particolare a quelle finalizzate a migliorare la governance sui controlli degli impianti termici, a incrementare i controlli sui combustibili a biomassa per il riscaldamento, e a quelle dirette all’incentivazione che hanno destinato, tra il 2019 e il 2020, oltre 9 milioni di euro per la sostituzione dei veicoli più inquinanti destinati a enti pubblici, imprese e privati.

Tutti interventi già avviati, ai quali a breve se ne aggiungeranno altri, grazie alla disponibilità di ulteriori contributi destinati prioritariamente ai cittadini per la rottamazione delle stufe a biomassa e, con un investimento di 112 milioni di euro, alla sostituzione dei mezzi del trasporto pubblico locale su gomma.

Allevatori, dalla Regione indennizzi per i danni causati dai lupi

PRONTO IL PROGRAMMA  PER IL RISARCIMENTO

Protopapa “Rimborso diretto per i danni al bestiame e contributi per i sistemi di difesa”

 

L’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte ha definito il programma di aiuti a sostegno degli allevatori piemontesi per il risarcimento dei danni causati dalle predazioni dei lupi sui pascoli piemontesi e per i costi sostenuti a difesa del bestiame.

Si stabilisce di estendere i contributi per i sistemi di difesa del bestiame: oltre ai cani da guardiania e alle recinzioni per il pascolo e il ricovero notturno, vengono prese in considerazione le recinzioni elettrificate e i dissuasori acustici e visivi.

“Da quest’anno la Regione Piemonte ha voluto introdurre nel programma di indennizzi un aumento delle risorse complessive portandole a 300 mila euro da 200 mila con l’obiettivo di dare un rimborso diretto agli allevatori che hanno denunciato le predazioni, senza passare dal sistema assicurativo una volta accertati i danni diretti e indiretti. – sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura e Cibo Marco Protopapa – Abbiamo anche esteso i contributi che riguardano i diversi tipi di sistemi utilizzati a difesa del bestiame, perché vogliamo che i nostri pastori possano proteggere i capi continuando a lavorare senza dover abbandonare i pascoli”.

Il programma 2021, che sarà posto ad approvazione a breve dalla Giunta regionale e permetterà l’apertura del bando per la richiesta di indennizzi, sostiene anche gli apicoltori piemontesi censiti dalla Banca dati nazionale, riconoscendo gli indennizzi e i contributi per i sistemi di prevenzione attivati da coloro che svolgono l’attività nelle aree di presenza dell’orso (presenza registrata nel 2020 nel Verbano Cusio Ossola).

I vaccinati in Piemonte sono oltre 392 mila

9.782 VACCINATI CONTRO IL COVID OGGI IN PIEMONTE,

COMPRESI 6.514 ULTRAOTTANTENNI.

IL TOTALE È 392.228 (81,7% DELLE 480.150 DOSI DISPONIBILI)

Sono 9.782, tra cui 6.514 ultraottantenni, le persone che hanno ricevuto il vaccino contro il Covid comunicate oggi all’Unità di Crisi della Regione Piemonte (dato delle ore 17.35). A 240 è stata somministrata la seconda dose.

Dall’inizio della campagna si è quindi proceduto all’inoculazione di 392.228 dosi (delle quali 138.124 come seconda), corrispondenti all’81,7% delle 480.150 finora disponibili per il Piemonte.

Il bollettino Covid di domenica 28 febbraio

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato902 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 64 dopo test antigenico), pari all’8,4% dei 10.733 tamponi eseguiti, di cui 5.611 antigenici. Dei 902 nuovi casi, gli asintomatici sono 297 (32,9% ).

I casi sono così ripartiti: 117 screening, 468 contatti di caso, 317 con indagine in corso; per ambito: 17 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 81 scolastico, 804 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 251.162 così suddivisi su base provinciale: 21.822 Alessandria, 12.805 Asti, 8.576 Biella, 33.977 Cuneo, 19.466 Novara, 132.645 Torino, 9.318 Vercelli, 9.387 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.213 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.953 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 16(+rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.015 (+59 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 13.881.

I tamponi diagnostici finora processati sono 2.998.960 (+10.733 rispetto a ieri), di cui 1.158.578 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 9.369

Sono 4 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui nessuno oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 9.36deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.416 Alessandria, 598 Asti, 380 Biella, 1.108 Cuneo, 776 Novara, 4.275 Torino, 424 Vercelli, 307 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 85 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

225.729 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 225.729 (+464 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 19.570 Alessandria, 11.649 Asti,7.670Biella, 31.020 Cuneo, 17.687 Novara, 118.701 Torino, 8.282 Vercelli, 8.259 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.118 extraregione e 1.773 in fase di definizione.

A Chieri campanile illuminato di verde per la «Giornata delle malattie rare»

Chieri aderisce alla campagna #UNIAMOleforze e illumina di verde il campanile di San Giorgio

 

Domenica 28 febbraio ricorre la «Giornata delle malattie rare», una data significativa dal momento che in Italia sono circa 2 milioni le persone colpite da queste patologie, e una su cinque è un bambino.

Anche il Comune di Chieri aderisce alla campagna lanciata da UNIAMO (Federazione delle Associazioni di Persone con Malattie Rare d’Italia), illuminando di verde il campanile di San Giorgio nella giornata di domenica 28 febbraio. «Chieri è la 5° città del Piemonte ad aderire all’iniziativa di Uniamo-commenta il Sindaco Alessandro SICCHIERO-e illuminando il campanile di San Giorgio vogliamo anche noi contribuire ad ‘accendere la luce’ sulle malattie rare».

Un pool anti abusivismo per il turismo

Una delle piaghe che colpisce da sempre il turismo, è il fenomeno dell’abusivismo: persone o associazioni non autorizzate che si permettono di raggirare la legge per svolgere una professione che non gli compete.

M.A.A.V.I., il Movimento Autonomo delle Agenzie di Viaggio Italiane, il raggruppamento più ampio di Agenti di Viaggio, ha da poco fondato il Pool Anti-Abusivismo, una vera e propria Task Force dedicata alla lotta contro l’illegalità nel settore.

“È incredibile pensare che una parte del nostro lavoro, svolto in modo serio, con tutte le carte in regola e da parte di professionisti, possa essere sottratto da persone improvvisate, senza alcuna licenza, senza le assicurazioni a protezione dei clienti e che per di più evadono le tasse” afferma Maurizio Donadeo, Delegato Nazionale per il Piemonte e Membro del Direttivo Nazionale di M.A.A.V.I.

“È incomprensibile come questi abbiano potuto operare, spesso indisturbati, per anni; tanto più non possiamo permetterlo ora, quando, a causa della crisi economica provocata dal Covid-19, la nostra categoria risulta la più colpita sia in termini di calo di fatturato (-93% dati ISTAT), sia in termini di attività già definitivamente chiuse (oltre il 20% delle Agenzie di Viaggio ha già rimesso la licenza, dati Confcommercio).

Le nostre azioni saranno mirate e risolutive e faranno comprendere agli illegali che non c’è più spazio per loro e, ai relativi clienti, che si assumeranno un grande rischio ad acquistare da persone non in regola, perché non avrebbero nessuna tutela.

Noi dobbiamo proteggere il lavoro delle Agenzie di Viaggio, che svolgono onestamente la loro professione, dietro alla quale c’è studio, preparazione, esperienza, professionalità, Direzione Tecnica acquisita con esame e dove è presente personale dipendente qualificato.”

“Il nostro Movimento – continua Donadeo – è il primo ad aver creato una realtà così strutturata, concreta e seria. Infatti il nostro Pool Anti-Abusivismo è basato su di un sistema unico, innovativo e digitalizzato, con i giusti collegamenti con le Autorità preposte agli interventi contro l’illegalità, e, con una forza nazionale data da M.A.A.V.I. capillarmente presente su tutto il territorio.

Siamo fieri di avere come Coordinatrice del Pool per il Piemonte e Valle d’Aosta Rosanna Stirone, una collega molto preparata in materia, che da anni affronta il problema dell’abusivismo. Studiando la Legge Regionale 15/88 ha riscontrato delle problematiche relative a due articoli, che lasciano aperti dei varchi per gli abusivi e siamo già intervenuti, a nome del Direttivo Regionale di M.A.A.V.I., con l’invio di una lettera ad hoc, dettagliata e mirata, al Presidente Alberto Cirio e all’Assessore al Turismo Vittoria Poggio.”

“Effettivamente gli articoli 13 e 14 creano situazioni confuse, difficili da controllare, favorenti l’abusivismo e l’evasione fiscale – interviene Rosanna Stirone. Ne chiediamo la cancellazione perché, così come sono enunciati, non permettono alle Autorità competenti di effettuare i controlli che richiedono azione di indagine e raccolta di materiale informativo come prova dell’illecito. In questi anni, le Agenzie di Viaggio si sono dovute far carico di questa attività per produrre segnalazioni.”

“È giunto il tempo di entrare in azione con i fatti” – conclude la Stirone. Il Pool Anti-Abusivismo di M.A.A.V.I. è operativo e lavora per dare chiarezza nel settore e dignità agli Agenti di Viaggio.

Siamo certi che il Governo Regionale, con il quale abbiamo instaurato un ottimo rapporto di collaborazione, sarà ben predisposto per ottenere insieme il risultato importante di portare piena legalità nel turismo.”

Fatturato e occupazione: un disastro per il turismo a un anno dall’inizio della pandemia

I dati sono tutti negativi. Occupazione, consumi, fatturato: gli indicatori del commercio e del turismo in Piemonte dopo un anno di pandemia  sono pessimi secondo l’analisi  dell’ufficio studi di Confesercenti.

In tutto sono 12.000 i posti di lavoro svaniti tra titolari e collaboratori, inoltre il calo del fatturato medio è tra il 35 e il 40%, con picchi elevatissimi nel settore del turismo: -70% per quanto riguarda gli alberghi, campeggi e rifugi alpini, -60% per bar e ristoranti, -80% per bus turistici e noleggi con conducente, -90% per guide, agenzie di viaggio e animatori turistici

Covid, il bollettino di sabato 27 febbraio

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.00

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 1.188 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 214 dopo test antigenico), pari al 4,6% dei 25.766 tamponi eseguiti, di cui 17.978 antigenici. Dei 1.188 nuovi casi, gli asintomatici sono 446 (37,5% ).

I casi sono così ripartiti: 198 screening, 642 contatti di caso, 348 con indagine in corso; per ambito: 20 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 107 scolastico, 1.061 popolazione generale.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 250.260, così suddivisi su base provinciale: 21.809 Alessandria, 12.786 Asti, 8.558 Biella, 33.847 Cuneo, 19.417 Novara, 132.115 Torino, 9.256 Vercelli, 9.307 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.213 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1.952 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 166 (+3 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.956 (+18 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 13.508

I tamponi diagnostici finora processati sono 2.988.227 (+25.766 rispetto a ieri), di cui 1.154.725 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 9.365

Sono 14 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui nessuno dioggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 9.365 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 1.415 Alessandria, 598 Asti, 380 Biella, 1.108 Cuneo, 776 Novara, 4.272 Torino, 424 Vercelli, 307 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 85 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

225.625 PAZIENTI GUARITI

I pazienti guariti sono complessivamente 225.265 (+654 rispetto a ieri) così suddivisi su base provinciale: 19.540 Alessandria, 11.620 Asti,7.658 Biella, 30.977 Cuneo, 17.666 Novara, 118.418 Torino, 8.272 Vercelli, 8.226 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.117 extraregione e 1.771 in fase di definizione.