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Blitz della Polizia Municipale in una carrozzeria abusiva. Sequestrate attrezzature e denunciato il conduttore

Avevano ricevuto una serie di segnalazioni anonime circa l’esistenza di una presunta attività abusiva e, nel primo pomeriggio di venerdì, dopo avere effettuato i necessari accertamenti d’ufficio, gli agenti del Comando Territoriale 5 – Borgo Vittoria, Madonna di Campagna, Lucento, Vallette – della Polizia Municipale, unitamente al personale di ARPA, si sono presentati in una carrozzeria in via Ticino dove era in corso il pieno delle attività lavorative.

Tra lo stupore dei tre uomini presenti nell’officina, due italiani e un bengalese, i ‘civich’ hanno fermato i lavori per effettuare un’accurata ispezione dei locali.

All’interno del cortile erano parcheggiate una quarantina di auto, alcune in lavorazione e altre già preparate o in attesa di essere lavorate. Un’altra auto, invece, era all’interno del forno di verniciatura in fase di finitura, mentre sul pavimento del cortile gli agenti hanno trovato vari rottami accatastati.

Il presunto titolare dell’attività, un uomo di nazionalità italiana, è stato sanzionato per esercizio di attività abusiva di carrozzeria non iscritta al registro delle imprese, per un importo di 5.000 euro, mentre le attrezzature presenti nei locali sono state sottoposte a sequestro amministrativo.

Un’altra sanzione di 4.133 euro è stata contestata dagli agenti per la mancanza dei registri di carico e scarico dei rifiuti previsti dalla normativa, mentre il forno utilizzato per la verniciatura è stato posto sotto sequestro giudiziario e il gestore deferito all’autorità giudiziaria ai sensi dell’art. 279 del D.lgs 152/06 per emissioni in atmosfera in assenza del prescritto titolo autorizzativo.

Anche per i proprietari delle auto presenti nel cortile è prevista una sanzione di 86 euro, mentre per l’evasione fiscale dell’attività illegale e per il lavoro nero, così come per tutte le irregolarità che emergeranno da successivi ulteriori accertamenti, saranno inviate le segnalazioni agli organi competenti.

Metro Linea 1: inaugurate oggi le stazioni di Bengasi e Italia 61

 

 

E’ entrato in funzione oggi poco dopo le 13 l’ultimo tratto dal Lingotto al confine con Moncalieri della linea 1 della metropolitana, con le due nuove stazioni Italia 61 e Bengasi. Circa 2 chilometri che si stima possano far crescere i passeggeri di circa 6 milioni l’anno, il 12,5% in più, togliendo dalle strade cittadine 10 mila veicoli.

“Dal primo giorno abbiamo voluto puntare sul trasporto pubblico locale che deve essere competitivo e alternativo all’auto privata”, ha sottolineato la sindaca Chiara Appendino, presente al taglio del nastro insieme all’assessora alla Mobilità della Città Maria Lapietra, all’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte, Marco Gabusi, all’amministratore unico di Infra.To Massimiliano Cudia e al direttore generale Gtt, l’azienda del trasporto pubblico locale, Gabriele Bonfanti.

“Un’opera che contribuisce alla visione di sviluppo di quest’area – ha ricordato Gabusi – Abbiamo necessità di ridare fiducia al trasporto pubblico, che ha fatto un grosso lavoro in questo periodo per servire tutte le persone che hanno necessità di muoversi – ha proseguito -. Oggi diamo a Torino una infrastruttura solida e importante non solo per i torinesi”.

Soddisfatto Massimiliano Cudia di Infra.To – cha ha pur riconosciuto i disagi causati dal lungo cantiere e si è impegnato “dalla prima settimana di maggio ad asfaltare il tratto di via Nizza fra le due stazioni”.








Con l’apertura al pubblico di quest’ultimo tratto Gtt “conta di portare in metro, superata la pandemia, 50 mln di persone l’anno”. Ad affermarlo il direttore generale, Gabriele Bonfanti che ha ricordato come prima del Covid “la metro prima trasportasse 43 milioni di viaggiatori l’anno su un traffico complessivo di 200 milioni di viaggi. Queste due nuove stazioni – ha concluso – sono anche il segno della rinascita della città”.

Sabato al Pala Gianni Asti la Final Six del Campionato italiano di ginnastica ritmica

Anche quest’anno la Federazione Ginnastica d’Italia ha scelto Torino per ospitare la Final Six del Campionato Italiano di ritmica che si terrà sabato 24 al Pala Gianni Asti. La manifestazione, patrocinata dalla Città di Torino, vedrà le migliori sei squadre della Serie A1 sfidarsi in pedana alla conquista dello scudetto. L’organizzazione dell’evento è affidata, come gli anni scorsi, alla ASD Eurogymnica Torino che per l’occasione ha voluto arricchire la giornata con la presenza delle “Farfalle azzurre” che faranno un’esibizione anche in preparazione dei Giochi Olimpici e dei Campionati Mondiali in Giappone.

Ma tornando alla competizione nazionale, a dominare la massima serie nelle tre tappe di regular season, prima il 20 febbraio a Napoli, poi il 6 marzo a Desio e il 20 marzo a Fabriano, è stata ancora una volta la Faber Ginnastica Fabriano, capitanata dall’individualista azzurra Milena Baldassarri insieme alla compagna Sofia Raffaeli, reduce da una medaglia d’argento e una di bronzo alla Coppa del Mondo in Bulgaria. Le altre società qualificate per la finale sono il San Giorgio Desio, l’ASU Udine, la Forza e Coraggio Milano ,l’Iris Giovinazzo e l’Armonia d’Abruzzo.

Nella stessa giornata, si disputeranno i Play Off di A2, durante i quali la terza, la quarta e la quinta classificata nella regular season si giocheranno l’ultimo posto disponibile per salire in A1, dopo la vittoria della Polisportiva Varese e il secondo posto della Moderna Legnano: a conquistare il pass per Torino, la Pontevecchio Bologna, Club Giardino Carpi e l’Auxilium Genova.

Le gare prenderanno il via con la Serie A2 alle 12.15, mentre la A1 inizierà alle 13.30 con le sei finaliste che si affronteranno in un torneo tutti contro tutti. L’evento entrerò nel vivo alle 16 con gli scontri diretti per la conquista dal quarto al sesto posto e per assegnare il tricolore. Sugli spalti non sarà possibile accogliere il pubblico, ma tutti gli appassionati potranno seguire l’evento in diretta televisiva a partire dalle 16 sul Canale 9 ed Eurosport 2. Tutti gli aggiornamenti della Final Six saranno pubblicati su Volare.Tv, sul canale Youtube della Federazione Ginnastica d’Italia, in diretta o in leggera differita.

L’Ulivo del passato non è replicabile

L’Ulivo è ritornato ad essere centrale nel dibattito politico all’interno del centro sinistra

Di una stagione che indubbiamente fu feconda ed importante per quella coalizione. Un tema che era
stato radicalmente rimosso dall’orizzonte politico italiano e che è ritornato di moda con l’arrivo
alla segreteria politica del Partito democratico di Letta. Si tratta di capire, oggi e non ieri, cos’è
l’Ulivo in forma 2.0 come si suol dire. E questo perchè la differenza con il passato è
semplicemente radicale. È cambiata in profondità la geografia politica italiana e sono cambiate,
soprattutto, le dinamiche che permisero concretamente il decollo di quella scommessa politica,
culturale e programmatica. Certo, era ancora una stagione, quella del post tangentopoli, che
chiedeva un “di più” di politica e dove il populismo e l’anti politica non avevano ancora fatto
irruzione in modo così radicale nel panorama pubblico italiano. Tutto il contrario di quello che oggi
è sotto ai nostri occhi. Ecco perchè quando oggi si riparla di Ulivo e di riproporre una visione
ulivista nel campo politico progressista e riformista occorre essere precisi e meno generici.
Perchè sicuramente riparlare di Ulivo è una bella notizia in quanto significa, almeno a livello
simbolico ed emotivo, ricordare appunto una stagione ricca di contenuti della politica italiana. Una
stagione caratterizzata da un vero progetto politico, anche se poi miseramente fallito, e dal
protagonismo di alcune culture politiche che avevano contribuito a costruire e a consolidare la
democrazia italiana. Un progetto politico che coincise anche con il “ritorno” della politica e della
sua vocazione progettuale dopo una fase difficile e complessa che aveva raso al suolo tutti i
partiti che avevano governato il nostro paese per quasi 50 anni. A cominciare dalla vicenda che
aveva coinvolto e caratterizzato la Democrazia Cristiana, e cioè il partito italiano che aveva
contribuito, con la sua presenza, con la sua cultura di governo, con la sua cultura politica e
soprattutto con la sua classe dirigente, a definire e a permeare il sistema politico italiano.
E quindi, l’Ulivo era sinonimo di culture politiche riformiste, di alleanza politica imperniata attorno
ad un progetto di governo e con partiti che incarnavano una autentica storia politica e una
tradizione ideale.
Ora, ripeto, è estremamente difficile, nonchè quasi impossibile, recuperare quella stagione ed
inverarla nell’attuale fase politica italiana perchè, appunto, sono venute meno quasi tutte le
condizioni che l’avevano resa possibile.
Ma, al di là del progetto politico che sarà riproposto e vedremo in quale forma e modalità, è
indubbio che le costanti che l’avevano caratterizzato a metà degli anni ‘90 non hanno più
cittadinanza alcuna nella stagione politica contemporanea. E questo almeno per tre elementi di
fondo. Innanzitutto le culture politiche. Il progetto, almeno così pare di capire, poggerebbe
sull’apporto decisivo e determinante del partito antisistema, anti politico, demagogico e populista
per eccellenza, cioè il partito di Grillo. Anche se con l’ultima torsione, dopo il lungo pellegrinaggio
trasformista post voto 2018, lo si dipinge addirittura come un movimento “liberal moderato”
anche se sempre interprete di un “populismo dolce”. Uno scenario semplicemente impensabile
nella concreta esperienza del primo Ulivo. In secondo luogo la classe dirigente. Su questo
versante è superfluo ogni commento rispetto alla esperienza del passato talmente è profonda la
differenza di qualità. Una classe dirigente che proveniva ancora da partiti organizzati e non da
banali ed improvvisati cartelli elettorali e dove la convenienza momentanea e il trasformismo
politico e parlamentare erano l’eccezione e non la regola come oggi. In ultimo il progetto di
governo. Se nel 1996 il filo rosso che giustificava la scommessa politica era prevalentemente
quello di disegnare un progetto di governo certamente alternativo al centro destra ma fortemente
propositivo e capace di dispiegare una autentica cultura riformista, oggi si tratta prevalentemente
di mettere in piedi una coalizione “contro” qualcuno. Nel caso specifico contro Salvini, la Lega e il
sempreverde sovranismo. E quindi un progetto politico e di governo che si caratterizza per
l’avversità implacabile contro l’avversario di turno e per giustificare la vocazione “governista” della
sinistra. Una concezione, quindi, molto diversa rispetto a quella vissuta e praticata nella stagione
ulivista.
Ecco perchè, forse, è arrivato anche il momento – almeno per chi continua a credere nel progetto
ulivista – di rileggere, seppur criticamente, l’esperienza dell’Ulivo del passato per costruire, oggi,
una coalizione vera e politicamente credibile che non si riduca ad essere solo un pallottoliere
contro il nemico giurato e accusato di ogni nefandezza. Perchè la politica recupera credibilità,
autorevolezza e serietà nella misura in cui non scimmiotta passivamente le ricette del passato ma
sa recuperare da quelle esperienze la scintilla per riproporre, oggi, una nuova e credibile stagione
politica. E questo anche quando si parla del ritorno dell’Ulivo e di ciò che quell’intuizione ha avuto
nella politica italiana.

Giorgio Merlo

Servizi di trasporto di persone con disabilità, a 5T la gestione amministrativa

Sarà in capo a 5T la gestione amministrativa dei servizi di trasporto di persone con disabilità. Lo ha deciso la Giunta Comunale, nella sua riunione odierna, approvando la delibera proposta dalla sindaca Chiara Appendino e dalle assessore Antonietta Di Martino e Maria Lapietra, che ha autorizzato l’individuazione della società in house compartecipata dal Comune di Torino.

Il contratto che avrà una durata di cinque anni ha un importo pari a 1milione e 425mila euro, di cui 470mila euro per i servizi della Divisione Infrastrutture e mobilità e 955mila euro per i servizi della Divisione Servizi educativi.

L’Amministrazione Comunale ha individuato un percorso di esternalizzazione alternativo rispetto alle procedure ad evidenza pubblica,

ritenendo la gestione amministrativa dei servizi di trasporto disabili, studenti e adulti  una delle competenze di 5T, che già da tempo svolge l’attività di gestione integrata dei servizi ausiliari al traffico connessi alla mobilità e all’infomobilità nel territorio della Città di Torino. – spiegano le assessore Antonietta Di Martino e Maria Lapietra – La nuova gestione dei servizi introduce importanti elementi di innovazione e miglioramento per l’operatività, ma anche per l’accessibilità dei servizi da parte degli utenti”.

Si prevede infatti la realizzazione di un’app (IOS & Android) a disposizione delle famiglie, degli studenti e delle scuole per seguire, in tempo reale, il percorso del mezzo di trasporto ottimizzando così i tempi “casa-scuola” e del personale scolastico, che potrà programmare l’accoglienza degli studenti all’ingresso dell’istituto. Il tracciamento del percorso, inoltre, offrirà un maggior senso di sicurezza ai genitori potendo verificare, in ogni momento, lo svolgimento del servizio.

Il sistema sarà in grado di definire in maniera semiautomatica le linee di trasporto e di monitorare l’andamento del servizio e ogni mezzo verrà dotato di smartphone o tablet, connessi col sistema operativo centrale, in grado di recepire disdette e rinunce ridefinendo i percorsi in tempo reale. Per quanto riguarda invece la gestione dei buoni per usufruire del trasporto collettivo a prenotazione per persone diversamente abili, gli utenti avranno a disposizione un portale web e un’app per l’acquisto dei buoni e la prenotazione delle corse.

La gestione centralizzata dei servizi permetterà anche all’Amministrazione cittadina di raccogliere dati sull’utilizzo dei servizi, per organizzare la pianificazione futura.

Progetto Argo: 273 occhi elettronici per garantire maggiore sicurezza. Al l via a maggio l’installazione delle nuove telecamere intelligenti

Presentato questa mattina l’avvio della fase operativa relativa all’installazione delle prime telecamere intelligenti previste dal programma ARGO, un progetto di videosorveglianza per la sicurezza urbana e integrata che prevede il posizionamento di 273 occhi elettronici di ultima generazione, dislocati nei punti strategici della città che andranno a integrare le 107 telecamere già esistenti sul territorio, portandole in totale a 380, con un incremento pari al 300%.

I lavori di installazione delle prime telecamere inizieranno nel mese di maggio nei quartieri di Barriera di Milano e Aurora, aree territoriali delle Circoscrizioni 6 e 7, che da tempo presentano rilevanti problemi di sicurezza urbana.

Per la prima volta, la Città si doterà di un sistema di telecamere mobili a 4 ottiche (4 telecamere in una con visualizzazione a 360° in Real Time) che potranno essere installate in poco tempo, a seconda delle diverse esigenze dettate da tempi e contesti, su specifiche indicazioni del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.

Il nuovo sistema intelligente sarà in grado di individuare le persone corrispondenti a una descrizione preimpostata da remoto, ad esempio indicando come parametri il solo colore degli abiti indossati.

Attraverso la sofisticata e avanzata tecnologia del nuovo sistema di videosorveglianza, oltre incrementare la sicurezza reale e percepita nelle aree più delicate, si potranno snellire i processi investigativi, monitorare fenomeni di mobilità e raccogliere i dati relativi ai flussi utili al miglioramento dei servizi offerti al cittadino.

Il costo complessivo del progetto ammonta a 2,4 milioni di euro di cui, 900 mila euro finanziati dalla Regione Piemonte, 800 mila euro dalla Città di Torino e 700 mila euro dal Ministero degli Interni.

Presenti alla videoconferenza di questa mattina il Prefetto Claudio Palomba, la Sindaca Chiara Appendino, il Comandante della Polizia Municipale, Emiliano Bezzon, e i Presidenti delle Circoscrizioni 6 e 7, Carlotta Salerno e Luca Deri.

Comune di Torino, approvato il rendiconto 2020

Approvato questa mattina dalla Giunta comunale il Rendiconto finanziario ed economico del Comune di Torino, che nelle prossime settimane passerà all’esame della Sala Rossa per la discussione e il sì definitivo.

La gestione dell’esercizio 2020 è stata fortemente caratterizzata dagli eventi conseguenti all’emergenza Covid 19 che hanno comportato la necessità di rimodulare la programmazione di bilancio, intervenendo a sostegno delle categorie fortemente colpite dalle chiusure, sia attraverso riduzione della pressione tributaria sia con contributi specifici.

Nel loro complesso le attività finanziarie comunali hanno consentito di garantire la corretta gestione dell’esercizio ed il mantenimento degli equilibri della gestione. Infatti, i diversi interventi normativi adottati dal Governo hanno permesso all’Ente di disporre di risorse aggiuntive specifiche per talune poste di entrata (imposta di soggiorno, Cosap, IMU, ecc.), di somme destinate ad attività direttamente collegate all’emergenza (fondi sanificazione, sostegno alimentare alle fasce deboli della popolazione, centri estivi, ecc.), nonché del Fondo per garantire le funzioni fondamentali a garanzia del mantenimento degli equilibri complessivi del bilancio.

Rispetto all’esercizio precedente emerge una ulteriore riduzione dei residui attivi (-9,26%) e passivi (-36,61%) grazie ad un’attenta analisi dei presupposti da parte dei settori dell’ente; una forte riduzione dei debiti commerciali, oltre l’80%, ben maggiore del 10% richiesto dal legislatore, con una riduzione dello stock di oltre 100 milioni e un miglioramento dell’indicatore annuale relativo al tempo medio di ritardo ponderato ulteriormente sceso a – 6 giorni. Durante l’esercizio 2020 sono state altresì messe in atto importanti azioni che hanno consentito il reperimento di ulteriori risorse attraverso la rinegoziazione/sospensione dei mutui in ammortamento nonché l’utilizzo semplificato di avanzi e proventi per permessi a costruire.

Ma soprattutto, spiega l’Assessore al bilancio Sergio Rolando “considerata la grave situazione di emergenza sanitaria e sociale, si evidenzia l’accantonamento ad uno specifico fondo per spese legate all’emergenza sociale di 19 milioni di euro. Da sottolineare inoltre che l’amministrazione, seguendo le indicazioni della Corte dei Conti, accantona da anni le risorse relative al maggior recupero del disavanzo (circa 47 milioni di euro), ad oggi non ancora utilizzati”.

L’Assessore Rolando si ritiene “soddisfatto di essere riuscito in un anno così difficile a rispettare tutti i vincoli di finanza pubblica, conseguendo un saldo positivo sia in termini di Risultato di competenza, di equilibri finanziari e di equilibri complessivi”.

Presentati i progetti della Città finanziati dal programma REACT-EU

foto Michele D’Ottavio

E’ stato presentato oggi, nel corso di un incontro on line, il portafoglio di progetti che la Città di Torino realizzerà con il contributo dei fondi europei nell’ambito del pacchetto di assistenza alla ripresa per la coesione e i territorio d’Europa (programma React-EU).

I progetti sono stati illustrati dalla sindaca Chiara Appendino e dagli assessori all’Innovazione Marco Pironti e all’Ambiente Alberto Unia, che hanno rispettivamente il compito di coordinare i processi di decisione politico-amministrativa con le azioni della struttura operativa dell’amministrazione e di coordinare la cabina di regia politico-amministrativa per assicurare l’efficacia del processo di decisione politica mediante il coinvolgimento in itinere di tutti i livelli politici nelle fasi di progressivo affinamento delle scelte progettuali.

Si tratta in totale di 70 milioni di risorse, che finanziano progetti caratterizzati da un approccio green, resiliente, e orientato alla coesione sociale. Nella scelta delle progettualità si è data preferenza a progetti già esecutivi o ad interventi già avviati o di prossimo avvio, finalizzati a contenere o a dare una risposta immediata all’emergenza Covid, che ha fatto emergere in modo più forte le disuguaglianze presenti sul territorio.

Quattro gli assi di azione delle progettualità, rendere concreti i principi di una città Partecipata, Dinamica, Vivibile e Solidale.

Tra le azioni del primo ambito, per una città fatta di cittadine, cittadini e quartieri attivi, sono previsti in totale 5 milioni di euro per la riqualificazione innovativa delle aree verdi circoscrizionali e un milione di euro per le aree verdi centrali.

I progetti per una città più dinamica, ovvero ricca di cultura, innovazione, opportunità e talenti, prevedono interventi per migliorare l’efficienza della macchina comunale, con 2 milioni di euro per l’evoluzione del sistema informativo dei tributi e 1 milione e 500 mila euro per l’evoluzione del sistema informativo dell’edilizia, con l’obiettivo di migliorare la qualità dei servizi offerti dalla PA a cittadini e professionisti.

Per una Torino più vivibile, sono state pensate azioni per una città più accessibile, circolare, sana e verde per un totale di 52 milioni di euro. Tra i progetti previsti segnaliamo interventi di forestazione urbana per un totale di 4 milioni di euro, diverse azioni per migliorare le piste ciclo-pedonali per 10 milioni e mezzo di euro, la realizzazione di aree car-free davanti alla scuole, interventi per la riqualificazione energetica sugli edifici delle scuole superiori (11 milioni e 500 mila euro) e interventi di digitalizzazione ed efficientamento energetico di cinque edifici scolastici di scuola primaria per 13 milioni e 500 mila euro.

Tre milioni e mezzo saranno inoltre destinati al progetto Valdocco Vivibile, nel quale verrà realizzata una riqualificazione ambientale degli spazi pubblici per un quartiere resiliente ai cambiamenti climatici e una migliore qualità della vita, e 3 milioni di euro per il progetto “Abitare e muoversi in sicurezza”, che prevede la riqualificazione di spazi pubblici per realizzare luoghi di qualità per vivere e abitare.

Per una Torino solidale, infine, sono previsti 8 milioni di euro per progetti di sostegno e inclusione sociale.

Pitbull a spasso pericolosamente per strada. Il padrone aggredisce i vigili, denunciato per possesso di armi e droga

Domenica pomeriggio, durante il turno di pattuglia nella zona centro, due agenti del Reparto Operativo Speciale della Polizia Municipale, attirati dai clacson delle auto ferme in coda, hanno visto un cucciolo di Pitbull che passeggiava libero in mezzo alla carreggiata di via XX Settembre. Oltre a rappresentare un pericolo per la propria incolumità, il piccolo cane stava anche intralciando il traffico veicolare.

I due agenti si sono avvicinati al cucciolo per metterlo in sicurezza e nel frattempo sono stati anche attirati dalle urla di un uomo di una certa età in stato di agitazione che richiamava il cane. I ‘civich’, dopo aver intuito che si trattava del padrone del pitbull, in maniera garbata hanno invitato l’uomo a tenere il cucciolo al guinzaglio, tentando di fargli capire che ne andava della sua incolumità.

L’uomo, senza alcun motivo, si è scagliato contro i due vigili, spingendoli e insultandoli in maniera plateale. Gli agenti non hanno ceduto alla provocazione dell’uomo e, sempre con educazione, gli hanno chiesto le generalità e un documento di riconoscimento. La reazione fisica del proprietario del cane è stata ancora più violenta e i vigili hanno dovuto immobilizzare l’uomo.

Il settantatreenne di nazionalità italiana, era in possesso di due coltelli con lame da 8 e 6 centimetri, oltre 3 grammi di sostanza stupefacente (hashish), per cui è stato accompagnato al Comando della Polizia Municipale di via Bologna insieme al cane che è stato accudito dagli agenti fino al rilascio del padrone.

L’uomo, in virtù della sua età, è stato denunciato a piede libero per possesso d’armi, resistenza a Pubblico Ufficiale e detenzione di sostanza stupefacente.

Parco urbano della ‘Clessidra’, approvate ulteriori opere per 100mila euro

La riqualificazione della Clessidra – l’ampio perimetro verde racchiuso tra largo Orbassano, via Tirreno e i corsi De Nicola e Turati, nel territorio della Circoscrizione 1 i cui lavori sono iniziati lo scorso gennaio – potrà contare su altri centomila euro provenienti dai ribassi di gara con i quali potranno essere realizzate ulteriori opere.

Il progetto, che ha visto un coinvolgimento attivo cittadini attraverso lo strumento del Bilancio partecipativo, prevede la realizzazione di percorsi sportivi attrezzati e pedonali con zone relax munite di panche e tavoli e spazi gioco per bambini e adolescenti, l’installazione di gazebo con vasche pensili, la piantumazione di alberi da frutto, la creazione di zone adibite a orto e una nuova area cani.

Con la delibera approvata questa mattina dalla Giunta Comunale viene arricchita l’offerta di verde a disposizione dei cittadini con la messa a dimora di altri alberi, più grandi. Un nuovo impianto di irrigazione automatico, a goccia, assicurerà un migliore attecchimento delle piante e una gestione più economica e sostenibile, mentre l’allargamento di un metro del viale ciclo pedonale, in autobloccanti, consentirà a cittadini e pedoni di muoversi più facilmente all’interno del parco.

E’ infine previsto il ripristino dei prati dopo gli interventi sull’area legati al cantiere.