“Altre forme di vita” di Simone Gaballo: un insolito thriller con colonna sonora

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“Qui a Roma c’è da sempre una specie di anestesia collettiva: le cose si dimenticano dopo poco. Ci siamo addormentati dopo l’avviso del comandante in aereo. L’equipaggio fornisce le istruzioni in caso di emergenza e nessuno le ascolta. Ci siamo assuefatti, siamo Gotham City col Colosseo e senza Batman”

Berlino, 10 gennaio 2017, anniversario della morte di David Bowie. Un morto impiccato, un’indagine per omicidio chiusa in fretta con l’arresto dell’amante del defunto. Lui la picchiava, lei si è vendicata. Il social media manager Andrea Straniero e il suo amico avvocato Sandro conoscono la ragazza e sanno che è innocente. Per scagionarla, arrivano fino a Kyoto sulle tracce della ex moglie di Karl fuggita da Berlino. Dice di sapere chi è il colpevole: è attendibile una donna che lascia indizi su Instagram postando biglietti dei biscotti della fortuna cinesi? Intanto, alla periferia est di Berlino, si afferma il misterioso Nazikommunist Partei guidato da Olaf, sanguinario postino della ex DDR, e dal prof. Kravets, filonazista ed esperto in DNA delle piante. A Roma invece, scoppia una strana epidemia: le persone, colte da scatti d’ira, uccidono senza pietà. È tutto collegato?

Suspence, humor nero, birra e musica: sono questi gli elementi portanti di “Altre forme di vita”, il nuovo romanzo di Simone Gaballo, edito da Bookabook, disponibile in libreria e in tutti gli store digitali.

Se già nella sua prima fatica letteraria “A Berlino va bene” (2018, Ultra Novel), Gaballo aveva messo alla prova i lettori con una trama intricata e sorprendente che si dipanava nella capitale tedesca, qui i colpi di scena si moltiplicano per tre città: da Berlino a Roma, passando per Kyoto.

Dichiara l’autore: “Volevo realizzare un thriller che avesse dentro elementi di giallo classico, fantascienza, citazionismo pop e una consistente spruzzata di ironia, con un occhio molto attento anche ai nuovi estremismi politici europei e ai fenomeni di complottismo in Rete. Si parte da un uomo impiccato in un residence berlinese e si arriva a parlare di tradizioni e cibi giapponesi, birra, guerra fredda, sostanze aliene, neonazismo, hacker, botanica e social media. Non preoccupatevi: alla fine i conti torneranno!”

Scrittura “fotografica” e “sensoriale”, dialoghi fulminanti e una super playlist come colonna sonora

Un’avventura raccontata in prima persona dai vari protagonisti della storia: le diverse voci narranti con i loro punti di vista contribuiscono a dare vivacità a capitoli molto brevi che invogliano il lettore a passare subito al successivo. Ed è proprio questo forse, oltre a una scrittura “fotografica” che fa pensare a molte serie tv di tendenza, uno dei punti di forza di “Altre forme di vita”: uno stile vivace che accompagna anche i dialoghi fulminanti tra i protagonisti Andrea e Sandro e che ad alcuni ha ricordato quelli dei film di Quentin Tarantino o di una certa letteratura americana di genere “hard boiled” di cui Joe. R. Lansdale è uno dei capostipiti.
Nelle recensioni del libro si ritrova spesso anche l’aggettivo “sensoriale”, per la capacità dell’autore di catapultare letteralmente il suo pubblico all’interno della storia, anche soltanto con brevi pennellate su luoghi e personaggi.

L’altro elemento che fa la differenza nel romanzo è la musica: un QR code in seconda pagina rivela subito al lettore dove trovare le “suggestioni sonore”.
Lo scrittore è un grande appassionato di musica: “Poco tempo fa, Paolo Sorrentino ha dichiarato che, prima ancora di scrivere una scena, ha in mente la musica che la accompagnerà. A me succede lo stesso, da sempre. Prima ascolto una canzone, poi ci costruisco sopra un capitolo. Così è nata la playlist di ben 61 brani disponibile su Spotify che fa da colonna sonora al libro”.
Spesso, la musica si rivela fondamentale per il metodo di deduzione del protagonista. Che, non essendo un investigatore professionista, si affida molto alle intuizioni estemporanee. Si spazia tra alcune hit new wave, post punk e rock degli anni ’70-‘80-’90 (David Bowie, Joy Division, Blur, The Cure, Tears for Fears, Talking Heads, Radiohead, Oasis) e pezzi contemporanei anche italiani (Subsonica, Calcutta, I Cani, CCCP, Cosmo), tanta elettronica e canzoni di artisti della scena giapponese e tedesca. Il titolo del romanzo, peraltro, cita un successo dei Bluvertigo del 1997.
Le citazioni ci portano anche a Torino. E in particolare al film di Marco Ponti “Santa Maradona”, interamente ambientato in città. All’occhio più attento, non sfuggiranno la dedica iniziale a Libero De Rienzo con tanto di virgolettato preso dal film, e il nome del protagonista del romanzo, Andrea Straniero, mutuato dal personaggio interpretato da Stefano Accorsi.

Non mancano gli endorsement di personaggi noti: nel 2018, il cantante Garbo ha letto, apprezzato e promosso il primo romanzo dell’autore, “A Berlino va bene”, che citava apertamente il titolo di un suo celebre brano del 1981. Alberto Madrigal, autore di numerose graphic novel di successo in tutto il mondo e colorista di Zerocalcare, ha espresso apprezzamento nei confronti dello scrittore.

L’autore

Simone Gaballo, nato a Roma alla fine del 1974, è da sempre appassionato di parole. Dopo un esordio come speaker radiofonico, declina la sua passione per la comunicazione in ogni modo possibile: giornalista pubblicista, social media specialist, copywriter, blogger di prima generazione tra i più noti in Italia, docente di social media marketing. Nel 2011 pubblica il racconto breve “Miracolo al supermarket” per il progetto di bookcrossing Passaggi. Nel 2018 esce in libreria il romanzo d’esordio “A Berlino va bene” (Ultra Novel) che narra le vicende di Andrea Straniero, detective per caso che indaga con l’aiuto di tre insoliti “Watson”: social network, musica e birra. Nel 2020 il racconto “Carlo Briaschi” viene selezionato dalla giuria di qualità del Comune di Certaldo e del Touring Club Italiano per far parte dell’antologia “Racconti Isolati – Un Decameron al tempo del Covid” (Federighi) uscita a novembre 2021. A fine 2022 esce il suo secondo romanzo “Altre forme di vita” (Bookabook). Il protagonista è ancora una volta lo stralunato social media manager Andrea Straniero. Curioso per natura, appassionato di thriller, horror e colpi di scena, vorrebbe vivere tra Berlino e la costa atlantica francese ma per ora si accontenta di Roma. Nei suoi romanzi sempre permeati da una sottile ironia, mescola le passioni di una vita: social media, geografia, botanica, musica e citazioni pop. Nel contempo, gli occhi sono sempre bene aperti sulla stretta attualità sociopolitica. I suoi lettori gli riconoscono due principali pregi: la scrittura fotografica, quasi come fosse la scena di un film, e lo stile estremamente rapido, tra dialoghi fulminanti e descrizioni poco convenzionali. I suoi romanzi sono accompagnati da playlist musicali eclettiche e ricercate perché, dichiara: “Senza la musica non riesco a scrivere”. Ama definirsi un lettore pigro che scrive per lettori altrettanto pigri, ma la scelta stilistica di realizzare capitoli brevi che lasciano col fiato sospeso ha conquistato anche i palati letterari più esigenti.

LINK UTILI

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Official playlist Spotify (disponibile anche su YouTube)
https://open.spotify.com/playlist/3nvUyvKNFm67OI3DntpgYj?si=7d9b7e94d3cd4bf8

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Guarda il booktrailer di “Altre forme di vita”
https://www.youtube.com/watch?v=iyCq7Zxwidw

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