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“Un libro tante scuole” seconda edizione

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Più di 6mila studenti italiani si cimenteranno, quest’anno, su “L’isola di Arturo” di Elsa Morante

Promotore il “Salone Internazionale del Libro” di Torino, in collaborazione con il “Ministero dell’Istruzione” (main partner  “Intesa San Paolo” con il sostegno dell’“Associazione delle Fondazioni di origini bancaria del Piemonte” e la partecipazione di “Chora Media”), prende il via fra febbraio e marzo di quest’anno la seconda edizione di “Un libro tante scuole”, progetto nazionale di “lettura condivisa” che riunisce attorno ad un romanzo best seller studentesse e studenti da tutta Italia. Dopo il successo della prima edizione nel 2021, dedicata a “La Peste” di Albert Camus, la seconda edizione del progetto vedrà arrivare a marzo sui banchi di scuola un grande classico della narrativa italiana, con la collaborazione della casa editrice “Einaudi”: “L’isola di Arturo” di Elsa Morante, vincitore del “Premio Strega” nel 1957 e sicuramente tra i romanzi più importanti del secondo Novecento. Il romanzo, che costruisce un fitto dialogo tra l’uomo e il paesaggio, “intreccia – dicono gli organizzatori – due poli insieme concettuali e narrativi, riuscendo a parlare a un pubblico di giovani e adulti: da una parte Arturo e il suo sguardo di ragazzino su ciò che lo circonda, dall’altra un’isola selvaggia in cui la natura detta i tempi delle esperienze di crescita, facendo diventare l’esplorazione uno strumento privilegiato di formazione”. E i numeri confermano l’asserzione. “L’isola di Arturo” in questa edizione speciale (ancora unavolta affidata, per cover ed impostazione grafica, a Riccardo Falcinelli, fra i più calebri art director italiani) raggiungerà infatti più di 6mila studentesse e studenti in tutta Italia, che riceveranno il libro gratuitamente. Il volume entra così a fare parte della “Biblioteca del Salone” e la sua scelta  vuole essere anche un modo per celebrare “Procida Capitale Italiana della Cultura” nel 2022. Il progetto, inoltre, prevede l’“arruolamento” di autrici e autori d’eccezione che accompagneranno ragazze e ragazzi, ma anche il pubblico più adulto, alla lettura del libro della Morante, grazie a lezioni e interventi audio del podcast in sei puntate “Il Salone presenta Elsa Morante”, realizzato in collaborazione con “Chora Media”, scaricabile su SalTo+ e sulle principali piattaforme di streaming gratuite a partire da marzo. Interverranno: la giornalista e scrittrice Angela Bubba, la vincitrice “Premio Campiello 2021” ( con “L’Acqua del lago non è mai dolce”, per “Bompiani”) Giulia Caminito  con Giuliana Zagra, responsabile dell’ “Archivio Elsa Morante” alla “Biblioteca Nazionale Centrale” di Roma, la scrittrice Antonella Lattanzi, lo psicoanalista attento alla poesia e alla letteratura Vittorio Lingiardi, la scrittrice Valeria Parrella ( che con “Almarina” è stata finalista al “Premio Strega 2020” e che oltre al podcast terrà anche una video lezione registrata, il filosofo e storico della biologia Telmo Pievani. Ogni ospite si concentrerà su un aspetto della poetica e delle tematiche di Elsa Morante, fornendo una propria chiave di lettura e un approccio specifico all’opera. E ancora. Dopo il viaggio virtuale alla scoperta della Morante, autrici e autori incontreranno dal vivo studentesse e studenti delle scuole nelle diverse sedi delle “Gallerie d’Italia”, i Musei di “Intesa Sanpaolo” a Milano, Napoli, Vicenza e Torino. Il programma con il dettaglio degli incontri sarà comunicato nel mese di marzo sul sito www.salonelibro.it .

Per rendere visibile il lavoro delle classi sul romanzo e permettere lo scambio e la condivisione, studenti e docenti pubblicheranno poi scritti e recensioni sul Bookblog del Salone, lo spazio di racconto condiviso che il Salone mette a disposizione dei ragazzi e delle scuole, nell’apposita area dedicata al progetto, dove sono già presenti i tanti contributi su “La peste” di Albert Camus. Il momento conclusivo del grande percorso di lettura de “L’isola di Arturo” sarà alla “XXXIV Edizione del Salone del Libro”, con un appuntamento corale aperto a tutte le ragazze e i ragazzi coinvolti nel progetto, in cui saranno chiamati a parlare ospiti da sempre legati alle opere di Elsa Morante.

Per aderire a “Un libro tante scuole”, le scuole devono candidarsi sulla piattaforma SalTo+Infowww.salonelibro.it.

g.m.

Nelle foto:

–         Giulia Caminito

–         Cover edizione speciale “L’isola di Arturo”

–         Valeria Parrella

“Storytelling di volontariato”, storie di umanità

Volontariato e umanità emergono nel volume  a cura di Marco Bani ( Vol.To Torino) e Stefania Iacono (Cesvol Umbria)

Volontariato e umanità costituiscono un binomio inscindibile. A riprova della stretta connessione di questi due aspetti, riflesso uno dell’altro, è sicuramente il volume pubblicato nel 2019 nella collana “Incontri” dal titolo “Storytelling di volontariato”, e presentato al Salone del Libro, che racchiude testimonianze preziose raccolte da Marco Bani ( membro del Consiglio direttivo del Centro Servizi per il Volontariato di Torino Vol.To, con delega alla Comunicazione) e da Stefania Iacono ( dipendente del Centro Servizi per il Volontariato di Perugia CESVOL).
L’incontro tra queste due realtà è avvenuto per caso nel 2018 al Salone Internazionale del Libro di Torino durante la presentazione della collana “I quaderni del Volontariato” che il Cesvol Perugia già editava dal lontano 2006.
“È nata una sfida – spiega Marco Bani – rivolta a far conoscere a più persone possibili il mondo del volontariato, in quanto ancora si sa troppo poco delle mille opere che compiono persone di buona volontà quali sono i volontari.
L’aspetto fondamentale del volontariato consiste, infatti, proprio nella dedizione, nella dolcezza e nella gratuità con cui le persone dedicano il loro tempo, che diventa prezioso per i soggetti più bisognosi, ben coscienti che il dono di sé rivolto agli altri rappresenta un arricchimento per la propria vita”.
“In questo volume – aggiunge il consigliere Marco Bani – è stato chiesto ai volontari di raccontare la propria esperienza e le motivazioni che li hanno spinti a intraprendere questo cammino, le difficoltà e le gioie legate a questa esperienza umanamente molto arricchente.
Esistono alcune parole chiave che contraddistinguono l’anima del volontariato, il non rendere mai il dolore “egoistico”, fine a se stesso, chiuso dentro ognuno di noi, quanto piuttosto il considerarlo come un’esperienza da condividere, perché solo nella condivisione può essere alleggerito e diventare più comprensibile.
Amore, accoglienza, gioia, speranza e dono sono alcuni dei termini intorno ai quali ruota l’esperienza del volontariato, che può essere inteso come una missione che arricchisce umanamente i volontari e coloro che da loro sono aiutati, ma richiede nel contempo preparazione, serietà e consapevolezza dell’impegno preso”.
Sono tante le storie di volontariato che trovano spazio nella narrazione di questo volume davvero unico. Nessuna risulta più importante di un’altra, tutte sono egualmente preziose, come quella delle volontarie dell’Associazione Cuore di Maglia, rappresentate da nonne, mamme e donne che amano sferruzzare piccoli e morbidi lavori per le minuscole creature che riposano nelle culle termiche nei reparti di Terapia Intensiva neonatale; altre storie sono quelle delle volontarie del CISOM di Perugia, il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, che opera per portare soccorso alle persone in stato di necessità, in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile, e quelle dei volontari impegnati nella sensibilizzazione e nel sostegno ai bambini e ragazzi con disturbi specifici nell’apprendimento e alle loro famiglie.
Spesso le storie dei volontari si tramutano da dono in restituzione, come nel caso della donna ammalatasi di tumore in giovane età, che è stata invitata a entrare a far parte di un’associazione di donne che condividono insieme gioie e dolori all’interno dell’Associazione stessa, dimostrando che dalla propria precarietà e da simili momenti di difficoltà può scaturire una grande ricchezza.

Mara Martellotta

“La passione del vivere” con Pavese e Fenoglio

 

Saranno Cesare Pavese e Beppe Fenoglio, dopo Dante e Shakespeare, i protagonisti del nuovo percorso di social reading per le scuole italiane

Dal 21 febbraio al 3 aprile

Un vero e proprio viaggio nella letteratura novecentesca patrocinato dal Ministero dell’Istruzione e realizzato attraverso la formula del “social reading”, pratica di lettura condivisa attraverso cui gli utenti, in questo caso ragazze e ragazzi delle scuole secondarie di tutta Italia, potranno leggere insieme – tramite smartphone o tablet – un testo, commentarlo e discuterne secondo le dinamiche di interazione e comunicazione tipiche dei social network. Dal 21 febbraio (con l’inizio del secondo quadrimestre) al 3 aprile prossimi, il percorso di lettura sarà dedicato a “La passione di vivere – Giovani, donne e territori”nelle opere di due dei maggiori scrittori italiani del nostro Novecento, Cesare Pavese (Santo Stefano Belbo, 1908 – Torino, 1950) e Beppe Fenoglio (Alba, 1922 – Torino, 1963), di cui quest’anno ricorre, fra l’altro, il centenario della nascita. Promosso da “CRC Innova” in collaborazione con “Pearson”, casa editrice leader nel settore educational, con la “Fondazione Cesare Pavese” e il “Centro Studi Beppe Fenoglio” supportati dalla start up innovativa “Betwyll”, ideatrice del metodo di lettura condivisa, il nuovo progetto – sulla base dell’esperienza maturata l’anno scorso che vide al centro del percorso didattico e con grande partecipazione da parte degli studenti, Dante e Shakespeare – vuole avvicinare i giovani a Pavese e Fenoglio attraverso una selezione di testi che “esalta – dicono gli organizzatori – gli aspetti vitali e meno consueti dei due autori, spesso poco evidenziati e valorizzati, ma quanto mai vicini alla quotidianità e alle problematiche dei ragazzi di oggi”. Per Pavese, brani tratti da “La luna e i falò”, “Tra donne sole” e “Il diavolo sulle colline”; per Fenoglio, tra gli altri, i racconti“La sposa bambina”, “Pioggia e la sposa”, “Nove lune”. L’“App Pearson Social Reading”, gratuita e scaricabile su smartphonee tablet, permetterà così agli studenti e ai loro insegnanti di confrontarsi e dialogare tra loro, partendo dai testi degli autori che più svelano il mondo e l’epoca storica in cui hanno vissuto. Pavese e Fenoglio – pur con vite ed esperienze diverse – hanno infatti condiviso significativi elementi biografici, che verranno ricostruiti durante il social reading: entrambi sono figli dello stesso territorio, le amatissime Langhe; hanno vissuto le atrocità della Seconda Guerra Mondiale e i duri anni della Resistenza contro il Nazifascismo; hanno descritto, nelle loro opere, le donne e i giovani del loro tempo e, infine, hanno concluso a Torino la loro esistenza. Saranno quindi le donne e i giovani descritti da Fenoglio e Pavese i protagonisti del percorso di lettura di quest’anno, in una cornice che fa da fil rouge alle narrazioni: il territorio piemontese e in particolare quella genitrice terra di Langa, dai due profondamente radicata nella mente, nella ruvidità dell’espressione, di cuore e d’anima. Gli studenti potranno accedere al social reading su invito del proprio docente, tramite l’App che “li condurrà in un ambiente sicuro e protetto”. Per gli insegnanti, invece, “Pearson” propone più momenti di formazione e assistenza attraverso webinar e tavole rotonde online. Non solo, ma prima dell’inizio del percorso è prevista una lezione speciale per approfondire le chiavi di lettura e avvicinamento proposte nel corso del progetto: “Cesare Pavese e Beppe Fenoglio. Tra tradizione e innovazione”, con interventi di Bianca Roagna, direttrice del “Centro Studi Fenoglio” e di Pierluigi Vaccaneo, Direttore della “Fondazione Cesare Pavese”. Il percorso si concluderà con un incontro finale tra lettrici e lettori, ad Alba a inizio giugno, nell’ambito delle celebrazioni per il centenario fenogliano: l’“approdo ideale di un viaggio tra le opere di due grandi autori della nostra letteratura contemporanea”.

Per info: “Centro Studi Beppe Fenoglio”,piazza Pietro Rossetti 2, Alba (Cn), tel. 0173/384623 o www.centrostudibeppefenoglio.it ; “Fondazione Cesare Pavese”, piazza Confraternita 1, Santo Stefano Belbo (Cn), tel. 0141/840894 o www.fondazionecesarepavese.it

g.m.

Nelle foto:

–         Beppe Fenoglio

–         Cesare Pavese

Ivrea Capitale del Libro, il plauso della Regione

«La notizia dell’assegnazione ad Ivrea di Città Capitale del Libro deve riempire di orgoglio non soltanto la comunità eporediese ma tutti i piemontesi, un riconoscimento che premia la cultura umanistica del lavoro nella terra di Adriano Olivetti, un imprenditore ispirato dalla lettura e dallo studio in cui tutti gli italiani si riconoscono nel segno del lavoro e dell’ingegno. Con Ivrea il Piemonte diventa a tutti gli effetti un territorio Faro nel campo della Cultura».

Così il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Cultura Turismo e Commercio Vittoria Poggio dopo l’assegnazione a Ivrea di Capitale Italiana del Libro 2022.

«La Regione – hanno sottolineato il Presidente e l’Assessore – ha sempre creduto nella candidatura nazionale della città, ed è oggi più che mai al fianco dell’amministrazione che si aggiunge a Torino e al Piemonte come territorio trainante nel campo librario e della lettura».

Ivrea è la Capitale italiana del libro 2022

Ivrea è la Capitale italiana del libro 2022. L’annuncio è stato dato oggi pomeriggio dal Ministro della cultura Dario Franceschini in diretta streaming, su indicazione della Commissione composta da Gerardo Casale, Stefano Eco, Cristina Loglio, Valentina Sonzini, e presieduta da Marino Sinibaldi. Ivrea è risultata la migliore candidatura tra le sedici che sono state presentate, di cui otto giunte in finale.

 

Un traguardo importante che segna l’avvio di una nuova fase per la Città che potrà aggiungere un significativo tassello alla sua storia millenaria: da prima capitale d’Italia con Re Arduino, fino a divenire capitale della tecnologia, dell’innovazione e laboratorio di futuro grazie alla straordinaria esperienza di Camillo e Adriano Olivetti.

 

La visione comunitaria che ha caratterizzato il periodo olivettiano è stato il tema scelto per il dossier di candidatura, che ha coinvolto nella sua elaborazione oltre 50 persone e 7 community del mondo del libro. Inevitabile il richiamo a un oggetto-simbolo: la Lettera 22, la mitica macchina da scrivere portatile ideata dalla Olivetti, divenuta un’icona mondiale.

 

Stefano Sertoli, Sindaco di Ivrea: “Siamo davvero felici di questo riconoscimento, frutto di un grande lavoro, in cui abbiamo profondamente creduto. Ivrea potrà condividere con tutta Italia lo straordinario patrimonio culturale che custodisce ed essere per un anno intero il palcoscenico di tutto ciò che ruota intorno al mondo dei libri. Aspettiamo qui i lettori, gli scrittori, gli editori, i librai per creare insieme il Manifesto per il futuro del libro e dare vita a un anno che faccia davvero diventare la lettura patrimonio collettivo. Il mio grazie va a tutti coloro che ci hanno sostenuto, dai cittadini agli addetti ai lavori fino ai partner pubblici e privati”.

 

Costanza Casali, Assessore alla Cultura di Ivrea: “Ivrea Capitale del libro è un bellissimo successo e sono felice che la mia città possa fregiarsi di questo titolo così prestigioso. Ho sempre cercato di tenere fisso davanti a me l’obiettivo, per quanto ambizioso fosse, mettendoci il cuore. Il gruppo di lavoro, che ringrazio, non si è mai perso d’animo. La prima soddisfazione l’abbiamo avuta pochi giorni fa nell’audizione con la Commissione, che ha elogiato il nostro lavoro, i progetti contenuti e l’entusiasmo che si respirava intorno alla candidatura. Un grazie speciale va a tutto il mondo Olivetti, che si è messo a disposizione per questo progetto. Adesso non abbiamo un minuto da perdere perché l’anno è già incominciato. Ci metteremo al lavoro sin da subito con il team che ha realizzato la candidatura per partire quanto prima con il programma presentato nel dossier”.

 

Paolo Verri, coordinatore probono della candidatura: “Ho accolto l’invito di lavorare a questo progetto perché amo Ivrea e sono legato profondamente alla cultura olivettiana. Credo che sia importante mettere a disposizione le proprie competenze per il futuro dei territori, per questo ho accettato l’incarico portando le mie esperienze di direttore del Salone del Libro, di responsabile della comunicazione dell’AIE e di direttore di Matera 2019. Ora, con questo titolo, credo che Ivrea abbia una chance importante, che deve giocarsi al meglio realizzando un programma che a partire dal libro possa creare un volano di attrattività culturale e turistica per l’intero territorio”.

 

Ivrea, la romana Eporedia, centro nevralgico del Canavese, è attraversata dal fiume Dora Baltea, proveniente dalla vicina Valle d’Aosta, e circondata da un Anfiteatro Morenico, fra i più noti e meglio conservati al mondo, tra le cui colline sono incastonati cinque piccoli laghi.

Prima capitale del Regno d’Italia con Re Arduino nel 1002 d.C., la Città mantiene tuttora le tracce del suo passato antico evocato, nella parte più alta della Città, dal Castello “dalle rosse torri”, dal Duomo di Santa Maria Assunta e dal Palazzo del Vescovado, un passato che si respira per le vie del centro storico e in molti palazzi della Città.

Ivrea è celebre in tutto il mondo per il suo Storico carnevale, che culmina con la spettacolare battaglia delle arance. Una festa antica e coinvolgente, con sentite e radicate tradizioni, a cui tutta la Città partecipa ripercorrendone la storia e i rituali attraverso i personaggi della Mugnaia, del Generale e le altre tantissime figure che prendono parte alla manifestazione.

Nei primi decenni del Novecento la Città è stata investita da un processo industriale che ha raggiunto l’apice con l’Olivetti e il progetto industriale e socio-culturale di Adriano Olivetti. Riconoscibile nel tessuto urbano, la città industriale è stata progettata dai più famosi architetti e urbanisti italiani del Novecento. “Ivrea città industriale del XX secolo” è iscritta nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO dal 2018.

 

L’isola del libro

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria


Francesca Diotallevi
  “Le stanze buie”    -Neri Pozza-    euro 18,00

Questo è il libro di esordio della giovane scrittrice milanese, pubblicato nel 2013 ed ora riproposto in una versione parecchio rivista. Una coinvolgente storia, abilmente orchestrata tra toni gotici e opere classiche, con misteri ingarbugliati, un passato doloroso tenuto nascosto, destini tragici che si incrociano….e tantissimo altro in una lettura affascinante scandita da colpi di scena che vi incolleranno alle pagine.

Il racconto inizia a Torino nel 1904 con la vendita all’asta del ricco mobilio “della casa stregata”. Tra gli oggetti c’è un carillon che viene strapagato da un anziano «..un uomo che sta cercando di rimettere insieme i frammenti di un passato che, come sassi nelle tasche di un suicida, pesano da troppi anni sulla sua coscienza».

E’ l’avvio di un viaggio a ritroso nel tempo, protagonista VittorioFubini (l’anziano dell’asta) che narra a partire dal suo arrivo a Neive nel 1864.

A 39 anni era partito da Torino per andare al funerale di uno zio che non aveva mai conosciuto ma che nel testamento gli aveva riservato un lascito preciso. Assumere al suo posto l’incarico di maggiordomo nella villa di campagna dei conti Flores.

Tutto si svolge nella loro maestosa villa, gravata da un clima d’inquietudine, piena di scricchiolii e strane atmosfere che aleggiano, episodi che sembrano inspiegabili, stanze chiuse a chiave e proibite.

Nell’augusta magione, trasandata e umida come una cripta, vive il burbero padrone; il conte Amedeo Flores, dedito alle sue vigne, uomo severo che presto scopriremo profondamente tormentato e incline a cadute alcoliche ed irose.

La giovane moglie Lucilla: eterea, bellissima e delicata, anticonformista, annunciata dal suo inconfondibile profumo, misteriosa, sola e infelice. E’ totalmente devota alla piccola figlia Nora: vivace, intelligente, ma forse malata, sicuramente nottambula.

Intorno a loro si muovono una vecchia domestica nume tutelare di oscuri segreti e un cameriere geloso di Vittorio e dalla doppia faccia.

Suo malgrado il nuovo maggiordomo si troverà a scavare nel passato di quella famiglia, catapultato in storie di rapporti troppo ossessivi tra fratelli, e scoprirà che dietro la porta della stanza che deve restare sempre chiusa si è consumata una storia d’amore e morte……

Preparatevi davvero a conoscere destini unici e tragici in un gioco di rimandi tra passato e presente che sfiora i migliori romanzi gotici.  

Anne Griffin  “Ancora in ascolto”    -Blu Atlantide-   euro  18,50

Storia affascinante che ha per protagonista la giovane JeanieMasterson, dotata dello straordinario potere di sentire le voci dei morti arrivati da poco nell’agenzia di pompe funebri di famiglia. Dono o condanna, eredità del padre, che sta per ritirarsi dal lavoro e lasciare a lei la gestione dell’attività.

Siamo nell’affascinante campagna irlandese e la storia non è per niente cupa come potreste pensare di primo acchito.

Si intrecciano i sentimenti di Jeanie, la sua storia personale oscillante tra un amore rimpianto e uno non pienamente vissuto. Poi c’è la sua straordinaria facoltà di raccogliere le voci dei morti e riferire i messaggi che questi vorrebbero mandare ai loro cari, oppure pronta ad esaudire i loro ultimi desideri.

La giovane tende a farsi condizionare dalle decisioni della famiglia e un po’ anche dai morti di cui raccoglie lasciti e pensieri.

E’ un libro decisamente particolare e delicato, che non scivola in banalità o aspetti scontati. Piuttosto racconta di una ragazza sospesa tra un ferreo senso del dovere verso il padre; ma anche un forte senso di responsabilità nei confronti di chi non c’è più e di cui lei resta l’ultimo breve tramite.

I dialoghi che la scrittrice imbastisce tra Jeanie e i defunti deceduti da poco sono bellissimi. Non sempre simpatici o buoni; anzi a volte lanciano parole e verità scomode che possono stravolgere i loro cari.

Poi ci sono anche momenti di notevole intensità, narrati con uno stile gradevole che dona leggerezza a un tema pesante come un macigno.

In mezzo c’è la crescita della protagonista che riesce a far chiarezza su chi è davvero e cosa vuole veramente.

 

Andrea Albertini   Una famiglia straordinaria”    -Sellerio-   euro   16,00

Andrea Albertini, con questo romanzo desordio, riannoda i fili  della sua storia familiare e le vicissitudini dei suoi avi, le cui vite si intrecciarono per l’alchimia dell’amore. L’autore nato nel 1960 racchiude nel suo Dna tracce di personaggi leggendari, nelle sue vene scorrono echi di storia della letteratura mondiale, del giornalismo e del teatro.

E’ la storia di 3 dinastie che finiscono per incrociare i loro destini, pur partendo da luoghi lontani, tra metà Ottocento e metà Novecento. I Tolstoj con la nipote dello scrittore russo; i Giacosa, famiglia del drammaturgo italiano che scrisse la Tosca e la Bohéme; Luigi  Albertini leggendario direttore del “Corriere della sera”.

Queste le vite di personaggi incredibili in un romanzo che pesca in due angoli del mondo distanti: Jasnaja Poljana dimora di Tolstoje Colleretto nella campagna torinese dove cresce Giuseppe “Pin” Giacosa.

L’autore ci conduce all’interno della tenuta tolstojana, di cui racconta la vita, i ritmi, le stanze e i destini di personaggi come la figlia dello scrittore Tatiana, che a 41 anni e dopo 4 traumatici aborti spontanei, arriva dai genitori incinta. La bimba che darà alla luce è Tania (1905-1996) e sarà la futura moglie del primogenito del direttore del “Corriere della sera” Luigi Albertini (1871- 1941), grande giornalista che coraggiosamente si oppose a Mussolini.

Luigi aveva sposato la seconda delle tre figlie del drammaturgo piemontese Giuseppe “Pin” Giacosa (1847-1906), librettista pucciniano (due fratelli Albertini sposarono due sorelle Giacosa).

L’autore di questo memoir storico-letterario è un loro discendente e quella che racconta è davvero la storia straordinaria dei suoi avi, a cui si aggiunge negli ultimi capitoli quella dei Carandini. Infatti Elena Albertini, sposata Carandini, nel capitolo conclusivo è incinta di Andrea che diventerà il famoso archeologo che conosciamo.

Sullo sfondo appare la storia con tutta la sua dirompente portata:le traversie dei Tolstoj e la decadenza di Jasnaja travolta dalla guerra, e dai disperati esili. Le delusioni, le difficoltà e i primi successi del giovane Giacosa, drammaturgo librettista tra i più famosi al mondo.  Le vicissitudini dei leggendari fratelli Albertini comproprietari del quotidiano più letto in Italia e più famoso in Europa, con i suoi rivoluzionari supplementi.

Ma uno dei tanti pregi di queste 451 pagine è quello di cogliere i caratteri, pensieri, stati d’animo, sentimenti dei vari personaggi; il loro modo di reagire a lutti, rovina, malattie e momenti difficilissimi. Un punto di vista che rende speciale questo libro: osservare come i grandi uomini sono prima di tutto “esseri umani”.

 

Denise Boomkens  “AndBloom. The art of AgingUnapologetically”  – Octopusbooks.

Questo libro è una sorta di manifesto dedicato all’invecchiamento declinato in fascino, colore, personalità e stravaganze. Sono le strepitose foto di oltre 100 donne non più giovanissime ma con le loro interessanti vite da raccontare, tra rughe, stile, ironia e saggezza nell’affrontare il tempo che inesorabilmente passa.

A mettere insieme i loro ritratti e le brevi biografie è stata Denise Boomkens Den” una sorta di intelligente amica che su Instagramci dà appuntamento quotidiano con le sue divertenti, istrioniche stories tra trucco e  outfit fuori dagli schemi.

Il suo connotato principale è l’intelligenza con cui si destreggia nel cambiamento, trasformandolo in glamour a tonnellate.

Inutile dire che lei è bellissima, ha un passato da modella in giro per il mondo, che però a 25 anni ha deciso di tornare in Olanda e diventare fotografa. Anche per questa professione è planata a varie latitudini del globo, da New York a Tokyo, Seul e Capetown.

E’ quando si sta avvicinando ai 40 anni che coglie paure, insoddisfazioni, cambiamenti fisici e tutto il bagaglio che rende l’invecchiamento una tappa temibilissima. Nota il disastro emotivo che creano le campagne antietà, con modelle-bambine o dive hollywoodiane ampiamente rifatte tra botox, chirurgia, riempitivi vari e un’unica meta….arrestare il tempo e dimostrare a tutti i costi 15 anni meno della realtà anagrafica.

Den a 40 anni mette al mondo suo figlio e si affaccia su una prospettiva drasticamente diversa, in cui i valori cambiano e l’essenziale balza agli occhi.

Così nasce l’idea del progetto AndBloom, ovvero una comunità che esalta in modo positivo l’età che avanza. Lei fotografa donne sopra i 40 anni, autentiche e fascinose, con grandi personalità, che hanno saputo dare nuove direzioni alle loro vite. L’età non è più uno spettro temibile quando rivedi le priorità e ti lanci in nuove entusiasmanti sfide: dall’ avviare nuove attività imprenditorialiall’ accrescere la propria istruzione, dal seguire i propri interessi, e ancora …iniziare nuove relazioni o avere bambini e non ultimo decidere di viaggiare alla scoperta del mondo.

 

Nella vita ci vuole coraggio…. ma non solo. Il libro di C.C.C. Dezani

Un romanzo appassionante e divertente, in chiave autobiografica, della torinese C.C.C. Dezani, rappresenta un invito a vivere la vita con sarcasmo e ironia

 

“ Ci vuole coraggio nella vita e tanto, tantissimo cu…” potrebbe sembrare una massima di saggezza sulla vita, in realtà è anche una constatazione tra l’ironico e l’amaro e il titolo del romanzo d’esordio autobiografico, edito dalla Golem Editrice, percorso da ironia e da un sottile sarcasmo, di C.C.C. Dezani, frizzante quarantenne torinese, ma cittadina del mondo, amante dei viaggi, della cucina stellata e del suo bulldog inglese. Appassionata tanghera, si diletta anche con l’improvvisazione teatrale.

La storia narrata nel romanzo prende spunto dalle vicende autobiografiche dell’autrice che, proprio come la protagonista Carola, affronta la vita con sarcasmo e ironia, senza rimandare a domani ciò che può compiere oggi, ben cosciente del fatto che non è  dato all’uomo sapere ciò  che il futuro gli possa riservare.

Carola è una giovane donna torinese che si ritrova, all’improvviso, a fare i conti con la prematura scomparsa del suo Alessandro, giungendo a un bivio, o sprofondare nel dolore o affrontare la vita di petto, con coraggio, resilienza e ironia.

Ispirata da una lettera di Alessandro che la esorta, comunque, a continuare a vivere, Carola raccoglie tutto il suo coraggio per buttarsi nel mondo con la fame di chi, una volta perso l’amore, avverte il bisogno di nutrirsi di altre emozioni. Percepisce molto forte la presenza di lui viva dentro di sé,  e così inizia a  riempirsi la vita in modo bulimico e frenetico, per dare un significato alla sua esistenza e ritrovare un equilibrio tra le mancanze e lepresenze, tra i pieni e i vuoti di una vita travolta da un evento tragico.

Ed è  così che inizia  a compiere lunghe meditazioni yoga davanti ai tramonti, a affrontare sport estremi, balli appassionati per ritrovare il calore di un abbraccio, affronta spy games in cui si improvvisa uno 007 al femminile, fino a incontrare tanti uomini sbagliati, o forse anche l’uomo giusto al momento sbagliato.

Mara Martellotta 

Il libro “ Ci vuole coraggio nella vita  e tanto, tantissimo ci..” è  edito dalla Golem edizioni, casa editrice torinese fondata nel 2013 da Giancarlo Caselli.

In libreria e negli store online dal 6 maggio 2021

La cultura del territorio e il classico mistery nel romanzo di Laura Graziano

“Saverio Grave- Delitto sulla Terra Rossa” 

La cultura del territorio e il classico mistery, in una rilettura moderna, si sposano perfettamente nel nuovo romanzo della scrittrice Laura Graziano, dal titolo “Saverio Grave-Delitto sulla Terra Rossa”. Si tratta del primo di una serie di gialli ambientati nelle Langhe, patrimonio UNESCO e territorio amato in tutto il mondo, da noti scrittori del Novecento quali Pavese e Fenoglio, e da tanti turisti stranieri che vi si sono insidiati. La trama del romanzo si svolge a Saliceto, piccolo paese medievale di confine dalla grande memoria storica.
“Ho deciso di ambientare il libro a Saliceto – spiega la scrittrice Laura Graziano – perché esso rappresenta il mio luogo del cuore, vi sono, infatti, molto affezionata perché vi trascorrevo le vacanze estive con i nonni. Ho descritto nel libro luoghi reali, ma trasposti agli anni della mia infanzia”.
Nel romanzo il paese risulta scosso da un efferato omicidio, nelle cui indagini si troverà, suo malgrado, coinvolto il protagonista, Saverio Grave, uomo schivo e enigmatico, che vive in compagnia di un altrettanto enigmatico domestico. Affiancherà il commissario di polizia Trespoli, dal cuore buono ma dalla poca esperienza, su insistenza dello stesso questore”.
“I personaggi principali – aggiunge l’autrice Laura Graziano – saranno presenti anche nei prossimi romanzi della serie, non sono personalità assolutamente statiche, ma affronteranno dei cambiamenti psicologici, raggiungendo anche una certa maturità emotiva e affettiva, venendo a svelare, pian piano, al lettore il proprio passato. Non si tratta di un romanzo corale; la personalità ingombrante di Saverio Grave rappresenta il fil rouge del romanzo e sarà il lettore stesso a decidere se riterrà il protagonista simpatico o meno, egoista o gentile. Secondo me in ognuno di noi, nella nostra anima, è presente un po’ di Saverio, che rappresenta la nostra modalità di porci nei confronti del nostro prossimo, quando siamo meno propensi a socializzare o quando ci sentiamo incompresi”.

Il libro è edito da Lisinthus editore e si può trovare anche in edicola

Mara Martellotta

L’isola del libro

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

 

Amor Towles “Lincoln Highway” -Neri Pozza- euro 19,00
Per gli americani il viaggio non è la meta da raggiungere, ma piuttosto quello che accade lungo la strada; è questo l’assioma dell’ultimo romanzo dello scrittore americano Amor Towles in cui racconta una storia che attraversa il cuore e la sconfinata America.
Protagonista è il 18enne Emmet Watson, appena uscito dal riformatorio (dove era stato confinato per una serie di sfortunati eventi), il padre è morto, la fattoria di famiglia è stata pignorata e a lui restano solo più una macchina, un piccolo gruzzolo di soldi e il fratellino Billy di 8 anni e geniale. Che fare con questo bagaglio? Emmet decide di andare alla ricerca della madre che li aveva abbandonati dopo la nascita del secondo figlio.
Siamo nel Nebraska del 1954, anno importante per gli States perché iniziavano le battaglie per i diritti civili, la rivoluzione sessuale e di lì a poco sarebbe stato pubblicato il libro cult di Jack Kerouac “On the road”.
E’ proprio sulla strada che si mettono i due orfanelli, a bordo di una Studebaker azzurra del 48, che era parcheggiata nel fienile. Percorrono la Lincoln Highway che collega le due coste opposte degli Stati Uniti, (della quale oggi il 95% degli americani non sa nulla, ma che è stata la prima a collegare nel 1910 New York a San Francisco), diretti a ovest verso San Francisco, dove Emmet è convinto si sia trasferita la loro madre.
Nel corso del viaggio la loro traiettoria interseca quella di altri due personaggi di rilievo, i coetanei Duchessa e Wolly, che li trascinano lontano dalla meta iniziale e saranno determinanti per l’avventura narrata da Towles. 10 straordinari giorni di viaggio, scanditi nel conto alla rovescia dei vari capitoli. Quattro viaggiatori e 4 odissee diverse che scoprirete man mano che scorrono le pagine.
Un altro interessante romanzo dello scrittore 57 nato a Boston, che ora vive a New York con la moglie e i 2 figli. Amor Towles è un grande appassionato di storia dell’arte –in particolare la pittura di inizio Novecento- e cultore della musica jazz.

Questa è l’occasione per leggere anche il suo libro di esordio “La buona società” -Neri Pozza- euro 17,50, strepitoso successo che nel 2011 gli permise di lasciarsi alle spalle il lavoro di investitore finanziario per dedicarsi totalmente alla letteratura e dare alle stampe nel 2016 “Un gentiluomo a Mosca”.
“La buona società” è una sorta di full immersion nella New York degli Anni Trenta con tutto il glamour di quell’epoca. La narrazione parte dall’incontro – la notte di capodanno del 1937, in un night club del Greenwich Village- tra due ragazze che arrivano dalla provincia americana e il fascinoso Tinker Gray. Le fanciulle sono Evelyn Ross e Katey Kontent.
La prima è la tipica bellezza bionda del midwest che ha lasciato il nido paterno per avventurarsi spavalda nella metropoli alla ricerca di futuro e puntando molto sulla sua avvenenza.
Anche Katey è attraente, colta, e si mantiene sbrigando la corrispondenza di uno studio legale. Le due restano incantate dall’arrivo di un giovane dall’aria tenebrosa e affascinante: fisico spettacolare alto, bello e dall’aria danarosa. E’ Theodore Grey, detto Tinker, ricco banchiere della City con appartamento cool in Central Park West, Mercedes coupé e conoscenze altolocate.
Per le due ragazze un colpo di fortuna perché Tinker oltre a essere un rampollo vincente di Wall Street ha anche una relazione con la sua madrina Anne Grandyn, regina della mondanità newyorkese di quegli anni. Per Evelyn e Katey è la porta che si apre sulla buona società che conta e l’inizio di un’amicizia che poi prenderà altre pieghe.
A ripercorrere quella fase della sua vita è Katey anni dopo. Nel 1966 visita la mostra al Museo di Arte Moderna di New York del fotografo Walker Evans, dove sono esposti i suoi ritratti scattati nella metropolitana negli anni Trenta, e si imbatte in una foto che immortala il suo vecchio amico Tinker Gray.
E’ l’occasione per ripercorrere a ritroso gli anni in cui la sua vita ruotava intorno al giovane e all’amica Eve, al percorso inaspettato dei loro destini e ad altri personaggi che l’avevano accompagnata in quel tratto di vita.
Il libro di esordio di Towles è un incredibile tuffo in una New York al suo apogeo.

 

Rebecca West “Un matrimonio non premeditato” -Fazi- euro 18,50
Protagonista è la giovane americana di origini francesi Isabelle, bella, ricca e afflitta dalla recente scomparsa del marito Roy, spericolato aviatore. Per riprendersi dal dolore della vedovanza vola a Parigi e si immerge nel bel mondo che è il suo habitat naturale. Sono i favolosi anni 20 del Novecento e Isabelle non fatica certo a trovare spasimanti, ma che poi nascano relazioni appaganti non è per niente scontato.
Nella Parigi dell’epoca si muove un’alta società annoiata e narcisista, alla continua ricerca del piacere e, attraverso la voce della protagonista, la West lancia strali sottili verso quel mondo dorato e pieno di privilegi al quale apparteneva, ma di cui sapeva vedere bene le lacune.
Isabelle si dibatte tra i corteggiatori e, per ripicca verso un uomo che credeva di amare, decide di sposare l’industriale dell’automobile Marc Sallafranque. I due in comune hanno poco nulla e il loro si rivelerà un rapporto basato sulla noia e altamente tossico.
Ma il vero centro del romanzo sta nelle relazioni di quell’ambiente dove a comandare sono il denaro, i pettegolezzi, le relazioni in cui gli uomini tendono ad accumulare le conquiste femminili come fanno con i soldi. Le donne invece si prestano a legami che -all’occhio attento e critico della West- si rivelano prossimi a una velata prostituzione per migliorare la propria condizione economica, in forme socialmente accettate.
Intorno a Isabelle, che si danna alla costante ricerca di spiegazioni razionali dietro i comportamenti delle persone, si muovono impenitenti donnaioli come André de Verviers, convinto di potersi permettere qualsiasi cosa in virtù della sua ricchezza e del suo fascino, e col quale Isabelle ha avuto una relazione.
Una pletora di donne pronte a concedersi al miglior offerente, come l’inglese Petina dall’animo volgare in perfetta sintonia con le altre lady del suo squallido entourage.
Poi c’è la rappresentazione dell’incolmabile divario sociale, come nel caso della principessa russa Luba
Couranoff scampata alla rivoluzione bolscevica e rifugiatasi a Parigi. Lì annaspa senza mezzi di sostentamento, nostalgica del mondo privilegiato perduto, e sopravvive solo perché mantenuta dall’amante di turno.

Tutti loro si dibattono sullo sfondo di una società che sta volgendo al tramonto, superficiale, annoiata e dedita agli stessi vuoti riti in Costa Azzurra come nei salotti parigini.
A sparigliare le carte sarà il crollo della Borsa nel 29, che sgretolerà immense fortune; mentre a salire nella scala sociale ecco la nuova schiera dei self made man. Degno rappresentate di questi nuovi ricchi senza retaggio sociale sarà il funzionario governativo Monsieur Campofiore mosso da un profondo livore verso chi ha avuto tutto senza aver mosso un dito per meritarlo.

 

Alessia Gazzola “La ragazza del collegio” -Longanesi- euro 18,60

Ha fatto molta strada Alessia Gazzola dal 1911, anno in cui pubblicò la prima avventura della sua eroina Alice Allevi: dottoranda in medicina legale che tendeva a sconfinare facilmente nel ruolo di investigatrice, giovane donna anche un po’ maldestra e a volte pasticciona. Un personaggio adorabile che ha subito raccolto successo a piene mani. Da allora abbiamo seguito la sua vita tra carriera, ostacoli, vita privata e amori non sempre corrisposti o facili.
Anche Alessia Gazzola da allora ha fatto altrettanta strada mettendo al mondo la seconda figlia, trasferendosi a Verona, esplorando i mondi di altri personaggi e creando 3 nuove eroine diverse tra loro. Mentre lei si avventurava in romanzi lontani da Alice, in compenso, la sua prima creatura ha ispirato la fiction tv con Alessandra Mastronardi, ovviamente campionessa di share.
Ora “La ragazza del collegio” è un romanzo che riannoda i fili della vita privata di Alice; non è più precaria né sul fronte professionale e tantomeno su quello sentimentale, ormai è la compagna stabile di CC aka l’affascinante Dottor Carlo Conforti. I due sono reduci da un felice periodo di 2 anni a Chicago che ha rafforzato il loro legame e le loro carriere.
Troviamo Alice cresciuta, più sicura di sé e con nuovi obiettivi, tra i quali la maternità che sta inseguendo con scarso successo.
Per CC è un momento importante perché l’arcigna Wally è a un passo dalla pensione e lui sembra essere il candidato migliore alla successione come direttore dell’Istituto.

Poi ovviamente ci sono i casi da risolvere con il primo morto: la 23enne Francesca, la ragazza del collegio, piena di ideali e progetti, la cui vita invece è travolta da un’auto pirata. Sopralluogo e autopsia toccano ad Alice che non si limita certo al solo ruolo professionale. Come al solito parte in quarta calandosi anche nei panni di investigatrice.
A complicare le cose c’è poi un misterioso bambino che non sembra in grado di parlare; nessuno sa quanti anni potrebbe avere, né da dove venga e dove siano i genitori. Un caso nuovo da sbrogliare in cui non c’è il morto, ma molto mistero da chiarire.
Alice non può restare indifferente alle sorti del trovatello che urlano al suo desiderio di maternità e così procede sul fronte di 2 indagini, che non mancheranno di catturare la vostra attenzione, as usual.

 

La rassegna mensile dei libri

GENNAIO 2022


Ecco, per il mese di gennaio, la nostra rassegna dei titoli più letti e discussi nel gruppo FB Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri: una proposta per riflettere e per riscoprire un grande classico della narrativa sequenziale è quella che riguarda la lettura de L’Eternauta, saga fantascientifica e politica di Hèctor Oesterheld e Francisco Solano Lopez; una proposta per sorridere garbatamente e riscoprire un autore inglese sempre molto apprezzato è quella che riguarda L’Amore Tra I Polli di di P. G. Wodehouse; infine una proposta per i lettori nostalgici e malinconici è la dolce-amara retrospettiva degli anni 80 americani offerta da I Giorni Felici Di California Avenue, di Adam Langer.

Negli ormai consueti incontri con gli scrittori emergenti la redazione di Novità in Libreria ha intervistato Alessandro Bolasco, cagliaritano trapiantato a Londra, l’esordiente autore de Alla Luce Dell’Ombra (Convalle, 2021), un thriller finanziario che porterà i lettori a scoprire il torbido e pericoloso mondo dell’alta finanza; Marta Iside Riva, bergamasca, con il suo ultimo romanzo Ancora Te (StreetLib, 2021) sequel del romanzo precedente Ancora Te; Don Ugo Mancada, romagnolo DOC, è l’esordiente autore del romanzo fantastico Acerboli E La Città Sommersa (Bookabook, 2021); ne Diario Di Un Colibrì (Youcanprint, 2021) l’esordiente Carlo Mascelloni, ravennate, racconta la sua esperienza di volontario nella Protezione Civile; infine il saggista e storico Alessandro Faneschi che ha da poco pubblicato il suo primo romanzo Montalcino 1553 – Cronaca di un assedio (Albatros Editore).

Per questo mese è tutto, vi invitiamo a venirci a trovare sul nostro sito ufficiale per rimanere sempre aggiornati sul mondo dei libri e della lettura! unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it