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Open House 2024: il nostro viaggio alla scoperta delle case del Quartiere San Salvario

Grazie ad Open House quello appena passato è stato per Torino un weekend alla scoperta delle più belle case, palazzi e luoghi di interesse culturale della città che per due giorni hanno aperto le porte rendendoci partecipi della loro magia e bellezza. Il format internazionale, che nell’annata precedente ha coinvolto 20730 visitatori per 41170 visite, si riconferma anche per il 2024 come uno degli eventi più apprezzati dai cittadini garantendo, attraverso tour guidati e approfonditi, il vero spirito di questa iniziativa:“un invito alla scoperta, una grande festa per la curiosità e il senso di appartenenza”.

Villa Sanquirico- Quartiere San Salvario


La villa, costruita nel 1896, è un luogo di fascino da lasciar senza fiato per l’impressionante stile architettonico, il glorioso giardino, l’ecletticità delle opere intere e l’ubicazione. Affacciata sul Parco del Valentino, Villa Sanquirico ha visto l’avvicendarsi di diversi proprietari in grado di rispettare l’originale impianto dell’abitazione ma anche apportando innovazione e contemporaneità al luogo. Distribuita su due piani in pieno stile liberty, colpisce subito l’ampio ingresso arricchito dall’imponente finestra a volta che diventa subito simbolo di questo luogo magico e dal quale si dislocano saloni, sale da te, bagni, cucine, sale da ballo dal fascino malinconico di un tempo passato che sembra però vicinissimo. Ogni stanza ha un diverso stile riconoscibile da elementi più o meno evidenti che evocano emozioni e sensazioni sempre diverse: dalla sala degli gnomi, alla più intima stanza giapponese dal raffinato soffitto in blu. Grazie alla capacità e alla sapiente cultura dell’odierno proprietario, Villa Sanquirico si arricchisse di ulteriore fascino e diventa spazio espositivo di numerose installazione e opere d’arte. Durante il weekend di Open House, infatti, erano in mostra le opere dell’artista bulgaro Kiril Hadzhiev raffigurative di evocative figure di uomini “orfani del loro tempo, che stanno nella pittura come unico luogo possibile per l’intuizione di un qualche significato“. Sapientemente distribuite tra le stanze anche le affascinanti fotografie di Chiara Ferrando, caratterizzate dall’altissima qualità di scatto. L’ ultima perla di questo posto è la piscina sotterranea che rende Villa Sanquirico il perfetto connubio del sogno in grado di divenire realtà.


Coppiano Maison- Quartiere San Salvario


Marisa e Franca Coppiano sono le proprietarie dello studio e dell’abitazione ubicati in un bellissimo palazzo storico sito nel cuore pulsante di San Salvario. L’edificio, realizzato da un unico costruttore all’inizio del 900, rispecchia ancora oggi lo stile architettonico di un tempo. Al primo piano, in uno spazio coloratissimo e raffinato, è situato l’eclettico ufficio delle due sorelle che colpisce per la varietà di pezzi d’arte presenti al suo interno e nati dalla sperimentazione artistica di Marisa Coppiano la quale è stata in grado trasformare ricordi di vita in vere opere d’arte. Le stesse spaziano dalle stampe, a pezzi di interno quali piatti e oggetti fino ad arrivare alle vivaci carte da parati. Sullo stesso piano vi è anche lo studio di textile art di Franca Coppiano ricco di stoffe che l’artista ha trasformato in pregiati quadri.

Il terzo piano ospita l’abitazione che accoglie il visitatore nel suo ampio corridoio da cui si dislocano le varie stanze e al cui interno si trovano opere d’arte e pezzi di design differenti per stili e genere ma perfettamente combinati tra di loro. Un luogo caldo e accogliente in grado di dar voce all’eclettica creatività e personalità delle due sorelle Coppiano.

C’era una volta- Quartiere San Salvario


In una piccolissima abitazione di Via Saluzzo 23, lo studio
R3architetti (degli architetti Marco Pippione, Alexandru Popescu, Matteo Restagno, Gian Nicola Ricci) ha dato vita ad un progetto di recupero e restauro architettonico ripristinando un tesoro nascosto per lungo tempo.

Situato al piano nobile di un palazzo del tardo novecento, l’ appartamento è stato ristrutturato in modo funzionale tale da combinare la modernità al valore storico della piccola abitazione. La vera particolarità dell’appartamento risiede, però, nell’ incredibile volta strutturale che caratterizza tutta la zona giorno e che, grazie al sapiente lavoro di R3architetti, è stata completamente liberata da una serie di controsoffitti stratificati e restituita al suo valore originario. La zona giorno e notte sono divise da una semplice traslucido e tutte le funzioni necessarie sono ben studiate in uno spazio all’avanguardia ma funzionale. Un piccolo appartamento, unico nel suo genere, in grado di mixare perfettamente il moderno con il fascino dell’antico.

VALERIA ROMBOLA’

copyright foto: OPEN HOUSE TORINO

Una visita alla scoperta del giardino dei monaci Antoniani

Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso

Domenica 2 giugno, ore 15.30

Hortus Conclusus

“Hortus Conclusus” è una visita alla Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso alla scoperta del giardino, tema centrale delle cure dei monaci Antoniani. Partendo da una passeggiata sull’antica via Francigena si andrà alla scoperta della Precettoria, luogo di arte, storia e antiche cure.

Il tema della medicina del Medioevo sarà lo spunto che condurrà attraverso le strutture dell’antico complesso Antoniano: l’ospedale, il portico, il chiostro, la chiesa e il giardino interno, luogo in cui terminerà il viaggio immersivo, con letture e riflessioni sul tema della cura, del corpo e dell’anima.

L’appuntamento è organizzato in collaborazione con APGI – Associazione Parchi e Giardini d’Italia.

 

INFO

Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso

Località Sant’Antonio di Ranverso, Buttigliera Alta (TO)

Domenica 2 giugno, ore 15.30

Hortus Conclusus

Costo della visita: 5 euro, oltre il prezzo del biglietto

Biglietto di ingresso: intero 5 euro, ridotto 4 euro

Hanno diritto alla riduzione: minori di 18 anni, over 65, gruppi min. 15 persone

Fino a 6 anni e possessori di Abbonamento Musei: biglietto ingresso gratuito

Prenotazione obbligatoria entro il venerdì

Info e prenotazioni (dal mercoledì alla domenica):

011 6200603ranverso@biglietteria.ordinemauriziano.it

www.ordinemauriziano.it

Al Combo: “Avanti e indietro Africa-Italia”, incrocio creativo di arte e moda

 

Malaika (Barbara Ebbli) e Marina Tabacco presentano ALLERS RETOURS AFRIQUE – ITALIE sabato 1 giugno dalle ore 14 alle ore 20 – ingresso libero – ospiti dell’Echo Festival Torino 2024 al Combo corso Regina Margherita 128. Una designer e un’artista italiane, legate indissolubilmente all’Africa per nascita e per scelta propongono una mini capsule di moda realizzata unendo lo stile del brand Malaika con i tessuti stampati dalle opere pittoriche di Marina Tabacco. Barbara Ebbli è nata e vissuta in Costa d’Avorio fino a 14 anni, Marina Tabacco ha soggiornato per molti periodi in Senegal e recentemente in Benin. Da questo vissuto derivano le scelte cromatiche, stilistiche e ideologiche dei loro modelli coordinati dal savoir faire italiano il tutto realizzato a km zero, a Torino. Potrete quindi ammirare e toccare e sognare con i quadri della Tabacco dai quali sono stati stampati i tessuti e gli abiti realizzati nello stile del brand Malaika, unendo tessuti del suo archivio a impreziosire i capi esposti. L’arte è intesa da Marina Tabacco come “movimento”, metafora di un viaggio in terre sconosciute, apprese superficialmente come desertiche ma che percorse compaiono fascinosamente paradisi, e ribadisce il concetto dell’importanza per una artista della curiosità, della esplorazione, della conoscenza, della lotta per trasmettere un messaggio di condivisione, tolleranza, speranza. Espone in Italia, Francia Senegal e Benin. Ha partecipato alla Dak’art – Biennale di arte contemporanea a Dakar 2018 e all’ambasciata del Senegal a Roma nel 2022. Nel 2019 ha collaborato con la stilista Stella Jean per la collezione Resort 2020 Milano Fashion Week.

Malaika brand fondato e registrato nel 2019 a Torino, ha l’obiettivo di trasmettere un messaggio di unicità attraverso elementi naturali, diversi e sostenibili, in particolare un archivio di tessuti collezionati e raccolti dagli anni 60 in tutto il mondo e una raccolta di conchiglie (vere, raccolte spiaggiate negli anni). Il suo sogno è di diffondere una filosofia “Slow” tutto fatto a km0 in Torino, che racchiuda la sua esperienza di vita nei vari continenti in cui ha vissuto, oltre all’Africa, Indonesia e Stati Uniti, con un messaggio di “Unity in Diversity”. On line: http://marinatabacco.wixsite.com/marinatabacco; fb marina tabacco @marinatabacco marinatabacco61gmail.com; www.malaika.biz fb malaika019& @Malaika_Barbara_Ebbli co-workshop@wworks

Nel libro “PRP e PRF in tricologia” tutta l’esperienza della dottoressa Praticò

La dottoressa Marisa Pratico’ esperta in dermochirurgia, venereologia, tricologia, omotossicologia ed estetica presenta la sua nuova proposta editoriale “PRP e PRF in tricologia” .

Noto e apprezzato medico nel panorama torinese approda con la sua opera prima come autrice di un volume dedicato alla specialita’ medica mettendo a disposizione la sua esperienza maturata nel settore.
Un volume accompagnato da supporti video che ripercorre a tutto campo i protocolli, le tecniche e casi clinici.

“Star Rose” a casa Toesca, Rivarolo Canavese

Inaugura il primo giugno la mostra Promossa dalla Crag Gallery, con la partnership di “Palazzo Rosa Le Stanze della Cosmetica”

 

La Crag Gallery organizza una mostra dal titolo “Star Rose” a casa Toesca, in via Ivrea 42, a Rivarolo Canavese, che inaugurerà sabato 1 giugno dalle 16 alle 20. Sarà aperta fino al prossimo 30 giugno.

Maggio è il mese dedicato alle rose, le giornate si allungano, il clima è più caldo ed è il momento della rifiorire e delle passeggiate nei parchi. È un momento propizio per l’arte che raccoglie la spinta ottimistica della bella stagione e per le rose che raggiungono il loro massimo splendore in questo periodo dell’anno.

Gli artisti Luca Coser, Luca Freschi, Lorenzo Gnata, Jiri Hauschka, Chen Li, Elisabetta Mariuzzo, Enrico Smerilli, Giacomo Modolo, Oscar Contreras Rojas, Roger Coll e Giuliano Sale dialogano attraverso la loro poetica su simbolismi, allegorie, miti e significati che ruotano attorno alla rosa, nella storia dell’arte e non solo. Sono artisti dalle origini diverse, che hanno declinato questo tema con la sensibilità e il background personale di ognuno di loro. Quest’ultima è una tematica molto cara alla Crag Gallery che, da anni, è impegnata nell’instaurare dialoghi tra diversi Paesi, dando opportunità ad artisti emergenti e ad altri più affermati di confrontarsi.

La rosa, nella sua storia secolare e nell’arte, ha da sempre presentato una simbologia complessa perché racchiude in sé tematiche totalmente contrastanti. È simbolo di amore, perfezione, purezza, passione, vita e morte e assume significati differenti a seconda del contesto, del colore e delle spine. La vediamo nascere la rosa rossa dal sangue e dalle lacrime di Afrodite di fronte alla morte dell’amato Adone. Mito in cui la rosa assume il significato dell’amore passionale, sofferto, tanto potente da vincere la morte. La troviamo in molte fiabe come simbolo della stessa vita umana, quella terrena che dallo splendore arriva al decadimento, e quella successiva in cui è portatrice di nuova vita e resurrezione come possibilità e nuova opportunità di amare. Nella fiaba de La Bella e La Bestia, che non a caso nasce dal racconto di Amore e Psiche, la rosa sembra svolgere il ruolo di un orologio vitale che sta per scadere e che, di nuovo, può sfidare la morte e la maledizione soltanto con la forza del vero amore. Da sempre accompagna il gesto d’amore del dono, si porge una rosa per donare il proprio amore. In passato la rosa è anche stata simbolo di segretezza quando, sotto forma di sigillo, veniva inserita in dettagli di chiese, confessionali, congregazioni. La locuzione latina ‘sub-rosa’ significava una confidenza fatta in assoluta segretezza. Nella tradizione e nelle icone cristiane è spesso allegoria di paradiso, purezza, di un grembo fertile ma puro della stessa Vergine Maria. Al tempo stesso la ritroviamo come corona dei martiri, portatrice di dolore e simbolo dei sacrifici fatti in nome della fede. Per i marinai rappresenta la guida verso nuove mete, l’avventura, la scoperta che, a sua volta, è il movimento verso la conoscenza, il viaggio di Colombo, l’età moderna, ma anche la Bussola che li riaccompagna verso casa. La ritroviamo, infatti, in tutta la storia dell’arte, la letteratura, la poesia, in quell’eterno discorso emozionale che lega arte e vita, arte e amore, il godimento emotivo dell’atto artistico che fa bene, a volte male, al cuore.

Anche nell’arte contemporanea continua a essere portatrice di questi valori. Basti pensare alla performance di Gina Pane che, usando il suo corpo come catalizzatore delle esperienze della vita, assegna alla rosa il compito di infliggere dolore al corpo della donna costretta nel suo stereotipo di moglie, madre e casalinga, quindi rimettendo in scena una sorta di martirio personale e al tempo stesso condiviso. Pensiamo alla forza dirompente del fiore usato come arma per distruggere i vetri delle macchine, e simbolicamente come arma femminista in “Ever is over all” dell’artista Pipilotti Rist.

Possiamo considerare un pensiero tratto da Il Piccolo Principe di Antoine de Saint Exupery che afferma “È il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha reso la tua rosa così importante”.

La mostra è realizzata con la partnership di “Palazzo Rosa- Le stanze della Cosmetica”. Di Palazzo Rosa, la creatura in campo cosmetico di Carlo Rosa, saranno presenti cosmetici, delle rose particolari e il gelato alla rosa all’evento inaugurale.

La mostra è visitabile sabato e domenica tutto il giorno su appuntamento.

MARA MARTELLOTTA

Scrivere a mano

GLI EFFETTI POSITIVI DI USARE CARTA E PENNA   E’ vero, scrivere al computer è comodo, veloce e pratico. Si digita con dinamicità, si corregge premendo un comando senza lasciare traccia dell’errore, si può salvare in diverse versioni, stampare e inviare con pochi click, tutto questo è innegabilmente efficiente e per certi versi insostituibile.

L’uso frequente della tecnologia e dei nuovi codici lessicali però, per quanto funzionanti ed efficaci, ha contribuito all’impoverimento della scrittura, della nostra bella lingua, della comunicazione in genere. Abbreviazioni, linguaggio contratto, emoticon che sostituiscono interi concetti, opinioni e pensieri, costituiscono un vero e proprio imbarbarimento del nostro vocabolario e dell’intera modalità espressiva.

Sarebbe opportuno quindi fare una riflessione sull’importanza che il recupero della scrittura con la penna, in corsivo soprattutto, potrebbe avere, senza con questo sottovalutare i vantaggi assicurati dai moderni strumenti di composizione.
La psicologia si è occupata in maniera approfondita del linguaggio e della scrittura ed è grazie a vari studi ed analisi che sono venuti alla luce i differenti benefici e facoltà della scrittura manuale. E’ provato infatti che usare la penna per la redazione di documenti, appunti o diari coinvolge diverse aree del cervello che coordinano la componente sensoriale e percettiva con il movimento grafico integrando così sensazioni e controllo delle azioni e del pensiero; al contrario queste aree cerebrali non vengono implicate nella digitazione attraverso la tastiera e il gesto, meramente automatico, risulta impersonale e standardizzato.
La memoria grazie alla scrittura manuale migliora indiscutibilmente, si esercita. Chi prende appunti utilizzando la penna, a causa dell’impossibilità di annotare tutto ciò che viene detto, sviluppa sensibilmente la capacità di elaborazione e di sintesi e stimola il potenziamento di quel processo atto alla raccolta di concetti e nozioni di rilievo, in sostanza quelli più importanti da ricordare. Anche l’apprendimento trae benefici grazie all’utilizzo di carta e penna, soprattutto quello dei bambini. Scrivere manualmente è infatti quella attività che permette di trasformare le idee ed il pensiero in segni concreti, di veicolare gli stati d’animo, di liberare la creatività ed entrare in contatto con le nostre emozioni. Secondo le neuroscienze, nel momento in cui l’idea astratta diviene parola scritta si attivano diverse aeree corticali del cervello che favoriscono i processi cognitivi mentre tutto ciò avviene in misura decisamente minore nella scrittura tecnologica. Inoltre i bambini che scrivono di più sanno leggere meglio.
Mettere le parole su carta, infine, ha un valore terapeutico. Scrivere di getto emozioni, stati d’animo, ansie, paure o ricordi permette di riviverli con il giusto distacco, di rielaborarli, di farli emergere per osservarli da una angolatura nuova, esterna e distolta. Mettere nero su bianco sentimenti e pensieri negativi è un modo per alleggerire pesanti zavorre interiori, riprendere fiato e ritrovare il buon umore. Compilare un diario permette di conoscersi a fondo, consente di accedere alla propria intimità e aprire un dialogo con se stessi senza censure e senza filtri, uno spazio privato dove affiora la propria realtà interiore.

Oltre ai numerosi benefici psicologici e cognitivi, utilizzare carta e penna per formulare le nostre comunicazioni ha un valore e un significato estetico, di stile e persino romantico. E’ vero che attraverso i nuovi strumenti di messaggistica possiamo scrivere senza sosta, esprimere il nostro stato e i nostri desideri senza limitazioni, ma nulla può sostituire la grazia, il garbo e lo spirito appassionato di un biglietto scritto a mano, in corsivo. Utilizzare la carta, scrivere e dedicare pensieri in calligrafia trasforma un gesto in una piccola opera, conferisce personalità e poesia ad una azione resa sin troppo uniforme e fredda da quella tastiera che ci segue ovunque.

Maria La Barbera

Viaggio nella storia al castello di Marchierù

Anche quest’anno, nell’ambito della XIV Giornata nazionale dell’ Associazione Dimore Storiche Italiane,   DOMENICA 26 MAGGIO il castello di Marchierù sarà aperto al pubblico 
CASTELLO DI MARCHIERU‘ ( Villafranca Piemonte * via S.Giovanni 77)
* visita gratuita del parco alle ore 10, 11 * 15,16 ( per la giornata ADSI ) 
Visite guidate al parco, alla cappella gentilizia, alle scuderie settecentesche ed alle sale ammobiliate del castello con gli stessi proprietari, discendenti dai primi feudatari del 1220, che  accompagneranno gli ospiti facendo rivivere con oggetti, reperti e documenti storici originali, la vita, gli usi ed i costumi di una Dimora nobiliare dell’epoca. 

( ore 10/11*15/16/17 )

adulti € 8 * bimbi gratis fino a 10 anni*      

Prenotazione obbligatoria al 3394105153 /3480468636 * segreteria@castellodimarchieru.it 

Stavolta, visti gli accordi raggiunti con associazioni storiche e nobiliari francesi che nei prossimi mesi visiteranno il castello, sarà particolarmente curata, con esposizione di ricordi e documenti, la storia delle Casate facenti parte dei rami d’Oltralpe dei proprietari del castello, dai Richelieu ai Galliffet ai Coriolis de Limaye, ai Rostopchine. ai Segur.

Palazzo Fauzone Relais e Kalatà presentano “Colazione con vista”

Sabato 1 giugno 2024, un’esperienza da non perdere

 

Un’esperienza emozionante unisce due edifici simbolo del territorio di Mondovì. Da un lato palazzo Fauzone, antica dimora di origini medievali nel centro storico di un borgo dal sapore antico, perfetto per riscoprire  I tempi lenti  di un turismo diverso, a pochi chilometri da Torino e dalle Langhe. Dall’altra il santuario  Regina Montis Regalis, caratterizzato dalla sua maestosa cupola, la più grande del mondo di forma ellittica.

Entrambi questi luoghi ricchi di storia sono stati portati nella contemporaneità e resi visitabili e visibili ai visitatori. Palazzo Fauzone è stato trasformato da Barbara Franco, autrice per l’infanzia tra le più prolifiche e famose in Italia, in un particolarissimo hotel, dove ogni camera è ispirata a uno dei grandi classici della letteratura internazionale.

Grazie alla visione di Kalatà, il Santuario di Vicoforte, capolavoro del Barocco e importante monumento nazionale, è stato reso palcoscenico di un tour avventuroso che prevede una salita di sessanta metri fino alla sommità. Il Magnificat – questo è il nome ideato per questa esperienza – è un esempio unico di fruizione differente di un luogo sacro, culturale e artistico. Un’occasione anche per ammirare da vicino i preziosi affreschi della sua cupola.

“Colazione con vista” è l’evento lanciato insieme da entrambe le realtà, il cui ritrovo è previsto alle ore 9 di sabato 1 giugno prossimo presso Palazzo Fauzone, in cui verrà allestita una ricca colazione, dolce e salata, a base di prodotti locali scelti accuratamente dalle aziende del territorio. Finita la colazione, Barbara Franco condurrà gli ospiti attraverso un percorso di sale affrescate dedicate alla storia di Mondovì.

Ci si sposta in seguito, dopo un breve tragitto, al Santuario di Vicoforte, che alle 11.45 aprirà le porte alla salita e alla visita della cupola, approfondendo l’incredibile storia di questa terra e della sua straordinaria architettura.

Il costo a persona è di 45 euro.

Gli ospiti di Palazzo Fauzone Relais che soggiorneranno per una notte in una delle camere a tema letterario dell’hotel avranno accesso all’evento con una tariffa dedicata di 15 euro a persona. per info e prenotazioni camere chiamare il numero +39 378 3035504

 

Mara Martellotta

“Le forme di Natura”, il ritorno di Flor

Musei Reali di Torino – Giardini Reali

Da venerdì 24 a domenica 26 maggio 2024

Nell’ambito del programma del Festival del Verde, uno degli appuntamenti più attesi è FLOR Primavera 2024, che torna per il terzo anno consecutivo ai Musei Reali di Torino coinvolgendo gli spazi dei Giardini Reali, dal Ducale alla Cavallerizza, in un magnifico connubio tra natura, arte e storia.

L’appuntamento è per venerdì 24, sabato 25 e domenica 26 maggio, dalle 9.30 alle 19, per un’edizione all’insegna dei profumi e dei colori della Natura ma anche della cultura green, dell’educazione alla sostenibilità e del benessere.

Saranno circa 150 gli espositori tra florovivaisti provenienti da almeno 10 regioni d’Italia, dal Piemonte alla Sicilia, dalla Lombardia alla Toscana passando per la Liguria, l’Umbria e il Veneto, ma anche artigiani, ceramisti, agricoltori.

 

I florovivaisti, con qualche presenza internazionale dalla Slovenia e dall’Olanda, porteranno le proprie eccellenze per offrire un vero e proprio spettacolo naturale primaverile e permettere a tutti i green lovers e ai semplici curiosi di trovare ogni tipologia di pianta: dalle più “classiche” a quelle insolite e rare.

Un turbinio di colori e profumi che spazierà dalle rose alle piante aromatiche e officinali, dalle orchidee agli agrumi passando per le affascinanti succulente. Ma anche piante acquatiche, rampicanti e tropicali, da secco e da sole intenso, da ombra, bonsai, fioriture annuali, bulbose e graminacee. Un insieme di proposte per abbellire spazi urbani, giardini, terrazzi e balconi e stuzzicare la curiosità degli esperti di giardinaggio e di tutti gli appassionati che stanno affinando il loro pollice verde.

Non soltanto fiori ma, come da tradizione, anche una selezione di alcuni dei più apprezzati produttori agricoli che porteranno tipicità come i taralli e le marmellate, frutta e verdura disidratata e distilleria, e artigiani con i loro prodotti unici come gioielli di vetro e argento, decorazioni in metallo riciclato per il giardino, ceramiche e oggettistica in legno.

FLOR propone anche arredi antichi e moderni per gli spazi esterni, sementi e prodotti naturali, decorazioni per la casa e il giardino, spezie di ogni tipo ed erbe medicinali.

Dal florovivaismo alla cultura, la mostra “La Cavallerizza Reale: una comunità multispecie”, realizzata nell’area dei Giardini della Cavallerizza afferenti ai Musei Reali, vuole illustrare la biodiversità nello spazio dei giardini del bastione San Maurizio, evidenziando la presenza di numerose specie di flora e fauna.

Come ormai tradizione, in occasione di FLOR Primavera 2024 torna “Flor Educational”, con una programmazione di eco – laboratori all’aria aperta destinati ai bambini e ragazzi dai 3 ai 14 anni, con l’obiettivo di avvicinare le nuove generazioni ai segreti della Natura e far conoscere più da vicino l’affascinante mondo dei fiori, delle piante e degli animali.

Spazio anche quest’anno alla rassegna VerdeTrama, una mostra mercato di moda e tessuti sostenibili. Un inno all’eleganza della Natura e allo Slow Fashion, un punto d’incontro tra il grande pubblico e oltre 20 realtà artigianali emergenti che hanno la possibilità di mettere in mostra le proprie creazioni in un luogo incantevole e di grande impatto scenografico.

Per la prima volta, poi, all’interno di FLOR Primavera ci sarà uno spazio dedicato al benessere con Verde Benessere, festival diretto da Marta Indra di Giulio con pratiche di benessere multidisciplinari svolte da professionisti del settore. Le attività offriranno esperienze per riconnettersi con la natura e imparare da essa.

Anche Amiat-Gruppo Iren sarà presente all’interno della manifestazione, con uno spazio all’interno dei Giardini Reali dedicato al ciclo dei rifiuti: qui sarà possibile ricevere materiale informativo e ritirare gratuitamente del compost, prodotto in appositi impianti grazie alla valorizzazione della frazione organica della raccolta differenziata. Un esempio virtuoso di economia circolare che trova perfetta applicazione nell’ambito di FLOR Primavera

Non mancherà come sempre un’area food con la selezione di stand e food truck presso la Cavallerizza Reale per degustare le eccellenze enogastronomiche del territorio durante l’orario di apertura della manifestazione.

 

INFORMAZIONI

FLOR Primavera 2024 è ideato e organizzato da Orticola del Piemonte (www.orticolapiemonte.it) grazie alla preziosa collaborazione dei Musei Reali di Torino. Media partner dell’evento sono Casa Naturale, Radio Veronica One e Radio Beckwith.

Si svolge presso i Giardini dei Musei Reali, con ingresso da Piazzetta Reale, 1, da venerdì 24 a domenica 26 maggio (orari: 9.30 – 20 tutti i giorni, ultimo ingresso ore 19).

Costi: biglietto di ingresso giornaliero euro 8 // biglietto ridotto (under 30 solo online) euro 6. Ingresso gratuito per bambini e ragazzi da 0 a 14 anni.

Per i possessori di Abbonamento Musei, Royal Pass o Torino + Piemonte card è possibile acquistare il biglietto alla tariffa ridotta di 6€ (in loco).

Missione gentilezza

Una scuola in Irlanda, durante le vacanze invernali, assegna incarichi di cortesia al posto degli compiti usuali

Per tre anni consecutivi la scuola irlandese Gaelscoil Mhichíl  Choileáin” di Clonakilty ha assegnato, durante le vacanze di Natale, una nuova versione di compiti, più concreti e tangibili; il fatto ha destato l’attenzione e la curiosità del mondo civile, dei media e dei social per la loro originalità ma soprattutto per la valenza istruttiva, stiamo parlando di veri e propri incarichi di gentilezza.

Oltre a migliorare l’umore dei genitori, globalmente atterriti dai normali compiti affidati nel periodo natalizio a causa dell’impegno e il tempo da dovergli destinare, questa missione, che vede i bambini ingaggiati in azioni altruiste  cariche di generosità, è una maniera inedita di imparare una lezione positiva e profonda attraverso gesti autentici.

Senza nulla togliere allo studio, alla lettura e a tutte le attività formative classiche necessarie per lo sviluppo e l’apprendimento di ogni bambino, dedicare una azione gentile ad un parente, ad un amico e alla comunità in generale,  con un programma preciso che prevede un piano organizzato per ogni giorno della settimana, è indubbiamente una straordinaria iniziativa che dà la possibilità agli alunni di questa scuola di entrare in confidenza con una realtà sana e responsabile che costituirà un modello per le loro vite future, un esempio che la teoria pura non riesce sempre a trasmettere.

Nella fitta agenda di gesti premurosi, un giorno a settimana è dedicato a se stessi, al compimento di una azione, compito o manifestazione benevola nei propri confronti; questo regalo personale può essere interpretato, seppur nella sua auspicabile normalità, come un fatto eccezionale perché nella concezione collettiva la buona azione è soprattutto rivolta agli altri, cosa sacrosanta e indubitabile, tuttavia fare qualcosa di buono per la nostra persona, per il nostro benessere emotivo e fisico è un atto di generosità fondamentale che migliora la relazione con noi stessi e con il mondo circostante. Prendersi cura di sé stessi, in sostanza, favorisce la buona predisposizione verso l’altro perché la serenità che ne deriva e l’appagamento che produce incoraggiano la gentilezza e l’apertura verso l’esterno.

Ogni buona azione deve essere annotata in un Diario di gentilezza, una sorta di report di cavalleresco, che sarà presentato a scuola a fine vacanza e condiviso con gli altri pari.

Sarebbe bello se questa pratica innovativa e insolita fosse in uso anche nel nostro paese, alleggerirebbe gli studenti dai compiti durante le vacanze, farebbe gioire i genitori a cui potrebbero essere dedicate delle cortesie, ma soprattutto rappresenterebbe un apprendistato che consentirebbe di praticare la gentilezza come esercizio quotidiano con l’auspicio che diventi una costante comportamentale nel futuro.

 

Maria La Barbera