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Torino Fashion Week alla nona edizione a Green Pea

L’ormai consolidato appuntamento torinese con la moda emergente

E’ stato un inizio eccellente quello della nona edizione della Torino Fashion Week, la manifestazione nata nel 2016 da Claudio Azzolini suo fondatore e presidente TModa – TFW, diventata negli anni occasione imperdibile a livello anche internazionale per far conoscere e valorizzare i giovani stilisti, i marchi emergenti, i fashion designers che presentano qui le loro creazioni, che trovano un aiuto nella loro crescita aumentando l’offerta con nuove proposte di sviluppo settoriale in un’ottica che guarda al talento.

Già dalla sua prima edizione si continua a puntare alla valorizzazione delle piccole e medie imprese del settore, tessuto sociale di grande importanza nell’ambito piemontese e nazionale. Una settimana questa all’insegna della moda, oltreché un evento culturale innovativo, organizzata con il sostegno della Camera di Commercio torinese da Federmoda Torino CNA, con un occhio sempre attento alle realtà emergenti del mondo dell’artigianato. Un evento che è anche un’ importante vetrina offerta alle piccole realtà imprenditoriali e che ha per obbiettivo quello di puntare all’innovazione, alla creatività del Made in Italy emergente sostenendolo ed offrendo imperdibili opportunità per conoscere e farsi conoscere, per espandere le proprie esperienze e competenze creando nuove sinergie e nuovi spunti nella comune ricerca dell’eccellenza. Dal 27 Giugno la settimana delle sfilate torinesi è ospitata, come per ogni edizione, in una location di prestigio del capoluogo piemontese che, va ricordato, fu capitale indiscussa per gran parte del 900 della moda italiana la cui forza ha preso linfa dall’eccellenza artigiana, dall’originalità innovativa, dall’attenzione ai dettagli, dalla curatissima sartorialità che la rese testimone di un’epoca, polo di riferimento sicuro nel nascente panorama internazionale.

Dopo Palazzo Madama nel cuore della Torino storica, dopo Villa Sassi ai piedi della bella collina torinese, per questa edizione è stato scelto il tempio della eco sostenibilità locale, Green Pea al Lingotto, un’ importante realizzazione green dove ognuno dei suoi cinque piani parla di rispetto ambientale e sociale offrendo spazio ad aziende che da tempo hanno scelto il pensiero green per produzioni ecocompatibili  in armonia con la natura. Quindi anche il mondo della moda  quest’anno si intreccia con i temi del green visto come motivo di ricerca anche in questo vasto settore partendo dai materiali in continua evoluzione verso una moda  che tenga conto anche dell’impatto ambientale, sociale ed economico del settore dell’abbigliamento indirizzato ad una produzione sempre più sostenibile. Giornate intense quindi in questo contesto che parla di creatività e di innovazione e che ben incontra lo spirito che anima queste giornate dedicate alla moda emergente.

Al terzo piano, al The Place, dove l’inserimento di piante ed alberi è diventato materiale architettonico, hanno aperto la manifestazione le due sfilate in programma, quella dedicata agli Istituti di moda torinesi seguita da quella che ha visto in passerella gli stilisti emergenti con le loro creazioni di capi eco sostenibili, per concludersi con un concerto di sapore jazz del Just Quartet. Tutti brand emergenti con proposte interessanti che riportano alla mente una frase dello stilista statunitense Ralph Lauren : ” Io non disegno abiti, disegno sogni “. Da Marzia Boaglio che ama definirsi Story Art Designer, alle stoffe floreali di Solo Rose, alla ricerca di preziosismi nelle candide stoffe di Taty Infinity, agli abiti da sposa e da cerimonia di Levan, a quelli sartoriali di Jewelìe con la missione di portare luce e colore anche con materiali provenienti da scarti tessili sino alle creazioni fantasiose ed uniche di Soho Upcycling, la stilista torinese le cui creazioni prendono origine da materiali tratti dal riuso. Sempre presente il riuso anche nelle creazioni di Claudia Giuffrè mentre Carmen Miucci si è prefissa di trasformare ogni abito in un’opera d’arte individuale. A proseguire con la bolzanese Marina Doibani e le sue creazioni gioiello nate da lavorazioni a mano per impreziosire la donna che le indossa. In passerella il marchio West Rose di Orbassano con la sua linea di abiti fashion da lavoro sino a giungere al brand emergente An-Joy, che ben si sposa con il tema di questa edizione e che deve la sua nascita a Joyce Canova di San Mauro Torinese, di origini indiane, con la collaborazione del noto stilista torinese Maurizio Stancanelli.

 

E’ colei che ha fatto del suo brand un inno alla sostenibilità, un impegno anche sociale nella sua ricerca continua verso tessuti eco sostenibili, dalle sete che riconducono all’Oriente sino alle lane artigianali italiane di alta qualità, con un’attenzione particolare a quello che la stilista ha fatto diventare il suo messaggio sociale ” Siamo tutti uguali ”, con un disegno che percorre le sue creazioni genderless. Una passerella importante ed unica quella al Green Pea che ha visto la presenza di un folto ed attento pubblico seguita da una giornata dedicata ad uno sguardo sul mondo, ai sei designers cubani oltre alla presenza di workshop ed esperienze immersive a contatto con il mondo creativo della moda che qui parla anche la lingua dell’arte e della cultura.

I tempi cambiano, le mode passano per poi tornare rivisitate ed attuali ma il passato torinese nel campo della moda gioca pur sempre un ruolo importante come quell’avo le cui caratteristiche vincenti si ritrovano presenti nelle generazioni successive e come ebbe a dire lo stilista spagnolo Paco Rabanne : “ la moda non è un gioco o la volontà di uno stilista. E’ un momento della civiltà”.

PATRIZIA FORESTO

In piscina fra sport e relax: al via la stagione estiva ​del Club Ronchiverdi

 

Primo tuffo in piscina al Club Ronchiverdi di corso Moncalieri 466 a Torino, dove, complice il bel tempo, ha ufficialmente aperto la sua stagione estiva anche l’ampia vasca esterna, immersa nel verde del lungo Po, ai piedi della collina torinese. Composta da 6 vasche per 25 metri, la piscina è il luogo ideale per amalgamare sport, con la esse maiuscola, e relax. Ogni giorno, infatti, sono previsti gli allenamenti, 2 ore al giorno fino a 4 volte a settimana, dedicati ai bambini della squadra di Triathlon Young (6, 13 anni), a quelli dell’Academy, 3 ore al giorno tutti i giorni, i corsi per i piccoli ospiti del Summer Camp tenuti dagli istruttori del club, tutti in possesso dei brevetti Fin (Federazione Italiana Nuoto) sinonimo di garanzia della qualità e del rispetto degli standard organizzativi. Gli allenatori del triathlon sono in possesso di titoli Fitri, Fin e Fidal. La piscina dei Ronchiverdi è, però, il luogo scelto anche dai tanti atleti che desiderano mantenere i propri allenamenti e di chi ama il nuoto libero e il relax in genere. Nel corso della giornata sono previste lezioni di acquafintness e hydrobike.

Ma, come sua tradizione, ai Ronchiverdi lo sport fa sempre “rima” con classe e glamour. Ecco allora un bordovasca intimo ed elegante dove farla da padrona è la Martini Luonge del ristorante Elements, inauguratasi lo scorso 13 giugno con una sfilata di moda firmata Falconeri. Durante l’estate la lounge, con i suoi divanetti bianchi in tono con gli arredi e le tende, sarà protagonista di numerosi eventi serali primo fra i quali l’esclusivo Party dei Soci in programma nelle prossime settimane.

Wild: la profumazione che racchiude l’essenza del Parco Gran Paradiso

Selvaggio come le vette sferzate dal vento. Forte come gli alberi secolari che odorano di resina, foglie, gemme e corteccia. Accogliente come il profumo dei fiori e dei frutti che nascono spontanei. Questo è Wild, il profumo d’ambiente del Parco Nazionale Gran Paradiso, una sinfonia olfattiva che racconta la natura pura, libera e forte del più antico Parco Nazionale italiano.

Ideale per la casa o per i luoghi di studio e di lavoro, Wild è l’essenza intesa come aroma, ma anche come sintesi di quell’anima selvatica e affascinante che caratterizza la Natura di questo grande territorio a cavallo tra Piemonte e Valle d’Aosta (più di 700 Km²), primo Parco nazionale istituito nel 1922.

La sinfonia olfattiva creata dalla Maître Parfumeur Salvina D’Angelosi compone di Foglie di Violetta, Bacca Rosa, Frutti Rossi, Nocciola e Betulla per le note di testa, Mirra, Lavanda, Genziana, Rosa, Geranio, Artemisia e Ciliegio per quelle di cuore e Cuoio, Ambra Bianca, Patchouli, Vetiver e Legno di Frassino per le note di fondo. Il profumo alpino e balsamico di Wild esplode nell’aria riecheggiando in un’energia sensoriale di note morbide, ambrate, nomadi, legnose e selvagge che si diffondono concentrate in un bouquet di viole, rose e aromi di timo e quercia dolce. Il suo sentore di montagne verdi, vette dentate, selve, pascoli e cielo blu infonde infine serenità e pace non solo nell’ambiente, ma anche nella persona.

La fragranza nasce da uno studio condotto dal Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università degli Studi di Torino che ha avuto l’incarico di analizzare 218 specie tra piante aromatiche, officinali e fiori autoctoni adatti ad uso cosmetico forniti dall’Associazione LE TERRE DEI SAVOIA e presenti sul territorio Alpino all’interno del PNGP. Di queste ne sono state individuate circa 15 che la Maître Parfumeur ha sapientemente abbinato ad altre specie per dare vita a questa sinfonia olfattiva il cui senso è proprio l’invito a cercarla dal vero questa Natura incontaminata, visitando e soggiornando in una delle 5 valli che solcano un’area protetta a circa 2 ore dal capoluogo piemontese.

Essentiàlia – The Scent Experience, format di coinvolgimento sensoriale che nasce da un’intuizione del Gruppo YEG! – ha creato con la Maître Parfumeur il Scent Logo del Parco Nazionale Gran Paradiso e ha collaborato con Artefatto per la produzione di Wild. Artefatto, in qualità di concessionario, ha infine effettuato la commercializzazione del profumo che è disponibile nei formati 100 ml accompagnato da bastoncini di rattan la cui porosità favorisce un’effusione più omogenea e completa delle essenze rispetto ad altri tipi di legno, spray 50 ml e spray 15 ml.

La profumazione nasce grazie ad un progetto di ricerca durato 2 anni che ha avuto come partner numerosi soggetti pubblici e privati all’interno del Fondo Europeo di sviluppo regionale Interreg Alcotra, il piano integrato tematico a favore della biodiversità sulle Alpi occidentali che collegano l’Italia alla Francia Biodiv’ALP e PROBIODIV che promuove la biodiversità e gli habitat come fattori di sviluppo dei territori e mette in atto una governance per la valorizzazione e la tutela attiva e partecipativa transalpina. Per definire la brand personality del Parco e fornire informazioni utili alla Maître Parfumeur è stato infine sottoposto un questionario ad un panel di 150 persone selezionate dal PNGP alle quali è stato chiesto per associazione di idee che cosa per loro il Gran Paradiso effettivamente rappresentasse.

Wild è stato presentato a Palazzo Birago, sede istituzionale della Camera di commercio di Torino, alla presenza dei relatori Bruno Bassano Direttore del PNGP e Guido Bolatto Segretario Generale Camera di commercio di Torino. La scelta della location è legata al fatto che la CCIAA da sempre promuove e incentiva lo sviluppo dell’economia locale proprio come il PNGP intende fare con questo prodotto che sarà commercializzato sul territorio nei centri di informazione, in alcuni negozi e tramite E-commerce sul sito del Parco Nazionale Gran Paradiso.

Bruno Bassano, Direttore del PNGP, sottolinea: “Questo progetto, che nasce da una ricerca su numerose specie aromatiche del Parco, porta con sé la tradizione per cui ogni nostra azione, anche di sviluppo, si basa su un concreto approccio scientifico. E sarà attraverso questa fragranza che le persone ricorderanno e ameranno questo territorio di una bellezza profonda, a volte duro e severo, non sempre per tutti”.

Guido Bolatto, Segretario Generale Camera di commercio di Torino, afferma: “La collaborazione dell’ente camerale con il Parco Nazionale Gran Paradiso è attiva da tempo: dalla nascita del Marchio di Qualità Gran Paradiso, progetto sorto per garantire al consumatore la qualità dei prodotti, alle celebrazioni per i 90 anni di istituzione del Parco. Una sinergia che rinnoviamo anche in questa occasione di valorizzazione del territorio che può trasformarsi in un’opportunità commerciale per le imprese”.

Eye Yoga contro la stanchezza degli occhi

ESERCIZI CON BENEFICI ANTIAGING

Giornate passate a lavorare davanti al computer, ad usare gli smartphone, a guardare la televisione, diverse ore circondati da schermi di ogni tipo  sottopongono i nostri occhi a tensione e sforzi eccessivi. Le nostre vite girano,e lo faranno sempre di più, intorno a questi dispositivi “magici” che ci supportano nel lavoro e che accompagnano, con svaghi di vario genere, la nostra vita personale assicurandoci divertimento, vetrine social ecomunicazione. Non si torna indietro, la tecnologia rappresenta il futuro, lo smart working è oramai una modalità di lavoro consolidata, i nostri passatempi  sono gestiti da device sempre più potenti e totalizzanti. Considerato quindi che, con ottima probabilità, non potremo più fare a meno di questi aggeggimonopolizzanti, è necessario trovare soluzioni efficaci per proteggere la salute dei nostri occhi preservandolidalle conseguenze, spesso fastidiose, create da questa  tecnolife quotidiana.

Tra i metodi più apprezzati per alleviare la stanchezza e l’affaticamento dei muscoli e dei recettori oculari troviamo l’Eye Yoga, una tecnica di rilassamento che attraverso una serie di semplici esercizi permette di allentare lo stress dei nostri bulbi. Non serve nessuna abilità particolare come nello Yoga completo, non abbiamo bisogno di praticare posizioni che richiedono attitudine e allenamento, questo stretching degli occhipuò essere eseguito in una posizione comoda, nel luogo per noi più funzionale e confortevole.

Ma quali sono gli esercizi di Eye Yoga da fare per alleviare lo stress a cui sono sottoposti i nostri occhi? Come devono essere praticati?

Sicuramente è necessario eseguirli senza lenti a contatto né occhiali, in una posizione comoda, accompagnati da respirazione profonda, tutti i giorni per qualche minutoal giorno in una situazione di tranquillità e senza fretta.

Il primo esercizio si chiama trataka (prende il nome da un metodo trantrico di meditazione e purificazione yogica) e consiste, da seduti con la schiena appoggiata, nel guardare la fiamma di una candela  senza sbattere le palpebre per almeno 3/5 minuti, senza preoccuparsi delle lacrime che scenderanno che in realtà hanno una azione purificante e che, sempre secondo la filosofia yoga, sonoin grado di eliminare anche brutti pensieri. Alla fine dell’esercizio è necessario aprire e chiudere di seguitogli occhi per qualche secondo.

Il secondo esercizio, lo spostamento della messa a fuoco, oltre ad allenare i muscoli oculari, migliora la capacità di concentrazione.

Sempre da seduti,  si cerca di allungare il più possibile la mano sinistra con il pollice verso l’alto. Si focalizza lo sguardo sul pollice, senza muovere il collo il mento, mentre il braccio si sposta da destra a sinistra e viceversa. Questo esercizio, da fare lentamente, va ripetuto 4/5 volte.

L’esercizio seguente, la rotazione degli occhi, previenel’affaticamento degli occhi.

Seduti con la schiena dritta si inizia facendo un respiro profondo. Si  procede guardando lentamente il soffitto, cercando di mantenere il più possibile la concentrazione,  si va avanti ruotando entrambi gli occhi in modo da guardare del tutto a destra, poi di nuovo in alto, poi a sinistra e verso il basso per finire dritto davanti a séfacendo un nuovo profondo respiro. E’ da ripetere qualche volta prima di cambiare direzione e muovere gli occhi nell’altro senso.

Infine il quarto esercizio, il palming, serve per calmare e rilassare i nostri occhi.

Si comincia riscaldando le mani strofinandole per poi appoggiare delicatamente entrambi i palmi sugli occhi con i polpastrelli sulla fronte. Si inspira lentamente, cercando di liberare la mente, e mentre si guarda nell’oscurità delle proprie mani si effettuano circa 10-14 respiri in un minuto.Ripetere per diversi minuti mentre si inspira ed espira profondamente.

Questi pratica, che ovviamente non deve essere considerata una terapia o una cura per patologie oculari specifiche, è utilizzata in diverse scuole di Yoga orientali e da qualche tempo è stata importata in occidente. L’Eye Yoga consentein sostanza, dopo diverse ore di faticoso “screen time”, di allungare ed allenare i muscoli degli occhi rendendoli più forti e resistenti, inoltre favorisce  il naturale effetto lifting dello sguardo e, attraverso un azione anti-stress generale,aiuta ad allentare la tensione e le diverse  conseguenzefisiche fastidiose come mal di testa.

Maria La Barbera 

Dal 27 al 30 giugno la Festa patronale di Volpiano


Musica e stand gastronomici in piazza Italia

Da giovedì 27 domenica 30 giugno, a Volpiano in piazza Italia, si svolge la Festa patronale dei Santi Pietro e Paolo, con musica dalle 21, gli stand enogastronomici regionali e lo stand della Pro Loco.

Il programma si apre giovedì 27 alle 21 con Gabriel Giusty Djvenerdì 28 in consolle c’è Danilo Djsabato 29 alle 21 Vascollection con le canzoni di Vasco Rossi e alle 22.30 la consegna della Costituzione ai Coscritti 2006; la festa si chiude domenica 30 con alle 10 la processione e alle 11.15 la messa, alle 21 si balla con Ornella’s Group e alle 23.30 vengono eletti Miss Mister Coscritti 2006.

Yoga a raggi liberi: l’evento al Green Pea di Torino sabato 22 giugno

Lo yoga come strumento per superare le barriere del corpo e – sopratuttodella mente e come mezzo per arrivare alla piena conoscenza di sé. E’ questo lo spirito che muove Patrizia Saccà- ex campionessa paralimpica e uno dei nomi più rilevanti del panorama torinese sportivo- come si evince dal suo ultimo libro “Il saluto alla Luna- Yoga a raggi liberi”– edito Laskmi editore. Il testo verrà presentatosabato 22 giugno alle ore 18.00 presso l’innovativa struttura  “Green Pea” di Torino. La presentazione sarà previamente introdotta da una lezione dal vivo da parte dell’autrice che darà la possibilità di provare in maniera gratuita il suo metodo.

Patrizia Saccà è stata una campionessa paralimpica per 28 anni conquistando 18 titoli italiani, Bronzo alle Paralimpiadi di Barcellona ‘92 in team, Paralimpiadi di Pechino 2008 in team 4° posto oltre ad aver preso parte a 5 mondiali e 12 campionati Europei e averne vinti altrettanti.

 

Il libro è il suo secondo lavoro dopo la pubblicazione nel 2018 del “Saluto al Sole a Raggi Liberi” (dove inizia ad utilizzare il nome spirituale Toshini Davi) e dove già sperimentava e insegnava metodi alternativi per praticare l’antica disciplina orientale. L’atleta mette nuovamente a disposizione la sua capacità creativa e la lunga esperienza nel campo dando vita a nuovi metodi per praticare il suo metodo di yoga  e “superare così le limitazioni fisiche e sperimentare l’unione di corpo-mente-spirito”. 

 

Questo libro diventa, quindi, rappresentazione della particolare tecnica da cui prende origine il libro – il saluto alla luna appuntoe altri asana ovvero posizioni inventate dalla Saccà ed appositamente studiate per esser svolte in posizione seduta e/o in piedi. Nel libro, oltre a consigli pratici e metodi volti al migliore svolgimento della pratica, vi sono diversi approfondimenti dedicati alla cura e al rispetto del proprio corpo e della propria mente. Per questo il testo si pone come un strumento per “praticare” la disciplina a tutto tondo e tentare di sperimentare difficile connubio di raggiungimento dell’equilibro tra il mondo corporeo e quello spirituale.

 

Patrizia Saccà da anni, attraverso libri e lezione guidate, è alla guida di “Yoga a raggi liberi” grazie al quale porta avanti il suo metodo di insegnamento dello yoga che è divenuto per lei non solo perno centrale della sua attività professionale ma anche strumento di conoscenza della propria interiorità.

VALERIA ROMBOLA’

Spotorno e Noli, il mare a due passi dal Piemonte

Quando si parla  della nostra regione spesso, e con poco entusiasmo, si evidenzia che non c’è il mare.

 

E’ vero il Piemonte non è deliziato da nessuna spiaggia, è geograficamente innegabile ma raggiungere splendide coste e deliziosi borghi marini non è una impresa troppo avventurosa.

 

Con un ora e mezza di macchina, prendendosela comoda e traffico permettendo soprattutto nei week end estivi, si arriva nella vicina e ridente Liguria. Percorrendo infatti l’autostrada Torino-Savona si possono raggiungere destinazioni davvero incantevoli che meritano attenzione almeno quanto le desiderate e gettonate mete costiere del sud. Spotorno e Noli, mete liguri tra le più vicine partendo da Torino, sono due piccoli e gradevoli gioielli curati dove passare qualche giorno o semplicemente fare una gita in giornata.

Spotorno, la prima venendo da Savona, contigua a Bergeggi, è situata nella Riviera di Ponente tra Punta del Maiolo e Punta del Vescovado. E’ caratterizzata da una lunga spiaggia sabbiosa e piccoli ciottoli con molti stabilimenti balneari coloratissimi, ariosi e spaziosi tra cui uno dedicato ai nostri amici pelosi, la spiaggia attrezzata dedicata ai cani Pluto Beach. Il lungomare è decorato da piccoli giardini, fascinose ville dai colori vivaci,  hotel, locali e il martedì un simpatico mercatino crea movimento e vitalità .Accogliente, allegra e frequentata, moderatamente meno delle colleghe più “alla moda”, questa piccola cittadina, oltre alla spiaggia, ha un bel centro storico, caratteristici carruggi (i vicoli tipici delle cittadine liguri), case variopinte con balconi fioriti, la chiesa della Santissima Annunziata con opere d’arte del ‘600 e ‘700, graziosi negozi e locali dove fare shopping estivo e godersi un aperitivo o una cena col rumore delle onde in sottofondo. Se si ha voglia poi di girare nell’entroterra, all’interno del Parco del Monticello è possibile visitare l’Oratorio di Santa Caterina, caratteristico per la facciata in stile barocco, e il Castello, originario del XIII secolo ma riedificato dopo l’abbattimento nel XVI secolo, parte integrante di un sistema difensivo insieme alle torri e ad una struttura quadrangolare, costruito per far fronte ai frequenti attacchi di quel periodo da parte dei Saraceni. Il mare cristallino e dalle diverse sfumature di azzurro, nuovamente bandiera blu dopo diversi anni, vanta aree naturali riconosciute e protette come quella della vicinissima Isola di Bergeggi, sito di interesse comunitario (SIC).

Più avanti percorrendo l’Aurelia, 15 minuti a piedi se si ha voglia di camminare godendosi il panorama, troviamo Noli. Questo delizioso borgo medievale, considerato uno tra i più belli della Liguria, e inserito nella guida dei “Borghi più belli d’Italia, è apprezzato sia per le sue spiagge e meravigliose calette nascoste   ma anche per i  retrostanti e rilassanti paesaggi montani. Diversi sono i sentieri e le aree verdi da percorrere in alternativa all’escursione  marina. Tra i più suggestivi troviamo il Sentiero del Pellegrino, circondato da bellezze naturalistiche, storiche e archeologiche che con 2 ore e mezzo circa di cammino porta dal Collegio e Chiesa di San Francesco fino alla Baia dei Saraceni per poi terminare al borgo di Varigotti.

Arrivando a Noli si notano subito la cinta muraria, le due torri medievali, quella dei quattro canti e quella comunale, il Palazzo del Comune, simbolo dell’antica Repubblica di Noli, mentre il Castello domina e signoreggia dal monte Ursino. Dante  citò Noli nella Divina Commedia, nel Purgatorio, e diversi furono i personaggi illustri, come Giordano Bruno e Cristoforo Colombo, che di passaggio nel borgo lasciarono tracce della loro visita.

Percorrendola all’interno, nelle minuscole vie d’altri tempi non può sfuggire il suo patrimonio architettonico-artistico fatto di Chiese, come quella di San Paragorio dell’XI secolo o quella di San Pietro, la nuova Cattedrale del XII, che si trova nell’omonima piazza. Anche qui il Castello, che si può raggiungere a piedi sebbene il marciapiede non sia sempre presente, si ergeva a difesa della cittadina. Per visitarlo all’interno è preferibile verificare gli orari, ma qualora non fosse aperto la vista che offre la sua posizione  vale comunque la passeggiata.

In tardo pomeriggio e in serata questo borgo e il suo lungomare, diventano magici e pieni di atmosfera grazie a numerosi locali, ristoranti, candele accese, aperitivi, negozi caratteristici che creano uno scenario di relax e divertimento gioioso e vacanziero.

MARIA LA BARBERA

 

Infospotorno.com

Infonoli.com

Animali, spettacoli e magia al bioparco Zoom

Quest’estate, un palinsesto ricco di novità animerà Zoom fino a tarda sera con tantissimi eventi e con un’offerta di intrattenimento capace di coinvolgere, divertire e educare.

Esibizioni teatrali al chiaro di luna, show di magia e abili illusionisti, animazione per bambini e, a partire da luglio, tanta musica live.

Il 21 giugno (ore 20.45) in occasione della Giornata Mondiale della Giraffa, ospite d’eccezione il duo Gi&Raf: Raf, ventriloquo, illusionista ed attore salirà sul palco insieme all’inseparabile e dispettosa giraffa Gi.

il 22 e 29 giugno (ore 21:45) le due Magic Night con Luca Bono: giovane illusionista, campione italiano di magia.

Nuvola Lavazza compie 6 anni e festeggia il suo compleanno con la mostra “The Torineser”

La mostra è visitabile dal lunedi al sabato, sino al 15 settembre 2024 presso l’atrio della Nuvola Lavazza in Via Bologna 32.

 

Nuvola Lavazza, la sede del Gruppo Lavazza, compie 6 anni e in occasione di questo nuovo anniversario, ospita la mostra “The Torineser”, che sarà aperta al pubblico, all’interno dell’atrio di Nuvola Lavazza, da sabato 15 giugno fino al 15 di settembre 2024.

Fondata nel 1895 a Torino, Lavazza ha mantenuto nel tempo una forte connessione con la sua città.

Attraverso il suo percorso di sviluppo internazionale, che l’ha portata a diventare un gruppo multinazionale, conosciuto in tutto il mondo, Lavazza ha sempre mantenuto vivo il contatto e il dialogo con la città di Torino, il territorio e la sua comunità, anche attraverso l’attivazione di progetti di community engagement.

Nuvola Lavazza, il complesso architettonico firmato dall’architetto Cino Zucchi, si trova nel quartiere Aurora di Torino ed è stato pensato come uno spazio dinamico e aperto alla condivisione, un ecosistema articolato in una pluralità di espressioni, che unisce gli Uffici del Gruppo al Museo Lavazza, uno dei musei d’impresa più innovativi d’Italia, alla Piazza Verde, il giardino botanico che si trova nel cuore del complesso, al ristorante stellato Condividere, al Bistrot Casa Lavazza e alla Centrale, lo spazio destinato agli eventi.

Un unico luogo in cui bellezza, cultura, cibo, arte e nuove idee si incontrano per stimolare un continuo e vivace racconto, unendo Lavazza e Torino con il resto del mondo.

Ed è proprio per l’attenzione che da sempre Lavazza pone sul territorio e sulla valorizzazione delle sue bellezze architettoniche, artistiche, di design e di food, che l’azienda ha trovato nel format “THE TORINESER”, una affinità valoriale.

In questi 6 anni, infatti, Nuvola Lavazza ha accolto nel suo Museo quasi 400.000 visitatori e ospitato più di 400 eventi nella Centrale coinvolgendo circa 200.000 persone.

“Torineser in mostra” nell’atrio di Nuvola

Dal desiderio di narrare la città di Torino, attraverso l’illustrazione grafica, nasce “The Torineser”, un progetto collettivo che riunisce più artisti illustratori sotto un’unica visione: creare le copertine di una rivista immaginaria. Diverse e complementari, poetiche e umoristiche, ironiche o realistiche, queste illustrazioni sono finestre aperte su una città affascinante e tutta da scoprire.

“The Torineser” vuole rappresentare Torino nella sua quotidianità, con le sue luci e ombre, con le storie celebri dei suoi abitanti e i suoi angoli meno conosciuti. Ispirato al celebre “The New Yorker”, anche nel formato e nell’estetica, il progetto seleziona ogni settimana la copertina più creativa.

L’esposizione presenta una selezione di opere di diversi artisti, tra i quali il collettivo Truly Design e Ilaria Urbinati che catturano l’essenza di Torino, realizzando un viaggio visivo nella quotidianità e nell’arte del caffè. Le opere esposte rappresentano momenti di vita quotidiana a Torino, con una particolare enfasi sul caffè come simbolo culturale.

Truly Design e Ilaria Urbinati

Truly Design cattura l’essenza della città, celebrando l’incontro tra il ritmo quotidiano e l’arte del caffè, simbolo della cultura torinese. In una composizione surreale una figura femminile si staglia tra elementi urbani, immersa in un’architettura di portici. In questo scenario, coesistono due momenti distinti di vita cittadina: una pausa caffè e una passeggiata per le vie di Torino.

Ilaria Urbinati evoca l’essenza di Torino offrendo una visione poetica del rapporto tra la città e il caffè. Una donna sorseggia un caffè davanti a una finestra che affaccia su Piazza Carlo Alberto. Lo sguardo si rivolge verso l’esterno dove le tende si sollevano delicatamente rivelando la Mole Antonelliana. Tra dettagli sottili e simbolismi raffinati si palesa l’identità di Torino con l’esperienza del caffè.

Gli altri illustratori in esposizione sono:

Helga Aversa, Aurora Bartoli, Katia Boarino, Chiara Chinaglia, Alessandro Damin, Luca Grassi, Erica Lazzeri, Nice and the Fox, Cinzia Piazza, Luna Ronco, Alessandra Sartoris, Valerio Sigismondi, Taccigram, Andrea Tomasino, Vittoria Zorzi.

The Torineser” è curato e supportato dal team di Curve Creative Studio, che garantisce la qualità dei contenuti nonché il rispetto del lavoro degli illustratori.  

Europei, pescato fresco e novità gastronomiche con Daniele Meini. Questa è l’estate al Mercato Centrale

 

 

L’estate di Mercato Centrale Torino sarà contraddistinto da tre note: gli Europei, il pescato fresco e le novità gastronomiche. Una nuova bottega si unisce alla grande famiglia degli artigiani di Mercato Centrale Torino, giusto in tempo per festeggiare la stagione estiva. Il Mercato Centrale Torino festeggia l’arrivo dei Campionati Europei di Calcio 2024 con una speciale programmazione al secondo piano. Sabato 15 Italia Vs Albania, giovedì 20 Spagna Vs Italia e lunedì 24 Croazia Vs Italia, le partire degli Azzurri saranno le assolute protagoniste delle serate di festa in Spazio Fare e in terrazza, al secondo piano del Mercato Centrale. Un video wall mostrerà le partite alla platea e, nel frattempo, il nuovo artigiano del Mercato Centrale, Daniele Meini, allestirà un’area dove si potranno trovare tutti i piatti tipico da stadio, dall’hot dog al panino con salamelle, al formaggio, ai peperoni arrostiti e cipolla e, ovviamente, un accompagnamento di birra.

L’evento è gratuito e a ingresso libero fino a esaurimento posti.

Preferibile la prenotazione a info.torino@mercatocentrale.it

La grande novità di quest’estate al Mercato Centrale sarà il fatto che Daniele Meini curerà l’area food degli europei. Sua sarà la nuova bottega della mozzarella e dei formaggi, che proporrà i migliori prodotti caseari e i formaggi più ricercati attraverso la selezione dei migliori produttori. Dopo un percorso nella ristorazione che l’ha portato a collaborare anche con il maestro Gualtiero Marchesi, Daniele Meini ha aperto il suo caseificio a Volterra e ha approfondito la conoscenza dei formaggi che oggi selezione per la sua bottega al Mercato Centrale : dalla robiola alla mozzarella, i formaggi della nuova bottega di Meini vengono affiancati a una proposta di taglieri di salumi, verdure, panini succulenti e deliziosi gnocchi al pecorino romano o parmigiano, cucinati direttamente nella forma di formaggio. Oltre a questa proposta, l’artigiano Daniele Meini inaugurerà per l’estate una bottega temporary all’ingresso del mercato, tutte le settimane dal venerdì alla domenica, dalle 10 alle 17, con un’offerta di centrifugati freschi a base di frutta, verdura e toast, panini preparati sul momento e da mangiare godendosi il fresco del dehor. Tra le novità estive del Mercato Centrale segnaliamo la promozione della bottega del pesce L’Angolo del mare, che vanta una delle proposte ittiche più interessanti e di qualità della città. Ogni domenica sera i piatti del menù della bottega (fatta eccezione e l’errore il plateau royale e la grigliata mista ) saranno vendute al prezzo incredibile di 9.90 euro, con la possibilità di aggiungere un contorno a 3 euro. Molte, quindi, le occasioni per fare un salto questa estate al Mercato Centrale di Torino.

 

Mara Martellotta