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L’Aeroporto di Torino, un’esperienza sicura

L’Aeroporto di Torino ottiene il rinnovo della certificazione Airport Health Accreditation rilasciata da Airports Council International (ACI) World e da ACI Europe.

Si tratta del riconoscimento che, dopo avvenuta verifica, conferma la corretta ed efficace applicazione da parte dello scalo delle procedure anti Covid-19.

Il programma internazionale dell’Associazione internazionale degli aeroporti valuta le misure e le procedure sanitarie introdotte a seguito della pandemia Covid-19, in conformità con le raccomandazioni dell’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile (ICAO – Council Aviation Recovery Task Force), in linea con l’Agenzia Europea per la sicurezza aerea (EASA), il protocollo del Centro Europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC – Aviation Health Safety Protocol) e le linee guida ACI Europe per una Healthy Passenger Experience negli aeroporti.

L’Airport Health Accreditation permette un efficace confronto tra gran parte degli aeroporti mondiali delle misure sanitarie di contrasto alla diffusione del Covid-19 ed è stata ottenuta dopo verifica dell’allineamento delle attività alle linee guida delle istituzioni sanitarie internazionali ed alle migliori pratiche di settore.

Dopo aver esaminato analiticamente i processi operativi e di sanificazione, le modalità di controllo e l’efficacia della strumentazione di rilevazione, ACI dichiara infatti che l’Aeroporto di Torino ha dimostrato di attuare tutte le possibili azioni per offrire un’esperienza aeroportuale sicura a tutti i viaggiatori, riconoscendo l’impegno profuso dallo scalo nella continuazione degli sforzi dedicati alla sicurezza dei passeggeri e del personale aeroportuale.

La pulizia e disinfezione degli ambienti, il mantenimento delle distanze fisiche, la protezione del personale, le comunicazioni e le strutture per i passeggeri sono tra gli elementi esaminati e valutati da ACI per il rilascio della certificazione Airport Health Accreditation.

Andrea Andorno, Amministratore Delegato di Torino Airport, ha commentato: “Siamo molto soddisfatti di aver ottenuto il rinnovo di questa certificazione, che conferma il nostro impegno nel garantire ai passeggeri un’esperienza di viaggio al massimo dei livelli di sicurezza. L’Aeroporto di Torino ha continuato e continuerà sempre a mettere in campo tutte le misure necessarie a ridurre al minimo il rischio di contagio tra i viaggiatori e i lavoratori dello scalo”.

Covid: Maurizio Scandurra e Patrizia Polliotto oggi on air su ‘Radio Radio’

Il giornalista radiotelevisivo e saggista cattolico e il noto legale d’impresa torinesi discutono di sanità pubblica e privata questa mattina in diretta a ‘Un Giorno Speciale’ con Francesco Vergovich.

Si preannuncia una puntata scoppiettante quella che vede il trio Francesco Vergovich, Patrizia Polliotto e Maurizio Scandurra questa mattina sulle frequenze dell’ascoltatissima talk-radio nazionale ‘Radio Radio’.
Nel consueto appuntamento del mercoledì mattina delle ore 13.35, i tre professionisti affronteranno in radio e in tv e sul web il cruciale dibattito sul rapporto di confronto fra sanità pubblica e privata, oltre a parlare di Greenpass, virologi e attuale scenario economico-sociosanitario nazionale.
Patrizia Polliotto, noto e stimato legale d’impresa italiano, interverrà in qualità di Presidente del milanese IRCCS ‘Istituto Ortopedico Galeazzi’, eccellenza ospedaliera di rilevanza europea di proprietà del ‘Gruppo san Donato, prima realtà sanitaria privata italiana fondata dal talento imprendioriale manageriale della Famiglia Rotelli.
Polliotto, inoltre, annovera e altresì ha ricoperto e ricopre incarichi al vertice in prestigiosi contesti nazionali pubblici e privati di primo piano tra cui ‘Compagnia di San Paolo’, ‘Juventus’, ‘Reply’, ‘NB Aurora’ e ‘Zucchi’, e ha rivestito ruoli di primo piano anche in altrettante prestigiose realtà nazionali quali ‘Finmeccanica’, ‘Iren’ e ‘Gruppo Viasat’.
E’ Fondatrice e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori (www.uncpiemonte.it) dal 1955 la prima e più antica e autorevole associazione consumeristica italiana.
Maurizio Scandurra, scoperto e lanciato dal noto regista Rai Michele Guardì (ideatore di storici programmi di successo quali ‘I Fatti Vostri’, ‘Mattina’ e ‘Mezzogiorno in Famiglia’, ‘Scommettiamo che?’ con l’indimenticato Fabrizi Frizzi), è spesso opinionista a ‘La Zanzara’ di Radio 24 con Giuseppe Cruciani, Alberto Gottardo e David Parenzo.
Attualmente in televisione è ospite ricorrente anche a ‘Canale Italia’, ove anche firma copertine e servizi filmati del talk-show leader del prime-time del quarto polo televisivo italiano ‘NotizieOggi Lineasera’ ideato e condotto dal giornalista Vito Monaco.
Scandurra, ospite tutti i mercoledì mattina in diretta su ‘Radio Radio’ in uno spazio condiviso all’interno di ‘Un Giorno Speciale’ di e con Francesco Vergovich, ha debuttato al cinema come attore interpretando sé stesso nel film ‘Lupo Bianco’ sulla storia del filantropo Carlo Olmo recitando al fianco di Sebastiano Somma, protagonista della pellicola con Remo Girone. L’opera, prodotta da ‘CinemaSet’ e patrocinata dal Miur, attesa nelle sale cineamtografiche italiane a Febbraio 2022, è stata anche premiata con un importante riconoscimento alla recente 78° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia.
Per ascoltare la puntata e guardarla in diretta, è disponibile il sito www.radioradio.it (per trovare la frequenza in FM o assistere in streaming), mentre in tv ‘Radio Radio’ si trova al Canale 676 del digitale terrestre.

Tv, per il Piemonte il passaggio all’Mpeg-4 a gennaio

Marco Bosticco (Presidente antennisti di Confartigianato Piemonte): “la seconda rivoluzione del digitale terrestre con il cambio delle frequenze televisive sta diventandouna corsa ad ostacoli.”

 

“La comunicazione è stata poco chiara: molti cittadini hanno capito di dover cambiare la televisione quando, invece, non è  detto che sarà necessario.”

 

“Quella che sarebbe dovuta essere la seconda rivoluzione del digitale terrestre con il cambio delle frequenze televisive sta diventando, invece, una corsa ad ostacoli.

Molti sono i problemi che gli utenti stanno affrontando e ad aver capito come andranno le cose sono davvero pochi.” A lanciare l’allarme è Marco Bosticco, Presidente antennisti di Confartigianato Piemonte.

Per il Piemonte il passaggio all’Mpeg-4 è previsto per il prossimo mese di gennaio. Ricordiamo che dal primo Switch-off dello scorso 20 ottobre, 15 canali tra Rai e Mediaset potrebbero non essere più visibili dai televisori. 

 Per la Rai potrebbero risultare invisibili: Rai 4, Rai 5, Rai Movie, Rai Yoyo, Rai Sport + HD, Rai Storia, Rai Gulp, Rai Premium e Rai Scuola.

Per Mediaset, invece, potrebbero risultare invisibili: TgCom24, Mediaset Italia 2, Boing Plus, Radio 105, R101 TV e Virgin Radio TV.

 I canali Rai1, Rai2, Rai3 e Rai News 24 invece si continueranno a ricevere (temporaneamente) su tutti i televisori.

 “Il motivo della «scomparsa» dei canali è semplice in quanto dallo scorso 20 ottobre sono visibili solo i canali in Hd, ovvero in alta definizione. – spiega Bosticco – Chi ha un televisore o un decoder compatibili dovrà solamente risintonizzarli, procedura che in questo periodo di cambiamento sarà necessario ripetere, probabilmente, anche più volte.”

Per sapere se il proprio televisore o il proprio decoder sono compatibili con l’Hd, basterà sintonizzarsi su un canale in alta definizione come 501 (Raiuno Hd), 505 (Canale 5 Hd) o 507 (La7 Hd). Se sarà possibile ricevere anche solo un canale, per continuare a vedere i canali oscurati sarà sufficiente risintonizzare il tv (ammesso ovviamente che non ci siano problemi all’antenna).

 Se l’apparecchio non ha problemi di ricezione, al termine della ricerca sarà creata una lista di canali ordinata.

 

Il passaggio all’Hd (o più precisamente il passaggio dalla codifica Mpeg-2 all’Mpeg-4) è solo il primo passaggio tecnologico che vedrà protagonista la Tv.

Con il secondo, e più importante, si passerà dal sistema Dvb-T al Dvb-T2, il vero e proprio nuovo digitale terrestre, e tutti i vecchi canali saranno «spenti» a favore dei nuovi. Un televisore compatibile con l’Hd quindi non è detto che lo sia anche con quest’ultimo. Sarà necessario quindi adeguare il televisore o il decoder ma c’è tempo: Il processo di spegnimento dei vecchi impianti avverrà gradualmente e sarà definitivo nel 2023.

“Per sapere se i dispositivi sono già pronti si deve procedere con la verifica di due canali di test, il 100 per la Rai e il 200 per Mediaset -continua Bosticco –Se nei canali appare il cartello «Test HEVC Main10», il Tv o il decoder sono compatibili anche con il nuovo digitale terrestre e non ci sarà bisogno di sostituirli. L’importante, nell’eseguire il test, è che si vedano correttamente Raiuno sul canale 1 e/o Canale 5 sul quinto canale. Se, infatti, non sono ricevibili correttamente i canali tradizionali, non si vedranno neanche quelli di test. Anche qui il consiglio è di risintonizzare Tv o decoder ed eseguire di nuovo il controllo.”

La comunicazione è stata poco chiara – conclude Bosticco – perché molti cittadini hanno capito di dover cambiare la televisione quando, invece, non è  detto che sarà necessario. Sono state invogliate a cambiare tv molte più persone di quante effettivamente lo necessiterebbero. Il tecnico antennista potrà supportare gli utenti in questa seconda trasformazione tecnologica della televisione in quanto è un professionista in grado di progettare un impianto per la tv, sostituire un’antenna, installare una parabolica ecc.”

Il bollettino Covid di mercoledì 27 ottobre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 228 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 88dopo test antigenico), pari allo 0,5% di 48.272 tamponi eseguiti, di cui 41.272 antigenici. Dei 228 nuovi casi, gli asintomatici sono 115 (50,4%).

I casi sono così ripartiti: 101 screening, 93 contatti di caso, 34 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 387.989,così suddivisi su base provinciale: 31.943 Alessandria, 18.558 Asti, 12.215 Biella, 55.903 Cuneo, 30.063 Novara, 206.651 Torino, 14.440 Vercelli, 13.782 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.602 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.832 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 17 (invariato rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 184 (invariato rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 3.696

I tamponi diagnostici finora processati sono 8.138.208(+48.272rispetto a ieri), di cui 2.349.464risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.807

Un decesso di persona positiva al test del Covid-19, 0 di oggi, è stato comunicato dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa 11.807 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.581 Alessandria, 722 Asti, 436 Biella, 1.467 Cuneo, 950 Novara,5.641 Torino, 533 Vercelli, 376 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 101 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

372.285 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 372.285 (+184 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 30.028 Alessandria, 17.662 Asti, 11.715 Biella, 53.833 Cuneo, 28.983 Novara, 198.917 Torino, 13.759 Vercelli, 13.335 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.509 extraregione e 2.544 in fase di definizione.

Il bollettino Covid di martedì 26 ottobre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 260 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 146 dopo test antigenico), pari allo 0,4% di 60.924 tamponi eseguiti, di cui 54.218 antigenici. Dei 260 nuovi casi, gli asintomatici sono 170 (65,4%).

I casi sono così ripartiti: 157 screening, 87 contatti di caso, 16 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 387.761,così suddivisi su base provinciale: 31.918 Alessandria, 18.544 Asti, 12.211 Biella, 55.866 Cuneo, 30.057 Novara, 206.530 Torino, 14.430 Vercelli, 13.778 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.599 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.828 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 17 (-rispetto aieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 184(rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 3.553

I tamponi diagnostici finora processati sono 8.089.936 (+60.924 rispetto a ieri), di cui 2.344.583 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.806

Un decesso di persona positiva al test del Covid-19, 0 di oggi, è stato comunicato dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa 11.80deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.581 Alessandria, 722Asti, 436 Biella, 1.467 Cuneo, 950 Novara,5.640 Torino, 533 Vercelli, 376 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 101 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

372.101 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 372.101(+169 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 30.013 Alessandria, 17.655 Asti, 11.714 Biella, 53.803 Cuneo, 28.970 Novara, 198.815 Torino, 13.750 Vercelli, 13.329 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.508 extraregione e 2.544 in fase di definizione.

Furgone travolge auto: morta una quindicenne

Una ragazza di 15 anni è morta a Cavaglietto, nel Novarese, mentre viaggiava in auto:  la vettura è stata travolta da un furgone. La madre della giovane, che  era alla guida della vettura, è stata trasportata in elicottero in codice rosso all’ospedale di Novara. È in stato di choc, ma illeso, il conducente del furgone.  La  dinamica dell’incidente è al vaglio degli accertamenti delle forze dell’ordine.

Linea Aosta-Ivrea-Torino: pigiati come sardine

Il consigliere Alberto Avetta (Pd) : “Bene i milioni per l’elettrificazione tra Aosta e Ivrea. Ora programmiamo il raddoppio dei binari. Resta il tema del rapporto tra il Piemonte e la Valle d’Aosta: attenzione che la diversa tariffazione da parte della Valle d’Aosta non penalizzi i piemontesi.”

«Ieri mattina abbiamo voluto condividere con i pendolari l’esperienza del treno delle 7,42 da Ivrea a Torino. Un modo per toccare con mano i disagi e disservizi, che i pendolari da mesi denunciano e documentano, per testimoniare la nostra vicinanza a chi ogni giorno è costretto a subire questa odissea per andare a lavorare o studiare, e per ribadire ancora una volta alla Regione Piemonte che non si può più tollerare un trasporto pubblico locale ridotto in queste condizioni»: lo affermano il consigliere regionale Alberto Avetta ed il vice Presidente del Consiglio regionale del Piemonte Mauro Salizzoni, che alla stazione di Ivrea sono saliti sul treno Aosta-Ivrea-Torino, scendendo poi a Porta Susa.

«Se uno vuole avere una precisa definizione del termine “sovraffollamento”, basta che salga sul treno Ivrea-Torino, davvero il posto giusto per prendere il Covid19-commenta Mauro Salizzoni-quanto ho visto  è inaccettabile dal punto di vista sanitario. Per fortuna i pendolari sono responsabili e adoperano tutti la mascherina, ma le condizioni in cui sono costretti a viaggiare costituiscono una fonte di pericolo, peraltro senza controlli adeguati».

«L’Europa e il Governo investono più di 30 miliardi del PNRR sulla mobilità sostenibile, e in gran  parte sono destinati al trasporto ferroviario, non a caso proprio il tratto Aosta-Ivrea sarà elettrificato-aggiunge Alberto Avetta –Ora dobbiamo pensare al prossimo passo infrastrutturale, ovvero il raddoppio dei binari. Resta però urgente il tema del rapporto tra il Piemonte e la Valle d’Aosta, le cui criticità finiscono per compromettere la qualità del servizio sulla linea Aosta-Ivrea-Torino. Non è più un mistero che la Valle d’Aosta stia pensando ad una tariffazione diversa per i treni di sua competenza, oltre alla soppressione delle stazioni intermedie che solo temporaneamente siamo riusciti a scongiurare. Ma la tariffazione diversa sarebbe la batosta finale sui canavesani”.

 

No green pass davanti al Palagiustizia

Ieri un centinaio di lavoratori ‘No Green Pass’ di Gtt, Gruppo Torinese Trasporti, e Avio, con il movimento ‘Piazze Italiane’, gruppo che protesta contro l’obbligo di certificazione, hanno manifestato di fronte al  Palazzo di Giustizia di Torino. I lavoratori chiedono di rimuovere quella che definiscono  “ingiustizia e discriminazione”, per poter tornare a lavorare.

Prenotazioni per la terza dose di vaccino della fascia 60-79 anni

DA OGGI PRENOTAZIONE SUL PORTALE ILPIEMONTETIVACCINA.IT PER LE TERZE DOSI DELLA FASCIA 60-79 ANNI

Per ottimizzare i tempi ed evitare le code, da oggi tutti i cittadini di età compresa tra i 60 e i 79 anni che hanno già completato il percorso vaccinale da almeno 6 mesi (ad eccezione dei soggetti affetti da patologie gravi) hanno la possibilità di prenotare un appuntamento per la dose addizionale, la cosiddetta “terza dose”, attraverso il portale www.ilPiemontetivaccina.it (è possibile selezionare e scegliere sia giorno e ora per la somministrazione della dose aggiuntiva che l’hub in cui recarsi).
Resta sempre valida, fino al 31 ottobre, anche la possibilità di accesso diretto agli hub vaccinali.

I 60-79enni che finora in Piemonte hanno concluso il ciclo vaccinale sono oltre 680 mila. Di questi, 164 mila potranno accedere alla terza dose già tra ottobre e novembre, avendo ricevuto l’ultima dose da almeno 6 mesi come previsto dalle disposizioni ministeriali.


RICHIAMO PER JOHNSON&JOHNSON

Coloro che rientrano in una delle categorie autorizzate ad oggi per la dose “booster” di vaccino antiCovid, la cosiddetta “terza dose”, e hanno ricevuto il monodose Johnson&Johnson da almeno 6 mesi riceveranno il richiamo con Pfizer. Si tratta in particolare degli over60. Per le altre fasce d’età vaccinate con J&J si attendono invece al momento le indicazioni da parte dell’autorità sanitaria nazionale.

DOPO 40 MILA VACCINI IL VALENTINO VA IN STAND BY COME HUB VACCINALE E RESTA PRONTO IN CONFIGURAZIONE OSPEDALIERA

Alla luce dell’avanzamento della campagna vaccinale, che ad oggi vede meno la necessità di specifici Open day e visto anche l’abbassamento delle temperature che implicherebbe un elevato costo di riscaldamento, l’hub del Valentino di Torino viene messo in stand by come centro vaccinale e resta pronto in configurazione ospedaliera, qualora dovesse essere necessario (al momento in Piemonte si conferma una bassa occupazione dei posti letto per Covid e la situazione è sotto controllo, per cui ci si augura che questa ipotesi non debba verificarsi).

Attraverso l’hub del Valentino dal 4 giugno ad oggi, in 21 weekend di attività, oltre all’Open day della vigilia di Ferragosto, sono state vaccinate quasi 40 mila persone, grazie al supporto dell’AOU Città della Salute di Torino e dell’Asl Città di Torino.


SITUAZIONE NEGLI AEROPORTI

Per fare il punto sulla situazione negli aeroporti piemontesi e valutare eventuali criticità, soprattutto per gli arrivi dai Paesi in cui si riscontra al momento un incremento importante del contagio, verrà convocata nei prossimi giorni una riunione straordinaria da parte della Regione Piemonte con tutti gli interlocutori coinvolti.

Macai, servizio di spesa online con consegna veloce, arriva a Torino

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Macai, azienda italiana che effettua servizio di spesa online, ha aperto il suo primo dark store a Torino, in zona centro storico.

Il modello di Macai si basa sulla presenza capillare di dark stores (supermercati a tutti gli
effetti, ma chiusi al pubblico) nei centri cittadini, tramite i quali porta la spesa a casa delle
persone entro 30 minuti.

La consegna viene effettuata da una squadra di rider, che arriva a casa dei clienti con
biciclette o motorini elettrici.

Il primo dark store torinese permetterà a Macai di raggiungere clienti nelle zone di Cenisia,
Cit-Turin, San Paolo, Quadrilatero, Crocetta, Santa Rita, San Salvario, Borgo Filadelfia
e il centro storico.

La seconda apertura, prevista per inizio dicembre, completerà la copertura del comune di
Torino.

Gli utenti possono scaricare l’app gratuita Macai da App Store e Google Play Store, e creare
il proprio carrello virtuale tra oltre 3.000 prodotti: frutta, verdura, gelato, pasta, detersivi e
tutto ciò che troverebbero in un tradizionale supermercato.

Nei prossimi mesi l’offerta salirà fino a 7.500 prodotti, per garantire una scelta sempre più
vasta ai propri clienti e per posizionarsi come un vero e proprio supermercato, ma con i
vantaggi dell’online.

Questo nuovo modo di fare la spesa mira a ridurre l’inquinamento dovuto agli spostamenti in
auto e nei mezzi pubblici, a far risparmiare tempo prezioso ai clienti e a promuovere prodotti
nuovi e del territorio.

La consegna in 30 minuti conclude un servizio innovativo che mette al proprio centro la
soddisfazione dei cittadini.

Macai è nata a maggio 2021, ed è attualmente presente a Milano e Torino. Nei prossimi
mesi si espanderà in tutto il nord Italia, e successivamente nel centro e sud.

Dal 2022 aprirà i primi dark stores anche all’estero, in paesi del sud, centro ed est Europa.
Contatti:

Informazioni generali e collaborazioni: info@macaiapp.com
Supporto per gli ordini: supporto@macaiapp.com
Scopri dove consegniamo: https://macaiapp.com/info.html#dove-consegniamo
https://macaiapp.com