Tutto il fascino autunnale dei Giardini Reali di Torino nelle foto di Loredana Frisoli
Quasi una tela dipinta: un suggestivo paesaggio autunnale tra Alpi e colline in questa foto del lettore Alessandro Ghisolfi.
“Volare”. Le vostre foto
In questa bella foto di Maria Codreanu scattata dal Musinè una splendida veduta panoramica della pianura torinese
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“La figlia dei due mondi” e “Onore e fedeltà”
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Ciao Ilaria, parlaci un po’ di te
Mi chiamo Ilaria Pernigotti ho 31 anni e abito a Santa Giustina in provincia di Belluno, le mie origini però non sono bellunesi, bensì di Vicenza città, quasi centro città.
Nel 2021 ho scritto il romanzo “La figlia dei due mondi” mio romanzo d’esordio, nato sotto l’influsso della passione per Star Trek. La saga creata da Gene Roddenberry mi ha aperto un mondo e mi ha talmente affascinato da portarmi a scrivere il mio primo romanzo di fantascienza.
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Di cosa parla “La figlia dei due mondi”?
“La figlia dei due mondi” narra la storia di Lea da quand’è ancora una bambina a quando diventa adolescente. Fin dal principio il lettore si renderà conto del carattere di Lea: esuberante e allegro. Lea a soli cinque anni rimarrà orfana e quando gli zii la porteranno sul pianeta alieno chiamato Keid, Lea mostrerà un altro aspetto del suo carattere, ovvero, la determinazione. Carattere forte e determinato quello di Lea, carattere forte e determinato quello dello zio Keras. I due si scontreranno spesso nel corso del romanzo ed entrambi avranno sostenitori e oppositori. Lea diventerà per il lettore una ragazzina a cui voler bene e identificarsi, al contrario Keras verrà visto come rigido e talvolta crudele. Lea d’altronde incarna il futuro e la voglia di rinnovamento che esso porta. Keras la tradizione, le convenzioni sociali e quindi rappresenta il passato che non evolve e spesso si fa giudice e giuria.
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Quando è ambientato?
È ambientato a partire dal 2233 sia sulla Terra che su Keid
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Dove si trova Keid?
Keid astronomicamente esiste veramente e si trova nella costellazione di 40 Eridani a 16,5 anni luce dalla Terra. Se a leggere questa frase vi si è “accesa una lampadina” allora vuol dire che siete appassionati di Star Trek quanto lo sono io!
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Chi sono i protagonisti?
Lea ragazzina mezzosangue metà umana e metà keidiana, poi ci sono i due genitori Leila e Kelas, lo zio Keras e sua moglie Artemisia, i fratelli acquisiti Keelan e Ashtar. Diventerà protagonista in seguito anche l’amico d’infanzia Filippo.
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Che avventure troviamo nel romanzo?
Innanzitutto le avventure riguardano l’infanzia e l’adolescenza di Lea. Lea coinvolgerà Ashtar nelle sue fughe, esplorazioni, conoscenze perché vuole risvegliare la parte umana di Ashtar. Ashtar come Lea è metà umano e metà keidiano. Ashtar che però a differenza di Lea è nato e cresciuto su Keid si sente totalmente keidiano. Lea questo non lo accetta e… Buona lettura del libro!
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Che valori esprime?
I valori di: libertà, autodeterminazione, forza di volontà, intraprendenza, rispetto. Questi i più importanti.
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Che cosa ha ispirato il romanzo?
Sicuramente a fare d’ispirazione è stato Star Trek e in particolar modo la “Serie Classica” uscita dal ‘66 al ‘69. La figura di Sarek è stata d’ispirazione a Keras (prova a leggere uno dei due nomi al contrario…), Amanda ha fatto d’ispirazione per Artemisia e Spock ad Ashtar.
Star Wars ha ispirato lo “sguscio” e poi qualche lettore ci ha visto riferimenti a Harry Potter.
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Ma con riferimenti così precisi non c’è stato il rischio di creare doppioni?
No, perché il lavoro che è stato svolto insieme alla editor di “Scrittura Creativa by Michele Renzullo”, Charlotte Errighi, è stato così approfondito che anche chi non ha mai visto Star Trek può apprezzarne la trama. Il romanzo si poggia su basi proprie senza bisogno di rinforzi o riferimenti esterni marcati. Accenni, camei ma non copiature o forzature. La trama scorre veloce e questo lo dicono i lettori.
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“La figlia dei due mondi” è autoconclusivo?
No, e quasi come un gioco del destino, esattamente un anno dopo il 16 ottobre 2022 è uscito anche il sequel de “La figlia dei due mondi” ovvero “Onore & Fedeltà”.
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Di cosa parla “Onore & Fedeltà”?
Narra di una Lea ormai adulta che ha realizzato i suoi sogni non senza difficoltà. Ora presta servizio su una grande astronave e con lei c’è l’amico d’infanzia Filippo che l’aiuta e supporta. Nel sequel emergono nuovi aspetti del carattere di Lea, come ad esempio il forte senso di responsabilità e del dovere. È una Lea che a tratti pare fredda e distaccata, ma lo sarà veramente? Lascio ai lettori la risposta.
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Quando è ambientato?
È ambientato sulla Terra e su due diverse astronavi. Siamo intorno al 2250 circa.
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Chi sono i protagonisti?
I protagonisti sono principalmente Lea e Filippo.
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Che avventure ci sono?
Le avventure abbondano sia sulla Terra che a bordo dei due vascelli, ma sicuramente l’avventura più folle e interessante è nella Terra del XVI secolo. Ci sarà anche un tradimento inaspettato.
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Che valori esprime?
Troviamo in parte i valori del primo libro, con l’aggiunta dei valori che fanno da titolo al romanzo: l’onore e la fedeltà.
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La storia si conclude con questo libro?
Sì, le avventure di Lea si concludono con questo romanzo e per il momento non ho altri progetti letterari. Diciamo che sono in attesa d’ispirazione.
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Star Trek è presente anche in “Onore & Fedeltà”?
Sì, ma non a livello di personaggi, bensì a livello tecnologico (mai con riferimenti diretti, comunque) e nella struttura della trama. Ho preso come riferimento le stagioni di “The Next Generation”, in quanto in questa serie è dato molto spazio alla vita quotidiana e ai rapporti sociali fra i vari membri dell’equipaggio.
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Quindi nel romanzo troveremo momenti di vita quotidiana?
Sì esatto, Lea e Filippo potremo conoscerli meglio, proprio dal racconto delle loro passioni e di come le svilupperanno. Alcuni elementi s’indovinano già solo dando uno sguardo al retro della copertina, che come per “La figlia dei due mondi” è una specie di “caccia all’indizio”.
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Ci puoi spiegare meglio questa “caccia all’indizio” e dirci chi ha realizzato la copertina?
Rispondo innanzitutto col dire chi ha realizzato la copertina. È stato l’illustratore Marco Russo di “Marco Russo Art”. Io con lui mi sono trovata benissimo fin da “La figlia dei due mondi”. Entrambe le copertine sono state prima disegnate e dipinte a mano e poi portate in digitale. Marco è stato eccellente nel seguire le mie indicazioni e di ideare una copertina che contenesse gli oggetti e i simboli più caratterizzanti del romanzo. L’idea geniale è stata quella d’inserirli nella copertina come elementi casuali, in realtà non lo sono, ma solo il lettore più attento, nel momento in cui ha finito di leggere il libro, può cogliere questi dettagli.
In “Onore & Fedeltà” questa “caccia all’indizio” è meno marcata in quanto nel retro della copertina gli oggetti e i simboli sono tutti ben esposti.
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Ci spiegheresti chi è T’Ile che Sarek?
Ti rispondo citando quanto scritto nella sezione “chi sono” del blog www.ildiarioditile.com : “Mi chiamo T’Ile il mio nome si pronuncia Tile. Tutto attaccato e non “Tu Ile” in quanto “Tu” lo si pronuncia solo nel caso in cui il nome sia seguito da consonante es. T’Pau —> Tu Pau. Sono una vulcaniana un po’ particolare, dato che sono anche metà umana e provo emozioni umane. Sono nata a Venezia in data 22/08/2241 alle ore 11:22.”
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Interessante, ma il resto del nome?
È presto detto. “Cha” è un patronimico e significa “figlia di” e “Sarek” il nome di suo padre. T’Ile cha Sarek = T’Ile figlia di Sarek e dato che quest’ultimo è esattamente l’ambasciatore vulcaniano di Star Trek, T’Ile è la sorellastra di Spock.
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Sorellastra e non sorella?
Esatto! T’Ile come Lea è stata adottata quando aveva solamente cinque anni da Sarek, in quanto i suoi genitori Salek e Leila Livingston morirono in un incidente con una navetta lasciandola orfana. Salek era il fratello minore di Sarek.
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Pazzesco! Ma quindi “La figlia dei due mondi” è un romanzo autobiografico?
Forse lo sarebbe, se T’Ile esistesse veramente e non fosse un personaggio di fantasia, inventato dalla sottoscritta Ilaria Pernigotti per darsi delle illustri origini vulcaniane. Quando creai il personaggio di T’Ile, usai l’abbreviazione del mio nome “Ile” e ci aggiunsi come per la maggior parte dei nomi vulcaniani il “T” apostrofato. Da T’Ile nacque Lea e da Lea i due romanzi “La figlia dei due mondi” e “Onore & Fedeltà”
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Ora li voglio andare a leggere! Dove li trovo?
Su Amazon e nei maggiori Store online, sia in cartaceo che e-book. Se invece si preferisce acquistare le copie in un negozio fisico, solo a Santa Giustina (Belluno) presso “CartoLandia” e il negozio “Naftalina Vintage 2015” si troveranno le copie dei due libri.
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Siamo al termine della nostra intervista e ti chiedo se hai vinto dei premi con questi due romanzi…
Ho partecipato a dei concorsi, ma al momento solo con “La figlia dei due mondi”. Al concorso internazionale “Romanzi e Generi” prima edizione del 2022, “La figlia dei due mondi” si è aggiudicato il premio finalista, arrivando terzo nella sua categoria.
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Complimenti! Dove ti possiamo seguire sui social?
Come “T’Ile & Ilaria” su: Facebook, Instagram, Waveful, TikTok.
Su Telegram ho due canali: “Il mondo di T’Ile & Spock” e “Il diario personale di T’Ile”.
Infine c’è il già citato blog www.ildiarioditile.com dove avere informazioni sugli eventi a cui partecipo, leggere articoli e tanto altro.
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Grazie per aver letto fino a qui e alla prossima!
Lunga Vita e Prosperità da parte di T’Ile e Ilaria
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Non esiste l’inutilità nel prendersi cura di una persona malata, perché qualcosa, seppur minima, si può e si deve sempre fare; per quanto sia impegnativo, la soddisfazione che se ne ricava è davvero tanta…
Il libro
Un ex operaio, dopo vent’anni di fabbrica, ferro, olio, presse e utensili, si trova a riscrivere il proprio spartito della vita ripartendo da zero in un mondo, per lui tutto da scoprire. Quello del settore socio-sanitario.
Precisamente l’assistenza alle persone anziane non autosufficienti.
Un percorso a tappe raccontato in prima persona, che parte dal corso per ASA
(Ausiliario Socio Assistenziale), per poi affrontare i primi, incerti passi nel lavoro vero e proprio, fino al raggiungimento di una dimensione più consona, ricca di risvolti umani e piccole grandi soddisfazioni.
Un’interazione che coinvolge; e spesso sorprende quanto ci sia da ascoltare, da interpretare, comprendere e a volte anche imparare da persone che al loro interno e nelle manifestazioni sociali sono sempre più svuotate.
Non esiste l’inutilità nel prendersi cura di una persona malata, perché qualcosa, seppur minima, si può e si deve sempre fare; per quanto sia impegnativo, la soddisfazione che se ne ricava è davvero tanta…
E subito si impara a non dare niente di scontato.
LE MACCHINE ROSSE è anche un piccolo spaccato del mondo degli anziani con la loro storia, i ricordi, delle loro famiglie e ahimè, dei loro problemi.
Tra le pagine trovano spazio anche molte situazioni che strapperanno più di un sorriso.
“Non è un romanzo; non c’è stato bisogno di inventare niente.
Le righe del libro erano già state scritte dai veri protagonisti delle storie raccontate ed aspettavano solamente di essere impresse su un foglio di carta.”
Per sorridere, commuoversi e riflettere.
L’autore
Manzocchi Roberto, nato a Lecco nel 1972 e residente nel comune di Oggiono LC.
Lavora come Ausiliario Socio Sanitario e si occupa di assistere gli anziani a domicilio.
“LE MACCHINE ROSSE” è il terzo libro ed è uscito nel dicembre del 2022 per ETABETA.PS .
Nel 2020 è uscito “IL PASSO PIU’ LUNGO”, pubblicato da EDIZIONI ITALIANE.
Nel 2021 “LA STRADA CHE CERCHI” pubblicato da ETABETA.PS è, in pratica la continuazione del primo, legati dalla stessa ambientazione (Praga) e personaggi.
La Pista elicoidale del Lingotto e una panoramica sulla Mole dai Cappuccini. Le foto sono della lettrice Fernanda Strazzarino.
La Sacra e il Re di Pietra
Un tripudio di colori dal Crepuscolo all’Alba con le prime luci che illuminano la Sacra di San Michele e il Monviso “Il Re di Pietra”. Vista da Celle (Provincia di Torino) 21 Gennaio 2024. Photo di Giampaolo Gigli.
Le vostre foto: i cortili di Torino
Uno scatto molto suggestivo inviatoci dalla lettrice Marisa Fantino
Giubileo celebra la vita sostenendo la Ricerca
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L’azienda di onoranze funebri tra i sostenitori di ‘Fondazione Ricerca Molinette ETS
Sin dal 1998 ‘Giubileo’ ha unito, accanto all’attività di onoranze funebri che l’ha resa nel tempo un leader riconosciuto e consolidato nell’arte del commiato, anche un’attenzione crescente alla promozione delle realtà caritatevoli, mecenatiche, sociali e solidali del territorio.
E questo in segno di stima e riconoscenza alla città della Mole, sotto il cui cappello l’impresa ha posto e maturato salde radici. Perché l’interazione con il tessuto urbano e umano di una comunità è il motore di processi di sviluppo destinati a confluire in progetti degni di nota, e dai risultati pregnanti.
Ed è così che, nell’anno del proprio primo 25° Anniversario, ‘Giubileo’ ha scelto di offrire il proprio contributo partecipando, insieme ad altri autorevoli realtà piemontesi, a un percorso di raccolta fondi destinati a una borsa di studio per la Ricerca d’Eccellenza. Un modo reale, concreto e immediato per celebrare la vita, il futuro e la speranza. Stando inderogabilmente dalla parte della cultura, dello studio, della scienza applicata al nuovo che avanza.
Destinataria di tale liberalità è la ‘Fondazione Ricerca Molinette ETS’, Ente senza scopo di lucro nato nel 2001 al fine di incentivare la ricerca scientifica all’interno del Polo Ospedaliero-Universitario “Città della Scienza e della Salute” di Torino, in perfetta collaborazione con l’Ospedale: il tutto teso a fornire ai pazienti un’assistenza e una qualità delle cure sempre maggiori e più performanti. In una dimensione evoluta e in continuo mutamento in cui, al centro di tutto, quale alfa e omega, c’è la vita umana e il rispetto doveroso per essa.
“Siamo da sempre attenti a ogni iniziativa pronta a produrre ricadute positive per la collettività. Specie in un momento storico contingente caratterizzato da conflitti, recessioni e contrasti, spendersi attivamente in favore di una finalità nobile quale la ricerca scientifica è un segno di armonia e di cooperazione che, confidiamo, possa essere di esempio anche ad altri per fare altrettanto. Ringraziamo di tutto cuore la ‘Fondazione Ricerca Molinette ETS’ per la preziosa opportunità di collaborazione, con l’intento che il cammino sin qui intrapreso insieme possa confluire in nuove opportunità d’incontro nel segno del comune amore per la Vita e la Salute, valori entrambi in valore assoluto di ogni società civile che desideri e intenda definirsi tale”, chiosa Serena Scarafia, Presidente del Cda di ‘Giubileo Srl’, punto di riferimento in Italia nell’avanzamento qualitativo dell’offerta dedicata al mondo dell’ultimo saluto.
Come risparmiare sulla prima polizza auto?
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Il periodo che stiamo attraversando non è certo dei migliori. L’inflazione, i rincari di materie prime, delle utenze e di molte spese che fanno parte dei costi fissi da sostenere mensilmente o annualmente, stanno mettendo a dura prova i portafogli delle famiglie italiane.
Per questa ragione, la tendenza generale, è quella di ridurre il più possibile i consumi, così da non rinunciare alla qualità dei servizi e dei prodotti normalmente impiegati, ricercando in qualche modo un risparmio. Ci sono però, allo stesso tempo, alcune “comodità” a cui è difficile rinunciare, specie se si vive in zone non molto servite, come piccoli centri o case in aree distanti dalle grandi città. L’automobile, un po’ come una casa di proprietà, rientra proprio tra quegli elementi imprescindibili a cui non si può rinunciare, se si vuole condurre una vita un po’ più semplice. Se chi vive in grandi metropoli, tutto sommato, può farne a meno, sfruttando la rete capillare di trasporti pubblici, chi vive in aree decentrate, invece, proprio non può farne a meno. Essere proprietari di una vettura, però, comporta spese spesso molto elevate. Pulizia, revisioni, benzina, bollo e assicurazione, sono tutti costi che a fine anno gravano in maniera importante sul bilancio familiare. La polizza, in particolare, è tra quei costi che richiedono un certo esborso di denaro e su cui è necessario prestare la giusta attenzione, per riuscire ad ottenere un risparmio. Per questa ragione, quando è il momento di accendere una nuova polizza, specie se sulla prima auto, è importante confrontare le migliori assicurazioni online, così da individuare il player più competitivo a cui rivolgersi.
Perché con le compagnie online si risparmia
Negli ultimi tempi sta prendendo piede un fenomeno molto diffuso tra i titolari di veicoli a motore, l’accensione di polizze attraverso le compagnie online.
Queste, infatti, possono permettersi un netto vantaggio nelle proposte, legato principalmente al modello di business adottato dalle direct company, fondato cioè sul diretto rapporto tra la compagnia e il cliente, attraverso le piattaforme, i siti e le App digitali di ognuna di loro. Per richiedere un preventivo con una di loro, oltre che raffrontando le tariffe, basta semplicemente inserire le informazioni richieste dai preventivatori online e attendere il calcolo. Si tratta di un’operazione molto semplice, facile da compiere e soprattutto comoda, poiché eseguibile da casa, attraverso i più diffusi dispositivi digitali connessi a Internet.
Il vantaggio delle offerte online risiede nel fatto che le direct company non si appoggiano a filiali territoriali, abbattendo, in questo modo, tutti i costi dell’intermediazione e potendo così presentare al mercato offerte molto più vantaggiose rispetto alle compagnie tradizionali.
Quali altri fattori di risparmio sulla polizza
Il costo della polizza auto viene calcolato tenendo conto di molti fattori, quali ad esempio il livello di sinistrosità del territorio di residenza o l’esperienza del guidatore. Questo, infatti, sin dalla prima stipula di un’assicurazione, viene inquadrato dalla compagnia all’interno di una classe di merito che, nei primi tempi, è piuttosto bassa e implica un costo più alto, proprio per la sua scarsa esperienza al volante e, quindi, un maggior rischio di causare incidenti.
Soprattutto nel caso di un neopatentato, quindi, la polizza rischia di essere davvero cara. A questo, però, si può far fronte usufruendo dei vantaggi offerti dalla Legge Bersani, che consente di sfruttare la migliore classe di merito assegnata a un componente del proprio nucleo familiare. Oltre a questo, poi, si può optare anche per una formula di guida esclusiva, così da abbattere ulteriormente i costi, o mixare sapientemente le garanzie accessorie scelte, in modo da ottimizzare il costo finale dell’assicurazione e la copertura del veicolo.