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Terze dosi: il Piemonte pronto a partire a dicembre con la fascia 40-59 anni

Il Piemonte è pronto a partire dal 1° dicembre anche con la somministrazione della terza dose a chi ha tra 40 e 59 anni, in linea con quanto ha annunciato oggi il ministro della Salute Speranza. Anche in questo caso riceveranno l’sms di convocazione coloro che hanno maturato i 6 mesi dal completamento del ciclo vaccinale.


SU RICHIESTA DEL PIEMONTE VIA LIBERA ALLE DOSI AGGIUNTIVE ANCHE PER LE STRUTTURE PER MINORI, DISABILI, MALATI PSICHIATRICI E TOSSICODIPENDENTI
In queste ore è arrivato il via libera dal generale Figliuolo alla somministrazione delle terze dosi anche nelle strutture socio residenziali per minori, disabili, malati psichiatrici e tossicodipendenti. La richiesta era stata avanzata proprio dalla Regione Piemonte, lunedì, durante la visita a Torino del Generale presso l’Unità di crisi del Piemonte.

“La nostra priorità in questo momento – evidenziano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi – è accelerare con le terze dosi, per mettere il più possibile in sicurezza la popolazione piemontese. Proprio nei giorni scorsi avevamo auspicato il via libera anche ad altre fasce di età e categorie, e ora che è arrivato l’ok dal Ministero procederemo immediatamente”.

Il Piemonte è in testa alle Regioni italiane nella somministrazione delle terze dosi: ad oggi ne sono già state inoculate oltre 320.000 alle categorie autorizzate (40 mila immunodepressi, 16 mila altamente fragili, 14 mila ospiti e 9 mila lavoratori delle Rsa, oltre 190.000 over80, 50 mila sanitari e oltre 6 mila 60enni e 70enni).

In particolare nella fascia 60-79 anni sono oltre 600 mila le persone che matureranno i 6 mesi dal completamento del ciclo vaccinale entro il 31 gennaio: circa 10 mila hanno maturato il periodo già ad ottobre, altri 154 mila lo faranno entro il 30 novembre, oltre 251 mila entro il 31 dicembre e 192 mila a gennaio.

Frode, bancarotta, riciclaggio: 2,5 milioni sequestrati a imprenditore

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SEQUESTRATI BENI PER OLTRE 2,5 MILIONI DI EURO NEI CONFRONTI DI UN IMPRENDITORE INDAGATO PER I REATI DI FRODE FISCALE BANCAROTTA RICICLAGGIO E AUTORICICLAGGIO.

 

La Guardia di Finanza di Torino ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro emesso dal Tribunale del capoluogo piemontese nei confronti di un imprenditore pinerolese, gravato da precedenti penali per reati fiscali, bancarotta fraudolenta, riciclaggio e autoriciclaggio.

 

Il provvedimento giudiziario è giunto a conclusione di un iter investigativo, che ha visto impegnati i finanzieri della Compagnia di Pinerolo per oltre un anno, coordinati dalla Procura della Repubblica di Torino, in complesse indagini di polizia giudiziaria.

 

Le investigazioni hanno tratto origine da una verifica fiscale eseguita nei confronti di una società operante nel settore della vendita di mobili, all’esito della quale sono state accertate plurime violazioni alla normativa tributaria ed in materia fallimentare, con conseguente segnalazione dell’imprenditore all’Autorità giudiziaria per i reati di omessa presentazione della dichiarazione, per un importo di oltre 1 milione di euro, e di bancarotta fraudolenta.

Sulla base degli elementi acquisiti, il GIP presso il Tribunale di Torino, accogliendo la richiesta del pubblico ministero titolare del fascicolo processuale, ha emesso un provvedimento cautelare preventivo, finalizzato alla confisca per equivalente, nei confronti della società e del suo legale rappresentante, che ha consentito di sottoporre a sequestro conti correnti e n. 02 immobili in corso di costruzione.

 

I successivi approfondimenti hanno permesso di smascherare un vasto e intricato sistema criminoso, messo in piedi dall’imprenditore, finalizzato alla commissione di reati di natura fiscale, fallimentare, riciclaggio e autoriciclaggio, attraverso la costituzione, nel tempo, di diverse società allo scopo di conseguire indebiti vantaggi economico-patrimoniali.

 

È stato, infatti, acclarato come il soggetto avesse volutamente e sistematicamente omesso di adempiere alle obbligazioni fiscali in capo alle ulteriori società nel frattempo costituite, accumulando debiti verso l’Erario complessivamente quantificati in oltre 2 milioni di euro, depauperando, al contempo, il patrimonio aziendale e lasciando le imprese in stato di dissesto. Pertanto, i Finanzieri hanno approfondito la situazione reddituale e patrimoniale dell’imprenditore, accertando che lo stesso aveva impiegato il denaro proveniente dagli illeciti perpetrati in attività economiche e finanziarie, in modo da ostacolare concretamente la relativa provenienza delittuosa, facendo transitare tali somme su conti correnti intestati a soggetti terzi (suoi familiari e aziende a questi ultimi intestate).

È quindi emersa una rilevante sproporzione tra il profilo patrimoniale e quello reddituale dell’imprenditore e dei suoi familiari i quali, pur non avendo percepito per anni alcun tipo di reddito, o avendo conseguito sporadicamente minimi emolumenti, sono risultati direttamente o indirettamente intestatari di numerosi immobili, acquisiti nel tempo attraverso l’impiego dei capitali di matrice illecita.

Tenuto conto degli elementi acquisiti nel corso delle indagini e alla luce dei diversi capi di imputazione gravanti sull’imprenditore, l’Autorità giudiziaria, condividendo le proposte avanzate dai finanzieri, ha disposto, sulla base della normativa contenuta nel “Codice antimafia”, il sequestro di beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie, quale misura di prevenzione patrimoniale propedeutica alla successiva confisca.

 

Le attività hanno complessivamente consentito di cautelare 5 compendi aziendali e 14 rapporti finanziari riconducibili, direttamente o indirettamente, all’imprenditore pinerolese, per un ammontare di oltre 2,5 milioni di euro.

 

La Regione avvia uno screening sull’epatite C

Dal 15 novembre 2021 al 28 febbraio 2022, la Regione Piemonte avvierà sul proprio territorio uno screening sperimentale sulla popolazione generale per la ricerca del virus dell’epatite C.

In ognuna delle cinque Asl (Città di Torino, To3, Cn1, Alessandria e Vercelli) individuate sulla base di criteri di rappresentatività delle diverse caratteristiche della popolazione piemontese, verranno eseguiti appositi test salivari su un campione di 250 cittadini nati tra il 1969 e il 1989.

«L’obiettivo – spiega l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi – è rilevare le infezioni da virus dell’epatite C ancora non diagnosticate, migliorare la possibilità di una diagnosi precoce, avviare i pazienti al trattamento, evitando le complicanze di una malattia epatica avanzata e delle manifestazioni extraepatiche, oltre che interrompere la circolazione del virus, impedendo nuove infezioni».

L’iniziativa rientra nel piano di screening nazionale gratuito per l’eliminazione del virus HCV per il quale sono stati assegnati a favore delle Aziende sanitarie locali del Piemonte oltre 5 milioni e mezzo di euro.

Per l’effettuazione dei test, le Asl individueranno dei centri prelievo/hub vaccinali/hot spot tamponi o altro idoneo luogo, presso i quali proporre agli utenti la partecipazione volontaria allo screening, mediante la presentazione di una informativa e la raccolta del consenso informato.

Una volta effettuato il test, le informazioni del soggetto e il risultato verranno registrati sull’apposita scheda prevista dal Ministero della Salute.

L’esito del test verrà comunicato all’interessato e, in caso di confermata positività, la consegna del risultato avverrà previo colloquio con il personale sanitario, durante il quale saranno fornite le informazioni necessarie per l’eventuale trattamento e per le misure di prevenzione, indicando le strutture di presa in carico presso un centro specializzato, al fine di proseguire gli accertamenti diagnostici (stadiazione della patologia) e di avviare prima possibile, qualora  eleggibile al trattamento, l’opportuna terapia, secondo le modalità organizzative individuate dalle singole Asl.

In caso di HCV-RNA negativo, non verrà effettuato ulteriore accertamento.

Oasi urbana a Parco Stura con Nova Coop

È Parco Stura l’area scelta a Torino da Nova Coop per realizzare una delle dieci “Oasi Urbane” che Coop si è impegnata a creare entro fine anno in altrettante città italiane per ribadire il suo impegno nella lotta ai cambiamenti climatici.

Il progetto “Oasi Urbane” prevede la piantumazione di 10 mila alberi e arbusti per restituire un po’ di verde alle città italiane e allo stesso tempo riqualificare aree degradate, con l’obiettivo di riportare la biodiversità e l’equilibrio naturale in ecosistemi danneggiati e contribuire alla salvaguardia del paesaggio e al miglioramento della qualità di vita degli abitanti.

A Torino, Nova Coop ha scelto di realizzare l’intervento di piantumazione nel Parco Stura Sud per supportare il percorso di bonifica, riqualificazione e restituzione alla città di cui è stata oggetto questa zona negli ultimi anni.

Martedì 9 novembre alcuni Soci Coop, volontari e giovani under 30, dopo aver svolto un workshop formativo sulle tematiche ambientali legate ai cambiamenti climatici, sono stati protagonisti dell’ultima fase di messa a dimora di 800 piante nei 3 ettari a disposizione, imbracciando pala e vanga, con il supporto tecnico dei partner del progetto AzzeroCo2, Silverback e Legambiente.

Per realizzare la nuova area boscata popolando lo spazio verde che affaccia su via Bollengo (nella porzione del parco compresa tra corso Giulio Cesare e corso Vercelli) è stato scelto un variegato mix di specie arboree e arbustive comprendente esclusivamente varietà autoctone tipiche del quadro vegetazionale della zona: frassini maggiori, salici bianchi, olmi, prugnolo selvatico, frangola e biancospino. Le piantumazioni verranno monitorate per i prossimi due anni attraverso una sorveglianza attiva per verificare il corretto attecchimento e intervenire in caso di danni da siccità, malattie o altre possibili cause. Un’apposita cartellonistica illustrerà ai frequentatori del bosco in divenire le caratteristiche delle specie che si è scelto di piantare e coltivare.

“Oasi urbane” è stato finanziato con la campagna “Green Weeks Coop” (partita a fine agosto fino all’8 settembre), che ha promosso nelle scorse settimane lo “sconto sostenibile” del 25% sui prodotti Coop e grandi marche, destinando il 5% del ricavato a queste attività di sostegno all’ambiente.

Dopo la prima tappa milanese, che ha riunito giovani da tutta Italia in concomitanza con lo svolgimento della Pre-Cop26, e l’appuntamento nella zona nord di Torino, ulteriori iniziative verranno realizzate a Genova, Piacenza, Ancona, Perugia, Firenze, Livorno, Roma e Bari.

Ernesto Dalle Rive, Presidente Nova Coop, commenta: “Con questa azione di imboschimento di Parco Stura, Nova Coop continua il suo impegno in sostegno alla riqualificazione urbana del quadrante nord della città, iniziato con l’apertura del Superstore e Piazza commerciale Botticelli. Abbiamo fortemente voluto localizzare in quest’area della città il contributo che potevamo offrire con la nostra “Oasi Urbana” alla crescita del patrimonio del verde pubblico di Torino, coinvolgendo Soci Coop, giovani e stakeholder, per sostenere il processo di riqualificazione che sta restituendo alla comunità le sponde della Stura per usarle come nuovo spazio pubblico cittadino. Grazie alle Green Weeks Soci e consumatori hanno avuto modo di partecipare a un progetto concreto di rigenerazione urbana e tra poche settimane potranno venire in un luogo preciso a verificare il risultato della loro scelta”.

Francesco Tresso, assessore alla cura della città e alla manutenzione del Verde della Città di Torino, dichiara: “Ringrazio Nova Coop per questo importante intervento di piantumazione a Parco Stura, in un’area oggetto di un intervento di bonifica e di riqualificazione per restituire ai cittadini un parco sempre più fruibile e attrattivo. Torino è tra le città più verdi d’Italia, ma è fondamentale continuare a investire in questi interventi di forestazione urbana per garantire un futuro più sostenibile alla nostra città, con contributi concreti volti alla mitigazione dei cambiamenti climatici, al miglioramento della qualità dell’aria e alla valorizzazione degli spazi pubblici urbani”.

Carmela Favarulo di Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori) commenta: “È un progetto che mette assieme in maniera concreta l’attenzione e la cura dell’ambiente che ci circonda e in cui viviamo, la collaborazione di centinaia di giovani e l’impegno diretto dei Soci Coop. Si tratta di una campagna in cui abbiamo investito e in cui crediamo e che in questi giorni dopo Torino toccherà altre città e altre cooperative. L’attenzione verso gli obiettivi 2030 delle Nazioni Unite tocca tutte le attività delle cooperative di consumo, dagli aspetti commerciali alle campagne sociali, come la recente iniziativa sui Seabin per la pulizia di laghi e mari o Close the Gap, per promuovere la parità di genere”.

“Le città rivestono un ruolo cruciale nella crisi climatica, essendo responsabili di almeno il 70% delle emissioni climalteranti. Peraltro, è proprio nelle aree urbane che si pagheranno i conti più salati in termini di conseguenze del riscaldamento globale – ha spiegato Annalisa Corrado Responsabile Progetti innovativi di AzzeroCO2 –. Con il progetto Oasi Urbane di Coop si è voluto intervenire in questi contesti mettendo a dimora alberi che rappresentano le “tecnologie” più potenti che abbiamo per assorbire i diversi inquinanti ma anche per contrastare gli effetti delle piogge torrenziale e le ondate di calore. Gli 800 alberi piantati a Torino serviranno a questo scopo, un intervento dal rilevante valore ambientale che siamo orgogliosi rientri nella Campagna Mosaico Verde, promossa da AzzeroCO2 e Legambiente con l’obiettivo di ripristinare l’ecosistema dei territori e dare il nostro contributo al contrasto alla crisi climatica. È questa secondo noi la strada giusta da percorrere se vogliamo parlare di futuro possibile”.

Covid, il bollettino di giovedì 11 novembre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 15:45

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 376 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 173 dopo test antigenico), pari allo 0,6% di 58.391 tamponi eseguiti, di cui 52.189 antigenici. Dei 376 nuovi casi gli asintomatici sono 218 (58%).

I casi sono così ripartiti: 180 screening, 130 contatti di caso, 66 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa quindi 392.398,così suddivisi su base provinciale: 32.345 Alessandria, 18.839 Asti, 12.374 Biella, 56.447 Cuneo, 30.330 Novara, 209.057 Torino, 14.590 Vercelli, 13.898 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.625 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 2.893 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 23 (-1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 243 (+17 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 5.036

I tamponi diagnostici finora processati sono 8.881.053 (+ 58.391 rispetto a ieri), di cui 2.414.739 risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.843

Quattro decessi di persone positive al test del Covid-19 (nessuno di oggi) sono stati comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi di 11.843 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.591 Alessandria, 725 Asti, 436 Biella, 1.468 Cuneo, 950 Novara, 5.654 Torino, 538 Vercelli, 377 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 104 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

375.253 GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 375.253(+ 213 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 30.350 Alessandria, 17.856 Asti, 11.801 Biella, 54.225 Cuneo, 29.154 Novara, 200.534 Torino, 13.853 Vercelli, 13.399 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.522 extraregione e 2.559 in fase di definizione.

Uccise donna per rapinarle tre euro: pena da ergastolo passa a 30 anni

DAL PIEMONTE / Commutata dall’ergastolo a 30 anni di carcere la pena inflitta a  un muratore che nel 2019, a Barge nel Cuneese, uccise per rapina una pensionata settantenne. La sentenza giunge dalla Corte di Assise di appello di Torino, che ha proceduto con il rito abbreviato. L’uomo oggi ha 42 anni ed è detenuto a Ivrea. Aggredì l’anziana in una strada del paese riuscendo a rubarle non più di tre euro. I familiari della vittima si sono costituiti parte civile e hanno ottenuto la conferma del diritto a un indennizzo.

Atp Tennis: installazione di 12 metri in piazza Castello

Oggi alle 18, in piazza Castello davanti Palazzo Madama, alla vigilia dell’apertura delle Nitto Atp Finals, nell’ambito della campagna di promozione turistica “Torino so much of everything”, sarà  inaugurata una speciale installazione  alta 12 metri di lunghezza 3 metri e 30 centimetri di altezza. Questa accompagnerà,  a partire dal prestigioso appuntamento tennistico, tutti i grandi eventi promossi dalla Città di Torino.

In piazza Castello, in occasione dell’inaugurazione, si terrà un Brindisi con vini Torino Doc selezionati dalla Camera di Commercio di Torino.

M.Mart.

Solidali con il popolo afghano

International Help con il patrocinio della Consulta femminile regionale ha promosso una  serata a favore del popolo afghano il 5 novembre al Palazzo della luce di via Stampatori 18

Si è tenuto un concerto jazz del duo Stefania Tallini e Franco Piana. Sono intervenuti a parlare il Presidente di International Help Onlus, dottor Gianni Sartorio, che è riuscito a far rimpatriare in italia 13 medici del distretto sanitario da lui stesso fondato a kabul; Giampiero Leo come Presidente del Comitato Regionale per i Diritti Umani ; esponenti del Consiglio regionale nella persona di Sara Zambaia, Vicepresidente Comitato Diritti Umani; Ornella Toselli della Consulta Femminile della Regione Piemonte ;  Emilia Sannino, di Amnesty international; Qoorbanali Esmaeli Afghan Future Foundation; Farzana Amiri, medico, rifugiata afghana; Gianna Pentenero, Assessore Comune di Torino. Helen Alterio    

Covid nelle scuole: situazione contenuta ma aumentano focolai e quarantene

Dal monitoraggio condotto dalla Regione Piemonte, nella settimana dal 1° al 7 novembre, la situazione del contagio nelle scuole del territorio continua a rimanere sostanzialmente contenuta, anche se aumentano i focolai e le quarantene, dopo il calo registratosi la scorsa settimana. Si tratta comunque di una piccola percentuale rispetto alle miglia di classi scolastiche piemontesi.
Nel dettaglio, i focolai passano da 15 a 28: 0 nei nido (età 0-2 anni), 2 nelle scuole dell’infanzia (3-5anni), 16 nelle scuole primarie (6-10 anni), 7 nelle scuole secondarie di 1°grado (11-13 anni), 3 nelle scuole superiori (14-18 anni).
Suddivisi su base provinciale: 1 Alessandria (materna), 7 Asti (5 primarie, 2 medie), 2 Cuneo (1 primaria, 1 superiore), 2 Novara (1 primaria, 1 media) 3 Vercelli (1materna, 1 primaria, 1 media), 12 Torino città (8 primarie, 2 media, 2 superiori), 1 Torino città metropolitana (1 media). Nessun focolaio nelle province di Biella e VCO.
Le classi in quarantena passano da 162 della scorsa settimana a 200: 5 nei nidi, 20 nelle scuole dell’infanzia, 76 classi nelle scuole primarie, 47 classi nelle scuole secondarie di 1° grado, 52 classi nelle scuole superiori.
Suddivise su base provinciale, le classi in quarantena sono 4 nell’Alessandrino (2 scuole dell’infanzia, 1 media, 1 superiore), 9 nell’Astigiano (7 primarie, 2 medie), 10 nel Biellese (1 infanzia, 5 primarie, 3 medie, 1 superiori), 33 nel Cuneese ( 5 materne, 9 primarie, 7 medie, 12 superiori), 10 nel Novarese (4 primarie, 4 medie, 2 superiori), 58 Torino città (1 nido, 2 infanzia, 21 primarie, 13 medie, 21 superiori), 65 Torino città metropolitana (3 nido, 6 infanzia, 27 primarie, 15 medie, 14 superiori), 10 nel Vercellese (1 nido, 4 materne, 3 primarie, 1 media, 1 superiori), 1 nel VCO ( 1 media).

INCIDENZA DEL CONTAGIO NELLE FASCE DI ETÀ SCOLASTICHE
In età scolastica, l’incidenza della malattia suddivisa per fasce di età nella settimana dal 1° al 7 novembre, rispetto a quella del 25-31 ottobre, è complessivamente in aumento.
In particolare, nella fascia 6-10 anni i casi salgono a 85.6 dai 65.6 della scorsa settimana, nella fascia 11-13 sono a 78.1 rispetto a 58.3 del periodo 25-31 ottobre e nella fascia 14-18 anni sono a 51.3, mentre la scorsa settimana erano a 37 casi (per 100.000 abitanti).
Stabili nella fascia 3-5 anni, dove i casi si attestano a 51.2, in linea con la scorsa settimana, e nella fascia 0-2 anni (33.3 casi questa settimana contro i 34.5).

INCIDENZA DEL CONTAGIO NELLE FASCE DI ETÀ ADULTA
Nella settimana dal 1° al 7 novembre l’incidenza regionale (ovvero l’incremento settimanale di nuovi casi di Covid per 100.000 abitanti) è di 44.1, in aumento (+12,5%) rispetto ai 38.3 della settimana 25-31 ottobre, ma sempre sotto la soglia di allerta dei 50 casi.
In particolare, l’incidenza è cresciuta in modo significativo nella fascia di età tra i 19 ed i 24 anni, dove i casi sono in aumento da 24.4 a 41.3 per 100.000 abitanti della stessa classe di età.
Più contenuto l’aumento nella fascia 25-44 anni dove i casi passano da 49 a 55, mentre nella fascia 45-59 anni i casi passano da 36.3 a 43.2. Leggero aumento nella fascia 60-69 anni, dove si passa da 31.8 a 34.1 casi.
In diminuzione (-5.1%) i casi nella fascia 70-79 anni, da 24.5 a 23.5 e nella fascia over 80, da 29.5 a 28.7 (-7%).

Scoprire i segreti di Torino e le sue curiosità? C’è Culturalway

Promuove visite guidate in lingua italiana e straniera

 

Conoscere Torino attraverso guide turistiche esperte, scoprendo i segreti e le curiosità di una città  che riserva sempre sorprese, è possibile attraverso “Culturalway”, una società di servizi culturali nata per iniziativa della storica dell’arte e accompagnatrice turistica Alessia Orofino che, da anni, è attiva sul campo, proponendo visite a tema, visite guidate serali e anche progetti formativi legati alla fotografia, al team holding, alla comunicazione e al coaching, oltre ad esperienze culturali-emozionali.

Quest’anno  Culturalway ha organizzato visite a tema presso il Cimitero monumentale di Torino, che riserva opere di grande prestigio,  quali la tomba di Francesco Tamagno, e propone visite guidate serali al Museo e alla Redazione del quotidiano torinese de La Stampa e al suo stabilimento produttivo.

Il 13 novembre prossimo Culturalway proporrà una visita guidata alla scoperta del progetto di “Luci d’artista 2021″, attraverso l’approfondimento delle principali installazioni luminose esposte nel centro urbano. La rassegna, nata nel lontano 1998, come esposizione  di installazioni d’arte contemporanea  realizzate con la luce en plein air nello spazio urbano, dal 2018 si è arricchita di un nuovo percorso educativo-culturale, capace di favorire l’incontro tra le opere e il pubblico.

Il ritrovo sarà in piazza San Carlo, accanto al monumento, alle 20.45. Il tour, della durata di circa due ore, si concluderà  in piazza Vittorio, e ha il costo di 13 euro; 6 euro per i ragazzi tra i 6 e i 18 anni, gratuito per gli under 6.

In occasione delle ATP Finals, Culturalway propone anche un tour alla scoperta delle caratteristiche peculiari di Torino, da città romana a prima capitale d’Italia. Verranno illustrati i primati, le tradizioni gastronomiche, le leggende e i monumenti torinesi, attraversando le principali vie e piazze del centro storico. Il ritrovo è  previsto alle 10.30 accanto all’Info Point di Turismo Torino, in piazza Carlo Felice.

Costo del tour 13 euro; 6 euro per i ragazzi di età compresa tra i 6 e i 18 anni

Info e prenotazioni  al n. 3393885984  o scrivendo a Culturaway alla mail info@culturalway.it.

Sempre il 14 novembre CulturalWay propone un approfondimento nella visita della mostra allestita al Museo Accorsi Ometto, dal titolo “Parigi era viva. De Chirico, Savinio e Les Italiens  de Paris ( 1928-1933)”. L’esposizione restituisce il clima artistico, culturale e provocatorio che era vivo nella Parigi tra gli anni Venti e gli anni Trenta, quando questa era diventata lo scenario di una cultura cosmopolita, antitradizionale, in cui furono molto attivi artisti italiani nel quinquennio compreso dal 1928 al 1933, poi definiti “Les italiens de Paris”.

Alessia Orofino,  che ha fondato otto anni fa la società di servizi  Culturalway, offrendo visite, tour culturali e turistici rivolti a tutti i tipi di utenza, sia torinese, sia extraregionale, svolge anche da quattordici anni il servizio di referente didattica presso gli spazi museali della Basilica di Superga e da un anno è  Presidente della CNA di Torino e del Piemonte nel settore turismo e commercio, oltre ad essere iscritta nella sezione di Torino di Donne nel Turismo e operatore incoming di Turismo Torino.

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Mara Martellotta

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