Sono 11 gli obiettivi obiettivi, monitorati con cadenza trimestrale e ognuno ha un peso e un’importanza ben definite. La Regione Piemonte ha approvato infatti una delibera che li assegna ai direttori delle aziende sanitarie e ospedaliere per il 2016. Se non saranno realizzati completamente è prevista la rescissione dei loro contratti. Il peso maggiore viene assegnato alla riduzione delle liste d’attesa, all’assistenza territoriale e domiciliare e a quella farmaceutica. Dice il presidente Sergio Chiamparino: “Lassegnazione ha un grande rilievo. È la prima volta che vengono differenziati gli obiettivi sulla base delle linee programmatiche della Regione e abbiamo fatto un grande passo avanti nel superare la logica che voleva che tutti gli obiettivi avessero lo stesso peso. E questo ha un grande valore innovativo nel funzionamento della pubblica amministrazione”.
Ancora in calo nel primo trimestre 2016 la voglia di fare impresa, seppur la contrazione è dimezzata rispetto al primo trimestre del 2015
Il 2015 a Torino presenta alcune debolezze, ma presenta anche importanti segnali positivi. L’export sale di +10,5%, gli occupati +1,9%, il Pil +1,6%. I dati sono della Camera di Commercio, resi noti in occasione della 14/esima giornata dell’Economia, appuntamento che analizza lo stato di salute delle province italiane. Stabile la produzione industriale, ma sono ancora fermi al palo nuove imprese e impieghi bancari. Non si può ancora parlare di svolta, ma il 2015 “offre certamente segnali di positività: ottima la performance delle esportazioni, che per la prima volta vedono gli Usa come principale paese di destinazione”, dice Vincenzo Ilotte, presidente della Camera di commercio di Torino. Anche l’occupazione registra un segno positivo soprattutto per commercio e turismo ma anche nelle costruzioni, settore da molti anni in difficoltà. Ancora in calo nel primo trimestre 2016 la voglia di fare impresa, seppur la contrazione è dimezzata rispetto al primo trimestre del 2015.
Boom dell’impiego dei fondi europei in Piemonte, con 170 milioni già stanziati nell’ambito del programma operativo regionale del Fondo sociale europeo (Fse) 2014-2020.
Lo screening è stato effettuato dal nuovo Comitato unico di sorveglianza, composto da Regione, Governo, Commissione europea, enti locali, associazioni di categoria, sindacati, Università, che ha il compito di vigilare sull’andamento dei due programmi europei Fse e Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale).
L’assessore al Lavoro Gianna Pentenero, ha commentato: ” le accuse spesso rivolte alle Regioni di non essere capaci di spendere le risorse europee non sono fondate nel caso del Piemonte: in questi giorni, infatti, gli uffici proporranno la certificazione di un miliardo di euro della precedente programmazione dell’Fse, pari al 100 per cento delle risorse disponibili. In un contesto economico ancora caratterizzato dalla crisi e in una fase non semplice per il bilancio regionale, i fondi comunitari rappresentano uno strumento sempre più importante per lo sviluppo del territorio, consentendo investimenti in politiche per la coesione sociale, contro la dispersione scolastica, per rafforzare la formazione professionale o favorire la riqualificazione e ricollocazione dei lavoratori”.
La Regione intende impiegare queste risorse anche per realizzare il “Piano di contrasto alla povertà” già a partire dai prossimi mesi e che richiederà la capacità di coniugare, nei territori, il sostegno al reddito con progetti di reinserimento sociolavorativo delle persone.
L’assessora ai Diritti Monica Cerutti ha invece detto che ” le pari opportunità rappresentano una priorità trasversale nei fondi strutturali. Si tratta di un approccio culturale ma anche di azioni concrete, come quelle volte alla conciliazione dei tempi lavorativi e familiari, i voucher e la promozione di nuove forme di organizzazione del lavoro, ad esempio. Inoltre, la necessità di guardare anche all’inserimento lavorativo di migranti e richiedenti asilo richiederà sempre di più una programmazione coordinata con altre risorse”
Il Fesr, la spesa pubblica certificata dalla Regione alla Commissione Europea sulla programmazione 2007-2013 è di circa 1074 milioni di euro, pari al 105% del previsto: pienamente utilizzato e certificato, ovvero tutto il budget disponibile del programma, con ampio overbooking di spesa. La buona performance finanziaria potrebbe migliorare ancora una volta completate tutte le verifiche tecnico amministrative sui progetti attuati (in termini di spesa) negli ultimi mesi del 2015.
Grazie ai contribuiti pubblici del Fesr sono stati realizzati da parte del sistema delle imprese e degli enti locali quasi 2 miliardi di euro di investimenti sul territorio, con forte concentrazione nei settori della ricerca e dell’innovazione (1 miliardo) e dell’energia (356 milioni).
(Foto: il Torinese)
AGGIORNAMENTO La Cassazione ha infine confermato le condanne dell’appello bis rispetto ai sei imputati per il rogo nel quale, nel dicembre 2007, morirono 7 operai. La pena più elevata è di 9 anni e 8 mesi all’ad Harald Espenhahn, quella più bassa, di 6 anni e 3 mesi per i manager Marco Pucci e Gerald Priegnitz. Condannati anche gli altri dirigenti Daniele Moroni a 7 anni e 6 mesi, Raffaele Salerno a 7 anni e 2 mesi e Cosimo Cafueri a 6 anni e 8 mesi. Confermato quindi il verdetto della Corte d’Assise d’Appello di Torino del 2015.
Annullare le condanne per tutti e sei gli imputati del processo Thyssen. E’ la richiesta del sostituto pg della Cassazione, Paola Filippi, al fine di rideterminare le pene per i reati di omicidio colposo plurimo e per rivalutare il ‘no’ relativo alle attenuanti per quattro degli imputati. Secondo il pg serve un terzo processo di appello. I familiari delle vittime del rogo di Torino dopo aver ascoltato le richieste della procura della Cassazione sono usciti dall’aula in segno di protesta. Alcune delle donne – madri, sorelle e mogli – sono scoppiate in lacrime e hanno gridato ‘venduti’ nei confronti dei giudici, finchè sono stati invitati alla calma dai carabinieri. “Queste richieste sono per noi un fulmine a ciel sereno, anche per il rischio che i due imputati tedeschi, i principali responsabili del rogo alla Thyssen, possano scontare in Germania una pena dimezzata”. Così Antonio Boccuzzi, operaio scampato del rogo alla Thyssen e oggi deputato del pd.
Guglielmo del Pero, candidato sindaco della lista civica SiAmo Torino, è il primo nominativo che gli elettori torinesi troveranno sulla scheda (azzurra) alle elezioni comunali del 5 giugno. Così ha deciso il sorteggio effettuato dalla commissione elettorale. Il primo cittadino uscente Piero Fassino si troverà nella scheda elettorale al sesto posto. Chiara Appendino candidata del Movimento 5 Stelle è undicesima proprio vicino al candidato sindaco Gianluca Noccetti, sostenuto dalle liste civetta , come il Movimento No Euro Lista del Grillo, contestato dai grillini, che fanno capo a Renzo Rabellino. Nel centrodestra, il primo nome a comparire è quello di Alberto Morano, in quinta posizione. Osvaldo Napoli viene dopo il primo cittadino uscente, al settimo posto. Chiude la lista Giorgio Airaudo, candidato di Sel-Si.
Il ministro per i Beni Culturali, Dario Franceschini, accompagnato dal sindaco Fassino e dal presidente della Regione Chiamparino ha tagliato il nastro del 29/o Salone del Libro. Oltre 1.200 eventi e o mille editori per questa 29a edizione della manifestazione. Il programma è stato presentato nella Sala Gialla del Lingotto dal presidente e dal direttore della Fiera Giovanna Milella ed Ernesto Ferrero. “Questa è una fabbrica di cultura soprattutto per i giovani – ha detto Ferrero – che vuole contribuire a trovare gli strumenti per superare la crisi di civiltà che stiamo vivendo”. Accurati controlli della polizia all’ingresso del Salone con metal detector e nessuna possibilità di entrare o uscire dalla sede espositiva senza la vidimazione dei pass, anche per espositori e addetti ai lavori. Dopo le 18 riduzione del prezzo del biglietto a 5 euro..
Il Salone internazionale del Libro di Torino nella serata inaugurale di mercoledì ha illuminato la Mole Antonelliana con il blu delle pagine di Visioni, l’opera di Mimmo Paladino simbolo dell’edizione 2016. E’ stata anche la prima volta con il collegamento in diretta Eurovisione su Rai5 ed Euroradio su Radio3 del concerto straordinario dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta dall’americano James Conlon e con le letture shakespeariane di Massimo Popolizio che hanno dato il benvenuto al più prestigioso evento italiano dedicato ai libri. E’ stata una serata dedicata ai giovani, agli editori e agenti letterari provenienti da tutto il mondo, agli scrittori e relatori, ai musicisti. Il direttore editoriale Ernesto Ferrero e la presidente Giovanna Milella sono fiduciosi nel successo di questa edizione. Giovedì inaugurazione con il ministro per i Beni e le Attività Culturali, Dario Franceschini che sarà trasmessa per la prima volta in diretta streaming mondiale con gli Istituti Italiani di Cultura.
(Foto: il Torinese)
I consiglieri del Movimento Cinque Stelle hanno divulgato la notizia dopo aver riscontrato alcune irregolarità nelle liste presentate da Rabellino
Ennesimo scandalo legato a firme false in città: purtroppo a Torino questa è ormai normalità e pare ci si debba abituare a tale leitmotiv. Questa volta la presentazione di firme “ritoccate”, per non dire farlocche, è toccata a “Lista del Grillo – No Euro”: non fatevi ingannare dal nome, non si tratta dei Cinque Stelle, che anzi hanno già presentato ricorso proprio per la scelta di questo simbolo.
La richiesta del M5S è stata respinta dal Cecir in quanto “Non si ravvisano elementi di confondibilità tra i due simboli”, nonostante il nome “GRILLO” scritto in stampatello. Sembrava non ci fosse niente da fare per i grillini – quali? Quelli pentastellati, che confusione! – che invece porteranno avanti il ricorso sino ai banchi del Tar. Come se non bastasse, nella giornata di ieri, è saltato fuori che tra le firme presentate dalla “Lista del Grillo- No euro”, vi sarebbero due sottoscrittori deceduti nel 2013.
“Il professionista delle liste tarocche e dei candidati quasi omonimi, Renzo Rabellino, insieme ai suoli sodali (Nocetti, Calleri e compagnia attenzionata dalla Procura torinese), colpisce ancora” – si legge nel comunicato divulgato dal M5S, a firma Bono e Appendino – “non pago della condanna a 2 anni e 10 mesi per le firme false alle regionali 2010, con interdizione dai pubblici uffici e sospensione dei diritti elettorali per 5 anni, delle accuse di truffa per residenza fittizia a Sambuco con cui avrebbe preso per anni rimborsi non dovuti dalla Provincia di Torino, dopo averci provato alle amministrative del 2012 (ricusato a Chivasso e in altre realtà), ricusato alle politiche del 2013 e alle regionali del 2014, ci riprova con ben 6 liste a Torino”.
Analizzando la lista presentata da Rebellino, Calleri, Nocetti e sodali e autenticata da Ferdinando Berthier che si dice estraneo all’accaduto, si è appurato che due sottoscrittori risultano deceduti all’anagrafe di Torino anni prima della data di apposizione della firma, “quindi o Rabellino e i suoi amici fanno resuscitare i morti, oppure è stato compiuto un illecito nella compilazione dei moduli di cui chiederemo conto quanto prima in Procura”.
E’ perlomeno lecito domandarsi come sia possibile che non vi sia più controllo e prevenzione nella presentazione delle firme, soprattutto nei confronti di chi ha ampiamente dimostrato recidività, beffandosi ogni volta delle regole democratiche del nostro paese? Eppure tutti coloro i quali s’improvvisano politicanti per racimolare nelle tasche qualche quattrino in più, continuano imperterriti nella loro causa, senza alcuna correttezza, decenza e rispetto nei confronti dei torinesi (e non solo), che invece sono dileggiati, anche da morti.
Romana Allegra Monti
(foto: il Torinese)
Nel sito torinese saranno assunte circa 200 persone entro il 2017, in particolare ingegneri e tecnici altamente specializzati
Buone notizie per lo sviluppo di Torino: Leonardo- Finmeccanica investirà tra 900 milioni e 1 miliardo di euro in ricerca e sviluppo, nell’area metropolitana nei prossimi cinque anni. E’ stato l’amministratore delegato del gruppo Mauro Moretti a darne notizia. Altra ricaduta positiva sulla città arriverà inoltre grazie alla nuova commessa da 8 miliardi con il Kuwait, di cui il 60% è riguarda Leonardo. Nel sito torinese saranno assunte circa 200 persone entro il 2017, in particolare ingegneri e tecnici altamente specializzati, con un ingente investimento anche in termini di formazione con circa 100.000 ore per il personale già presente in azienda.
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I migliori laureati all’università di Torino sono donne, ben 53 donne su 31 maschi . Prima le donne anche nei Premi di studio: 16 su 12. Nel corso della cerimonia svoltasi nell’Aula Magna della Cavallerizza il rettore Gianmaria Ajani e i direttori delle Scuole e dei Dipartimenti hanno consegnato le medaglie d’argento. In tutto 112 riconoscimenti che sono stati assegnati in prevalenza agli Studi Umanistici (14), a Lingue e Letterature straniere (10), a Management (12). Facendo una analisi sulla provenienza dei laureati e delle laureate, si riscontra che 64 sono di Torino e provincia, ma si registrano anche presenze fuori regione: 1 da Valle d’Aosta, Marche, Trentino e Toscana; 2 dalla Lombardia e dalla Campania; 5 dalla Sicilia, 3 da Emilia-Romagna, Calabria e Puglia. Tre arrivano dall’estero: 2 dalla Germania e uno dalla Romania.
A poche ore dall’apertura delle operazioni per la presentazione delle liste politiche per le elezioni comunali torinesi, sono già 24 quelle che si sono presentate all’ufficio elettorale
AGGIORNAMENTO – Le elezioni del 5 giugno a Torino vedranno la partecipazione di 38 liste e 18 aspiranti sindaco. Almeno in attesa delle verifiche della commissione elettorale circondariale. Ad aggiungersi alla lista dei concorrenti alla poltrona di sindaco c’è anche Roberto Usseglio, candidato di Forza Nuova.
VENERDì 6 MAGGIO – I primi a depositare il simbolo i rappresentanti della Lista Basta per la candidatura di Anna Battista: presidiavano l’ingresso dell’anagrafe da ben tre giorni. Sono state depositate anche la Lista 4 Zampe, Forza Toro, Automobilista, No Euro Lista del Grillo, per la quale il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Davide Bono annuncia ricorso. Fra le 24 liste in attesa di presentazione, il Pd, i Moderati per Fassino e i Moderati in Rivoluzione di Roberto Rosso, Forza Italia, Lista Civica per Fassino e Progetto Torino, il Partito Comunista di Marco Rizzo e le tre liste a sostegno di Giorgio Ariaudo, Torino in Comune, Ambiente Torino, Pensionati e Invalidi Giovani Insieme, Casapound e gli adinolfiani del Popolo della Famiglia.