CRONACA- Pagina 749

Cooltra, il nuovo servizio di eBike sharing parte da Torino

Cooltra Group, leader europeo nelle soluzioni di mobilità su due ruote, lancia in Italia un nuovo servizio di biciclette elettriche in sharing, e lo fa partendo dalla città di Torino.

Le eBike Cooltra sono disponibili per tutti gli utenti di Torino, in aggiunta alla flotta di scooter elettrici che popolano la città. Un’unica App per due servizi di sharing all’insegna della sostenibilità: scooter elettrici e eBike. Un importante primato, che fa di Cooltra l’unico operatore in Italia ad offrire il noleggio sia di biciclette che di scooter elettrici.

Il gruppo sta investendo da inizio anno, attraverso l’ampliamento della sua offerta su due ruote, accogliendo la crescente richiesta da parte dei cittadini di servizi per una nuova mobilità: più user friendly, attenta all’ambiente, economica e senza problemi.

“Gli italiani scelgono sempre più spesso modelli di mobilità green senza vincoli, attraverso il pay-per-use. Con il lancio del nostro ultimo servizio di eBike in sharing vogliamo venire incontro all’esigenza di una mobilità comoda, sicura, agile ed ecologica per coloro che non hanno o non vogliono avere un veicolo proprio, ma anche soddisfare tutti quegli italiani – sempre più numerosi – che hanno scoperto una passione per la bicicletta elettrica “, afferma il Regional Manager Italia B2C di Cooltra, Enrico Pascarella. “Torino molto bene si sposa, poi, con le esigenze di chi ha voglia e piacere di muoversi pedalando in città, grazie alle infrastrutture e la vasta rete di ciclabili, per questo l’abbiamo scelta come città test per questo nuovo servizio offerto da Cooltra”.

Torino disporrà di una flotta di 140 eBike Cooltra, che crescerà nei prossimi mesi fino a superare le 500 unità. Inoltre, per il lancio di questo nuovo servizio, Cooltra ha voluto dedicare una promozione a tutti i nuovi utenti: inserendo il codice TORINO15 nell’app, riceveranno 15€ di credito omaggio da utilizzare per i servizi di eBike e scooter sharing.

Per l’uso delle eBike in sharing non è necessaria la patente di guida, l’unico requisito è la maggiore età. Questo nuovo servizio di eBike sharing rappresenta quindi un’alternativa smart ed ecologica sempre tramite l’app Cooltra,  per le persone senza patente che necessitano di un complemento al trasporto pubblico.

Le biciclette di Cooltra sono elettriche e raggiungono una velocità di 25 km/h. Lo stesso team di professionisti che si occupa della sostituzione delle batterie delle biciclette si occuperà anche della manutenzione delle stesse, utilizzando furgoni elettrici alimentati a energia verde per garantire un servizio end-to end ecologico. Il prezzo per l’utilizzo delle biciclette è di 28 centesimi di euro al minuto e l’area in cui le biciclette possono essere utilizzate sarà la stessa degli scooter.

Il processo di utilizzo inizia prenotando la bici più vicina tramite l’app e bloccandola dal cellulare. Una volta completato il noleggio, l’utente deve lasciare la bici preferibilmente in uno stallo pubblico, le strutture metalliche a forma di “U rovesciata” sparse per la città, e scattare una foto tramite l’app, dimostrando il corretto parcheggio del mezzo.

Un nuovo modo di concepire il lavoro: apre a Torino Travaj

 
Nel cuore del quartiere San Salvario il prossimo 23 giugno inaugura il primo coworking a portata di app. Dalla prenotazione delle postazioni, all’ingresso in sede, passando per lassistenza clienti tramite applicazione: ogni step della user experience è gestibile in totale autonomia dagli utenti, per uno smart working smart parej.
In unepoca storica intensa e dinamica come quella contemporanea, non sempre è possibile conciliare con la giusta flessibilità le proprie esigenze lavorative. Questo perché la dimensione  dello spazio lavorativo lambisce spesso i confini della propria vita privata: task da completare fuori orario dufficio, riunioni programmate allultimo momento o semplicemente il piacere di alternare lo smart working casalingo ad un ambiente innovativo e stimolante. Travaj San Salvario, il primo coworking Travaj, apre le sue porte al pubblico venerdì 23 giugno per soddisfare questi bisogni. Obiettivo ambizioso, dal momento che quella della work life balance è di certo una delle sfide più complesse del nostro tempo: ad oggi il 47% dei remote workers non riesce a bilanciare adeguatamente il proprio tempo professionale e privato, il 50% di loro considera la solitudine e l’isolamento come minacce alla salute mentale e il 56% vede nei coworking la possibilità di realizzare una routine produttiva e concentrata senza cadere nel superlavoro.
Aperto sette giorni su sette e 24 ore al giorno Travaj non è solo un luogo fisico – il primo con queste specifiche – per lo smart working, ma è soprattutto un nuovo modo di concepire il lavoro: una realtà intesa come nuova frontiera del lavoro fuori casa che lascia spazio a modalità smart, sostenibili, creative della gestione del tempo e dello spazio.
Nata dallimpegno di Dario Cutaia, Guido Barberis e Serena Sciolla – i tre soci della start up – Travaj è la struttura per liberi professionisti, studenti, freelance o aziende che necessitano della sicurezza e protezione delle mura domestiche e al contempo di uno spazio stabile e solido, progettato ad hoc per le esigenze lavorative di tutti. E questa sua natura poliedrica – capace di coniugare entrambi gli aspetti – risiede da principio nel nome scelto: “L’idea era quella di giocare con ironia” – commenta Barberis – sul contrasto tra un dialetto che richiama il passato e un mondo – quello presente –  sempre più orientato al futuro. Affinché Travaj sia un ponte che rende accessibile a chiunque l’innovazione, perché si può essere innovativi anche con la tradizione”.
Tradizione e futuro che si fondono nellesperienza taylormade di un coworking integralmente automatizzato e a portata di unapp grazie alla quale tutto è facile, intuitivo, flessibile, sicuro e sempre sotto controllo. Il che, come sottolinea Cutaia – rende Travaj un modello di business replicabile perché autonomo, economico, senza dipendenti e di facile utilizzo”. Partiti da Torino” – continua lo stesso Cutaia “confidiamo che Travaj sia presto replicabile in altre sedi cittadine, collocate in zone strategiche e facilmente accessibili e poi senzaltro in altre città italiane, per chi in quelle realtà vive e per chi invece vi transita per lavoro. Affinché Travaj possa essere una costante sicura e affidabile per il lavoro di tutti. Abbiamo lambizione di creare e condividere una rete di uffici nella sostanziale ed esclusiva disponibilità degli utenti, accessibile a tutti, sempre.”  
Dodici postazioni a scelta tra scrivaniapostazione in ufficio e sala riunioni per 4, prenotabili a ore singole, per intera giornata, a settimana o mensilmente: ogni necessità viene accolta e soddisfatta da Travaj, dove tramite la rete Wi-Fi dello spazio – a disposizione per tutta la durata della prenotazione – ci si può collegare agli schermi interattivi e alle stampanti, per un lavoro semplificato e produttivo. Un ambiente tanto versatile e stimolante per la creatività, quanto accogliente per i suoi fruitori: la collaborazione tra larchitetto Alex Cepernich e i visual artist Truly Design Studio ha generato in Travaj un’opera dal concept unico: “Abbiamo voluto immaginare un concept” – riflette Cepernich – all’interno del quale lesagono venisse inteso come elemento primo del sistema natura, parallelismo tra loperosità dellape e la produzione avanzata nell’ industria e dei servizi tecnologici. A far da cornice forme pure degli arredi, volumi architettonici e linee a creare una scenografia diffusa, irregolare, che trova la sua sintesi e trasformazione nell’anamorfismo architettonico.
A inaugurare gli spazi che da venerdì 23 saranno pronti ad accogliere i travajers della città, levento di domani giovedì 22 organizzato in collaborazione con i Torino Digital Days, festival torinese del digitale arrivato a maggio alla sua quarta edizione: Travajando con l’AI”, 8 opere NFT create da 8 agenzie creative torinesi che alle ore 19:00 verranno battute all’asta e il cui intero ricavato sarà devoluto alla Protezione Civile dell’Emilia Romagna. (com. st.)

Deruba due volte la stessa persona: arrestato

Lunedi sera, gli agenti dell’UPGSP hanno arrestato un quarantatreenne marocchino gravemente indiziato di tentata rapina impropria.

Poco dopo le 21, a seguito di segnalazione al numero unico di emergenza 112, gli agenti intervengono nei pressi di Piazzale Valdo Fusi, dove un giovane con l’aiuto di alcuni amici tentava di impedire la fuga del presunto rapinatore.

Al momento dell’arrivo dei poliziotti, il quarantatreenne marocchino, teneva tra le mani una borsa tentando invano di fuggire, anche colpendo con pugni e spintoni il gruppo di amici.

Da successivi accertamenti, è emerso che il gruppo fosse solito ritrovarsi in Piazzale Aldo Fusi per esercitarsi con lo skateboard e che lo stesso ragazzo era già stato vittima, qualche giorno prima, del furto dello zaino ma in quella circostanza il reo era riuscito a dileguarsi.

Per tale ragione, i giovani, insospettiti dai movimenti del quarantatreenne, nuovamente nei pressi delle proprie borse, si avvicinavano all’uomo che repentinamente riusciva ad afferrarne una e si dava alla fuga verso via Verdi. Questa volta, però, veniva raggiunto dal gruppo che riusciva a trattenerlo fino all’arrivo delle Volanti.

Sottoposto a perquisizione personale veniva rinvenuto in possesso del marocchino non solo la borsa che ancora tratteneva tra le mani, ma anche il bancomat che era stato rubato qualche giorno prima alla stessa persona.

L’uomo è stato tratto in arresto per tentata rapina impropria.

Giovane minacciato con coltello, due in manette

Personale della Squadra di Polizia Giudiziaria del Comm.to di P.S. di Barriera Nizza è intervenuto nei giorni scorsi in corso Moncalieri a seguito della richiesta di aiuto di un cittadino italiano 27enne che lamentava di essere minacciato da due soggetti, uno dei quali presumibilmente armato di coltello.

Attivatisi immediatamente, gli operatori di polizia coglievano sul posto due cittadini italiani di 35 e 22 anni, e la parte lesa, insieme alla quale ricostruivano i fatti.

Il giovane quella mattina aveva casualmente incontrato, mentre usciva di casa per andare al lavoro, i due soggetti, a lui già conosciuti, che salutava prima di prendere l’autobus. L’uomo notava che entrambi erano particolarmente nervosi, in quanto lanciavano alcuni insulti all’indirizzo dei passanti. I due soggetti salivano sul suo stesso bus, sedendosi alla destra e alla sinistra del giovane e durante il tragitto gli chiedevano con insistenza una somma di denaro: se non gliela avesse data, gli avrebbero fatto del male con un coltello. Il giovane, per prendere tempo, diceva ai due di non avere soldi con sé ma che una volta giunto sul posto di lavoro avrebbe ottemperato alla richiesta.

Una volta sceso dal bus e rimasto da solo ed entrato sul luogo di lavoro, la vittima riusciva a chiedere aiuto: di qui il primo intervento dei poliziotti in servizio di controllo del territorio che accompagnavano tutti e tre in commissariato.

Durante la stesura degli atti emergevano alcuni elementi che ricollegavano il modus operandi della coppia ad altri simili episodi di estorsione e minacce, accaduti sempre nel quartiere San Salvario alla fine del mese di Maggio e all’inizio del mese di Giugno.

Nel primo caso, avvenuto a fine Maggio, i due si sarebbero accaniti nei confronti di un ventitreenne al quale chiedevano una somma di denaro, minacciandolo puntandogli un coltello alla gola; dopo la denuncia effettuata dallo stesso alle forze dell’ordine, la coppia lo aveva aggredito cagionandogli delle lesioni giudicabili guaribili in 15 giorni.

In un altro caso, un trentenne che stava transitando in via Giotto era stato approcciato dai due, i quali, dopo avergli puntato un coltello alla gola, gli chiedevano di dar loro tutti i soldi che aveva. Poiché la somma non era molto alta, lo accompagnavamo presso uno sportello bancario al fine di fargli prelevare altro denaro e soltanto ottenuti i soldi lo lasciavano andare.

I due giovani, uno dei quali risulta avere a proprio carico una condanna definitiva per reati contro la persona, sono stati tratti in arresto per la tentata estorsione aggravata in concorso commessa ai danni del 27enne e denunciati per gli altri due episodi citati.

San Giovanni 2023: misure di sicurezza, modifiche viabili e modalità di accesso alla piazza

/

 

 

In occasione dei festeggiamenti di San Giovanni, nelle giornate del 23 e 24 giugno, l’Amministrazione comunale ha adottato – di concerto con la Prefettura e la Questura di Torino – una serie di misure finalizzate a garantire elevati standard di sicurezza prima, durante e dopo gli eventi. Venerdì 23 giugno, come da tradizione, avrà luogo la sfilata del corteo storico in costume d’epoca lungo le vie del centro cittadino. Il corteo partirà da piazza Carlo Felice alle 18.30 e percorrerà via Roma, piazza Castello, via Palazzo di Città, via XX Settembre, via IV Marzo, via Milano, piazza Palazzo di Città, via San Francesco d’Assisi e via Pietro Micca, giungendo in piazza Castello, dove alle ore 22 è in programma l’accensione del Farò.

Lungo tutto il percorso, dalle ore 12.00 e sino a cessate esigenze, su ambo i lati degli assi viabili, è istituito il divieto di sosta con rimozione forzata dei veicoli.

 

Sabato 24 giugno, il tradizionale spettacolo pirotecnico si svolgerà come di consueto nell’area di piazza Vittorio Veneto e piazza Gran Madre di Dio alle 22.30.

ACCESSO ALL’AREA SPETTACOLO

L’accesso a piazza Vittorio Veneto per lo spettacolo pirotecnico sarà consentito a un massimo di 61.000 persone. Il pubblico potrà accedere alla piazza a partire dalle ore 18 circa, attraverso una serie di varchi controllati da personale specializzato e posizionati su tutte le vie che portano in piazza:

–       via Po / via San Francesco da Paola – via Vasco
–       via Montebello / via Verdi
–       via Sant’Ottavio altezza civico 7
–       via Giulia di Barolo / via Matteo Pescatore
–       via Vanchiglia / via Matteo Pescatore
–       via Bava / via Matteo Pescatore (accesso per persone con disabilità)
–       via Maria Vittoria / via Bonafous (accesso per persone con disabilità)
–       via della Rocca / via Maria Vittoria
–       via Plana / via Maria Vittoria
–       via della Rosine / via Principe Amedeo
–       via San Massimo / via Principe Amedeo
–       via Cavour / via della Rocca
–       via Mazzini / via della Rocca

RESTRIZIONI AL TRAFFICO VEICOLARE

 Divieto di circolazione dalle ore 9.00

Il Ponte Vittorio Emanuele I, a partire dalle ore 9.00 e sino a cessate esigenze, sarà interdetto alla circolazione veicolare (ad eccezione dei mezzi di Soccorso, della Forza Pubblica e per i veicoli muniti di contrassegno della manifestazione) in ambo le direzioni e alla circolazione pedonale sul marciapiede sud. Sul marciapiede nord del ponte, il transito pedonale, in entrambe le direzioni, sarà vietato dalle ore 12.00.

Divieto di circolazione dalle ore 15.00

Dalle ore 15.00 e sino a cessate esigenze sarà vietata la circolazione veicolare (ad eccezione dei mezzi di Soccorso, della Forza Pubblica e per i veicoli muniti di contrassegno della manifestazione) all’interno dell’area delimitata dalle seguenti vie:

–       corso San Maurizio
–       via Cadorna
–       lungo Po Diaz
–       corso Cairoli
–       corso Vittorio Emanuele II
–       via Fratelli Calandra
–       via Giolitti
–       via delle Rosine
–       via Maria Vittoria
–       via San Massimo
–       via Des Ambrois
–       via San Francesco da Paola
–       via Vasco
–       via Verdi
–       via Rossini

Divieto di circolazione dalle ore 18.00

Dalle ore 18.00 e sino a cessate esigenze sarà vietata la circolazione veicolare (ad eccezione dei mezzi di Soccorso, della Forza Pubblica e per i veicoli muniti di contrassegno della manifestazione) all’interno dell’area delimitata dalle seguenti vie:

–       ponte Vittorio Emanuele I
–       corso Casale
–       via Santorre di Santarosa
–       via Monferrato
–       via Villa della Regina
–       via Vittozzi
–       via Gioannetti
–       salita al CAI
–       viale Maresciallo Giardino
–       corso Moncalieri 13
–       corso Moncalieri lato Fiume Po
–       ponte Umberto I  

Divieto di sosta dalle ore 8.00

Dalle ore 8.00 e sino a cessate esigenze, sarà istituito il divieto di sosta con rimozione forzata su ambo i lati di tutte le categorie di veicoli, compresi tutti i mezzi riconducibili alla mobilità sostenibile, nelle seguenti vie:

–       piazza Vittorio Veneto
–       lungo Po Cadorna, tratto compreso tra piazza Vittorio Veneto e corso San Maurizio
–       via Bava, tratto compreso tra piazza Vittorio Veneto e via Matteo Pescatore
–       via Vanchiglia, tratto compreso tra piazza Vittorio Veneto e via Matteo Pescatore
–       via Giulia di Barolo, tratto compreso tra piazza Vittorio Veneto e via Matteo Pescatore
–       via Matteo Pescatore, tratto compreso tra via Giulia di Barolo e lungo Po Cadorna
–       lungo Po Diaz, tratto compreso tra piazza Vittorio Veneto e via Giolitti
–       via Bonafous, tratto compreso tra piazza Vittorio Veneto e via Giolitti
–       via Maria Vittoria, tratto compreso tra lungo Po Diaz e via Plana
–       via della Rocca, tratto compreso tra piazza Vittorio Veneto e via Maria Vittoria
–       via Plana, tratto compreso tra piazza Vittorio Veneto e via Maria Vittoria
–       via Giolitti, tratto compreso tra lungo Po Diaz e via della Rocca
–       corso Cairoli
–       via Cavour, tratto compreso tra corso Cairoli e via della Rocca
–       via dei Mille, tratto compreso tra corso Cairoli e via della Rocca
–       via Mazzini, tratto compreso tra corso Cairoli e via della Rocca
–       via Po
–       via Principe Amedeo, tratto compreso tra piazza Vittorio Veneto e via delle Rosine
–       via delle Rosine, tratto compreso tra via Po e via Principe Amedeo
–       via Sant’Ottavio, tratto compreso tra via Po e via Verdi
–       via San Massimo, tratto compreso tra via Po e via Principe Amedeo
–       via Montebello, tratto compreso tra via Po e via Verdi
–       via Ozanam
–       via Accademia Albertina, tratto compreso tra via Po e via Principe Amedeo
–       via Rossini, tratto compreso tra via Po e via Verdi
–       via San Francesco da Paola, tratto compreso tra via Po e via Principe Amedeo
–       via Vasco
–       via Virginio, tratto compreso tra via Po e via Verdi
–       piazza Gran Madre di Dio
–       corso Casale, tratto compreso tra piazza Gran Madre di Dio e via Santorre di Santarosa
–       corso Moncalieri, tratto compreso tra piazza Gran Madre di Dio e il civico 13
–       viale Maresciallo Giardino, tratto compreso tra corso Moncalieri e via Bezzecca

Dalle ore 08.00 e sino a cessate esigenze, sarà altresì istituito il divieto di sosta su ambo i lati di tutte le categorie di veicoli, compresi tutti i mezzi riconducibili alla mobilità sostenibile, nelle seguenti vie:

–       via della Rocca, tratto compreso tra via Maria Vittoria e corso Vittorio Emanuele II
–       via Plana, tratto compreso tra via Maria Vittoria e via Giolitti
–       via Bava, tratto compreso tra via Matteo Pescatore e corso San Maurizio
–       via Vanchiglia, tratto compreso tra via Matteo Pescatore e corso San Maurizi
–       via Giulio di Barolo, tratto compreso tra via Matteo Pescatore e corso San Maurizio

Trasporto pubblico: deviazioni, orario prolungato metro e navette

Anche i percorsi dei mezzi di trasporto pubblico transitanti nell’area interessata dalla manifestazione subiranno alcune deviazioni, sia venerdì 23 che sabato 24 giugno.
Il giorno di San Giovanni la metro sarà in servizio con un orario speciale, estendendo l’orario di chiusura alle ore 1.00. Sarà inoltre predisposto un servizio navetta di collegamento tra piazza Vittorio Veneto e piazza Gran Madre, dalle ore 9.00 alle ore 14.45, con partenza ogni 15 minuti.

I dettagli con tutte le linee deviate sono disponibili sul sito GTT (www.gtt.to.it).

Piazza Vittorio Veneto: chiusura parcheggio sotterraneo, sospensione servizio TAXI, bike sharing e noleggio monopattini

Il parcheggio sotterraneo di piazza Vittorio Veneto resterà chiuso a partire dalle ore 9.00 di sabato 24 giugno. Gli abbonati del parcheggio potranno lasciare il posteggio entro e non oltre le ore 15.00.

Dalle ore 6.00 del 24 giugno alle ore 5.00 del 25 giugno sarà sospesa l’area destinata ai TAXI nell’esedra sud di piazza Vittorio Veneto. Entro le ore 12.00 di sabato 24 giugno e sino a cessate esigenze verrà inoltre effettuata la rimozione temporanea dei mezzi di bike sharing e noleggio monopattini elettrici presenti in piazza.

Gli esercenti delle attività commerciali poste in prossimità dello svolgimento dell’evento di sabato 24, già avvisati attraverso le associazioni di categoria, riceveranno a breve la notifica dalla Polizia municipale circa la necessità di rimuovere i dehor per garantire la sicurezza.

SOMMINISTRAZIONE BEVANDE

Dalle ore 12 di venerdì 23 giugno alle ore 2 di sabato 24 giugnoe comunque sino a quando sarà rilevata presenza di pubblico, sarà vietata la somministrazione, la vendita e la detenzione per asporto di bevande con contenitori idonei all’offesa della persona all’interno dell’area perimetrale delimitata dalle vie parallele, su entrambi i lati, delle strade percorse dal corteo storico e in Piazza Castello.

Dalle ore 15 di sabato 24 giugno e sino a cessate esigenzee comunque sino a quando sarà rilevata presenza di pubblico, sarà vietata la somministrazione, la vendita, il consumo e la detenzione in luogo pubblico per asporto di bevande con contenitori idonei all’offesa della persona nelle vie racchiuse all’interno dell’area perimetrata dalle seguenti vie: lungo Po Cadorna; lungo Po Diaz; corso Cairoli; corso Vittorio Emanuele II (tratto compreso tra corso Cairoli e via della Rocca); via della Rocca (tratto compreso tra corso Vittorio Emanuele II e via Maria Vittoria); via Maria Vittoria (tratto compreso tra via della Rocca e piazza Carlo Emanuele II); piazza Carlo Emanuele II; via Maria Vittoria (tratto compreso tra piazza Carlo Emanuele II e via San Francesco da Paola); via San Francesco da Paola (tratto compreso tra via Maria Vittoria e via Po); via Po (tratto compreso tra le vie San Francesco da Paola / Vasco e piazza Castello); via Verdi; corso San Maurizio (tratto compreso tra via Verdi e lungo Po Cadorna).

Torino: aggressione a un agente nelle celle del tribunale

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

 

Torna ancora una volta al centro delle cronache la situazione penitenziaria piemontese, dove sembra non passare settimana in cui non si registrino da un lato gli episodi violenti ed eventi critici e dall’altro le richieste di urgenti provvedimenti da parte dei rappresentati sindacali SAPPE dei poliziotti penitenziari. L’ultimo grave evento è accaduto, come riporta il segretario regionale per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Vicente Santilli, nella tarda mattina di oggi: “Intorno alle ore 13,00 presso le camere di sicurezza del Tribunale di Torino, un detenuto di origine italiana in attesa di giudizio per direttissima, al ritorno dai servizi non voleva rientrare nella cella detentiva, pretendeva di salutare altri detenuti ubicati presso altre celle. Il sottufficiale di Polizia Penitenziaria preposto al tribunale e presente nelle camere di sicurezza lo invitava a rientrare in cella. Il detenuto andava in escandescenza insultando gli agenti presenti. Successivamente calmatosi rientrava in cella ma subito dopo ricominciava a inveire contri i poliziotti. Il sottufficiale entrava in cella per chiedere delucidazioni ma senza ricevere nessuna risposta anzi subito dopo colpiva con un pugno  il sottufficiale nella parte posteriore dell’orecchio. Il detenuto veniva contenuto dagli altri poliziotti e il collega veniva accompagnato al vicino nosocomio per le cure del caso”.

Impietosa la denuncia di Santilli: “La Polizia Penitenziaria in Piemonte continua a subire violenza quotidiana tra la totale indifferenza degli organi superiori e delle istituzioni. Il SAPPE torna a chiedere l’intervento delle istituzioni ministeriali e dipartimentali al fine di porre in essere ogni possibile iniziativa di propria competenza, a tutela dell’incolumità del personale di Polizia Penitenziaria operante ed auspica che possa esserci finalmente un chiaro e decisivo intervento, affinché si eviti qualche ennesimo dramma per la Polizia Penitenziaria. Siamo al collasso del sistema penitenziario e questi eventi stanno facendo statistica”, conclude.

Per Donato Capece, segretario generale del SAPPE, “il nostro primo pensiero va al poliziotto aggredito, a cui va tutta la nostra solidarietà e vicinanza. Ma è sotto gli occhi di tutti, Autorità politiche e ministeriali in primis, come servano interventi urgenti e strutturali che restituiscano la giusta legalità al circuito penitenziario intervenendo in primis sul regime custodiale aperto. Ogni giorno nelle carceri italiani succede qualcosa ed è quasi diventato ordinario denunciare quel che accade tra le sbarreI detenuti, alcuni, quelli più aggressivi e violenti, evidentemente sono convinti non di essere in carcere a scontare una pena ma in un albergo, dove possono fare ciò che preferiscono… La situazione nelle nostre carceri resta allarmante e la realtà è che i nostri poliziotti continuano ad essere aggrediti senza alcun motivo o ragione. Ma è evidente a tutti che è necessario intervenire con urgenza per fronteggiare le costanti criticità penitenziari, a cominciare dal ripianamento delle carenze organiche, ma serve anche più tecnologia e più investimenti: la situazione resta allarmante, anche se gli uomini e le donne della Polizia Penitenziaria garantiscono ordine e sicurezza pur a fronte di condizioni di lavoro particolarmente stressanti e gravose”.

Ragazzi denunciati per violenza sessuale in piscina nei confronti di una giovane

Lo scorso sabato, presso il parco acquatico Blu Paradise di Orbassano, tre ragazzi sono stati fermati e denunciati dai carabinieri per l’accusa di violenza sessuale di gruppo nei confronti di una ragazza che si trovava in piscina contemporaneamente a loro. I bagnìni hanno visto che i ragazzi palpeggiavano la giovane e hanno chiamato i carabinieri.

Trovato il corpo del ragazzo annegato nel Po

Il cadavere di Aly Ndao, ragazzo senegalese di 20 anni, è stato ritrovato dai sommozzatori dei vigili del fuoco dopo una ricerca durata cinque giorni. Il giovane era stato visto annegare sabato pomeriggio da un testimone nel tratto del fiume Po situato vicino al circolo Master Club, in corso Moncalieri, nella zona limítrofa di Torino.

 

Le Fiamme gialle scoprono residenza anziani abusiva. Nuova gestione estranea alle indagini

Scoperta dalla Guardia di Finanza di Torino una residenza per anziani abusiva.  Due persone arrestate.

Le accuse vanno dalla somministrazione di farmaci scaduti all’abbandono di anziani non autosufficienti sino alla circonvenzione di incapace per un ospite ultranovantenne della struttura, indotto alla sottoscrizione di un testamento olografo, da parte degli indagati, al fine di ottenere denaro e beni immobili di sua proprietà.

Operazione “Dulcis in fundo. La Guardia di Finanza di Torino, diretti dalla Procura della Repubblica del capoluogo piemontese, ha eseguito quest’oggi una misura cautelare di due arresti e un divieto di dimora nei confronti dei responsabili di una residenza sanitaria per anziani, ubicata a Pecetto Torinese (TO), gestita, per il tramite di un’associazione, in modo completamente abusivo.

Nel corso delle indagini, i finanzieri della Compagnia Susa, anche attraverso l’ausilio delle intercettazioni telefoniche e ambientali, hanno raccolto elementi di prova ritenuti idonei a corroborare, fatta salva la presunzione di innocenza fino a compiuto accertamento delle responsabilità, la sussistenza di condotte penalmente rilevanti, in capo ai soggetti indagati, connesse alla gestione abusiva della struttura, alla somministrazione di farmaci scaduti eall’abbandono dei 14 anziani ospitati. Al riguardo, con riferimento a tale ultimo aspetto, è stata riscontrata l’assenza di specifiche figure professionali, sociali e sanitarie (in particolare, infermieristiche), necessarie per la cura dei degenti, alcuni dei quali non autosufficienti. In un caso è stata, altresì, accertata la circonvenzione di un ultranovantenne finalizzata a ottenere denaro e beni immobili mediante la sottoscrizione di un testamento olografo che l’anziano era stato indotto a redigere dagli indagati, successivamente oggetto di un provvedimento di sequestro da parte dell’Autorità giudiziaria.

Particolarmente significativo è risultato il riscontro investigativo emerso in concomitanza con la visita eseguita dalla Commissione UVG (Unità di Valutazione Geriatrica) dell’ASL TO5 in quanto, in quella circostanza, poco prima dell’arrivo degli ispettori sanitari, gli indagati hanno artatamente prelevato dalla struttura due anziani ospiti, non autosufficienti, accompagnandoli presso il loro domicilio, con il deliberato scopo (poi risultato vano) di non far emergere che questi ultimi fossero ivi ospitati, di modo da scongiurare la riqualificazione della comunità abitativa per anziani in una residenza sanitaria per anziani (R.S.A.).

Al termine delle indagini sono stati sequestrati i saldi dei conti correnti e l’intera struttura sanitaria nonché ricollocati gli ospiti in R.S.A. autorizzate.

Ulteriori approfondimenti di natura economico-finanziaria hanno consentito, altresì, di riqualificare l’associazione che ha gestito la struttura sanitaria abusiva come “impresa commerciale”, nei cui confronti sono emerse violazioni alla normativa fiscale, con risvolti anche di natura penale relativi all’ipotesi di reato di “Omessa dichiarazione”, in capo  alle due persone indagate, l’una in qualità di amministratore di fatto e l’altra nelle vesti di amministratore di diritto dell’associazione stessa, opportunamente segnalate all’A.G..


PRECISAZIONE

In merito alla notizia pubblicata sopra, Ronny Rossi, attuale gestore della struttura, ha inviato ai giornali la seguente precisazione:

Il sottoscritto è legale rappresentante della società CHIARO s.r.l.s. costituita il 30.06.2022 che ha per
oggetto sociale, tra gli altri, la gestione di casa famiglia e residenze per anziani, tra cui, quella sita in
Pecetto torinese, via Cambiano 39, giusto contratto di locazione debitamente registrato.
Ora, dal servizio apparso su tutte le testate giornalistiche internet sopra richiamate, appare,
incontrovertibilmente che il testo è diffamatorio, in quanto, si riferisce ad un’indagine pregressa
all’attuale gestione, ma, come al solito, non appurata dalla stampa, né contestualizzata!
Al di là di questo, di cui ci si riserva ogni più ampia azione, ciò che preme evidenziare è quanto segue:
il testo riprodotto, senza alcuna accortezza circa le fonti (cui un giornalista dovrebbe attenersi); le
fotografie e i video, che riprendono la casa per anziani gestita dal sottoscritto, n.q. di legale
rappresentante della società di cui sopra, devono essere sorretti dal diritto di replica.
Con la presente, dunque, chiedo di esercitare, per l’appunto, il diritto di replica, ai sensi dell’art. 8
Legge 47/1948, pubblicando la nota, che invio di seguito, nella collocazione prevista dalla legge e
con risalto analogo a quello riservato all’articolo giornalistico cui la replica si riferisce.
“ La attuale casa di riposo sita in Pecetto Torinese via Cambiano 39, non è abusiva. Nessun
arresto è stato effettuato dal momento in cui la gestione fa capo al sottoscritto. La Guardia di
finanza non ha mai richiesto accesso alla casa di cura e alla gestione e ai libri contabili dal
sottoscritto gestiti, comunque a disposizione dell’Autorità. Nessun farmaco scaduto è, mai, stato
somministrato ad alcun paziente, né, è stato “estorto” alcun testamento olografo dagli ospiti
della Casa di Cura. Nessuna persona, dipendente e/o collegata alla mia società è mai stata
sottoposta ad indagini né arrestata. Nessun anziano in stato di abbandono è stato mai rinvenuto
nella mia casa di cura. Né tanto meno 14 persone. Nessuna circonvenzione di incapace di alcuno.
Nessuna persona, priva dei requisiti, opera nella mia struttura. Si chiede altresì la rimozione
delle immagini lesive comparse sul web che ricollegano la mia struttura a quella incriminata”.

Grande partecipazione alla processione della Consolata

Ieri sera a Torino dal Santuario della Consolata è partita la tradizionale processione, guidata dall’arcivescovo Mons. Repole. Molto ampia la partecipazione della cittadinanza, come testimoniano le foto scattate da Igino Macagno.