CRONACA- Pagina 3

Razzismo, ARCI: solidarietà ad Hakuna Matata Aps e alla Libreria Belleville di Bruino

“La comunità di Bruino è stata scossa nella giornata di ieri dall’ennesimo atto di intimidazione razzista, dopo svastiche e croci celtiche, questa volta un cartello che contrappone l’impegno per il referendum sulla cittadinanza alla cosiddetta “remigrazione” è stato affisso fuori dagli spazi che ospitano la Libreria Belleville e il circolo Arci Hakuna Matata. Questi messaggi che diffondono disvalori e messaggi d’odio non vanno sottovalutati.
Come ARCI siamo da sempre impegnati per la difesa e valorizzazione della cultura democratica antifascista e dei valori della Resistenza.
A nome di ARCI Valle Susa-Pinerolo e ARCI Piemonte esprimiamo piena solidarietà ad Hakuna Matata e Belleville, importanti punti di riferimento culturali, educativi e di impegno civico, e a tutta la comunità di Bruino.

Una delegazione ARCI sarà presente al presidio di venerdì 13 giugnodi fronte alla Libreria in via Roma 39.
Saremo sempre accanto a chi è impegnato per la cultura, i diritti e la solidarietà, contro ogni discriminazione e violenza”.


Gabriele Moroni, Presidente ARCI Valle Susa-Pinerolo aps
Andrea Polacchi, Presidente ARCI Piemonte aps

Sanità, piano di rientro. Nursing Up Piemonte: “Quale futuro all’orizzonte?”

 
Il sindacato chiede chiarimenti urgenti alla Regione: “I professionisti non siano i primi a pagare”

«La situazione delineata dalla stampa non può lasciare indifferenti chi, come noi, rappresenta quotidianamente migliaia di professionisti sanitari. Il rischio concreto di un nuovo piano di rientro per la sanità piemontese, unito all’ipotesi di commissariamento, disegna uno scenario di grande allarme». A dichiararlo è Claudio Delli Carri, segretario regionale del sindacato Nursing Up Piemonte, che interviene a seguito della notizia del disavanzo sanitario previsto per il 2025, stimato in oltre 700 milioni di euro.

“Quale futuro all’orizzonte?”, si chiedono gli infermieri e i professionisti della sanità pubblica, sempre più preoccupati da scelte politiche che rischiano di compromettere la tenuta del sistema regionale.

«In un contesto già reso difficile dalla carenza di personale, dall’aumento dei carichi di lavoro e da strutture sanitarie sotto pressione – prosegue Delli Carri – il nostro timore è che i tagli ricadano ancora una volta sugli operatori e sull’efficienza dei servizi offerti ai cittadini».

Per questo Nursing Up Piemonte chiede con urgenza un chiarimento ufficiale all’assessore regionale alla sanità, Federico Riboldi, e alla Giunta regionale, affinché venga fatta piena luce sulla reale situazione economico-finanziaria e, soprattutto, sulle misure che si intendono adottare nei prossimi mesi.

«La sanità non può essere governata nell’incertezza – conclude Delli Carri –. È necessario un confronto trasparente con le parti sociali. I professionisti sanitari meritano rispetto, tutele concrete e garanzie sul proprio futuro. Ci opporremo con forza a ogni decisione che penalizzi ulteriormente chi ogni giorno è in prima linea per garantire il diritto alla salute dei cittadini piemontesi».

CS

Borgo Dora, nuovo sistema di drenaggio sviluppato da Smat

TORINO – È stato inaugurato a Borgo Dora il nuovo sistema di drenaggio sviluppato da Smat in collaborazione con il Politecnico di Torino.

L’opera permetterà di risolvere il problema degli allagamenti che si manifestano durante gli eventi temporaleschi più intensi causati dalla tropicalizzazione del clima.

«L’aumento in termini numerici e di intensità dei cosiddetti eventi metereologici estremi, connesso al cambiamento climatico, richiede un impegno continuo nella ricerca di soluzioni atte a diminuire la vulnerabilità dei sistemi naturali e socioeconomici, rafforzando la capacità di resilienza del territorio, in particolare negli ambiti urbani caratterizzata da elevati livelli di impermeabilizzazione e alta densità, in una sfida che va affrontata in modo integrato col contributo di tutti”, ha spiegato l’assessora alla Transizione Ecologica Chiara Foglietta.

«In questo luogo simbolo della Città di Torino, il cosiddetto Balon, sono stati effettuati radicali e impegnativi interventi di modifica delle rete di raccolta e di scarico delle acque meteoriche nella Dora Riparia, sostenendo un costo totale di oltre 5 milioni di euro. I risultati positivi sono già stati verificati a seguito degli ultimi eventi temporaleschi che si sono abbattuti sulla Città: le soluzioni adottate consentiranno di evitare gli allagamenti degli scantinati, dei magazzini e dei negozi ai quali la zona era spesso sottoposta» ha sottolineato il presidente di Smat, Paolo Romano. 

 

I dettagli dell’intervento

L’area oggetto dell’intervento è infatti tra le più basse di Torino e raccoglie le acque di scorrimento superficiali e di drenaggio provenienti da via della Consolata, piazza Palazzo di Città, piazza della Repubblica, via San Pietro in Vincoli per una superficie totale fortemente impermeabilizzata di oltre 640mila metri quadri.

Il progetto completo ha previsto la creazione di tre stazioni di sollevamento, una vasca di espansione, il potenziamento della rete di raccolta e drenaggio attraverso la posa di quattro nuove condotte, per una lunghezza complessiva di 510 metri, delle quali un collettore scatolare di dimensioni 160 x 100 cm, lungo 270 metri e la realizzazione di due nuovi sfoci nella Dora Riparia, con valvole di ritenuta e attivazione di 7 pompe di scarico in caso di piena della Dora.

Le soluzioni tecniche adottate rispondono alle indicazioni dello studio realizzato dal Politecnico di Torino in collaborazione con il Centro Ricerche Smat che aveva individuato una forte carenza infrastrutturale nello smaltimento delle acque con frequenti allagamenti quando l’altezza di pioggia caduta supera i 100 mm/ora.

Il nuovo sistema di drenaggio si inserisce nel più ampio piano di riqualificazione di tutto il quartiere interessato anche da lavori di manutenzione del suolo e riqualificazione degli spazi pubblici con fondi Pinqua che prevedono anche l’utilizzo di soluzione improntate sulla resilienza climatica.

Gli interventi, il cui costo complessivo è di 2 milioni e 400mila euro, miglioreranno lo stato dei luoghi nell’area compresa tra piazza della Repubblica, via Cigna, il fiume Dora Riparia e corso XI Febbraio, e si concluderanno entro la fine dell’anno.

Insieme alla manutenzione della pavimentazione lapidea storica e al ripristino delle lastre mancanti, sostituite negli anni da pavimentazioni bitumate, è prevista la realizzazione di  isole permeabili e di verde urbano attrezzate per la sosta pedonale e la mobilità dolce, nel rispetto della vocazione del borgo, luogo di attività commerciali all’aperto e itineranti.

Grande attenzione è stata posta al tema dell’accessibilità, con l’abbattimento delle barriere architettoniche e con alcuni interventi che aumenteranno la sicurezza degli accessi alle scuole presenti nella zona. Verrà inoltre ripristinata la storica modalità di regimazione delle acque meteoriche.

(lineaitaliapiemonte.it)

In Prefettura contro il degrado e la criminalità nelle periferie

L’Osservatorio regionale per la sicurezza si è riunito in prefettura per fare il punto della situazione nella periferia nord torinese di Aurora-Barriera di Milano e quella sud di Mirafiori. Sono le periferie al centro dei lavori. Presenti le istituzioni locali, forze dell’ordine e magistratura, rappresentanti della scuola e dell’università, sindacati e associazioni. Si cercherà di favorire gli accordi di controllo di vicinato tra cittadini e forze dell’ordine, l’aggiunta di nuove telecamere. È stata proposta l’apertura delle scuole oltre l’orario delle lezioni per allontanare  i giovani dalla strada, il recupero e delle case popolari sfitte per evitare le occupazioni.

Manutenzione straordinaria dei sovrappassi di Pinerolo

Entro la fine di giugno verrà avviato il cantiere per importanti lavori di manutenzione straordinaria su tre sovrappassi della circonvallazione di Pinerolo lungo la Strada Provinciale 23 del Sestriere:

– il sovrappasso di via del Valentino in prossimità della frazione Riva di Pinerolo

– il sovrappasso di Strada Baudenasca

– il sovrappasso in prossimità dello svincolo di San Secondo.

Il progetto esecutivo dei lavori è stato approvato con una Determina della responsabile della Direzione Viabilità 2 della Città metropolitana, per un importo dei lavori a base di gara pari ad 1 milione e 235.000 euro, finanziati con un Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Gli interventi sui sovrappassi di via del Valentino e di Strada Baudenasca prevedono il rinforzo strutturale dell’impalcato, il ripristino corticale della struttura del ponte (spalle e impalcato), il miglioramento della funzionalità dei manufatti mediante l’allargamento della sede stradale a 7 metri e mezzo, il rifacimento dell’impermeabilizzazione, dei giunti e della pavimentazione, la messa in sicurezza della viabilità dei cavalcavia e della strada sottostante mediante la sostituzione delle barriere stradali e l’inserimento dellereti parasassi, al momento mancanti.

L’impalcato di via del Valentino sarà temporaneamente sollevato dal basso, per consentire il rifacimento degli appoggi. L’impalcato di Strada Baudenasca sarà sollevato in maniera permanente di 30 centimetri, al fine di ottenere l’altezza libera di 5 metri rispetto al piano viabile della Provinciale 23, come da normativa vigente.

L’intervento sul sovrappasso in prossimità dello svincolo di San Secondo prevede solamente il ripristino superficiale della struttura del ponte (spalle e impalcato), il rifacimento dell’impermeabilizzazione e della pavimentazione, la messa in sicurezza della viabilità dei cavalcavia e della strada sottostantemediante la sostituzione delle barriere stradali e l’inserimento delle reti parasassi.

I lavori cominceranno dal cavalcavia dello svincolo San Secondo e prevedono a fasi alterne il restringimento della carreggiata del ponte e della sottostante Provinciale 23.

Successivamente saranno effettuati i lavori sul sovrappasso di via del Valentino, che verrà chiuso al traffico per circa 3 mesi a partire indicativamente dalla fine di luglio. A seguire si interverrà sul sovrappasso di Strada Baudenasca, che sarà interdetto al traffico per un tempo stimato di 3-4 mesi a partire dall’autunno. Anche questi ultimi lavori prevedono il restringimento a fasi alterne della Strada Provinciale 23.

Gli interventi nel loro complesso sono fondamentali per migliorare la sicurezza e la funzionalità per il traffico passante sui cavalcavia e sulla sottostante circonvallazione. Le chiusure saranno necessarie per la buona riuscita dei lavori, oltre che per la sicurezza della circolazione e delle maestranze impiegate nel cantiere.

Al fine di limitare al minimo i disagi per i cittadini e le attività del posto, la Direzione Viabilità 2 della Città metropolitana di Torino ha organizzato giovedì 5 giugno un incontro tecnico, al quale hanno partecipato i comuni di Pinerolo e Macello per valutare i possibili percorsi alternativi per il traffico sia leggero che pesante durante le chiusure, a cui ha fatto seguito un sopralluogo congiunto sul territoriolunedì 9 giugno.

I percorsi alternativi definitivi, al momento ancora oggetto di valutazioni tecniche, saranno tempestivamente comunicati a tutti gli Enti interessati e opportunamente segnalati da apposita cartellonistica.

Rapina supermercato: fermato dalla polizia

Un cittadino tunisino di 32 anni è stato fermato dalla Polizia di Stato poiché gravemente indiziato di rapina.

A fine maggio viene perpetrata una rapina in danno di un supermercato cittadino di corso Galileo Ferraris. Nella circostanza, un uomo entra nell’esercizio e, dopo aver spinto per terra un’addetta, si impossessa di 1500 euro, prelevati dal registratore di cassa; poi fugge lungo corso Vittorio Emanuele II. Grazie all’analisi di diversi sistemi di videosorveglianza, si risale al presunto autore del gesto.

A seguito di mirati servizi, l’uomo viene rintracciato e sottoposto a fermo alcuni giorni dopo, in corso Marconi angolo via Nizza da personale della Squadra Mobile.

La Procura della Repubblica di Torino ha disposto per il presunto autore del delitto la misura della custodia cautelare in carcere.

Lite condominiale con pistola e a suon di schiaffi: in manette suocero e genero

Lite condominiale a Giaveno dove suocero e genero di 53 e 22 anni prendono  un bastone e una pistola e suonano il campanello al vicino. Lo aggrediscono con schiaffi e gli puntano l’arma alla testa. Sembra che uno  degli aggressori  abbia esploso un colpo in aria a scopo intimidatorio. I due sono stati arrestati dai carabinieri.

Al Regina Margherita tre bimbi di Gaza

Oggi, mercoledì 11 giugno, arriveranno all’ospedale pediatrico Regina  Margherita di Torino tre bambini provenienti da Gaza. Si tratta di un bimbo di 8 anni, accompagnato dal padre e dal fratello, che ha riportato lesioni da esplosione, ferite multiple e ustioni; un bambino di 2 anni, accompagnato da madre, padre e due fratelli, affetto da una rara malformazione congenita del cuore (che rappresenta circa l’1% di tutte le cardiopatie congenite) e di una bambina di 3 anni, accompagnata dalla mamma, dalla zia e dal fratello affetta da cardiopatia congenita e immunodeficienza, che comporta frequenti infezioni polmonari e ricoveri ospedalieri ricorrenti.
Questi 3 bambini si aggiungano ai 6 piccoli pazienti arrivati in questi nell’ospedale torinese grazie alle attività di solidarietà e accoglienza messe in campo dalla Regione Piemonte, anche all’interno del programma di cooperazione internazionale Food for Gaza, a cui il Piemonte partecipa in collaborazione con il ministero degli Esteri.
«Il Piemonte continua a essere protagonista nell’accoglienza dei bambini malati in fuga dalla guerra: l’abbiamo fatto per i bambini dell’Ucraina e lo facciamo per i piccoli in arrivo da Gaza per offrire le cure di cui hanno bisogno e ospitalità alle famiglie, grazie anche alla rete di accoglienza del Terzo settore. Il nostro ospedale pediatrico è un’eccellenza a livello internazionale e proporrò che si chiami anche “ospedale dei bambini del mondo” perché qui tutti possono trovare cure di altissima qualità» dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.
«Accogliamo fraternamente tre bambini provenienti da Gaza. Come in altre circostanze analoghe, il sistema sanitario interviene con la propria professionalità e competenza medica per curare bambini che provengono da zone del mondo martoriate dalla guerra – aggiunge l’assessore alla Sanità Federico Riboldo – Desidero ringraziare tutti i medici, infermieri ed operatori sanitari dell’ospedale pediatrico Regina Margherita, una delle tante eccellenze della sanità regionale, che in questi frangenti dimostrano la loro grande internazionalità. La Regione è al loro fianco, come sempre, disponibile al supporto e ad ogni forma di aiuto concreto. L’augurio è che i bambini possano essere curati e possano tornare presto a sorridere e a vivere in un contesto diverso da quello, terribile, dal quale provengono».
“Ancora una volta il Piemonte si conferma in prima fila nel supporto alla popolazione civile palestinese – dichiara l’assessore alla Cooperazione Internazionale Maurizio Marrone – Siamo orgogliosi di offrire il nostro piccolo contributo umanitario allontanando questi piccoli dalla guerra, nella speranza che si possa giungere al più presto ad un cessate il fuoco”.
«Accogliamo tre bambini con le rispettive famiglie nell’ambito della missione “Food for Gaza” che ha il significato di creare un ponte tra l’ospedale Infantile Regina Margherita e i bambini di Gaza tramite l’intermediazione delle forze diplomatiche e dei sanitari israeliani e palestinesi – sottolinea la professoressa Franca Fagioli, Direttore del Dipartimento di Patologia e Cura del Bambino del Regina Margherita – Nei prossimi giorni verranno sottoposti ad accertamenti diagnostici per valutare lo stato della malattia e pianificare le cure. Ringraziamo la rete di associazioni del terzo settore, in particolare UGI e Associazione Bambini Cardiopatici, grazie alle quali sarà possibile accogliere le loro famiglie. Ancora una volta il Piemonte e l’ospedale Regina Margherita si confermano modello di cooperazione internazionale e di solidarietà».
cs

Schianto in autostrada: muore una donna, due feriti

Drammatico bilancio di un morto e due feriti, quello dell’incidente avvenuto ieri tra il casello di Casale Monferrato Nord, all’altezza di Villanova, e la variante Stropiana-Santhià della A26. Sono rimaste coinvolte due auto e un furgone. Nell’incidente è morta una donna e due persone sono rimaste ferite. Sul posto i Vigili del Fuoco, la Polizia Stradale, il 118 e l’elisoccorso.

Cinghiali e burocrazia, agricoltori incatenati

Si sono incatenati ieri davanti alla sede della Città Metropolitana di Torino per protestare contro i ritardi nei pagamenti dei danni provocati dai cinghiali alle loro coltivazioni e per denunciare la situazione di grave crisi in cui si trovano ad operare numerose piccole aziende agricole locali.

I manifestanti sono Monica Iuliano e il marito Roberto Castelli, titolari dell’azienda agricola biologica Le Frisole di Giaveno, con quattro ettari di coltivazioni orticole, la metà delle quali rappresentate dalle patate biologiche di montagna a Denominazione Comunale (DeCo).

La nuova direttrice della Città Metropolitana, Monica Sciajno, li ha ricevuti, comunicando loro due buone notizie: la prima, che ieri la Regione Piemonte ha approvato il mandato di pagamento dei risarcimenti, la seconda, che già stasera un tutor faunistico svolgerà un sopralluogo in azienda per pianificare degli interventi di abbattimento dei cinghiali in quella zona, garantendo il supporto anche delle guardie della stessa Città Metropolitana.

«Siamo contenti che la situazione si sia sbloccata – commenta Roberto Castelli -, anche se ci sembra assurdo dover compiere  gesti plateali per ottenere ciò che ci spetta. I ristori economici per noi in questo momento sono vitali, perché ci consentono di tirare avanti e pagare la nuova semina, ma non risolvono il problema, che è il danno costante e devastante che subiamo tutti gli anni principalmente per colpa dei cinghiali. Settemila euro di danno nel 2023, tra fauna selvatica e eventi climatici, oltre cinquemila nel 2024, più quelli di quest’anno, che supereranno i quindicimila, sono botte che non possono essere assorbite da aziende delle nostre dimensioni, senza contare che, per effetto del limite del “de minimis”, non potremmo comunque ricevere più di 25 mila euro di risarcimenti nell’arco dei tre anni e che le patate di alta qualità, che noi vendiamo a 3,80 euro al chilo, ci verranno pagate 80 centesimi al chilo. Oltre al danno, la beffa».

Per Le Frisole si prospetta una situazione di estrema difficoltà: «Stiamo lavorando in perdita – afferma Castelli –, a fine stagione saremo costretti a chiudere. Non sono servite neanche le recinzioni elettrificate, i cinghiali di grossa taglia le superano senza difficoltà. Svegliarsi al mattino e trovarsi ogni volta davanti al campo devastato è sconfortante, speriamo che gli abbattimenti disposti dalla Città Metropolitana possano sortire degli effetti risolutivi, ma ci vorrebbe un miracolo».

Il “caso” dell’azienda di Roberto Castelli e Monica Iuliano, soci di Cia Agricoltori delle Alpi, è stato seguito passo per passo dall’Organizzazione agricola, che stamattina era presente in Città Metropolitana con il direttore provinciale Luigi Andreis: «Ringraziamo la Città Metropolitana per la disponibilità dimostrata nell’affrontare la questione – dichiara Andreis -, nei giorni scorsi avevamo interessato direttamente anche l’assessore regionale all’Agricoltura Paolo Bongioanni, finchè il problema si è risolto dopo la manifestazione di stamattina. Non stupisce che molti agricoltori possano arrivare a forzare la mano, la fauna selvatica sul nostro territorio è fuori controllo. Chi coltiva la terra non cerca il rimborso dei danni o la cassa integrazione di Stato, ma vuole semplicemente poter lavorare. Quando gli indennizzi diventano l’unica soluzione, come in questo caso, le aziende chiudono. Contenere la fauna selvatica è fondamentale per garantire la sopravvivenza delle aziende agricole».