Attraverso due ordinanze il giudice Marco Ciccarelli ha confermato la sentenza della Corte di Appello che aveva già accettato la richiesta del comitato “Caro Mensa” , con l’obiettivo di sostituire nelle scuole torinesi il pasto della mensa con quello portato da casa dagli alunni, il classico panino o altro. L’avvocato Vecchione, che segue le famiglie degli studenti dice che «Nelle ordinanze è presente un importante riferimento alla inesistenza di norme igienico sanitarie ostative al diritto di scelta ed una chiara indicazione alle scuole di ben considerare il fatto che la pausa mensa è “scuola a tutti gli effetti”. Tutto ebbe inizio con un ricorso presentato dai genitori al TAR del Piemonte dopo l’ultimo aumento dei costi del servizio mensa deliberati dal Comune di Torino e che aveva messo in contrasto genitori, amministrazione civica e gli uffici regionali del Miur.