Fdi: “Test rapidi, economici, efficaci”
“Comprendiamo che l’Unita di crisi piemontese incontri difficoltà per i laboratori e i reagenti e che si sia attenuta alle prescrizioni dell’Istituti Superiore di Sanità, ma l’esempio del Veneto dimostra chiaramente l’efficacia di effettuare tamponi a tappeto per contenere il contagio, come da indicazioni dell’OMS:
sempre più Regioni ne stanno prendendo atto” ripetono ancora una volta Augusta Montaruli e Maurizio Marrone, parlamentare e capogruppo regionale di Fratelli d’Italia
I due esponenti politici lanciano una proposta “Potremmo tentare di seguire la strategia che stanno valutando altre regioni: test rapidi a tappeto a tutti i soggetti a rischio per contatti con contagiati, sottoponendo poi solo i positivi anche a tampone per avere conferma del risultato.
Si potrebbe cominciare almeno da chi risulta con la febbre dalle misurazioni di temperatura oggi obbligatoria per decreto e ordinanza regionale agli ingressi dei supermercati e aziende ancora aperte. Sicuramente dobbiamo mettere al sicuro chi sta in prima linea e non possiamo più aspettare ”.
Sequestro di mascherine non conformi
Dal Piemonte / Nei giorni scorsi, i militari della Guardia di Finanza della Compagnia di Casale Monferrato hanno sequestrato 74 mascherine facciali in un negozio di articoli sanitari commercializzati in assenza dei requisiti di conformità
I finanzieri a seguito di attività info-investigativa hanno individuato un negozio di articoli sanitari che
su prenotazione vendeva mascherine su misura in cotone “pelle d’uovo” al prezzo di 15,00 Euro
cadauna.
In particolare venivano prodotti dispositivi di protezione individuale di seconda categoria
(mascherine) non conformi ai requisiti essenziali di sicurezza di cui all’apposito regolamento.
Il titolare dell’attività commerciale si è pertanto reso responsabile della condotta prevista e punita
con la pena dell’arresto sino a sei mesi o dell’ammenda da 10.000 a 16.000 Euro
trattandosi di reato di natura contravvenzionale.
L’attività va inquadrata nel contesto emergenziale attuale che sta spingendo la cittadinanza a
ricercare freneticamente i dispositivi di protezione individuale rischiando di acquistare prodotti non
conformi e del tutto inidonei a garantire la sicurezza degli utilizzatori.
La Guardia di Finanza, oltre a concorrere alle attività disposte dalla Prefettura di Alessandria circa i
controlli da effettuare per garantire il rispetto dei provvedimenti governativi, nell’ambito delle proprie
attribuzioni di Polizia Economico Finanziaria, sta assicurando la vigilanza del territorio tutelando la
cittadinanza da ogni possibile fenomenologia illecita legata all’emergenza COVID-19
Il comunicato della Regione, ore 19 di domenica 22 marzo
CORONAVIRUS PIEMONTE, IL NUMERO DEI GUARITI SALE A QUATTORDICI – DICIASSETTE NUOVI DECESSI – IN TERAPIA INTENSIVA 330 RICOVERATI – BOLLETTINO CONTAGI – SPERIMENTAZIONE AVIGAN – TEST NEI LABORATORI PRIVATI – DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
QUATTRO NUOVI GUARITI
Nel pomeriggio, l’Unità di crisi della Regione Piemonte ha comunicato la guarigione virologica di altri quattro pazienti contagiati dal “coronavirus covid19”.
Si tratta di un nucleo famigliare del Novarese e di un uomo del Torinese.
Le persone guarite sono in totale 14, di cui 4 dell’Astigiano, 1 del Cuneese, 2 del Novarese, 5 del Torinese, 1 del Vercellese e 1 residente fuori regione.
DICIASSETTE DECESSI
Sono 17 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati questo pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte: 4 in provincia di Torino, 3 nel Biellese, 1 nell’Astigiano, 4 nell’Alessandrino, 1 nel Vercellese, 3 nel Novarese e 1 nel Verbano-Cusio-Ossola.
Il totale complessivo è ora di 300 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 86 ad Alessandria, 11 ad Asti, 31 a Biella, 20 a Cuneo, 43 a Novara, 70 a Torino, 16 a Vercelli, 18 nel Verbano-Cusio-Ossola, 5 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.
BOLLETTINO DEI CONTAGI ALLE ORE 18.30
Sono 4.541 le persone finora risultate positive al “Coronavirus Covid-19” in Piemonte: 810 in provincia di Alessandria, 191 in provincia di Asti, 244 in provincia di Biella, 327 in provincia di Cuneo, 399 in provincia di Novara, 2.018 in provincia di Torino, 245 in provincia di Vercelli, 171 nel Verbano-Cusio-Ossola, 48 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 88 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 330, in altri reparti 2.071.
I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 12.869, di cui 7.729 risultati negativi.
In isolamento domiciliare ci sono 1.826 persone.
SPERIMENTAZIONE AVIGAN
La Direzione Sanità della Regione Piemonte ha invitato le Aziende sanitarie a manifestare la propria disponibilità alla sperimentazione del farmaco Avigan, secondo le indicazioni che verranno emanate domani dall’Agenzia italiana per il farmaco, in modo da favorire il coordinamento delle attività e il dialogo con le autorità nazionali.
TEST NEI LABORATORI PRIVATI
I laboratori privati dotati delle necessarie tecnologie, da domani potranno effettuare esami sui pazienti Covid-19 individuati dalla Regione Piemonte. Sono allo studio le modalità per consentire l’effettuazione del tampone al domicilio del paziente.
Il numero degli esami svolti verrà così essere ulteriormente incrementato.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE
L’Unità di Crisi della Regione ha finora distribuito alle Aziende sanitarie piemontesi i seguenti dispositivi di protezione: 800.000 mascherine chirurgiche, 130.000 mascherine FFP2, 7.000 mascherine FFP3, 200.000 guanti monouso, 20.000 camici protettivi, 100 pompe siringa, 19 videolaringoscopi (su 55 acquistati), 10.000 occhiali di protezione, 30.000 cuffie, 50.000 calzari.
Sono stati acquistati 5.000 sistemi di respirazione (caschi CPAP).
Il comunicato della Regione, ore 12 di domenica 22 marzo – Sono 28 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati questa mattina dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte
11 in provincia di Alessandria (10 uomini e 1 donna), 3 uomini in provincia di Biella, 1 uomo in provincia di Cuneo, 7 in provincia di Novara (2 uomini e 5 donna), 4 in provincia di Torino (1 uomo e 3 donne), 1 uomo in provincia di Vercelli, 1 uomo residente fuori regionale ma deceduto in Piemonte.,
Il totale complessivo è ora di 283 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 82 ad Alessandria, 10 ad Asti, 28 a Biella, 20 a Cuneo, 40 a Novara, 66 a Torino, 15 a Vercelli, 17 nel Verbano-Cusio-Ossola, 5 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
BOLLETTINO DEI CONTAGI ALLE ORE 12
Sono 4.420 le persone finora risultate positive al “Coronavirus Covid-19” in Piemonte: 760 in provincia di Alessandria, 181 in provincia di Asti, 243 in provincia di Biella, 303 in provincia di Cuneo, 398 in provincia di Novara, 1.989 in provincia di Torino, 242 in provincia di Vercelli, 159 nel Verbano-Cusio-Ossola, 47 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 98 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
Le persone ricoverate in ospedale sono 2426, delle quali 308 in terapia intensiva. In isolamento domiciliare ci sono 1.701 persone. Le persone guarite sono 10.
I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 12.701, di cui 7.664 risultati negativ
Erano in undici persone, e hanno pensato bene di radunarsi a mangiare e bere in una casa con giardino a Sale, nell’Alessandrino per festeggiare un compleanno
Erano giunti dalle province di Genova e Alessandria. Anche loro sono tra i 170 denunciati negli ultimi 10 giorni dai carabinieri della compagnia di Tortona, che da oltre un mese non fanno giorni di riposo e lavorano a doppi turni. L’attenzione dei Carabinieri di Sale è stata attirata dalle numerose auto parcheggiate in strada una vicino all’altra e dal rumore fatto dal gruppo, composto da cittadini romeni.
(foto archivio)
Dalla notte, stretta dei Carabinieri della Compagnia di Susa sui controlli, già disposti nei giorni scorsi su tutto il territorio dal Comandante Provinciale di Torino, Francesco Rizzo
Il sindaco De Zuanne: “I numeri in crescita impongono di restare a casa”
I dati sulla diffusione del Coronavirus a Volpiano, aggiornati al 21 marzo, comunicati dalla Protezione civile della Città metropolitana di Torino, dall’unità di crisi della Regione Piemonte e dalla Asl, sono di 5 persone positive (sia collocate in quarantena nella propria abitazione che ricoverate in ospedale) e 10 in isolamento fiduciario per aver avuto contatti con soggetti contagiati; nel primo caso si tratta di uomini di età compresa tra 55 e 80 anni, nel secondo di 5 uomini e 5 donne di età compresa tra 22 e 77 anni.
Commenta il sindaco di Volpiano Emanuele De Zuanne: «Questi numeri e la loro crescita dovrebbero togliere ogni dubbio sul fatto che per evitare di essere contagiati o di contagiare altri bisogna restare nelle nostre case. I dati nazionali che vengono comunicati ogni sera impongono a tutti noi di rispettare rigorosamente le norme, per tutelare la salute di tutti. In questi giorni le forze dell’ordine (Polizia Municipale, Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza) compiono sul territorio, anche in orari serali, i controlli per far rispettare le norme in vigore. Molte persone sono già state segnalate per aver violato i divieti. In questa situazione di emergenza nessuno può derogare ai provvedimenti di legge seguendo valutazioni personali perché è in gioco la salute di tutti. Mi rendo conto che non è facile cambiare il nostro modo di vivere e di pensare ma il momento lo richiede. L’impegno, quindi, deve essere quello di non uscire di casa, non tanto per le possibili sanzioni o denunce ma perché è l’unica cosa da fare per il bene di tutti».
Parchi vuoti, qualche coda ai supermercati
Sembrano funzionare piuttosto bene a Torino i nuovi provvedimenti del governo per contenere i contagi da coronavirus
Ieri e oggi sono poche le persone e le auto in giro per le strade. E nei giardini e nei parchi non si vedono più i gruppi di persone che nei giorni scorsi avevano fatto scattare l’allarme.
Le aree verdi sono pattugliate dalla polizia municipale, come in piazza d’Armi, alla Pellerina e al Valentino dopo il blocco alle attività all’aria aperta. Alcune code si vedono invece nei pressi dei grandi supermercati in periferia, a causa degli ingressi scaglionati. Poche code nei supermercati più piccoli in città.
Rigida separazione tra reparti COVID e non-COVID, strutturare comunicazione tra ospedali e territorio, più posti letto nelle strutture private, linee guida per le RSA
Alla luce dell’appello rivolto al Presidente Conte da parte dei Presidenti di tutti gli Ordini dei medici del Piemonte, Mauro SALIZZONI e Domenico ROSSI (Pd) hanno scritto al Presidente Alberto Cirio e all’assessore Luigi Icardi, indicando quattro priorità sulle quali adottare urgentemente linee guida di intervento regionali. “Ci sono alcune misure e azioni che dipendono anche da fattori esterni all’Unità di Crisi – scrivono Mauro SALIZZONI e Domanico ROSSI – come l’approvvigionamento dei DPI o dei macchinari per allestire nuovi posti di terapia intensiva. Ci sono alcune scelte, però, che dipendono dalla nostra capacità organizzativa e che possiamo assumere in totale autonomia. Riteniamo che, qualora fossero messe in campo, potrebbero contribuire a migliorare la situazione”.
1- Rigida separazione tra reparti COVID e non-COVID. “Abbiamo appreso che in diversi ospedali piemontesi, oramai da diversi giorni, i turni del personale sanitario sono organizzati non tenendo in considerazione questa separazione. Inutile sottolineare come questo elemento faciliti la diffusione del contagio”;
2- Strutturare la comunicazione tra ospedali e territorio. “Oggi ogni azienda sanitaria sta facendo per sé. Molti tra i ricoverati meno gravi nei nostri ospedali potrebbero essere curati a domicilio se adeguatamente seguiti da personale dotato dei necessari dispositivi di sicurezza. Attraverso la creazione delle unità speciali e il potenziamento dei servizi di territorio dovremmo incentivare, ove possibile, la cura a domicilio. Questo alleggerirebbe il carico di lavoro e la pressione su ospedali oramai al limite della loro capacità di ospitalità e di cura. Ma in questo momento non esistono indicazioni e linee guida per la comunicazione e la cooperazione tra aziende ospedaliere e aziende sanitarie locali”;
3- Aumentare con assoluta determinazione il ricorso ai posti letti disponibili nelle strutture private, così come previsto dalle ultime normative emanate per l’emergenza coronavirus;
4- Affrontare la situazione delle RSA. “Per le caratteristiche degli ospiti siamo di fronte a situazioni di estrema fragilità. L’unità di crisi valuti linee guida di intervento specifiche anche per queste situazioni con un’attenzione agli ospiti e agli operatori socio-sanitari”.
- In allegato il testo integrale della lettera
Mauro SALIZZONI
Vice Presidente Consiglio regionale del Piemonte
Domenico ROSSI
Vice Presidente IV Commissione – Consigliere regionale Pd
E’ morta la mamma di Piero Chiambretti
E’ stata Vladimir Luxuria ad annunciare con un tweet la morte di Felicita, madre di Piero Chiambretti
83 anni, era stata ricoverata con il noto conduttore torinese all’ospedale Mauriziano qualche giorno fa, dopo essere risultata, come il figlio, positiva al coronavirus. L’ex parlamentare, amica di Chiambretti, scrive: “Sentite condoglianze a Piero, mamma Felicita non ce l’ha fatta”.