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In via Fossata un gazebo progettato con i bambine e dei bambini della scuola dell’infanzia De Panis

Le bambine e i bambini protagonisti di un progetto per riportare la bellezza nei luoghi da riqualificare e generare occasioni di incontro e dialogo tra le persone.

Nella scuola dell’infanzia De Panis in via Ala di Stura 23, i bimbi di 4 e 5 anni hanno partecipato alla ideazione del progetto per la realizzazione del gazebo previsto per un’area di sosta in via Fossata.

Ri- prendere la bellezza di un’idea e ri- dare la bellezza ad un luogo è il claim del progetto Co-City ‘Adottiamo via Fossata bambini e bambini delle sezioni di 4 e 5 anni’ presentato nell’anno scolastico 2019/20.

I bimbi hanno disegnato le figure che, opportunamente lavorate, sono state incise sulla copertura della costruzione in acciaio formata da 36 formelle (delle dimensione di 75×75 cm) per creare suggestioni verso l’alto e giochi d’ombra proiettati a terra.

Il testo della filastrocca Il cielo è di tutti di Gianni Rodari – suggerita dall’ideatore del gazebo ‘con la gatta sul tetto’ l’architetto del paesaggio della Città di Torino Ferruccio Capitani – ha ispirato le bambine e i bambini.

Per sollecitare la loro curiosità è stato organizzato un piccolo sopralluogo e per conoscere sguardi e linguaggi diversi (musicale, gestuale, mimico) sul tema del cielo e della terra individuato per la realizzazione dei pannelli di copertura del gazebo – così come recita la filastrocca – un piccolo gruppo delle quattro sezioni ha partecipato a un laboratorio con un’animatrice e due mediatrici culturali.

La struttura sarà inaugurata, domani, mercoledì 16 giugno alle ore 9, accesso da via Ala di Stura 23, con la partecipazione dell’assessora all’Istruzione Antonietta Di Martino.

In questo ambito del progetto Co-City è stato superato il perimetro della scuola dell’infanzia per proseguire il percorso sensoriale del cortile, basato essenzialmente sul tatto. Le piante, che saranno opportunamente messe a dimora dopo l’estate, daranno la possibilità ai piccoli di abbracciare gli altri sensi: dalla vista (per composizione e volumetrie) e dall’udito (col fruscio) con le piante tintorie e ornamentali, al gusto e all’olfatto con le aromatiche.

“Riportare la bellezza in un luogo, grazie alla progettazione partecipata delle bambine e dei bambini, e restituirlo alla collettività ha una valenza educativa e sociale perché i piccoli diventano parte attiva del cambiamento, mettendo in atto quei comportamenti di cura, rispetto e piacere che un tessuto cittadino bello può ispirare” sottolinea Di Martino.

Diverse le ragioni che hanno portato alla realizzazione del gazebo.

L’area oggi ha bisogno di essere riqualificata e i bambini, attraverso le attività svolte con le insegnati, hanno mosso i primi passi di un percorso che li porterà ad essere parte attiva della società capaci di contrastare i cambiamenti climatici.

La struttura, inoltre, interpreta la necessità di realizzare luoghi di comfort climatico dove trovare rifugio nei momenti più caldi della giornata e l’ombra, quando prodotta dalla presenza della vegetazione, incide sul microclima complessivo mitigando il calore riflesso dalle pavimentazioni soprattutto se scure.

Anche la scelta del colore rosso con cui è stato decorato il gazebo non è casuale: è visibile anche da lontano; è un rosso corallo, animale dalle sembianze vegetali o minerali simbolo della diversità e della facilità di errore quando si giudica frettolosamente e superficialmente solo dall’apparenza, oltre ad essere una delle forme viventi che con l’innalzarsi delle temperature è a rischio di estinzione nei nostri mari.

L’interesse della scuola sulla vivibilità di via Fossata risale alla fine degli anni Novanta quando ha partecipato al progetto Comenius – azione 1 “Per una scuola più sostenibile in una città più abitabile” nell’ambito di uno scambio europeo con scuole di Barcellona e Stoccolma. Nel 2020 è stata messa in sicurezza una porzione di spazio nell’area dei bagolari ed è stato realizzato un percorso sensoriale di sette metri composto da vasche di cemento, tre delle quali contengono materiali diversi scelti tenendo conto degli interessi dei bambini.

Via libera dalla Giunta al piano React-Eu

Ottanta milioni di euro da investire in transizione verde e digitale, riqualificazione energetica, solidarietà sociale e potenziamento della macchina amministrativa

Approvato questa mattina dall’esecutivo di Palazzo civico il piano di opere che saranno finanziate con i fondi europei del programma React-Eu, che ha destinato al capoluogo piemontese 66 milioni e 430mila euro per iniziative relative alla transizione verde e digitale, 8 milioni 570mila euro per interventi finalizzati al rafforzamento sociale e occupazionale, oltre a 4 milioni e 800mila euro per l’assistenza tecnica e capacity building.

Insieme a queste risorse, importanti per la nostra città nella fase di ripresa economica e transizione post pandemica, Torino potrà contare anche su “progetti flagship” individuati a livello nazionale come, ad esempio, il progetto Valentino, che prevede un investimento 100 milioni di euro in sei anni per realizzare interventi di riqualificazione, tra cui le opere necessarie per trasferire nel complesso di Torino Esposizioni la sede della Biblioteca civica centrale, creando anche nuovi spazi per attività culturali, espositive e didattiche.

“L’entità delle risorse assegnate a Torino attraverso il programma React-Eu è aumentata a doppia cifra rispetto alle stime iniziali, grazie soprattutto all’attività progettuale dell’Amministrazione comunale svolta nell’ambito della transizione verde e digitale: e sulle tematiche dell’ambiente, delle infrastrutture energetiche, dei trasporti sostenibili, dell’inclusione sociale, delle tecnologie dell’informazione, evidenzia la sindaca Chiara Appendino. Inoltre, come preannunciato qualche mese fa, il pacchetto React-EU di Torino ci permetterà di introdurre nella macchina comunale nuove competenze e di assumere mille giovani laureati entro il 2023”.

“Abbiamo lavorato affinchè fossimo pronti appena ufficializzata l’attribuzione dei fondi ed entro l’estate si partirà con i primi affidamenti e i primi bandi per l’assunzione del nuovo personale, sottolinea l’assessore all’innovazione, Marco Pironti. La scelta ha rappresentato il giusto equilibrio tra importanza strategica dei progetti e la loro realizzabilità entro le scadenze previste. Sarà una grande sfida che non può non essere vinta dalla nostra città, abbiamo tutte le competenze, le capacità e la voglia di ripartire”.

Il programma React-Eu, previsto nell’ambito del pacchetto di misure europee finalizzate ad aiutare i Paesi dell’Unione nella fase di ripresa post Covid, rappresenta un’anticipazione di fondi aggiuntivi per la Politica di Coesione 2014-2020, in attesa della piena operatività della programmazione dei fondi strutturali europei 2021-27 e del PNRR.
A Torino sono stati assegnati, come detto, 79 milioni e 800mila euro, ai quali andranno aggiunte quote di cofinanziamento nazionale, non ancora quantificate.

L’Ambasciatore dell’Argentina a Palazzo civico

La sindaca Chiara Appendino e l’assessore Marco Giusta hanno incontrato oggi a Palazzo Civico l’Ambasciatore argentino in Italia  Roberto Manuel Carlés.

L’incontro ha offerto l’occasione per un proficuo confronto sulle numerose contiguità culturali tra Torino e le città argentine con cui Torino vanta una tradizione storica di cooperazione e scambio in particolare Cordoba (gemellata nel 1986 e con la quale Torino ha firmato un accordo di collaborazione in materia economica, culturale, sanitaria e di trasporti nel 2003), Rosario (con cui abbiamo firmato un accordo di collaborazione nel 2011 e con cui siamo partner di un progetto di cooperazione decentrata sul tema rifiuti solidi finanziato dalla rete Metropolis) e Buenos Aires (con cui abbiamo firmato un accordo di collaborazione nel 2010 – oggi scaduto – in ambito arte, cultura, turismo e diffusione della scienza).

In Argentina vivono ancora oggi molti piemontesi: il piatto tipico di Cordoba è la bagna caoda a cui dedicano anche dei festival.

L’Ambasciatore ha sottolineato l’interesse della Città di Rosario di rivitalizzare l’accordo di cooperazione del 2011 sia attraverso la valorizzazione della coprogettazione già avviata dagli uffici delle due città in materia di servizi pubblici essenziali, sia attraverso il rilancio della collaborazione sulle politiche giovanili (oggetto del progetto europeo mIRANDO al Mundo), sia attraverso l’apertura della cooperazione interculturale.

L’Ambasciatore ha manifestato interesse anche alle tematiche della transizione ecologica ed energetica su cui il sistema torinese ha molto da offrire.

 

 

Roberto Manuel Carlés ha proseguito la sua visita a Torino dove aveva in programma anche un incontro con i Rettori dell’Università e del Politecnico.

 

Il 14 giugno la Mole si tinge di rosso

Lunedì 14 giugno, in occasione della Giornata Mondiale del donatore di sangue, la Mole Antonelliana verrà illuminata di rosso.

L’iniziativa vuole richiamare l’attenzione sull’importanza del Dono del Sangue, gesto sempre più importante per supportare il Servizio Sanitario Nazionale, e ringraziare al tempo stesso coloro che questo gesto già lo compiono.

Il sangue è un componente dell’organismo indispensabile alla vita, ma non riproducibile in laboratorio.
In Italia servono mediamente 8000 unità di sangue al giorno: per molti malati costituisce un fattore unico e insostituibile di sopravvivenza, basti pensare, per fare un esempio, che per un trapianto di fegato possono essere necessarie più di cinquanta sacche di sangue ed emocomponenti.

Fare questo “dono” permette quindi di poter potenzialmente salvare innumerevoli vite, e al tempo stesso garantisce a chi lo fa un costante monitoraggio della propria salute, poichè la sicurezza trasfusionale si basa prima di tutto sulla selezione dei donatori ed ha come obiettivi fondamentali la tutela della salute di chi dona e quella di chi riceve.

Donare sangue è un gesto nobile, che chiunque può provare a fare.

Gli esami preliminari alla donazione, svolti in ambienti sicuri e sanificati, possono essere prenotati telefonicamente attraverso i numeri AVIS 011613341 e 0119661668, oppure scrivendo alla mail donatori@avistorino.it

Maggiori informazioni su www.avistorino.it

Controlli sui trasporti abusivi di merci e di persone. Denunce, sanzioni e sequestri

Durante un servizio ordinario di polizia stradale in corso Vercelli, gli agenti del Reparto Sicurezza Stradale Integrata della Polizia Municipale hanno accertato un trasporto abusivo di rifiuti edili.

I rifiuti, derivanti da un’attività di ristrutturazione edilizia, erano trasportati su un autocarro. Il mezzo è stato condotto al deposito AMIAT per la verifica del peso del veicolo, a seguito della quale è emerso che superava i limiti di massa consentiti di 570 chilogrammi, equivalente a un eccesso di oltre il 20%.

Il conducente, oltre a essere stato sanzionato per il sovraccarico, per un importo di 173 euro, ai sensi dell’articolo 167 del Codice della strada, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria ai sensi degli articoli 212 e 256 del Testo Unico Ambientale (D.L.vo n. 152/06) per attività di gestione dei rifiuti non autorizzata. Il veicolo utilizzato per il trasporto è stato posto sotto sequestro.

 In via Sacchi invece, nei pressi della Stazione Porta Nuova, durante un servizio mirato alla repressione dell’abusivismo nel trasporto di persone, sempre gli agenti del Reparto Sicurezza Stradale Integrata hanno notato un veicolo che caricava due passeggeri e, dopo averlo seguito per tutta la tratta, lo hanno fermato. Dal controllo è emerso che il trasporto non era stato regolarmente annotato sul foglio di servizio, pertanto, al conducente è stata comminata una sanzione di 173 euro, per servizio di ‘noleggio con conducente’ irregolare, ai sensi dell’art. 85 del Codice della Strada.

Il veicolo è stato sottoposto a fermo amministrativo e la carta di circolazione ritirata ai fini della sospensione da 2 a 8 mesi.

Scippo in pieno centro,minorenne fermato e denunciato dalla Polizia municipale

Mercoledì pomeriggio, in Piazza Valdo Fusi, nei pressi della Camera di Commercio, un gruppo di ragazzi è stato avvicinato da alcuni giovani extracomunitari con il pretesto di offrirgli del fumo.

Infastiditi dall’insistenza di quell’offerta, i giovani italiani si sono allontanati, ma sono stati seguiti da due ragazzi del gruppo di molestatori che hanno bloccato uno di loro e gli hanno strappato la catenina d’oro.

Lo scippatore è scappato verso via Giolitti, inseguito dalla vittima dello scippo e dai suoi amici. Una volta raggiunto, lo hanno bloccato e si sono fatti restituire la collanina, ma nel frattempo sono stati raggiunti e aggrediti dai compagni del ladro che lo hanno aiutato a fuggire nuovamente.

A quel punto sono intervenuti gli agenti del Comando Territoriale I – Centro, Crocetta – della Polizia Municipale che hanno immediatamente allertato i colleghi del Reparto Operativo Specialistico che in poco tempo hanno individuato e fermato il sospettato dello scippo descritto dalla vittima.

Il diciassettenne di nazionalità marocchina è stato accompagnato al Comando di Via Bologna e, dopo aver sentito il Pubblico Ministero del Tribunale dei Minori di turno, il giovane è stato denunciato per ‘rapina in concorso’ in stato di libertà.

Uno scambio di sguardi e scatta la rissa. Una minorenne indagata per lesioni personali e violenza privata

Durante un servizio di pattuglia a piedi nella zona centrale della città, all’altezza del civico 23 di via Giolitti, gli agenti del Comando Territoriale V -Borgo Vittoria – Madonna di Campagna – Lucento – Vallette – della Polizia Municipale sono stati avvicinati da due ragazze di nazionalità italiana, entrambe minorenni, che hanno dichiarato di essere state aggredite e malmenate da un gruppo di ragazzi davanti alla Camera di Commercio, in piazzale Valdo Fusi, all’angolo con via San Francesco da Paola.

Le due giovani hanno fornito la descrizione di un’altra ragazza, facente parte del gruppo degli aggressori.

I ‘civich’, insieme alle due ragazze, si sono recati sul luogo dell’aggressione e, su loro indicazione, hanno individuato la ragazza aggreditrice. La giovane era priva di documenti e, pertanto, è stata accompagnata al Comando di via Bologna per l’identificazione.

Dalle testimonianze raccolte dagli agenti del Reparto di Polizia Giudiziaria e del Reparto di Prossimità sembrerebbe che a innescare la rabbia dell’aggreditrice sarebbe stato un ‘mal digerito’ scambio di sguardi con l’aggredita. Pertanto, insieme ad altri giovani, la ragazza avrebbe riversato sulla giovane una serie di percosse e successivamente l’avrebbe anche tirata per i capelli. Sempre secondo alcune testimonianze, un altro gruppo di ragazzi, approfittando della situazione confusa, avrebbero sottratto la borsa alla ragazza picchiata. Poco dopo la borsa è stata ritrovata, mancante di 40 euro, di una sigaretta elettronica e di una cover del telefonino.

A seguito dell’aggressione la giovane derubata è stata trasportata in ambulanza all’ospedale Gradenigo dove i medici hanno giudicato guaribile in 6 giorni il trauma cranico non commotivo dovuto alle percosse.

L’aggreditrice, una giovane di nazionalità italiana del 2004, in presenza dei genitori, è stata indagata per lesioni personali e violenza privata.

Norme anti Covd-19 disattese, circolo privato chiuso per 5 giorni

Nella serata di ieri, dopo molte segnalazioni pervenute da parte dei residenti, gli agenti della Polizia Commerciale della Polizia Municipale hanno effettuato un controllo in un Circolo privato in via Trecate.

Il Circolo, già in periodo pre pandemico, proprio in funzione delle numerose lamentele, era già stato oggetto di attenzioni da parte dei ‘civich’.

Gli agenti, intervenuti in abiti civili, hanno accertato la presenza di 40 clienti che ballavano in pista, attività tuttora vietata dalle norme per il contrasto alla diffusione del Coronavirus, completamente inosservanti dell’obbligo di distanziamento interpersonale.

All’interno del locale non era nemmeno presente il registro delle presenze previsto dalle linee guida governative.

Il responsabile del Circolo è stato sanzionato ai sensi della normativa per il contenimento del Covid-19 ed il locale chiuso per 5 giorni.

Falchera, nuovo presidio della Polizia Municipale

È stato inaugurato oggi pomeriggio il nuovo sportello di Polizia Municipale nel quartiere Falchera in via degli Abeti n°12/2.

Si tratta di un nuovo presidio territoriale progettato, condiviso e realizzato insieme all’Associazione di Volontariato Damamar che gestisce la ex scuola di Via degli Abeti e ne ha messo a disposizione gli spazi necessari. E’ un’idea che nasce congiuntamente tra l’Associazione, i Servizi Sociali e la Polizia Municipale per dare un’idea polivalenza e di approccio di prossimità in senso più ampio.

Oltre ad essere un presidio territoriale, l’ufficio svolge funzioni amministrative e di supporto al cittadino. In questa sede è possibile presentare reclami, ritirare notifiche, segnalare irregolarità sul territorio effettuare richieste di controllo e intervento o semplicemente richiedere informazioni di ogni genere.

Il nuovo presidio di Via degli Abeti, già attivo dal 24 maggio, va a integrare la logistica degli uffici del Comando Territoriale VI – Barriera di Milano, Regio Parco, Barca, Bertolla, Falchera, Rebaudengo, Villaretto – di Via Leoncavallo n°17 ed è aperto ogni martedì e giovedì dalle 10,00 alle 12,00.

All’incontro sono intervenuti la Sindaca, Chiara Appendino, la Vice Sindaca, Sonia Schellino, il Comandante della Polizia Municipale, Emiliano Bezzon e la Presidente della Circoscrizione 6, Carlotta Salerno.

Ciclovie Urbane, dalla Giunta via libera al progetto di completamento e manutenzione delle piste ciclabili

La Giunta Comunale, su proposta dell’assessora Maria Lapietra, ha approvato questa mattina il progetto esecutivo che porterà al completamento e alla manutenzione di alcuni tratti della rete ciclabile cittadina.

L’obiettivo dell’Amministrazione è di sviluppare, in questa fase, una rete per la pendolarità e ciclabilità, ovvero funzionale agli spostamenti sistematici legati a esigenze inerenti lavoro e/o studio. Per questa ragione il progetto prevede prioritariamente percorsi ciclabili su strada affiancati ai marciapiedi, con la definizione di banchine di protezione nei punti di conflitto con i principali incroci attraversati.

A tal fine la Città ha sviluppato un piano preliminare, nell’ambito della revisione del Biciplan (in corso di studio), in cui sono stati individuati tre livelli di intervento: uno che riguarda assi ciclabili di nuova realizzazione (sia interni, sia di connessione con i limitrofi Comuni della Città Metropolitana), uno relativo al proseguimento dei controviali velocità 20Km/h e uno appunto relativo al completamento e alla manutenzione delle piste che è l’oggetto del  progetto appena approvato.

Nella sfera delle previsioni del Piano della Mobilità Ciclabile e in relazione sia al progetto Rete Ciclabile Emergenziale, sia agli elaborati grafici predisposti dal Servizio Mobilità Dolce, in collaborazione e su indicazione della Consulta della Mobilità Ciclistica e delle circoscrizioni, sono stati così individuati alcuni tratti degli itinerari ciclabili di distribuzione, di primo e secondo livello, che hanno presentato problematiche dal punto di vista della sicurezza, sia pedonale che ciclabile, e di cui quindi si è definito il completamento e il miglioramento, attraverso la realizzazione di nuovi tratti di percorso, ridefinendone la segnaletica e le tipologie, oltre che con opere di manutenzione e riqualificazione urbana, al fine di portare alla risoluzione di alcune situazioni critiche definite “punti neri” sull’intero territorio cittadino.

Tra i punti interessati dall’intervento di completamento previsto dal progetto troviamo: corso Svizzera, nel tratto compreso tra corso Regina Margherita e via Nole (corrispondente alla circolare 2 prevista dal Biciplan), che vedrà la realizzazione di due piste monodirezionali; via Nole, che accoglierà una pista bidirezionale tra corso Svizzera e il Parco Dora, parte quindi della Green Belt, utile collegamento al polo del Pier della Francesca e all’ospedale Amedeo di Savoia; corso Lecce, che sarà dotato di una pista monodirezionale sul controviale ovest nel tratto compreso tra corso Regina Margherita e piazza Rivoli; corso Stati Uniti si arricchirà con la sistemazione di 2 ciclabili monodirezionali nel tratto tra corso Re Umberto e via Sacchi, mentre nel tratto tra corso Re Umberto e corso Castelfidardo sarà creata una corsia ciclabile monodirezionale sul lato sud; via Giordano Bruno infine vedrà il completamento del tratto bidirezionale con annesso marciapiede, tra via Filadelfia e via Pio Settimo.

Per quanto riguarda gli interventi che interesseranno sia corso Svizzera che via Giordano Bruno, particolare attenzione sarà posta nella realizzazione dei restringimenti di carreggiata previsti, che avranno anche funzione di moderazione del traffico.

Il costo per la realizzazione del progetto “Decreto Ciclovie Urbane – Completamento e Manutenzione Piste Ciclabili”, ammonta a 1 milione di Euro, che saranno interamente finanziati mediante i fondi assegnati ai Comuni con Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 12 agosto 2020, pubblicato in G.U. il 10 ottobre 2020, e destinati a interventi concernenti la sicurezza della circolazione ciclistica cittadina, per la quale alla Città di Torino sono stati assegnati complessivamente Euro 4.941.527,44.