Coronavirus- Pagina 65

Le mascherine di Malaika Angels per gli ospedali torinesi

L’Associazione MALAIKA ANGELS ONLUS, da anni a fianco della popolazione del Kenya e della Repubblica Democratica del Congo, con assistenza sanitaria e lotta all’analfabetismo e alla malnutrizione infantile nelle aree più remote di quei Paesi, ha voluto offrire un proprio contributo diretto nella lotta al Coronavirus

.
Grazie alla donazione liberale di alcuni sostenitori privati e alla Ditta G.S.C. di Zhao Enrico, Zhao Andrea e famiglia, l’Associazione Malaika Angels Onlus ha fatto dono alla città di Torino l’equivalente di 25.000 mascherine chirurgiche e 2500 dispositivi di protezione individuale FFP2, che sono consegnati ai seguenti presidi ospedalieri metropolitani per essere a disposizione di operatori sanitari e pazienti.

.
ECCO GLI OSPEDALI DESTINATARI DELLA DONAZIONE:


A.O.U. CITTA’ DELLA SALUTE E DELLA SCIENZA DI TORINO (MOLINETTE, CTO, REGINA MARGHERITA, SANT’ANNA, SAN GIOVANNI VECCHIA SEDE)

.
SAN GIOVANNI BOSCO, AMEDEO DI SAVOIA, MARIA VITTORIA, MARTINI COTTOLENGO, MAURIZIANO.

Indagine ambientale: “non c’è il coronavirus nell’aria e nelle acque di Torino”

Ha dato esito negativo il primo monitoraggio di Arpa e Asl Torino 1 su polveri sottili e acque reflue di Torino dove non sono state trovate tracce di RNA del Coronavirus

A comunicarlo è l’Assessore all’Ambiente, Matteo Marnati che ha annunciato di voler estendere indagini a tappeto su tutto il territorio piemontese confermando anche la volontà di portare a termine l’allestimento a La Loggia del primo centro virologico ambientale del Piemonte e d’Italia dove verrà studiato, in maniera permanente, l’impatto dei virus sull’ambiente.

«Ad oggi – spiega Marnati– dopo le prime analisi non risulta nessuna traccia del virus su acque a aria, ma continueremo con sempre più costanza a prelevare ulteriori campioni anche in altre parti del Piemonte con la collaborazione delle Asl. Conoscere per governare è il mio motto: con la realizzazione del laboratorio di Arpa a La Loggia, che stiamo attivando, avremo il primo laboratorio dedicato alla virologia ambientale in Italia».

Questa prima indagine è stata condotta sulle matrici ambientali della centralina del Lingotto e sugli scarichi delle acque reflue del depuratore SMAT in Torino.

Una volta eseguiti i prelievi è stata effettuata la preparazione diversificata dei campioni rispetto alla tipologia di matrice per l’individuazione del virus con tecniche di biologia molecolare. In attesa dell’attivazione del laboratorio di La Loggia, questa prima analisi è stata eseguita presso gli ospedali Amedeo di Savoia e San Luigi di Orbassano.

“La virologia ambientale è necessaria per migliorare la ricerca e la conoscenza di come i virus possono interagire con l’ambiente che ci circonda. Un approccio che abbiamo intrapreso sia a livello regionale che a livello nazionale” sottolinea Angelo Robotto, direttore generale di Arpa Piemonte.

“Proseguire il monitoraggio, in particolare degli impianti di depurazione in sinergia con Arpa, riteniamo sia una delle basi per approfondire l’interazione del Covid 19 con le matrici ambientali” conclude Roberto Testi, direttore del dipartimento di prevenzione dell’ASL Città di Torino.

 

(foto Mario Alesina)

“Operazione Muraglia Cinese”, sequestrate diecimila mascherine illegali

Società cinese  certificava le mascherine illegalmente. È quanto ha scoperto la Guardia di Finanza Torino al termine di un’operazione che ha portato alla denuncia all’autorità giudiziaria di tre persone per frode in commercio.

 

Le indagini, condotte dai Finanzieri della Tenenza di Bardonecchia e coordinate dalla Procura della Repubblica di Torino, sono nate alcuni giorni fa da un primo sequestro nei confronti di un’impresa di articoli sanitari con alcuni punti vendita siti nella Val di Susa.

Ed è proprio presso il commerciante che i Finanzieri, dopo alcuni approfondimenti, hanno appurato che le mascherine, acquistate in grosse quantità dalla Cina, erano sì certificate ma da una società cinese non autorizzata ad apporre i necessari sigilli di garanzia e addirittura inserita, assieme ad altre società, in una sorta di black-list che la bandiva dall’effettuare tali importanti procedure di garanzia.

 

 

Le indagini hanno portato gli inquirenti a ricostruire l’intera filiera di approvvigionamento delle mascherine dalla Cina, introdotte in Piemonte da un importatore di origine cinese che con i dispostivi medici ha abitualmente poco a che fare. L’uomo, infatti, con numerosi punti vendita a Torino, Rivoli (TO) e Settimo (TO) di articoli floreali, piante e serre, nonché gestore di un Bar tabacchi commercializzava, di recente, anche dispositivi medici. Oltre 10.000 le mascherine cautelate presso l’azienda; tutta la documentazione rinvenuta è ora al vaglio dei Finanzieri di Bardonecchia per appurare la veridicità e l’attendibilità delle certificazioni che hanno accompagnato i dispositivi di protezione sequestrati sino in Italia.  

 

Sono tutt’ora in corso ulteriori indagini della Guardia di Finanza e della Procura della Repubblica torinese al fine di individuare eventuali altri lotti di mascherine (dispositivi medici: mascherine chirurgiche, ffp2 e ffp3) sprovviste del marchio CE o introdotte in Italia attraverso certificazioni fasulle che non garantiscono i requisiti di sicurezza.  

 

Tre finora le persone denunciate alla Procura della Repubblica di Torino per frode in commercio; oltre 10.000 le mascherine sequestrate.

 

In merito all’operazione della Guardia di Finanza, l’Autorità Giudiziaria che sta coordinando le indagini, raccomanda a tutti i soggetti che operano nel mercato di verificare, preventivamente, le certificazioni di conformità dei dispositivi di protezione individuale.

 

Infatti, sul mercato italiano, i c.d. DPI (dispositivi di protezione individuale) e gli altri prodotti necessari al contenimento dell’epidemia, devono rispondere a rigorosi requisiti nonché superare specifici test.

In particolare, i facciali filtranti delle classi “N95” (provenienti dal mercato americano), “KN95” (di origine cinese), ovvero i facciali filtranti comunemente denominati FFP2 o FFP3, per essere lecitamente immessi sul mercato devono essere muniti di apposito certificato di idoneità che attesti il superamento ai predetti controlli, nel rispetto della norma europea “EN 149-2001”.

 

In buona sostanza, mentre per gli acquisti di DPI effettuati da società operanti all’interno della Comunità Europea, gli stessi sono già muniti di idoneità alla predetta normativa, i dispositivi di protezione individuale provenienti da Paesi EXTRA-UE (es. Cina e America), dovranno preventivamente essere verificati dagli organi preposti (es. INAIL o istituto Superiore di Sanità), circa la conformità dei certificati acquisiti dall’importatore rispetto ai rigorosi standard richiesti dalle norme europee e poi autorizzati per l’immissione in commercio. Pertanto si raccomanda ai rivenditori di farsi rilasciare l’autorizzazione alla vendita sulla conformità dei predetti dispositivi provenienti da area extra europea dalle autorità preposte prevista dalla legge anche nel caso in cui siano stati rilasciati certificati di conformità da società straniere, nonché agli acquirenti di verificare che tale autorizzazione sia stata accordata al venditore.

fp

Mercati ambulanti verso la riapertura completa

La Regione lavora a un protocollo per la riapertura completa dei mercati ambulanti in sicurezza

Proseguono in questi giorni gli incontri tra il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore al Commercio Vittoria Poggio con i diversi rappresentanti della categoria del commercio ambulante. Al centro del confronto le possibili strade per una riapertura in sicurezza dei mercati anche al comparto extra-alimentare.

“Ci rendiamo conto – commentano il presidente Cirio e l’assessore Poggio – che quello degli ambulanti è uno dei comparti più colpiti dalla chiusura prolungata per l’emergenza Covid. In particolare il settore extra-alimentare che il decreto del Governo non ha ancora incluso tra le attività che possono ripartire. Per questo motivo, proprio in collaborazione con tutti i diversi rappresentanti regionali della categoria, stiamo lavorando a un protocollo che, non appena possibile, permetta di riprendere l’attività in sicurezza all’interno delle aree mercatali. Misure efficaci a favore della sicurezza dei clienti e dei commercianti stessi, come la riduzione delle misure dei banchi, il giusto e corretto distanziamento tra le persone e l’uso di mascherine e guanti. Accanto a questo c’è la necessità di garantire a tutti condizioni di vendita eque. Inoltre, stiamo lavorando insieme per predisporre delle misure economiche dedicate che possano dare sostegno al settore e aiutarlo a ripartire”.

Lavoro da casa? La produttività è aumentata

Il lavoro da casa, lo smartworking più del telelavoro, pare stia facendo bene alla produttività. Non in tutti i casi, ovviamente, ma nella maggior parte delle attività pubbliche e private.

Può essere l’effetto della novità, la mancanza di distrazioni causa carcerazione collettiva, persino l’entusiasmo per non dover frequentare colleghi e colleghe diversamente simpatici. Probabilmente, causa emergenza, non si sono ancora fatti sentire gli effetti negativi della mancanza di confronto, di discussione. Perché non tutti i confinati a casa sono meri esecutori.

… continua a leggere:

Lavoro da casa? La produttività è aumentata

Prosegue la lenta flessione dei contagi e dei ricoveri in terapia intensiva

Il bollettino della Regione Piemonte delle ore 17 di mercoledì 6 maggio

6.891 PAZIENTI GUARITI E 2.943 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 6.891 (+327 rispetto a ieri): 533 (+15) in provincia di Alessandria, 301 (+34 ) in provincia di Asti, 350 (+4) in provincia di Biella, 770 (+49) in provincia di Cuneo, 556 (+18) in provincia di Novara, 3.616 (+179) in provincia di Torino, 308 (+12) in provincia di Vercelli, 383 (+11) nel Verbano-Cusio-Ossola, 74 (+5) provenienti da altre regioni.

Altri 2.943 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 3.247

Sono 31 i decessi di persone positive al test del Coronavirus Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 3 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 3.247 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 584 Alessandria, 195 Asti, 165 Biella, 267 Cuneo, 276 Novara, 1.448 Torino, 164 Vercelli, 115 Verbano-Cusio-Ossola, 33 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 27.939 (+165 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3.622 in provincia di Alessandria, 1.641 in provincia di Asti, 997 in provincia di Biella, 2.587 in provincia di Cuneo, 2.399 in provincia di Novara, 14.116 in provincia di Torino, 1.152 in provincia di Vercelli, 1.068 nel Verbano-Cusio-Ossola, 249 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 108 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 150 (-5 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2147 (-160 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 12.661 (-300 rispetto a ieri).

I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 188.057, di cui 103.161 risultati negativi.

Cirio al prefetto: “Troppa gente in giro, aumentare i controlli”

La progressiva riapertura delle attività produttive e dei parchi pubblici in città sta consentendo ad un numero sempre maggiore di persone una circolazione più libera

Intanto negli ultimi due giorni il calo dei contagi fa ben sperare anche in Piemonte, anche se non bisogna assolutamente abbassare la guardia.
Il governatore Alberto Cirio ha notato in un suo “sopralluogo” per le strade della città una presenza notevole di torinesi in movimento per la spesa o per una semplice passeggiata.
Da qui la decisione di contattare il prefetto Claudio Palomba per chiedergli di aumentare i  i controlli.
Sarà la task force per l’emergenza, che si riunirà ogni tre giorni, a decidere ulteriori misure da adottare in Piemonte. Ne fanno parte i sindaci, i prefetti e le asl.
(foto archivio)

Coronavirus: anche a Torino si studia il farmaco salvavita

Torino è  tra i protagonisti nello studio di un possibile farmaco salvavita contro capace di combattere  la reazione infiammatoria del Coronavirus.

I ricercatori dell’ospedale San Giovanni Bosco stanno infatti studiando gli effetti del  Tocilizumab  anticorpo monoclonale che interviene contro l’interleuchina 6, proteina prodotta dal sistema immunitario responsabile della risposta infiammatoria.

Quest’ultima, se normalmente serve a ripristinare l’equilibrio biologico rispetto ad attacchi esterni, crea danni invece in presenza di virus come il  Covid-19, conducendo addirittura alla morte . In Cina il Tocilizumab è stato sperimentato su poche decine di pazienti, mentre in alcuni  ospedali  di Torino (Martini, Amedeo di Savoia e San Giovanni Bosco) il farmaco è stato dato ad una sessantina di malati, con risultati incoraggianti.  La rivista medica internazionale Clinical and Experimental Rheumatology  ha pubblicato lo studio il primo maggio. L’auspicio è che l’esperienza torinese possa contribuire a dare speranze nella cura del virus.

Tram, bus, metropolitana: le nuove regole da osservare

GTT INFORMA / Con l’avvio della Fase 2 per l’emergenza Coronavirus che comporterà un aumento delle persone che faranno uso del mezzo pubblico, dal 4 maggio è stato potenziato il servizio di tram, bus e metropolitana che sarà operativo su tutta la rete, indicativamente come nelle giornate feriali con le scuole chiuse.

Per info: http://www.gtt.to.it/cms/percorari/urbano.

Pur proseguendo le operazioni di sanificazione e disinfezione di bus, tram, metropolitana e treni, sarà assolutamente necessario rispettare le nuove regole anti-contagio che riguardano in particolare la limitazione della capienza dei mezzi: sarà infatti consentita la salita a bordo di massimo 20 passeggeri sui bus da 12 metri e di 30 persone sui bus da 18 metri e sui tram.
Viene introdotto l’obbligo di indossare la mascherina a bordo di tutti i mezzi pubblici. Saranno disponibili dispenser di disinfettante idroalcolico da utilizzare quando si sale a bordo.
Sui bus e sui tram arancioni si sale dalla porta posteriore e si scende da quella centrale. Sugli altri tram si deve fare scendere i passeggeri prima di salire a bordo, sempre nel rispetto delle distanze. Sulle porte di tutti i mezzi sono comunque presenti vetrofanie che lo ricordano.
Saranno presenti cartelli e una apposita segnaletica a terra (anche in fermata) per consentire alla clientela di viaggiare in sicurezza rispettando la distanza di 1 metro.
In metropolitana saranno differenziati i percorsi di entrata (frecce verdi) e uscita (frecce blu) e saranno presenti sul pavimento delle banchine e dei treni apposite segnaletiche per il rispetto delle distanze.
I sedili non utilizzabili su tram bus, metro e treni saranno segnalati da specifici adesivi.

  • TRAM E BUS. Dal 4 maggio saranno potenziati il servizio e le frequenze dei passaggi di bus, tram e metropolitana. La fascia oraria di servizio per le linee di superficie della rete urbana e suburbana va indicativamente dalle 5.00 del mattino alle 24.00 di notte.
    Saranno ripristinati i percorsi feriali di tutte le linee ad eccezione della linea 10 tram che il sabato continuerà ad essere in servizio sul percorso festivo da piazza Statuto a piazzale Caio Mario.
    Per evitare assembramenti presso il mercato di Porta Palazzo, dal 4 maggio fino a nuova comunicazione sono sospese le seguenti fermate:
    • n. 84 “Porta Palazzo Nord” di piazza della Repubblica prima di corso Giulio Cesare (serviva le linee: 4, 11, 50, 51, 92)
    • n. 200 “Porta Palazzo Sud” di piazza della Repubblica prima di via Milano (serviva le linee: 4, 11, 19, 27, 50, 51, 57, 92)
    • n. 201 “Porta Palazzo Est” di piazza della Repubblica prima di via Porta Palatina (serviva le linee: 3, 16CD, 50 festivo)
    Fino alla riapertura delle attività commerciali saranno sospese le linee Star 1 e Star 2. Sono sospese la navetta interna al Cimitero Parco (linea 102), la linea 19N che serve il Cimitero Monumentale e la linea 1 urbana di Nichelino.
    Continua ad essere sospeso il servizio notturno Night Buster.
    Per gli stabilimenti CNH Industrial di strada delle Cascinette sono già state ripristinate le linee 22, da corso Sebastopoli, la linea 24 da via Onorato Vigliani e per la sede di lungo Stura Lazio la linea 25 che parte da Settimo. Per gli stabilimenti FCA Mirafiori, dal 27 aprile sono state ripristinate le linee 90, 93/, 94, 95, 97 e 99. Tutte le suddette linee per gli stabilimenti saranno in servizio con una nuovi orari che tengono conto di ingresso e uscita delle maestranze.
  • METROPOLITANA. Saranno intensificate le corse e negli orari di punta la frequenza dei passaggi dei treni sarà di circa 2 minuti e mezzoConfermati gli orari del servizio già adottati: tutti i venerdì, sabati, domeniche e festivi, la metropolitana anticipa la chiusura alle ore 00.30 (ultima corsa da Fermi ore 23.40 e da Lingotto ore 00.05). Lunedì rimane invariata la chiusura alle ore 22.00. Invariate anche le aperture: lunedì-sabato ore 5.30 e domenica e festivi ore 7.00.
  • BUS EXTRAURBANI. A seguito dell’emergenza Coronavirus, è attualmente sospesa la vendita dei biglietti a bordo dei bus extraurbani.
    Per salire a bordo del mezzo utilizzare esclusivamente la porta centrale.
  • FERROVIE. Non cambiano gli orari già in vigore delle corse delle linee sfmA e sfm1, gestite da GTT:• orario sfmA (pdf)
    • orario sfm1 (pdf)
    Dal 4 maggio riaprono le biglietterie delle stazioni Dora e Rivarolo.
  • SERVIZI TURISTICI. Continuano ad essere sospese la tranvia Sassi-Superga, le cene sui tram ristoranti, la linea 7 ed è chiuso l’Ascensore della Mole Antonelliana.
  • SPORTELLI AL PUBBLICO E RIVENDITE. Sono ancora chiusi i Centri di Servizi al Cliente. Chiuso al pubblico l’ufficio Sanzioni di via Monginevro 135/A. Le pratiche cartacee nei Centri relative al rinnovo abbonamenti riprenderanno al termine del periodo di emergenza. Restano operativi il canale e-commerce, le rivendite autorizzate presso i tabaccai, le emettitrici delle stazioni della metro, gli sportelli Bancomat di Intesa Sanpaolo e Unicredit. Per info, vai alla pagina dedicata.
  • PARCHEGGI E ZTL. Proseguono la sospensione del pagamento delle strisce blu (fino al 3 giugno) ed è sospesa la ZTL Centrale (fino al 31 agosto). Dal 4 maggio saranno nuovamente presidiate da personale GTT le casse dei parcheggi: Valdo Fusi, Santo Stefano, Palagiustizia, D’Azeglio-Galilei. Negli altri parcheggi in struttura funzionano unicamente le biglietterie automatiche, anche per il rinnovo abbonamenti. Il parcheggio Fermi è invece libero per tutti, poichè non è possibile procedere al rinnovo degli abbonamenti.
  • INFOMOBILITA’. Sono operativi e aggiornati gli strumenti per verificare gli orari online sui dispositivi fissi e mobili (smartphone).

Per restare informati : www.gtt.to.it ,  Canali GTT Telegram Avvisi e Twitter,  www.muoversiatorino.it , Moovit.

Per info istituzionali: www.regione.piemonte.it  –  www.comune.torino.it.

Coronavirus, la Regione autorizza i test sierologici privati

La Regione Piemonte autorizza i test sierologici a pagamento per i privati cittadini che vogliano scoprire se sono entrati in contatto con il Covid-19.

La notizia giunge dall’assessore alla Salute, Luigi Icardi, che ha risposto ad alcune interrogazioni nell’Aula virtuale del Consiglio regionale. “La Regione – spiega  Icardi – farà i test sierologici sul personale sanitario servendosi della rete dei laboratori pubblici, per questo ha destinato 6 milioni di euro. Abbiamo chiesto di non estendere il test ai cittadini per non creare false aspettative o problemi. Però abbiamo  permesso il test a pagamento nei laboratori privati per tutti:  saranno autorizzati solo i test validati dal ministero. Ricordo che questi test non hanno un valore diagnostico, ma solo di screening sulla popolazione”.

La nota della Regione: LE INDICAZIONI DELL’ASSESSORATO ALLA SANITA’ DEL PIEMONTE SULL’EFFETTUAZIONE DEI TEST SIEROLOGICI AI PRIVATI CITTADINI

In merito alla possibilità di effettuare test sierologici, presso laboratori privati, da parte di privati cittadini, la Direzione dell’Assessorato regionale alla Sanità del Piemonte ha diffuso una nota in cui precisa che “è consentito l’utilizzo del test sierologico per le immunoglobuline specifiche per il SARS-CoV-2 anche ai privati cittadini, presso i laboratori di analisi cliniche privati, per i soli esami che il Ministero considera attendibili nel loro esito epidemiologico”, aggiungendo che “le Commissioni di Vigilanza delle ASL sono a disposizione per fornire ai laboratori privati le indicazioni circa l’attendibilità e la specificità dei test sierologici”.

Nella stessa nota viene citato l’ultimo pronunciamento del Ministero della Salute che non considera i test sierologici come test in grado di produrre una diagnosi: “I test sierologici – scrive il Ministero -, secondo le indicazioni dell’OMS, non possono sostituire il test diagnostico molecolare su tampone, tuttavia possono fornire dati epidemiologici riguardo la circolazione virale nella popolazione anche lavorativa. Circa l’utilizzo dei test sierologici nell’ambito della sorveglianza sanitaria per l’espressione del giudizio di idoneità, allo stato attuale, quelli disponibili non sono caratterizzati da una sufficiente validità per tale finalità. In ragione di ciò, allo stato, non emergono indicazioni al loro utilizzo per finalità sia diagnostiche che prognostiche nei contesti occupazionali, né tantomeno per determinare l’idoneità del singolo lavoratore”.

In vista dell’allentamento del lock down, fatte salve le medesime riserve sull’affidabilità diagnostica dei test sierologici, il 29 aprile la direzione dell’Assessorato alla Sanità aveva già autorizzato i datori di lavoro all’impiego dei test in ambiti aziendali, esclusivamente sotto la supervisione del medico competente.

In tal caso, le prestazioni sierologiche possono essere eseguite in laboratori analisi privati e autorizzati, secondo le tariffe definite tra le parti, oppure, nel caso di test su digitopuntura, direttamente in azienda da parte di personale sanitario preposto, secondo le modalità individuate dal medico competente.

I test molecolari su tamponi nasofaringei e orofaringei per la diagnosi di laboratorio del virus SARS-CoV-2 possono essere effettuati esclusivamente dai laboratori autorizzati.

Sia per i test sierologici che per i tamponi, gli oneri delle prestazioni in azienda sono a carico del datore di lavoro.

Da parte del medico competente, deve essere immediatamente data notizia delle generalità e dei relativi recapiti della persona risultata positiva al test molecolare (tampone) effettuato privatamente, al Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’Asl territorialmente competente, al fine dell’immediata attivazione, da parte di quest’ultimo, delle necessarie procedure di quarantena, di sorveglianza sanitaria e della contestuale segnalazione della positività al medico di medicina generale che ha in cura l’assistito. Indipendentemente dall’esito, poi, devono essere forniti da parte del laboratorio che ha effettuato l’analisi i dati all’Unità di crisi della Regione Piemonte, secondo i flussi informativi previsti dalla piattaforma regionale covid Piemonte.