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La rassegna dei libri più letti e commentati del mese

Ottobre è ormai al termine e, come ogni anno è il premio Nobel a tenere banco nelle discussioni tra i membri del gruppo FB Un Libro Tira L’altro Ovvero Il Passaparola Dei LibriHan Kang vincitrice quest’anno, domina la nostra particolare classifica con L’Ora Di Greco, il suo romanzo più conosciuto.

 

Continuando, troviamo un’altra scrittrice raffinata e particolare, la poetessa Sylvia Zanotto con il suo primo romanzo Come Nijinsky (Nardini, 2024) una storia che unisce tematiche femministe e riflessioni, prendendo spunto dalla danza; infine, un romanzo storico di un’autrice molto apprezzata dalla nostra community Pina Rinaldi, con il suo L’Italiana In Bicicletta (Giunti, 2024), che potrete conoscere meglio grazie a una delle notre interviste.

 

Incontri con gli autori

Questo mese abbiamo intervistato:

Pina Maria Rinaldi, autrice de L’Italiana In Bicicletta (Giunti, 2024) un’avvincente storia di coraggio ed emancipazione ambientata in un contesto di immigrazione.

Giorgia Turnone, autrice del saggio O Si Vince O Si Muore. Lineamenti interpretativi del Trono di Spade dedicato all’adattamento televisivo della celebre saga fantasy di George R.R. Martin.

Paolo Filonzi, autore di Dei Contro (Aurora Boreale, 2024) un saggio che analizza dal punto di vista storico e mitologico le principali divinità e il loro rapporto con la nascita della società umana, apportando ipotesi nuove sull’origine di molti miti e leggende

L’isola del Libro. Dai libri allo schermo

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

 

Renée Knight  “La vita perfetta”  -Pickwick-  PIEMME-  euro 9,90

E’ il romanzo di esordio di Renée Knight, 55enne inglese che, prima di dedicarsi alla narrativa, è stata regista di documentari soprattutto sul mondo dell’arte. Oggi vive a Londra con il marito e i figli.  Circa 12 anni fa ha messo in pausa il lavoro per dedicarsi alla famiglia e alla narrativa, ha scritto sceneggiature per film e si è concentrata sul genere giallo definito “suburban” o “domestic noir”.

La trama del romanzo (che ha qualche riferimento autobiografico) ha affascinato il regista doppio Premio Oscar Alfonso Cuarón. Sono nati così i 7 episodi della serie “Disclaimer” in onda su Apple Tv, e presentata alla Mostra del cinema di Venezia. Interpretata dal Premio Oscar Cate Blanchett, ha anche portato alla ribalta -l’ingiustamente dimenticato- Kevin Kline.

La protagonista Catherine Ravenscroft (Blanchet) è una documentarista di successo con la vita quasi perfetta: una bella casa in cui ha appena traslocato, il marito Robert ancora innamorato di lei, la passione per il suo lavoro. Unica nota dolente è il rapporto difficile con l’unico figlio ormai grande Nicholas che con lei non comunica. 

A sparigliare le carte è il libro “Un perfetto sconosciuto” che qualcuno invia a Catherine, in cui è narrato un avvenimento del suo passato che ha tenuto rigorosamente nascosto.  

Per lei è sconvolgente riconoscersi nelle pagine. 

Ma chi le ha scritte, perché gliele ha mandate e dove vuole arrivare? Da quel momento in poi la paura si impadronisce di Catherine, che vive nel terrore di essere smascherata e vedere andare in mille pezzi matrimonio, carriera, vita.

Un romanzo scritto benissimo e una serie intrigante. Sullo schermo prende ancora più vita grazie anche allo straordinario Kevin Kline; nei panni di un professore vedovo, solo e amareggiato dalla perdita del figlio Jonathan anni prima. “Disclaimer” è un avvertimento e la storia parla di segreti, ricordi ingannevoli, verità nascoste, sottile vendetta, rancore, manipolazione, desiderio e piacere.

 

Renée Knight  “La segretaria”  -Pickwick-  PIEMME-  euro 9,90

Se amate la scrittura della Knight e vi appassionano le sue trame allora il suggerimento è quello di leggere anche l’altro suo romanzo tradotto in italiano.

Storia intrigante. Protagonista è Christine  Butcher, di professione segretaria; ma di fatto molto di più. Dedica tutte le energie all’inseguimento della perfezione, ed ambisce lavorare a stretto contatto con la manager dell’azienda in cui è impiegata. La temibile Mina Appleton, erede di un impero miliardario di supermercati, che sta per sostituire il padre al vertice.

Christine è efficientissima, discreta e affidabile, totalmente votata 

a Mina, della quale diventa  il braccio destro. 

La spregiudicata manager finisce per considerare la preziosa assistente come una di famiglia. La questione a questo punto è: quanti segreti Christine conosce minuziosamente quando  

-silenziosa e semi invisibile- ascolta tutto?

A raccontare è Christine in prima persona; parte dal presente e finisce per ripercorrere 18 anni di carriera e vita privata. E’ un romanzo psicologico in cui si indagano i complessi meccanismi della mente umana. Vengono messi a fuoco: il limite tra realtà e finzione, lealtà e sudditanza, il prezzo da pagare per una totale dedizione, e quanto ci si può fidare di un’altra persona. 

Alla fine chissà se Christine è davvero quella che sembra, oppure è stata pericolosamente sottovalutata…..

 

Elin Hildebrand   “La coppia perfetta”   -Fanucci Editore. Time Crime-    euro 16,90

Esistono coppie e famiglie perfette? Questo il tema del libro scritto dall’australiana Elin Hildebrand, trasposto brillantemente sullo schermo nell’omonima serie andata in onda su Netflix, interpretata da un cast stellare.

La Hildebrand -autrice di best seller con 30 romanzi al suo attivo-è madre di tre figli ed è sopravvissuta a un cancro al seno. “The perfect couple” del 2018 ha avuto notevole successo ed è stato a lungo tra i best seller del “New York Times”.

Il libro giallo, carico di suspense, segreti e tradimenti, ha ispirato la mini serie di 6 episodi, resa magnetica dall’interpretazione degli attori e dalla location spettacolare.

Siamo a Nantucket, nel Massachusetts, luogo rinomato per l’alto tasso di ricchezza e glamour, nella magnifica villa sul mare dei Winbury. 

Padrona di casa è la bellissima Greer (Nicole Kidman), scrittrice di gialli baciata dal successo, moglie dell’affascinante Tag (Liev Schreiber). Sono la coppia perfetta da 29 anni, ed hanno messo al mondo tre rampolli.

La stagione si preannuncia ricca di eventi mondani. Da festeggiare ci sono: il 4 luglio (giorno dell’indipendenza), il lancio del nuovo libro di Greer, soprattutto sta per essere celebrato il matrimonio di uno dei figli della coppia. 

E’ Benji, promesso sposo della giovane zoologa Amelia Sachs, (che Greer guarda dall’alto della sua superiore classe sociale). A scompigliare i piani festaioli è il ritrovamento del cadavere di una giovane donna emerso dall’acqua.

E’ quello della damigella d’onore della sposa, l’intraprendente influencer Merrit, che in realtà è molto di più…..
La sontuosa occasione di festa vira in tragedia. 

La morte della donna è il grimaldello che finisce per scardinare la cassaforte dei Winbury fatta di: apparenza, simulata felicità, tradimenti, intrighi e falsità. Un castello di carte che nel giro di poche ore crolla e diventa anche potente satira sociale. 

 

Holly Ringland  “Ascolta i fiori dimenticati”  -Garzanti-    euro  13,00

Holly Ringland è una brillante scrittrice 44enne nata in Australia, paese in cui ha anche ambientato il romanzo. E forse ancora più esplicativa è la serie andata in onda su Prime Video, che ha reso visibile la vicenda narrata. Interpretata da un’eccezionale Sigourney  Weaver nei panni della nonna della protagonista; personaggio all’inizio spigoloso e durissimo,  all’apparenza freddo e distante emotivamente ….poi invece emergerà in tutta la sua grandezza.

La storia è di quelle che restano impresse. Al centro c’è la piccola Alice Hart che a 9 anni vive con i genitori in una casa isolata nel New South Wales australiano. In principio lei, la madre Agnes e il padre Clem sembrano avviluppati in un bozzolo di felicità perfetta. Poco dopo si scopre che in realtà l’uomo è l’aguzzino che le vessa quotidianamente con soprusi psicologici e violenza cieca, soprattutto su Agnes che, tra l’altro, è incinta.

Tutto cambia quando Alice è l’unica superstite del misterioso incendio che carbonizza la sua vita. In una fiammata perde: la casa, il padre, la madre e la creatura che portava in grembo. Un trauma che non solo brucia la pelle, ma piaga anche l’anima.

A soccorrerla in un primo tempo è la direttrice della biblioteca che intuisce la sua vita grama. Ma Alice è contesa anche dalla nonna paterna -della quale ignorava l’esistenza- ed è a lei che infine viene affidata. Però dopo un’esperienza infantile così traumatica, il dolore tende a segnare per sempre, e finisce per condizionare scelte personali e futuro.  

Nonna June la ospita nella sua casa immersa in un meraviglioso giardino dove prospera l’azienda familiare di floricoltura; che è anche -se non soprattutto- il rifugio per donne vittime di violenza domestica che lì hanno trovato protezione. 

E’ in questo mondo al femminile che Alice viene catapultata dal destino, dapprima muta e ferita. 

Poi, poco a poco, June e le sue collaboratrici insegnano alla piccola il linguaggio dei fiori, i loro significati, l’effetto lenitivo e terapeutico che esercitano sull’anima più dolente.

La storia, ovviamente, non si esaurisce così. Il passato viene lentamente a galla e si svelano i segreti che hanno pesato sulla famiglia e sulla granitica nonna June…..

 

Alasdair Gray   “Povere creature”   -Safara- euro 22,00

Tutto è nato dalla penna di Alasdair Gray: scrittore, grafico, poeta, drammaturgo, pittore e accademico scozzese, nato nel 1934 a Glasgow e morto nel 2019. Il romanzo di esordio fu “Lanark” pubblicato nel 1981 dopo una gestazione durata quasi 30 anni, e oggi considerato un classico scozzese.

“Povere creature” è del 1992 ed è un caleidoscopio dei tratti principali dell’arte di Gray: surrealismo, fantascienza e distopia, erotismo, low fantasy.  Al romanzo si è ispirato il regista greco, maestro dell’umorismo oscuro, il visionario Yorgos Lanthimos, che con questa commedia dal sapore gotico ha vinto il Leone d’oro alla Mostra del cinema di Venezia 2023.

Protagonista è Bella Baxter (interpretata da Emma Stone che con questo ruolo ha vinto il Golden Globe come migliore attrice). Bella si era suicidata per scampare alla violenza del padre. In perfetto stile Frankenstein, viene riportata in vita dal dottor  Godwin Baxter, scienziato un po’ folle (a cui ha dato vita l’attore William Dafoe). 

Bella ritorna con il cervello da bambina, una sorta di bambola zombie: occhi sgranati, misteriose cicatrici, impulsiva, infantile. Seguiamo la sua crescita da bambina a ragazza scoordinata, fino alla maturazione come donna. 

Non è addomesticabile questa creatura che va alla scoperta delle proprie ambizioni e dei desideri, esplorando il piacere della sessualità sullo sfondo della rigida epoca storica vittoriana. Un testo in cui Bella Baxter  è la versione  più esilarante del mostro Frankestein. Non ci resta che seguirla nelle sue peripezie…..

RivoLibri, il festival dedicato alla lettura

 Dal 7 al 24 novembre 2024

Ingresso gratuito 

 

Il festival letterario “RivoLibri”, organizzato dal Consorzio TurismOvest e dalla Città di Rivoli in collaborazione con la Libreria Ubik di Rivoli, in programma a Rivoli dal 7 al 24 novembre, è un evento pensato per abbracciare la città intera, dalle sue strade ai suoi quartieri, e portare la cultura ovunque.

Spaziando attraverso una vasta gamma di generi, dalla narrativa al giallo, al recente fenomeno del romance, l’intento è quello di coinvolgere lettori di ogni fascia d’età.

«Ogni cittadino potrà sentirsi parte di questa grande festa dedicata ai libri», auspica il Sindaco Alessandro Errigo. «Credo  che una città viva e vitale come la nostra debba investire nella cultura, elemento fondamentale per il benessere della comunità. È proprio attraverso iniziative di questo genere che continuiamo a costruire una Rivoli sempre più ricca di stimoli e di opportunità per tutti: una forte opportunità per crescere attraverso la cultura» e pensando ai giovani il primo cittadino aggiunge: «La lettura non è solo un mezzo per stimolare la nostra conoscenza, ma un’occasione per aprirci agli altri, alle loro storie e ai loro mondi».

«Come Consorzio TurismOvest – spiega la Direttrice Simona Pravato – siamo felici di accogliere a Rivoli importanti autori che ci permettono di ampliare le proposte culturali della nostra città».

L’edizione di quest’anno nasce anche grazie al supporto del Gruppo Ubik: «Questo festival non si limiterà a un solo palco ma si snoderà in tutta la città – afferma la libraia Antonella, con Cristina e Laura – a diventare luoghi di incontro saranno, oltre alla libreria, gli istituti scolastici (Scuola San Giuseppe e Fondazione Istituti Riuniti Salotto e Fiorito ETS), palazzi storici (Villa Cane d’Ussol in via Capra), sedi di quartiere (Centro d’Incontro Don Puglisi di Piazza della Repubblica)».

Ad inaugurare “RivoLibri” sarà Valentina D’Urbano che giovedì 7 novembre alle 21 presenterà in libreria “Figlia del temporale”, il suo nuovo romanzo con al centro il tema del desiderio femminile. Sabato 9 novembre sarà la volta del romance con Karim B che firmerà le copie del suo romanzo “Limitless” e a chiudere gli eventi della settimana Maurizio Carucci, cantante della band Ex-Otago, presenterà il suo esordio letterario dedicato alla magia del camminare a piedi “Non esiste posto al mondo”.

 Il festival avrà tante storie: il mito raccontato da Paola Mastrocola nel suo nuovo libro dedicato a Efesto “Il dio del fuoco”, la commovente storia della malattia di Cesare che la mamma Valentina Mastroianni racconta sulla propria pagina social e nel nuovo libro “E voleremo sopra la paura”, la cura di sé con la psicologa Ameya Canovi e il suo libro “Dentro di me c’è un posto bellissimo”.

Una particolare attenzione sarà data agli autori locali: Roberto Morra, Marco Pastore, Francesca Mogavero e il Collettivo PseuDomino per valorizzare il territorio e le sue espressioni.

Nicolò Govoni, domenica 24 novembre nella giornata conclusiva della rassegna, sarà al centro di un evento organizzato in collaborazione con la Scuola San Giuseppe di Rivoli, così da coinvolgere gli studenti e le loro famiglie per una riflessione sul suo nuovo libro “Un mondo possibile”, edito da Rizzoli.

Per info e prenotazioni: 011/9532152 – rivoli@ubiklibri.it.

Programma completo, fb e Ig: TurismOvest; Città di Rivoli; Libreria Ubik Rivoli www.turismovest.itwww.comune.rivoli.to.it;

Frankenstein. Ritorna il mito dell’ “horror – fantascientifico”

Alla “Libreria Bodoni” di Torino, presentazione del nuovo libro e dell’EP dedicati alle figure letterarie protagoniste del romanzo di Mary Shelley

Sabato 2 novembre, ore 17

Composto a soli diciannove anni, fra il 1816 e il 1817, dalla scrittrice britannica Mary Shelley, pubblicato nel 1818 e modificato dall’autrice per una seconda edizione del 1831, “Frankenstein o il moderno Prometeo” o, più semplicemente “Frankestein”, non è soltanto il gotico capostipite dell’“horror fantascientifico”, ma anche “una profetica anticipazione delle ansie contemporanee sul destino dell’ambiente”: a questo classico della letteratura occidentale, “OHT – Office for a Human Theatre” (studio di ricerca, fondato a Rovereto – Trento nel 2008 dal regista teatrale Filippo Andreattaha dedicato lo spettacolo teatrale Frankenstein”, che si conclude con la pubblicazione “FRANKENSTEIN  – if you love solitude, you don’t love freedom” (“bruno editore”, 2024), in cui si raccolgono la ricerca e i viaggi dello stesso Filippo Andreatta nei luoghi in cui si svolge il romanzo.

Della pubblicazione di Andreatta, insieme al progetto teatrale “FRANKENSTEIN” di “OHT-Theatre”, si parlerà sabato 2 novembreore 17, in un incontro presso la “Libreria Bodoni” (via Carlo Alberto 41, SpazioB) di Torino, in cui il regista teatrale e curatore Filippo Andreatta ed il produttore, compositore e sound designer Davide Tomat racconteranno genesi ed identità delle due produzioni.

“Attraverso la frenetica sperimentazione del dottor Viktor Frankenstein e della sua creatura – dichiara Andreatta – ho vissuto anch’io un esperimento estremoIl progetto ha preso diverse forme: un’installazione, uno spettacolo, una reading session e un EP. L’ultima è stata il libro. Un libro che comprende tutti questi esperimenti e i viaggi che ho fatto nei luoghi del mostro, che è esso stesso un esperimento, una creatura prodotta dall’assemblaggio della ricerca di ‘OHT’ con la narrazione di Mary Shelley”Il volume ripubblica l’edizione del romanzo del 1831 innestando sopra le sue parole contributi della curatrice Lucrezia Calabrò Visconti, della filosofa e docente Dehlia Hannah, della guida di aree polari Kelsey Camacho, dello stesso regista Filippo Andreatta, e i materiali prodotti dal progetto.

Anche l’’EP (“Extendend Play”) OHT Frankenstein di Davide Tomat, come il testo, si sviluppa in un percorso personale e soggettivo, empatizzando con lo spettatore e la narrazione. Frutto diretto della scena e delle azioni dei performer, è stato scritto, eseguito e registrato durante le prove. E il suono appena nato, proprio come il protagonista del romanzo, impara a muoversi nel mondo, prendendo coscienza di sé attraverso l’interazione con gli esseri umani.

Spiega lo stesso compositore, Davide Tomat“Per la realizzazione del suono dello spettacolo, ho utilizzato principalmente sintetizzatori analogici polifonicisistemi modulari ‘Eurorack’, strumenti ad aria, campionamenti di elementi scenici e registrazioni sonore dei movimenti e dei respiri del ‘performer’. La mia intenzione era quella di sfruttare il più possibile ‘VCO’ analogicipresenti nei sintetizzatori e modulari analogici, che nascono e si modulano direttamente attraverso l’elettricità, arricchendoli con elementi acustici e naturali della scena e dei ‘performer’, per poi trasformarli tramite tecniche di ‘ri-sintesi’ e processi digitali. Il mio obiettivo era ricercare la scintilla elettrica ancestrale che dà vita alla materia e, attraverso il respiro ed il corpo, creare un essere contemporaneo capace di un’esistenza autonoma”.

 

Per info: “Libreria Bodoni”, via Carlo Alberto 41, SpazioB, Torino; tel. 011/5834491 o www.libreriabodoni.it o www.oth.artg.m.

Nelle foto: “Frankenstein” Libro, ph. Filippo Andreatta; Davide Tomat, Cover EP “OHT Frankenstein”

“L’Effemeride di Cristallo” di Gemma L. Canfer: gothic romance e tensione da thriller fantasy

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Il libro si distingue come un gioiello per tutti gli appassionati di fantasy. Con una penna evocativa, Canfer ci porta in un mondo dove il destino dell’universo dipende da un antico artefatto: l’Effemeride di Cristallo

 

Chi è Gemma Canfer?

Finalista al Premio Internazionale di Latina 2024 e al Film Fest di Roma 2024 con il booktrailer del suo romanzo! Vuoi conoscere di più su di lei? Visita il sito ufficiale www.gemmacanfer.it e parla direttamente con l’autrice.


“L’Effemeride di Cristallo” di Gemma L. Canfer

In un panorama letterario dominato da cliché, L’Effemeride di Cristallo si distingue come un gioiello per tutti gli appassionati di fantasy e non solo! In un mondo oscurato dalle ambizioni di potere assoluto, che minacciano di distruggere la conoscenza umana e segnare l’alba di un’era di pericolosa insipienza, i protagonisti scoprono che la vera forza risiede nel sapere.”

Un Viaggio tra Magia, Mistero e Avventura

Un romanzo che mescola atmosfere di gothic romance con la tensione del thriller fantasy, esplorando temi profondi come luce e oscurità, conoscenza e oblio. I protagonisti, Ludwig, Stella e Klaus, si trovano di fronte a poteri che minacciano la loro sopravvivenza e l’integrità del sapere, rischiando di far precipitare il nostro mondo in un pericoloso periodo di ignoranza e oscurantismo, privo di qualsiasi traccia di intelletto.

 

Perché è un Must-Read?

  • Fantasy-Thriller con Tocco di Gothic Romance: Con riflessioni sul potere, il destino e la natura umana, L’Effemeride di Cristallo esplora temi universali per lettori di tutte le età.
  • Personaggi Memorabili e Autentici: Ogni personaggio è sviluppato in modo da rendere le loro azioni profonde e reali.
  • Un Mondo Straordinariamente Dettagliato: Paesaggi mozzafiato e un sistema magico coerente trasportano i lettori in un universo indimenticabile.
  • Colpi di Scena Avvincenti: Dall’inizio alla fine, il romanzo offre colpi di scena che terranno il lettore con il fiato sospeso.

Cosa Dicono i Lettori:

★★★★★ “Un romanzo straordinario che trascende la narrativa tradizionale…”
★★★★★ “Un Gioiello di Thriller-Fantasy, intriso di mistero e magia…”
★★★★★ “Dal titolo accattivante all’epilogo, un’occasione per riflettere e imparare.”

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Interagisci con l’Autrice e Supporta il Booktrailer

Visita www.gemmacanfer.it per parlare con l’autrice e scopri l’universo di L’Effemeride di Cristallo.

Primula Galantucci: “Il sogno di ognuno di noi – il Commissario Martinelli e il caso del Bosco Verticale”

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L’autrice

Ho iniziato a scrivere dai tempi delle elementari dove ho vinto una borsa di studio con un tema intitolato “Lo schiaffo del vento”, poi non mi sono più fermata ma solo nel 2018 (dopo aver frequentato un corso di scrittura creativa) ho pubblicato la mia opera prima.
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Il sito web dell’autrice è : www.primulagalantucci.it    
E’ presente su tutti i social come Primula Galantucci
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– Il suo romanzo d’esordio “Accade tutto in un attimo” è stato pubblicato da Chiado Books Editore nel settembre del 2018;
– Nel mese di luglio 2020 l’autrice pubblica il romanzo “L’inesistenza del tempo” con Chiado Books Editore;
– Nel mese di agosto 2021 l’autrice pubblica il suo primo racconto “L’amico Pinocchio” con Amazon Edizioni;
– Nel mese di novembre 2021 l’autrice pubblica il romanzo “Les jeux sont faits” con Giovane Holden Editore;
– Nel mese di maggio 2022 l’autrice pubblica la sua prima silloge di poesie “Per ciò che sei io vivo” con Giulio Perrone – L’Erudita Edizioni;
– Nel mese di maggio 2022 l’autrice pubblica la sua prima guida turistica “Guida appetitosa di Napoli e dintorni – escursioni culinarie e ricette” con Amazon Edizioni;
– Nel mese di dicembre 2022 l’autrice traduce in lingua inglese e pubblica il suo racconto “The friend Pinocchio” con Amazon Edizioni;
– Nel mese di agosto 2023 l’autrice pubblica il romanzo “Il sogno di ognuno di noi – il Commissario Martinelli e il caso del Bosco Verticale” con Amazon Edizioni;
– Nel mese di ottobre 2023 l’autrice pubblica la raccolta di racconti “Racconti in biblioteca” tratti dal corso da ella stessa ideato e svolto in Biblioteca con Amazon Edizioni;
– Nel mese di febbraio 2024 l’autrice pubblica la silloge di poesie “Poesie amare, poesie d’amore, poesie da amare” con Amazon Edizioni.
– Nel mese di giugno 2024 l’autrice pubblica la guida turistica “Gita in Belgio e Lussemburgo – escursioni in camper” con Amazon Edizioni.
– Nel mese di ottobre 2024 l’autrice pubblica il racconto illustrato per bambini “Amici, altrove” con Amazon Edizioni.
Molte delle opere quali racconti e poesie sono state pubblicate in varie antologie da diversi editori.
Tutte le opere dell’autrice hanno ricevuto svariati riconoscimenti e vinto premi meritevoli e internazionali classificandosi ai primi posti dei concorsi letterari.

 “Il sogno di ognuno di noi – il Commissario Martinelli e il caso del Bosco Verticale”

Cosa succederebbe se all’improvviso, in una giornata rovente di piena estate, scomparisse la corrente elettrica e tutto si fermasse? Anche nello studio del Commissario Martinelli, posto al piano attico del Bosco Verticale, è scomparsa l’elettricità e qualsiasi impianto, computer, elettrodomestico non può essere azionato e sta iniziando a fare davvero molto caldo.
Contestualmente è scomparsa anche la sua segretaria, Teresa, senza lasciare nessuna traccia di sé. Nel condominio tutti cercano di fare qualcosa e, tra le sirene che suonano come impazzite e la mobilitazione degli inquilini, si sta generando un caos indescrivibile. Bisogna discendere a piedi fino al locale cantine nel quale sono posizionati i generatori elettrici ma la porta di accesso è stata chiusa dall’interno e non si riesce ad aprirla se non facendola esplodere con la dinamite. Dopo il misterioso ritrovamento, di un biglietto recante un messaggio cifrato, nel locale delle cantine si susseguiranno una serie di eventi concatenati che porteranno il Commissario a dover indagare sul movente dell’accaduto. Riuscirà Martinelli a scoprire chi è stato l’artefice dei fatti e a ritrovare la sua impiegata scomparsa?
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LE ALTRE OPERE

“Poesie amare, poesie d’amore, poesie da amare” e “Amici, altrove”

La silloge di poesie è una raccolta di vari poemi suddivisa per argomenti: amore, gioia, solitudine, amicizia e sogni, fantasia, ricordi.
Il racconto “Amici, altrove” parla di un gatto nero che dopo la morte del padrone si ritrova solo senza una casa e senza cibo e tutti gli amici del suo padrone (che prima lo coccolavano) ora lo maltrattano e lo cacciano via. Ramingo entra in uno zoo e mentre sta per essere catturato dal guardiano viene salvato da un elefantino con il quale stringe amicizia e decide di aiutarlo a scappare dallo zoo.

“I grandi industriali del Piemonte. I pionieri”

Al “Circolo dei Lettori” di Torino, la presentazione del nuovo libro di Gianni Oliva, edito da “Capricorno

Giovedì 31 ottobre, ore 18

Dal mondo dei motori e delle auto a quello del caffè, dalle lampadine alle macchine da scrivere, dal settore tessile al cinema per arrivare fino all’aeronautica: il libro (160 pagine, 14 Euro) edito da “Capricorno”, ripercorre le storie di coloro che, proprio a Torino e in Piemonte, hanno rivoluzionato questi settori e l’industria italiana tutta. Storie torinesi e piemontesi. Analizzate, attentamente indagate e raccontate da Gianni Oliva, giornalista, docente (insegnante e Preside per anni in vari Licei subalpini, attualmente è docente di “Storia delle istituzioni militari” alla “Scuola di Applicazione d’Arma” di Torino e dal 2022 “Presidente” del “Conservatorio Giuseppe Verdi” di Torino), nonché storico torinese fra i più stimati e prestigiosi del Novecento italiano.

 “I grandi industriali del Piemonte” è il titolo del suo ultimo libro. Sottotitolo “I pionieri”, primo volume. E la presentazione si terrà giovedì 31 ottobrealle 18, presso il “Circolo dei Lettori”, in via Bogino 9, a Torino.

Il periodo su si concentra il lavoro di Oliva è quello compreso tra fine Ottocento e inizi Novecento, con l’obiettivo tutto puntato su una Città e una Regione (le sue) in quegli anni in piena evoluzione.

Dopo la perdita del ruolo di capitale politica, Torino getta, infatti, in quel preciso periodo storico, le basi per un decollo industriale tumultuoso. E la regione non è da meno. “Grazie alla lungimiranza – si sottolinea – di alcuni amministratori pubblici, in particolare dei sindaci torinesi Secondo Frola e Teofilo Rossi, che pongono le basi infrastrutturali per lo sviluppo, e soprattutto al coraggio e alle risorse messe in campo dall’imprenditoria privata, Torino ed il Piemonte mutano pelle, ponendosi all’avanguardia dell’industrializzazione nazionale ed ergendosi al livello delle più avanzate realtà europee e mondiali”.

Qui si affermano alcune delle più importanti figure di industriali di importanza nazionale, come Pietro Sella (padre a Valle Mosso del “primo lanificio italiano” a lavorazione meccanica), Giovanni Agnelli (Senatore del Regno e fra i fondatori della FIAT nel 1899) e Vincenzo Lancia, detto “Censin” (pilota automobilistico e anche lui fondatore nel 1906 dell’omonima “Casa Automobilistica”); pionieri che hanno scoperto settori nuovi come Arturo Ambrosio con il Cinema o Giuseppe Lavazza con la produzione del caffè; uomini geniali e anticipatori come Alessandro Cruto, detto “Tasso”, di Piossasco (inventore nel 1880 della “lampada ad incandescenza” cinque mesi dopo Thomas Edison, cui però occorsero altri otto anni per ottenere un prodotto commercialmente valido) o i fratelli Ceirano (fondatori nel 1898 dell’accomandita “Ceirano GB & C”, storica “azienda automobilistica” il cui marchio verrà ceduto nel 1923 alla “SCAT”, altra società di Giovanni Ceirano); imprenditori attenti al benessere dei lavoratori come lo svizzero, naturalizzato italiano Napoleone Leumann (attivo nel settore tessile, fondatore dell’omonimo cotonificio e dell’attiguo villaggio per i suoi operai) o che hanno saputo coniugare la produzione, la modernità tecnologica e la politica come Camillo e Adriano Olivetti, padre e figlio, imprenditori illuminati e fondatori, della prima azienda del mondo (fra il 1896 e i primi del ‘900) nel settore dei prodotti d’ufficio, di cui Adriano diventò presidente nel 1938.

Nel suo libro Gianni Oliva traccia l’affascinante e articolato profilo di queste e altre emblematiche figure imprenditoriali piemontesi protagoniste di quegli anni eroici: le origini familiari, il retroterra tecnico e culturale, la capacità di vedere lontano, di rischiare in proprio e talvolta anche di cambiare settore d’intervento, la creatività e la visione di lungo periodo.

Il testo è corredato da un prezioso apparato iconografico.

Al volume sui “pionieri”, Oliva e “Capricorno Edizioni” faranno seguire, nel 2025, un secondo volume dedicato all’“età dell’oro” dell’industria piemontese e ai suoi protagonisti, che tratterà del periodo che dagli anni Venti-Trenta arriva al “boom economico” del secondo dopoguerra.

Per info: “Capricorno Edizioni”, corso Francia 325, Torino; tel. 011/385.36.56 o www.edizionidelcapricorno.com

g.m.

Nelle foto: Cover libro e Gianni Oliva

L’isola del libro

Rubrica settimanale a cura di Lura Goria

 

Karin Tuil “L’incoscienza” -La Tartaruga- euro 22,00

Politica, terrorismo, tradimenti, amore e passioni travolgenti. Sono queste le colonne portanti del romanzo intricato e intrigante che può essere letto anche come spaccato della società francese contemporanea. E’ stato ispirato alla Tuil dall’attentato alle Torri Gemelle dell’11 settembre, che ha cambiato il mondo, e dai rischi dei soldati francesi in Afghanistan.

E’ proprio dall’Afghanistan che è ritornato il tenente Romain Roller, segnato nell’anima e devastato psicologicamente. Non riesce a superare gli orrori di cui è stato testimone ed è consumato dai sensi di colpa per i commilitoni che non è riuscito a salvare. Poi incontra la giornalista Marion Decker e le cose cambiano.

Lei è giovane, bella in modo intrigante, sposata con il ricchissimo e potente François Vely, amministratore delegato dell’omonimo gruppo di telecomunicazioni. Un matrimonio in bilico, sul quale pesa come un macigno il suicidio della prima moglie di François, che non aveva retto alla separazione.

L’incontro tra Marion e Roman mescola le carte, tra i due è passione a mille e l’inizio di una serie di complicazioni non solo con i rispettivi coniugi. Poi, gli eventi precipitano.

Vely viene travolto dall’accusa di razzismo, e si intrecciano tematiche attuali per la Francia che riguardano anche l’antisemitismo, il femminismo e il sessismo. A difenderlo è l’amico Osman Diboula, figlio di immigrati ivoriani, cresciuto nelle banlieu, diventato un politico di successo.

Ma ad attendere François c’è un destino che modificherà ancora una volta le traiettorie dei protagonisti. E terrà il lettore sulla corda fino all’ultima riga del romanzo.

 

 

Roberto Cicala “Andare per i luoghi dell’editoria” -Il Mulino- euro 14,00

Roberto Cicala è lui stesso editore con il marchio Interlinea, critico letterario e filologo; da esperto del settore in questo volume delinea un’interessante geografia dell’editoria italiana. Poco meno di 200 pagine che scorrono come un romanzo, e sono un atto d’amore in cui ripercorre le vicende dei grandi patron dell’editoria nel nostro paese e ci svela l’affascinante lavoro che c’è dietro ogni pubblicazione.

Racconta le case dove nascono i libri, dove sono, come e chi ci lavora. Gli editori italiani sono circa 3000 e ovviamente qui è stata compiuta una selezione. Dall’Einaudi di Torino con Pavese e le tante riunioni di redazione con i massimi intellettuali, al Mulino di Firenze, poi il rivoluzionario Feltrinelli, le scommesse di Mondadori e Rizzoli…e via così lungo tutto l’italico stivale.

Un libro che ci racconta aneddoti, fatiche, decisioni complesse, personaggi che hanno fatto la storia del settore e della cultura. Un lavoro che è frutto di grande esperienza, oltre 20 anni di appunti, ricerche e studi, che ci portano dritti nelle stanze dove i libri nascono.

 

John Grisham “I fantasmi dell’isola” -Mondadori- euro 23,00

Questo è il capitolo finale di una trilogia che il maestro del thriller procedurale ha iniziato nel 2017, ed è il suo 50esimo romanzo.

La storia ruota intorno a Dark Island, minuscola isola disabitata al largo della Florida; un’oasi di natura incontaminata che fa gola ad una società immobiliare che ne vede il potenziale come sede di un lussuoso Resort con Casinò annesso e introiti a palate.

Però se in quel paradiso terrestre non c’è anima viva è per una ragione. Il problema è che intorno all’isola aleggiano inquietanti leggende con al centro storie di annegamenti, fantasmi, riti vudù ed inspiegabili sparizioni.

Il personaggio centrale è l’incredibile Lovely. Arzilla 85enne, depositaria di un passato che spiega molte cose intorno alla storia di: schiavitù, segregazione, suprematismo bianco, deportazione degli schiavi, (spesso periti in misteriosi naufragi) e tragedie varie.

Lovely custodisce parecchi segreti che però non ha voglia di raccontare. Invece a insistere perché sveli tutto quello che sa è la tenace scrittrice 30enne Mercer.

Il romanzo prende sempre più quota nel confronto tra due posizioni opposte: da un lato la voglia di non rinvangare il passato e dall’altra una divorante voglia di scoprire. Il tutto con comparsa di altri personaggi indimenticabili e sullo sfondo sdrucciolevole di corruzione, illegalità e ingiustizie.

 

Cherie Dimaline “Canzoni funebri per ragazze quasi morte” -Bompiani- euro 18,00

L’autrice è nata in Canada nel 1975, ha pubblicato 12 romanzi e una raccolta di racconti, scrive anche per cinema e teatro, e questo suo libro -uno Young Adult fuori dai soliti canoni del genere- è il primo ad essere tradotto in italiano.

E’ la storia della 16enne Winifred, figlia di Thomas che lavora come operatore del crematorio del cimitero di Winterson, e vive con la figlia e un cane sovrappeso nella casa che affaccia sul recinto di tombe.

La madre di Win, Mary, una giovane Métis (uno dei tre gruppi di comunità indigene riconosciute in Canada) invece è morta nel dare alla luce la bambina.

Ma non pensiate che Winifred sia infelice; anzi è perfettamente a suo agio tra le lapidi che sono un po’ il suo giardino. Conosce ogni tomba, le piace camminare tra le scritte dei defunti e questa prossimità con la morte è la dimensione in cui si sente più vicina alla madre che non ha mai conosciuto. Unico neo è che questo pedigree di morte è alla base dell’emarginazione da parte dei suoi coetanei, che la fanno sentire “diversa”.

L’altra protagonista invece è uno spettro che appare a Win. E’ Philomene, detta Phil, ed era una giovanissima indigena lesbica scappata a Toronto nella speranza di trovare un’ambiente più aperto. Invece l’avevano schiantata la disillusione, le droghe e infine la morte.

Poi c’è un momento difficile perché il camposanto ha problemi di bilancio, ed il servizio di cremazioni rischia di essere appaltato altrove. Thomas è sul punto di perdere lavoro e casa. Forse a salvare la situazione potrebbe essere lo stratagemma dell’apparizione di un fantasma per attirare tour turistici.

Questo e molto altro nelle pagine che si concentrano sulla difficoltà di staccarsi da lutti antichi ed avere la forza di imprimere una svolta nuova alla propria vita. Molto più che un libro per giovani adulti.

Irvine Welsh, il suo ultimo romanzo “Resolution” al Circolo dei lettori

Giovedì 24 ottobre al Circolo dei lettori nel giorno di apertura di Radici, il festival dell’identità, curato da Giuseppe Culicchia che si conclude domani, Irvine Welsh ha presentato il suo ultimo romanzo, uscito questa settimana per Guanda, Resolution, terzo capitolo della trilogia del poliziotto Ray Lennox. Irvine Welsh, lo scrittore e drammaturgo scozzese che si è imposto negli anni Novanta con Trainspotting da cui è stato tratto il film cult omonimo, ha raccontato del suo rapporto con la Scozia e con la scrittura, in dialogo con il suo traduttore Massimo Bocchiola, alla presenza dell’interprete Simona Caldera.

Welsh ha raccontato come mai alcuni luoghi più di altri sono adatti a fare da sfondo ai suoi romanzi. Ray Lennox si muove negli stessi luoghi dell’autore, perché nasce ad Edimburgo, cresce nei quartieri popolari di Edimburgo, si trasferisce a Miami e poi a Brighton. Nonostante abbia vissuto anche a Dublino e a Chicago questi sono spazi difficili per uno scrittore, entrambe le città hanno una grande tradizione letteraria, nel caso di Lennox anche lui viene da Edimburgo, un luogo dove piove sempre, dove le persone non fanno altro che parlare all’interno dei pub, è una cultura molto verbale. Mentre Miami è l’esatto opposto, la gente non parla, c’è il sole, sono tutti in giro con lo skateboard e c’è un narcisismo che si esprime in modo molto più visivo che verbale. Ho pensato quindi di mettere Lennox in quella situazione, renderlo un pesce completamente fuor d’acqua. Ho anche immaginato Lennox attirato dall’acqua, quindi quando mi sono ritrovato a Brighton dove ho creato la mia etichetta discografica e anche lo studio di registrazione, guardando il mare ho pensato che potesse essere un luogo dove riuscivo a vedere il mio personaggio. Ecco perché questi luoghi sono finiti qui.

Massimo Bocchiola sottolinea la sua maestria nel maneggiare una pluralità dei registri linguistici del parlato, ogni personaggio si esprime in maniera coerente con il proprio ceto sociale e la provenienza geografica.

Da dove ti viene questa tua capacità di ascolto?

Beh, gli scozzesi son dei gran chiacchieroni. La cosa che mi piace molto delle conversazioni è l’energia che si sprigiona, in Scozia in particolar modo la lingua viene usata in modo performativo, forse questo deriva anche dalla nostra tradizione celtica di narrazione, per cui la lingua non è solo uno strumento di comunicazione ma è una vera e propria performance culturale, attraverso la lingua noi diciamo chi siamo, esprimiamo come vogliamo essere visti dal resto del mondo ed è questo che mi interessa molto della lingua.

La Scozia è molto presente sullo sfondo, che rapporto hai con il tuo Paese e il Regno Unito?

La Scozia ha avuto l’opportunità di diventare indipendente e quando è stato il momento invece poi ha deciso di rimanere con il Regno Unito, quella che è una forza in declino ormai. Infatti l’idea di Regno Unito è nata dall’idea di un impero industriale, è per questo che Inghilterra e Scozia si sono unite, con l’idea di unire le flotte mercantili volte poi a mettere insieme le forze tecniche e ingegneristiche, ma quest’era ormai è finita e la Gran Bretagna fa fatica a trovare un suo ruolo dal dopoguerra. Quindi c’è un rapporto ambivalente con il Regno Unito e con la Scozia che sembra non essere pronta ancora per un ruolo di democrazia sociale e invece continua a seguire una strada di declino data da questo mondo moderno. Mi sembra che quello che caratterizza la Gran Bretagna e la Scozia negli ultimi dieci anni sia un senso di profonda insoddisfazione dopo la Brexit. Al di là di Londra che continua ad essere un posto meraviglioso in grande fermento e sviluppo però il resto della Gran Bretagna sembra quasi un Paese del terzo mondo.

Edimburgo è un po’ la Londra della Scozia? Ed esiste una divisione settaria tra Edimburgo e Glasgow?

Esiste ed è più forte nella parte occidentale della Scozia, ad esempio se sei ad Edimburgo e chiedi a qualcuno che scuole ha fatto è perché si cerca di capire qual è la provenienza di classe sociale, invece se lo si chiede a Glasgow questa domanda è per capire invece se sei uno scozzese cattolico o protestante o ancora uno scozzese di origine irlandese. E questa divisione è legata anche all’identità che passa attraverso il calcio. Edimburgo è una città molto ricca in alcune parti, ben diversa è la zona da cui vengo io che è la parte più vicina al porto, un po’ più a est.

La cosa moto interessante che è stata detta di te è che sei l’erede dei grandi moralisti scozzesi. I tuoi libri, dietro l’apparente anarchismo di alcuni romanzi e molti dei tuoi personaggi, sono profondamente morali.

Penso che scrivere fiction sia sempre un atto morale, questo perché la fiction utilizza il subconscio che è il modo per entrare in contatto con ciò che è morale, attraverso il subconscio noi cerchiamo la verità più profonda. Il subconscio è il motore umano per capire, comprendere a fondo, certo, io amo scrivere di personaggi molto incasinati, che hanno fatto delle scelte pessime, però anche se sono immersi nell’oscurità vedono sempre un barlume di luce.

Welsh ha lasciato spazio anche a diverse domande dal pubblico, a chi gli ha chiesto di raccontare qualcosa del suo processo creativo e consigli per scrittori in erba ha risposto così.

Quando decido che è tempo di scrivere un libro non vado a riprendere gli appunti che ho scritto per i libri passati, ma li ignoro e mi metto a scrivere 20.000 parole e in quel momento non guardo altro. Quando arrivo a quella quantità stampo e poi mi metto con la biro a lavorare su queste 20.000 parole per provare a identificare un tema, un personaggio, una trama e di solito qualche cosa trovo. Poi a quel punto vado a riprendere i vecchi appunti per vedere se c’è qualcosa che si può inserire e se ho identificato qualcosa che può funzionare allora mi metto a lavorare su una grande lavagna bianca dove inizio a schizzare mappe e a togliere, a tagliare e a incollare per arrivare a creare una sorta di struttura.

Per diventare scrittori bisogna amare la solitudine, perché il lavoro dello scrittore è molto solitario. Io credo che gli scrittori migliori siano quelli un po’ schizofrenici, quelli che da un lato amano tantissimo stare con gli altri, stare in compagnia e in società ma allo stesso tempo amano stare da soli, e questo è il motivo per cui è molto difficile vivere con uno scrittore e questo è il motivo per cui mi sono sposato mille volte e ho divorziato mille volte. È molto difficile stare con una persona che di punto in bianco scompare, che non è presente emotivamente perché è presa da questo altro mondo che sta creando e pi di punto in bianco emerge dalla sua stanza e dice “Beh, allora, cosa facciamo, usciamo?”. Quindi per far lo scrittore prima di tutto bisogna assicurarsi che trascorrere tanto tempo da soli sia un piacere.

GIULIANA PRESTIPINO

Jadid Hilal,  “Una terra per restare”

Sabato 26 ottobre Jadid Hilal sarà a Torino per presentare il libro “Una terra per restare”, un caso letterario in Francia pubblicato da Asta Arte Edizioni, un romanzo che, tra Palestina e Libano, attraverso le voci di quattro generazioni di donne e racconta un secolo di storia del Medio Oriente. L’evento è in collaborazione con l’Alliance Francaise di Torino, il liceo Berti, il Circolo Mossetto, l’associazione UDAP e la libreria Belgravia. L’incontro avverrà presso il Circolo ricreativo Mossetto, in lungo Dora Agrigento 16. Conduce Sami Hallac. Reading di Luca Nicolotti, Daniela Portonero e Roberta Straquadario.

Naima, Ema, Dara e Lila sono i volti di quattro generazioni di donne della stessa famiglia, le cui vicende si intrecciano attraverso un secolo di storia del Medio Oriente. Diverse ma egualmente tenaci nel difendere la vita dall’oppressione maschile, dalla sofferenza dell’esilio e dall’oppressione della guerra. Appena adolescente Naima è costretta a sposare un uomo molto più anziano di lei, che la conduce dalla Palestina al Libano per sfuggire al primo conflitto arabo israeliano. Ema, sua figlia, vive con entusiasmo il clima di fermento politico e culturale del Libano degli anni Settanta a Beirut, ma risulta schiacciata dalla violenza del padre e da quella ancora più subdola del marito. Ancora bambina, Dara è costretta a lasciare il suo amato Paese per la Svizzera e vi farà ritorno appena le sarà possibile, ma gli attacchi israeliani del 2006 la riporteranno in Europa. Qui cresce Lila, bambina del nuovo millennio, che combatte la nostalgia di casa con la forza dell’immaginazione.

Mara Martellotta