Il progetto della Palazzina di Caccia di Stupinigi è tra i 20 finalisti di Art Bonus 2024

Il progetto di ripristino e valorizzazione dei parterres antistanti la Palazzina di Caccia di Stupinigi, un perfetto connubio tra conservazione e rivalutazione nel rispetto della sostenibilità ambientale e della gestione manutentiva, è tra i 20 progetti finalisti al concorso Art Bonus 2024. Dopo aver superato la prima fase, con 1.229 voti, il progetto della Palazzina è entrato nella fase II, la finale a suon di likes: dalle ore 12 di lunedì 4 marzo alle 12 del 18 marzo sarà possibile votare sui canali social Facebook e Instagram di Art Bonus i 40 progetti finalisti (20 per ciascuna categoria: Beni e Luoghi della Cultura, Spettacolo dal Vivo) dell’ottava edizione del concorso. Al termine delle votazioni saranno sommati i voti della prima e della seconda fase per costruire la classifica finale.

Il progetto di valorizzazione dei parterres ha conservato il disegno storico-architettonico originale dell’atrio verde di ingresso alla Palazzina e perseguito la sostenibilità ambientale, in termini di ridotto o nullo utilizzo di fitofarmaci, risparmio idrico e mantenimento della biodiversità, e gestionale e manutentiva con un razionale impiego delle risorse umane e tecniche-operative.

 

IL PROGETTO

Il progetto di riqualificazione dei parterres si è diversificato in due zone.

Nel cortile d’onore, tra la Palazzina e la cancellata, è stato mantenuto il giardino formale di alta rappresentanza con la formazione di una nuova siepe di Ilex crenata invece di Buxus sempervirens. La scelta di Ilex crenata, anche noto come agrifoglio giapponese, è motivata soprattutto dall’attuale difficile gestione delle malattie del bosso, malattie per le quali, soprattutto per il patogeno fungino, non sono ancora disponibili efficaci e risolutive soluzioni. Inoltre, l’arbusto selezionato è molto simile al bosso e, per il momento, non soggetto a gravi fitopatologie.

Nella piccola esedra, tra il cancello d’onore e le citroniere, una zona ad alta fruizione pubblica, si è pensato di rimodulare la sobrietà dei parterresintroducendo qualche nota di colore così da far risaltare la loro forma e offrire al visitatore una maggiore percezione e sensibilità del giardino come ambiente aulico ma, anche, naturale ed ecologicamente sostenibile. Pertanto, in alcune aiuole sono state messe a dimora delle specie perenni erbacee tappezzanti, sempre di minima altezza, con fioriture scalari, quali Phlox spp., Verbena spp., Erigeron spp., Achillea e Lippia spp. Le piante tappezzanti hanno ridotte esigenze agronomiche e riescono a ricoprire il terreno formando un “cuscino” di notevole pregio ornamentale.

Il progetto è stato cofinanziato con Art Bonusdalla società di sviluppo immobiliare Vailog SEGRO, per un importo complessivo di 120mila euro, dei quali 80mila interamente finanziati.

Leggi qui le ultime notizie: IL TORINESE

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo Precedente

Al via il Welcome Tour Pinerolo

Articolo Successivo

Al via la partnership fra “IAAD. Torino” e l’“Art Center” di Pasadena

Recenti:

IL METEO E' OFFERTO DA

Auto Crocetta