Un quarantenne di Gattinara ha appiccato il fuoco all’auto di un’altra persona con cui aveva avuto contrasti a causa di un incidente stradale accaduto in passato. Le fiamme si sono propagate e hanno coinvolto altre due vetture parcheggiate vicino. I carabinieri, dopo una serie di investigazioni su delega della procura di Vercelli, sono riusciti ad individuarlo e lo hanno denunciato.
NOTIZIE DAL PIEMONTE (Foto archivio)
Tassista picchiato muore dopo mesi di coma
È morto dopo tre mesi di coma Pasquale Di Francesco, un tassista che era stato picchiato da un cliente – secondo le testimonianze dei colleghi – per un mancato pagamento in piazza Bengasi. Il funerale è stato sospeso dalla procura della repubblica, l’ipotesi di reato è ora quella di omicidio.
Si è riunito ieri nella sala del Consiglio della Città Metropolitana di Torino il tavolo dell’Osservatorio della Torino-Lione dedicato ai cantieri della tratta transfrontaliera.
Alla prima riunione dell’organismo istituito a luglio dal Presidente Calogero Mauceri, erano presenti Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino, le Unioni Montane, il Prefetto di Torino, i sindaci dei Comuni interessati dai lavori (Bruzolo, Bussoleno, Chiomonte, Giaglione, Salbertrand, San Didero, Susa, Torrazza Piemonte) e TELT, promotore pubblico incaricato della sezione internazionale.
Al centro dell’incontro c’è l’evoluzione dei lavori nei prossimi mesi: alla luce di tutte le approvazioni ministeriali previste per i lavori definitivi, entra nel vivo la nuova fase dell’opera.
La riunione è stata aperta dal Presidente Mauceri che ha ricordato lo spirito dei tavoli: “Creare momenti istituzionali di aggiornamento e confronto di tutti gli attori interessati, in uno spirito partecipativo e collaborativo tra tutti gli attori”. TELT ha aggiornato i sindaci sulle lavorazioni in corso in Italia (3 cantieri attivi a Chiomonte/Giaglione, San Didero e Salbertrand); inoltre ha confermato che nei primi mesi del 2023 si concluderà la gara per lo scavo del tunnel su territorio italiano, che significherà una svolta per la cantierizzazione italiana dell’opera transfrontaliera.
Il promotore pubblico ha presentato dettaglio, collocazione e timing dei lavori per i prossimi anni: 4 siti per altrettante lavorazioni nel 2023 tra Chiomonte/Giaglione, San Didero e Salbertrand (autoporto, svincolo, Maddalena e sito di valorizzazione), incluso l’avvio dei lavori per il tunnel in cui passeranno i treni; a partire dal 2024, si aggiungeranno i lavori alla Colombera a Chiomonte e quelli a Susa e Torrazza; nel 2025 i cantieri saranno a regime, con i siti di Maddalena e Colombera a Chiomonte, e poi Susa, Salbertrand e Torrazza.
Ai sindaci sono stati illustrati obiettivi e modalità operative di ciascun sito, il recepimento delle prescrizioni ministeriali, le attività di monitoraggio ambientale e sulla salute dei cittadini che accompagnano i lavori sul territorio; per i cantieri maggiori, sono state presentate le soluzioni di viabilità progettate ad hoc al servizio dei lavori, con l’obiettivo di non interferire con la mobilità locale ordinaria.
Formazione e assistenza verrà fornita nella selezione dei lavoratori impegnati nei cantieri della Tav Torino-Lione, che sta per entrare nella fase più importante dell’opera.
Un accordo è stato siglato infatti da Regione Piemonte e Agenzia Piemonte Lavoro con Telt (Tunnel Euroalpin Lyon Turin), soggetto pubblico che realizza la tratta transnazionale della nuova linea ad alta velocità.
È previsto che a inizio del 2023 siano avviati due tavoli con le parti sociali e gli enti di formazione, per decidere i protocolli attuativi e le scuole e gli enti nei quali verrà attivato il programma. Percorsi che integrano e non sostituiscono la formazione obbligatoria per l’accesso ai cantieri. Si stima che per i cantieri della Torino-Lione dal 2023 a fine lavori (nel 2032 con l’entrata in servizio della linea) saranno necessari circa mille lavoratori: il 60% manodopera per lo scavo meccanizzato e la logistica interna, 20% la logistica esterna, e un altro 20% quadri, impiegati e personale tecnico.
Covid, focus Torino e Piemonte: la situazione
In Piemonte si conferma il calo dei casi in tutte le classi di età: per gli epidemiologi della Regione la curva dei contagi ha raggiunto il plateau ed iniziato la sua fase discendente.
In calo anche le ospedalizzazioni con il tasso di occupazione dei posti letto ordinari ed in terapia intensiva che risulta inferiore rispetto al dato nazionale.
INCIDENZA E RICOVERI
Il Piemonte presenta un’incidenza in calo rispetto alla settimana precedente (572.1 casi ogni 100.000 abitanti nella settimana 17-23 ottobre rispetto a 690.3 nella settimana 10-16 ottobre). Il valore nazionale è di 414.6.
L’occupazione dei posti letto ordinari alla data del 24 ottobre si attesta al 10,9% (il valore nazionale è 11,2%) e quella delle terapie intensive all’1,9% (il valore nazionale è 2,3%), mentre la positività dei tamponi è al 9%.
CONFERMATA LA DOMINANZA DI OMICRON 5
Dai dati diffusi da Arpa, gli esiti delle analisi di sequenziamento delle acque reflue su campioni prelevati il 17 ottobre evidenziano la dominanza della sottovariante di Omicron BA.5 nei depuratori di Castiglione Torinese, Alessandria, Cuneo e Novara.
Sono presenti anche mutazioni della sottovariante BA.4 e con bassa frequenza della sottovariante BA.2.75. Non si osservano mutazioni specifiche per le sottovarianti Omicron BA.3, BA.2.12.1 e BG.
FOCUS CONTAGI NELLE PROVINCE
In Piemonte nel periodo dal 17 al 23 ottobre i casi medi giornalieri dei contagi sono stati 3.493. Suddivisi per province: Alessandria 327, Asti 153, Biella 187, Cuneo 380, Novara 266, Vercelli 117, VCO 132, Torino città 642, Torino area metropolitana 1.216.
In totale, su base regionale, i casi degli ultimi 7 giorni sono stati 24.448 (-5.428).
Questa la suddivisione per province: Alessandria 2.290 (-399), Asti 1.073 (-261), Biella 1.311 (-558), Cuneo 2.663 (-928), Novara 1.865 (-352), Vercelli 820 (-178), VCO 924 (-365), Torino città 4.497 (-609), Torino area metropolitana 8.515 (-1637).
INCIDENZA DEL CONTAGIO NEGLI ADULTI
Nella settimana dal 17 al 23 ottobre l’incidenza regionale (ovvero l’incremento settimanale di nuovi casi di Covid per 100.000 abitanti) è stata 572.1 in diminuzione (-18,2%) rispetto ai 690.3 della settimana precedente.
Nella fascia di età 19-24 anni l’incidenza è 293.6 (-21,9%).
Nella fascia 25-44 anni è 498.6 (-18,4%).
Tra i 45 ed i 59 anni si attesta a 661 (-21,3%).
Nella fascia 60-69 anni è 779.7 (-17,9%).
Tra i 70-79 anni è 804.6 (- 19,7%).
Nella fascia over80 l’incidenza risulta 788.1 (-7,9%).
INCIDENZA DEL CONTAGIO IN ETÀ SCOLASTICA
In età scolastica, nel periodo dal 17 al 23 ottobre, l’incidenza rispetto alla settimana precedente è in diminuzione in tutte le fasce di età.
Nel dettaglio: nella fascia di età 0-2 anni l’incidenza è 189.3 (-16,8%), nella fascia 3-5 anni si registra un’incidenza di 106.5 (-6,4%), nella fascia tra i 6 ed 10 anni l’incidenza è 157.3 (-12,7%), nella fascia 11-13 anni l’incidenza è 217.9 (-13,3%), nella fascia tra i 14 ed i 18 anni l’incidenza è 201.7 (-18,1%).
AAA cercasi volontari e volontarie. Il Comitato Arci Torino che, all’interno della rete di “Torino Solidale”, supporta ogni mese più di 800 famiglie attraverso la distribuzione alimentare, cerca persone che l’aiutino nelle iniziative di solidarietà.
La chiamata – inserita all’interno del progetto “Spazi di re(l)azione”, cofinanziato dall’Unione europea – Fondo Sociale Europeo, nell’ambito del Programma Operativo Città Metropolitane 2014-2020″ – punta a rispondere a una domanda in aumento, figlia della pandemia e della crisi in corso: i dati pubblicati da Caritas raccontano di un incremento delle richieste di aiuto nell’ultimo anno, con una crescita del 7,7 per cento.
Il Comitato Arci Torino da alcuni anni ha deciso di sfruttare – sotto il grande cappello del progetto “Fooding” – la sua rete di circoli sparsi a Torino per aiutare chi è in difficoltà. Attualmente vanta due snodi di distribuzione – nella Circoscrizione 4 e nella Circoscrizione 6 – e una mensa in centro. Dieci sono i circoli coinvolti in questa catena di solidarietà. Bastano alcuni numeri: circa 15mila sono i chili di prodotti alimentari distribuiti al mese, di cui 3mila recuperati da invenduto o donazioni, 45 pasti sono serviti ogni giorno.
«Più di 200 sono le persone che due anni fa hanno dato la loro disponibilità e ci hanno aiutato – spiega Alice Eugenia Graziano del Comitato Arci Torino – Un contributo essenziale che ha permesso di dare una risposta alle tante esigenze arrivate nei nostri circoli da famiglie in condizioni di estrema necessità». Sui territori coinvolti la partecipazione di tanti volontari ha dato vita a una «comunità di supporto di prossimità» che ora ha l’ambizione di crescere ancora: «Vogliamo ampliare lo spettro delle attività in risposta ai bisogni che emergono».
Per diventare volontariato basta compilare il form al link: https://www.arcitorino.it/notizie/4601/alimenta-la-solidarieta-diventa-volontari.html.
Informazioni: fooding@arcitorino.it – 324/ 7890867.
Più fondi per i bus pubblici
“Per la prima volta negli ultimi due anni abbiamo stanziato due milioni di euro per il trasporto su gomma. Un dato storico mai verificatosi, che rappresenta sicuramente un’inversione di tendenza, grazie anche allo sforzo del fondo nazionale trasporti e alle nostre risorse”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale ai trasporti Marco Gabusi, rispondendo all’interrogazione a risposta immediata del consigliere Alberto Avetta (Pd) sui frequenti disservizi registrati sulle linee del trasporto pubblico locale.
“Giungono numerose e costanti segnalazioni da parte degli utenti, spesso riportate dagli organi di stampa – ha detto in Aula il consigliere Avetta – sui diffusi disservizi nel trasporto pubblico locale su gomma. Non sembra si riescano a trovare soluzioni efficaci, in particolare per quanto riguarda il trasporto degli studenti”. Il consigliere ha citato come esempio i casi delle linee Ivrea-Cossano Canavese e Pinerolo-Piossasco, sulle quali spesso gli studenti non riescono a salire per un eccessivo affollamento dei mezzi.
“In momenti particolari su alcune linee ci sono stati dei disservizi – ha riconosciuto nella risposta l’assessore Gabusi – ma si tratta di episodi sporadici o di conseguenze di guasti ai mezzi; quelle che risultano più affollate sono già state rinforzate. Bisognerebbe anche utilizzare al meglio la piattaforma informatica appositamente creata per far dialogare le scuole con i gestori dei mezzi di trasporto degli studenti, in modo da ottimizzare gli orari dei passaggi. Infine dobbiamo tener contro della cronica mancanza di autisti e di mezzi, un problema non solo locale ma nazionale: in Italia mancano 14 mila autisti dei mezzi pubblici”.
“Il Trasposto pubblico su gomma ha viaggiato a due differenti velocità tra la provincia di Torino e il resto del Piemonte. Nel 2014-2015 quando ci furono i tagli, tutte le province rientrarono nella spesa, ma non la provincia di Torino. Ha continuato ad esercire sostanzialmente la stessa cifra, generando un accumulo di risorse fuori dalla copertura economica che stiamo con difficoltà cercando di contingentare con un grosso lavoro dell’Agenzia della Mobilità Piemontese”, ha concluso l’assessore.
La nuova raccolta differenziata con tessera si sta rivelando a Pinerolo un sistema molto valido per individuare gli evasori totali della tassa rifiuti. In molti usufruiscono del servizio ma per il Comune non esistono, non essendosi iscritti a ruolo Tari.
Evasori che ora si devono dichiarare per poter continuare a usare il servizio e ottenere la tessera necessaria per aprire i cassonetti. E non erano pochi. Già in mille hanno dovuto pagare gli arretrati di cinque anni.
Treni, Torino-Modane: interventi di manutenzione
Proseguono i lavori di manutenzione ordinaria sulla linea Torino-Modane. Da sabato 29 ottobre a martedì 1° novembre, gli interventi, ad opera di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane), si concentreranno sull’impermeabilizzazione del ponte che sovrasta via Moncenisio nel comune di Borgone di Susa.
Per consentire l’operatività dei cantieri la circolazione ferroviaria subirà modifiche e nella tratta tra Susa/Bussoleno e Avigliana i treni regionali saranno sostituiti da bus, mentre i treni a lunga percorrenza non circoleranno.
I canali di vendita dell’impresa ferroviaria sono aggiornati con il nuovo programma dei treni.
DALL’AVVIO DEL PIANO STRAORDINARIO RECUPERATO L’80-90% SUL 2019
Il presidente Cirio e l’assessore Icardi: “Entro dicembre l’obiettivo è tornare ai livelli pre-Covid”
Partita anche la presa in carico attiva sperimentale su mammografia e visita cardiologica:
un sms avviserà il cittadino non appena disponibile l’appuntamento
Prosegue secondo il percorso stabilito l’applicazione in Piemonte del Piano straordinario per le liste d’attesa della sanità: tra aprile e agosto 2022 il recupero rispetto allo stesso periodo 2019 ha raggiunto il 96% sui ricoveri programmati e l’81% sulle visite e prestazioni di primo accesso, con una punta del 104% sugli interventi di classe 1 come chirurgia oncologica e trapianti.
È partita inoltre la presa in carico attiva in modo sperimentale di due prestazioni, mammografia e visita cardiologica di primo accesso: qualora non disponibile subito l’appuntamento per il cittadino non sarà più necessario richiamare il Cup, ma sarà il sistema ad avvisare direttamente con un sms non appena disponibile data e ora, entro i tempi previsti dalla classe di priorità dell’impegnativa.
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Questo in estrema sintesi l’aggiornamento del Piano illustrato questa mattina in conferenza stampa dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e dall’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi.
“Le prestazioni urgenti sono sempre state garantite anche in piena pandemia, ma era necessario riprendere la sanità perduta, ovvero le prestazioni programmabili rimandate a causa del Covid – hanno sottolineato il presidente Cirio e l’assessore Icardi -. Per farlo stiamo utilizzando un meccanismo scientifico sul modello di quello usato con successo per la nostra campagna vaccinale, che dà alle aziende obiettivi precisi, viene monitorato settimanalmente e dimostra che il durissimo lavoro messo in campo tutti insieme sta dando i suoi frutti. Va ricordato che per la prima volta nella storia del nostro sistema sanitario lo spazio di caricamento delle agende del Cup è stato ampliato con quelle delle aziende private accreditate e di questo le ringrazio perché è un cambiamento epocale indispensabile per raggiungere l’obiettivo. L’altra rivoluzione riguarda la presa in carico attività, che parte in modo sperimentale su due tra le prestazioni più comuni, ma che è nostra intenzione estendere al più presto a tutto il sistema, per rendere sempre più semplice e accessibile l’accesso alle cure di ogni cittadino”.
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Per quanto riguarda la presa in carico attiva di mammografie e visite cardiologiche, la sede su cui verrà effettuata la prenotazione sarà limitata all’area omogenea dell’ASL di competenza del cittadino, presso i centri pubblici e privati accreditati. Sarà possibile modificare o annullare l’appuntamento attraverso gli sportelli Cup delle aziende sanitarie, chiamando il numero verde 800.000.500 (da lunedì a domenica ore 8:00-20:00) oppure online sul sito Salute Piemonte (con tessera sanitaria e numero impegnativa o codice fiscale, anche senza Spid). Stesse modalità anche per rinunciare al servizio attivo di lista d’attesa, indispensabile per potersi rivolgere in autonomia ad altre strutture con la stessa impegnativa, che altrimenti risulterebbe indisponibile.
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A che punto siamo
Nei primi 8 mesi del 2022 sono stati eseguiti 116 mila ricoveri programmati, 21 mila più del 2021. L’obiettivo entro l’anno è di tornare ai 201 mila del 2019.
Guardando alle tipologie di interventi su quelli di classe 1 (maggiori, di chirurgia oncologica e trapianti) il recupero sul 2019 è già del 104%: ne sono stati effettuati 12.454 contro gli 11.998 degli stessi mesi pre pandemia. Su quelli di classe 2 (correlati a patologie di rilievo) il recupero è del 96% (32.794 contro 34.259), su quelli di classe 3 (patologie di minore complessità) il recupero è del 93% (30.172 contro 32.546).
Stesso discorso per le visite e prestazioni ambulatoriali di primo accesso: nei primi 9 mesi del 2022 ne sono state effettuate 2,4 milioni, 111 mila più del 2021. L’obiettivo entro l’anno è di tornare ai 3 milioni del 2019.
Ottimi risultati anche per gli screening oncologici: tra gennaio e settembre 2022 sono stati 303.000, con un recupero del 97% rispetto ai 313.000 dello stesso periodo 2019. In particolare sugli screening al seno il recupero nei primi 9 mesi è del 96%, su quelli all’utero del 98,5% e sul colon retto del 96,5%.
Riguardo ai tempi di attesa per le 42 prestazioni (non urgenti) di riferimento del Piano nazionale fornite dalle Aziende sanitarie locali (tra le quali ad esempio colonscopia, ecografia addome, elettrocardiogramma da sforzo, fondo oculare, mammografia, spirometria, visita cardiologica, visita chirurgia vascolare, visita oculistica, visita pneumologica) i dati dei primi nove mesi del 2022 registrano una media di 38 giorni, uguale a quella del 2018. In particolare, già su 20 prestazioni il tempo medio d’attesa nel 2022 è inferiore a quello del 2018 di 5 giorni. Sulle restanti, è in corso un recupero che porta a uno scostamento mediamente inferiore a 8 giorni.
Si è anche ricordato che l’attuale CUP, creato nel 2014 è stato potenziato dall’attuale Giunta regionale con un investimento di 3 milioni di euro. Oggi i 100 operatori del call center gestiscono una media di 100.000 telefonate a settimana (4 milioni all’anno contro le 2,5 milioni iniziali).
Questa mattina, poco prima dell’inizio del Consiglio Regionale, un gruppo di attivisti di Extinction Rebellion ha bloccato l’ingresso di Palazzo Lascaris a Torino.
Sono arrivati vestiti da Minions, con tamburi e pentole, hanno avvolto le grate del palazzo con nastro di emergenza e appeso uno striscione con scritto: “Crimine del secolo: distruggere il clima”.
Extinction Rebellion torna in azione a tre mesi esatti dal 25 luglio, quando due attiviste si erano incatenate al balcone del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, appendendo uno striscione con scritto “Benvenuti nella crisi climatica. Siccità, è solo l’inizio”. “Quel giorno, la Questura di Torino – commentano i promotori – ha emesso 21 denunce e 15 fogli di via dalla città per chiunque si trovasse in piazza a fare foto o a dare volantini”.