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Tutti gli eventi del Paulaner Oktoberfest Cuneo 2023

Saranno più di 60 gli spettacoli programmati dalla Sidevents sui due palchi del Paulaner Oktoberfest Cuneo 2023 che si terrà fino all’8 ottobre presso l’area del Palazzetto dello Sport di Cuneo (via Aldo Viglione 1, frazione di San Rocco Castagnaretta), dove il grande evento resterà aperto tre settimane consecutive dal giovedì alla domenica, per un totale di 12 giorni.
Domanidomenica 24 settembre, il Paulaner Oktoberfest Cuneo ospiterà il raduno del Vespa Club Cuneo, mentre l’area del garden sarà impegnata da pomeriggio a sera tra musica e danze country.
Nel padiglione principale, invece, i canti bavaresi dei Kuni Kumpel inizieranno già dall’ora di pranzo e torneranno per la cena.
Nel pomeriggio, il ritorno dei cheerleader dell’associazione Le Nuvole che si esibiranno sul palco e tra il pubblico con incredibili acrobazie e coreografie.
Per maggiori informazioni e aggiornamenti è possibile visitare il sito www.oktoberfestcuneo.it

Torna il mercato della terra di Slow Food

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Questa domenica sul piazzale di fronte a Eataly Lingotto.

 

Ritorna dopo la pausa estiva l’appuntamento domenicale con il Mercato della Terra di Slow Food: domenica 24 settembre, dalle ore 9 e fino alle 19 sul piazzale di fronte a Eataly Lingotto in via Fenoglietti 14.

Anche questa volta sarà coinvolta una selezione di produttori tra i migliori del territorio: produttori di Presìdi, Maestri del Gusto, aderenti al Paniere dei Prodotti Tipici della Provincia di Torino e molto altro. Al centro dell’attenzione stagionalità, biodiversità e filiera corta.

I produttori presenti domenica saranno:

  • Cascina Bonetto | Lusernetta (TO). Antiche varietà di mele piemontesi Presidio Slow Food: fresche e trasformate (succo, aceto, pacioc)
  • Cascina Piola | Capriglio (AT). Peperone di Capriglio Presidio Slow Food: fresco e trasformato
  • Cucun | Saluzzo (CN). Trasformati a base di Ramassin della Valle Bronda Presidio Slow Food: succo, sciroppo, liquore, composte
  • Green Italy | Borgomasino (TO). Trasformati a base di canapa
  • Il miele di Laura G. e Beelovers | Portacomaro (AT). Miele di alta montagna Presidio Slow Food
  • La Bessa | Magnano (BI). Nocciola Tonda Gentile Trilobata
  • La Monetina d’argento |Torino. Lollipop alla frutta e composte.
  • Mosto Ardente | Castellino Tanaro (CN). Senape di Langa e salse al peperoncino
  • Pane Urbano | Cantavenna (AL). Pane artigianale da farine biologiche e lievito madre
  • Società Agricola Pozzatello | Orbassano (TO). Sedano rosso di Orbassano Presidio Slow Food e frutta e verdura di stagione
  • Zafferano di Pralormo | Pralormo (TO). Zafferano bio

Al Mercato della Terra di Torino naturalmente non si farà soltanto la spesa. Come accade in tutti gli altri mercati contadini di Slow Food, alla compravendita si affiancanoattività di didattica: occasioni perfette per approfondire e scoprire le eccellenze e le tradizioni del territorio e non solo. In particolare, assieme a Mosto Ardente la Scuola di Eataly organizza l’esperienza “La senape dal chicco al piatto”: laboratorio pratico per imparar ei segreti per un’ottima senape, come quella di Dijon ma nella versione langarola. Bisogna prenotare il proprio posto suwww.torino.eataly.it.

I gioielli CreaTo di Barbara Lorenzo e i profumi di Laura Vanetti a Casa Zuccala

MARENTINO – Le essenze Casa Zuccala parfum di Laura Vanetti si sposano perfettamente con le creazioni di gioielli artigianali  CreaTo di Barbara Lorenzo per celebrare la donna attraverso due must, i profumi e i gioielli.

Saranno esposte a Marentino,  a Casa Zuccala, il 24 settembre prossimo dalle 10 alle 19.

“Con Laura condivido la creatività  – ha spiegato Barbara  Lorenzo – Lei l’ha espressa nei profumi, io nei miei gioielli, l’artigianalità  rappresenta il nostro valore aggiunto. A Marentino presenterò una selezione delle mie collezioni, dagli orecchini in legno della linea Art dedicati a grandi opere artistiche e ai loro creatori. Leggeri, colorati, tra questi quelli dedicati a Frida kHalo, una grande donna che amo e che ha ispirato la mia creatività.

Sarà  poi presente la collezione Ceramiche, che spazia dagli orecchini ai bracciali, colorati e allegri, adatti a serate di gala e alla donna che ricerca nella semplicità l’eleganza.

Il vero protagonista è l’upcycling.

“Ho raccolto la sfida – spiega Barbara Lorenzo – della sostenibilità  e l’ho tradotta in una collezione chiamata “Officine” che recupera, dando nuova vita e aumentando il valore degli oggetti, indirizzandoli verso una fine diversa o verso utilizzi in ambiti diversi. È  il caso dei dadi e delle rondelle che solitamente sono utilizzate in edilizia. La mia creatività mi ha portato a realizzare gioielli molto originali, unici e ecosostenibili”.

“Ci sarà anche spazio per gioielli più semplici. È  il caso della  collezione di Natale che propone anelli e bracciali in tema”.

“La Fiera del Miele e Marentino mi ispirano con l’operosità  instancabile delle api. I miei gioielli sono come il miele, sono preziosi perché artigianali e figli di una continua creatività  e curiosità.

Con Laura vi aspettiamo a Casa Zuccala!”

Casa Zuccala, via Profonda 0, Marentino

MARA MARTELLOTTA

#blubardo: il fascino del cielo blu di Bardonecchia

Un hashtag di creatività e bellezza per gli iscritti al gruppo Facebook “ Bardolovers, innamorati di Bardonecchia “

Si è recentemente concluso il contest fotografico indetto dal gruppo Facebook “ Bardolovers, innamorati di Bardonecchia “ dal curioso titolo, l’hashtag  #blubardo, aperto agli oltre 5000 iscritti e terminato con tre primi classificati che si sono distinti su molte adesioni ed emersi da una votazione finale all’interno del gruppo. Grande la partecipazione con scatti molto interessanti e meritevoli su un tema che si prestava a svariate interpretazioni. Il filosofo cinese Confucio diceva che un’immagine val più di mille parole e, a distanza di secoli, la scrittrice di origine cilena Isabel Allende ha ribadito il concetto secondo cui una bella fotografia racconta una storia, rivela un luogo, un evento, uno stato d’animo ed è più potente di pagine e pagine scritte.

 

Proprio partendo dalla riflessione su queste sagge considerazioni valide oltre ogni tempo ha preso vita questo contest, ultimo tra quelli già proposti in precedenza, il cui titolo si riferisce al colore intenso ed unico di questo cielo montano ed alle tante riflessioni visive ed emotive che offre all’obiettivo. Coniato nel gruppo, ” blubardo “ vuole definire e sta ad indicare la bellezza di quel cielo che, nei giorni e nelle notti delle prime settembrate, con le sue tonalità blu di una brillantezza eccezionale ben si è prestato a sperimentare scatti che catturano attimi irripetibili ed unici, nati dalla sensibilità personale che pone in risalto i molti particolari e le peculiarità che differenziano le borgate, i momenti della giornata e delle ore dopo il tramonto oltre ovviamente alla personalità di chi fotografa. Ma, per chi non li conosce ancora, chi sono i Bardolovers ? Nato tre anni fa da un’appassionata idea del fondatore che è anche un grande conoscitore della Conca bardonecchiese, l’avvocato torinese Davide Calcagnile, cui poco dopo si è unita al timone di questa avventura la giornalista torinese Patrizia Foresto, questo gruppo social conta oggi oltre 5000  iscritti, legati da una comune grande passione, divenuta per tutti loro un forte collante: Bardonecchia e le sue borgate. Lei che già ai primi del 900 venne a ragione definita “la perla delle Alpi” per quella sua bellezza, quel suo fascino che cattura e che non abbandona, quella sua avvincente storia antica che affonda le radici attorno all’anno Mille con le gesta e le avventure del feudatario François de Bardonnèche, signore del luogo, con quanto resta oggi del suo antico maniero, la Tur d’Amun, testimone della sua avventurosa vita. E’ ciò che oggi costituisce il sito archeologico, meta di molte visite e camminate fotografiche che insieme al circuito delle antiche cappelle affrescate della Conca certamente ne aumenta il fascino. Da sottolineare la dimensione sportiva di questa stazione turistica, che la vide protagonista della nascita dello sci in Italia all’inizio del 900 con la presenza dei primi turisti sportivi grazie al pioniere, l’industriale svizzero Adolfo Kind ed a suo figlio Paolo che la scelsero come luogo elettivo per le loro prime avventure sciistiche e per la diffusione di quel bellissimo sport allora nascente. Tema ed obbiettivo del gruppo quindi è valorizzare l’aspetto storico, naturalistico, artistico, paesaggistico, sportivo e sociale di Bardonecchia e delle sue frazioni, postando foto, video, documenti, materiale antico e recente, trattando avvenimenti locali contemporanei, riflessioni e notizie in un vicendevole fattivo scambio, con argomenti atti a farne conoscere e valorizzare i tanti aspetti attuali e le sue tradizioni. E’ quindi un forte legame a questi luoghi quello che unisce i Bardolovers, tra cui i partecipanti a questo contest fotografico, molti dei quali residenti e molti altri assidui villeggianti e turisti, spesso presenti in Conca già dagli anni della propria infanzia e adolescenza, con esperienze personali che hanno contribuito a far loro consolidare il rapporto con questi luoghi mentre per altri è stata attrazione a prima vista e voglia di tornare, spinti dal desiderio di conoscere le peculiarità di un luogo ancora sconosciuto. Questo ed altro ancora è quanto sta alla base della partecipazione al gruppo “ Bardolovers, innamorati di Bardonecchia “ e di conseguenza a questo contest fotografico che si è concluso con tre vincitori mentre si attendono nuove stagioni con nuovi contest ed altrettante nuove idee.

Sul podio al primo post la fotografia di GIULIA GINO (in copertina) con il cielo riflesso nel lago Sommeiller. Al secondo posto lo scatto di MICHELANGELO SABBADINI con il cielo notturno ai laghi di Thures.

 

Al terzo la fotografia di GIOVANNA DAVI che sottolinea la luminosità di un cielo incantato.

PF

La pigrizia

NON SOLO LENTEZZA  O MANCANZA DI VOLONTA’, MA ANCHE UNA PRODUTTIVA STRATEGIA EVOLUTIVA.

 

Voglia di rimandare, poca energia e nessuna ricompensa rapida che spinga ad attivarsi, questa sarebbe in sostanza la pigrizia, la bassa o assente determinazione a compiere una qualsivoglia azione nonostante ci siano mezzi e capacità . Una direzione precisa supportata dal ritornello “chi me lo fa fare”, un freno motivazionale che inibisce la volontà di fare.
Ne parlò per primo Evangrio Pontico, un monaco del quarto secolo, che associava l’accidia alle crisi spirituali e che la inserì nella lista dei vizi (all’epoca 8).Winston Churchill dichiarava che “è un peccato non fare niente con il pretesto di non poter fare tutto” e Seneca asseriva, invece, che “il pigro è d’ostacolo a se stesso”. A questa inclinazione, dunque, si è data una connotazione negativa a causa di credenze che ne hanno fatto quasi esclusivamente un difetto senza considerarla, almeno in parte, come un vantaggioso punto di forza . Secondo i biologi, al contrario, la pigrizia è un metodo agile di risparmio di forze, una reazione naturale se consideriamo il fatto che la maggior parte degli animali passa molto tempo a non fare nulla e, soprattutto, è il risultato di un percorso evolutivo che ci ha fatti specializzare nello spendere meno energie concentrando, molto spesso, il nostro agire su ciò che ci conduce a ricompense immediate e sicure.
Far economia di energie, dunque, è una scorciatoia che non ha solo a che fare con l’indolenza, ma un metodo legato alla trasformazione delle nostre vite, dei nostri bisogni, necessità e abitudini. Inoltre è dimostrato che fare pausa o concedersi sonnellini durante la giornata, sovente colma di impegni di ogni tipo, è salutare, abbassa la pressione sanguigna e contribuisce a creare un vuoto all’interno della nostra mente iperstimolata e convulsa a causa del moderno approccio al multitask.
Non è necessario arrivare a contemplare un elogio alla pigrizia, non si vuole di certo decantarne solo le virtù a discapito di una condotta attiva e motivata, quello che la scienza, invece, cerca di spiegarci è che l’impiego mirato delle nostre energie, la scelta di non agire non è solo un vizio da demonizzare, ma una metodica precisa a fronte di un percorso evolutivo che ha prodotto una selezione di motivazioni legate a ricompense più immediate. La lentezza nel reagire, talvolta, può essere quindi considerata un antidoto ad una tendenza che ci vuole iperattivi, frenetici e sempre pronti all’azione, un sistema di autodifesa che ci protegge dal logorio e dalle rincorse che spesso non portano da nessuna parte, ma hanno il potere, purtroppo, di procurarci stress e ansia.
Come in tutte le cose vince l’equilibrio, in questo caso quella via di mezzo che sta tra l’attivismo a tutti i costi, figlio dell’era contemporanea, e il dolce far niente; l’apprezzamento, almeno in parte, della pigrizia corrisponde quindi alla riscoperta di una modalità che permette di essere efficienti concedendosi pause, lentezza e che può aiutare a conoscersi meglio e ritrovare se stessi.
“Non tutta la pigrizia vien per nuocere”.

MARIA LA BARBERA

 

Fonte: Focus

Una nuova boutique per Giovanni Raspini a Torino

Una nuova boutique per Giovanni Raspini: a Torino nella zona più esclusiva dello shopping cittadino, via Roma 44.

Uno spazio contemporaneo dove l’arredamento in rovere nero e cristallo dialoga col pavimento di marmo bianco. Un grande schermo dedicato ai contenuti video e i numerosi lightbox con maxi immagini completano l’arredo, regalando un’atmosfera sobria, e allo stesso tempo dinamica e di assoluta modernità.

Alla porta la tradizionale maniglia su cui si appoggia il coccodrillo, elemento iconografico che da sempre fa parte dell’identità del marchio; una vera scultura realizzata in fusione a cera persa.

“È una grande soddisfazione aver aperto proprio nel capoluogo piemontese” commenta Giovanni Raspini ricordandoci come “Torino sia una delle città più dinamiche ed eleganti del nostro Paese, luogo fondamentale per lo sviluppo economico e sociale italiano degli anni d’oro. La città dell’automobile e del design, del cioccolato e del vermut, del museo egizio e di quello del cinema nella Mole Antonelliana…”. 

Bar straordinari!

In giro per il mondo alla ricerca dei locali più singolari 

 

Il viaggio è scoperta, conoscenza e arricchimento. Attraversare il mondo equivale ad immergersi in culture diverse ed abitudini insolite consentendoci di conoscere vite e luoghi straordinari. Monumenti, vestigia di antiche civiltà, siti di spirituale e religiosa vocazione, opere architettoniche, tutto questo ci attrae e crea in noi la curiosità e l’interesse che ci spinge all’esplorazione.

Il patrimonio e la cultura di un luogo sono rappresentate però anche da quelle consuetudini, da quei momenti e da quegli spazi dedicati al relax, alla convivialità e ai piaceri che coinvolgono il palato, il gusto e le gioie dei sapori, soprattutto se tutto ciò avviene in location uniche e piene di fascino come alcuni deliziosi e originali bar.

Da una parte all’altra del globo possiamo trovare locali davvero incantevoli, espressione dell’estro e della genialità,   frutto della fantasia e della creatività folcloristica, sedi indiscusse di incanto per gli occhi e per il gusto.

Tra i locali più mirabolanti troviamo lo Sky Bar a Bangkok, in Thailandia. Una vista mozzafiato e ipnotica al sessantatreesimo piano del Lebua Hotel a 250 metri di altezza. Il bancone psichedelico cambia colore, una esperienza unica librati e brilli dei magnifici panorami tailandesi.

Cambiando decisamente stile e continente, in Svizzera e precisamente a Gruyères, c’è l’H.R. Giger Museum Bar un omaggio all’omonimo all’artista elvetico   creatore del personaggio principale del film Alien. L’atmosfera, gelidamente metallica, è assolutamente in tema con la famosa pellicola cinematografica, si ha la suggestiva sensazione infatti di stare nella pancia di una creatura preistorica spaventosa.

Spostandoci verso ovest, negli USA, a New York, abbiamo un bar dai toni decisamente old fashion: il Bemelmans Bar, all’interno del Carlyle Hotel le cui pareti sono state decorate da Ludwig Bemelmans, celebre autore di libri per bambini. Le immagini iconiche delle opere dell’autore sono colorate e piacevoli, gli arredi di eleganza decò, le luci soffuse, la musica jazz regala serate magiche. Per gli amanti del Martini, la soddisfazione è garantita, sembra infatti che, in questo luogo incantato, che sia uno dei migliori di New York.

Continuando il nostro viaggio verso ponente, a San Francisco, in California, c’è lo Smuggler’s Cove, un divertentissimo bar in stile piratesco. Navi da corsari in pieno stile Disney, 400 tipi di rum, 70 cocktail tropicali. Puro divertimento e serate da bucaniere!

Tornando in Asia, esattamente in India a Mumbai, il Blue Frog Lounge regala un ambiente moderno, avveniristico: una configurazione hi-tech di cerulei cerchi incapsulati. Una struttura centrale avvolta da cabine cilindriche dove accomodarsi, pavimento ondeggiante in plexiglass trasparente con effetti di luci LED. Una “acoustic lounge” dove mangiare, ascoltare musica ma anche uno studio di registrazione.

Rientrando nel vecchio continente, nella meravigliosa Dubrovnik, in Croazia, all’interno di una spettacolare caverna naturale è situato il Cave Bar. Un caffè o un aperitivo al tramonto seduti internamente al fresco o sulle terrazze sono una esperienza di sicuro fascino e ristoro, un tuffo in mare proprio lì davanti poi completa definitivamente un piacere di rara meraviglia.

 

Anche nella nostra bella penisola possiamo trovare magnifici bar, antichi e storici, di design, dal gusto retrò. Tra i più gettonati c’è il Riad Yacout di Milano, stile marocchino raffinato, ambientazioni che ci riportano nella splendida Marrakech. Un “laboratorio del gusto”, un ristorante dove deliziarsi con le specialità culinarie del Maghreb e una atmosfera esotica, misteriosa e ammaliante.

 

Maria La Barbera

 

 

Al Bano in visita al nuovo supermercato Borello di Chivasso

Gradita sorpresa oggi per il personale e i clienti del nuovo supermercato della catena Borello inaugurato pochi giorni fa a Chivasso.

Il celebre cantante Al Bano si è recato in vista nel negozio (che propone alla clientela anche i vini prodotti in Puglia dall’azienda vinicola del cantante)

Qui è stato accolto dal responsabile signor Fiorenzo Borello che, con il supermarket di Chivasso ha tagliato il traguardo dei 52 punti vendita sul territorio.

I laghi del Piemonte e dintorni. Incantevoli luoghi di relax

Piscine naturali, specchi d’acqua, laghi e laghetti artificialipiacevolmente refrigeranti sono mete estive ideali, anche solo per una gita in giornata, per chi ama la natura e non vuole trovarsi nella ressa tipica delle destinazioni marine e alla conquista di un ombrellone in prima fila dopo aver fatto antipatiche file in autostrada.

I più noti e frequentati sono il romantico Orta San Giulio, il lago di Avigliana, Viverone, e naturalmente il bellissimo Lago Maggiore condiviso con la Lombardia e la Svizzera. Il Piemonte, questa regione magica e piena di bellezze naturali,  ne ha davvero tanti altri molti dei quali balneabili.

I scenari in cui risiedono , paesaggi di raro splendore come le maestose montagne o le distese di verde che li avvolgono,ricreano le scenografie delle favole. I colori che li caratterizzano, molteplici sfumature cromatiche dal verde smeraldo al cobalto intenso e il senso di beatitudine e serenità che infondono ci fannoriconciliare con noi stessi e con il mondo.

Tra i più belli troviamo il Lago delle Fate, a Mucugnana, Verbania, un meraviglioso bacino, incastonato a 1330 metri di altezza fra le valli del Monte Rosa, che è raggiungibile percorrendo suggestivi percorsi immersi nei territori alpini e dotato di diverse spiaggette e un paio di locali dove ristorarsi.

Un’altra meraviglia la troviamo nella Valle Stretta(geograficamente in territorio francese), in zona Val di Susa molto vicino a Bardonecchia, il Lago Verde. Quarantacinque minuti di sentiero, un delizioso ponte di legno e una salita non troppo lunga attraverso il bosco di conifere da dove si comincia ad intravedere, iniziata la discesa, lo specchio color smeraldo, un angolo di paradiso dove regnano silenzio, pace e una atmosfera incantata.

Con un’ora di camminata da Cervinia invece si arriva, accompagnati dalla bellezza dell’omonima montagna, il Cervino, al Lago Blu a Breuil. Anche qui il panorama è fiabesco, i colori mozzafiato, il blu che dà il nome al lago, che in verità si chiama Layet, è dato dalla presenza di un minerale presente sul fondo. Questo lago è famoso anche per la “leggenda del pastorello” che disobbedì ai genitori che non volevano aiutare un povero mendicante. Al ritorno dal bosco il piccolo mandriano trovò la sua casa coperta dalle acque del lago e pensò che fosse una punizione per il padre e la madre che non furono generosi con chi aveva bisogno. Il Lago dei Cavalli in origine era un bacino glaciale che con il tempo perse gli argini dando vita così ad  una distesa di verde un po’ paludosa. Intorno al 1920 fu creata la diga “Alpe Cavalli” da cui prese il nome il lago. In piena Valle Antrona èdecisamente un luogo amato da escursionisti e cultori della natura. Si raggiunge a piedi ma è possibile anche parcheggiare proprio vicino alle sponde del lago e fare una passeggiata intorno alle sue rive. La Regione Piemonte ha istituito nel 2009 il Parco Naturale della Valle Antrona che comprende altri deliziosi laghetti: Cingino, Campliccioli, Camposecco, il lago di Antrona.

Salendo al Colle del Nivolet da Ceresole Reale, in pieno Parco del Gran Paradiso a 2330 metri, troviamo i Laghi Serrù e Agnel,artificiali ambedue e dai colori diversi, fanno parte di un complesso di laghetti della stessa tipologia:il lago di Ceresole, il lago di Teleccio, il lago d’Eugio e il lago di Valsoera.Passeggiando attorno ai due specchi d’acqua è possibile l’incontro con la meravigliosa fauna tipica dell’area: camosci, stambecchi, marmotte ma anche bellissime aquile e pernici.

Tra gli altri deliziosi specchi d’acqua da vedere ci sono anche il Lago dei 7 colori nella zona di Cesana Torinese, vero nome Gignoux, caratteristico per le diverse tonalità delle sue acque, il Lago Nero, a est del colle del Monginevro in Val di Susa, il Lago Margozzo, nella zona del Verbano Cusio Ossola, su cui si affaccia il coloratissimo e omonimo paese. Grazie al divieto di utilizzo di barche a motore e ad una rete fognaria che non scarica nel bacino, le acque di questo specchio liquido sono particolarmente limpide, tra le più pulite d’Italia. Il Lago Chiaretto, nell’area di Crissolo in provincia di Cuneo, insieme ad altri 3 – Lago Fiorenza, Superiore di Viso e il Grande di Viso – si trova sul sentiero che da Pian del Re arriva fino al rifugio Quintino Sella, fondatore del Club Alpino Italiano. Questa deliziosa baita alpina, in pienoMonviso, ospita un piccolo albergo, un bar e un ristorante.

Il Piemonte ci regala, oltre a quelli citati, una grande varietà di laghi, le escursioni e i viaggi veri e propri da dedicargli per goderseli facendo magari varie tappe sono molti. Ogni percorso possiede caratteristiche diverse di paesaggi e particolarità ma anche di difficoltà logistiche e di percorrenza. Informandosi sulle condizioni specifiche dei sentieri si può scegliere quello più semplice e adatto a noi.

 

Maria La Barbera

 

Torino assaggi di Francia, mercatino e vini

La seconda edizione di “Torino assaggi di Francia” si terrà a Torino, con i suoi profumi, sapori e colori e musiche d’oltralpe, dal 15 al 17 settembre in via Roma. L’evento prevede sia lo svolgimento del Mercatino Regionale Francese, sia il coinvolgimento dell’enoteca regionale piemontese dove si potranno degustare abbinamenti di vini piemontesi con prodotti francesi, sia la presenza dell’Associazione Alliance Francaise che proporranno giochi e quiz in francese per bambini ed adulti. Per il Mercatino Regionale Francese tante sono le prelibatezze enogastronomiche presenti, tutte rigorosamente di qualità e tradizione francese. Oltre ottanta i tipi di formaggi, i quali potranno essere abbinati ad un’ampia gamma di vini provenienti dalle più importanti regioni vinicole d’Oltralpe. Per i più golosi le “degustazioni dolci” potranno contare sia sui biscotti bretoni, con oltre venti varietà di ripieno, sia su un gran numero di cioccolatini dai gusti raffinati, fino ad arrivare ai dolci preferiti da Re ed Imperatori: i macarons. Una grande tavolozza di colori è rappresentata dallo stand delle spezie e, a completamento dell’offerta enogastronomica, non mancheranno baguettes e croissants appena sfornati ed uno spazio per degustare ostriche e champagne. In questo piccolo angolo di Francia che si presenta nella tua città troverai anche l’artigianato, con un’ampia gamma di prodotti provenienti da diverse regioni: lavanda, saponi, profumi, tovaglie provenzali e tanto altro ancora.

Torino assaggi di Francia

dal 15 al 17 settembre 2023

Torino – Via Roma

Orari

venerdì dalle 12.00 alle 23.00

sabato dalle 09.00 alle 23.00

domenica dalle 09.00 alle 21.00