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Lucrezia Beccari, dal Piemonte alla conquista del mondo

Nel 2018, in Corea, si svolgeranno le Olimpiadi invernali che saranno probabilmente la gara di addio della trentenne Carolina Kostner che aveva conquistato a Sochi una medaglia di bronzo nel pattinaggio artistico femminile. Molti tecnici si stanno interrogando su chi potrà raccogliere la pesante eredità della campionessa altoatesina e, nel settore giovanile, già da alcuni anni si è fatta notare Lucrezia Beccari, classe 2003, piemontese di Rivoli, che indossa i colori dell’Ice Club Torino, dove è allenata da Edoardo De Bernardis e Claudia Masoero. La giovanissima pattinatrice è stata fermata da un brutto infortunio all’inizio della stagione, ma, nonostante l’assenza di tre mesi dalle piste, ha avuto la forza per riprendersi e imporsi in appuntamenti importanti come il Campionato Nazionale Novice Advanced Elite, nel quale ha conquistato la medaglia d’oro, e la Rooster Cup di Parigi dove si è classificata seconda, ma pattinando il miglior programma libero.

Classe, grinta e determinazione contraddistinguono la Beccari che sta lavorando duramente per realizzare il sogno di tutti gli atleti: la partecipazione ad un’Olimpiade e la conquista di una medaglia.

 

Ti alleni con l’Ice Club Torino, al Palatazzoli. Come è iniziata questa esperienza?

 

– Mi sono avvicinata al mondo del pattinaggio quasi casualmente, grazie ad una pista che avevano montato nella mia città, Rivoli, durante il periodo natalizio. A sei anni ho iniziato a pattinare al Tazzoli. I miei genitori mi hanno sempre incoraggiata a seguire le mie passioni e il pattinaggio è stata subito una di queste. Nel 2014 ho cominciato ad allenarmi con l’Ice Club Torino, una squadra fantastica. Ho instaurato un rapporto di fiducia con il mio allenatore e coreografo, Edoardo De Bernardis che è attento ad ogni particolare e mi stimola a fare sempre meglio. Edoardo è anche il mio coreografo e riesce a creare per me programmi davvero straordinari come quelli della stagione appena terminata: il corto sul “Notturno” di Grieg e il libero sulla colonna sonora di “Quinto Elemento”.

 

 

State già lavorando ai programmi per la prossima stagione?

 

 

– Sì, nel mondo del pattinaggio, appena terminano le gare, si inizia ad ascoltare le musiche, a sceglierle, a costruire i nuovi programmi. Edoardo De Bernardis è estremamente creativo e riesce proporre coreografie che si adattano perfettamente alle caratteristiche delle atlete che segue. Corto e lungo saranno decisamente diversi l’uno dall’altro. Nel primo, un programma moderno, pattinerò sulle musiche di “Alien”   e un brano dei Chemichal Brothers. Nel lungo, invece, renderò omaggio a tutti coloro che hanno perso la vita nei lager, alle vittime dell’Olocausto. Voglio ricordare tutti i bambini e gli adolescenti che sono stati sterminati nei campi di concentramento, nei ghetti, voglio onorarne la memoria attraverso il mio pattinaggio.

 

 

La stagione che è appena terminata è stata difficile per te. Hai subito un infortunio molto grave che ti ha tenuta a lungo lontana dagli allenamenti e dal ghiaccio. Ma sei riuscita a tornare e a vincere appuntamenti importanti come il Campionato Nazionale Novice Advanced Elite e a classificarti seconda alla Rooster Cup di Parigi, realizzando il libero migliore.

 

 

– La frattura multipla alla rotula mi ha fermata per 3 mesi e mi ha costretta a portare il gesso. Grazie alla mia determinazione ho trovato i me stessa la forza per reagire e sono riuscita a riprendermi prima del previsto. La mia famiglia, Edoardo de Bernardis e Claudia Masoero sono stati importantissimi e mi hanno sempre sostenuta. Amare qualcosa come io amo il pattinaggio ti aiuta a lottare e a credere fino in fondo anche nei momenti più bui. Quando ho ripreso a gareggiare ho provato una gioia indescrivibile. Ho potuto prendere parte ai Campionati Nazionali Novice Advanced Elite di Aosta e vincere il titolo di Campionessa nazionale. Successivamente ho conquistato il secondo posto alla Rooster Cup di Parigi. Attualmente mi sto allenando per perfezionare la combinazione di salti triplo-triplo e cerco di migliorare tutti gli elementi. Pretendo molto da me stessa. Non mi accontento mai e sono una lottatrice.

 

 

Sei considerata uno dei giovani talenti italiani e fai parte della Nazionale azzurra

 

 

– Sono stata inserita nel progetto “Talenti” della Nazionale italiana e sono entrata in Nazionale, nel singolo femminile, a 11 anni. In passato ho praticato anche la danza sul ghiaccio con Pietro Turbiglio e, con lui, ho vinto il Trofeo delle Regioni e ho realizzato il punteggio per entrare nella squadra azzurra. Quando Pietro ha smesso, ho pattinato nell’artistico di coppia con Paolo Balestri e anche con lui sono entrata in Nazionale… Adoro tutte le discipline del pattinaggio, ma gli impegni non mi consentono di conciliarne due a livello agonistico…

 

 

Chi è Lucrezia Beccari?

 

 

– Una ragazza normale che sta terminando le scuole medie inferiori presso l’Istituto paritario “Salotto Fiorito” di Rivoli, che ama stare con la propria famiglia e cucinare. Lucrezia è una pattinatrice con grandi sogni: il podio Olimpico è il primo fra tutti!

 

 

Marco Travaglini

(foto: Barbara Castellaro)

 

Cardiff, Allegri: “Dobbiamo essere diabolici”

Massimiliano Allegri nella conferenza stampa a Cardiff per la finale di Champions ha detto che la Juventus ha “lavorato tutto l’anno e  le vittorie di quest’anno sono state di allenamento per arrivare a questa partita. Ma dobbiamo vincere e dovremo capire quando sarà il momento di attaccare e quando di difendere, con  la convinzione di portare a casa la Coppa ed essere diabolici nel colpire quando il Real ci concederà qualcosa. Ora la squadra ha la cattiveria e la convinzione giuste per portare a casa la Champions. Dovremo pensare a fare le cose giuste nella finale, senza pensare a cosa è successo 20 anni fa, o 10 anni, o 50…”. 

foto: Claudio Benedetto www.fotoegrafico.net

I campionati italiani di Karate Tradizionale

La Città di Casale Monferrato ospiterà, sabato 10 giugno e domenica 11 giugno prossimi, al Palazzetto dello Sport “Paolo Ferraris”,   la fase finale dei campionati italiani di Karate Tradizionale della Federazione Italiana di Karate Tradizionale (FIKTA), che raccoglie nelle sue fila oltre 500 società, 25.000 iscritti e 1.000 tecnici, che fanno riferimento agli insegnamenti del Maestro Hiroshi Shirai, al cui competente ed appassionato insegnamento si deve lo sviluppo del Karate tradizionale in Italia.

L’Associazione Sportiva Yudanshakai Casale, diretta dal Maestro Valerio Polello, dopo aver organizzato due edizioni dei campionati italiani nel 1999 e nel 2002, una edizione dei campionati europei nel 2009, tre edizioni del Trofeo Topolino e la prima edizione nazionale del Trofeo Kenshin Bobo per bambini e ragazzi, per la terza volta ha ricevuto l’incarico di organizzare i campionati italiani, alla cui organizzazione dell’edizione 2017 daranno il loro fattivo apporto le scuole di karate tradizionale Yudanshakai San Salvatore e Sanyukai Valmacca, dirette dagli allievi del maestro Polello, Emanuele Berrone e Andrea Billitteri. L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio del Comune di Casale Monferrato, e costituirà, oltre che un avvenimento sportivo di rilievo nazionale, un’importante occasione di promozione della pratica del karate tradizionale ed un importante richiamo turistico per la città ed il Monferrato, quest’anno insignito del prestigioso riconoscimento di European Community of Sport. Si attendono, per i due giorni di manifestazioni, oltre 500 presenze tra atleti, accompagnatori, arbitri, ufficiali di gara e autorità federali, che avranno modo di visitare la città e conoscere l’ospitalità del territorio casalese e della zona.Per tutta la durata della manifestazione, durante la quale si svolgeranno le finali di kata, kumite, fukugo ed enbu, con 50 categorie di gara, individuali e a squadre, l’ingresso al Palasport Paolo Ferraris è libero e gratuito.

La gara sportiva si svolgerà in due giornate, con inizio dalle ore 9,30 di sabato 10 giugno. Nella prima giornata sono previste le gare, maschili e femminili, di Kata individuale, per le categorie cadetti, speranze, juniores e seniores, di kata a squadre, di fukugo, di kumite individuale della categoria cadetti e di enbu. Di particolare richiamo le finali di ciascuna categoria, che si svolgeranno a partire dalle ore 16. La seconda giornata, domenica 11 giugno, sarà dedicata al Kumite, con lo svolgimento delle prove individuali maschili e femminili per le categorie speranze juniores e seniores, a cui faranno seguito le prove di kumite a squadre. Le finali delle prove individuali sono previste per le ore 12 Il supporto in tutte le fasi della manifestazione sarà curato dai volontari del gruppo di genitori Yudanshakai, la cui indispensabile collaborazione ha sempre garantito la perfetta ed apprezzata riuscita delle manifestazioni casalesi. L’appuntamento di giugno assume un ulteriore particolare significato per la Yudanshakai Casale, in quanto rappresenterà l’occasione per salutare e ringraziare Chiara Polello, l’atleta che quest’anno conclude, per raggiunti limiti di età, una carriera agonistica che l’ha vista protagonista a tutti i livelli, vincitrice di una serie ininterrotta di titoli italiani e culminata nel prestigioso titolo di campionessa del mondo a Davos nel 2004, in un’edizione che aveva registrato la partecipazioni di atleti di 25 nazioni di tutti i continenti. Durante tutta la sua attività agonistica Chiara Polello ha sempre gareggiato come rappresentante della scuola casalese, a cui ha regalato tante emozioni, ed ha testimoniato l’esempio da imitare per tutti i praticanti di karate tradizionale.

Massimo Iaretti

 

Il Toro chiude in bellezza!

DI CLAUDIO BENEDETTO – WWW.FOTOEGRAFICO.NET

Il Toro, nella settimana che ha visto l’inaugurazione del Nuovo Filadelfia, chiude in casa finalmente con una vittoria e tanti gol, fatti  ma anche presi.

Il pubblico, parecchio sparuto per la verità, si è divertito in questa ultima gara al Grande Torino, certo che adesso, per la prossima stagione, ci si aspetta tutti di vedere un Toro un po’ diverso, meno sciupone, più battagliero… più Toro appunto!

5-3 il risultato finale di una partita che non aveva granché da dire, con difese allegre da ambo le parti e tante occasioni da gol, giusto così… forse! Reti del Toro di Boyé, Baselli e De Silvestri nel primo tempo, Iago Falque e Belotti nella ripresa. Per il Sassuolo tripletta di Defrel, vecchio obiettivo di mercato proprio dei granata.

Stagione archiviata con qualche rimpianto ma comunque positiva, i tifosi però l’anno prossimo si aspettano di più… e proprio questo stasera la curva, tra le mille incertezze di chi forse va o resta, ha chiesto al presidente. Ma a questo si penserà da domani, stasera è stata solo una festa!

Tutte le foto di Claudio Benedetto su: http://www.fotoegrafico.net

Allegri: “Cardiff c’è poco da prepararla. Bisogna vincerla”

“Questa vittoria  ci consente di andare a Cardiff con grande entusiasmo e  grande serenità. Sono molto contento di questi ragazzi. L’anno prossimo anche altri del settore giovanile troveranno un po’ di spazio“. Massimiliano Allegri  commenta così su Repubblica la vittoria  in rimonta a Bologna. 

“Per la finale c’è da preparare ben poco, – aggiunge – c’è solo da vincerla. Affrontiamo una squadra straordinaria, ma dobbiamo avvicinarci con serenità. Siamo pronti per affrontare questa bella settimana e poi andiamo in vacanza”.

Foto: Claudio Benedetto www.fotoegrafico.net

Rinasce il Filadelfia. Un omaggio alla storia granata e un patrimonio della città

Dopo decenni di attesa, l’inaugurazione ufficiale del rinato Filadelfia. La nuova vita dello storico stadio granata ha avuto il battesimo da parte della sindaca di Torino Chiara Appendino, del Presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, e del Consiglio regionale, Mauro Laus.

La benedizione è stata impartita da Don Riccardo Robella, presente la squadra del Torino al gran completo e centinaia di tifosi. Al  taglio del nastro c’era anche il presidente del Toro, Urbano Cairo, e i vertici della Fondazione Filadelfia, proprietaria del nuovo impianto che sarà affittato alla società granata. Poi i calciatori e le autorità hanno fatto un giro per ammirare il nuovo impianto ricostruito  sul terreno dei successi del Grande Torino. Al termine dei festeggiamenti un concerto aperto ai tifosi e ai torinesi.

(foto: Fondazione Stadio Filadelfia)

CAMBIAMENTI ALLA GUIDA DI FIAT TORINO: VIA L’ALLENATORE E IL RESPONSABILE DELL’AREA TECNICA

Di Manuela Savini

Dopo aver chiuso la stagione con una bella vittoria, seppure ininfluente ai fini playoff, il coach del miracolo salvezza della scorsa stagione, Francesco Vitucci e il Responsabile dell’area tecnica, Marco Atripaldi, non sono stati confermati per la prossima stagione. Avvalendosi della facoltà di recesso prevista nei rispettivi contratti, il Presidente Antonio Forni ha ringraziato “entrambi per il lavoro svolto in Società e per il fondamentale apporto alla crescita tecnica e comportamentale della squadra. Ricorderemo per sempre i momenti positivi della stagione conclusa, ma siamo convinti che questo sia il momento giusto per operare scelte diverse”. Chiaro è l’intento della società di rivedere il proprio organigramma dirigenziale e di intraprendere un nuovo percorso tecnico con l’obiettivo di operare un ulteriore e definitivo salto di qualità. Ed in tale senso, sono già diverse le voci che fanno pensare all’arrivo in panchina di Luca Banchi, già coach con due scudetti a Siena e Milano e di Marco De Benedetto in qualità di direttore sportivo. Francesco Forni, figlio del numero uno della società, potrebbe ricoprire il ruolo di vice presidente.

 

Dopo la bella vittoria contro Varese nell’ultima giornata della regular season, Vitucci aveva commentato la prestazione della squadra e dell’intera stagione “con un mezzo sorriso. A volte nel corso della stagione abbiamo abusato della pazienza del nostro pubblico sciupando occasioni. Rimane il rammarico perchè avevamo annusato qualcosa in più e non siamo riusciti ad ottenerlo. Questa squadra, però, dalla partita di Venezia compresa si è trovata destrutturata, privata a causa degli infortuni di due elementi fondamentali come Washington e Wright. Con il roster al completo sono certo che avremmo raggiunto i playoff. Ringrazio i miei giocatori che si sono sacrificati costantemente e sono sempre arrivati con voglia agli allenamenti e in palestra. In campo ci è mancata un po’ di personalità in alcuni frangenti, ma nelle condizioni in cui eravamo non si poteva fare di più. Pur con dei saliscendi di rendimento abbiamo migliorato rispetto alla scorsa stagione. Le maggiori soddisfazioni personali, come allenatore, derivano dall’aver visto la crescita importante di giocatori come Okeke e Wilson. I progressi del primo, in particolare, sono frutto del lavoro di tutti, staff, compagni di gioco, ambiente. Wilson ha dimostrato di essere un vero talento.”.Il coach, inoltre, aveva manifestato la volontà di continuare la sua avventura in casa Fiat Torino, dopo la salvezza faticosamente conquistata la stagione precedente. “Intanto ringrazio la Società per avermi dato la possibilità di proseguire il mio percorso di allenatore in serie A, chiamandomi alla guida della squadra lo scorso anno. Spero vivamente di proseguire la mia avventura torinese.”.

 

Dall’altra parte anche il Presidente Forni aveva lanciato un messaggio chiaro promettendo ai numerosi tifosi che era giunto il momento, dopo due stagioni, di “spiccare il volo verso obiettivi più ambiziosi: con il nostro pubblico e per il nostro pubblico”. Forni, nel commentare l’ultimo match del campionato, aveva dichiarato di aver voluto “trasformare l’evento al Ruffini da semplice epilogo in ponte verso la futura stagione. Siamo consapevoli e condividiamo la (parziale) delusione che aleggia nei cuori di tanti tifosi, ma vorremmo ugualmente festeggiare il secondo anno nella massima serie e ringraziare il nostro pubblico. Quest’anno abbiamo sofferto di meno, ma vorremmo gioire di più. Al pubblico chiedo di avere fiducia: finora ho sempre mantenuto gli impegni assunti (nell’ordine: promozione, salvezza, consolidamento).”.

 

Con l’ultima sfida casalinga, Fiat Torino ha concluso la stagione 2016/2017 in undicesima posizione a pari punti con Brescia e Varese. Solo un anno fa, la squadra torinese era in ultima posizione a pari punti con, Bologna, poi retrocessa in B.

Quest’anno la squadra ha ripagato gli sforzi della società e ha soddisfatto le aspettative del proprio pubblico. Anche se, a metà stagione, la situazione in classifica ed il livello di gioco espresso dai giocatori aveva convinto – o forse illuso – che i playoff potessero essere raggiunti già quest’anno. Così, però, non è stato non per una questione tecnica, o forse non solo. Certamente sono pesati gli infortuni di metà girone di ritorno e forse è mancata anche la giusta personalità da parte dei giocatori che per primi non hanno creduto in questo sogno fino in fondo. Il prossimo anno non si potranno più commettere errori di distrazione e di leggerezza come quelli compiuti quest’anno.

Analizzando il campionato, Fiat Torino ha conquistato complessivamente 26 punti, di cui 14 nel girone dell’andata e 12 in quello del ritorno. Su trenta partite, la squadra torinese ne ha vinte 13 e perse 17 (7 vinte e 8 perse all’andata, 6 vinte e 9 perse al ritorno), realizzando complessivamente 2455 punti e subendone 2551. Nel girone dell’andata ne ha realizzati 1231 e subiti 1269; nel girone del ritorno ne ha realizzati 1224 e subiti 1282. Un andamento quindi abbastanza costante tra andata e ritorno, seppure nelle partite del girone del ritorno vi sia stata una flessione in negativo a causa probabilmente di quella panchina ancora troppo corta per raggiungere obiettivi ambiziosi come i playoff. Anche se, alcune sconfitte sono risultate molto più pesanti. I due punti persi contro Cremona, nella quarta giornata del ritorno, sono costati tantissimo alla squadra: subire 112 punti e realizzarne soltanto 82 contro l’ultima in classifica, poi retrocessa, ha destabilizzato i giocatori anche dal punto di vista mentale. La sconfitta contro Cremona ha annullato il momento di grande entusiasmo ottenuto grazie alle brillanti vittorie contro Avellino, Trentino, Brindisi e Reggio Emilia. L’errore più grosso, forse, è stato quello di aver perso i punti sul campo delle squadre dirette concorrenti di Fiat Torino, come ad esempio la doppia sconfitta contro Brescia e quelle nel girone di ritorno contro Caserta (e Cremona). Ed, infine, le cinque brutte e pesanti sconfitte consecutive subite nel girone del ritorno hanno inficiato un campionato che fino alla 22° giornata aveva veramente illuso il caloroso tifo torinese che i playoff non fossero così fuori mano per Fiat Torino.

 

E’ stato un peccato, quindi, un’occasione sciupata che la dirigenza parrebbe non volere più sprecare nella prossima stagione. Ed è forse proprio da queste valutazioni che i vertici di Fiat Torino hanno preso la decisione di intraprendere sin da subito un cambiamento societario che è culminato con l’esonero dell’allenatore e del responsabile dell’area tecnica. Chissà se e quali novità, tra le fila dei giocatori, ci riserverà, ora, il patron Forni.

 

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CLASSIFICA FINALE (30a giornata): Milano 46; Venezia 42; Avellino 38; Trentino 36; Sassari e Reggio Emilia 34; Pistoia e Capo d’Orlando 30; Brindisi 28; Brescia, Torino e Varese 26; Caserta 24; Cantù 22; Pesaro 20; Cremona 18.

 

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Foto: © fotosavini (www.flickr.com/photos/fotosavini)

Juve nella storia: sesto scudetto consecutivo, 33 in totale

DI CLAUDIO BENEDETTO – WWW.FOTOEGRAFICO.NET

La Juve entra, se ancora non lo aveva fatto, nella storia… sesto scudetto consecutivo, 33 in totale aldilà di ogni polemica, pratica archiviata con disinvoltura allo Stadium, davanti al proprio pubblico… giusto così!

La cronaca di oggi dice che i bianconeri chiudono la pratica Crotone già nel primo tempo, senza ansia, senza timore alcuno, con grande determinazione, con i gol di Mandzukic e Dybala, arrotondati poi nel secondo da un sempre ottimo Alex Sandro… finale 3-0 e tricolore in ghiaccio, anzi in bacheca!

Via alla festa allora…la seconda in pochi giorni dopo quella per la Coppa Italia di mercoledì scorso: la presentazione dei campioni, uno per uno, la coppa nelle mani del Capitano, il tripudio dei tifosi, il giro di campo, le foto di rito, l’allegria e la gioia che puntualmente si ripetono da sei anni.

Ora tutti si aspettano la vera ciliegina, il Capitano che alza un’altra coppa, quella dei sogni, quella delle grandi orecchie, quella più bella di tutte, quella più faticosa… ma questa è un’altra storia, un’altra data, un altro stadio, il 3 giugno a Cardiff!

Juve allora… avanti con il Triplete, questa volta si può davvero sognare, fino alla fine!

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Tutte le foto di Claudio Benedetto su: http://www.fotoegrafico.net

 

Nessun ritiro forzato per i Granata

I granata probabilmente mercoledì saranno alla Sisport per prepararsi  all’ultimo appuntamento della stagione, domenica allo stadio Grande Torino contro il Sassuolo. Dunque nessun ritiro forzato ad oltranza, al quale ha rinunciato, dopo averlo promesso, l’allenatore Mihailovich. Oggi riposo per il Toro dopo lo scambio di opinioni molto vivace avvenuto ieri al Marassi, dopo la sconfitta,  tra i calciatori  e il tecnico  che era davvero furioso per le’sito della partita.

Forto: Claudio Benedetto www.fotoegrafico.net

I VIGILI SABAUDI SI LAUREANO CAMPIONI ITALIANI ASPMI NEL TIRO A SEGNO

Primo titolo nazionale del 2017 per la compagine gialloblù, che con i suoi tiratori ha la meglio su Milano e Rimini. Dominio assoluto nella carabina

Dopo un avvio di stagione caratterizzato dal secondo posto agli italiani di corsa campestre e dalla terza piazza ai nazionali di nuoto, il Gruppo Sportivo Polizia Municipale di Torino ha conquistato il primo alloro stagionale, trionfando in occasione dell’edizione numero 49 dei campionati ASPMI di tiro a segno, svoltasi a Ravenna sotto la supervisione del responsabile tecnico tricolore Armando Imondi.

La competizione, spalmata sull’arco di tre giornate, ha visto i tiratori sabaudi contendere il trofeo ai loro abilissimi omologhi di Milano e Rimini, superati grazie alla prestazione delle squadre di pistola 10 metri (Franco Grandi e Andrea Scialò), carabina 10 metri e carabina a terra (Cristina Bignami, Giovanni Lorenzo e Gabriele Lamberto). A livello individuale, inoltre, gli atleti piemontesi hanno fatto registrare score strepitosiCristina Bignami si è classificata prima nella carabina a terra (categoria A) e terza nella carabina 10 metri (categoria A), Franco Grandi ha vinto la gara di pistola libera (categoria A) e ha agguantato l’argento nella pistola 10 metri (categoria B), Nunzia Fresolone ha ottenuto un doppio secondo posto nella pistola sportiva e nella pistola 10 metri (categoria B), Gabriele Lamberto si è posizionato terzo nella carabina 3 posizioni (categoria A) e secondo nella carabina 10 metri (categoria A), Giovanni Lorenzo ha dominato le categorie master della carabina 3 posizioni e della carabina 10 metri, al pari di Giovanni Scarpetti, primo nella categoria master della pistola automatica. Da segnalare anche le ottime performance di Andrea Scialò (oro nella pistola 10 metri, categoria A) e di Loredana Tesoro (bronzo nella pistola 10 metri, categoria B). La somma di questi risultati ha consentito al GSPM Torino non solo di laurearsi campione d’Italia, ma anche di gustarsi il primato in tre graduatorie a squadre (carabina 3 posizioni, carabina a terra e carabina 10 metri) e il secondo posto in altre quattro classifiche collettive (pistola 10 metri uomini, pistola 10 metri donne, pistola sportiva, pistola libera).

Durante il campionato, inoltre, a titolo sperimentale, è stata introdotta la specialità “tiro rapido”; anche in questa i tiratori torinesi si sono distinti con il secondo posto individuale di Gabriele Lamberto, il terzo posto individuale di Cristina Bignami, l’argento a squadre femminile e il bronzo a squadre maschile. Al termine della trasferta in landa romagnola, la responsabile di settore, Loredana Tesoro,  recentemente subentrata a Paolo Parecchini, si è detta estremamente soddisfatta per l’esito della competizione: «Il ringraziamento più grande va agli atleti del settore tiro del GSPM Torino, che nonostante i loro impegni personali e lavorativi, alle divergenze di vedute, all’impegno fisico e mentale richiesto dalla disciplina, hanno dato il meglio di sé senza risparmiarsi, dimostrando a tutti cos’è il vero spirito sportivo. Oltre al responsabile tecnico nazionale Armando Imondi, vorrei ringraziare il presidente del tiro a segno nazionale di Ravenna, Gianni Fusci, e tutti i suoi collaboratori per l’ottima organizzazione e la disponibilità dimostrata nei confronti dei partecipanti, sia per le attività sportive che per quelle ricreative. Particolarmente interessanti sono state le visite guidate alla Basilica di San Vitale e al Mausoleo di Galla Placidia, presso cui siamo stati accompagnati da Ivo Angelini, che ci ha gentilmente dedicato il suo tempo. Grazie infine al comandante di Ravenna, Andrea Giacomini, e alla sua vice, Alessandra Bagnara, che hanno partecipato alla cerimonia di premiazione». Il prossimo appuntamento per il GSPM Torino è in programma mercoledì da mercoledì 31 maggio a domenica 4 giugno, quando, a Pesaro, si terranno i campionati italiani ASPMI di pallavolo.