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Asfaltatura della SP128 tra Pessione e Chieri

L’assessore Paolo Rainato: “La Città Metropolitana è intervenuta a seguito delle nostre sollecitazioni. Lavori anche sulle strade verso Cambiano e Baldissero e sulla rotonda della Circonvallazione in entrata a Chieri”

«Sono iniziati in questi giorni i lavori di asfaltatura e risistemazione della SP128, la strada provinciale che collega Pessione a Chieri. La strada, che unisce due centri importanti come Chieri e Carmagnola, versava in cattivo stato, e il maltempo la rendeva impraticabile. Trattandosi di una strada provinciale, il Comune non poteva intervenire direttamente ma abbiamo fatto pervenire numerose segnalazioni, insieme al Comando dei Vigili, portando il problema anche ai tavoli della Città Metropolitana. Finalmente i lavori sono partiti, a dimostrazione che la collaborazione tra enti funziona e consente di ottenere buoni risultati»: lo annuncia l’assessore alla Viabilità e alla Polizia Locale Paolo Rainato. Sono stati già effettuati interventi su altri tratti stradali ammalorati, come la strada provinciale verso Cambiano e quella che porta a Baldissero. Inoltre, verrà ripristinato il manto stradale della rotonda della Circonvallazione in entrata in Chieri.»

Diciassettenne adescava bambini su internet

Un ragazzo di 17 anni ha adescato bambini via internet convincendoli a produrre immagini a contenuto pedopornografico

A luglio era iniziata l’indagine condotta dal commissariato di Rivoli  in collaborazione con le polizie postali del Piemonte e del Veneto.

La scorsa primavera, durante il primo lockdown, il giovane attraverso la piattaforma del videogioco Fortnite ha contattato  i bambini, trasferendo poi la comunicazione su Tik-Tok, Instagram e Whatsapp.
La mamma di uno dei bambini, tutti attorno ai dieci anni, ha presentato  la denuncia che ha dato il via alle indagini.

Tenta di rubare tablet e pc custoditi a scuola

Le recenti disposizioni adottate per fronteggiare la pandemia da covid19 hanno costretto migliaia di studenti a proseguire il proprio percorso di studi servendosi della Dad, la didattica a distanza.

Dal canto loro, gli istituti scolastici hanno dovuto organizzarsi per garantire agli alunni il normale svolgersi delle lezioni, utilizzando apparecchiature elettroniche di ultima generazione, come tablet e computer. Negli ultimi tempi il materiale custodito alle interno delle scuole è diventato oggetto dell’attenzione di individui che tentano di introdursi nei vari complessi per asportare la strumentazione.

L’ultimo episodio risale a sabato scorso quando, nella tarda serata, arriva la segnalazione di due soggetti che stanno tentando di accedere alla scuola Sandro Pertini in via Fea. Uno dei due, armato di piede di porco, armeggia nei pressi della recinzione mentre il complice percorre più volte, a bordo di un’automobile, il giro dell’isolato, con lo scopo di vigilare il perimetro della scuola. Il sopraggiungere delle Volanti mette in fuga i due individui. Dopo una breve ricerca, l’automobile del complice, cittadino italiano di 35 anni, viene fermata in via Orbetello. L’uomo aveva nascosto sotto il sedile anteriore un astuccio al cui interno erano custoditi diversi arnesi atti all’effrazione come cacciaviti, due pinze ed una forbice da elettricista.

Durante il sopralluogo effettuato dai poliziotti all’interno dell’istituto scolastico, tutti gli infissi risultavano chiusi, ad eccezione del battente di un’uscita di sicurezza manomesso. Dall’ispezione dei locali non è emerso alcun ammanco.

Il trentacinquenne è stato arrestato per tentato furto, denunciato per possesso ingiustificato di chiavi alterate e sanzionato perché inottemperante alle prescrizioni anti covid19.

Otto in attesa del parrucchiere. Locale chiuso, sanzionati i clienti

Nei giorni scorsi gli agenti del commissariato Barriera Milano hanno svolto un servizio di controllo del territorio volto alla verifica del rispetto delle prescrizioni imposte dal DPCM in vigore, per contenere la diffusione da contagio covid19.

Intorno alle 18 viene controllato un negozio di parrucchiere in via Palestrina.

Al suo interno i poliziotti trovano otto avventori, in attesa di accedere di essere serviti, privi di alcun distanziamento sociale.

Ai presenti è stata elevata una sanzione di 400 euro per mancato rispetto delle misure di contenimento mentre il locale è stato chiuso per 5 giorni.

Tragedia di piazza San Carlo, il pm chiede un anno e otto mesi per la sindaca Appendino

Il pubblico ministero Vincenzo Pacileo ha chiesto per la sindaca di Torino, Chiara Appendino,  un anno e otto mesi.

Questa la richiesta di condanna al processo per i fatti drammatici di Piazza San Carlo del 3 giugno 2017.

L’udienza si tiene nell’aula magna del palazzo di giustizia di Torino con il rito abbreviato che prevede lo sconto di pena di un terzo.

La prima cittadina è accusata di omicidio, lesioni e disastro colposo.

Lotto: a Moncalieri quaterna da 360mila euro, seconda vincita più alta del 2020

 

 Il fortunato giocatore ha puntato sulla combinazione 15, 33, 49, 81, sulla ruota piemontese

Si tratta della seconda vincita più alta centrata nel corso dell’anno, peraltro non molto lontana dalla quaterna da 373.500 euro centrata a Crema il 19 settembre. Sempre nell’estrazione di ieri, il Lotto ha regalato anche due quaterne identiche a Fiano Romano, nei pressi della Capitale. A portare fortuna è stata la combinazione 1, 9, 11, 36, 63, giocata sulla ruota di Roma, ciascuna vincita ha fruttato 50.596 euro, se si trattasse di un unico fortunato avrebbe vinto oltre 100mila euro. Il 10eLotto ha invece regalato un 9 da 50mila euro a Ancona, grazie all’estrazione serale e a una giocata Oro. Complessivamente il concorso di ieri ha distribuito premi per quasi 27,9 milioni di euro (di cui 5,8 con la versione tradizionale e 21,2 con il 10eLotto), le vincite centrate dall’inizio dell’anno salgono a 3 miliardi 727 milioni di euro. ( lp/AGIMEG)

Cercavano di rubare 150 kg di rame, arrestati dai carabinieri

I Carabinieri del Comando provinciale nel corso dei servizi di controllo effettuati ieri notte sul territorio cittadino, intensificati in questo periodo emergenziale per verificare il rispetto della normativa anticovid, hanno arrestato per furto due cittadini rumeni di 18 e 20 anni, censurati, domiciliati nel campo nomadi di strada dell’Arrivore.

In particolare una pattuglia del Nucleo Radiomobile, ha sorpreso i due soggetti in corso Sandro Botticelli all’interno del cortile di un’area in disuso di proprietà della società Terna. Ad attirare i militari è stato il fascio di luce della torcia usato dai malviventi, che sono stati colti mentre erano intenti ad ammassare cavi di rame che avevano poco prima prelevato da una cabina di bassa tensione tranciandoli grazie ad una cesoia.

Complessivamente i carabinieri hanno recuperato materiale per un peso complessivo di circa 150 kg, che è stato restituito alla società proprietaria dello stabile. Ai due ladri è stata contestata anche la violazione amministrativa delle norme anticovid trovandosi in giro, per di più per commettere reati, in pieno orario notturno.

Il pusher di Pozzo Strada nascondeva soldi e droga in casa

Avendo avuto notizia di una presunta attività di spaccio in un appartamento in zona Pozzo Strada, gli agenti della Squadra Volante hanno avviato un’attività d’indagine nei confronti di un cittadino romeno di 23 anni. L’uomo era solito effettuare ritiri e  consegne di sostanza stupefacente ogni domenica, in una fascia oraria che andava dalle 10 del mattino alle 23.

Domenica scorsa il ventitreenne viene fermato nei pressi della sua abitazione, impegnato nel suo solito passaggio mattutino domenicale. Sottoposto a perquisizione, gli operatori trovano nello zainetto trasportato a spalla dall’uomo  oltre 20 ovuli di hashish per circa un etto e mezzo di peso, 3 contenitori per raccogliere marijuana ed un bilancino di precisione. Estesa la perquisizione nella dimora dello straniero, vengono rinvenuti 2 panetti di hashish per un peso totale di oltre 2 etti, un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento e oltre 22000 euro in contanti.

Il ventitreenne è stato arrestato per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

 

Addio a “Carlin” Foppa. Con lui se ne va un pezzo di Barriera e di storia politica

  • Ciao Carlin, il maledetto coronavirus ti ha portato via. Bastava nominare Carlo Foppa e ti dicevano subito: ma tu sei di Barriera di Milano.

Tu eri la Barriera di Milano. Quando  ti cercavamo in Bojta ci raccontavi sempre di tuo padre partigiano e comunista. Nel 1975 la regalasti al tuo dipendente. Politica a tempo pieno,  prima consigliere comunale e poi assessore al lavoro. Un pezzo di Storia di Barriera e di Torino. Il tuo cervello non ti dava mai pace. Pensavi tanto, pensavi sempre. Grande camminatore. Scherzando da buon comunista sostenevi: al Partito non si dice mai no. Eppure tu lo hai fatto. Quando il partito ti mando’ per chiudere la coop Giuseppe  Di Vittorio che era piena di debiti e rischiava il fallimento Hai fatto l’opposto.
Risanata, ed ora è tra le più grandi coop di Torino. Il primo nel dirmi andiamo in Parocchia, ed io che non capivo ma mi specificavi: in Federazione. Siamo stati convocati dai grandi capi… Ciao Carlin e ciao al tuo sarcasmo ed ironia. Memorabili le tue battute e le tue barzellette. Dai,  anche stavolta la sfanghiamo. Proverbiale la battuta: parlarti insieme e come fare gli impacchi caldi  su una gamba di legno…instancabile nell’essere instancabile. Moto perpetuo e come il tuo cervello anche  il tuo corpo sempre in movimento. Una volta ti chiesi perché eri diventato un artigiano.  “Mi sono messo in proprio perché ero stufo d essere licenziato perché comunista”. Se poi non ero in grado di nuotare sarei annegato. Tu nuotavi benissimo. Ciao Carlino, accidenti, quanti ricordi. Fin troppi, tantissimi e tutti belli.
Ti inventasti un meccanismo di punteggi per ottenere maggiori finanziamenti. Tutto legale.
Sia ben chiaro. O quella volta, in aereo mi spiegasti alcuni meccanismi di bilancio che proprio non volevo capire. Non ho paura di cadere nella retorica. Caro Carlin sei stato un maestro. Ed anche un maestro paziente.
Quante volte mi hai ripetuto: studia, non svolazzare sui problemi. Ciao Carlin, non pensavo che potesse accadere. Decisamente non doveva accadere. La tua ultima avventura è stata rivitalizzare il circolo Risorgimento in Poggio. Missione compiuta.
Ed ora lavoravi alla Fondazione del PCI di Torino. Avevi una smisurata stima per Ugo Pecchioli. Raccontavi che quando lui era segretario provinciale e tu segretario della 9^sezione tutti i lunedì eri “a rapporto”. Mi hai cercato di insegnare  il metodo e la costanza. Proprio ciò che non sei riuscito ad insegnarmi.
Abbiamo lavorato insieme per 20 anni. Precisamente io ho lavorato con te.
Dopo aver fatto l’assessore al lavoro sei diventato grande capo delle coop d’abitazione nei primi anni 80. Ed entrato nella mia stanza in federazione mi dicevi : la smetti di fare lo pseudo intellettuale ed impara un vero lavoro. Vieni a lavorare con me. Ero titubante ma accettai dopo più di un anno. Quella tua  scelta mi ha cambiato la vita. Quante litigate. Parlavi a voce alta non urlando. Si capiva la tua irritazione dal dialetto. Piu parlavi stretto piu eri alterato. O ti commuovevi parlando di tua madre che hai amorevolmente accudito. Tutti i sabati a Montanaro nella Casa per Anziani.
Con Luciana, donna della vita e per tutta la vita.  Diventati come ameba e paramecio.
L’hai conosciuta tanti anni fa. Viviana che ti ha regalo due gemelline dando la possibilità di essere un nonno sempre presente ed orgoglioso.  Jader figlio maschio e tuo orgoglio anche per la carriera di Vigile del fuoco, 20 anni Jader. Tu nella battaglia per far eleggere Livia Turco Presidente della Regione Piemonte. Perdemmo ma che esaltante esperienza umana. Tu non dovevi morire caro Carlo. Dovevi vivere a lungo. Sono sicuro che anche in questo caso avresti avuto la battuta pronta e sagacente acuta.
Non eri perfetto. Del resto chi lo è? Ma avevi doti che molti di noi non hanno. Come quella della franchezza. Franchezza nelle opinioni e soprattutto nel giudicarti. Quante tarde serate quando  rientrando da fumose riunioni eri impietoso verso i tuoi errori. Ora basta non posso più andare avanti nel ricordarti . Mi assale l’angoscia di non poterti vedere più nella certezza che in tanti, tantissimi ti ricorderemo. Un po’  nella nostra mente e un po’ nei nostri cuori.  Ciao Carlin Foppa. Come urlavano a squarciagola e come urliamo adesso: Compagno Carlo Foppa presente. Ora e sempre. Ti sarò sempre in debito. Ciao Carlin.

Patrizio Tosetto

Alleanza Partite Iva, alla manifestazione la Fiavet non c’era 

L’Alleanza delle Partite Iva, che ha manifestato domenica scorsa, 15 novembre, in piazza Castello a Torino, comunica che la Fiavet (Federazione italiana associazioni imprese Viaggi e Turismo) è stata erroneamente riportata nell’elenco delle sigle aderenti.

Si apprende dalla Federazione e dunque si riferisce che la Fiavet non vi ha partecipato, né è stata coinvolta nella manifestazione.