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A Torino i protocolli unità cinofile per persone scomparse, con l’ausilio di cani disabili

L’unione di forza tra una volontaria esperta Dog Trainer e uno dei massimi esponenti della disciplina del Mantrailing ed ecco nascere i protocolli di lavoro per la formazione di Unità Cinofile da ricerca persone scomparse con l’ausilio di cani diversamente abili (cani disabili). Ivan Schmidt, uno dei pionieri della disciplina del K9 Mantrailing in Italia con alle spalle più di 40 casi operativi quale consulente tecnico ha introdotto per la prima volta nel 2014 la disciplina ai cani disabili mettendo a punto per ogni deficit motorio e sensoriale dei protocolli ben precisi per aiutare cane e conduttore a diventare un vero binomio. L’unione di forze tra queste due entità di spicco della cinofilia (Vassilia Sacco attualmente conduce nel Mantrailing Bobo (boxer cieco) hanno spinto i due ad elaborare dei protocolli di lavoro specifici per la disciplina per permettere ad altri cani disabili di poter accedere ad un percorso di questo tipo. L’obiettivo e il sogno degli ideatori è quello di dimostrare che la disabilità è solo negli occhi di chi guarda e che anche un cane con delle disabilità quale sordità, cecità o con deficit motori possano essere integrati al servizio della società e non più invece come spesso accade essere visti come uno scarto.

Chi sono i progettisti:

La Dott.ssa Vassilia Sacco è volontaria 2016 dell’Associazione La Casa di Axel e si occupa principalmente delle adozioni in particolare di molossi e Terrier, dove si assicura che i medesimi animali vengano seguiti anche post adozioni da professionisti del settore. Expert Dog Trainer e Tecnico di K9 Mantrailing, in formazione continua nell’ambito della riabilitazione comportamentale con specializzazione nei cani disabili.

Ivan Schmidt, Senior Dog Coach Trainer di fama internazionale, specializzato in K9 Mantrailing e nella rieducazione comportamentale di soggetti aggressivi, fobici e disabili con docenze accademiche in tutta Europa (Spagna, Francia, Italia, Svizzera).

“Ci sono animali che ci entrano sotto la pelle, nel sangue, nell’anima. Animali che in un qualche modo sono finiti in un vortice di sfortuna, che sono stati condannati dalla società. A noi piace credere nel riscatto, nella rivincita nella seconda possibilità. Ci piace credere che anche per loro ci possa essere un posto piacevole con noi” (Vassilia & Ivan)

Foto: Vassilia Sacco con “Bobo” cane boxer cieco.

Nuovo ospedale di Ivrea, incontro con i sindaci

L’ASSESSORE ALLA SANITA’ LUIGI ICARDI: «ABBIAMO RACCOLTO DAI SINDACI LE OPINIONI SUL SITO CHE RITENGONO PIÙ IDONEO, IN MODO CHE LA REGIONE POSSA SCEGLIERE AL MEGLIO E NEL RISPETTO DELLE ASPETTATIVE DEL TERRITORIO. ENTRO LUGLIO LA DECISIONE FINALE»

 

L’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, ha incontrato  nel Palazzo della Regione Piemonte una rappresentanza dei sindaci dell’Asl To4 per fare il punto sulle opzioni per la realizzazione del nuovo ospedale dell’Ambito eporediese.

 

L’assessore ha riepilogato gli esiti dello studio Agm sul contesto di riferimento e delle esigenze cliniche, sanitarie e assistenziali del bacino d’utenza per la definizione dell’assetto che la rete erogativa deve avere e l’identificazione delle linee guida che mirino al riordino dell’intero sistema.

Riguardo al dimensionamento clinico gestionale del nuovo ospedale di Ivrea, definito anche in rapporto al ruolo e alla strategia di rilancio degli ospedali di Cuorgnè e Lanzo, si tratta di una struttura con un’“impronta” di 44.000 metri quadrati e 276 posti letto complessivi (206 posti letto ordinari + 70 posti “tecnici”).

 

Grazie ai fondi ottenuti da Inail, per la realizzazione dell’opera sono già a disposizione 140 milioni di euro, che si stima potrebbero salire a 182 milioni considerando l’aggiornamento standard dei costi, un aumento pienamente sostenibile nell’ambito delle risorse complessive stanziate da Inail per il Piemonte.

 

Quanto alle tre aree candidate a ospitare il nuovo ospedale (Ex Montefibre, Olivetti e Ribes Pavone), le indicazioni tecniche mettono di fatto fuorigioco il sito Olivetti, mentre vedono sostanzialmente alla pari le opzioni Ex Montefibre e Ribes Pavone, in quanto l’Area Ex Montefibre, inizialmente penalizzata nello studio Ires per le dimensioni inferiori rispetto a quella di Pavone, risulterebbe invece ampiamente sufficiente, vista la superficie fondiaria necessaria rilevata dopo la definizione dell’impronta al suolo dell’ospedale.

 

Sempre riguardo all’Area Ex Montefibre, in termini di accessibilità veicolare va tenuta in debita considerazione anche l’opportunità legata alla realizzazione del nuovo svincolo autostradale di S. Bernardo, inserito nel piano degli interventi a cura del nuovo concessionario autostradale. In tale scenario, l’accessibilità al nuovo ospedale sarebbe notevolmente migliorata.

 

«Nello specifico – ha detto l’assessore Icardi – l’Area ex Montefibre e l’Area di Pavone, presentano entrambe un buon livello di soddisfazione e sono entrambe idonee alla localizzazione dell’ospedale. Abbiamo raccolto dai sindaci le opinioni sul sito che ritengono più idoneo, in modo che la Regione possa scegliere al meglio e nel rispetto delle aspettative del territorio. Entro luglio la decisione finale».

 

Il Circolo dei lettori riflette sulla Terra, casa comune della vita 

 

Il programma estivo del Circolo all’Armida. Ogni martedì dal 27 giugno al 18 luglio

 

 

La Fondazione Circolo dei lettori va al fiume per l’estate. Anche quest’anno tra fine giugno e luglio, il Circolo dei lettori è in riva al Po, alla Terrazza del Circolo Canottieri Armida per quattro incontri sulla salvezza del mondo. Si intitola Terra, casa comune della vita il ciclo estivo che, dalle sponde torinesi del primo fiume italiano, invita a riflettere sulla crisi, i cambiamenti e le transizioni che dobbiamo mettere in atto per siglare un new deal ambientale con la nostra unica casa. A partire dal 27 giugno, per quattro martedì, molti angoli e diversi punti di vista approfondiscono temi legati alla terra e alla vita, quattro dialoghi tra saggisti, giornalisti, studiosi.

Si inizia con l’incontro tra il giornalista Jaime D’Alessandro e la reporter Mariangela Pira, a partire dai rispettivi saggi Immaginare l’immaginabile (Bollati Boringhieri) e Effetto domino (Chiarelettere), un confronto sull’umanità, legata da un tutto intrinseco e irrimediabile, la nostra casa comune. Il secondo appuntamento mette al centro le nostre abitudini alimentari: Alberto Grandi, autore per Aboca di Storie delle nostre paure alimentari e Fabio Ciconte, che ha scritto L’ipocrisia dell’abbondanza pubblicato da Laterza, si domandano se l’ossessione collettiva per il cibo e le abitudini sul suo consumo rispondano o meno alla domanda su cosa e come mangiamo. Il terzo episodio è dedicato agli animali, tutti, i domestici e quelli più esotici o altre specie a rischio estinzione, tutti sempre più protagonisti del nostro immaginario e umanizzati: Franco Marcoaldi, autore di Baldo Ribaldo e In Breve (La nave di Teseo) e Animali in versi (Einaudi) discute con la scrittrice Ilaria Gaspari e il curatore di Torino Spiritualità Armando Buonaiuto domandandosi se, al contrario, gli animali possano farci recuperare la nostra animalità. All’Armida, società di canottieri, nel periodo di Terra, casa comune della vita sarà esposta la gondola proveniente dalla Peschiera dei Giardini della Reggia di Venaria, un prestito da La Venaria Reale. All’acqua e alla discussione intorno al bene più prezioso della vita è dedicato l’appuntamento conclusivo del ciclo estivo della Fondazione Circolo dei lettori: Simone Regazzoni, autore di Oceano (Ponte alle Grazie) dialoga con Stefano Fenoglio, autore di Uomini e Fiumi (Rizzoli) discutendo dell’idrosfera, della sua centralità per la vita, dell’urgenza di salvarla.

 

 

Il programma completo e come prenotarsi: 

 

martedì 27 giugno h 18

SIAMO TUTTI INTRINSECAMENTE COLLEGATI

con Jaime D’Alessandro, Immaginare l’immaginabile (Bollati Boringhieri), Mariangela PiraEffetto domino(chiarelettere), modera Francesca RossoSiamo tutti intrinsecamente e irrimediabilmente legati. Quel che accade in paesi all’apparenza distanti continua a ripercuotersi a cascata su tutti gli altri, in un effetto domino. Un confronto sulla nostra umanità, su quello che siamo davvero dopo questi anni, di quello che avremmo potuto diventare se avessimo preso sul serio la strana primavera di idee nata dalla clausura forzata, di quello che ci attende avvicinandoci a grandi passi verso una crisi climatica che cambierà molto, se non tutto, la vecchia «normalità».

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martedì 4 luglio h 18

SEI ANCORA QUELLO CHE MANGI?

con Alberto GrandiStorie delle nostre paure alimentari (Aboca), Fabio CiconteL’ipocrisia dell’abbondanza (Laterza), modera Simona De CieroLa centralità del cibo nella nostra epoca è indiscussa, a volte trascende nell’ossessione. Ci sono le persone onnivere, vegane, vegetariane, le crudiste e le pescetariane. C’è chi mangia poco, chi tanto, chi a intermittenza. I mass media sono pieni di discorsi sul cibo biologico e su quello sintetico; sulle intolleranze e sulla dieta mediterranea; di Master Chef e Quattro Ristoranti; di tutorial e ticktock. Ma tutto questo turbinio di informazioni in cui siamo immersi ci dice davvero cosa e come mangiamo?

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martedì 11 luglio h 18

GLI ANIMALI CI GUARDANO

con Franco MarcoaldiBaldo e Ribaldo In breve (La nave di Teseo), Ilaria Gaspari, modera Armando BuonaiutoGli animali (cani e gatti, galline, maiali, coccodrilli e pantegane, cinghiali, orsi e tartarughine, zanzare, e chi più ne ha più ne metta) fanno ormai totalmente parte della nostra vita sociale, del dibattito pubblico, dei momenti privati. Ed è lampante quanto siano sempre più presenti nella quotidianità, di fatti e di parole, in una maniera e con un peso diverso rispetto al passato – non più solo utilitaristico, per intenderci. E se, invece di affibbiare a loro la nostra umanità, riuscissimo a ricordarci, anche solo guardandoli, della nostra animalità?

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martedì 18 luglio h 18

FILOSOFIA DELL’ACQUA

con Simone RegazzoniOceano (Ponte alle Grazie), Stefano FenoglioUomini e fiumi (Rizzoli), modera Giorgia MarinoSi chiama Blu Marble la prima foto della Terra scattata dallo spazio, dall’equipaggio dell’Apollo 17 nel 1972. Questo emozionante scatto rende ancora più chiaro quanta parte del nostro pianeta sia ricoperta di acqua (per il 70%). Che rapporto c’è tra la vita (la sua origine e la sua sopravvivenza) e, appunto, l’acqua? Tutti gli esseri viventi sono immersi in una sfera d’acqua, l’idrosfera: fondamentale è quindi conoscere il ciclo che la regola. Così come è ormai doveroso affrontare la questione dell’inquinamento e del surriscaldamento delle acque, della morte dei coralli, della plastica che minaccia la vita dei viventi acquatici (e anche la nostra).

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tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero 

con prenotazione obbligatoria su torino.circololettori.it

info incontri 011 8904401 I info@circololettori.it

prenotazioni aperitivo e cena 011 6699219

I consigli di Poste Italiane per evitare le truffe

Torino, 22 giugno 2023 – Poste Italiane, impegnata da tempo nel promuovere la cultura della sicurezza e della prevenzione dai fenomeni di microcriminalità, raccomanda poche e semplici regole per evitare di incorrere in truffe ed effettuare acquisti in sicurezza.

I truffatori – dichiara Alessandra Maida, Responsabile Fraud Management Nord-Ovest di Poste Italiane – non possono fare nulla senza il vostro aiuto pertanto la prima cosa alla quale prestare la massima attenzione sono i falsi operatori di Call Center di Poste Italiane o di Postepay perché Poste Italiane non chiede MAI in nessuna modalità (e-mail, sms, chat di social network, ufficio postale e prevenzione frodi), le credenziali di accesso, i codici di sicurezza, i PIN di carte di credito né chiede mai di installare APP come strumento per la sicurezza”.

I rischi maggiori sono legati ai tentativi da parte di terze persone di carpire, attraverso artifizi o raggiri e inganni i dati riservati dei cittadini (dati della carta di pagamento, utenza, password, codici di accesso e/o PIN dispositivi). Qualche semplice consigli per difendersi.

Tra i principali consigli c’è quello di non fornire mai le proprie credenziali di accesso al sito di Poste o alle proprie APP (il nome utente e la password, il codice posteid), i dati delle proprie carte (il PIN, il numero della carta con la data di scadenza e il CVV) e i codici segreti per autorizzare le operazioni. “Poste Italiane – ribadisce Maida – non chiederà mai di disporre transazioni di qualsiasi natura paventando falsi problemi di sicurezza sul tuo conto o la tua carta tantomeno spingendoti a recarti in Ufficio Postale o in ATM per effettuarle. Inoltre, se qualcuno, spacciandosi per un operatore di Poste Italiane S.p.A. o PostePay S.p.A., dovesse chiederti quanto sopra riportato, puoi essere sicuro che si tratta di un tentativo di frode, quindi non assecondare la richiesta in nessun caso”.

Altri consigli utili:

  • Non rispondere mai a e-mail, sms, chiamate o chat da call center in cui ti vengono chiesti i propri codici personali (Utenza, password, codici di sicurezza e dati della carta di pagamento), né in cui Poste Italiane ti chiede di sbloccare pacchi in giacenza

  • Controlla sempre l’attendibilità di una e-mail prima di aprirla: verifica che il mittente sia realmente chi dice di essere e non qualcuno che si finge qualcun altro (ad esempio controlla come è scritto l’indirizzo e-mail da cui ti è arrivata);

  • Non scaricare gli allegati delle e-mail sospette prima di aver verificato che il mittente sia noto o ufficiale;

  • Non cliccare sul link contenuto nelle e-mail sospette; se per errore dovesse accadere, non autenticarti sul sito falso, chiudi subito il web browser;

  • Utilizza l’App per usufruire anche del servizio gratuito di push notification ed essere informato in tempo reale sulle operazioni di pagamento effettuate con il tuo conto corrente e le tue carte di pagamento. In alternativa attiva il servizio di notifica tramite SMS sul tuo telefono cellulare, gratuito per i pagamenti su siti internet e su app. Per ulteriori informazioni sul servizio consulta i fogli informativi nella sezione Trasparenza Bancaria del sito Poste.it.

In casi sospetti segnala a Poste Italiane eventuali e-mail di phishing inoltrandole all’indirizzo antiphishing@posteitaliane.it oppure rivolgiti al tuo Ufficio Postale.

Feriti nello scontro tra due auto e un tram a Torino

Ieri in corso Einaudi si è verificato un incidente tra due automobili e un tram della linea 15 Gtt.  Giunti sul posto i vigili del fuoco, la polizia municipale  per i rilievi  e i sanitari. Alcune persone sono rimaste lievemente ferite.

Barista incinta accoltellata a Torino

Una giovane di 28 anni incinta è stata accoltellata ieri sera, in corso Umbria a Torino durante una rissa che ha coinvolto una decina di persone. La notizia è stata diffusa da  Carlo Emanuele Morando, consigliere della Lega della Circoscrizione 4, che ha postato le immagini della rissa sui social. La ragazza, una barista, è ricoverata in ospedale.

La Guardia di Finanza compie 249 anni

Nella mattinata di oggi 22 giugno 2023 è stato celebrato a Torino, nella Caserma “Emanuele Filiberto di Savoia Duca d’Aosta” di Corso IV Novembre 40, il 249° Anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza, alla presenza del Comandante Regionale Piemonte – Valle d’Aosta, Generale di Divisione Benedetto Lipari e delle massime Autorità locali.

La ricorrenza, molto sentita dalle Fiamme Gialle in servizio e da quelle in congedo, rappresentata dall’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia (A.N.F.I. – Sezioni di Torino e di Aosta), ha visto la partecipazione, nella piazza d’Armi della Caserma, di tutti i Comandanti Provinciali e del Comandante Territoriale di Aosta, dei Comandanti  dei Reparti alla sede, di una rappresentanza di militari in servizio nel capoluogo piemontese nonché della Fanfara della Brigata Alpina Taurinense dell’Esercito Italiano, che ha fornito il proprio prezioso apporto per l’accompagnamento musicale.

Nel corso della cerimonia, anticipata da un momento di raccoglimento dedicato alla deposizione di una corona d’alloro ai piedi della Bandiera nazionale, in onore dei militari del Corpo caduti in servizio e nell’adempimento del dovere, è stata data lettura del messaggio del Presidente della Repubblica e dell’Ordine del Giorno Speciale del Comandante Generale della Guardia di Finanza, per proseguire poi con la consegna di alcune ricompense di ordine morale ai militari particolarmente distintisi in servizio.

L’evento costituisce, da sempre, anche l’occasione per effettuare un bilancio sulle attività svolte dalle Fiamme Gialle nel decorso 2022 e nei primi cinque mesi del 2023, nei vari settori strategici affidati al Corpo dall’Autorità di Governo, finalizzate ad assicurare massima efficacia nel contrasto di tutte le forme di illegalità economica e finanziaria, per la tutela dell’economia legale, a favore delle imprese rispettose delle regole e dei cittadini onesti.

 

 

BILANCIO OPERATIVO DAL 1° GENNAIO 2022 AL 31 MAGGIO 2023

IMPEGNO “A TUTTO CAMPO” CONTRO LA CRIMINALITÀ A TUTELA DI CITTADINI E IMPRESE

Nel 2022 e nei primi cinque mesi del 2023, i Reparti piemontesi e valdostani della Guardia di Finanza hanno eseguito circa 60 mila interventi ispettivi e oltre 3.400 indagini per contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell’economia: un impegno “a tutto campo” a tutela di famiglie e imprese, destinato ad intensificarsi ulteriormente per garantire la corretta destinazione delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

CONTRASTO DELLE FRODI SUI CREDITI D’IMPOSTA E DELL’EVASIONE FISCALE

Le attività investigative e di analisi sui crediti d’imposta agevolativi in materia edilizia ed energetica hanno permesso di sequestrare crediti inesistenti per un ammontare di oltre 2,2 miliardi.

Sono stati individuati 822 evasori totali, ossia esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo completamente sconosciuti al fisco (molti dei quali operanti attraverso piattaforme di commercio elettronico), e 1.114 lavoratori in “nero” o irregolari.

Scoperti, inoltre, 125 casi di evasione fiscale internazionale, principalmente riconducibili a stabili organizzazioni occulte, a manipolazioni dei prezzi di trasferimento, a residenze fiscali fittizie e all’illecita detenzione di capitali oltreconfine.

I soggetti denunciati per reati tributari sono 1.157, di cui 35 tratti in arresto. Il valore dei beni sequestrati quale profitto dell’evasione e delle frodi fiscali è di oltre1,5 miliardi.

Sono state avanzate 93 proposte di cessazione della partita Iva e di cancellazione dalla banca dati Vies nei confronti di soggetti economici connotati da profili di pericolosità fiscale.

I 326 interventi in materia di accise hanno permesso di sequestrare circa 10 tonnellate di prodotti energeticie di accertare oltre 28 tonnellate consumate in frode.

1.242 sono, invece, i controlli doganali sulle merci introdotte sul territorio nazionale in evasione d’imposta, contraffatte o in violazione delle norme sulla sicurezza.

Le attività di contrasto al contrabbando hanno portato alsequestro di circa 800 chilogrammi di tabacchi lavorati esteri e alla denuncia di 1 soggetto, tratto in arresto.

I controlli e le indagini contro il gioco illegale hanno permesso di verbalizzare 47 soggetti, di cui 15 denunciati all’Autorità Giudiziaria.

TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA

L’attività della Guardia di Finanza nel comparto della tutela della spesa pubblica è orientata a vigilare sul corretto utilizzo delle risorse nazionali e dell’Unione europea per la realizzazione di interventi a sostegno di imprese e famiglie.

Le direttive operative impartite per il corrente anno mirano, in particolare, al presidio dei progetti e degli investimenti finanziati con risorse del PNRR. Ciò anche in ragione del ruolo affidato al Corpo nell’ambito del sistema di governance del Piano.

Complessivamente, in tale arco temporale, i Reparti operativi hanno svolto oltre 4.100 interventi nel settore, cui si aggiungono 3.981 indagini delegate dalla magistratura nazionale – penale e contabile – ed europea (EPPO), al cui esito sono stati denunciati all’A.G. 2.198 soggetti e segnalati alla Corte dei conti 381 responsabili in relazione all’accertamento di danni erariali per oltre 126 milioni di euro.

Le frodi scoperte ai danni delle risorse dell’Unione europea ammontano a oltre 5 milioni mentre quelle relative ai finanziamenti nazionali, alla spesa previdenziale e assistenziale sono pari a circa 54 milioni.

In materia di reddito di cittadinanza sono stati eseguitioltre 1.900 controlli, tutti selettivamente orientati grazie a mirate analisi di rischio sviluppate dalla Componente speciale, che hanno consentito di accertare contributi indebitamente richiesti e/o percepiti per circa 14 milioni di euro, e denunciare 1.734 responsabili.

In tema di appalti, sono state monitorate procedure contrattuali per oltre 73 milioni di euro, di cui quasi 3,5 milioni riferibili a investimenti finanziati con risorse del PNRR.

L’azione del Corpo nel contrasto ai fenomeni corruttivie ad altri delitti contro la Pubblica Amministrazione è stata svolta facendo leva sulle peculiari potestà investigative che connotano la polizia economico-finanziaria e sviluppando indagini strutturate, di natura tecnica, finanziaria e patrimoniale, volte a ricostruire le regie criminali e il ruolo dei soggetti coinvolti. In tale comparto, sono state denunciate, complessivamente,381 persone.

CONTRASTO DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA E ECONOMICO-FINANZIARIA

In materia di riciclaggio e autoriciclaggio sono stati eseguiti 91 interventi, che hanno portato alla denuncia di 257 persone, di cui 58 tratte in arresto, e al sequestro di beni per un valore di oltre 1,5 miliardi per riciclaggio e ulteriori altri 1,5 miliardi di euro per autoriciclaggio. A oltre 7,5 milioni di euro ammontano, invece, i sequestri per usura.

Sono state analizzate oltre 3.500 segnalazioni di operazioni sospette, di cui 12 attinenti al finanziamento del terrorismo.

Ai confini terrestri sono stati eseguiti oltre 1.945 controllisulla circolazione della valuta con la scoperta di illecite movimentazioni per oltre 10 milioni di euro e l’accertamento di 380 violazioni con il sequestro di circa 500 mila euro.

Ammontano a oltre 500 mila euro i sequestri di valuta, titoli, certificati e valori bollati contraffatti eseguiti nei confronti di 104 soggetti, di cui 1 tratto in arresto.

In materia di reati fallimentari e del codice della crisi d’impresa i beni sequestrati ammontano a oltre 1 milione di euro su un totale di patrimoni distratti di oltre 720 milioni di euro.

In applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 101 soggetti, conclusi con l’applicazione di provvedimenti di sequestro e confisca per un totale di oltre 16,1 milioni di euro. Ammonta, invece, a circa 33 milioni di euro il valore dei beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie proposti all’Autorità Giudiziaria per l’applicazione delle misure ablatorie.

Tra questi, ai sensi del Codice Antimafia, si annoverano69 misure di prevenzione nei confronti di soggetti connotati da c.d. “pericolosità economico-finanziaria” ai quali sono conseguiti sequestri per quasi 2 milioni di euro e confische per circa 1,5 milioni di euro.

Sono stati eseguiti, poi, circa 7 mila accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica, la maggior parte dei quali riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia.

Nel periodo in esame, i Reparti del Corpo hanno sequestrato, in territorio nazionale, circa 750 chilogrammi di sostanze stupefacenti, in prevalenza costituite da cocaina, hashish e marijuana, denunciando all’A.G. 202 soggetti (di cui 69 in stato di arresto) e segnalandone oltre 1.500 ai Prefetti.

Il contrasto ai traffici illeciti, in generale, viene assicurato anche nell’ambito del Servizio “117”, oggetto di recenti interventi in campo operativo, addestrativo e tecnico-logistico, finalizzati a incrementare la prontezza operativa e l’efficacia d’intervento delle pattuglie sul territorio e dei mezzi navali, a riscontro delle segnalazioni del cittadino.

Sul versante della tutela del mercato dei beni e dei servizi, sono stati eseguiti 783 interventi, sviluppate 206 deleghe dell’Autorità Giudiziaria e denunciati 288 soggetti. A seguito di tali attività sono stati sottoposti a sequestro oltre 42 milioni di prodotti contraffatti, con falsa indicazione del made in Italy, non sicuri e in violazione della normativa sul diritto d’autore.

Sono stati, anche, sequestrati 220 mila litri e 250 tonnellate di prodotti agroalimentari, recanti marchi industriali falsificati, indicazioni non veritiere nonché oggetto di frode commerciale.

OPERAZIONI DI SOCCORSO E CONCORSO NEI SERVIZI DI ORDINE E SICUREZZA PUBBLICA

Nel 2022, gli interventi complessivi effettuati dalle 6 stazioni S.A.G.F. site sull’arco alpino piemontese e valdostano sono stati 404 e hanno permesso di portare in salvo 541 persone e recuperare 63 salme.

L’attività del comparto alpestre, che sta continuando anche nel 2023, ha consentito di eseguire ad oggi 124 interventi, salvare 162 persone e recuperare 6 salme.

L’impegno concorsuale del Corpo nella tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica continua ad essere garantito nell’ambito della gestione delle manifestazioni pubbliche e di eventi di particolare rilevanza, cui il Corpo partecipa prioritariamente con l’impiego dei militari specializzati Anti Terrorismo Pronto Impiego “AT-P.I.”.

Italia 61 e dintorni: spacciatori nei giardini e in via Nizza

Caro direttore,

mi rivolgo a voi per esprimere la mia profonda preoccupazione riguardo alla presenza di spacciatori nei giardini di Italia 61 e di fronte al Koko Moda di Via Nizza 389. Mi dispiace constatare che queste aree pubbliche, che dovrebbero essere luoghi di svago e relax, siano diventati dei punti di incontro per individui che lucrano sulla vendita di sostanze stupefacenti.

In particolare, sono colpito dalla situazione che si è venuta a creare davanti al laghetto di Italia 61. Un luogo solitamente frequentato da famiglie e persone in cerca di tranquillità, ora è divenuto un triste spettacolo, dove gruppi di spacciatori si spostano liberamente causando disagio e paura tra i visitatori. La presenza di questi individui fa sì che i residenti e i frequentatori abbandonino i giardini, privandosi di un’opportunità di svago e divertimento.

La situazione non è migliore di fronte al Koko Moda di Via Nizza 389. In uno dei quartieri più vivaci e frequentati della città, assistere alla vendita di droga in piena luce del giorno è semplicemente inaccettabile. È umiliante che spacciatori si appropriino di spazi pubblici come se fossero loro proprietà, limitando la sensazione di sicurezza e tranquillità per i cittadini che di lì transitano.

Mi aspetto che le autorità competenti intervengano con decisione per contrastare queste situazioni. È necessario che vengano aumentati i controlli delle forze dell’ordine e che si attuino azioni mirate per risolvere efficacemente il problema della presenza di spacciatori. È inconcepibile che questo tipo di attività possa svolgersi impunemente nelle nostre città, intaccando la qualità della vita dei cittadini.

FATEVI UN GIRO ANCHE TRA ALCUNI LOCALI PRESENTI TRA EATALY E PIAZZA CARDUCCI.

Chiedo, altresì, che il giornale si faccia portavoce di questa problematica, sensibilizzando l’opinione pubblica su quanto accade nei giardini di Italia 61 e di fronte al Koko Moda di Via Nizza 389. È necessario che il problema sia affrontato in maniera concreta e che si sensibilizzino tutti gli attori coinvolti, compresi i residenti, affinché si possano mettere in atto strategie efficaci per porre fine a questa situazione.

Spero che le mie parole riecheggino nei corridoi delle istituzioni e che l’attenzione si rivolga nuovamente verso queste aree, per ripristinare la sicurezza e il benessere pubblico.

LETTERA FIRMATA

Un successo la prima edizione del Regina Music Fest

La prima festa della musica per i bambini dell’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino
U.G.I. Unione genitori italiani
in collaborazione con
Città della Salute e della Scienza di Torino
l’Associazione culturale Hiroshima Mon Amour
e con le Associazioni di volontariato che operano all’interno dei reparti
dell’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino
e grazie al sostegno di Stellantis
presenta
la Iˆ edizione del
REGINA MUSIC FEST
La prima festa della musica per i bambini
dell’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino
Padrino dell’evento il trasformista Arturo Brachetti
Mercoledì 21 giugno – UGI – Unione Genitori Italiani, in collaborazione con Città della Salute e della Scienza di Torino, con le numerose Associazioni di volontariato che operano all’interno dei reparti dell’ospedale Infantile Regina Margherita, in partnership con l’associazione culturale Hiroshima Mon Amour e grazie al sostegno di Stellantis, ha presentato il REGINA MUSIC FEST, la prima festa della musica dedicata ai piccoli pazienti e ai loro familiari con giochi, intrattenimento e musica.
È stato il trasformista Arturo Brachetti il padrino dell’evento, che, dalle 15 alle 18, in piazza Polonia ha portato colori e note per la gioia dei bambini. Grande attesa per le rime del cantante rap Willie Peyote e di Pietro Morello, polistrumentista, tiktoker e innovatore, che è giunto al cuore dei più piccoli con le sue canzoni e i suoi progetti di musicoterapia, trasformando semplici oggetti in strumenti musicali. Trascinante afro sound invece con il percussionista Ablaye Magatte Dieng, che, con la sua Associazione Culturale Tamra, porta avanti la tradizione griots, storici intrattenitori, musicisti e artisti della società senegalese.
Direttamente da Varazze sono arrivate le singer sisters 4Calamano – Lara, Maya, Dana e Jade – star del web con le loro armonie a cappella. Ha giocato invece in casa il coro Choirm, formazione di 25 elementi tra medici, infermieri e fitoterapisti dell’ospedale infantile, che per l’occasione ha proposto un repertorio pop. Pescati tra i piccoli ospiti dell’infantile, si sono esibiti anche un cantante e un musicista.
Con le marionette di Rašid Nikoliç, in arte The Gipsy Marionettist, ci si è potuti tuffare nella tradizione di un mestiere antico, con radici in tempi differenti e luoghi diversi, dall’Africa al Giappone fino all’est-Europa. In passato costruire marionette era un modo per raccontare storie ed esorcizzare le paure, tirarle fuori dal cuore, rappresentarle e comprenderle. Con il suo spettacolo di commedia a filo, Rašid ha donato momenti di profonda umanità. Lo sanno bene i suoi spettatori, bambini e adulti che sempre si incantano nel vederlo in azione. Hanno contributo infine allo stupore e all’entusiasmo generale i trampolieri della scuola Settimo Circo, che hanno brillato nel loro travestimento da Kiss, la celebre rock-metal band anni ’70.
A portare gusto e dolcezza ci ha pensato invece La Fattoria del gelato con le sue deliziose merende. Tutto per un pomeriggio di svago e condivisione e per un’evasione dalla quotidianità. Una festa per i più piccoli, anche dentro i reparti grazie alle incursioni degli artisti in corsia.
L’evento è stato organizzato da UGI, Unione genitori italiani, in collaborazione con Città della Salute e della Scienza di Torino, in partnership con l’associazione culturale Hiroshima Mon Amour, con il sostegno di Stellantis e grazie alla collaborazione delle numerose Associazioni di volontariato che operano all’interno dei reparti dell’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino: Vip – Viviamo in positivo ODV, Neuroland, Forma – Fondazione Ospedale Regina Margherita, Casa OZ, Casa Giglio, AVO – Associazione volontari ospedalieri, Amico Libro, AITF – Associazione italiana trapiantati di fegato bimbi, AIC – Associazione italiana celiachia, ABIO – Associazione per il bambino in ospedale e AABC – Associazione Amici dei bambini cardiopatici.

 Quarant’anni di attività della Cooperativa sociale “Dalla Stessa Parte”

Il 29 giugno un grande evento a Ciriè per celebrare le tappe della sua attività. Dalla fondazione nel 1983 per volontà di Franco Malerba, rimasto paraplegico dopo un incidente, ai progetti di inclusione sociale tra Torino e provincia per dare un’opportunità a coloro che rimangono ai margini della società e del mondo del lavoro: persone con disabilità psico-fisiche, donne fragili e giovani in cerca di occupazione. Fino all’apertura del Laboratorio Franco Malerba, il nuovo insediamento produttivo sostenibile che fornirà prodotti e servizi alle aziende locali e alla comunità, e costituirà una nuova Comunità Energetica Rinnovabile.

 

  Oltre 2500 persone con disabilità psico-fisiche, giovani in cerca di occupazione e migranti richiedenti asilo, donne fragili, studenti tirocinanti e inserimenti nei Centri Diurni; circa 40 progetti di inclusione sociale partecipati; una rete di più di 50 attori coinvolti, tra imprese private, istituzioni, enti pubblici e realtà del terzo settore; 5 aree di intervento nel laboratorio (assemblaggio, collaudo visivo e strumentale, confezionamento e inscatolamento, test funzionali, riparazioni) e diverse altre attività e servizi come l’accoglienza ai migranti, l’apicoltura, la gestione delle eccedenze alimentari e la manutenzione del verde urbano pubblico e privato.

Sono i numeri di quarant’anni di attività della Cooperativa sociale “Dalla Stessa Parte”, fondata nel 1983 da Franco Malerba per dare un’opportunità a coloro che rimangono ai margini della società e del mondo del lavoro. Ha sede a Ciriè in una struttura di 150 mq dove lavorano i 19 soci cooperatori e i volontari che ogni anno partecipano ai diversi progetti.

Per celebrare l’importante anniversario è in programma un grande evento il 29 giugno alle 19 a Ciriè sotto la tensostruttura di Villa Remmert in cui verrà presentato il Laboratorio Franco Malerba, un nuovo insediamento produttivo sostenibile a Lanzo che fornirà prodotti e servizi alle aziende locali e alla comunità, grazie all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate e costituirà anche una nuova Comunità Energetica Rinnovabile per coprire il fabbisogno di energia elettrica di cittadini, attività commerciali, imprese, enti territoriali e autorità locali, con un impianto alimentato da fonti rinnovabili. Il Laboratorio recupererà, in modo originale e accogliente, un’area produttiva non più in uso nell’ex Cotonificio Vallesusa, struttura storica, con indubbi vantaggi per la cittadinanza.

La vita di Franco Malerba, portavoce dei più deboli e fondatore della Cooperativa

Paraplegico dall’età di diciotto anni a causa di un incidente stradale che gli procura lesioni irreversibili alla colonna vertebrale, quella di Franco Malerba (classe 1948) è la storia di un giovane con tanta voglia di vivere che a partire da quel tragico evento si confronta e si scontra con un mondo segnato da innumerevoli difficoltà e colmo di discriminazioni verso le persone con disabilità: subisce infatti l’esclusione dal mondo del lavoro, l’assenza di opportunità di relazioni sociali, la marginalizzazione dovuta alle barriere architettoniche e alla scarsa sensibilità della gente.

Nonostante tutto, la sua positività e la capacità di attingere motivazione da chi soffre di patologie più gravi della sua ma cerca di vivere comunque un’esistenza piena e soddisfacente, gli permettono di trovare la forza per rialzarsi e lottare per difendere i diritti di chi è svantaggiato.

Nel 1976 a Torino crea un gruppo di advocacy – l’UICEP – che ben presto si espande a livello regionale e nazionale e si fa promotore dell’abbattimento delle barriere architettoniche e del rifiuto delle azioni di “solidarietà ipocrita”, di facciata, non finalizzate cioè a cambiare radicalmente le condizioni critiche. Partecipa come opinionista alle dirette di Radio Diocesana per amplificare la voce delle tante persone portatrici di handicap e delle loro famiglie e per sensibilizzare la comunità sulle difficoltà che vivono ogni giorno e sulle loro esigenze. Col passare degli anni si attiva anche su altri fronti e, insieme alle battaglie a favore dei disabili, inizia ad allargare il campo dei diritti negati anche ad altre categorie: i bambini senza genitori, le famiglie in povertà, gli anziani soli. Matura quindi la decisione di rendersi disponibile, con sua moglie Agnese, ad accogliere ragazzi in affido famigliare e il suo caso rappresenta di fatto il primo esempio in Piemonte di affido in nucleo famigliare con disabilità.

Dopo gli anni di attivismo a Torino, tra volontariato e radio, nel ’79 si trasferisce nel ciriacese, e si rende subito conto che le conquiste sui diritti ottenute nella grande città, qui in provincia non sono mai arrivate. Riparte dunque da capo, incontra e ascolta altre persone della comunità locale sensibili alle stesse problematiche e ne raccoglie bisogni e richieste. Contribuisce alla nascita del Gruppo Inserimento Sociale Handicappati (GISH), un’organizzazione impegnata nella difesa dei diritti delle persone svantaggiate: inizia a portare i disabili in strada, nelle piazze e davanti alle sedi istituzionali, e ancora in tanti ricordano la manifestazione davanti al Comune di Ciriè in cui raduna i disabili all’uscita di una seduta del Consiglio per far sentire la loro voce direttamente agli amministratori. Poi, come vicepresidente del Coordinamento Autogestione Handicappati (CAH) di Torino riesce a ottenere, tra le altre cose, l’avvio del servizio taxi per disabili a Torino, il primo in Italia. Ma non gli poteva bastare occuparsi solo di tempo libero: negli anni cresce il suo impegno per garantire ai disabili spazi e sedi per la gestione degli incontri e delle “lotte” e per favorire la partecipazione civile.

Oltre ai tanti diritti fondamentali, sanciti peraltro dalla Costituzione italiana, di cui Franco Malerba si fa promotore affinché vengano rispettati (come la dignità della persona umana, l’uguaglianza morale e giuridica, la partecipazione alle scelte che toccano tutti e ciascuno, la salute e la giustizia), ce n’è uno in particolare che lo impegnerà attivamente lungo tutto il corso della sua vita: il diritto al lavoro. Così, per contribuire ad ovviare alla mancanza di percorsi formativi nelle scuole e alla diffidenza delle imprese nei confronti dell’inserimento lavorativo delle persone con disabilità, fonda nel 1983 a Ciriè la Cooperativa sociale Dalla Stessa Parte, con il duplice obiettivo, da un lato di dimostrare alle aziende che si può dare un’opportunità concreta a coloro che rimangono ai margini della società e del mondo del lavoro grazie a progetti di inclusione sociale rivolti alle donne fragili, alle persone con disabilità e ai giovani in cerca di occupazione, dall’altro, offrendosi come sede duratura di occupazione per coloro che non avrebbero trovato posto in aziende ‘profit’.

 

Franco muore il 25 dicembre 1993, dopo una lunga e dolorosa malattia, ma avendo seguito, anche negli ultimi mesi, la ‘sua’ cooperativa, ed essendosi preoccupato di assicurarne la continuazione attraverso un passaggio di consegne organizzativo e spirituale. Ricorrono quest’anno anche i trent’anni dalla morte: per questo il nuovo laboratorio porterà il suo nome.

I 40 anni della Cooperativa sociale “Dalla Stessa Parte”: i progetti avviati e il nuovo Laboratorio Franco Malerba

Da quando, nel 1983 Franco Malerba decide di aprire un laboratorio per la lavorazione artigianale del cuoio, ad oggi, la Cooperativa sociale Dalla Stessa Parte dà vita e sviluppa importanti progetti: dall’assemblaggio, confezionamento e inscatolamento di componenti elettronici, alla manutenzione del verde pubblico e privato, al progetto MEL dedicato all’apicoltura e alla produzione di miele naturale e locale. Seguendo sempre la bussola dell’impegno nelle politiche attive per il lavoro a favore delle categorie più svantaggiate: persone con disabilità cognitiva e disagio psichiatrico, giovani e migranti in cerca di occupazione, ex detenuti, donne fragili.

A quarant’anni di distanza, grazie alla continua diversificazione delle attività e dei servizi offerti e alla professionalità degli operatori, la Cooperativa Dalla Stessa Parte viene oggi riconosciuta come una realtà di successo, polivalente e competitiva sul mercato, che contribuisce ogni giorno all’inclusione lavorativa dei più deboli, un partner affidabile per le imprese, piccole, medie e grandi, che possono esternalizzare con fiducia diverse attività manuali (aziende come Inpeco, Aultron, Duevi, Ravizza Packaging, Cerealterra, Sirius, Tiesse, Ristoro, Cipriani, Serraplastica, Acg Grafica, Fustelgrafica, Kingo, Xev Trade, Electronica, Naste, Reynaldi). Ma anche per gli enti, le istituzioni e altre strutture locali, tra cui i Comuni di Ciriè, San Carlo, Borgaro, Lanzo, Mathi, Nole e San Maurizio, il Cis Ciriè, CISS38, Centro per l’Impiego Ciriè, ASLTO4 Dipartimento di Salute Mentale, Fatebenefratelli, Prefettura di Torino, Città Metropolitana di Torino, il Politecnico di Torino, CIAC, etc.

Per celebrare al meglio l’importante anniversario, il 29 giugno a Ciriè sarà presentato un nuovo grande progetto della cooperativa: il Laboratorio Franco Malerba, un insediamento produttivo di 800 metri quadrati a Lanzo dedicato all’inserimento lavorativo di persone con disabilità psico-fisiche, sindromi autistiche, appartenenti alla categoria dei NEET (giovani che non studiano e non lavorano) e donne fragili con gravi problemi famigliari. La nuova struttura, studiata grazie alla consulenza del DIGEP (Dipartimento di Ingegneria Gestionale e della Produzione) del Politecnico di Torino, aprirà ufficialmente all’inizio del 2024 e si occuperà di fornire prodotti e servizi alle aziende e agli enti locali, e continuerà a promuovere il valore dell’essere umano e dell’integrazione sociale sul territorio, in una zona montana definita “fragile” dalla Strategia Nazionale per le Aree Interne, e per questo da riscoprire, riqualificare e valorizzare.

Dal punto di vista economico, il progetto del Laboratorio Franco Malerba – inclusi l’acquisto dell’immobile e i lavori di ristrutturazione – si attesta intorno a 400 mila euro, in parte coperto da un mutuo bancario, in parte da capitale dal fondo Opes (50.000€, come capitale sociale da restituirsi nei tre anni successivi senza interessi), e per la restante parte ancora da finanziare, da donazioni private, contributi istituzionali, e dai proventi della campagna di crowdfunding “Quarant’anni Diritti” lanciata dalla Cooperativa lo scorso maggio e attiva fino a luglio (https://www.eppela.com/lablan).

 

“Forse nel 1983 nessuno si sarebbe aspettato che DSP potesse essere ancora qui, dopo quarant’anni. La Cooperativa nel frattempo ha attraversato molte crisi, alcune anche gravi, dovute a fattori esterni e cambiamenti interni, eppure è rimasta fedele agli ideali e al mandato di Franco. Ma ha anche rappresentato, per molti ragazzi con disabilità, un punto di svolta nella vita, una certezza e una speranza. Oggi siamo più maturi, più indomiti, più lucidi, più folli e contiamo di continuare a esserlo. Il Laboratorio a Lanzo è l’investimento della maturità, il segno della nostra fiducia nel futuro, l’impegno a continuare ad essere ‘dalla stessa parte’ delle persone più in difficoltà. Come farebbe Franco, se fosse ancora tra noi.”

Antonella Enrici Vaion, Presidente Cooperativa sociale Dalla Stessa Parte

Realtà come questa sono preziosissime per il nostro territorio perché garantiscono un’attenzione costante e un supporto importante a chi vive in condizione di fragilità, in stretta collaborazione e connessione con i servizi messi in campo dalla Regione. In quarant’anni di attività la Cooperativa sociale Dalla Stessa Parte ha sicuramente vissuto e dato il proprio supporto alle istituzioni per trovare le migliori soluzioni su temi sensibili, mettendo quindi la propria esperienza a fatto comune per giungere insieme alle migliori politiche attive a sostegno di chi vive l’emarginazione sociale”.

Elena Chiorino, assessore al Lavoro e alla Formazione professionale della Regione Piemonte

“L’Inclusione è un dovere di civiltà che merita la massima attenzione politica nel sostenere le esperienze e i modelli positivi del territorio. Occorre rifiutare una “cultura dello scarto”, che mette ai margini chi dovrebbe essere invece posto al centro della comunità. In un momento come quello attuale, occorre intervenire in maniera decisa, immaginando strade fino ad ora non battute e coinvolgendo tutti gli attori che abbiano l’obiettivo di porre al centro i bisogni della persona e delle famiglie”.

Maurizio Marrone, assessore alle Politiche sociali della Regione Piemonte