STORIE DI CITTA’ di Patrizio Tosetto
Sia ben chiaro che la giunta Chiamparino può nominare chi vuole nei vari cda collegati a FinPiemonte. Poi il dottor Andrea Bairati è uomo di valore. Dopo la trombatura alle elezioni regionali sua e della Bresso si è subito “riciclato” in consulenze con Confindustria nazionale. I galloni per tale incarico li ha conquistati sul campo. Ma ammettiamo di provare simpatia per Gianna Pentenero. Per un semplice motivo: ha il coraggio di dire no. Dire no ai soliti noti che perpetuano le loro scelte che si sono sviluppate in questi ultimi vent’anni. L’inossidabile Mercedes Bresso. Che ha sempre avuto tanto dalla vita politica. Indipendente nel PCI e consigliere regionale. Per due legislature presidente della provincia di Torino, poi un anno deputata europea e poi Presidente della Regione. Piccoli incidenti come la sconfitta al secondo giro. Ma non si perde d’animo e ridiventa parlamentare europea, essendo a 74 anni naturale conseguenza dell’ età la ricaduta in Europa. Si sa, la classe non è acqua. Poi un’altra inossidabile come Giuseppina De Santis. Assessore provinciale e regionale. Mai eletta anche perché in quota Salza, grande vecchio della politica torinese. Sparita nella querelle su Gatti é pronta nell’ aiutare il suo amico politico Andrea Bairati. E Alberta Pasquero? Forse non ci sta nell’ essere sostituita. Donna coriacea e dai conti verificati, brava amministratrice di società da oltre trent’anni operante nel Canavese. Anche per questo Gianna Pentenero si oppone alla scelta dell’ex assessore all’ industria. Ed il nostro Chiampa? Forse se la ride. Con una sola personale convinzione: difficilmente si candiderà. Con il suo storico distacco osserva con un tantino di fastidio. Con un’ altra nostra convinzione. I soliti fanno sempre i soliti e tranne Gianna il Pd lo permette. Del resto proprio il Pd ha già deciso che la partita politica in Piemonte è persa.