CULTURA- Pagina 56

La libertà raccontata a colori

Nella Corte Medievale di “Palazzo Madama”, le immagini di quattro giovani illustratori italiani in occasione di “Biennale Democrazia 2023”

Fino all’8 maggio

Quali sono i colori – e le forme – della “libertà”? E come può la “libertà” essere raccontata attraverso i linguaggi, i più vari, dell’arte visiva? Di certo non esistono, né sono mai esistiti, cliché univoci per trasmettere il concetto di “libertà”. L’arte è di per sé stessa “libertà”. Avventura senza regole, né dogmi prestabiliti. Fatto salvo l’abbicci di base. “La pittura – diceva Picassoè più forte di me; mi costringe a dipingere come vuole lei”. Per il romantico Delacroix, “libertà” era la sua iconica Marianne (“La libertà che guida il popolo”) dai seni scoperti, fra le mani il Tricolore e il fucile, alla guida del popolo e simbolo della Rivoluzione francese; per la contemporanea artista americana Calida Garcia Rawles, “libertà” è lo splendido luccichio delle sue acque, del suo mare in cui l’artista di Los Angeles ama immergere i corpi delle sue donne e dei suoi uomini afroamericani. Varie dunque e totalmente libere e singolari le interpretazioni.

Le forme. I colori. Su questo principio si muove la collettiva “I colori della libertà”, ospitata fino a lunedì 8 maggio, nella Corte Medievale di “Palazzo Madama” a Torino, in occasione di “Biennale Democrazia 2023” (dal titolo quest’anno “Ai confini della libertà”) di cui il Museo di piazza Castello ospiterà quattro degli oltre cento incontri. E di qui l’idea di commissionare a quattro giovani illustratori italiani, di profilo artistico internazionale, una serie di opere realizzate intorno al percorso tematico “Immaginare la libertà”, declinato secondo i quattro elementi naturali comuni a tutte le cosmogonie: aria, acqua, terra e fuoco. Su questo comune fil rouge, troviamo così esposte, in ordine, le illustrazioni del bolognese (oggi residente a Roma) Manfredi Ciminale – autore per Einaudi, Il Saggiatore, L’Espresso, Il manifesto e Linus – del molisano di Matrice Antonio Zeoli – illustratore e fumettista per Rai, Mondadori, Rizzoli Lizard, Feltrinelli, Sergio Bonelli Editore – del bergamasco (residente a Milano) Luca Font – artista per la Repubblica, Il Sole 24 Ore, Galleria Campari – e di Elisa Talentino – tra i cui principali committenti vi sono The New Yorker, The New York Times, The Washington Post e Corriere della Sera. Quattro artisti per “suggerire l’avvio di un percorso – dicono i responsabili – che possa stimolare il visitatore a una riflessione sulla rappresentazione della libertà nelle arti, dalla letteratura alla musica, dal cinema alla televisione, dalla pittura alla scultura e all’architettura”. Ad affiancare le loro opere, altre 11 illustrazioni, in un allestimento che riprende in parte quanto commissionato nel 2022, in occasione della sessione annuale del “Comitato Interministeriale per gli Affari Esteri” a Torino, con il progetto “Europa. L’illustrazione italiana racconta l’Europa dei popoli”. Ecco allora la “Libertà” illustrata da Camilla Falsini, il “Rispetto della dignità umana” da Elisa Seitzinger, l’“Uguaglianza” da Andrea Serio, la “Democrazia” da Anna Parini, il “Rispetto dei diritti umani” da Irene Rinaldi e lo “Stato di diritto” da Francesco Poroli. Per proseguire con “Palazzo Madama”, disegnato da Matteo Berton, che sottolinea come l’edificio interpreti più di ogni altro, con i suoi duemila anni di storia, l’identità europea – da sede del Senato del Regno d’Italia, che nel 1861 fa l’Italia, per ospitare cent’anni più tardi la firma della “Carta Sociale Europea” – e poi la “Torino” multiculturale, culla del Risorgimento e dell’indipendenza nazionale nel lavoro di Francesco Bongiorni e il “Piemonte”positivista dell’alessandrino Riccardo Guasco.

Due opere, infine, chiudono il percorso: la “Cultura”, nell’interpretazione di Emiliano Ponzi, e la “Pace” nella lettura di Bianca Bagnarelli. “Due opere necessarie– sottolineano ancora i responsabili –  a sviluppare un progetto che avrà una funzione didattica per gli istituti comprensivi di Torino e del Piemonte, oltre a integrare ‘L’aula che vorrei’– l’innovativo programma di Palazzo Madama che trasferisce l’aula in Museo – e stimolare ulteriori cicli di conferenze, incontri a tema e laboratori quali eventi collaterali di questa operazione, che vede un museo civico divenire committente di giovani illustratori italiani di fama internazionale, costruendo un dialogo tra la sua storia millenaria e il linguaggio grafico dell’illustrazione”.

Gianni Milani

“I colori della libertà”

Palazzo Madama-Museo Civico d’Arte Antica, piazza Castello, Torino; tel. 011/4433501 o www.palazzomadamatorino.it

Fino all’8 maggio

Orari: lun. e da merc. a dom. 10/18; mart. chiuso

Nelle foto:

–       Illustrazioni di Luca Font “Libertà della terra”, Antonio Zeoli “Libertà dell’acqua, Elisa Talentino “Libertà del fuoco”, Manfredi Ciminale “Libertà dell’aria”

–       Matteo Berton: “Palazzo Madama”

–       Riccardo Guasco: “Piemonte”

Museo nazionale del Cinema, Enzo Ghigo: “Tanti progetti e un nuovo allestimento della Mole”

RITRATTI TORINESI

Presidente della Giunta regionale piemontese dal 1995 al 2005, appassionato di ciclismo tanto da essere eletto presidente della Lega del Ciclismo Professionistico e, dal novembre 2019, Presidente del Museo del Cinema di Torino: Enzo Ghigo – torinese doc classe 1953 – è uno dei piemontesi più riconosciuti e apprezzati in Italia.

La sua ultima carica è proprio il segno della stima per  il lavoro svolto per la Regione Piemonte. Grazie al suo intervento, il Museo dei Cinema ha registrato un boom di ingressi, facendolo schizzare tra le attrattive più visitate in Italia. Per questo abbiamo voluto sapere quali siano state le strategie usate e anche qualche curiosità sulla sua precedente carriera da politico.

Dagli ultimi report turistici, il Museo del Cinema di Torino ha superato- per indice di gradimento dei visitatori (90,9%)- il Museo Egizio e attrattive nazionali come il Colosseo e l’Arena di Verona. Come avete fatto a raggiungere questi risultati?

Le ragioni non sono ascrivibili ad un’unica considerazione, ma ad una molteplicità di fattori: un ruolo chiave è stato giocato dai festival e dalle masterclass. Quest’ultime hanno coinvolto degli artisti internazionali, come Tim Roth, Christopher Nolan e Kevin Spacey. Grazie, soprattutto, a quest’ultimo le televisioni di tutto il mondo hanno parlato del Museo e, di conseguenza, hanno avvicinato molti turisti alla Mole. Il Museo ha saputo modificare la sua immagine, facendone salire il gradimento.

Si nota anche dal numero di visitatori in costante crescita, come registrano i dati di gennaio 2023.

Il trend è estremamente positivo, anche nei primi giorni di aprile. Poi ci sarà la mostra di Tim Burton, che ci permetterà di raggiungere ottimi risultati anche nell’ultima parte dell’anno. Dopo il Covid si è registrato un forte incremento dei visitatori nei musei, dato che è in contrasto con quelli dei cinema: i visitatori ricercano un’esperienza unica, mentre sono meno interessati a vivere un’esperienza visiva in modo differente. Stiamo lavorando anche su questo aspetto ed io faccio il tifo affinché il pubblico torni in sala.

Quali sono, alla luce di questi successi, i prossimi obiettivi?

E’ questa la vera scommessa. Stiamo pensando al nuovo allestimento del Museo che è un’impresa davvero interessante, perché il fatto di essere ospitati all’interno della Mole, è sicuramente un’ottima garanzia. Prima di tutto vogliamo lavorare sull’aspetto tecnologico, in quanto-a differenza di un museo tradizionale- raccontiamo un’arte che è ancora in evoluzione. Vogliamo dare voce a quello che piace al pubblico di oggi e alle nuove generazioni. Un progetto del genere richiederà almeno 4 o 5 anni.

Le mostre hanno avuto sempre una grande importanza per il Museo. Qual è stata quella di maggior successo?

Probabilmente sarà quella dedicata a Tim Burton che, pur avendo un pubblico molto ben connotato, ha interpretato molti generi e piacerà a tipologie differenti di spettatori. Ci sarà anche una sezione dedicato alla serie “Mercoledì” e questo sarà un aspetto unico perché nella medesima mostra in Malesia non era presente.

La Mole è la sede del Museo del cinema. Ma qual è il legame personale che ha con questo monumento simbolo?

Io sono nata a febbraio del 1953 e mia madre mi raccontava che mentre era in giro con me nei miei primi mesi di vita  era caduta la guglia della Mole. Anche quando nel 2000, con la Giunta di cui ero allora Presidente, decidemmo di trasferire la sede del Museo qui e questa si rivelò un’ottima scelta.

Ha fatto riferimento al suo precedente mandato da Presidente della Regione Piemonte. Quali sono le differenze rispetto all’attuale mandato?

Sicuramente le responsabilità. Prima avevo una gestione molto più “ampia” anche solo in termini territoriali, mentre qui lo spazio d’azione è circoscritto. Sicuramente l’esperienza precedente mi ha lasciato molto perchè grazie a quel ruolo, spero, di poter svolgere al meglio questo.

Il Cinema è diventato, dal 2019, al centro del suo lavoro. Ma quali sono i suoi film del cuore?

Posso dirle che il film italiano che mi ha particolarmente colpito è  il capolavoro di Fellini “Amarcord”, mentre a livello internazionale mi è piaciuto molto “Il grande Lebowski” per la particolarità della trama.

Valeria Rombolà

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Ha partecipato alla realizzazione del progetto editoriale

Spazio 44, due donne protagoniste dell’arte: Angela Calcagni e Claudia Converso

RITRATTI TORINESI

A Torino, nel cuore di Borgo Nuovo

 

Le donne e l’arte sono un connubio spesso vincente e a dimostrarlo sono due artiste che hanno aperto, alla fine dello scorso anno 2022, uno spazio artistico vitale, lo Spazio 44, sito in via Maria Vittoria 44, in pieno Borgo nuovo.

Sono Angela Calcagni e la socia Claudia Converso, che hanno desiderato creare uno spazio che non fosse solo espositivo delle opere degli artisti più interessanti appartenenti al panorama nazionale e internazionale, ma anche un luogo che potesse diventare di contaminazione tra le diverse espressioni artistiche, figurative, il teatro, un mix tra antico e moderno concentrato nel cuore di Torino, in cui alla sezione espositiva si potessero accompagnare il laboratorio e il bookshop.

La prima mostra che hanno ospitato è stata quella delle opere di Bruno Zanichelli. Spazio 44, inaugurato venerdì 2 dicembre scorso, ha voluto recuperare un locale da tempo inutilizzato per rivitalizzare l’ambiente artistico torinese, nella convinzione che l’arte possa migliorare la qualità di vita, creare un fil rouge con altre espressioni artistiche come la musica e il cinema, diffondendo sensazioni nuove.

La prima mostra presso la galleria è stata quella dedicata a Bruno Zanichelli e inaugurata alla presenza di Edoardo di Mauro, Presidente dell’Accademia Albertina di Belle Arti.

Figura di spicco nella pratica artistica degli anni Ottanta, grazie a una straordinaria capacità di azzerare la differenza presente tra gli elementi culturali alti e quelli bassi, Bruno Zanichelli ha dato il via a una serie di mostre che vedranno anche la partecipazione di Angela Calcagni quale artista protagonista.

Angela Calcagni e Claudia Converso hanno quindi da subito rivolto la loro attenzione alla ricerca underground, realizzando proposte artistiche originali e conformi e ottenendo un immediato e duraturo successo.

La scelta dell’ultimo artista in mostra, il primo di questa sezione di esposizioni primaverili, nasce dall’amore delle galleriste per i personaggi legati alla mitologia di Angelo Barile che, dopo gli studi tecnici, si è dedicato pienamente all’arte, concentrandosi sul tema della nevrosi dell’universo infantile all’interno della società, spesso oggetto dell’egoismo e delle nevrosi degli adulti.

I bambini di Angelo Barile comunicano una tenerezza disarmante, tanto da averlo reso, nel giro di pochi anni, uno dei più noti e stimati artisti del Surrealismo pop, che indaga sul mondo degli adulti, estrapolandolo e portandolo sulle tele.

Sono piaciute molto alle galleriste Angela Calcagni e Paola Converso sia lo stile raffinato e tecnicamente ineccepibile, con cui l’artista ha realizzato i volti, uniti dall’enfasi dell’uso degli occhi come specchio dell’anima, sia l’utilizzazione di cornici finto-barocche. Queste cornici hanno rappresentato un sistema molto efficace per esprimere un messaggio forte e diretto su quei miti e quei riti che la contemporaneità ha reso più deboli.

Angela Calcagni e Claudia Converso con questa scelta dell’esposizione personale di Angelo Barile hanno reso il loro Spazio 44 un nuovo ambiente polivalente nel cuore di Torino, rivolgendo la ricerca allo sguardo underground e a proposte artistiche originali.

MARA MARTELLOTTA

Successo a Torino Comics della raccolta di racconti “De rebus brevi” di Mark Mc Candy

Torino Comics è stata la cornice entusiasmante della prima presentazione della raccolta di racconti di Mark Mc Candy, pseudonimo di Marco De Candia, giunto alla sua terza pubblicazione, dal titolo “De rebus brevi”, alla presenza anche di Marco Tomasello di Torino Comics. Luca Occhetti è  stato il vincitore  del Cover Contest ideato da Edizioni Radici Future e da Torino Comics per la realizzazione della copertina del libro. Tra decine di proposte arrivate dalla comunità di illustratori è  stata scelta la sua e, in occasione della presentazione del libro al Saloneinternazionale del Libro, il 19 maggio alle 20, Luca Occhetti sarà  presente per realizzare delle cover personalizzate per i lettori interessati.

Il libro, intitolato “De rebus brevi” edito da Edizioni Radici Future, reca la copertina realizzata da Luca Occhetti e che si ispira al mondo romano. L’autore viene raffigurato come l’imperatore Nerone su di una clessidra, che scandisce un tempo che, dopo il periodo Covid, ha assunto un nuovo valore e ritmo. “Considero la mia raccolta di racconti – spiega l’autore Marco De Candia – un libro ‘caleidoscopio’, che consente un  certo tipo di visione a seconda del modo in cui viene letto”.

Si tratta di una carrellata di situazioni brevi, spesso brevissime,incentrate intorno ai tempi difficili che la società contemporanea sta attraversando e sugli usi e costumi che si evolvono, sugli amori inespressi, talvolta traditi dalle mascherine. Molteplici gli argomenti affrontati con particolare ironia, come la firma digitale che genera un equivoco tra moglie e marito.

“De Rebus brevi” si può  considerare un libello prezioso per cogliere le mille sfaccettature della società post Covid; una serie di racconti che disvelano il carattere di personaggi tra i più vari, coinvolti in episodi che vedono i protagonisti impegnati tra casse di supermercati, strade statali, spiagge e ambienti tra i più  vari.

Non manca neanche l’acuto sguardo dell’osservatore-autore su fenomeni nuovi quali il metaverso, la blockchain e il bitcoin, colti tutti con arguzia e quella leggerezza calviniana che risultano davvero indispensabili in questa epoca post Covid. Il libro saràanche presentato presso il Caffè Fiorio a Torino il 27 aprile, evento promosso dall’Associazione “Vitaliano Brancati”.

MARA MARTELLOTTA

Gli eventi alla GAM, a Palazzo Madama e al MAO di Torino

Ecco l’agenda degli appuntamenti in programma nella settimana

Segnaliamo in particolare:

Mercoledì 19 aprile ore 17

RESISTENZE. L’ITALIA MONUMENTALE DEL 25 APRILE

Palazzo Madama – conferenza con Giovanni Carlo Federico Villa

 

 

Giovedì 20 aprile ore 17

IL GIOIELLO COME OPERA D’ARTE

Palazzo Madama – conferenza con Giovanni Carlo Federico Villa e Paola Stroppiana

Moderano: Maurizio Francesconi e Alessandro Martini

Nell’ambito del ciclo dello IED Torino Racconti. Design tra presente e futuro.

 

 

Giovedì 20 aprile ore 18.30

KODO NISHIMURA. Il monaco buddhista “sui tacchi a spillo”

MAO – incontro con Kodo Nishimura

 

AGENDA APPUNTAMENTI FONDAZIONE TORINO MUSEI

 

MERCOLEDI 19 APRILE

 

Mercoledì 19 aprile ore 17

RESISTENZE. L’ITALIA MONUMENTALE DEL 25 APRILE

Palazzo Madama – conferenza con Giovanni Carlo Federico Villa

In occasione della Festa della Liberazione, Palazzo Madama propone, mercoledì 19 aprile alle ore 17, la conferenza di Giovanni Carlo Federico Villa Resistenze. L’Italia monumentale del 25 aprile.

Alla Rotonda del Boschetto a Trieste è collocata un’opera aniconica, in cemento verniciato di bianco, che ricorda la figura e l’esempio di Alma Vivoda, probabilmente la prima caduta della nostra resistenza. È uno dei rarissimi monumenti dedicati a una donna in Italia e, come tante celebrazioni dei partigiani e della resistenza, la sua collocazione è stata assai tormentata, in un Paese che fatica a fare i conti con il proprio passato. Come è evidente in tante vicende, a partire da quella intorno al paradigmatico Monumento al Partigiano di Parma, dove una coppia di figure incarna i due momenti rappresentativi della Resistenza: nell’immagine del fiero partigiano armato, la lotta e l’eroismo; in quella del partigiano caduto, il sacrificio e il martirio.

Da Parma inizierà un viaggio in Italia, che toccherà luoghi emblematici come la Bologna del Monumento al Partigiano e alla Partigiana e la Venezia del Monumento alla partigiana veneta, voluto per non dimenticare il prezioso contributo delle donne per la liberazione della città dal nazifascismo.
A questi monumenti iconici, nei decenni, molti altri si aggiungeranno, a intessere di memoria la nostra penisola. In un percorso nella storia d’Italia e dei suoi artisti che si svolgerà, tra parole e immagini, sulle tracce di opere come quelle di Umberto Mastroianni a Cuneo e Torino o Giacomo Manzù a Bergamo.

 

Ingresso libero fino a esaurimento posti

Prenotazione consigliata: t. 011.4429629 (dal lun. al ven. 09.30 – 13.00; 14.00 – 16.00) oppure scrivere a madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

 

 

GIOVEDI 20 APRILE

 

Giovedì 20 aprile ore 15.30

PAGINE GIAPPONESI – L’incontro segreto

MAO – incontri di letteratura giapponese con Fabiola Palmeri

Torna anche per la primavera 2023 il ciclo di incontri mensili con la letteratura giapponese, a cura di Fabiola Palmeri.

Il terzo appuntamento è dedicato a “L’incontro segreto”, Abe Kobo, Atmosphere Libri.

Il protagonista, giovane rappresentante di fantascientifiche scarpe che permettono di effettuare balzi straordinari, si reca in un gigantesco e labirintico ospedale di Tokyo per ritrovare la moglie, inspiegabilmente prelevata da un’ambulanza nelle prime ore del mattino. L’ospedale è dominato da un elaborato sistema tecnologico che spia il comportamento sessuale dei pazienti, che tra quelle algide pareti perdono ogni contatto con l’esterno e trovano nel sesso l’unico mezzo per sfuggire alla solitudine totale. Il protagonista, intrappolato in un mondo assurdo, onirico e senza vie d’uscita, si ritrova ad affrontare i bizzarri e grotteschi personaggi che popolano l’ospedale, alla ricerca della consorte e della sua stessa identità.

L’incontro segreto, con la sua miscela di suspense, erotismo e poesia, è uno dei romanzi più avvincenti di Abe Kōbō, grande genio letterario del secondo Novecento giapponese mai sufficientemente compreso.

Costo: 12 € singolo incontro

Info e prenotazionieventiMAO@fondazionetorinomusei.it

 

Giovedì 20 aprile ore 16:30

TEA TIME ART. Realismo magico

GAM – workshop

Tea Time Art vuole essere una pausa dalle corse quotidiane, in un ambiente speciale come quello dell’Educational Area della GAM, dove incontrarsi, conoscersi e imparare facendo, per trascorrere un paio di ore in compagnia di persone nuove e arte. Questo ciclo di appuntamenti organizzati alla GAM permette di avvicinare il pubblico adulto al museo, inteso come luogo di scambio, conoscenza e integrazione. L’arte diventa uno strumento di vicinanza, scambio intellettuale e emotivo, trasformando gli spazi museali in luoghi di incontro e condivisione di conoscenze diverse. Le opere scelte per le attività contengono il racconto di esperienze personali degli artisti che rimandano ad altri insegnamenti per un confronto intellettuale, emotivo e fisico. Tutti gli appuntamenti prevedono una presentazione delle opere a cura delle guide di Theatrum Sabaudiae e una fase di attività pratica che permetta l’approfondimento di tecniche artistiche diverse.

Porta il tuo the preferito, noi ci mettiamo la tazza e la creatività, per delle pause d’arte a piccoli sorsi.

Giovedì 20 aprile ore 16:30: Realismo magico

La visita permetterà di approfondire la corrente artistica del Realismo Magico sorta ad inizio Novecento e caratterizzata da un particolare sguardo sul mondo, allo stesso tempo lucido e incantato. In laboratorio si realizzeranno effetti stranianti utilizzando la tecnica del collage.

Scopri il calendario completo

Posti limitati, prenotazione obbligatoria

Costo: euro 15 a partecipante (comprensivi di biglietto d’ingresso al museo gratuito, visita guidata, attività pratica, materiali e tazza personalizzata)

Informazioni e prenotazioni: Theatrum Sabaudiae 0115211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

 

Giovedì 20 aprile ore 17

IL GIOIELLO COME OPERA D’ARTE

Palazzo Madama – conferenza con Giovanni Carlo Federico Villa e Paola Stroppiana

Moderano: Maurizio Francesconi e Alessandro Martini

Nell’ambito del ciclo dello IED Torino Racconti. Design tra presente e futuro, Palazzo Madama ospita la conferenza Il gioiello come opera d’arte con Giovanni Carlo Federico Villa e Paola Stroppiana, storica dell’arte, giornalista e curatrice indipendente.

Qual è il ruolo del gioiello nel mondo dell’arte? Il racconto si snoda attraverso un affascinante percorso dal IV al XXI secolo. Dal Tesoro di Desana si arriva alla modernità, passando dalla Corona ferrea ai gioielli che adornano le gentildonne dei capolavori dell’arte veneta di Lorenzo Lotto, Tiziano e Tintoretto, per giungere alla raffinata sontuosità della stagione napoleonica.

La narrazione di Paola Stroppiana, partendo dal rapporto tra gioiello e scultura nella produzione di Max Ernst, si interseca con un’ampia panoramica, attraverso immagini e documenti sul gioiello d’artista, che va dalla prima metà del XX secolo sino alle ricerche dei primi anni Duemila: da Alberto Giacometti a Anish Kapoor, da Pablo Picasso a Lucio Fontana, da Salvador Dalí a Giuseppe Penone e Giulio Paolini, da Niki de Saint Phalle a Calder, i gioielli d’artista rivelano la straordinaria capacità del singolo artista di declinare la propria creatività in opere d’arte indossabili.

 

Ingresso libero fino a esaurimento posti

Prenotazione obbligatoriawww.ied.it

 

Giovedì 20 aprile ore 18.30

KODO NISHIMURA. Il monaco buddhista “sui tacchi a spillo”

MAO – incontro con Kodo Nishimura

Il MAO Museo d’Arte Orientale di Torino ha il piacere di ospitare Kodo Nishimura, l’iconico monaco buddhista “sui tacchi a spillo”, per un incontro dedicato alla libertà e all’accettazione della propria identità profonda, superando convenzioni e rifiutando compromessi.

Nishimura è in Italia in occasione dell’uscita del suo libro “Il Monaco sui tacchi a spillo”, pubblicato dalla casa editrice Ubiliber.

Monaco buddhista, attivista LGBTQ+, make up artist, modello, scrittore: Kodo Nishimura è una figura sfaccettata e complessa. I tanti aspetti della sua vita, apparentemente in conflitto fra loro, hanno trovato una felice sintesi grazie a un lungo cammino interiore, allo studio approfondito della dottrina buddhista e all’accettazione della sua omosessualità.

Costo: 5€. Ingresso fino a esaurimento posti disponibili.

L’incontro si svolgerà in inglese con la traduzione di Fabiola Palmeri.

 

 

 

 

Theatrum Sabaudiae propone visite guidate in museo

alle collezioni e alle mostre di Palazzo Madama, GAM e MAO.

Per informazioni e prenotazioni: 011.52.11.788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

 

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/gam.html

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/mao.html

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/palazzo-madama.html

 

Vicomanino, santuario all’ombra di Stupinigi

Telecamere di sicurezza anti-vandali anche su chiesette, piloni votivi e piccoli santuari sempre di più nel mirino dei saccheggiatori.

Punto di riferimento per gli abitanti della zona che raggiungono questi edifici religiosi per pregare, per partecipare a una processione o anche solo per fare una passeggiata e passare alcuni momenti in silenzio e in meditazione, le chiesette campestri sono uno scrigno di fede e devozione popolare. Purtroppo vengono sovente devastate da bande di giovani vandali annoiati che non trovano niente di meglio da fare. Accade in diversi paesi del Piemonte ma ora in alcune chiesette, più volte sfregiate dai delinquenti, sono finalmente arrivate le telecamere di sorveglianza, come al piccolo santuario campestre di Vicomanino nel parco di Stupinigi. È visitabile solo in rare occasioni ma è un’oasi di pace che merita una visita anche solo dall’esterno. Costruito nel 1817 mentre erano in corso guerre ed epidemie, proprio come ex voto al termine di una terribile pestilenza che colpì duramente l’area torinese, il santuario è dedicato alla Vergine Maria. Alla chiesetta della Madonna del rumanin, come la gente del posto chiama il santuario per le sue presunte origini romane, ci si arriva a piedi o in bici percorrendo una stradina tra boschi e terreni agricoli a un paio di chilometri dalla Palazzina di Caccia. Lì vicino si trova la cascina della “fasanera”, mantenuta un tempo dalle guardie dei boschi dell’Ordine Mauriziano con un grande allevamento di fagiani. Al santuario si giungeva a piedi con la Madonna a spalle per la tradizionale processione, poi venne posta su un carro trainato prima dal trattore e in seguito dai cavalli. L’interno presenta una ricca collezione di ex voto tra cui disegni, acquerelli e tante fotografie con episodi di vita agricola con persone malate o in pericolo, carri che si ribaltano, animali sofferenti e fatti di guerra. È ciò che resta di una devozione popolare ancora esistente al giorno d’oggi ma che purtroppo è oggetto di furti e saccheggi da parte di gruppetti di vandali che sfogano così i loro beceri “momenti di gloria”. Il santuario di Vicomanino è stato più volte vittima di atti vandalici, dal portone quasi sfondato alle scritte sulla facciata, ma ora le telecamere terranno lontano, si spera, i distruttori. Fa parte della parrocchia di Stupinigi ed è aperto solo in occasione di celebrazioni speciali, alla fine di maggio per la ricorrenza della Visitazione della Vergine e nella seconda domenica di settembre con la celebrazione della Messa al posto della processione che non si tiene più da qualche anno. Nel Seicento in questo luogo fu eretto un pilone votivo attorno al quale all’inizio dell’Ottocento fu costruita la piccola chiesa che vediamo oggi. La campana in bronzo, rubata alcuni anni fa insieme ai candelabri e alla cornice della pala d’altare, ebbe come madrina la regina Margherita di Savoia. Fu l’arcivescovo cardinale Michele Pellegrino a celebrare nel 1967 i 150 anni dell’edificazione del santuario.
                                                              Filippo Re

Kodo Nishimura Il monaco buddhista “sui tacchi a spillo”

Giovedì 20 aprile ore 18.30

MAO Museo d’Arte Orientale
via san Domenico 11, Torino

Il MAO Museo d’Arte Orientale di Torino ha il piacere di ospitare giovedì 20 aprile alle 18.30Kodo Nishimura, l’iconico monaco buddhista “sui tacchi a spillo”, per un incontro dedicato allalibertà e all’accettazione della propria identità profonda, superando convenzioni e rifiutando compromessi.

Nishimura è in Italia in occasione dell’uscita del suo libro “Il Monaco sui tacchi a spillo”, pubblicato dalla casa editrice Ubiliber.

Monaco buddhista, attivista LGBTQ+, make up artist, modello, scrittore: Kodo Nishimura è una figura sfaccettata e complessa. I tanti aspetti della sua vita, apparentemente in conflitto fra loro, hanno trovato una felice sintesi grazie a un lungo cammino interiore, allo studio approfondito della dottrina buddhista e all’accettazione della sua omosessualità.

Nato in un tempio di Tokyo nel 1989, Kodo si è ben presto trovato a fare i conti con una società conservatrice che stigmatizza l’omosessualità e la diversità. Partito alla volta degli Stati Uniti, si è laureato alla Parsons School of Design di New York ed è diventato un riconosciuto make up artist, lavorando anche per alcune edizioni del concorso di Miss Universo.

Oggi, grazie alla consapevolezza che l’insegnamento buddhista è rivolto a chiunque e che tutti possono essere liberi, indipendentemente da qualsiasi scelta identitaria, Kodo Nishimura ha raggiunto l’equilibrio fra la sua fede, la professione di truccatore e l’impegno per la comunità LGBTQ+.

Durante l’evento al MAO, realizzato in collaborazione con la casa editrice Ubiliber, Kodo Nishimura parlerà del suo percorso, esortando i partecipanti ad ascoltare il proprio cuore, per riuscire a scoprire e ad amare il proprio autentico sé: diffondere il messaggio di accettazione e libertà è diventata oggi la sua missione principale.

Costo: 5€. Ingresso fino a esaurimento posti disponibili.

L’incontro si svolgerà in inglese con la traduzione di Fabiola Palmeri.

 

“Le notti della rivoluzione” Incontro a CAMERA

Al “Centro Italiano per la Fotografia”  la giovane fotografa libanese Myriam Boulos

Giovedì 13 aprile, ore 18,30

Le immagini sono di quelle che ti prendono al cuore. Con forza e senza concederti vie di fuga. Cristallizzate e spietatamente immobili, raccontano della contemporanea società libanese dolorosamente cristallizzata nelle svariate forme di oppressione che quotidianamente si vivono ancor oggi nel Paese dei Cedri sempre più frammentato e diviso, con il peso, ancora palpabile, di una guerra civile alle spalle, della cosiddetta “Rivoluzione dei Cedri” e delle forti odierne tensioni con Israele. A scattarle la giovane, classe ’92, fotografa di Beirut Myriam Boulos, che sarà ospite di “CAMERA-Centro Italiano per la Fotografia” di Torino, giovedì 13 aprilealle 18,30, nell’ambito dei consueti “Giovedì in Camera” programmati da tempo dal Centro di via delle Rosine 18. A dialogare con Myriam (dal 2021 membro della prestigiosa “Magnum Photos”) sarà Monica Poggi, curatrice della mostra “Eve Arnold. L’opera 1950-1980”, in corso a “CAMERA” fino al prossimo 4 giugno. L’incontro si concentrerà inizialmente sui suoi primi lavori (la Boulos inizia a fotografare a soli sedici anni) incentrati unicamente sulla Beirut notturna, momento nel quale si manifestano con maggiore nettezza i contrasti di una città complessa, dove le differenti espressioni identitarie e la libertà sessuale faticano ancora a trovare un posto. La fotografia diventa quindi per Boulos una sorta di strumento di giustizia sociale. Le sue immagini catturano l’essenza di grida collettive, il battito di una nazione dalle molte facce, luoghi, problemi e contraddizioni. “Durante i miei primi anni come fotografa – dichiara la stessa Myriam – scattavo solo di notte. Per me quello era il momento in cui la mappa sociale di Beirut appariva improvvisamente nitida. Fotografavo per strada ma anche nell’ intimità delle persone. Considero l’intimità uno dei luoghi in cui siamo più esposti alla violenza (fisica o emotiva). Allo stesso tempo, l’intimità è uno spazio in cui possiamo reinventarci. Penso che il personale sia inevitabilmente politico”. A partire dall’ottobre del 2019, Boulos inizia a fotografare anche di giorno, documentando la rivoluzione e le conseguenze da essa portate nella città. Nel 2021, con il Paese ancora immerso in una situazione di forte instabilità, lancia un appello aperto su Instagram: “Se ti identifichi come donna e vuoi condividere le tue fantasie sessuali, mandami un’e-mail”. Risultato, una serie di lavori titolati “Sexual Fantasies”, che analizza il tema del desiderio femminile e il modo in cui si radica e sviluppa all’interno delle realtà politiche e sociali contemporanee. “Mi piace credere che dare spazio alle storie personali sia un atto di resistenza – continua la Boulos – e che sfidare i modi tradizionali di rappresentare l’oppressione nella nostra regione sia un modo per reclamare ciò che è nostro”.

Nonostante la giovane età, lo straordinario corpus di opere di Myriam Boylos rompe percezioni e stereotipi, trasmettendo, attraverso diverse serie fotografiche, realtà contemporanee, dove “i volti, i limiti, le fratture, gli istanti di fragilità ed emotività coesistono in immagini che sono un delicato inno di resistenza”.

Il suo lavoro è stato pubblicato su alcune delle testate internazionali più importanti, fra cui “Vanity Fair”“Vogue” e “Time”. Nel 2020 ha co-fondato ed è diventata “photo editor” di “Al Hayya”, una rivista bilingue che pubblica contenuti letterari e visivi sulle opere, gli interessi e i conflitti delle donne nel suo Paese.

Ingresso a 3 Euro. Per prenotazioni: www.camera.to

  1. m.

Nelle foto: Immagini da “What’s ours”, Lebanon, Beirut, 2013-2019

Teatro Regio Torino: un compleanno lungo un anno

 

 

 

Il 10 aprile 2023 il nuovo Teatro Regio di Torino, progettato dall’architetto Carlo Mollino, compie 50 anni. In questo esatto giorno, cinquant’anni fa Maria Callas firmò, insieme a Giuseppe Di Stefano, l’unica regia della sua vita, quella per I Vespri siciliani di Giuseppe Verdi, dando vita a un evento capace di catalizzare l’attenzione del mondo.

 

Dichiara il Sindaco di Torino e Presidente della Fondazione Teatro Regio, Stefano Lo Russo: «Gli anniversari come questo sono un momento di grande celebrazione, di festa, ma anche l’occasione per fermarci a riflettere sul presente, su un luogo, su una storia, una tradizione. In questi cinquant’anni il Regio è diventato un teatro riconosciuto a livello nazionale e internazionale e amatissimo dai torinesi, polo d’attrazione per artisti, appassionati, sostenitori e persino per esperti di architettura, catturati dallo splendido progetto di Mollino, conquistandosi un ruolo di primo piano nella promozione della Città. Un mezzo secolo di storia importante che, dopo gli anni difficili delle chiusure imposte dalla pandemia, ci fa guardare al futuro con la certezza che quella capacità di rinnovarsi e sperimentare, unita a un’offerta artistica di grande qualità, continueranno a fare del Teatro Regio un’istituzione culturale di primo piano, ma anche un luogo che ci regala emozioni e che tiene unita una comunità trasversale fatta di storici abbonati, giovani e studenti ma anche nuovi appassionati».

 

Mathieu Jouvin, Sovrintendente, afferma: «Sarà un compleanno lungo un anno, con una programmazione che trae ispirazione da tre punti cardine del Teatro Regio: la Città e il forte legame che rende il Teatro la casa dei torinesi; Carlo Mollino, il geniale architetto che ha progettato un teatro assolutamente unico nel suo genere – al quale dedicheremo una mostra in autunno che introdurrà alla straordinaria complessità del personaggio – e la Musica, che impregna ogni luogo. I festeggiamenti, dopo l’illuminazione della Mole Antonelliana che si accenderà proprio il 10 aprile come una gigantesca candelina, inizieranno con due giornate di Teatro a porte apertesabato 15 aprile e domenica 16 aprile, nei quali tutti potranno venire gratuitamente al Regio per scoprire percorsi segreti, ascoltare concerti con l’Orchestra e il Coro, il Coro di voci bianche e il Regio Ensemble; vedere Regio 50. Ci vuole molto tempo per diventare giovani, lo speciale tv che ci ha dedicato Rai Cultura. Sarà un teatro sempre più aperto, accogliente ed emozionante».

 

«Non poteva mancare un omaggio alla storica inaugurazione del 1973 – aggiunge Cristiano Sandri, Direttore artistico – per questo abbiamo programmato I Vespri siciliani di Giuseppe Verdi che, nel 2023, diventerà un Concerto di Gala con un cast stellare diretto da Riccardo Frizza. Inoltre, il 15 aprile, ospiteremo Raina Kabaivanska che fu, insieme a Maria Callas, protagonista indiscussa della serata inaugurale. Sinfonie e cori verdiani e le più belle arie d’opera saranno quindi la colonna sonora delle due giornate a Porte aperte, nello spirito di condividere la gioia della musica».

 

A Carlo Mollino dedichiamo anche il visual creato da Undesign per questo importante anniversario, ci sono: la musica, la Musa Tersicore, e il Toro, simbolo della Città. L’ideazione è partita dai disegni originali di Mollino per il pavimento in marmo del Foyer del Toro, dove tutt’ora campeggia il suo Toro stilizzato. Il segno rappresenta il forte legame che unisce l’Opera a Torino ed è accompagnato dalla grafia proveniente dai bozzetti e dai progetti di Mollino che, pulita e digitalizzata, mantiene il tratto originale e distintivo del genio torinese.

 

Lunedì 10 aprile iniziano ufficialmente i festeggiamenti: la Mole Antonelliana si colorerà di rosso e sulla sua facciata sarà proiettata l’immagine creata appositamente per Regio 50. Sabato 15 e domenica 16 aprile si entra nel vivo con le due giornate di apertura straordina­ria del Teatro Alla scoperta del Regio di MollinoGratuitamente si potrà visitare il Teatro, ascoltare le voci degli Artisti del Regio Ensemble e del Coro di voci bianche del Regio, assistere alla prova d’assieme e al Concerto dedicato alle sinfonie e ai cori verdiani con l’Orchestra e il Coro del Teatro Regio diretti da Riccardo Bisatti. Sarà inoltre possibile guardare lo speciale tv realizzato da Rai CulturaRegio50. Ci si mette molto tempo per diventare giovani e il filmato che ci ha regalato il Museo Nazionale del Cinema, un affascinante viaggio attraverso le immagini del Regio nella storia del cinema. Entrambe le produzioni saranno trasmesse in loop su appositi schermi.

 

Un appuntamento da non perdere è sabato 15 aprile alle ore 18 con l’amatissima Raina Kabaivanska, protagonista dell’inaugu­razione del 1973; il soprano si racconterà conversando con Giorgio Rampone, giornalista e musicologo. Sempre sabato dalle ore 11 alle 13 Regio Rosso Indaco, una performance artistica di Art In Taxi che pone l’accento sull’architettura e i colori molliniani. I taxi e i loro conducenti diventeranno così simbolo di un teatro sempre in movimento.

 

Un compleanno non è un compleanno se non c’è una torta. Baratti & Milano, storico Caffè torinese, dedica a Regio 50 due nuove creazioni: un originale Uovo di cioccolato fondente vellutato e la Torta Regio, un dolce ovale color rosso carminio e oro, composta di cremoso cioccolato e ripieno di lamponi freschi, un omaggio a Carlo Mollino che entrerà nel menù del Caffè Baratti & Milano in Piazza Castello. Un solo Uovo di cioccolato conterrà un golden ticket di “willywonkiana” memoria per vincere l’ingresso per due persone alla inaugurazione della Stagione 2023-2024.

 

Siamo molto lieti di annunciare che siamo entrati nel vivo di MemoRegio, progetto che prevede la riqualificazione radicale del grande patrimonio storico, culturale e artistico in possesso del Teatro. Avviato dall’Archivio Storico della Fondazione Teatro Regio di Torino nel 2021 attraverso il bando Fondo Cultura del Ministero della CulturaMemoRegio diventerà contenitore semantico, luogo fisico e virtuale per raccontare una storia lunga ormai quasi tre secoli. Grazie al finanziamento del Ministero e alla fattiva collaborazione della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Piemonte e della Valle d’Aosta, sono in corso lavori di riordino e digitalizzazione con le più avanzate tecnologie di oltre 250.000 immagini, 5.000 manifesti, oltre 3.000 ore di registrazioni audio e video, 1.700 bozzetti per scene e costumi. Una parte rilevante di questo patrimonio sarà gestita in partnership con l’Heritage Lab di Italgas, Socio Sostenitore della Fondazione, una realtà altamente specializzata nel settore della conservazione, descrizione e digitalizzazione di beni storico-culturali. Un nuovo portale web, arricchito delle nuove risorse digitali, consentirà di esplorare la storia del Regio, rendendo pienamente accessibili le testimonianze della vita di uno dei teatri d’opera più antichi al mondo.

 

Il Sovrintendente Mathieu Jouvin conclude: «Voglio innanzitutto ringraziare i lavoratori, senza la loro passione il Regio sarebbe solo un meraviglioso spazio architettonico; i Soci della Fondazione e in particolare Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Intesa Sanpaolo, Iren e Reale Mutua, che si sono stretti a noi, e grazie a un sostegno ad hoc, ci hanno permesso di realizzare Regio 50. Ringraziamenti anche a Rai Cultura e Rai 5, Museo Nazionale del Cinema, agli Amici del Regio, Baratti & Milano, Art In Taxi e a tutti gli artisti protagonisti sul nostro palcoscenico».

 

 

REGIO 50 – IL PROGRAMMA

 

 

TEATRO A PORTE APERTE – SABATO 15 APRILE

 

Ore 10/13 | Teatro Regio – Ingresso libero

Visite guidate. Viaggio alla scoperta dei segreti del Regio. Itinerari inconsueti nel magico mondo del teatro disegnato da Carlo Mollino.

 

Ore 10/19.30 | Galleria Tamagno – Ingresso libero

Ore 10/13 | Foyer di Ingresso – Ingresso libero

-) Proiezione di Regio 50. Ci si mette molto tempo per diventare giovani, speciale Rai Cultura di Roberto Giannarelli e Francesca Nesler con Paola Giunti e Simone Solinas. La vita del Regio raccontata attraverso le voci dei protagonisti della sua storia a partire da Raina Kabaivanska. Un racconto alla scoper­ta dell’affascinante e visionario progetto architettonico, illustrato da immagini catturate da droni acrobatici che riescono a infilarsi negli spazi per svelarne i significati anche più segreti e per raccontarne la vita che li anima.

-) Proiezione del video Il Museo Nazionale del Cinema per Regio 50; in occasione dei festeggiamenti di Regio 50, il Museo Nazionale del Cinema regala al Teatro un affascinante viaggio attraverso le im­magini del Teatro Regio nella storia del cinema. Il montaggio video è stato realizzato per la Cerimonia di inaugurazione del 40° Torino Film Festival.

 

Ore 10.30 – 11.30 – 12.30 | Foyer del Toro – Ingresso libero

Concerti con gli Artisti del Regio Ensemble

Irina Bogdanova soprano, Amélie Hois soprano, Thomas Cilluffo tenore, Francesco Lucii tenore, Rocco Lia basso; Giulio Laguzzi pianoforte

Musiche di Georges Bizet, Eduardo Di Capua, Gaetano Donizetti, Charles Gounod, Fromental Halévy, Wolfgang Amadeus Mozart, Giacomo Puccini, Johann Strauss figlio, Giuseppe Verdi. Attraverso le voci dei giovani artisti del Regio Ensemble, la nostra community di artisti in residence, ascolteremo alcune delle più belle arie del repertorio lirico, passando come in un sogno da Traviata a Elisir d’amore, da Carmen alle Nozze di Figaro.

 

Ore 15.30 | Teatro Regio – Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria

Prova di assieme del concerto Sinfonie e cori verdiani, con Orchestra e Coro del Teatro Regio diretti da Riccardo Bisatti; Andrea Secchi maestro del coro

 

Ore 18 | Foyer del Toro – Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria

Io c’ero: Raina Kabaivanska

Presenta Giorgio Rampone; incontro con il soprano, protagonista de I Vespri siciliani che nel 1973 hanno inaugurato il nuovo Teatro Regio. Una diva dal cuore nobile, artista di primo piano del panorama lirico internazionale, una vita ricca di successi, incontri, ricordi.

 

 

TEATRO A PORTE APERTE – DOMENICA 16 APRILE

 

Ore 10 / 13 e ore 14.30 / 16.30 | Teatro Regio – Ingresso libero

Visite guidate. Viaggio alla scoperta dei segreti del Regio. Itinerari inconsueti nel magico mondo del teatro disegnato da Carlo Mollino.

 

Ore 10 / 19.30 | Galleria Tamagno – Ingresso libero

Replay Regio

Diffusione video in diretta della maratona di Rai 5, con opere integrali e pun­tate di “Prima della Prima”, dedicata al 50° anniversario del Teatro Regio. Una produzione Rai Cultura

 

Ore 10 / 13 e ore 14.30 / 16.30– Foyer di Ingresso – Ingresso libero

-) Proiezione di Regio 50. Ci si mette molto tempo per diventare giovani

Speciale Rai Cultura di Roberto Giannarelli e Francesca Nesler con Paola Giunti e Simone Solinas.

-) Proiezione di Il Museo Nazionale del Cinema per Regio 50.

 

Ore 10.30 – 11.30 – 12.30 |- Foyer del Toro – Ingresso libero

Concerti del Coro di voci bianche del Teatro Regio

Claudio Fenoglio direttore e pianoforte

Musiche di Benjamin Britten, Giacomo Puccini, Georges Bizet, John Rutter

Fiore all’occhiello del Teatro, che dedica molta passione all’educa­zione musicale dei giovanissimi, il Coro di voci bianche, con la guida di Claudio Fenoglio, presenta alcuni brani ricchi di poesia: dai Friday Afternoons di Britten alla Turandot di Puccini. Cantare in coro è un gioco serissimo capace di conquistare adulti e bambini.

 

Ore 14.45 e 15.45 | Foyer del Toro – Ingresso libero

Concerti degli Artisti del Regio Ensemble

Irina Bogdanova soprano, Amélie Hois soprano, Thomas Cilluffo tenore, Francesco Lucii tenore, Rocco Lia basso; Giulio Laguzzi pianoforte. Musiche di Georges Bizet, Eduardo Di Capua, Gaetano Donizetti, Charles Gounod, Fromental Halévy, Wolfgang Amadeus Mozart, Giacomo Puccini, Johann Strauss figlio, Giuseppe Verdi

 

Ore 18 | Teatro Regio – Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria

Concerto Sinfonie e cori verdiani con Orchestra e Coro del Teatro Regio

Riccardo Bisatti direttore d’orchestra; Andrea Secchi maestro del coro

Per celebrare i nostri ultimi cinquant’anni è stato scelto il composi­tore nazionale per eccellenza: Giuseppe Verdi. Una scelta di brani che mettono in luce le capacità tecniche e interpretative dei com­plessi artistici del Regio. Una carrellata di capolavori, da Macbeth a Trovatore, da Luisa Miller a I Lombardi alla prima crociata. Natural­mente non poteva mancare Va’, pensiero, che molti sentono come un vero e proprio inno italiano.

 

Giovedì 6 Luglio ore 19 | Teatro Regio

Biglietti da € 25 a € 75 in vendita dal 12 maggio

CONCERTO DI GALA

I VESPRI SICILIANI di Giuseppe Verdi

Esecuzione in forma di concerto

Orchestra e Coro Teatro Regio Torino

Riccardo Frizza direttore d’orchestra; Andrea Secchi maestro del coro

Con Roberta Mantegna, Piero Pretti, Luca Salsi, Michele Pertusi, Amin Ahangaran, Rocco Lia, Irina Bogdanova, Francesco Pittari, Paolo Antognetti, Lodovico Filippo Ravizza, Lulama Taifasi.  In Regio 50 non poteva mancare l’omaggio alla storica inaugura­zione del Teatro, avvenuta nel 1973 con I Vespri siciliani firmati da Maria Callas. Quest’opera di Verdi, diventata l’emblema del Risorgi­mento italiano, narra la ribellione di un popolo all’invasore straniero. I protagonisti sono costantemente in conflitto tra la ragion di stato e quella del cuore e la musica si fa ora tempestosa, ora intrisa di intenso lirismo. Les Vêpres siciliennes, grand-opéra in francese, venne rappresentata per la prima volta all’Opera di Parigi nel 1855. In Italia fu poi censurata nel tentativo di annullarne l’effetto patriot­tico e cambiò più volte titolo.

 

 

ALTRE MANIFESTAZIONI

 

Art in Taxi – Regio Rosso Indaco

15 aprile ore 11 / 13 Piazza Castello di fronte al Regio

Una performance artistica in cui saranno coinvolti molti taxi torinesi che, per l’occasione, verranno rivestiti in diretta con immagini del Teatro Regio. Dettagli preziosi dell’immaginifico edificio disegnato da Carlo Mollino che andranno in giro per la città, simbolo di un Teatro sempre in movimento.

 

Rai 5 per il Teatro Regio | Fino al 28 aprile

Un omaggio lungo un mese, quattro settimane di spettacoli indimenticabili nati al Regio: opere intere e puntate di Prima della Prima, tutte le mattine dal lunedì al venerdì alle ore 10 e anche in streaming su Raiplay.

 

 

REGIO 50 CONTINUA IN AUTUNNO…

 

Carlo Mollino Atlante

Mostra a cura di Fulvio e Napoleone Ferrari. Una considerevole parte delle persone che entrano al Regio ha un’idea piuttosto vaga del suo inventore, Carlo Mollino. Una mostra in dieci isole-capitoli introduce alla leonardesca complessità dell’ar­chitetto e dell’uomo – designer, fotografo, provetto sciatore, pilota acrobatico e di automobili da corsa – e ovviamente a quello che è considerato il capolavoro della sua vita, il Teatro Regio.

 

Teatro Regio di Torino

Presentazione dell’opera libraria dedicata alla storia plurisecolare del Re­gio, arricchita da nuove, inedite immagini del capolavoro architetto­nico di Carlo Mollino. Testo di Piero Mioli, con contributi di Napoleo­ne Ferrari e altri; fotografie di Carlo Vannini. Edizioni Scripta Maneant (Bologna, 2023) in collaborazione con Teatro Regio Torino.

 

Progetto MemoRegio – Rinascono gli archivi

250.000 immagini, 5.000 manifesti, oltre 3.000 ore di registrazioni audio e video, 1.700 bozzetti per scene e costumi. Sono i numeri di un poderoso progetto cofinanziato dal Ministero della Cultura che sta riportando a una nuova vita (digitale e non solo) i preziosi documenti e le testimonianze custodite dall’Archivio Storico del Regio.

 

 

BIGLIETTERIA E INFORMAZIONI

 

Biglietti

I concerti del 15 e 16 aprile e l’incontro con Raina Kabaivanska del 15 aprile sono gratuiti; per l’ingresso è necessario prenotare i biglietti acquisendoli dal 7 aprile presso la Biglietteria del Teatro Regio o su www.teatroregio.torino.it. I biglietti per I Vespri siciliani, da € 25 a € 75, sono in vendita dal 12 maggio presso la Biglietteria e on line.

 

Biglietteria Teatro Regio, piazza Castello 215 – Torino

Tel. 011.8815.241 – 011.8815.242 – biglietteria@teatroregio.torino.it
Orario di apertura: da lunedì a sabato 11-19; domenica 14-18 un’ora prima degli spettacoli

 

Informazioni, piazza Castello 215 – Torino presso l’Ingresso Uffici

Tel. 011.8815.557 – info@teatroregio.torino.it

 

www.teatroregio.torino.it

Turin Confidential, Pasqua: cosa succede a Torino. Informazioni per chi arriva in città

What’s on in Turin: events and attractions for tourists, occasional visitors and expat

 

Spring has finally arrived and Turin, as well as the nearby towns and villages.  Our region is literally blooming. Many are the opportunities to take a walk among flowers and chirping birds. Do I sound ridiculously happy? I am because I love this season.  Bye bye cold winter, you won’t be missed.

Let’s start exploring the centre then where in the Medieval Botanical Garden inside Palazzo Madama you can discover ancient herbs.

Until May 1, at the  Castle of Pralormo, it is possible to visit the 13th edition of Messer Tulipano. The castle gardens are covered with colorful tulips. A pure pleasure for the eyes. But tulips are on display also in Grugliasco, near Turin. Cascina Duc opens its doors where more than 50,000 tulips await you.

 

Easter at the flee market

Every second Sunday of the month, a huge flea market develops around the narrow streets of the ancient borough called Borgo Dora. This April, Gran Balon will take place during Easter, on April 9. If you are in town, you can take a stroll in search of bargains and maybe stop in one of the many restaurants and trattorias of the area.

But why not organize a pic-nic in the many castles around the city? Fai, the Italian Fund for Environment, has scheduled many events at Castello di Masino and Castello della Manta.  Or head to Maggiore Lake and enjoy trekking in the Lake District. But don’t forget to come back to Turin!

Castello e Parco di Masino (TO) al tramonto. Foto Gabriele Basilico

Art

Leonardo Da Vinci is the protagonist of the months to come. From 7 April to 9 June, the Royal Library will give visitors the opportunity to admire manuscripts, ancient books, and maps, in order to outline the life of the Renaissance genius.

Two are the exhibitions that can be seen at Pinacoteca Albertina, one dedicated to neoclassicism in Turin and the other to Francesco Franco, one of the past Masters of the Fine Art Academy.

Until May 15, horror lovers can visit the exhibition dedicated to Dario Argento at the National Cinema Museum.

Two are the reasons to visit the National Mountain Museum: first, from its terrace you can enjoy an amazing view of the city and the surrounding Alps, and second its several exhibitions, with a wide 3D section, to immerse yourself in the amazing scenario that nature can offer.

Until 11 April, you can visit the GAM collections with highlights of works from Italy’s unification to the dawn of the twentieth century, together with a retrospective dedicated to Alberto Moravia and Michael Snow.

If you love contemporary art, don’t forget to visit Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, with exhibitions dedicated to Ambera Wellmann, and Victor Man, among others.

Wide choice also at MAO, where visitors, along with the four floors of the permanent exhibition, can visit the Buddha10 exhibition.

Until April 10, the Museo Nazionale del Risorgimento, a museum dedicated to the unification of Italy, hosts an exhibition dedicated to Garibaldi as a Pop Icon.

Artists in the Time of War is the title of the exhibition at the Castle of Rivoli, open until November 2023. And until July 2023, you can still enjoy the Trembling horizons of Olafur Eliasson.

La Venaria Reale is also open with its many exhibitions, the enchanting Gallery of Diana, and a rich program of theatre and performances.

Theatre

Teatro Regio celebrates its 50th birthday since its reopening after a fire destroyed it. Many are the events on schedule but do not miss the opportunity to visit it for free Saturday 15 and Sunday 16 April. Get ready to discover its many secrets behind the scenes.

Music

This is Indie is the 9-hour festival that will take place at Spazio 211 on Sunday 9 April. From 2 pm to 10 pm, you will find pop music, a food truck, DJ sets, and a chill-out area. Bring your own towel to relax.

Fairs and exhibitions

The 26th edition of Torino Comics opens on April 14 and this year’s main theme is “Be your superhero”. This important event dedicated to comics and pop culture attracts more than 60,000 visitors every year. Don’t be surprised to meet cosplayers while discovering books, CDs and videogames! Or put your best costume on and enjoy this unusual carnival. Until April 16.

On 15 and 16 April, at Cascina delle VallereBike Piemonte organizes a fair dedicated to bikes. The event is free but you shall register here. In this park, a protected area that develops along the Po River, you can also camp.

For children

In the beautiful Park of La Mandria, near the Hunting Londge, Ciabot degli Animali organizes workshops dedicated to children aged 6-13. The necessary equipment is provided by the association, you shall only bring a free USB stick of at least 2GB to download the photos taken during the workshop. For info and booking send an email here.

Parco La Mandria, Borgo Castello

A stop that cannot be missed is Mufant,  the first Italian museum dedicated to Sci-Fi. Visit also its Park of Fantastic.

Another spot children will absolutely love is the Medieval Village inside Valentino Park.

Both Mufant and Medieval Village have special openings during these holidays.

 

And for a moment of pure pleasure…

Do we love globalization? Personally, yes as far as food is concerned. If you are visiting Porta Palazzo or Borgo Dora, stop at Mercato Centrale. Enter and, on the left, you will find a bakery that, together with bread and pizza, bakes Maritozzi at every hour. Maritozzo is typical of Rome and just a few years ago could not be found in Turin. This is what I call progress. So, take a walk in Borgo Dora, and have dinner there, but leave some space for a Maritozzo with whipped cream at Mercato Centrale.

 

Happy Easter!

Lori Barozzino

Lori is an interpreter and translator who lives in Turin. If you want to read more, here’s her blog.