Aveva allestito uno studio dentistico attrezzato di tutto punto, con tanto di sala d’attesa, poltrona, materiali e strumenti medici per un valore stimabile in 100mila euro. Il locale e le attrezzature sono state sequestrate dalla Guardia di finanza a Nicosia (Enna) . E’ stato indagato un uomo che esercitava abusivamente l’attività di dentista, ma non era iscritto all’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri e non aveva i titoli di legge idonei . Il falso dentista è risultato sconosciuto al Fisco dal 2009. Le fiamme hanno segnalato all’Agenzia delle Entrate un reddito per un ammontare di circa 600 mila euro.
E’ morto dopo essere stato investito, mentre si trovava accanto al suo furgone in sosta in una piazzola di servizio, da un mezzo compattatore della società della raccolta dei rifiuti a Brindisi, sulla superstrada per Bari. Due furgoni erano fermi, forse per un trasbordo di merce, nella piazzola, quando è arrivato il pesante compattatore di rifiuti che li ha travolti. La vittima è un uomo della provincia di Bari.
Spray urticante al peperoncino è stato spruzzato stamane da due studenti in classe durante le lezioni nella prima liceo Classico Garibaldi di Palermo. Insegnante e allievi sono usciti di corsa spaventati. Poi, dopo avere spalancato le finestre, la situazione è tornata alla normalità. La polizia ha identificato i due alunni. La preside è riuscita a riportare sotto controllo la situazione senza dover chiamare il 118. Presto verranno organizzati incontri con i ragazzi e i genitori per spiegare i danni che possono provocare questi gesti irresponsabili.
Muffa nei budini al cioccolato serviti alla mensa di una scuola primaria della periferia nord di Milano. La società che si occupa della ristorazione scolastica spiega che non ha ancora ricevuto segnalazioni sulla partita di budini avariati ma che provvederà a segnalare l’episodio al produttore del budino che viene consegnato nelle mense già confezionato.
Si è trattato con ogni probabilità di un omicidio-suicidio, una terribile tragedia familiare a Paternò, nel Catanese. Lo ipotizzano i carabinieri e la Procura dopo il sopralluogo del medico legale. Un consulente finanziario di 35 anni ha ucciso con una pistola calibro 22 la moglie, di 34 anni, i suoi due figli, di 6 e 4 anni, e poi si è suicidato. I corpi della moglie e dei bambini sono stati trovati dal padre della donna sul letto, quello dell’uomo era a terra con accanto l’arma. Alcuni giornali online scrivono che il movente della strage potrebbe essere la gelosia.
E’ agli arresti domiciliari un infermiere dell’ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo. L’accusa è di violenza sessuale aggravata nei confronti di una paziente. E’ stato sospeso dal lavoro ed è atto la pratica per il suo licenziamento. La vittima ha chiesto aiuto ai medici di San che hanno informato dell’accaduto i carabinieri. Secondo gli inquirenti l’infermiere, che si professa innocente, avrebbe effettuato pratiche sanitarie non di sua competenza e molto invasive.
Ciclista muore travolto da bus
Ha accoltellato la madre e si è ferito con il coltello più volte nel collo, la notte scorsa nel loro appartamento a Broni, nel Pavese, al termine di una lite. Il ragazzo di 18 anni si trova in condizioni gravissime nel reparto di Rianimazione del Policlinico San Matteo di Pavia. Lì si trova anche la madre, di 43 anni, in gravi condizioni ma non in pericolo di vita.
Tre ragazze minorenni di nazionalità romena di 16 e 17 anni, una delle quali incinta al settimo mese, sarebbero state fatte prostituire da sei indagati dalla Dda di Bari e dalla Procura per i Minorenni. Si tratta di romeni di una stessa famiglia, che sono agli arresti per i reati di riduzione in schiavitù, prostituzione minorile e sequestro di persona. I sei abitano in un campo nomadi a Foggia. Sono una coppia, i loro tre figli e una donna compagna di uno dei ragazzi. Sembra che volessero vendere per 28 mila euro il bimbo in grembo a una delle minorenni romene costrette a prostituirsi e segregate in baracche dove venivano picchiate selvaggiamente.
Il tribunale civile di Genova ha condannato il comune a risarcire un privato che aveva perso l’automobile nell a drammatica alluvione del 9 ottobre 2014. Si tratta di “una negligente e imprudente inerzia da parte del Comune” poichè il parcheggio di Corte Lambruschini, nonostante fosse in una zona alluvionabile non era stato adeguato con opportuni lavori. Per questo. Per i giudici il parcheggio municipale interrato non è a norma ed è a rischio di totale allagamento. Si è inoltre appurato che il condominio era stato costruito senza i sistemi antiallagamento prescritti. Una sentenza che potrebbe dare speranze ad altri danneggiati in situazioni analoghe.