Influenza, il picco è arrivato. 200 mila piemontesi colpiti, disagi al pronto soccorso

I più colpiti in assoluto sono i bambini  (34 su 1000) che riscontrano i classici  sintomi influenzali, febbre alta, tosse e fastidioso  raffreddore

 

Mentre impazza la polemica politica in Regione per le code ai pronto soccorso piemontesi (particolarmente critiche con la Giunta Chiamparino la vicepresidente del Consiglio regionale, Daniela Ruffino di FI e l’ex pentastellata Stefania Batzella) si stima siano  70 mila i piemontesi influenzati negli ultimi giorni  e oltre  200 mila da quando  l’epidemia stagionale di influenza si è sviluppata. I più colpiti in assoluto sono i bambini  (34 su 1000) che riscontrano i classici  sintomi influenzali, febbre alta, tosse e fastidioso  raffreddore. I contagiati adulti sono  invece 15 su mille: la media nazionale è di 11 casi ogni 1000. A proposito delle code nei pronto soccorso piemontesi la consigliera Batzella osserva. “La carenza di personale sta mettendo in ginocchio la sanità, come dimostrato dalla prevedibile emergenza legata al picco influenzale di questo periodo, che vede i pronto soccorso sovraffollati. Ma l’unico a non accorgersene è l’assessore, che pare avere un’idea della realtà ospedaliera che non corrisponde al vero. All’Asl To4 (Ciriè, Chivasso, Cuorgné, Ivrea) la situazione è addirittura esplosiva”. Rincara la dose Ruffino: “La sanità piemontese è malata a causa dei tagli e della carenza di personale, e i cittadini sono sfiniti da code e liste d’attesa. Il Piano sanitario  non regge. L’avvio delle case della salute pare fermo al palo. Sono state fatte tante promesse di assunzioni ma i medici continuano a protestare per la mancanza di personale. Gli operatori sono logorati dalla profusione di parole e vivono nella tensione”.

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