Roma, Brescia e Treviso sono le prime tre province italiane ad aggiudicarsi il premio di “città fotovoltaiche” del 2021
Ecco come si è chiuso il 2021 per il solare in ltalia e quali sono le prospettive future
Elmec Solar presenta la quinta edizione del Barometro del Fotovoltaico in Italia che mette in evidenza le 10 province d’Italia che si sono distinte per maggior numero di installazioni fotovoltaiche nel corso del 2021. L’analisi mostra che a dicembre 2021 sono 1.061.083 il totale degli impianti collocati nel BelPaese contro i 935.961 dell’anno precedente, con una percentuale di aumento pari a +13% in un solo anno. E il trend è in costante crescita.
Il 2021 si chiude con dati incoraggianti per l’Italia che ha raggiunto un installato complessivo di oltre 1 milione di impianti su tutto il territorio nazionale, per l’esattezza 1.061.031.
Questa è la prima evidenza emersa dalla quinta edizione del Barometro del Fotovoltaico di Elmec Solar, l’azienda di Brunello (VA) del gruppo Elmec che si occupa di installare e manutenere impianti fotovoltaici residenziali e industriali. Con questa nuova edizione, Elmec Solar ha voluto stilare la classifica delle 10 province italiane più virtuose in termini di approvvigionamento sostenibile; in altre parole, si tratta delle città che hanno installato il maggior numero di impianti fotovoltaici nel corso del 2021.
Oltre a stilare la classifica delle “10 città fotovoltaiche del 2021”, Elmec Solar, offre nel suo periodico Barometro del fotovoltaico una panoramica sullo stato attuale delle rinnovabili in Italia e le prospettive per il futuro.
“In Italia negli ultimi 10 anni si è passati da poco più di 50 megawatt di potenza installata a circa poco più di 60 megawatt” afferma Alessandro Villa Amministratore Delegato di Elmec Solar e Membro del Consiglio di Italia Solare. “Il valore totale delle rinnovabili in Italia rappresenta circa il 16,3 % di cui, una buona fetta (più o meno il 40%), è occupata dall’idroelettrico che è un settore storico in italia e la cui crescita è rimasta costante nel tempo. D’altra parte invece, Il fotovoltaico rappresenta il 35% che, a sua volta, si traduce in una percentuale pari al 6,7% del totale del valore delle rinnovabili in Italia mentre, il restante, è occupato dall’eolico”. La strada intrapresa è quella giusta, ma serve fare sempre di più per un progressivo allontanamento dai combustibili fossili che sono ancora molto utilizzati e rappresentano fonte di inquinamento”.
Secondo la rielaborazione da parte di Elmec Solar dei dati pubblicati da Italia Solare, sono 10 le province d’Italia che hanno installato il maggior numero di impianti fotovoltaici a tutto il 2021. Le 10 province sono rispettivamente: Roma (40.559 impianti), Brescia (33.330 impianti), Treviso (32.773 impianti), Padova (30.939 impianti), Vicenza (26.949 impianti), Torino (25.838 impianti) , Bergamo (23.371 impianti) , Verona (23.331 impianti), Venezia (23.007 impianti) e Milano (22.340 impianti).
Complessivamente, sono stati installati in Italia circa 80.000 impianti fotovoltaici nel corso del 2021, con una crescita costante nell’arco dei mesi: a marzo 2021 erano 950.160 gli impianti totali installati sul suolo italiano, a giugno 2021 968.711 (+18.551), a settembre 2021 989.687 (+20.976) e a dicembre 2021 1.016.083 (+ 26.393).
Di seguito la classifica delle 10 province italiane che hanno installato il maggior numero di impianti fotovoltaici a tutto il 2021.
| CLASSIFICA | PROVINCIA | Numero totale di impianti a dicembre 2021 |
| 1 | Roma | 40.559 |
| 2 | Brescia | 33.330 |
| 3 | Treviso | 32.773 |
| 4 | Padova | 30.939 |
| 5 | Vicenza | 26.949 |
| 6 | Torino | 25.838 |
| 7 | Bergamo | 23.371 |
| 8 | Verona | 23.331 |
| 9 | Venezia | 23.007 |
| 10 | Milano | 22.340 |
Fotografia di un’Italia sempre più rinnovabile: il parere della Elmec Solar di Brunello
In Italia ci sono diversi documenti che fissano gli obiettivi da raggiungere in tema di rinnovabili entro il 2030: il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), il PNIEC (Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima) e la Strategia nazionale di lungo termine sulla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra.
A livello pratico, per raggiungere gli obiettivi del 2030, si dovrebbero installare circa 70 GW di rinnovabili nei prossimi 10 anni, il che significa installare circa 7 GW all’anno.
La missione per incrementare in questo decennio (2020-2030) il parco fotovoltaico di 30-50 GW è certamente impegnativa, ma non impossibile. Oggi giorno risulta più problematico l’approvvigionamento dei materiali, i produttori di pannelli fotovoltaici, ma non solo, sono in difficoltà e si fa sempre più fatica a soddisfare le crescenti richieste del mercato.Per centrare gli obiettivi del 2030, è dunque necessario aumentare la velocità di installazione dei nuovi impianti fotovoltaici a seconda dello scenario di riferimento. Riassumendo quindi gli obiettivi, la capacità globale di energia elettrica da fonti rinnovabili è più che raddoppiata del 2010 e nel 2020 arrivando quasi ai 3.000 gigawatt ora di produzione annua; si tratta di una tendenza che, con molte probabilità, continuerà ad aumentare negli anni a venire raggiungendo una produzione stimata di 6.000 gigawatt entro il 2029. Questi numeri segnano un evidente successo verso uno sviluppo sempre più sostenibile nel mondo dell’energia ma, per poter restare sulla cresta dell’onda, è necessaria una ancor maggiore consapevolezza da parte di tutti che è importante andare in questa direzione.
Direzione che, tra l’altro, gioverebbe anche alle finanze visti i rapidissimi tempi di rientro (3-6 anni) di un investimento sul fotovoltaico. Tenendo conto oltretutto della capacità di produzione di energia pulita e garantita per una media di 30-50 anni a seconda della tecnologia installata. È necessario un cambio di paradigma. Abbiamo bisogno di trovare una direzione e mettere in campo azioni concrete. Gli obiettivi dell’agenda 2030 richiedono l’impegno di ognuno. Siamo tutti responsabili.
ultimi dieci anni del suo lavoro: storie di chi ama l’orto, di chi cerca raccoglimento spirituale nel parco di un monastero, di chi vive un giardino privato come un vero regno. All’interno, anche il racconto delle esperienze di quattro “giardini terapeutici”, progettati dalla professionista e realizzati in diversi contesti socio-sanitari italiani. “Di questi giardini, che hanno come obiettivo il benessere dei fruitori, viene raccontata – si spiega – l’esperienza di un utilizzo diverso, che attiva i sensi e stimola le persone a godere dello spazio verde: dall’esperienza di un ragazzo autistico alla golosità di una nonnina per i fichi al piacere della lettura in giardino alle prime luci dell’alba”. Il tutto osservato direttamente dall’autrice che ha voluto sottolineare l’importanza che la natura può avere sulla vita delle persone, soprattutto di quelle che hanno necessità, tornando al giardino e alla natura, di trarre il massimo beneficio in un momento delicato del loro stato di salute. Quello di Monica Botta è un libro che guarda alle “fragilità umane” e a come si possano lenire i disagi ricorrendo ad attimi di gioia, restituendo bellezza alla vita attraverso le cure di un giardino. La prefazione è stata affidata a Marco Martella, storico dei giardini che vive e lavora a Parigi, dove ha fondato la rivista “Jardins”. Martella, appassionato e pratico di giardinaggio, sostiene nel suo scritto che “il giardino ripara quel margine di umanità che resiste in noi”. In chiusura, la postfazione di Giuseppe Barbiero (biologo, ricercatore di Ecologia e direttore del LEAF – Laboratorio di Ecologia Affettiva dell’Università della Valle d’Aosta), mette in evidenza “come tutti abbiamo un sentimento di affiliazione alla natura e che è proprio l’ipotesi all’origine della biofilia”.
Il 14 luglio scorso è stato pubblicato sui canali di “Parla con me” il primo articolo, che sarà a cadenza quindicinale. Un secondo articolo è stato dedicato all’agave americana.
PARLACONME è il titolo della trasmissione radiofonica ideata da Simona Riccio, Agrifood & Organic Specialist, oltre che Linkedin Top Voice Italia. Si tratta di una trasmissione che si pone l’obiettivo di porre al centro dell’attenzione la filiera agroalimentare, con il coinvolgimento di ospiti in studio e in collegamento telefonico. Obiettivi principali della trasmissione sono la valorizzazione, la promozione, la tutela e la diffusione della conoscenza della filiera agroalimentare italiana, creando consapevolezza sul ruolo che tale filiera riveste anche nel rafforzare l’identità culturale e materiale del nostro Paese.