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Per il controllo dei ponti c’è anche la “scatola nera”

Dopo la tragedia di Genova anche in Piemonte le società autostradali avvieranno una serie di controlli aggiuntivi su ponti e viadotti. Si attiveranno anche le istituzioni e gli enti territoriali, per quanto di loro competenza. Da un paio di mesi sul raccordo autostradale Torino-Caselle e’ già  stata avviata la sperimentazione della prima scatola nera ideata dalla  Sysdev, in collaborazione con l’Anas. Un primo strumento è stato attivato sotto il ponte del torrente Stura al confine tra Torino e Mappano. La centralina  dispone di una serie di sensori wireless per misurare in tempo reale la deformazione, l’eventuale spostamento, la variazione di temperatura e l’inclinazione della struttura. Tutti i dati sono trasmessi direttamente  a una piattaforma software dedicata.

 

 

(Foto di Mario Alesina)

La carica dei 101. Assunzioni all’Asl To4

Nuove assunzioni annunciate dalla direzione generale dell’Asl To4 di Chivasso, Ivrea e Settimo,  che ha disposto l’inserimento di 101 operatori sanitari per far fronte alla carenza di personale. Si tratta di 85 infermieri, 6 medici urgentisti, 5 medici anestesisti e 5 pediatri. Per quanto riguarda gli infermieri, sono assunti a tempo indeterminato con il concorso pubblico attivato dall’azienda. I medici sono  assunti a tempo determinato in attesa dello svolgimento del concorso. Sono state predisposte le procedure concorsuali, che “necessitano di tempi più lunghi per assumere urgentisti, anestesisti e pediatri in modo indeterminato”, afferma il direttore generale dell’azienda, Lorenzo Ardissone.

 

(foto Asl To4)

Genova, dalla Regione Piemonte centrale remota soccorsi

La Regione Piemonte si mobilita per aiutare Genova. Subito dopo il crollo del viadotto sull’autostrada A10  ha aperto la Centrale remota per l’organizzazione dei soccorsi sanitari (Cross). Il compito della centrale, una delle due esistenti in Italia insieme alla centrale di Pistoia, gestita dal 118 di Torino,  è quello di coordinare per conto del Dipartimento di Protezione civile di Roma l’allerta e l’attivazione di qualsiasi tipo di soccorso sanitario richiesto dalla regione colpita. “In questo caso la centrale contatta tutti i referenti sanitari e i gruppi di intervento delle varie regioni, – spiega la Regione Piemonte attraverso una nota – partendo da quelle più vicine, per accertare in tempo reale la disponibilità dei moduli sanitari, dei mezzi di soccorso, degli elicotteri e dei posti letto nei reparti di terapia intensiva dei principali ospedali. Ricevuti i dati, li trasmette al Dipartimento di Protezione civile di Roma e al responsabile sanitario regionale della regione interessata”. La centrale è in funzione già dalle ore 13. Non sono pervenute fino ad ora richieste specifiche di implementazione dei soccorsi da parte della Regione Liguria. La centrale resta in ogni caso aperta e operativa.

(foto archivio il Torinese)

Crollo del viadotto a Genova: soccorsi anche da Torino

Verso mezzogiorno  sono crollati 100 metri del ponte Morandi, il viadotto che tutti abbiamo percorso più volte nella vita, uno di quegli “svincoli micidiali”  di Genova nelle canzoni di De Gregori. Sarà l’inchiesta ad appurare le cause del crollo. Il ponte, tra i più imponenti d’Europa, lungo oltre un chilometro, si trova  sulla A10 a Genova Sampierdarena, sul torrente Polcevera. Sotto, industrie e abitazioni. Ci sarebbero “decine di morti”, dice il direttore del 118 di Genova. Sotto  le macerie, probabilmente,  una ventina di mezzi e si registrano fughe di gas. Sul posto tutti i mezzi di soccorso disponibili nel capoluogo ligure, le squadre cinofile e Usar, professionisti della ricerca  tra le macerie urbane. Stanno arrivando anche squadre di soccorso dal Piemonte. Gruppi di vigili del fuoco sono partiti da Torino e Alessandria. Gli ospedali torinesi hanno attivato il piano di maxi emergenza, pronti ad accogliere eventuali feriti dalla Liguria. La sindaca di Torino Chiara Appendino ha telefonato al primo cittadino di Genova, Marco Bucci, esprimendogli vicinanza e solidarietà e rendendosi disponibile ad inviare aiuti. Su Twitter interviene il presidente francese Macron, solidale con i genovesi e gli italiani.

 

(foto archivio Di Bbruno)

Aria di rottura tra No-Tav e M5S?

Aria di rottura tra No-Tav e grillini? Mentre “i Si Tav e Telt fanno i fatti, vanno avanti e lanciano gli appalti, i Cinque stelle continuano solo con sterili proclami invece di produrre atti amministrativi”. Sembra lo abbia scritto  in una lettera il leader No Tav Alberto Perino, figura storica della contestazione alla Torino-Lione, missiva che sarebbe stata fatta circolare in ambienti No Tav. La notizia giunge dal segretario provinciale torinese di Rifondazione comunista, Ezio Locatelli,(del quale riportiamo un intervento nella sezione “Politica” del Torinese). Locatelli parla di “scontro frontale tra Movimento No Tav e Cinque Stelle”. Secondo quanto riporta l’Ansa Perino avrebbe scritto: “E pensare che di cartucce da sparare ne avrebbero tantissime per bloccare gli ingranaggi della grande opera. Basta volerlo fare. Ma per non disturbare il manovratore queste cose non vengono fatte da chi è stato mandato a Roma per bloccare la Tav”.

 

(foto: il Torinese)

Cardiologia in rosa: una torinese tra le migliori al mondo

Le donne in Cardiologia interventistica sono una rarità. Questo accade sia perché tale disciplina è ritenuta tradizionalmente maschile, sia per la complessità ed i carichi di lavoro fisico e psicologico. Negli Stati Uniti le donne rappresentano solo il 4.5% dei cardiologi interventisti ed in Europa circa il 10%. “E’ tempo di cambiamento!” ha annunciato il dottor Rajesh Dave, direttore dell’“Holy Spirit Cardiovascular Institute” in Pennsylvania (USA) e del Convegno internazionale C3 “Complex Cardiovascular Catheter Therapeutic”.  Il Convegno tenutosi ad Orlando, in Florida (USA), ha celebrato il contributo che le donne apportano in Cardiologia Interventistica individuando le migliori esperte mondiali.  La dottoressa Tiziana Claudia Aranzulla della Cardiologia Interventistica dell’ospedale Mauriziano di Torino (diretta dalla dottoressa Maria Rosa Conte) è stata selezionata tra le dieci migliori donne in Cardiologia Interventistica ed invitata a presentare la sua esperienza.  L’argomento trattato da Aranzulla, unica italiana tra le selezionate, riguarda una delle caratteristiche peculiari delle coronarie femminili: le tortuosità coronariche. Le pazienti donne, infatti, spesso presentano coronarie più sottili, fragili e tortuose. Tali caratteristiche sfavorevoli peggiorano con l’età delle pazienti e questi “riccioli” coronarici possono tendere numerose insidie anche all’interventista esperto. Aranzulla ha illustrato come prevedere e superare tali insidie mostrando un caso di angioplastica effettuato su una paziente ultraottantenne, che ha offerto numerosi snodi decisionali. Un intervento di una donna su una donna.  “Perché ogni riccio può diventare un capriccio”: la dottoressa ha concluso la presentazione spiegando alla platea internazionale questo modo di dire tradizionalmente italiano ed offrendo uno spezzone della famosa canzone di Domenico Modugno “La donna riccia”. Durante il Convegno nell’ambito del progetto “Donne interventiste al C3”, oltre alle presentazioni scientifiche da parte di donne interventiste provenienti da tutto il mondo, sono stati trasmessi dal Mount Sinai Hospital di New York, casi dal vivo di interventistica coronarica e strutturale con équipe completamente femminili: dalla cardiologa interventista all’infermiera. Casi complessi tutti coronati da successo.  Donne che trattano le donne, per le quali le malattie cardiovascolari restano il killer numero uno. Anche la dottoressa Maria Rosa Conte, Direttore della Cardiologia del Mauriziano, esperta della Medicina di genere, si è definita entusiasta per la lodevole iniziativa americana. “Questo evento ha lasciato un segno nella storia dei congressi di Cardiologia Interventistica ed ha inaugurato una nuova era mostrando l’importanza del ruolo che le donne cardiologhe giocheranno nella nostra società ” ha commentato il dottor Rajesh Dave.

 

PIERPAOLO BERRA

Ufficio Stampa Città della Salute Torino

Toninelli non molla: “Occhi aperti sulla Tav”

Dopo che il  Cipe ha dato il via libera ad alcune modifiche propedeutiche alla realizzazione della Torino-Lione il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli scrive su Facebook  che ” il testo è di fine aprile ed è stato messo a punto dal governo precedente, nonostante la batosta elettorale appena presa che lo obbligava ad agire solo per gli affari correnti, cioè per quasi nulla. Invece si è comportato come una sanguisuga sulla carne viva del popolo. Ma state tranquilli non è nulla che possa influire in modo decisivo sulla analisi costi-benefici che finalmente stiamo facendo in maniera seria e obiettiva. Teniamo gli occhi aperti sul cantiere  – prosegue il ministro – e considereremo  atto ostile ogni decisione che faccia avanzare il Tav prima che arrivi una scelta politica da parte del governo”. Replicano i deputati torinesi di Forza Italia, Osvaldo Napoli e Daniela Ruffino: “ Siamo in presenza di una situazione mai prima sperimentata in Italia, cioè in un Paese democratico in cui ci sono leggi, regole e ordinamenti che disciplinano i rapporti fra le istituzioni. Toninelli, con le sue affermazioni, travalica ampiamente i poteri riconosciuti al suo ufficio e apre una questione seria e grave sui limiti di esercizio del potere ministeriale. Il sodale politico di Toninelli, cioè il vice premier Di Maio non dovrebbe sorprendersi se il Commissario del governo Foietta deciderà di chiedere udienza al presidente della Repubblica visto che nel governo non solo non trova interlocuzione ma addirittura riceve minacce

La Tav avanza: via libera dal Cipe

Un’accelerata per la realizzazione della Torino-Lione è sancita dalla Gazzetta Ufficiale che ha pubblicato un documento del Cipe -Comitato interministeriale per la programmazione economica, attraverso il quale  si approva una serie di modifiche all’allegato della delibera 30, documento firmato dall’allora premier Gentiloni. Sono elencati 150 punti relativi a pianificazione paesaggistica e urbanistica,  gestione delle terre e delle rocce da scavo, al  cantiere di Salbertrand, al monitoraggio ambientale e alla valorizzazione del territorio. Le modifiche richieste non contemplano aumenti dei costi.

“Summer clean”, la polizia controlla Porta Nuova

La polizia ha identificato  158 persone fra italiani e stranieri, effettuato un provvedimento di daspo urbano e  una denuncia per mancato rispetto di un ordine di espulsione. E’ solo un primo bilancio dei  controlli svolti dalla polizia di Stato alla stazione torinese di Porta Nuova nell’ambito  dell’operazione Summer clean station, in corso a livello nazionale sui dieci scali ferroviari italiani  più importanti del Paese anche in considerazione del notevole afflusso di viaggiatori d’estate. In azione sotto la Mole il personale della questura e della polizia ferroviaria, le unità cinofile e l’uso di smartphone per la lettura ottica dei documenti. Operativi anche  metal detector per le verifiche sui bagagli. Impiegati in tutto 50 agenti  suddivisi in dodici pattuglie.

 

(foto: il Torinese)

Sono morti i tre alpinisti dispersi

Il corpo senza vita di uno dei tre alpinisti  dispersi da martedì 7 agosto sul versante francese del massiccio del Monte Bianco è stato recuperato. E’ Luca Lombardini, 31 anni, si trovava al  fondo di un crepaccio. Sepolti dalle pietre  invece i corpi dei suoi  compagni di cordata, la fidanza Elisa Berton, 27enne e il fratello Alessandro, di 28 anni. Erano legati  a  Lombardini con una fune. I tre, alpinisti esperti, si erano recati in escursione sul Monte Bianco  in occasione del compleanno di Luca.

 

(foto archivio)