In piazza Carignano il 5 agosto con la presenza un centinaio di partecipanti attivi e molti passanti che si sono fermati a chiedere spiegazioni si è tenuta lamanifestazione promossa da “Casa umanista”, insieme al “coordinamento di cittadini, associazioni ed enti contro l’atomica, tutte le guerre e i terrorismi” e con il patrocinio del Comitato per i diritti umani della Regione Piemonte. Fra le personalità pubbliche presenti hanno anche preso la parola Silvio Magliano, capo gruppo dei Moderati in Comune, Fabio Gosetto, consigliere comunale dei 5 stelle, Mauro Carmagnola presidente del Movimento Cristiano Lavoratori e Marco Brunazzi del centro studi Salvemini. A seguire persone in rappresentanza di associazioni o singole.Dopo i saluti del Presidente della Regione Piemonte Chiamparino, tramite Giorgio Ardito e del Presidente del Consiglio Regionale Mauro Laus attraverso Gian Piero Leo (che ha portato, in maniera più informale ma sempre pubblica, i saluti e l’adesione di Davide Gariglio, del sen. Mauro Marino, dell’on. Osvaldo Napoli e del consigliere regionale 5 stelle Andrissi), a nome del Presidente Laus e dello stesso coordinamento di cittadini contro l’atomica lo stesso Leo ha annunciato i prossimi due appuntamenti ufficiali: nella seconda metà di settembre un incontro in consiglio regionale con tutti i parlamentari (senatori e deputati) Piemontesi, su invito ufficiale del succitato coordinamento e del Presidente Laus. Poi l’inaugurazione, il 2 ottobre della grande mostra “Senzatomica” realizzata dalla Soka Gakai, condivisa e promossa dal movimento interconfessionale “Noi siamo con voi” e approvata ufficialmente e sostenuta (anche economicamente) dal comitato per i diritti umani della Regione Piemonte. “Tutta la manifestazione è durata circa un’ora e mezza – spiega Leo, vicepresidente del Comitato regionale Diritti Umani – e si è svolta in un clima di grande serenità, tolleranza, rispetto e simpatia. Anche due o tre interventi un po’ più estremi (uno di Rifondazione Comunista, che chiedeva l’uscita dalla Nato e dal nucleare; altri due di cittadini – uno storico e un ingegnere – contrari al disarmo atomico e, ovviamente favorevoli alle centrali nucleari) sono stati accolti e ascoltati con attenzione e senza alcuna manifestazione di dissenso”. All’appello contro le atomiche si è aggiunto, su proposta di Mauro Carmagnola e di Leo, anche un altrettanto forte appello a favore del popolo Venezuelano e contro la dittatura di Maduro, richiamando, in particolare l’appello del Santo Padre.