In occasione della 24° Giornata Mondiale dell’Alzheimer, gli assistenti sociali piemontesi esprimono il proprio disappunto nei confronti di un welfare che sembra rimanere, per lo più, di tipo familistico e affida prioritariamente ai famigliari il lavoro di cura.«L’Alzheimer – dichiara Barbara Rosina (Presidente dell’Ordine degli Assistenti Sociali del Piemonte) – è una malattia che deve essere considerata familiare. Essa, infatti, non solo drammaticamente colpisce chi ne è affetto ma anche la famiglia che deve prendersi cura dell’anziano. Non sono da sottovalutare le conseguenti ricadute economiche, affettive, la perdita di contatti sociali, gli aspetti burocratici».