PRIMA PAGINA- Pagina 804

Maltempo, emergenza finita ma il meteo volge al peggio

alluvione2alluI volontari impegnati sul territorio sono stati circa 800 ed alle amministrazioni comunali e provinciali colpite dalle piogge sono stati forniti 12 mila sacchetti di juta, di cui 10mila pieni di sabbia, e 850 metri di barriera antiesondazione

 

E’ appena finita l’emergenza maltempo sul Piemonte e i bollettini meteo annunciano già un nuovo peggioramento meteo nella notte tra venerdì e sabato, quando tornerà la pioggia. La Regione Piemonte ha calcolato che i danni subiti dai territori colpiti ammontino a 100 milioni di euro. Oltre un centinaio le famiglie evacuate e un morto nel Biellese, il bilancio è drammatico.

 

La Regione ha comunicato  che i volontari impegnati sul territorio sono stati circa 800 ed alle amministrazioni comunali e provinciali colpite dalle piogge sono stati forniti 12 mila sacchetti di juta, di cui 10mila pieni di sabbia, e 850 metri di barriera antiesondazione, di cui 750 gonfiabili.

 

Tra le aree più colpite il VCO con l’esondazione del Lago Maggiore e del Lago d’Orta, l’interruzione per 36 ore delle linee ferroviarie Domodossola-Milano e Domodossola-Novara; nel Vercellese si è verificato lo straripamento dei fiumi Sesia e Agogna; nell’Alessandrino l’isolamento di circa 150 persone in Val Borbera, in seguito alla chiusura precauzionale delle strade. Allagamenti e disagi diffusi anche nell’Astigiano e nel Cuneese.

 

L’assessore all’Ambiente, Alberto Valmaggia ha relazionato nella seduta congiunta delle Commissioni II e V del Consiglio regionale, durante la quale ha annunciato che il Piano di gestione del rischio di alluvioni sarà adottato dal Comitato istituzionale dell’Autorità di Bacino del Po entro la fine di quest’anno, per poi essere approvato in via definitiva a fine 2015.  I Comuni in difficoltà per i temporali di metà ottobre/inizio novembre sono un centinaio: 85 in provincia di Alessandria e 10 nel Verbano Cusio Ossola. I danni pubblici subiti ammontano a oltre 100 milioni di euro. Circa 10 milioni sono stati spesi nell’immediato con ordinanze dei sindaci. Si prevede una spesa di 40 milioni nel breve periodo e i restanti 50 per la sistemazione nel medio periodo.

 

“Gli ultimi eventi di maltempo in Piemonte – ha detto Valmaggia – sono stati caratterizzati da una straordinaria intensità, unita alla localizzazione delle precipitazioni: i picchi registrati di 40 centimetri di acqua, caduti in sei ore, sono valori eccezionali ”. Di qui la necessità di predisporre interventi strutturali, piani e programmi di intervento. Con risorse proprie della Regione si stanno predisponendo delle mappe della pericolosità e del rischio.

 

Oggi in Piemonte i Comuni dotati di piano regolatore, aggiornato rispetto alle tematiche del dissesto idrogeologico, e adeguati al relativo Piano d’assetto del 2001, sono circa 770: quasi il 64%, per più di 4 milioni di abitanti. Un altro 20% è in itinere, nella fase di verifica del dissesto o nell’iter di approvazione urbanistico. Le opere previste dalle politiche di difesa del suolo a partire dal 1994 nei nodi più critici del Piemonte sono completate per circa il 70%, per una spesa che si aggira intorno al mezzo miliardo di euro: si è passati dai 40 chilometri di argini prima del ’94 ai 600 di oggi.

 

 (Fonte: www.regione.piemonte.it)

 

 

 

C’è una Torino vincente a 500 milioni di km dalla Terra

ROSETTA1ROESTTA GARDINILa missione era partita per lo spazio il 2 marzo 2004, e la progettazione era iniziata vent’anni fa. Dal veicolo madre è stato sganciato il lander Philae, atterrato sulla cometa. Con una trivella unica al mondo (made in Torino) si potranno effettuare i carotaggi che renderanno possibili i più importanti esperimenti programmati

 

La missione spaziale Rosetta vede un’ampia partecipazione piemontese dal punto di vista tecnologico.Dopo aver viaggiato per 10 anni nello spazio, il lander di Rosetta, sonda dell’Agenzia spaziale europea è atterrato sulla cometa 67P  Churyumov-Gersimenko per raccogliere campioni per spiegare i misteri della nascita dell’Universo. Bruno Gardini, (nella foto) piemontese della provincia di Cuneo, project manager per 15 anni del progetto ha raggiunto un traguardo senza precedenti nella storia: l’atterraggio di un modulo terrestre su una cometa a 500 milioni di chilometri dalla Terra ed a 600 milioni di chilometri dal Sole.

 

La missione Rosetta era partita per lo spazio  il 2 marzo 2004, e la progettazione era iniziata vent’anni fa. Dal veicolo madre Rosetta è stato sganciato il lander Philae, atterrato sulla cometa. Con una trivella unica al mondo (made in Torino) si potranno effettuare i carotaggi che renderanno possibili i più importanti esperimenti programmati. Rosetta e Philae lavoreranno in sinergia inviando una valanga di dati sulla Terra.

 

Il lander Philae è «saldamente ancorato» al nucleo della cometa 67/P , è atterrato a soli 4 centimetri dal punto previsto: sono le ottime notizie dal centro di controllo di Philae a Colonia, trasmesse nella diretta dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa). «Confermiamo che il lander è sulla superficie della cometa», ha detto il responsabile delle operazioni della missione Rosetta, Andrea Accomazzo, dal centro di controllo dell’Esa a Darmstadt.

 

Gardini ha evidenziato “il contributo italiano preminente con Thales Alenia Space che a Torino ha proceduto all’integrazione del veicolo spaziale e poi con Selex Galileo, le Università di Padova e Federico II di Napoli e l’Istituto nazionale di astrofisica di Roma”.«Da una parte sono sollevato – aggiunge il project manager – ma adesso bisogna fare qualche passo in più e speriamo che vada tutto bene. Ora l’importante sono i risultati scientifici, quello sarà il momento cruciale, quello che io, e non solo io, aspetto con ansia”.

 

ROSETTA, I MISTERI DELLE COMETE

 

Obiettivi Scientifici

Il principale obiettivo scientifico della missione è la comprensione dell’origine delle comete e delle relazioni tra la loro composizione e la materia interstellare quali elementi fondamentali per potere risalire alle origini del Sistema Solare. La ricerca di materiali inalterati si ottiene tramite l’esplorazione cometaria poiché le zone esterne del Sistema Solare contengono materiale ricco di sostanze volatili che non è stato processato nelle zone interne caratterizzate da alte temperature. L’esplorazione della cometa consiste nella caratterizzazione del suo nucleo e della chioma, la determinazione delle loro proprietà dinamiche, lo studio della morfologia e della composizione. In particolare, lo studio della mineralogia e dei rapporti isotopici degli elementi volatili e refrattari del nucleo fornirà informazioni preziose sulla composizione della nebulosa che, nei modelli correnti, si pensa sia stata all’origine del Sistema Solare. Per raggiungere questi obiettivi la navicella orbiterà a lungo attorno alla cometa, seguendola nel suo viaggio di avvicinamento e poi di allontanamento dal Sole, mentre il lander Philae, una volta atterrato sulla cometa, permetterà di effettuare misure in-situ e di campionare del materiale alla superficie del nucleo per una analisi chimico-mineralogica dettagliata.

 

Contributo Italiano

La partecipazione italiana alla missione Rosetta consiste di tre strumenti scientifici dell’orbiter: VIRTIS (Visual InfraRed and Thermal Imaging Spectrometer) il cui PI è il Dott. Fabrizio Capaccioni dell’IAPS (INAF Roma), GIADA (Grain Impact Analyser and Dust Accumulator) il cui PI è la Dott.ssa Alessandra Rotundi dell’Università “Parthenope” di Napoli e la WAC (Wide Angle Camera) di OSIRIS del Prof. Cesare Barbieri dell’Università di Padova (PI Dr. Holger Sierks, MP Institute fur Sonnensystem). A bordo del lander, è italiano il sistema di acquisizione e distribuzione dei campioni (SD2), realizzato da Galileo Avionica ed il cui PI è la Prof.ssa Amalia Ercoli Finzi del Politecnico di Milano, ed il sottosistema dei pannelli solari (Politecnico di Milano). L’Italia ha anche fornito manpower al Lander Project Team.

 

(Fonte: www.asi.it)

 

Il venerdì nero dei trasporti: occhio alle fasce orarie

TRAM GMADRELo sciopero indetto dai Cobas coinvolgerà aerei, treni e il trasporto pubblico locale

 

È in programma per tutta la giornata di venerdì 14, in fasce orarie differenti a seconda dei mezzi pubblici,  il nuovo sciopero generale dei trasporti indetto dai Cobas e da altre sigle sindacali (tra cui Usb e Cub) in segno di protesta contro le politiche del governo. Chi dovrà spostarsi con i mezzi di trasporto pubblico andrà incontro a possibili (probabili) disagi.

 

Treni
La mobilitazione riguarderà per l’intera giornata il servizio ferroviario: Trenitalia garantirà unicamente i servizi minimi nel trasporto locale dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21, insieme con alcuni treni a lunga percorrenza.

 

Voli aerei
Incrociano le braccia per l’intera giornata anche i lavoratori del comparto aereo. Nel dettaglio, la protesta degli assistenti di volo di Easyjet durerà 24 ore, quella del personale di Techno Sky dalle 8 alle 12, mentre quella dei dipendenti Alitalia – Cai dalle 12 alle 18.

 

Trasporto pubblico locale
Modalità diverse a secondo delle città, a Torino la protesta influirà sui servizi di Gtt dalle 18 alle 22.

 

(Foto: il Torinese)

Pasticcio Tav, la telefonata di Renzi: “Voglio chiarezza”

Il ministro Lupi: “confermo davanti al Parlamento che le spese sono statie fissate”

 

messori

 

Telefonata del Premier Matteo Renzi al senatore Pd Stefano Esposito, di prima mattina: “Ore 7,45,  Renzi in partenza per l’Australia, per chiedermi notizie sulla mia posizione sul tema dei costi Tav”. A scriverlo è lo stesso parlamentare torinese, su Facebook. Dice  Esposito. “Mi ha chiesto entro oggi una nota puntuale e mi ha dato appuntamento, al suo rientro dall’Australia, tra martedi’ e mercoledi’ per fare il punto e chiarire quanto avvenuto. Dopo la pessima giornata di ieri un segnale di attenzione che mi conferma di aver fatto bene a non arrendermi alla superficialita’ sui costi della Torino-Lione.Non posso che ringraziare il presidente Renzi per l’attenzione”. In effetti la vicenda dei costi della Tav è un gran pasticcio.

 

«Il costo finale della Torino-Lione non è ancora determinabile con precisione: ci sono fattori ancora incerti e soltanto quando ci sarà una certificazione si potrà stabilire con certezza». È quanto afferma Marcello Messori (nella foto) presidente del gruppo Fs durante l’audizione alla commissione Trasporti del Senato sui costi  lievitati o presunti tali non si sa della Torino-Lione.

 

Per Messori esiste anche incertezza sui ricavi futuri dell’opera perché l’analisi costi benefici è stata fatta prima della crisi e ora il quadro è cambiato decisamente. Comunque l’opera è tra quelle considerate  strategiche dall’Ue e proprio per questo motivo è indispensabile una certificazione terza per poter chiedere fondi all’Ue.  

 

Sulla necessità dell’opera non ha dubbi il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi: “Tra le priorità del Governo c’è la Torino-Lione e confermo che i costi sono stati fissati e che a febbraio-marzo su questi costi Francia e Italia chiederanno il co-finanziamento all’Europa”. Lo ha detto ieri in Parlamento.

Il Comune cerca un palazzo unico (senza costruirne uno nuovo)

palazzo civicoServe un edificio adatto allo scopo, che non necessiti di eccessive ristrutturazioni. Si parla con una certa insistenza dello stabile  di corso Ferrucci, ex Fiat

 

Non si arriverà a tanto. No, il Comune non costruirà come la Regione, un suo grattacielo in cui raccogliere tutti gli uffici e i dipendenti. Ma un minimo di razionalizzazione dei costi è necessaria, in questo clima di crisi nera. E così l’intento di Palazzo Civico è quello di vendere almeno due dei propri palazzi trasferendo  circa 1.500 degi 12mila mila dipendenti municipali in un unico edificio comunale, non ancora meglio identificato.

 

Il Comune ha avviato una «call» pubblica e a partire dai prossimi giorni cercherà sul mercato immobiliare torinese  un palazzo adatto allo scopo, che non necessiti di eccessive ristrutturazioni. Si parla con una certa insistenza dello stabile  di corso Ferrucci, ex Fiat, attualmente di proprietà di Beni Stabili. La Città intende vendere ai privati l’ex Curia Maxima, via Corte d’Appello 10-12,  i palazzia di via San Francesco da Paola 3, via Bazzi 4, piazza San Giovanni 5, piazza IV marzo e piazza Palazzo di Città 7. Tutti edifici prestigiosi in cui trovano sedi principalmente gli  assessorati. Ma i costi di gestione sono diventati davvero proibitivi.

 

Quindi, poichè costruire da zero sarebbe molto più costoso che utilizzare strutture già esistenti Palazzo Civico vorrebbe realizzare il piano nel giro di poco tempo, considerando anche la prossima riforma delle circoscrizioni che dovrebbe portarle da dieci a sei. Con conseguente razionalizzazione degli uffici. 

 

(Foto: il Torinese)

Preso a pugni un altro conducente Gtt

TRAM GMADREQuesta volta è stato un italiano di 37 anni, con numerosi precedenti a suo carico, ad aggredire il conducente di un bus della linea 74

 

Ennesima aggressione al personale di Gtt a Torino. Questa volta è stato un italiano di 37 anni, con numerosi precedenti a suo carico, a prendere a pugni il conducente di un bus della linea 74, bloccando così la corsa. L’uomo è stato arrestato dalla polizia. L’aggressione è avvenuta  ieri pomeriggio in corso Orbassano. L’uomo ha colpito il conducente e poi ha incominciato a  dare calci e pugni  contro il mezzo. Lo hanno bloccato  gli agenti di una volante chiamati dal personale  Gtt.

 

(Foto: il Torinese)

Gratis sul metrò con la tessera del morto

metro genteScoperti circa 13mila abbonamenti gratuiti intestati ad altrettanti defunti

 

Le tessere davano il diritto di viaggiare gratuitamente sui mezzi pubblici. Erano 13 mila ma non appartenevano a chi ne era in possesso: erano intestate a persone ormai decedute. A tale cifra ammontano gli abbonamenti dei defunti,  denunciati dalla Gtt perchè – misteriosamente – continuavano a essere usati non si sa ancora da chi (se non per 11 casi individuati) che  evitavano di pagare il biglietto sulla metropolitana, sui bus o sul tram. La procura di Torino ha aperto un’inchiesta sul caso dopo due esposti presentati dai responsabili Gtt che si erano insospettiti. Per ora sono stati indagati gli 11 soggetti scoperti. Facendo un controllo interno  la Gtt ha rscoperto anche l’uso di altre mille  tessere circa, risultate appartenere a cittadini che ormai vivono fuori dalla Regione Piemonte.

 

(Foto: il Torinese)

Bolaffi si dà al vino: all’incanto migliaia di bottiglie pregiate

VINO PREGIATOTra i pezzi all’asta un Richebourg dell’83, e un Romanée-Conti del ’65; un Sassicaia dell”85, una selezione di Barolo Monfortino Giacomo Conterno

 

Bottiglie introvabili, come i  Borgogna di Henry Jayer, (tra iquali un Richebourg dell’83, e un Romanée-Conti del ’65; un Sassicaia dell”85, una selezione di Barolo Monfortino Giacomo Conterno e un magnum di Champagne Cristal). Sono i vini che segnano il debutto della casa d’aste Bolaffi nel mondo dell’enologia. Il 14 novembre, in collaborazione con Slow Food Editore, andranno all’incanto 4mila bottiglie pregiate, per unvalore di partenza 300mila euro. All’asta anche una selezione della cantina di Luigi Veronelli, massimo esperto dell’enologia mondiale scomparso 10 anni fa.

In Comune un doppio registro per le nozze gay

pride3PAL CIVICIl Consiglio comunale ha approvato con 18 voti favorevoli (13 i contrari) la mozione (primo firmatario Silvio Viale) L’atto approvato esprime solidarietà ai sindaci italiani che hanno già operato in questo senso

 

Il Comune di Torino aggiungerà, incurante della prudenza invocata dall’ex arcivescovo, card. Severino Poletto solo pochi giorni fa,  una seconda sezione al registro delle coppie di fatto, ove iscrivere le coppie omosessuali che si sposano all’estero. E’ la proposta del sindaco, Piero Fassno. Si tratta. ha detto,  di “una soluzione temporanea in attesa che la questione venga affrontata in modo organico da una legge. La posizione più ragionevole è quella di registrare queste unioni come coppie di fatto, annotando che esiste un matrimonio ufficialmente riconosciuto all’estero”.

 

Il Consiglio comunale ha approvato con 18 voti favorevoli ( 13 i contrari) la mozione (primo firmatario Silvio Viale) L’atto approvato esprime solidarietà ai sindaci italiani che hanno già operato in questo senso e auspica che il Governo e il Parlamento rispondano al più presto all’invito loro rivolto già da quattro anni dalla Corte Costituzionale, approvando sulla materia una disciplina di carattere generale finalizzata a riconoscere alle coppie di persone dello stesso sesso e alle famiglie omogenitoriali diritti fondamentali. La mozione ricorda che “ la trascrizione di un matrimonio celebrato all’estero non ha finalità costitutive né celebrative, ma ha un’efficacia meramente dichiarativa, idonea a rendere pubblica l’esistenza di un atto valido secondo la legge dello Stato in cui si è verificato l’atto”.

 

Vivace il confronto in sala Rossa:

 

Silvio Magliano – Ncd: quella proposta dal Sindaco è una soluzione che tiene assieme posizioni assai diverse (capra e cavoli) nelle more di un’iniziativa legislativa, ma l’atto che noi portiamo in Consiglio recita:” nessun tipo di trascrizione” e riconosce la necessità di tutelare i diritti e i doveri delle coppie che vivono more uxorio. Ma cosa accadrebbe se un poligamo o un uomo che ha sposato una bambina venisse in Italia e chiedesse la trascrizione di questo tipo di matrimoni? Certamente non trascriveremmo questi matrimoni. Per queste ragioni è importante che quanto prima il Parlamento si esprima . Noi vogliamo politiche a favore delle famiglie e riaffermare la nostra contrarietà alle adozioni da parte delle coppie gay.

Maurizio Marrone – Fratelli d’Italia: il sindaco ha segnalato l’assenza di una normativa nazionale quindi gli atti di riconoscimento di matrimoni redatti all’estero tra persone dello stesso sesso, sono nulli come quelli fatti dal Comune di Roma. Sollevano solo una visibilità mediatica anche se ormai superato.La trascrizione di un matrimonio contratto all’estero va considerata come un’unione di fatto e da inserire nel registro anagrafico.Vorrei sottolineare che l’attuale maggioranza parlamentare ha tutti numeri per legiferare sul tema ma manca la volontà. Non viene messo in atto perché si creerebbe una crisi di governo con il Nuovo Centrodestra.

Luca Cassiani – PD: io ho firmato la mozione mesi fa. Nessuno vuole andare oltre la legge. Però si deve istituire un registro dove certificare un matrimonio contratto in un altro Paese. Questo sarebbe un atto politico e non legislativo però sarebbe un segnale per far capire che c’è un movimento di pensiero nel Paese che deve essere riconosciuto e che i diritti delle persone sono inalienabili come recita la Carta europea dei diritti.

Fabrizio Ricca – Lega Nord Piemont: condivido le parole del sindaco Fassino, differenti dalla pagliacciata fatta a Roma dal sindaco Marino che ha redatto atti nulli.
Il problema dei diritti riguarda anche le persone conviventi con figli. Il matrimonio è esclusivamente tra un uomo e una donna.

Chiara Appendino -M5S- : io ho sottoscritto la proposta di mozione firmata dal consigliere Viale e pertanto sono delusa dalla dichiarazione del Sindaco. L’istinto è di porre una domanda: ci decidiamo a riconoscere che il nostro ordinamento è inserito nel contesto europeo, dove da tempo sono riconosciuti i matrimoni gay? Noi abbiamo l’obbligo di riconoscere i diritti e non attuare alcun tipo di discriminazione. Pertanto chiedo al Sindaco se nel registro da lui ipotizzato, le persone iscritte siano di fatto coniugate tra di loro? In caso contrario sarebbe una discriminazione nei confronti di queste ultime. Di conseguenza mi aspetto dall’aula la decisione di riconoscere i matrimoni tra due persone dello stesso sesso contratti all’estero e una posizione forte da parte del Sindaco.

Maurizio Trombotto –Sel- : ho sottoscritto quest’oggi la proposta di mozione di cui è primo firmatario il consigliere Viale, pienamente convinto della validità del suo contenuto. Il presupposto fondamentale di una convivenza civile è la parità di diritti, indipendentemente dall’orientamento sessuale, pertanto è giusto che, a chi contrae un matrimonio all’estero tra persone dello stesso sesso, quest’istituto sia riconosciuto in Italia. Tuttavia non condivido le parole della consigliera Appendino riguardo all’atteggiamento del Sindaco, il quale non rappresenta solamente il comune di Torino, ma in qualità di presidente Anci non può che trovarsi in una posizione di mediatore.
Diversamente voterò contrario alla mozione firmata dal consigliere Magliano. Il testo prevede di garantire la priorità alla famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna, che equivale a porre un discrimine nei confronti delle altre tipologie di unione.

 
Andrea Tronzano –FI- : La posizione del mio partito su questo tema è chiara. Forza Italia è contraria ai matrimoni omosessuali, ma i diritti civili incidono fortemente nella realtà della nostra società. Ragion per cui, se i matrimoni e le adozioni da parte di coppie dello stesso sesso sono da respingere fermamente, i diritti civili vanno invece approfonditi e tutelati per tutti, coppie omo ed eterosessuali

 Silvio Viale – PD – : Le Linee programmatiche di Torino per gli anni 2011/2016 parlano di una città capitale dei diritti. Mi auguro che potremo mantenere questo primato, anche approvando il documento da me proposto. Non si può condannare chi sposa una persona dello stesso sesso. Ne discutiamo da 15 anni e per fortuna continueremo a farlo: sui diritti civili si va sempre avanti e non si torna mai indietro. Noi oggi chiediamo al Sindaco Fassino di fare come Marino e Pisapia e di sollecitare e forzare Governo e Parlamento ad approvare una legge ad hoc. Trascrivere in un registro le iscrizioni di matrimoni contratti all’estero, magari in Francia, a poca distanza da noi, non avrà effetti giudiziari, ma sarà sicuramente un enorme passo culturale in avanti. Finalmente oggi, dopo 15 anni di tentativi, approviamo una mozione con la parola “matrimonio” riferita a coppie dello stesso sesso.

 Ufficio stampa del Consiglio comunale (S.L.) – Foto: il Torinese

La manovrina regionale salva i redditi bassi ma colpisce il ceto medio

giunta regionale chiampa Lo scopo della Giunta è evitare il crack finanziario e ottenere da Roma, in cambio dei sacrifici, la rinegoziazione dei mutui che incidono pesantemente

 

La “manovrina” della Regione Piemonte ammonta a 100 milioni, ma non infierisce sui redditi più bassi. E’ previsto un maggior gettito dall’ addizionale Irpef di 64 milioni, e vari interventi su bollo auto, impianti termici e canone di concessione delle acque. Un pacchetto fiscale che, spiega il governatore Sergio Chiamparino “vale un quinto dei 500 milioni che alla Regione mancheranno dal 2015. Invariate le aliquote fino a 28 mila euro, ritocco lieve fino a 55 mila”.

 

Insomma, una manovra politically correct che – pur aumentando le imposte – non va a toccare le fasce più deboli della popolazione. Lo scopo è evitare il crack finanziario e ottenere da Roma, in cambio dei sacrifici, la rinegoziazione dei mutui che incidono pesantemente.

 

Gli aumenti partiranno da gennaio 2015. Queste le nuove aliquote: 1,62% per i redditi fino a 15 mila euro (invariata); 2,13% per i redditi oltre 15 mila e fino a 28 mila euro (invariata); 2,75% per i redditi oltre 28 mila e fino a 55 mila euro (era 2,31%); 3,32% per i redditi oltre 55 mila e fino a 75 mila euro (era 2,32%); 3,33% per i redditi oltre 75 mila euro (era 2,33%).