L’ Ape Confedilizia Torino rileva che il blocco degli sfratti prorogato al 30 giugno 2021 continua a creare enormi danni ai proprietari di casa, la cui proprietà è spesso frutto del risparmio di una vita e unica fonte di reddito. Una discriminazione verso i proprietari, che nulla ha a che fare con la crisi causata dal Covid.
Ape Confedilizia chiede, pertanto, la sospensione del blocco degli sfratti generalizzato, che non tiene conto di quanti avessero iniziato ad essere morosi, prima dello stato di emergenza e non per effetto dello stato pandemico.
Il blocco degli sfratti si trasforma di fatto in una violazione della proprietà privata essendo i proprietari costretti ad anticipare le spese condominiali che gli inquilini non rimborsano ed in più senza percepire alcun canone e senza alcun risarcimento o ristoro da parte dello Stato che continua a pretendere il versamento dell’IMU.
Il proprietario di un immobile non si deve sostituire allo Stato. E’ lo Stato che deve farsi carico di individuare le situazioni di difficoltà e intervenire con sostegni adeguati a coloro che ne hanno necessità.
Il presidente Ape Confedilizia, PierLuigi Amerio, ha dichiarato: “A seguito della situazione ora lamentata, la nostra Associazione sta studiando idonee forme di tutela per i proprietari, sia sotto il profilo di azioni giudiziarie affinché la magistratura metta fine a questa ingiustizia, sia a forme di sostegno in collaborazione con il Comune di Torino, che aiuti la proprietà laddove le morosità non sono volute, ma frutto di oggettive difficoltà dei conduttori”