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Calciatore di 18 anni si accascia sul campo È gravissimo

Un calciatore 18enne attaccante camerunese del Cit Turin è ricoverato in condizioni critiche alle Molinette

E’ sottoposto a circolazione extracorporea del sangue, dopo essere stato colpito  da un malore nel pomeriggio  mentre stava disputando un incontro di calcio tra i convocati della rappresentativa under-19 di Piemonte e Valle d’Aosta nell’impianto sportivo Beppe Viola, in via Palatucci. Sentitosi male e’ stato traferito in ambulanza in ospedale.

Muore in auto per un malore. Salva la bimba a bordo

DAL PIEMONTE

È stato un malore a uccidere un 70enne biellese vittima  di un incidente avvenuto in modo autonomo ieri in alta Valle Cervo, nel Biellese.

L’uomo stava tornando a casa quando ha perso il controllo della propria vettura, finendo contro una ringhiera, tra le frazioni Bogna e Balma di Campiglia Cervo.

Con lui in auto la nipotina, incolume.

Il conducente è stato soccorso dal 118 che ha cercato di rianimarlo ma i tentativi sono falliti.

La bambina è stata accompagnata in ospedale per gli accertamenti.

Piemonte in zona gialla da lunedì Mascherine obbligatorie da venerdì

AGGIORNAMENTO ore 14,30 – Il governatore Alberto Cirio ha annunciato che sta già lavorando a un’ordinanza per attivare la zona gialla in Piemonte lunedì  per mettere in sicurezza il Natale. Le mascherine saranno obbligatorie in tutta la regione già a partire da questo venerdì 

Ore 13 – Zona gialla dopo Natale: questo lo scenario delineato dall’assessore regionale alla Sanità, Luigi Icardi per il Piemonte

«L’ingresso in zona gialla — ha detto —  scatta con il superamento di tre parametri: 50 casi positivi al Covid-19 ogni 100 mila abitanti, oggi ampiamente superato, il 10% di occupazione dei posti in terapia intensiva, e il 15% di utilizzo dei posti nei ricoveri ordinari. Siamo vicini a questi limiti, valuteremo nell’ultimo report i dati ministeriali, ma è probabile che da dopo Natale si possa passare alla zona gialla».

Additivi per rendere la carne più bella: due macellai del centro denunciati

I NAS dei Carabinieri  di Torino e gli ispettori dell’Asl, dopo controlli su diverse macellerie in città a metà dicembre, hanno scoperto che in due delle 50 attività controllate venivano iniettati nelle carni additivi potenzialmente pericolosi per la salute: solfiti, nitriti e nitrati di sodio per renderle più belle alla vista e quindi maggiormente vendibili.
Le due macellerie sono in centro città e i due titolari sono stati denunciati per vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine. Ai titolari della prima macelleria è stato inoltre contestato  il reato di adulterazione o contraffazione di sostanze alimentari, per la potenziale pericolosità alla salute pubblica derivante dalla natura allergizzante dell’additivo.

In Duomo i funerali di Filippo, il ragazzo morto nel crollo della gru Lutto cittadino

Domani , giovedì 23 dicembre, alle 11, nel Duomo di Torino verranno celebrati i funerali di Filippo Falotico, il più giovane dei tre operai morti sabato nella tragedia della gru caduta in via Genova.

La città di Torino con l’ordinanza del sindaco Lo Russo, ha proclamato una giornata di lutto cittadino “in memoria delle tre vittime e in segno di commossa partecipazione della comunità torinese”.

Le bandiere saranno esposte a mezz’asta negli uffici pubblici. Gli altri due lavoratori deceduti,  Roberto Peretto e Marco Pozzetti, così come deciso  dalle famiglie, verranno trasferiti nei loro comuni di origine in Lombardia.

Senza dimora ed emergenza casa,  approvato un pacchetto di misure sociali per oltre 40 milioni di euro

Le risorse stanziate provengono per circa 6 milioni e 900mila euro dalla programmazione europea REACT-EU e 14 milioni e 600mila euro da fondi comunali e da finanziamenti ministeriali.

Cresce così l’impegno della Città di Torino nelle attività di contrasto alle povertà e alle disuguaglianze socio-economiche, rafforzando anche la sinergia tra Comune e organizzazioni del Terzo settore che si occupano di welfare e assistenza, già sperimentata con successo nel contesto della pandemia.

L’Amministrazione comunale inoltre – in accordo con ATC – ha incrementato le risorse abitative da destinare al progetto “Housing first”, ampliando il numero di alloggi dedicati alle persone senza dimora e ai nuclei in estrema marginalità abitativa.

Si tratta di un investimento importante per la Città, anche in termini di rete: la coprogettazione con il terzo settore permette di ampliare le misure di sostegno, integrando le politiche dei nostri servizi sociali e usando spazi e forme nuovi” ha affermato Rosatelli.

La Giunta comunale ha inoltre approvato la proroga delle convenzioni vigenti tra la Città di Torino e l’ASL Città di Torino per garantire ad oltre 7mila beneficiari la continuità delle prestazioni socio-sanitarie domiciliari per persone non autosufficienti e dei servizi educativi, residenziali e diurni per persone con disabilità adulte e minori. La proroga delle convenzioni prevede un impegno finanziario complessivo, in parte a carico della Città, di oltre 20 milioni di euro nel corso del 2022.

Capsule di alluminio riciclate: 61 tonnellate, grazie al progetto Nespresso, Cial e Amiat

OLTRE 61 TONNELLATE DI CAPSULE IN ALLUMINIO RICICLATE A TORINO NEL PRIMO SEMESTRE 2021 GRAZIE AL PROGETTO DI RECUPERO E RICICLO DI NESPRESSO CON CIAL E AMIAT GRUPPO IREN.

 

Grazie al programma “Da Chicco a Chicco” di Nespresso sviluppato con CIAL, Utilitalia e CIC, e in collaborazione con Amiat Gruppo Iren, le capsule di caffè in alluminio esauste diventano nuovamente alluminio e riso. Dati in crescita nel 2021.

 

 Crescono a Torino l’impegno e i risultati di Nespresso nell’ambito del progetto di economia circolare per il recupero e il riciclo delle capsule di caffè in alluminio sul territorio italiano grazie alla collaborazione con Amiat Gruppo Iren e CiAl. Ancora una volta, infatti, risultati in crescita per il programma “Da Chicco a Chicco”, che – nel primo semestre del 2021 – ha permesso di recuperare oltre 61 tonnellate di capsule in alluminiosegnando una crescita del +29% – equivalente a oltre 13 tonnellate di capsule esauste – rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un successo che si somma ai positivi risultati conseguiti in tutta Italia e che hanno permesso di raggiungere, nel primo semestre 2021, 800 tonnellate di capsule in alluminio recuperate da Nespresso. Si tratta del 29% in più – equivalente a oltre 177 tonnellate di capsule esauste – rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e in aumento rispetto al primo semestre 2019, quando le tonnellate di capsule raccolte sono state 715.

A Torino, è possibile riconsegnare le capsule esauste presso la Boutique Nespresso di via Roma 27, il punto N-Point all’interno di Mediaworld di Corso Giulio Cesare, all’interno della Recruiting Booth Area 12 di strada Altessano 141, presso la Boutique di Grugliasco e i punti N-Point all’interno dei negozi Mediaworld di Beinasco e Moncalieri. Per conoscere tutti i punti di raccolta in Italia visitare il sito: https://www.nespresso.com/it/it/storeLocator

Come previsto dalla convenzione con Cial siglata nel marzo 2012, Amiat Gruppo Iren si occupa della raccolta delle capsule conferite dai consumatori presso i punti vendita di Nespresso sul territorio torinese; quanto raccolto viene quindi portato presso uno dei Centri di Raccolta Amiat ed avviato al recupero dal Consorzio.

Un progetto, “Da Chicco a Chicco”, grazie al quale Nespresso ha dato vita al primo sistema in Italia per il recupero e il riciclo delle capsule esauste in alluminio, dando allo stesso tempo ai consumatori l’opportunità di prendere parte a un virtuoso processo di economia circolare.

Nato nel 2011 grazie a una convenzione – rinnovata a gennaio 2018 – con CIAL (Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio), Utilitalia e CIC (Consorzio Italiano Compostatori), “Da Chicco a Chicco” rappresenta uno degli impegni di Nespresso in Italia per la creazione di una tazzina di caffè ad impatto positivo. Il programma, su cui Nespresso ha investito a partire dal 2011 oltre 6 milioni di euro, consente infatti ai consumatori di riconsegnare le loro capsule esauste in alluminio nell’apposita area recycling presente all’interno delle Boutique Nespresso o in alcune isole ecologiche distribuite sul territorio nazionale, per un totale di 128 punti di raccolta in 73 città italiane. Una volta raccolte dalle aziende di gestione del servizio di raccolta differenziata, poi, le capsule esauste vengono inviate per la lavorazione ed il recupero presso un impianto in provincia di Brescia, dove l’alluminio viene separato dal caffè.

A seguito della separazione dei due materiali, l’alluminio viene destinato alle fonderie per avviare il processo di riciclo che lo trasformerà in nuovi oggetti, mentre il caffè viene destinato a un impianto di compostaggio per la sua trasformazione in compost, che viene successivamente ceduto a una risaia in provincia di Novara. Il riso prodotto grazie a questo concime naturale viene poi riacquistato da Nespresso e infine donato a Banco Alimentare della Lombardia, a cui finora sono state donate oltre 3 milioni e mezzo di porzioni di riso, a cui si aggiungono le oltre 220.000 offerte a Banco Alimentare del Lazio. Una dimostrazione che riciclare una capsula Nespresso significa non solo fare del bene all’ambiente, ma anche trasformare un chicco di caffè in un chicco di riso per chi ne ha più bisogno.

Quest’anno, inoltre, Nespresso ha aggiunto un altro tassello al suo impegno per il recupero e il riciclo delle capsule esauste, fondando in partnership con illycaffè la prima “Alleanza per il riciclo delle capsule in alluminio”, per far fronte comune e rendere ancora più semplice e accessibile, da parte dei consumatori, la raccolta delle capsule di caffè usate in alluminio sul territorio italiano. La nuova Alleanza consente infatti di riportare le capsule di caffè in alluminio esauste di Nespresso e illy indifferentemente nei punti vendita commerciali di entrambi i brand – in totale, oltre 140 punti di raccolta in Italia – con l’obiettivo di raggiungere le oltre 1.500 tonnellate di capsule esauste in alluminio recuperate entro la fine del 2021 per oltre 100 tonnellate di alluminio da rimettere in circolo e un ulteriore incremento del +5% nel 2022.

Contolli Covid, i civich chiudono due locali

A seguito di numerose segnalazioni da parte di cittadini, nelle prime ore di sabato, gli agenti del Reparto di Polizia Commerciale, supportati dagli uomini del Reparto Operativo Speciale della Polizia Locale, hanno effettuato un intervento in un esercizio pubblico di somministrazione di alimenti e bevande in corso Marconi, per verificare il rispetto delle normative sul contenimento della pandemia da Covid-19.

Gli Agenti, dopo aver effettuato alcuni accertamenti preventivi, sono entrati all’interno del locale e hanno rilevato la presenza di 35 persone, un numero nettamente superiore alle 15 presenze di capienza massima stabilite in rapporto alla superficie del pubblico esercizio. La maggior parte degli avventori era assembrata nei pressi del bancone di mescita delle bevande.  Al gestore è stata comminata la sanzione prevista di 400 euro e il locale è stato chiuso provvisoriamente per 5 giorni.

Domenica mattina, invece, sempre a seguito delle segnalazioni dei cittadini per disturbi della quiete pubblica, gli agenti della Polizia Locale hanno effettuato un sopralluogo ispettivo all’interno di un pubblico esercizio ubicato in via Bidone. All’interno del locale erano presenti 3 cittadini stranieri extracomunitari, privi di green pass, di documenti e di permesso di soggiorno. Durante il controllo, uno dei tre è riuscito fuggire, mentre gli altri due sono stati trasportati presso gli uffici del Comando Generale di via Bologna per l’identificazione. Si tratta di due uomini di 31 anni, nati rispettivamente in Senegal e in Mali, denunciati a piede libero. Il titolare del locale, un uomo di nazionalità marocchina, e un dipendente sono stati sanzionati perché privi di green pass rafforzato, per un importo totale di 1.000 euro. Il locale è stato chiuso provvisoriamente per 5 giorni.

Il Sigillo della Regione al Milite Ignoto

Il Consiglio regionale ha conferito all’unanimità dei presenti il Sigillo della Regione Piemonte al Milite Ignoto, quale riconoscimento dell’elevato valore storico, morale e umano del suo sacrificio che ha contribuito a creare l’identità nazionale.

Una scelta ispirata, si legge nelle motivazioni, dall’elevato tributo del Piemonte nella prima guerra mondiale, con almeno 50.765 soldati morti su un totale di 651.000 caduti italiani.
Per il presidente del Consiglio, Stefano Allasia, “assegnare la nostra massima onorificenza come il sigillo regionale al Milite Ignoto significa rendere omaggio e commemorare coloro che hanno sacrificato la loro vita per la sicurezza della nazione e per la salvaguardia della pace. Quel soldato senza nome è il simbolo del valore dei combattenti della prima guerra mondiale e, successivamente, di tutti i caduti per la patria”.
La scelta cade in concomitanza con la celebrazione del centenario della deposizione del Milite Ignoto all’Altare della Patria, che si è tenuta il 4 novembre scorso.
“È compito delle istituzioni – prosegue Allasia– continuare a far riflettere sugli avvenimenti storici e contribuire a fare cultura della memoria, commemorando le vite umane perdute per gli ideali di libertà, pace e democrazia”.
Con l’approvazione di una mozione collegata, l’Aula ha impegnato la Giunta a promuovere e diffondere presso i comuni piemontesi l’iniziativa di Anci per conferire la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto.

Il bollettino Covid di mercoledì 22 dicembre

COVID PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato 3.290 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 2058 dopo test antigenico), pari al 5,1% di 65.129 tamponi eseguiti, di cui 51.890 antigenici. Dei 3290 nuovi casi gli asintomatici sono 2.166(65,8%).

I casi sono così ripartiti: 2221 screening, 836 contatti di caso, 233 con indagine in corso.

Il totale dei casi positivi diventa 439.374, così suddivisi su base provinciale: 35.060 Alessandria, 21.206 Asti, 14.182 Biella, 62.438 Cuneo, 33.980 Novara, 234.058 Torino, 15.646 Vercelli, 16.155 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.814 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 4.835 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati non in terapia intensiva sono 854(+ 24  rispetto a ieri).

I ricoverati in terapia intensiva sono 64 (invariati  rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 29.025

I tamponi diagnostici finora processati sono 11.122820(+65.129  rispetto a ieri), di cui 2.633.377risultati negativi.

I DECESSI DIVENTANO 11.970

Otto decessi di persone positive al test del Covid-19, nessuno di oggi, sono stati comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale diventa quindi 11.970  deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia:1.596 Alessandria, 730Asti, 443 Biella, 1.475 Cuneo, 960 Novara, 5.722 Torino, 552 Vercelli, 380 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 112 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

397.461  GUARITI

I pazienti guariti diventano complessivamente 397.461(+1440  rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 31.982 Alessandria, 19.270 Asti, 12.621 Biella, 57.029 Cuneo, 31.125 Novara, 211.980 Torino, 14.479 Vercelli, 14.568 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 1.576 extraregione e 2.831 in fase di definizione.