CRONACA- Pagina 2

Rivoli, “C’è un parco in biblioteca”

Il 5 maggio un importante incontro sul fare biblioteca oggi, con Antonella Agnoli e Daniela Ciaffi

Prosegue il percorso partecipativo C’è un parco in biblioteca, promosso dal Comune di Rivoli per progettare insieme ai cittadini il futuro del Parco Salvemini e della Biblioteca Alda Merini. 

Un po’ di strada è già stata fatta: all’incontro di lancio del 26 marzo, sono seguiti le interviste – se non hai detto la tua, c’è ancora tempo-, gli incontri formativi sui principi della democrazia partecipativa, il laboratorio di visioning. Ora il percorso entra nel vivo della fase di progettazione  con un’occasione preziosa di approfondimento sulle biblioteche di nuovo modello e sulle possibili forme di collaborazione tra i cittadini e l’amministrazione, finalizzate alla cura, alla rigenerazione e alla gestione condivisa dei beni comuni.

L’incontro, in programma lunedì 5 maggio, vedrà la partecipazione di due figure di rilievo nel panorama nazionale: Antonella Agnoli, esperta di biblioteche e autrice de “Le piazze del sapere” e “La casa di tutti”, e Daniela Ciaffi, vicepresidente di Labsus – Laboratorio per la sussidiarietà. Insieme con loro, alcuni protagonisti di esperienze innovative nella costruzione di spazi di comunità. 

L’evento rappresenta una tappa fondamentale del progetto, sviluppato in collaborazione con Ascolto Attivo, e offrirà strumenti, ispirazioni e visioni utili ad alimentare la fase di co-progettazione che impegnerà la comunità nei prossimi mesi.

L’appuntamento è aperto a tutti: cittadini, associazioni, operatori culturali, educatori e chiunque voglia contribuire a trasformare il Parco Salvemini e la Biblioteca Alda Merini in spazi vivi, inclusivi e partecipati.

Tutti i dettagli sull’incontro del 5 maggio e sul progetto sono disponibili sul sito: unparcoinbiblioteca.it

Accademia Medicina, incontro su obesità e diabete

Martedì 6 maggio alle ore 21 l’Accademia di Medicina di Torino terrà una seduta scientifica sia in presenza, in via Po 18, sia con modalità webinar, dal titolo Incretino-mimetici: i doppi agonisti recettoriali nell’obesità e nel diabete”. Dopo l’introduzione di Paolo Cavallo Perin, Professore di Medicina Interna, Università di Torino e socio dell’Accademia di Medicina, interverrà Fabio Broglio, Professore Associato in Endocrinologia, Direttore Scuola di Specializzazione in Scienza dell’Alimentazione, Presidente del Corso di Laurea Magistrale in Scienze degli Alimenti e della Nutrizione Umana, Università degli Studi di Torino.

Gli incretino-mimetici, in particolare i doppi agonisti recettoriali GLP-1/GIP, rappresentano una svolta nel trattamento di obesità e diabete tipo 2. Agendo su due ormoni intestinali, migliorano la glicemia, aumentano il senso di sazietà, favoriscono una notevole perdita di peso e, attraverso anche ulteriori meccanismi, riducono il rischio di malattie cardiovascolari. Questi farmaci offrono un approccio integrato e promettente contro le malattie metaboliche.

Si potrà seguire l’incontro sia accedendo all’aula magna dell’Accademia di Medicina di Torino in via Po 18 sia in diretta web al link riportato sul sito www.accademiadimedicina.unito.it.

La registrazione dell’incontro verrà pubblicata sul sito dopo qualche giorno

Dai teatri di guerra alle rotte dei migranti. Incontro con Paolo Siccardi all’Unione Culturale

Si terrà MERCOLEDI 7 MAGGIO, alle ore 17,30, presso la sede dell’Unione Culturale Antonicelli in via Cesare Battisti, 4 a Torino l’incontro “Dai teatri di guerra alle rotte dei migranti”, organizzato dalla Sezione ANPI Giambone di Torino Centro in collaborazione con l’Unione Culturale Franco Antonicelli  A parlare della sua esperienza di fotoreporter impegnato nel sociale e sui teatri di guerra degli ultimi decenni sarà Paolo Siccardi, partendo dal suo percorso umano e professionale tra le memorie, gli incontri, le immagini più significative e le storie raccolte nelle zone di guerra più calde del mondo, operando sempre con l’intento di dare voce a quell’umanità fatta di singole persone sovente dimenticate dalla cronaca e cancellate dalla storia. E’ una occasione importante, afferma Laura Marchiaro, presidente della sezione ANPI Eusebio Giambone, per incontrare una personalità importante come Paolo Siccardi e sentir raccontare dalla sua viva voce il lavoro e le esperienze di un fotografo dotato di coraggio e grande sensibilità. L’ingresso è gratuito.

Paolo Siccardi ( 63 anni, torinese) giornalista e fotoreporter free-lance, è autore di diversi libri e mostre fotografiche. Dal 2000 collabora con il settimanale Famiglia Cristiana. Il suo percorso inizia negli anni ’80 documentando, a Torino, i primi processi per terrorismo e le lotte operaie. Tra i suoi lavori più significativi quello sul conflitto in Afghanistan, dall’occupazione sovietica nel 1986 fino alla missione Isaf nel 2009. Nel 1987 segue la rivoluzione Sandinista e i guerriglieri Contras alla frontiera con l’Honduras. È in Giordania il 17 gennaio, giorno in cui scoppia la Prima Guerra del Golfo. Per dieci anni documenta i conflitti nell’ex-Jugoslavia e i cambiamenti geo-politici nell’area balcanica (realizza alcuni servizi sui ragazzi di strada in Romania e le rivolte popolari in Albania).  Fotografa nelle realtà più calde del Medio Oriente, dalla Siria all’Alto Golan al confine con Israele, nei territori occupati e a Gaza. Documenta la condizione infantile in Bielorussia e gli effetti del disastro nucleare di Chernobyl. In Africa realizza alcuni servizi sui conflitti e le emergenze umanitarie in Senegal, Costa d’Avorio, Benin, Togo e Sud Sudan. Nel 2012 è in Siria durante l’assedio di Aleppo. Nel 2015 ha iniziato a documentare l’esodo delle popolazioni in fuga verso l’Europa attraverso la Western Balkan Route e dallo stesso anno segue il conflitto ucraino del Donbass. Vincitore del premio giornalistico nazionale Reportages di guerra 2002, promosso dalla Fondazione Antonio Russo e dall’Ordine dei Giornalisti dell’Abruzzo, espone nel 2017 con altri 12 reporter alla mostra Exodos alla quale viene conferita nel 2018 la medaglia d’oro del Presidente della Repubblica. Nel 2018 espone con Roberto Travan nella mostra Arma il prossimo tuo, con i testi di Domenico Quirico, al museo Nazionale del Risorgimento italiano e successivamente in diverse città italiane. Nel 2023 la mostra delle sue foto “La lunga notte di Sarajevo”, organizzata da La Porta di Vetro nel Mastio della Cittadella di Torino, raccoglie un notevole successo. Le sue pubblicazioni più note sono “Una guerra alla finestra. Ex-Jugoslavia: il dramma della gente” e “Balcani oltre il confine”.

Isola pedonale della Crocetta, da lunedì 5 maggio attiva la telecamera per il controllo degli accessi

Diventa effettiva la pedonalizzazione dell’area del Fante nel cuore della Crocetta.  Da lunedì prossimo, 5 maggio, per un mese, sarà attiva la telecamera installata in corso Govone per il controllo degli accessi all’interno dell’isola pedonale, chiusa alle auto da tempo, pur senza accertare ancora le infrazioni.

Un arco di tempo che costituisce il cosiddetto periodo di ‘pre-esercizio’, che consentirà di effettuare le prove generali dei controlli e rilasciare i permessi agli aventi diritto.

“Con questo passo completiamo il percorso di una pedonalizzazione fortemente voluta dai cittadini – sottolinea l’assessore alla Viabilità del Comune di Torino, Chiara Foglietta -. L’ attivazione del sistema d’accesso è un passo decisivo per garantire la sicurezza e la vivibilità salvaguardando non solo i diritti dei residenti, ma di tutti coloro che la frequentano, bambini e ragazzi in primis”.

Residenti, dimoranti e proprietari di posti auto che ancora non l’avessero fatto possono richiedere il rilascio del permesso Lilla sia attraverso la procedura telematica sia, dopo aver richiesto un appuntamento, presentandosi in un Centro Servizi di Gtt, mentre ai mezzi di carico e scarico merci l’accesso all’area pedonale sarà consentito dalle 10.30 alle 12.30.

Il sistema di rilevazione entrerà a regime a partire da lunedì 9 giugno quando scatteranno le sanzioni per i trasgressori.

L’avvio dei controlli elettronici alla Crocetta è parte di un piano d’azione che vedrà nei prossimi mesi estendere il monitoraggio degli accessi anche ad altre aree – via Vibò, la salita CAI Monte dei Cappuccini, Campidoglio e via Di Nanni – con l’obiettivo di garantire l’utilizzo pedonale di spazi cittadini di particolare pregio e/o interesse pubblico.

TORINO CLICK

Migliaia di prenotazioni per l’ostensione virtuale della Sindone

/
Oltre 20.000 per la Sindone virtuale in piazza Castello
Da oggi al 5 maggio la Tenda della Sindone attende i visitatori in piazza Castello per sperimentare un modo nuovo di vedere il sacro Lino, in versione digitale. Non sarà nel clima di festa a cui ci si preparava per la morte di Papa Francesco ma l’esperienza del Giubileo della Speranza continua. Le prenotazioni sono già oltre 20.000 ma si stima che la cifra verrà superata nelle prossime ore. Su un maxi-schermo si vedrà l’omaggio a Papa Bergoglio. La tenda nel centro di Torino ospita un tavolo interattivo che consente di eseguire una lettura digitale dei punti più significativi del Telo, di toccare con mano alcuni dettagli del volto, della corona di spine e delle ferite. È questo il cuore di “Avvolti”, la serie di iniziative che la Chiesa propone ai torinesi e a quanti si troveranno in città nei giorni della festa liturgica della Sindone. “L’iniziativa della Chiesa di Torino non è un pellegrinaggio alla Sindone, precisano in Diocesi, e non lo sostituisce: ciò che l’Arcivescovo Custode ha voluto preparare per quest’anno giubilare è l’offerta dell’immagine sindonica rivolta a un pubblico più vasto di quello dei pellegrinaggi tradizionali, un pubblico fatto anche, magari, di non credenti o di persone che conoscono la Sindone ma non hanno mai avuto l’occasione di un incontro un poco più approfondito”. Nella Tenda, aperta dalle 9 alle 19, ci sarà un’immagine digitale del Telo che sarà possibile “scorrere” in vario modo, andando a ingrandire e illuminare quei particolari noti e meno noti che costituiscono il mistero della Sindone. L’ultima ostensione della Sindone, custodita in una teca del Duomo, risale al 2015 in occasione dell’unica visita torinese del Pontefice argentino. La prossima ostensione dovrebbe tenersi nel 2033. L’esperienza è gratuita ma per entrare nella Tenda in piazza Castello è obbligatorio prenotare la visita sul sito web www.avvolti.org          fr

Motociclista 24enne muore nello schianto contro un’auto

Un giovane di 24 anni ha perso la vita in un incidente stradale avvenuto sulla provinciale 82, nel territorio della frazione di Castelceriolo, ad Alessandria. Il ragazzo, alla guida della sua moto, ha invaso la corsia opposta, andando a scontrarsi frontalmente con una vettura proveniente dal senso inverso.

Nonostante il tempestivo intervento dei sanitari del 118, per il giovane motociclista non c’è stato nulla da fare: le sue condizioni erano apparse da subito gravissime. La conducente dell’automobile, una donna di 50 anni, è stata portata in codice giallo, al pronto soccorso dell’ospedale di Alessandria

Molesta i clienti e aggredisce i poliziotti al supermercato: fermato con il taser

Attimi di paura per  i clienti del Penny Market di corso Risorgimento a Novara, dove un uomo di 30 anni ha iniziato a molestare le persone all’interno del supermercato.

Il personale, preoccupato per la situazione, ha allertato immediatamente la polizia. All’arrivo degli agenti, l’uomo ha reagito in modo aggressivo, rifiutandosi di collaborare.

Nel tentativo di ostacolare l’intervento delle forze dell’ordine, ha lanciato diversi oggetti contro di loro.

Data l’escalation della violenza, i poliziotti sono stati costretti a utilizzare il taser per immobilizzarlo. L’uomo è stato poi arrestato con l’accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

Martedì i funerali di Antonio Longo, inventore dei “tomini a rotolo”

E’ morto all’età di 90 anni Antonio Longo, titolare dello storico Caseificio Longo e pioniere del
famoso Tomino a Rotolo, uno dei prodotti caseari più amati e apprezzati in tutta la regione.
Antonio Longo, che ha dedicato la sua vita alla produzione di formaggi di alta qualità, è stato un
punto di riferimento per molti. La sua passione per l’arte casearia e l’innovazione hanno portato il
Caseificio Longo ad essere uno dei più antichi ed apprezzati del territorio piemontese, diventando
così simbolo di tradizione e qualità.
Longo infatti negli anni ’50 iniziò la sua attività in un piccolo laboratorio famigliare con la moglie
Franca. All’interno del laboratorio si produceva un unico prodotto: il Tomino del Canavese,
preparato con il latte raccolto nelle vicine stalle, che ancora oggi è confezionato a rotolo
manualmente. Successivamente passò anche ai tomini da cuocere con il Tomino del Boscaiolo e fu
così che la sua azienda, situata a Bosconero, divenne famosa in tutta Italia.
La sua dedizione e la sua capacità di trasformare il Tomino in un prodotto amato da tanti lo hanno
portato fino alla fine a seguire il Caseificio e sono state riconosciute a livello locale, nazionale e
internazionale. Negli anni, ha tramandato i suoi saperi e la passione per l’arte casearia ai figli
Maurizio, Dario, Silvana e alle generazioni successive che oggi guidano l’impresa.
I funerali si terranno martedì 29 aprile alle ore 17:00 presso la Chiesa Parrocchiale di Bosconero.

Giornata Mondiale Vittime dell’Amianto, il Piemonte secondo in Italia con mille decessi nel 2024

Bonanni (Osservatorio Nazionale Amianto): “E’ una terra ferita ma anche un modello di impegno nelle bonifiche e prevenzione con uno sguardo concreto alla salute delle generazioni presenti e future”

Nel mondo si registrano oltre 200.000 decessi legati all’amianto ogni anno, di cui 7.000 soltanto in Italia.

28 aprile 2025 – “Oggi è la Giornata mondiale delle vittime dell’amianto e la strage continua. Più di 200.000 mila decessi nel mondo, 7000 mila solo nel nostro paese nell’ultimo anno, e il bando globale dell’amianto che semina morte è ancora una utopia” – sottolinea Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA). Il Presidente ricorda inoltre – “Sono numeri che non appartengono al passato. Sono volti, storie, famiglie spezzate oggi. Molti non sapevano, altri sono stati ignorati. Troppi sono stati sacrificati nel nome del profitto. Non è più ammissibile che ci governi la lobby dei produttori del minerale killer e che le bonifiche vadano a rilento, nonostante la chiara presa d’atto di tutte le Istituzioni”. Bonanni aggiunge: “L’Italia ha messo al bando l’amianto nel 1992. Ma l’amianto non ha ancora messo al bando l’Italia. Questa giornata nazionale non è solo memoria. È un grido. Un richiamo alla responsabilità, alla bonifica, alla giustizia per le vittime e alla tutela di chi oggi vive, lavora, studia in luoghi contaminati. Il Piemonte è una terra ferita a causa dell’alto numero dei decessi, ma va rilevato che la Regione è un modello di impegno nelle bonifiche e prevenzione con uno sguardo concreto alla salute delle generazioni presenti e future”.

In Italia, il Piemonte si posiziona al secondo posto per mortalità da amianto, con circa 1.000 decessi nel 2024: 250 per mesotelioma e circa 750 per altre patologie asbesto correlate, come asbestosi e tumore del polmone. La Regione Piemonte si distingue per una politica incisiva di bonifica e prevenzione, adottando un approccio integrato che combina una mappatura dettagliata dei siti contaminati, interventi ambientali mirati e l’uso di piattaforme digitali per il monitoraggio e la gestione dei rischi.

Un esempio virtuoso è il geoportale realizzato in collaborazione con ARPA Piemonte, che consente ai cittadini di consultare in tempo reale le aree contaminate: sono oltre 1.800 i siti già censiti, con il 29% confermato come contaminato e il 17% che ha completato il processo di bonifica. Parallelamente, grazie alla piattaforma digitale NPLA, imprese e operatori possono notificare e gestire i piani di lavoro in modo trasparente ed efficiente. Per i privati cittadini che intendono rimuovere piccole quantità di materiali contenenti amianto, sono state introdotte procedure più snelle.

Un impegno strutturato e responsabile per sanare una delle ferite ambientali più profonde del secolo scorso.

Incidenza delle patologie asbesto correlate in Italia nel 2024:

  • Mesotelioma: 2.000 casi, con una mortalità del 93% entro 5 anni;

  • Tumore del polmone correlato all’esposizione da amianto: 4.000 casi, con mortalità dell’88% entro 5 anni;

  • Asbestosi: 600 casi, mortalità del 25% entro 5 anni;

  • Altre malattie correlate (placche pleuriche, ispessimenti pleurici, fibrosi e infiammazioni polmonari/pleuriche): 10.000 casi, con mortalità del 20% entro 5 anni.

Il quadro generale sull’inquinamento da amianto in Italia è preoccupante. Nonostante il divieto sancito dalla legge 257/92, la bonifica procede a rilento: si stimano oltre 40 milioni di tonnellate di materiali contenenti amianto ancora presenti sul territorio. A fronte dei circa 100.000 siti censiti ufficialmente, secondo l’ONA, i siti e micro-siti contaminati sarebbero circa 1 milione, con ben 58 milioni di metri quadrati di coperture in cemento-amianto ancora da bonificare.

L’amianto resta presente in migliaia di edifici pubblici e privati: scuole, ospedali, treni, tetti, tubature.

Emergenza scuola: l’Osservatorio continua a ricevere segnalazioni relative alla presenza di amianto in istituti scolastici, inclusi asili nido, scuole materne ed elementari. Un problema aggravato dall’uso, fino al 1993, di DAS contenente amianto, con una concentrazione fino al 30% di crisotilo, che ha esposto in particolare il personale docente delle scuole primarie. Solo nelle ultime settimane, sono stati segnalati quattro casi di mesotelioma tra insegnanti, oltre ad altre segnalazioni tra i docenti di educazione tecnica, per via dell’uso di strumenti contaminati nei laboratori scolastici.

Emergenza ospedali: l’ONA ha documentato la presenza di amianto in più di 250 strutture ospedaliere, dato ancora parziale vista l’incompletezza della mappatura.

Anche la rete idrica nazionale è coinvolta: si stima che circa 300.000 km di tubature contenenti amianto siano ancora in funzione, su un totale di 500.000 km di rete costruita prevalentemente prima del 1992.

A livello globale, la situazione non è meno critica: solo 62 Paesi hanno messo al bando l’amianto. Grandi produttori come Russia, India e Cina continuano a estrarre e commercializzare materiali contenenti la fibra killer, alcuni dei quali raggiungono ancora i mercati europei, Italia inclusa. L’ONU considera solo mesotelioma, asbestosi e cancro al polmone nelle sue statistiche ufficiali, mentre la IARC ha dimostrato la correlazione dell’amianto anche con tumori della laringe, della faringe, dello stomaco, del colon e delle ovaie.

L’Osservatorio Nazionale Amianto, operativo su tutto il territorio nazionale, offre supporto tramite lo sportello online accessibile dal sito https://onanotiziarioamianto.it/.

Sottopasso Lingotto, dal 28 aprile riapre la semicarreggiata nord

Riapriranno al traffico nella tarda mattinata di lunedì 28 aprile la semicarreggiata nord del sottopasso Lingotto (da corso Unità d’Italia verso corso Giambone) e l’entrata di via Ventimiglia.

La parziale riapertura arriva alla conclusione dei lavori di rinforzo strutturale e di risanamento conservativo della galleria nord del sottopasso, nel tratto sottostante il parco Millefonti e corso Unità d’Italia.

In quel tratto l’infrastruttura è costituita da due gallerie separate. Gli interventi proseguiranno quindi spostandosi sulla galleria sud, ragione per cui, sempre a partire dalla mattinata di lunedì 28, verrà chiusa la semicarreggiata sud (da corso Giambone verso corso Unità d’Italia).

La fine del lavori, con la riapertura completa del sottopasso in entrambe le direzioni, è prevista per il mese di settembre 2025.

TORINO CLICK