AMBIENTE- Pagina 118

Polveri sottili in calo. Da venerdì via libera ai diesel euro 4

Scende la concentrazione di polveri sottili nell’aria di Torino,  grazie al forte vento dei giorni scorsi

Da venerdì 14 febbraio,  le auto diesel euro4 potranno tornare a viaggiare nel territorio comunale e negli undici comuni della cintura.

Restano valide  le misure permanenti:  le automobili, i veicoli del trasporto merci e i ciclomotori euro 0 non possono circolare nelle 24 ore 7 giorni su 7, per i motori diesel fino a euro1. Invece le auto e i veicoli per il trasporto merci diesel euro 2 ed euro 3 non possono circolare dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 19.

Smog, semaforo arancione: mezzi fermi fino a euro 4

E’ di nuovo  livello arancione per le misure antismog

Sono quattro giorni che Arpa Piemonte registra nell’aria di Torino livelli di micropolveri oltre i limiti di attenzione.

Il Comune informa pertanto  che, da martedi 11 e fino a giovedì 13 febbraio, dalle ore 8 alle ore 19 non potranno circolare  auto e mezzi per il trasporto merci con alimentazione diesel e omologazione fino all’ euro 4 compreso. Restano in vigore anche  le limitazioni permanenti previste dall’ordinanza.

 

(foto Liguori)

Come educare gli studenti sui temi ambientali

L’Italia è al secondo posto per numero di cittadini altamente esposti agli agenti inquinanti: è quindi urgente sviluppare maggior consapevolezza sulle cause delle emissioni e adottare soluzioni strutturali per migliorare la qualità dell’aria che respiriamo, al fine di promuovere condizioni di salute ottimali per le nuove generazioni

Con questa consapevolezza, Liquigas, società leader in Italia nella distribuzione di GPL e GNL, ha deciso di rinnovare ed espandere “1, 2, 3… RESPIRA!”, il progetto di educazione ambientale dedicato agli studenti delle scuole secondarie di primo grado e alle loro famiglie.

Per la seconda edizione, Liquigas ha rafforzato il proprio impegno rivolgendosi a tutto il territorio nazionale e a tutte le classi delle scuole medie, coinvolgendo fino ad ora oltre 40.000 studenti in più di 500 istituti in tutta Italia: sono 36 gli istituti coinvolti in Piemonte ad ora, di cui 17 solo nella provincia di Torino.

“Le giovani generazioni hanno scosso l’opinione pubblica sui temi della sostenibilità, chiedendo azioni strutturali per contenere gli effetti delle attività dell’uomo sull’ambiente. Come azienda che ha questa sensibilità nella propria visione, abbiamo sentito l’urgenza di fornire uno strumento educativo che potesse accompagnare non solo gli studenti, ma anche gli insegnanti e le famiglie alla scoperta delle cause dell’inquinamento dell’aria e delle soluzioni per contrastarlo” sottolinea Andrea Arzà, Amministratore Delegato di Liquigas“Si tratta di un impegno che sentiamo molto vicino ai nostri valori e alla nostra mission: garantire fonti di approvvigionamento energetico pulite alle aree non metanizzate del Paese”.

Il Comune rimette a nuovo 500 panchine

Nei prossimi mesi verrà data, dal servizio Verde pubblico del Comune, particolare attenzione agli arredi nei giardini e parchi pubblici: è iniziato in questi giorni un diffuso intervento di riparazione e sostituzione di panchine nelle aree verdi della città che si protrarrà fino a maggio

Il lavoro dei tecnici si concentrerà sulle situazioni più problematiche: dalla semplice sostituzione di assi danneggiate, nel modello più diffuso a tre assi, fino alla modifica del modello di panchina, ove necessario.

I primi interventi si sono realizzati nel Parco del Valentino e nel parco Sempione ovest. Ma anche diverse panchine nel Parco della Pellerina, nelle aree verdi dei corsi Mediterraneo e Castelfidardo, nel Parco di Vittorio, nel Parco Italia 61, nel Parco Millefonti e in piazza Mattirolo saranno oggetto di cura e ripristino. Gli ulteriori spazi verdi interessati saranno indicati nel sito www.comune.torino.it/verdepubblico.

“I piccoli interventi diffusi come questo – spiega l’assessore all’Ambiente della Città di Torino, Alberto Unia – contribuiscono a far percepire l’attenzione costante della città per il suo territorio e per il suo verde. Ringrazio fin d’ora i tecnici dell’Area Verde per l’impegno profuso, pur tra mille difficoltà”.

Per ulteriori informazioni: www.comune.torino.it/verdepubblico

(mm dall’ufficio stampa di Palazzo Civico)

Petizione per la food bag in tutti i ristoranti

Il Festival del Giornalismo Alimentare lancia una petizione su Change.org per rendere obbligatoria la food bag nei ristoranti

Ma perché un festival giornalistico promuove una campagna per rendere obbligatoria una scatola per portare a casa gli avanzi di cibo pagati?

Perché in Italia meno del 20% dei frequentatori dei ristoranti, delle fiere e delle mense richiede un contenitore per portare a casa gli avanzi di cibo che ha pagato, che, così, vanno sprecati. E perché molte ricerche di mercato dicono che i consumi di cibo fuori casa aumenteranno nel prossimo decennio.

In Francia da 4 anni è in vigore una legge che obbliga i ristoranti a consegnare il cibo avanzato dai clienti se questi lo richiedono. In Italia noi ci vergogniamo a chiederlo e il ristoratore non ce lo propone: così buttiamo via soldi e alimentiamo la piaga degli sprechi alimentari.

La petizione vuole spingere una vera proposta di legge del Parlamento per introdurre in tutta la ristorazione l’obbligo di consegnare al cliente una food bag con materiali adeguati al contatto con gli alimenti e al trasporto che mostri, stampato, un decalogo per la corretta conservazione del cibo. Il decalogo è un forte richiamo all’educazione antispreco e all’educazione alla sicurezza alimentare

L’oggetto fisico food bag – nella foto allegata quella che sarà distribuita a tutti i partecipanti al Festival del Giornalismo Alimentare, il 20 – 21 – 22 febbraio al Centro Congressi Lingotto di Torino – rappresenta di per sé un formidabile strumento di comunicazione di una buona pratica: quella di mettere da parte per un altro pranzo il cibo avanzato nel piatto. Ma anche perché la scatola della food bag si presta ad essere veicolo di informazione, in particolare per la corretta conservazione dei cibi (in questo caso dei cibi avanzati).

L’hashtag è #foodbagobbligatoria. Si può aderire su change.org/foodbag
Per iscriversi al Festival: www.festivalgiornalismoalimentare.it

Parchi da Amare, il salone del turismo green

E’ ospite della Regione Abruzzo alla Bit di Milano, Fieramilanocity, 9-11 febbraio

 

Parchi da Amare è il salone del turismo green, etico e sostenibile che si svolgerà presso il Palacongressi d’Abruzzo Pala Dean Martin di Montesilvano (PE) dal 23 al 25 ottobre. In occasione della Borsa internazionale del turismo di Milano del 9-11 febbraio Parchi da Amare sarà ospite dello stand della Regione Abruzzo a dimostrazione della sempre più stretta collaborazione tra le istituzioni locali e gli organizzatori dell’evento.

Fulvio Avataneo, Presidente dell’Associazione Italiana Agenti di Viaggio che è tra i partner di Parchi da Amare, dichiara: “Ringrazio la Regione Abruzzo che ci ha accolto con disponibilità ed entusiasmo all’interno del suo spazio espositivo alla Bit e che si è proposta di ospitare Parchi da Amare non solo nel 2020, ma anche nei prossimi due anni. Per chi come noi si occupa di turismo e vede in quello ambientale uno degli snodi per il futuro del comparto, la collaborazione diretta della regione più verde d’Europa è il segnale che stiamo andando nella giusta direzione e che solo facendo rete, anche grazie ad esperienze come Parchi da Amare, si potranno ottenere risultati apprezzabili in termini di valorizzazione dei territori passando attraverso un corretto approccio turistico all’ambiente”.

L’importanza del turismo naturalistico è tale da rappresentare oggi uno dei principali fattori di scelta del nostro Paese come meta a livello mondiale. Forti di questa consapevolezza, gli organizzatori di Parchi da Amare intendono sostenere e agevolare l’importante domanda del mercato turistico facendo incontrare le aree protette italiane – e le realtà economiche di questi territori – con i più qualificati operatori turistici. L’obiettivo è offrire una vetrina alle Regioni e promuovere, a livello nazionale e internazionale, i parchi e le aree protette di loro competenza così da facilitare i tour operator nella selezione di partner capaci di offrire servizi e prodotti in linea con le aspettative dei viaggiatori. L’Abruzzo ospita numerose aree protette e riserve naturali, oltre a 3 parchi nazionali: il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, il Parco Nazionale della Maiella e il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. La regione è dunque la location ideale per ospitare un evento come Parchi da Amare che ha come mission la condivisione e la diffusione dei valori ambientali, la promozione di un turismo slow e consapevole, il rispetto per la natura nelle sue diverse forme e la valorizzazione di quanto ad essa collegato.

La manifestazionead ingresso libero, sarà destinata non solo ai Tour Operator italiani ed esteri, agli operatori economici green e alle associazioni ambientaliste, ma anche alle famiglie e a chi ama la natura, lo sport e le attività esperienziali en plein air.  I partner di Parchi da Amare attualmente confermati sono: AIAV, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del MareRegione AbruzzoRete WEECUncemAnciAigae. È stata inoltre richiesta la collaborazione a Legambiente e Federparchi.

A Chieri spariscono le bottiglie usa e getta

Negli edifici comunali si regista in media un calo dell’82% “Risultato reso possibile anche grazie al gruppo #dontplasticbefantasic

IL SINDACO  SICCHIERO: “A CHIERI UNA NETTA RIDUZIONE”

In cinque mesi negli edifici comunali della Città di Chieri si è registrata una significativa riduzione del consumo delle bottigliette di plastica usa e getta, a seguito dell’installazione di quattro erogatori d’acqua. Dalle statistiche comparative dei consumi d’acqua pre e post installazione degli erogatori, risulta che nel periodo compreso tra il 4 settembre 2019 ed il 31 gennaio 2020, nella Biblioteca Civica si è registrata una riduzione del -89,46% delle bottigliette d’acqua rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; in Sala Consiliare del -87,16%; allo Sportello Unico del Comune -81,31%, infine al Comando dei Vigili la riduzione è stata del -71,14%. “Siamo molto soddisfatti, si tratta di numeri significativi che dimostrano che abbiamo ottenuto quello che ci eravamo ripromessi – commenta il Sindaco di Chieri Alessandro SICCHIERO – il primo atto assunto dalla nostra Giunta è stato la delibera che decreta l’Emergenza Climatica. Non un provvedimento meramente simbolico, di bandiera, infatti abbiamo stimolato delle ‘buone pratiche’ capaci di incidere sulle abitudini e i comportamenti dei consumatori, favorendo quel cambio di cultura e di mentalità indispensabile per un’economia e una società ecologicamente sostenibili”. Tra le iniziative assunte dall’amministrazione comunale volte alla riduzione del consumo della plastica, ricordiamo anche la conversione di tutti i distributori automatici di bevande presenti negli edifici comunali, eliminando bicchieri e bastoncini di plastica sostituiti con equivalenti compostabili. “Per disincentivare l’uso delle bottigliette PET usa e getta, non solo abbiamo installato quattro erogatori d’acqua ma, accogliendo la proposta del gruppo spontaneo di giovani #dontplasticbefantasic, abbiamo aumentato il costo delle bottigliette dei distributori, portandole ad 1 euro. In questo modo è stato possibile favorire un calo del consumo delle bottigliette che nella media si aggira intorno al -82%”. Si ricorda che a novembre il Comune di Chieri ha adottato il logo, “Chieri Green City”, che contrassegna tutte le iniziative a difesa dell’ambiente.

Smog, la Regione striglia il governo: “Non rispetta il 95% degli impegni economici”

«Abbiamo stanziato 180 milioni sul 2020 per la mobilità sostenibile e per la conversione degli impianti inquinanti e per l’agricoltura – dice l’assessore regionale – e ne aggiungeremo altri nel 2021 ma non ci lascino da soli, perché in questo casi li chiameremo in causa»

QUALITA’ ARIA, MARNATI: “SULL’AMBIENTE IL GOVERNO E’ SCADUTO”

 

«Sull’Ambiente il governo è scadutoIl 95% degli impegni economici presi dal governo con le Regioni del Bacino Padano non sono state mantenute. L’unica che abbiamo visto è quella sul monopattino. Stiamo facendo la nostra parte, ma se lasceranno il Piemonte da solo nella lotta all’inquinamento atmosferico, chiameremo direttamente in causa il governo in caso di procedura di infrazione». Dopo l’approvazione ieri a Bergamo del documento di rimodulazione dell’accordo del bacino padano, sottoscritto da Piemonte Lombardia Emilia Romagna e Veneto l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati minaccia di chiamare in causa l’attuale governo nel caso in cui il Piemonte dovesse subire una procedura d’infrazione per gli sforamenti di NOX, PM10 e altre sostanze inquinanti. «Abbiamo stanziato 180 milioni sul 2020 per la mobilità sostenibile e per la conversione degli impianti inquinanti e per l’agricoltura – dice Marnati – e ne aggiungeremo altri nel 2021 ma non ci lascino da soli, perché in questo casi li chiameremo in causa».

IL DOCUMENTO APPROVATO DAL BACINO PADANO

Il documento approvato dalle quattro regioni prevede la richiesta di istituzione di un Fondo europeo per l’Ambiente e la sollecitazione presso la presidenza del consiglio dei ministri dell’attuazione delle misure del protocollo d’intesa sottoscritto il 4 giugno 2019 al «Clean Air Dialogue» che avrebbe dovuto trasferire 400 milioni di euro per anno sul Fondo per l’Ambiente entro 6 mesi alle quattro regioni.

CALDAIE A BIOMASSA LEGA E DERIVATI

Per quanto riguarda l’utilizzo di pellet e legna da riscaldamento tutti concordano nel favorire la sostituzione di impianti a biomassa legna e derivati obsoleti con l’invito «alla presidenza del consiglio dei ministri di adottare misure urgenti di carattere nazionale e l’adeguamento della disciplina in tema di incentivi e detrazioni fiscali al fine di introdurre requisiti di presentazione ambientale per gli apparecchi nuovi che dovranno essere almeno a quattro stelle».

CERTIFICAZIONE DEI COMBUSTIBILI

L’accordo prevede quindi anche l’obbligatorietà della certificazione dei pellet e dei generatori di calore alimentati a biomassa combustibili solidi e l’introduzione di divieti di vendita di apparecchi che non siano almeno a «quattro stelle» e di pellet di qualità certificata. (L’Italia ha la più alta concentrazione in Europa di produttori di generatori di calore a biomassa ad alte prestazioni ambientali.

MOVE IN: UN TETTO DI CHILOMETRI PER LE AUTO INQUINANTI

Il programma prevede infine l’adozione di un sistema di monitoraggio delle percorrenza sul bacino padano che consentirà di ridurre il numero di chilometri percorsi dalle auto inquinanti.

STOP AGLI EURO 4 DIESEL

Dal 1 ottobre 2020 entrerà a regime la limitazioni della circolazione delle auto diesel euro 4, come previsto dal precedente accordo.

“Coloriamo di verde Torino”

Maggiori fondi ai MEZZI PUBBLICI, per la MANUTENZIONE DELLE SCUOLE e del VERDE CITTADINO, ri-conversione e creazione di NUOVI POSTI DI LAVORO GREEN che garantiscano PARITÀ DI GENERE, una migliore GESTIONE DEI RIFIUTI

Sono questi i 6 punti che noi Verdi – Europa Verde Piemonte siamo andati a proporre per le strade del centro di Torino con l’iniziativa chiamata ” Green Thursday”. 6 PUNTI CONCRETI e REALIZZABILI dai quali partire per una conversione della città in una città sempre più a misura d’uomo.

In questi giorni l’EMERGENZA SMOG ha puntato i riflettori su un problema la cui soluzione si  sposta sempre “alla prossima volta”, ma che ora è diventata necessaria e urgente.

Noi crediamo che il BLOCCO DEL TRAFFICO sia una misura esclusivamente di facciata che ricade sulle spalle dei lavoratori e dei cittadini, a cui non vengono offerte ALTERNATIVE concrete di mobilità, e che non garantisce risultati né immediati, né duraturi.

Per questo siamo andati per strada a parlare con le persone, per sentire le loro necessità e per raccontare le nostre ricette per la città.

  FINITA L’EMERGENZA NOI CONTINUEREMO AD ESSERCI !! Perché l’ ambiente deve essere al primo posto dell’agenda politica per le Comunali di Torino 2021.

C’è bisogno di agire e c’è bisogno di farlo adesso, PER UNA TORINO SEMPRE PIÙ VERDE.

Così in una nota dichiarano la Co-Portavoce Regionale dei Verdi-Europa Verde Piemonte Tiziana  Mossa e il Referente di Europa Verde Torino Antonio Fiore.

La Regione rottama i vecchi automezzi per la raccolta rifiuti

In 53 Comuni piemontesi. Arriva il porta a porta in 33 città e nel 2021 anche la tariffa puntuale. Il presidente Alberto Cirio e l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati«Accordo da 1,8 milioni per abbassare le tariffe, incrementare la differenziata e migliorare la qualità dell’aria»

 

Nuovi mezzi ecologi per la raccolta dei rifiuti in 53 Comuni piemontesi: 19 fanno parte del consorzio chierese (dove risiedono circa 124.000 abitanti) e dove saranno acquistati 95 automezzi  a metano, gpl benzina e gasolio di categoria euro 6 che sostituiranno quelli vecchi e inquinanti.

A questi si aggiungeranno quelli acquistati in 33 Comuni nel Novese e Tortonese dove sarà anche completato il passaggio dalla raccolta stradale al porta a porta per circa 66.000 utenze e dove entro il 2021 arriverà anche il sistema di tariffazione puntuale.

«Con i contratti tra Regione e Consorzi approvati nell’ultima riunione di Giunta – ha detto l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati – mettiamo sul piatto 1,8 milioni di euro per aiutare gli enti che svolgono il servizio di raccolta rifiuti ad aumentare la percentuale di differenziata raggiungendo centinaia di edifici con contenitori separati, ma anche di aumentare il numero di utenze raggiunte dalla tariffazione puntuale e infine di rottamare i mezzi inquinanti destinati alle operazioni di raccolta, migliorando così la qualità dell’aria».

L’accordo tra Regione e consorzi comprende, infine, anche il Comune di Bagnolo dove 5000 utenze saranno raggiunte dal porta a porta. In tutto sono quindi 53 i comuni piemontesi che incrementeranno la raccolta differenziata, e rottameranno i mezzi inquinanti.

Per realizzare l’accordo di programma del Novese e Tortonese la Regione ha impegnato 776.568 euro. Per quello di Bagnolo è previsto un esborso di 238.880 euro, mentre per quanto riguarda il consorzio chierese l’investimento regionale ammonta a 856.837 euro.

I COMUNI DEL CHIERESE

I Comuni del Consorzio chierese coinvolti sono 19: Andezeno, Arignano, Baldissero T.se, Cambiano, Carmagnola, Chieri, Isolabella, Marentino, Mombello, Moncucco T.se, Montaldo T.se, Moriondo T.se, Pavarolo, Pecetto T.se, Pino T.se, Poirino, Pralormo, Riva presso Chieri, Santena.

I COMUNI DEL NOVESE E TORTONESE

I comuni coinvolti del Novese e Tortonese sono 33: Alluvioni Piovera, Alzano Scrivia, Basaluzzo, Capriata d’Orba, Carbonara Scrivia, Carezzano, Carrosio, Cassano Spinola, Castellar Guidobono, Castellazzo Bormida, Castelnuovo Scrivia, Fraconalto, Francavilla Bisio, Fresonara, Gavi, Guazzora, Isola Sant’Antonio, Molino dei Torti, Novi Ligure, Parodi Ligure, Pasturana, Pontecurone, Pozzolo Formigaro, Predosa, Sale, Serravalle Scrivia, Spineto Scrivia, Sardigliano, Tassarolo, Tortona, Viguzzolo, Villaromagnano e Voltaggio.

Il servizio di raccolta domiciliare è stato avviato nel 2019 per 15 comuni dell’area (26.370 abitanti serviti), ed ora sarà avviato nei Comuni di Novi Ligure, Tortona, Spineto Scrivia e Gavi (60.446 abitanti) entro il 1 aprile 2020 consentendo un miglioramento della percentuale di raccolta differenziata, ma anche della qualità del materiale raccolto ed una riduzione della produzione pro capite di rifiuto indifferenziato che – a partire dal 2021 – si dovrà attestare ad un valore non superiore a 159 kg/ab all’anno secondo gli obiettivi del Piano regionale per il 2020. Negli stessi comuni è prevista l’adozione della tariffazione puntuale corrispettivo dall’anno 2021.

LA TARIFFA PUNTUALE

La raccolta è effettuata mediante contenitori individuali assegnati a ciascuna utenza, dotati di codici identificativi associati in maniera univoca all’utenza assegnataria e, per quanto riguarda i contenitori destinati alla raccolta del rifiuto indifferenziato residuale, anche di transponder passivi a bassa frequenza (tecnologia RFID) in grado di registrare i singoli svuotamenti al fine di applicare,la TARI puntuale.