CRONACA- Pagina 163

La Sicurezza dei lavoratori e dei cittadini nella città che cambia

Settima edizione del Progetto Uscite di Sicurezza.  Idee e proposte partendo dai giovani

Costruire e diffondere la cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro, partendo dai giovani. Aumentare la consapevolezza dei diritti individuali e sociali, sia di sicurezza, sia di benessere, nelle scuole, nelle attività sportive e nell’ingresso nel mondo del lavoro.

Il progetto “Uscite di sicurezza”, nato dopo la tragedia della Thyssenkrupp e giunto alla sua settima edizione, si rinnova ogni anno, ma parte sempre da un dato di realtà, quello delle cosiddetti ‘morti bianche’.

Secondo i dati Inail nel 2024 sono state 1090 le vittime sul lavoro in Italia. Di queste 805 in occasione di lavoro e 285 in itinere. Quasi tre vittime al giorno, un numero inaccettabile.

Altro dato allarmante se si considera che negli ultimi anni si era registrato un calo continuo, dalle 1709 vittime del 2021 alle 1235 del 2022 fino alle 1041 del 2023.

Nel 2024 si è registrata una preoccupante inversione di tendenza e il numero delle vittime è tornato a crescere. Il settore delle costruzioni è quello maggiormente a rischio, seguito da trasporto e magazzinaggio. Per quanto riguarda i lavoratori, i più coinvolti nel dramma sono gli stranieri e gli ultrasessantacinquenni.

In Piemonte le vittime sono state in calo dall’anno scorso, rispetto ai 75 del 2024 sono state 67, di cui 51 in occasione di lavoro e 16 in itinere. Il trend della nostra regione è in calo continuo, le vittime totali sono in diminuzione rispetto alle 97 nel 2022 e alle 119 del 2021.

Drammatico, invece, l’inizio del 2025, con un’incidenza di 2,8 morti per milione di abitanti, superiore alla media nazionale che si attesta a 2, da gennaio il Piemonte è entrato in zona rossa in tema di sicurezza e infortuni mortali sul lavoro. Le province maglia nera – ha scritto ieri l’ANSA – sono quelle di Asti, Cuneo e Torino.

Ogni edizione del progetto “Uscite di sicurezza” si concentra su un tema specific. Nel 2023 la cybersicurezza, nel 2024 la tutela delle categorie fragili (persone con disabilità, immigrati, giovani e le donne nei casi di mancata tutela delle differenze di genere), nel 2025 le trasformazioni della città grazie ai grandi cantieri resi possibili dal PNRR, e le nuove forme di mobilità.

I grandi cantieri evocano il tema della sicurezza, sia perché nell’edilizia si concentrano tranquillamente gli infortuni sul lavoro, sia perché comportano per i cittadini cambiamenti di abitudini spesso percepiti come disagi. Entrambe queste accezioni permettono di sensibilizzare rispetto alla legalità, alla protezione attiva dei lavoratori più a rischio, ai progetti di rigenerazione urbana. Il più grande cantiere che interessa la città di Torino è sicuramente quello della metropolitana, motore principale del cambiamento della mobilità urbana. Anche in questo caso il tema della sicurezza è centrale, poiché le vittime della strada sono la prima causa di mortalità in Italia e il maggior numero di incidenti avviene in ambito cittadino.

Nella tavola rotonda che ha introdotto l’edizione 2025, ospitata a Torino Urban Lab, in piazza Palazzo di Città, denunce e recriminazioni non hanno trovato spazio. I relatori sono stati chiamati a presentare buone pratiche e modelli di riferimento, a proporre idee innovative e tecnologicamente avanzate, ad approfondire strumenti di legge e categorie di pensiero in tema di sicurezza.

“Promuovere la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro tra i giovani – spiega la Vicesindaca della Città di Torino con delega al Lavoro, Michela Favaro – rappresenta un tema di grande attualità. La drammatica realtà degli incidenti sul lavoro, che ha coinvolto anche giovanissimi lavoratori, rende necessario avviare interventi urgenti nelle scuole e nella comunità per diffondere una cultura della prevenzione e sperimentare buone pratiche. Con questa iniziativa l’Amministrazione comunale vuole ribadire il proprio impegno affinché la sicurezza diventi un valore condiviso e una consapevolezza civica da promuovere e diffondere”.

Sicurezza stradale, innovazione e intelligenza artificiale. LOKI ( Laboratory of Key Innovation) start up innovativa incubata presso I 3P ,Incubatore di imprese innovative del Politecnico di Torino, ed ESA BIC, ha presentato soluzioni tecnologiche avanzate per supportare tecnici e amministrazioni nella gestione della sicurezza stradale.

“ Ci siamo concentrati – spiega Francesco Papa, ceo & co founder- su due sfide chiave, il monitoraggio delle infrastrutture stradali e l’accessibilità pedonale per soggetti fragili. ‘Asfalto sicuro’, sistema basato su AI, attraverso un sistema plug and play di telecamere e sensori, consente di individuare e geolocalizzare buche, crepe e difetti stradali, riducendo i tempi di ispezione e ottimizzando le risorse. AIPECRA permette di mappare attraversamenti pedonali e barriere architettoniche”.

“Oggi la sicurezza sul lavoro non è più solo questione di regole e normative – ha spiegato Andrea Maffei, partner e membro del CDA di Tharsos, società di consulenza e formazione in materia di organizzazione aziendale, salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, ambiente, energia, sostenibilità, marketing- ma deve diventare un vero e proprio valore aziendale, se vogliamo ridimensionare i dati impressionanti delle morti sul lavoro in Italia. Solo nel 2024 1090 persone non sono tornate a casa dal lavoro. La consapevolezza è la parola d’ordine. E per raggiungere consapevolezza occorre investire sulla cultura dei comportamenti e delle persone, percorso che sviluppiamo in tante realtà sul territorio italiano. Ma non basta. La sicurezza è anche benessere. Un team che lavora in un ambiente sereno, senza stress e con gli strumenti giusti è più motivato e produttivo. Per questo puntiamo su tecnologie intelligenti, ma anche su una cultura aziendale che metta al centro le persone”.

“Negli ultimi anni il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro è diventato sempre più centrale anche nel mondo dello sport – afferma Gianluigi De Martino, direttore organizzativo di Gassino FC, prima e unica società dilettantistica in Italia certificata UNI ISO 20121 – per le società sportive è fondamentale svolgere eventi, tornei e partite, ma anche momenti collaterali all’attività sportiva come iniziative di carattere culturale e di coinvolgimento mantenendo alti standard di sicurezza e permettendo a collaboratori e lavoratori di essere tutelati. Ecco, quindi, che è necessario sviluppare modelli di gestione organizzativa e operativa che siano molto simili a quelli di vere e proprie aziende, pur mantenendo il carattere non imprenditoriale individuato negli scopi statutari di una associazione sportiva dilettantistica come quella di Gassino”.

Dalla mancata sicurezza alla scuola Darwin di Rivoli alle Olimpiadi invernali Milano Cortina, da organizzatore, alle Paralimpiadi da atleta, Andrea Macrì: “ Cos’è per me la sicurezza ? È il limite che può dividere la vita dalla morte, lo dico per esperienza personale. La sicurezza è parte integrante di quello che facciamo ogni giorno, nello sport, nelle scuole, nel lavoro, nei trasporti. È fondamentale nella vita quotidiana. Purtroppo ci sono ancora troppe carenze, si dà per scontato che quello che ci circonda sia sicuro per noi e non sempre è così. Riaccendiamo idee sul tema della sicurezza nella nostre vite tutti i giorni”.

 

Mara Martellotta

48° anniversario dell’uccisione del Brigadiere Giuseppe Ciotta

Ieri la Polizia di Stato ha voluto ricordare, nel 48° anniversario dell’uccisione, il Brigadiere del Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza Giuseppe Ciotta, Medaglia d’Oro al Valor Civile e Medaglia d’Oro Vittime del Terrorismo.

Nel corso della cerimonia, tenutasi in via Gorizia n. 67, è stato deposto un omaggio floreale sulla lapide che ne onora la memoria. Alla cerimonia hanno preso parte il Questore e i funzionari della Questura di Torino, la vedova Signora Michelina Carbonara e la figlia Nunzia, l’ASEVIT, l’ANPS, e l’Associazione amici di Ascoli Satriano, paese di origine del Brigadiere.

Per mantenere sempre viva la memoria dei caduti della Polizia di Stato.

Tappa a Torino per DonatoriNati e Quarto Savona Quindici 

Dal Sangue  Versato al Sangue  Donato:
Memoria&Solidarietà DonatoriNati e QS15, di concerto con la Prefettura di Torino ed il patrocinio del comune di Torino, hanno organizzato per giovedì 13 marzo un’iniziativa per coinvolgere cittadini e istituzioni a tutto campo.

 

Giovedì 13 marzo dalle 8.00 alle 12.00 in Piazza Palazzo di Città sarà possibile donare il sangue a bordo di un’autoemoteca della Fidas .
“Dobbiamo sensibilizzare i giovani alla cultura del dono e della memoria affinchè siano giovani e cittadini responsabili- afferma Mirko Oropallo Presidente Donatorinati Piemonte.
Alle ore 10.00  Iniziativa con gli studenti presso la Sala delle Colonne in piazza Palazzo di Città, gli studenti incontreranno Tina Montinaro presidente della Quarto Savona Quindici e Claudio Saltari Presidente DonatoriNati .

 

“ La consapevolezza del passato getta le fondamenta per un futuro migliore. La Quarto Savona 15 deve continuare a viaggiare nella mente e nel cuore dei cittadini e dei giovani per onorare chi ha donato la vita per difendere lo Stato”- afferma Tina Montinaro Presidente Quarto Savona 15 e moglie di Antonio Montinaro, morto per difendere il giudice Falcone.

 

Memoria e Solidarietà hanno un unico filo conduttore: la legalità” – afferma Claudio Saltari, Presidente Nazionale DonatoriNati. “Il nostro obiettivo è promuovere la cultura della donazione del sangue e la legalità, affinché i giovani seguano il nostro esempio e si sentano sempre più coinvolti”.

“Progetti del cuore” consegna un veicolo ad Auser

Il nuovo veicolo, conferito in comodato d’uso gratuito, verrà impiegato
nei servizi di assistenza e trasporto sul territorio locale
Moncalieri, 12 marzo 2025 – Si è svolta, presso il Centro Anziani Leimon a Moncalieri, la
cerimonia di consegna di un nuovo veicolo in comodato d’uso gratuito da parte di Progetti del
Cuore per integrare la mobilità gratuita locale e supportare le attività solidali di Auser
Volontariato Moncalieri.
Il mezzo consentirà all’Ente di continuare a erogare servizi di supporto, assistenza e trasporto
sul territorio, tra cui l’accompagnamento socio-sanitario a visite mediche e fisioterapiche per
bambini, anziani e cittadini con difficoltà motorie.
Grazie a collaborazioni con associazioni, aziende ed istituzioni locali, Progetti del Cuore
sostiene da anni iniziative e progetti di mobilità gratuita su tutto il territorio nazionale.
“Fornire un aiuto concreto alle persone con difficoltà per costruire una società più inclusiva e
solidale: è questo l’obiettivo di Progetti del Cuore. Ed è con questo spirito che sosteniamo
associazioni come Auser Volontariato Moncalieri, offrendo un supporto tangibile a chi ne ha più
bisogno. Desidero ringraziare le aziende partner che hanno scelto di essere al nostro fianco e
le istituzioni locali che hanno reso possibile questa nuova consegna. Insieme, possiamo fare la
differenza nella vita di molti”. – dichiara Daniele Ragone, Amministratore Unico di Progetti
del Cuore.

“Un Piemonte libero dalle mafie”, convegno a Torino

 

Giovedì 13 marzo in Città Metropolitana: per conoscere e contrastare il fenomeno

L’Auditorium della Città Metropolitana di Torino (corso Inghilterra 7) ospiterà, giovedì 13 marzo alle ore 9.00, il convegno “Un Piemonte libero dalle mafie. Conoscere e contrastare il fenomeno mafioso”.

L’appuntamento, voluto e organizzato dal Consiglio regionale con il patrocinio della Città Metropolitana di Torino, riunirà esperti, istituzioni e rappresentanti della società civile per un’analisi approfondita sul fenomeno mafioso in Piemonte e sulle strategie di contrasto, e rappresenterà un momento di confronto e formazione essenziale per comprendere le infiltrazioni criminali nel tessuto economico e sociale del territorio.

Dopo i saluti istituzionali di Davide Nicco (presidente del Consiglio regionale del Piemonte), Alberto Cirio (presidente della Giunta regionale), Jacopo Suppo (vicesindaco metropolitano di Torino), Luca Asvisio (presidente Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Torino) e Simona Grabbi (presidente Ordine degli Avvocati di Torino), il convegno vedrà gli interventi di:

Lucia Musti, Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Torino

Giovanni Bombardieri, Procuratore Capo della Repubblica presso il Tribunale di Torino

Giuseppe Legato, giornalista de “La Stampa”

Laura Scomparin, Professoressa ordinaria di Diritto Processuale Penale dell’Università di Torino

Roberto Montà, presidente dell’Associazione Avviso Pubblico • Maria Josè Fava, rappresentante della Direzione Nazionale di Libera

Rocco Sciarrone, Professore ordinario di Sociologia dei processi economici e del lavoro all’Università di Torino

Tommaso Pastore, capocentro della Direzione Investigativa Antimafia di Torino

Don Luigi Ciotti, presidente di Libera

A moderare e concludere i lavori sarà Domenico Rossi, presidente della Commissione regionale per la promozione della cultura della legalità e il contrasto ai fenomeni mafiosi.

Il convegno è aperto al pubblico, la partecipazione consentirà l’accredito all’Ordine degli Avvocati di Torino e rientra nel programma formativo dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Torino per il riconoscimento dei crediti professionali.

L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti. È necessario confermare la propria presenza inviando un’email a rel.esterne@cr.piemonte.it.

A Burolo e Quagliuzzo i Postamat di ultima generazione

Più semplici e veloci le operazioni di prelievo, ricariche telefoniche e Postepay

Grazie al progetto “Polis – Casa dei Servizi Digitali” che ha interessato l’ufficio postale di Burolo e l’ufficio postale di Quagliuzzo  con un intervento di riqualificazione e tanti nuovi servizi della Pubblica Amministrazione (certificati previdenziali e giudiziari), sono stati  installati i nuovi ATM Postamat a disposizione dei cittadini.

L’ATM Postamat è dotato di monitor digitale ad elevata luminosità e dispensatore innovativo, con moderni dispositivi di sicurezza, tra cui un sistema di macchiatura delle banconote e una soluzione anti-skimming capace di prevenire la clonazione delle carte di credito. L’ATM Postamat è inoltre dotato di un lettore barcode per rendere più semplice il pagamento dei bollettini prestampati tramite QR code.

Disponibile tutti i giorni della settimana e in funzione 24 ore su 24, l’ATM Postamat consente di effettuare operazioni di prelievo di denaro contante, interrogazioni su saldo e lista movimenti, ricariche telefoniche e di carte Postepay, oltre al pagamento delle principali utenze.

Il nuovo Postamat di ultima generazione può essere utilizzato dai correntisti BancoPosta titolari di carta Postamat-Maestro e dai titolari di carte di credito dei maggiori circuiti internazionali, oltre che dai possessori di carte Postepay.

Poste italiane ricorda che è possibile utilizzare i principali prodotti e servizi offerti da Poste Italiane anche in modalità digitale. Oltre alle classiche operazioni bancarie, come Bonifici e Postagiro, tramite gli strumenti digitali di Poste Italiane tutti i clienti possono pagare vari tipi di bollettino postali, compreso MAV, pagoPA, multe automobilistiche e pagamento Bollo Auto e Moto. Sarà sufficiente inquadrare il codice riportato sul bollettino oppure inserire manualmente i dati richiesti per effettuare il versamento.

Sito e APP consentono inoltre di ricaricare una carta PostePay, un telefono cellulare di qualsiasi operatore, ma anche di accedere ai prodotti di risparmio di Poste Italiane.

 

Flash mob contro la violenza sugli operatori sanitari

Giornata contro la violenza sugli operatori sanitari, oggi la Città della salute e della scienza di Torino ha organizzato nel cortile delle Molinette un flash mob, al quale hanno partecipato circa duecento dipendenti. Nei quattro ospedali della Città della salute nel 2024 sono state ben 157 le aggressioni tra fisiche e verbali.

Giardino “Madre Teresa”, droga e degrado: lo scempio continua

ALESSI (CAPOGRUPPO FDI CIRCOSCRIZIONE 7): SENZA SOSTA SPACCIO E DISTRUZIONI

I cittadini che transitano nel Giardino Madre Teresa di Calcutta e soprattutto i residenti nelle case con i balconi in affaccio sul giardino continuano vedere le solite cose senza tregua.
Nei giorni scorsi è stato distrutto un tamburo nell’area giochi, poi tolto dalla Città in quanto pericoloso per i bambini.


Ieri è stata divelta dal terreno una centralina elettrica per il puro gusto di devastare le cose.
La targa in memoria di Madre Teresa è sempre più rotta e da un momento all’altro può cadere.
Anche i manufatti in cemento tra poco faranno la fine di quelli al Giardino Alimonda (che sono stati tolti), infatti giorni fa hanno cercato di aprirli.
Ogni giorno ce n’è una nuova!

 


Invece lo spaccio continua tutti i giorni sempre uguale, senza tregua; si può anche vedere dove posizionano la droga e gli scambi di sostanza.
Possibile che con 6 telecamere, posizionate anni fa, non si riesce a risolvere o migliorare questo luogo?
Un luogo dove l’anno scorso sono stati spesi circa 500 mila euro per la riqualificazione, purtroppo la Città non capisce che la sola riqualificazione urbana non basta, ma ci vogliono progettazioni a 360°.
Ricordo che Il 7 marzo scorso, dopo l’inaugurazione della riqualificazione su FB, si leggevano i seguenti post, completamente fuori dalla realtà quotidiana, che cercano solo di nascondere le quotidiane situazioni inaccettabili:
LO RUSSO: Con la riqualificazione del giardino Madre Teresa di Calcutta restituiamo alle persone che vivono nel quartiere Aurora e a tutta la città un luogo più verde e vivibile. Un luogo che sarà un punto di incontro e favorirà l’aggregazione e la pratica sportiva all’aria aperta, grazie anche alla piastra sportiva e alla nuova area giochi, pensata per essere accogliente e inclusiva per tutte e tutti.

L’inaugurazione di oggi è un segnale ulteriore della nostra volontà di puntare sulla zona di Aurora, e si inserisce pienamente in quella serie di progetti diffusi che stiamo mettendo in campo nelle nostre circoscrizioni in aree protagoniste di interventi particolarmente attenti anche ad aspetti di sostenibilità, inclusione e alle esigenze delle comunità e dei quartieri. #stefanolorussosindaco
DERI: Con la riqualificazione del giardino Madre Teresa di Calcutta restituiamo alle persone che vivono nel quartiere Aurora e a tutta la città un luogo più verde e vivibile. Dopo la rigenerazione dei giardini Michele Pellegrino e Alimonda un’altra area di Aurora è stata completamente recuperata. All’appello manca solo il giardino di via Saint Bon i cui lavori di riqualificazione partiranno tra poche settimane. Tutti gli interventi sono stati realizzati con fondi dell’Unione Europea

Patrizia Alessi

Presi i ladri seriali che terrorizzavano i residenti delle case isolate

E’ accaduto nei giorni scorsi a Torino: i Carabinieri dell’Aliquota Operativa, della Compagnia di Chieri (TO) con ausilio di personale delle stazioni dipendenti e dalla compagnia Torino Oltre Dora, a coronamento di una complessa attività investigativa, ha dato esecuzione, a “decreto di fermo di indiziato di delitto” emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino nei confronti dei componenti di una “batteria” di ladri seriali che da tempo terrorizzava gli abitanti della collina del capoluogo e il territorio della provincia.
In particolare, i militari dell’Arma hanno bloccato e sottoposto in stato di fermo due cittadini di origine albanese, residenti a Torino, rispettivamente di trentatré e cinquantadue anni, entrambi con precedenti specifici, mentre un terzo componente della banda è stato raggiunto dalla misura mentre si trovava già recluso presso la casa circondariale “Lorusso e Cotugno” di Torino per altra causa.
Nel corso delle perquisizioni successive ai fermi, è stata rinvenuta refurtiva del valore di diverse decine di migliaia di euro, circa 22.500 euro in contanti e svariati arnesi da scasso, regolarmente assunti in carico in attesa di essere restituiti ai legittimi proprietari.
I fermati sono stati tradotti in carcere presso la casa circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino, in quanto gravemente indiziati dei reati di “furti in abitazione in concorso” e il provvedimento è stato convalidato nei giorni successivi secondo le modalità e tempi previsti.

Sindacati Rai: “Centro produzione di Torino in stato di difficoltà e abbandono”

“Ancora una volta ci troviamo a denunciare lo stato di difficoltà e abbandono in cui versa la Rai di Torino e la forte preoccupazione per la sorte degli insediamenti produttivi e direzionali nel nostro capoluogo”. Lo hanno ribadito le organizzazioni sindacali nel corso dell’audizione in seconda e sesta Commissione congiunte del Consiglio regionale (a presiedere Mauro Fava) per un approfondimento sugli insediamenti piemontesi.

Per Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil siamo davanti ad un evidente disinvestimento produttivo nella città di Torino, dove sono impiegati circa mille dipendenti, secondo polo a livello nazionale.

Jacopo Ricca vicesegretario della Stampa Subalpina ha espresso la soddisfazione di vedere unità da parte di tutti i sindacati.

Nello specifico, per Alberto Revel (Slc Cigil) è necessaria una pressione forte sul Governo per il rilancio, ha poi sottolineato anche il ruolo culturale della Rai. Stefano Pappaletto (Fistel Cisl) e Federica Balestri (Uilcom Uil) si sono soffermati sul patrimonio immobiliare e sulla logistica. Marco Procopio (Usigrai e Comitato di redazione del Tgr Piemonte) ha invece puntualizzato la carenza di organico, spiegando che allo stato attuale sono impegnati 41 giornalisti e per il momento non sono contemplati concorsi pubblici per nuove assunzioni.

“Nonostante l’interesse dimostrato dalle istituzioni, nulla è cambiato, e chiediamo che il tavolo permanente di confronto promesso dalla Regione Piemonte sia attivato. Chiediamo anche che il Comune di Torino prema in maniera determinante su una dirigenza Rai che continua a relegare Torino ai margini del proprio progetto produttivo e industriale”, hanno sottolineato le sigle sindacali.

A tale tema, estremamente preoccupante e importante per Torino e il Piemonte, si affiancano i recenti temi nazionali: “Dall’assenza di un contratto adeguato, all’incertezza delle risorse e dei proventi del canone, da un piano industriale solo prospettato dove sembra che il pezzo forte sia ancora la vendita di ulteriori quote di Rai Way, a una gestione organizzativa che deprime le professionalità”.

Le organizzazioni sindacali infine hanno auspicato una riforma della governance che sottragga la Rai dal controllo partitico e in grado di garantire un rinnovato ruolo di fornitore del servizio pubblico.

Per delucidazioni sono intervenuti nell’ordine: Paola Antonetto (presidente della sesta), Nadia Conticelli (Pd), Monica Canalis (in qualità di vicepresidente della terza, che si occupa di lavoro), Emanuela Verzella (Pd), Sarah Disabato (M5s), Laura Pompeo (Pd), Alice Ravinale (Avs).

Uffico stampa CrP