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Irene Morao: “Tutto tranne il nome”. Un viaggio all’interno dell’ inconscio

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I protagonisti sono tre adolescenti; sono loro che raccontano la storia attraverso quello che pensano. Mi piaceva l’idea che il lettore potesse immedesimarsi di volta in volta in un personaggio diverso, senza che ci fosse una voce esterna che giudicasse i vari pensieri
LA TRAMA RACCONTATA DALL’AUTRICE 
È facile prevedere il finale di una storia quando si sa già come vanno di norma le cose. È più difficile quando l’ordinaria routine di alcuni adolescenti viene sconvolta dall’improvvisa morte di Sofia. Non è facile capire cosa pensino gli altri ed è proprio questo il motivo principale per cui una tranquilla cittadina si trova ad affrontare un lutto apparentemente inspiegabile. Un viaggio all’interno dell’inconscio dei tre protagonisti, attraverso i sentimenti che portano a parlare inevitabilmente di amore anche quando si parla di morte. A partire dal dolore si arriva alla consapevolezza che non sempre le cose sono quelle che sembrano, che non è vero che “succede sempre così”…
La storia parte col fatto avvenuto al presente e poi il lettore viene improvvisamente catapultato nel passato, arrivando ad incastrare capitolo dopo capitolo, i pezzi di un puzzle che in apparenza sembra composto, per poi scoprire che forse i pezzi non erano incastrati nel modo giusto. I protagonisti sono tre adolescenti; sono loro che raccontano la storia attraverso quello che pensano. Mi piaceva l’idea che il lettore potesse immedesimarsi di volta in volta in un personaggio diverso, senza che ci fosse una voce esterna che giudicasse i vari pensieri; è un pò quello che succede nella realtà di tutti i giorni, dove interpretare quello che veramente uno pensa è sempre più difficile (per una serie di motivi, come la paura di dire la propria opinione? La difficoltà degli altri ad interpretare cosa stiamo dicendo? ecc…). Mi piaceva il fatto che il lettore si potesse appassionare alla storia in sè e non ad un personaggio in particolare.
Ogni ragazzo ha un suo modo di esprimersi, un suo linguaggio, un modo di comunicare qualcosa di sè, anche quando non parla. Ho voluto fare un parallelismo con i giorni nostri, anche prendendo spunto dai vari fatti di cronaca che accadono e che purtroppo sempre più di frequente vedono per protagonisti dei ragazzini giovani. I ragazzi spesso dimenticano di avere il futuro nelle proprie mani e sprecano molte opportunità credendo di poter fare scelte responsabili da sè. Certo, in molti casi accade ma, in faccende come quella raccontata nel libro, un fatto già di per sè grave diventa a lungo andare un macigno insostenibile. La chiusura che ho riscontrato nella realtà, che hanno molti ragazzi, l’ho voluta estremizzare così, per veicolare anche il messaggio che chiedere aiuto non è sinonimo di debolezza, ma una grande presa di coscienza dei propri limiti, è avere l’intelligenza di capire che non siamo invincibili.
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BIOGRAFIA
Irene Morao nasce a Treviso il 19 gennaio 1991 ed è laureata in Infermieristica. Attualmente lavora in ospedale a Treviso e studia a Padova per il conseguimento di un master. Si è prima diplomata al liceo classico Canova di Treviso, dove ha cominciato a sviluppare un amore profondo per la letteratura, in particolare grazie alla Divina Commedia di Dante Alighieri.  Appassionata anche di arte, musica, cinema e letteratura, vi si dedica nel tempo libero alternandole al lavoro di infermiera nell’ospedale di Treviso. Per anni si è dedicata al volontariato come educatrice nella sua parrocchia ed è proprio grazie alla dedizione negli anni di volontariato che impara a conoscere alcuni aspetti del mondo degli adolescenti, di cui parla nel libro. È fermamente convinta che la scrittura sia uno dei tanti modi per dar voce a determinate tematiche, alle quali non vuole dare alcun tipo di risposta ma solo porre punti di riflessione che lei stessa ha avuto modo di affrontare nel suo percorso formativo. Viene definita da amici e familiari come una persona determinata, tenace, leale, sicura di sé, schietta, positiva, altruista, generosa e sensibile. Le sfide le sono sempre piaciute perchè servono a tirar fuori il meglio da ciascuno. Mettere in pratica le proprie capacità con la scrittura del suo primo libro, è stata una di queste.
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LINK UTILI

https://www.cinquantuno.it/shop/altromondo-editore/tutto-tranne-il-nome/

Torino Giubileo: “Chiamateci direttamente sempre allo 011.8181”

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Onoranze Funebri

L’azienda mette in guarda da finti operatori del settore che si spacciano per lei, confondendo la gente nell’ora più difficile.

Onoranze Funebri Torino Giubileo è l’eccellenza italiana nell’arte del commiato. L’unica onoranza funebre d’Europa a possedere la prima e sola ‘Sala Multimediale del Commiato’: unluogo straordinariamente evocativo e suggestivo deputato ad accogliere cerimonie di addio pubbliche e private, laiche e religiose.

Una realtà affermata, Giubileo, e ambita da clienti e competitors che ha fatto del trinomio eleganza, formazione, pionierismo il punto di forza del proprio, continuo sviluppo. Moltiplicando costantemente nel tempo la già ampia gamma di servizi funebri e post funebri che, come nessun altro, è in grado di mettere a disposizione di chi sceglie di darle fiducia nel momento più difficile.

Lo sanno bene le decine di migliaia di torinesi che, dal 1998 a oggi, hanno affidato alla stimata e seria onoranza funebre la gestione dell’ora più importante. Il saluto delicato e raffinato tributato con rispetto e riservatezza a chi si è tanto amato in vita. Ed è per questo che l’impresa con quartier generale in Corso Bramante 56 è considerata universalmente un punto di riferimento e di serietà assoluta nel settore. Al punto da diventare, proprio malgrado, anche oggetto di imitazioni continue.

Talvolta occasionalmente anche da parte di malfattori spregiudicati che, certi del buon nome della stessa, lo impiegano scorrettamente per indurre in errore persone nel dolore e in buona fede spacciandosi per operatori di ‘Giubileo’ al fine di accaparrarsi le esequie del caro estinto. “Il nostro è un settore delicato e complesso ove pochissimi sono in grado di competere in maniera seria, fondata e motivata. Motivo per cui, sin dagli esordi, abbiamo posto a baluardo della nostra politica interna l’attenzione alla legalità e la promozione continua della stessa, favorendo soprattutto campagna d’informazione a tutela del pubblico”, spiega Serena Scarafia, Presidente del Cda della nota azienda.

Purtroppo, con il precipitare della crisi, ci pervengono con maggior frequenza rispetto al passato segnalazioni da parte di singoli e famiglie che soltanto al momento della presentazione del saldo scoprono di essersi rivolti a imprese funebri che, loro malgrado, si spacciano per noi. Per Giubileo. Mentre la gente in buona fede è convinta di essersi affidata ai nostri professionisti. Oltre ad aver adottato le dovute cautele presso le Autorità competenti, ricordiamo a chiunque che il solo modo per contattarci è lo 011 81.81, numero di servizio attivo 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Siamo diventati popolari innanzitutto per la nostra onestà. E per la capacità di porgere con garbo la mano a chi si trova nel dolore per una perdita. Pur dissociandoci da simili azioni delittuose, chiunque approfitti impropriamente della nostra credibilità, oltre a commettere un reato, non fa altro che confermare a proprio modo il primato indiscusso che ‘Giubileo’ continua a guadagnarsi ogni giorno sul campo con umiltà, impegno e dedizione umana e professionale crescenti”, conclude la manager.

Il 5×1000 al Circolo Giustino Fortunato

Aiutiamo a il Circolo con il 5 x mille!
C’è  un modo molto semplice, facile e che non costa nulla, di aiutare il Circolo a continuare ad esistere a fare iniziative a coprire i costi della sede. Nella dichiarazione dei redditi nel riquadro del 5 x mille, dedicato alle Associazioni culturali, basta scrivere il Codice Fiscale del Circolo : 97578600013 e firmare.

Alla Galleria Malinpensa by Telaccia  la mostra fotografica di Gianalberto Righetti

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“Quattro alberi”, opera fotografica ispirata alla magica poesia di Emily Dickinson

Si intitola ‘Quattro alberi’ la mostra fotografica personale dedicata all’artista Gianalberto Righetti, fotografo e ingegnere genovese, ospitata dal 16 al 27 maggio prossimo alla galleria d’arte Malinpensa by Telaccia.

La rappresentazione fotografica dell’artista Gianalberto Righetti vive di un processo dialettico particolarmente espressivo, che comunica una carica emotiva e una coerenza interpretativa ricca di sensibilità intimistica, che va oltre la resa formale. Il gioco di luci, di colori, di linee e di forme costituisce una dimensione altamente suggestiva e dirompente.

L’evoluzione dinamica della natura, che muta al mutare del soggetto, sviluppa una profonda analisi e un pensiero capace di sorprendere il fruitore con una potenza introspettiva e con un linguaggio vibrante di simbolismo.

La tematica che ci propone l’artista Gianalberto Righetti, ispirata dalla poesia di Emily Dickinson, si rivolge al rapporto tra l’uomo e l’ambiente, in cui gli alberi sono assoluti protagonisti e occupano un ampio spazio di indagine sull’ energia e di chiarezza evocativa e lirica, raggiungendo risultati notevoli sia dal punto di vista estetico sia da quello contenutistico. Le sue sono opere che raggiungono l’anima, suscitando immediate sensazioni perché la veridicità fotografica, l’autenticità poetica e l’aspetto scenografico evidenziano un percorso autonomo, in cui l’artista presentato in mostra ne conosce l’importanza espressiva.

“Natura è tutto ciò che vediamo – affermava la poetessa Emily Dickinson – il colle, il pomeriggio, lo scoiattolo, l’eclissi, il calabrone, o meglio la natura è il paradiso”. E così è per Gianalberto Righetti, di cui sono in mostra anche stampe su tela, tra cui quella intitolata “Il sottobosco”, ispirata all’Appennino Ligure, una dedicata alla pioggia in Vermont e una a un prato fiorito a Salice d’Ulzio, risalente al 2018. Sono stati i viaggi, soprattutto quelli in California, ma anche i soggiorni alla Cinque Terre, forieri di ispirazioni per l’artista fotografo. Questi ha ricevuto il Premio Dante Alighieri nel 2012 con la migliore opera fotografica delle Cinque Terre.

Una gamma incantevole di alberi e di taglia compositivi dalla magistrale capacità tecnica e dal sapiente dinamismo cromatico regalano un’atmosfera ben definita dove i mille riflessi dei valori tonali si specchiano in un’immagine di assoluta potenza narrativa con immediatezza visuale all’insegna di una vera padronanza del mezzo fotografico utilizzato.

La descrizione degli alberi, imponenti nell’atto della loro tensione espressiva, si movimenta di un’essenza intima e di un’eleganza dei volumi; dimostra un valore artistico di tipo concettuale e intellettuale che si pone in relazione ad un impianto personale e originale sia di ideazione sia di realizzazione.

È per l’artista Righetti di estrema importanza convertire l’immagine in sentimento; nel silenzio della natura i suoi alberi parlano di una propria verità interiore dove la memoria tra spazio e tempo e i ricordi del vissuto si stabilizzano nelle opere con un descrittivismo attento e originale.

L’immobilità, lo spazio, la solitudine e l’essenza del reale evocate dall’immagine dei “Quattro alberi” – spiega l’artista Gianalberto Righetti – fanno eco ai versi della poesia della Dickinson e mi regalano una forte energia creativa. Da sempre volgo lo sguardo e l’obiettivo della mia fotocamera agli alberi e all’ambiente in cui sono immersi e io con loro. Radicato nel campo, nel bosco o nella grande foresta, l’albero apre uno spazio di esistenza reale sia per sé stesso sia per ciò che lo circonda e con cui interagisce. Crea un suo mondo in cui si pone in connessione con l’uomo che osserva la natura, gli esseri che passano o stazionano nei suoi pressi, tutte cose di cui è testimone.

Nel realizzare questo tipo di relazione l’albero è cosa viva e, pur radicato e stabile, alimenta uno slancio generatore di vita”.

“In questa esposizione personale – aggiunge l’artista – il mio intendimento è quello di restituire questa essenza dinamica dell’albero evidenziandone la connessione con le cose. A tal fine ho definito i titoli delle opere connotandone, oltre al luogo e anno di scatto, ciò di cui l’albero è testimone, nel tentativo di creare un’opera significativa di questo poetico messaggio”.

MARA MARTELLOTTA

 

Galleria d’arte Malinpensa by Telaccia, corso Inghilterra 51. 10138 Torino

Tel 5628220

Sito web www.latelaccia.it

Onoranze Funebri Torino Giubileo, il Commiato raffinato

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Cerimonie di addio discrete ed eleganti per l’ultimo atto di amore. Da 25 anni un leader negli onori funebri.

Dal 1998 sono passati ben 25 anni all’insegna di trasparenza, discrezione, eleganza. Serietà, qualità, competenza. Sono questi, infatti, i fiori all’occhiello in termini di valori che da sempre fanno di Onoranze Funebri Torino Giubileo un punto di riferimento assoluto per chi la sceglie quale partner serio e affidabile nell’ora più difficile. L’azienda di Corso Bramante 56 ospita infatti al proprio interno una realtà multidisciplinare e coeso in grado di assistere al meglio chi le dà fiducia. Incluse pratiche pensionistiche e recupero ratei, servizio prezioso e interamente reso gratuito.

Ma c’è di più. Giubileo risolve, pensando al domani di chi resta. Giungendo così ad arrivare a una panoramica più ampia su valutazioni più complesse in ambito di gestione patrimoni, beni mobili e immobili e pianificazioni successorie, con tutti i benefici di legge annessi e connessi mediante consulenze fondate, attente e mirate per ciascuna esigenza.

Onoranze Funebri Torino Giubileo pone la persona al centro del proprio agire. Indistintamente. E questo vale tanto per i protagonisti delle cerimonie di addio, quanto per i loro cari. Ai quali è dedicata e riservata, su richiesta, un’importante occasione di supporto psicologico finalizzata alla corretta elaborazione della perdita. Metabolizzando il dolore con l’aiuto di professionisti titolati ed esperti per ritornare a sorridere alla vita, riprendendo il cammino quotidiano con rinnovato slancio e altrettanto vigore.

Onoranze Funebri Torino Giubileo è una realtà in continua evoluzione in grado di assolvere con passione e professionalità all’intera filiera dell’arte del Commiato. Celebrando l’omaggio alla storia di una vita senza distinzione, nel rispetto di ogni tradizione. Sull’onda di una evoluzione costante con al centro formazione e innovazione per tutti coloro che, giorno dopo giorno, contribuiscono a farne un’eccellenza comprovata in ogni settore.

Con protocolli sempre aggiornati nel rispetto di normative di settore complesse ed esigenti, parco mezzi all’avanguardia e una moderna Casa Funeraria che costituisce la massima evoluzione delle Camere Ardenti private: per accogliere con dignità, discrezione ed eleganza chi si è tanto amato in vita prima della partenza per il viaggio più importante.

Onoranze Funebri Torino Giubileo, inoltre, è storicamente l’unica onoranza funebre italiana a essere stata accolta all’interno dei propri palinsesti pubblicitari dalle reti televisive del Gruppo Mediaset, protagonista di una preziosa campagna d’informazione che pone l’accento sul valore sociale propedeutico della pianificazione corretta del proprio domani per vivere meglio già oggi.

Il rispetto per una persona lo si misura dal saluto. E dalla gratitudine sincera verso chi ci ha donato amore.

Tutte le informazioni sul sito www.giubileo.com.

Leumann, un villaggio fuori dal tempo alle porte di Torino

“C’è un villaggio fuori dal tempo alle porte di Torino. Si tratta di un agglomerato operaio edificato a fine ottocento per ospitare costruito da Napoleone Leumann,  imprenditore, che spostó l’azienda di famiglia a Torino. Sono ancora visibili, e abitate, le case, la chiesa e l’ufficio postale. Il Villaggio Leuman, questo il nome, si snoda lungo corso Francia a Collegno. Sul lato opposto, si trova anche la caratteristica stazione ferroviaria in legno”.

Testo e foto di Lori Barozzino