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Stop libero scambio, il Comune piazza barriere di cemento nel “suk”

Al via la messa in sicurezza dell’area di San Pietro in Vincoli e Canale Molassi, a Torino, per impedire che i venditori abusivi si posizionino per il cosiddetto mercato di libero scambio.

Il fenomeno dei venditori abusivi si ripeteva ogni sabato, nonostante il divieto disposto dal Comune con un’ordinanza del 27 dicembre. L’accesso all’area, alle spalle di Porta Palazzo,sarà impedito da barriere di cemento. La zona è presidiata dalle forze dell’ordine.  “Non è un caso che proprio dopo il nostro ordine del giorno “Stop suk”, approvato in Consiglio Regionale del Piemonte, e dopo l’intesa Regione-Prefettura sulla sicurezza, sono cominciati prima i sequestri e le multe e oggi, finalmente, la transennatura e il presidio delle Forze dell’Ordine in San Pietro in Vincoli e Canale Molassi: è stata una lunga sofferenza per i residenti, ma possiamo sperare che almeno il suk completamente abusivo sia smantellato. Però sia chiaro che è solo la fase uno”, commentano Maurizio Marrone capogruppo FdI in Regione Piemonte e Patrizia Alessi capogruppo FdI in Circoscrizione7, che chiariscono: “Il nostro ordine del giorno parla chiaro: ora che la valvola di sfogo in Borgo Dora sarà chiusa, la Giunta Regionale dovrà modificare la vecchia delibera che consentiva il cosiddetto “libero scambio” e mettere fuori legge anche il suk di via Carcano. Allora finalmente Torino sarà libera da questo degrado e tutti i venditori di merce usata avranno pari opportunità e dignità ”. Alcuni antagonisti stanno assistendo alle operazioni. “Appendino fa sollevare muri per continuare la sua guerra ai poveri della città”, hanno scritto su Facebook.

La nuova Rinascente si presenta alla città

Rinascente Torino apre i nuovi spazi ristrutturati  con la cerimonia inaugurale il 4 ottobre alle ore 11.30  nella storica sede di Via Lagrange 15. Dopo un anno e mezzo di lavori, il celebre negozio si rinnova: nasce un palazzo dal tono ricercato e contemporaneo che, dicono i responsabili “conferma la vocazione di Rinascente, da sempre “PER LA CITTÀ, CON LA CITTÀ, NELLA CITTÀ”. La cerimonia, prevede la presenza del CEO di Rinascente Pierluigi Cocchini insieme ai rappresentanti del Central Group e alle autorità cittadine, e culminerà con il taglio del nastro e l’apertura simbolica delle porte alla città di Torino e non solo. I lavori hanno comportato un investimento da 61 milioni di euro. Il restyling è stato realizzato dagli architetti Paolo Lucchetta, Fabio Fantolino, David Lopez e Fanny Bauer. Nel weekend sono in programma eventi speciali.

 

Il futuro dei Comuni viaggia in banda ultra larga

Sono 223 i cantieri aperti per la posa della banda ultra larga (Bul) in fibra e 78 per onde radio in Piemonte. Questi gli ultimi dati relativi al piano per l’infrastrutturazione digitale in Regione, diffusi il 1° ottobre dall’assessore all’Innovazione Matteo Marnati a Gattinara (VC) nel corso del Roadshow per la rappresentazione dello stato dell’arte dell’agenda digitale e del piano Bul per la Regione Piemonte e per i territori delle province di Novara e Vercelli. Nonostante i problemi burocratici, il piano per la posa della banda larga va avanti.

«La banda ultra larga – ha detto l’assessore Matteo Marnati – non è soltanto utile, ma fondamentale per lo sviluppo tecnologico ed economico regionale soprattutto a sostegno del mondo imprenditoriale. Porteremo tutti i servizi regionali in digitale con lo scopo di semplificare ed agevolare le pratiche sia per i cittadini che per le aziende».

L’agenda digitale della Regione Piemonte procede spedita con il piano di finanziamenti previsto dal Programma operativo regionale (Por), del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) Por 2014-2020. Si registra l’implementazione dello Spid, il Sistema pubblico di identità digitale, che ha una dote finanziaria di 1 milione e 620 mila euro; la realizzazione del Polo regionale dei pagamenti (PagoPa) Piemonte pay, integrato con la piattaforma nazionale, al fine di offrire ai cittadini il Fascicolo del contribuente, con dotazione di 2 milioni 880 mila euro. Da segnalare anche il fascicolo sanitario elettronico e i relativi servizi online: informatizzazione dell’area clinico-sanitaria, dematerializzazione dei documenti, accessibilità, ritiro referti online o cambio medico, con 17 milioni e 900 mila euro a disposizione; i servizi per l’agricoltura digitale attraverso il Siap, sistema informativo agricolo piemontese, con 1 milione 800 mila euro; il supporto agli enti intermediati dalla Regione Piemonte aderenti a Piemonte pay per 1 milione e 500 mila euro. C’è poi il “Bip 4 Maas”, biglietto integrato piemonte per Mobility as a service, ovvero l’accesso tramite smartphone ai servizi di mobilità, per 950 mila euro. E ancora, la dematerializzazione dei procedimenti territoriali, come ad esempio delle concessioni e delle riscossioni dei canoni del demanio idrico, della rilevazione delle istanze per la trasformazione del bosco in altra destinazione d’uso, con 700 mila euro disponibili; il cloud computing per la Pa piemontese, per 5 milioni di euro, e la valorizzazione dei dati pubblici attraverso gli open data, con una dotazione di 4 milioni 100 mila euro.

Spaccio via Whatsapp, sgominata famiglia di pusher: 20 arresti

Consegnavano a domicilio stupefacenti pretendendo un sovrapprezzo per le
spese di carburante in base alla distanza chilometrica da percorrere. Le
ordinazioni avvenivano per telefono, whatsapp e facebook, con un
linguaggio in codice. Questo è il modus operandi ideato da un intero nucleo
familiare (marito, moglie, figlio) del torinese, con la complicità di 20
persone, nei cui confronti i carabinieri del comando provinciale di Torino
stanno eseguendo altrettanti provvedimenti di custodia cautelare in carcere.
L’operazione ha consentito di interrompere un’attività di spaccio di
cocaina, marijuana ed hashish nel capoluogo piemontese e nelle province di
Biella, Cuneo e Verbania. I carabinieri della compagnia di Moncalieri, in
particolare hanno documentato oltre 400 cessioni di dosi e segnalato alle
prefetture competenti 150 assuntori.
AGGIORNAMENTO
Droga a domicilio con sovrapprezzo chilometrico, carabinieri arrestano 22 persone
Torino, 3 ottobre Consegnavano stupefacenti a domicilio facendosi pagare anche le spese per il carburante. Le ordinazioni avvenivano  tramite telefono, Whatsapp e Facebook con un linguaggio in codice. Il sistema era stato ideato e realizzato da un intero nucleo familiare composto da padre madre e figlio, di Orbassano. E’ quanto emerso nel corso di un’indagine dei carabinieri della Compagnia di Moncalieri che hanno individuato e arrestato una banda di spacciatori italiani che vendeva cocaina, marijuana e hashish in provincia di Torino, Biella, Cuneo e Verbania.
Questa mattina, nelle province di Torino, Biella, Cuneo e Verbania, i carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Torino, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 22 indagati per concorso in detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
I clienti ordinavano la droga soprattutto tramite Whatsapp e Facebook e occasionalmente, come scrive il GIP nell’ordinanza, con telefoni cellulari ma con un linguaggio in codice: pizza, pantaloni, gambe, amici e camicie.
I clienti pagavano un sovrapprezzo per le consegne che avvenivano a domicilio (anche a Biella, Cuneo e Verbania). Il nucleo familiare si avvaleva della sostegno di una ventina di “collaboratori” per vendere le dosi a più di 150 clienti. Sono state documentate cica 400 cessioni di stupefacenti.
Le indagini sono incominciate nel 2018 quando un minorenne era stato denunciato dai carabinieri per aver spacciato hashish ad alcuni coetanei in un fast food di Beinasco. I successivi accertamenti dei carabinieri della Stazione di Beinasco hanno permesso di individuare una rete di piccoli spacciatori che con il tempo è riuscita ad acquisire il controllo del mercato della droga a Orbassano, Beinasco e di alcune zone di Torino. La droga era importata dall’Albania. Nel corso delle indagini sono stati individuati 28 pusher, tra denunce e arresti, sequestrati oltre 16 kg di stupefacenti, tra cocaina, hashish e marjuana. Sono state eseguite decine di perquisizioni a Torino, Biella, Cuneo e Verbania, nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti contigui al gruppo criminale.

Universiadi a Torino? Tutti d’accordo

E’ stata manifestata piena sintonia tra Governo, Regione e Comune di Torino, in occasione dell’incontro informale, tenutosi a margine della cerimonia dei 157 anni della Corte dei Conti, a proposito della candidatura di Torino e delle sue valli ad ospitare le Universiadi invernali e gli Special Olympics  nel 2025.  Una nota di Palazzo Civico evidenzia che il viceministro all’Economia e Finanze Laura Castelli, il presidente della Regione Alberto Cirio, e la sindaca Chiara Appendino, hanno confermato  l’impegno “a sostenere tale candidatura attraverso i passi formali che si renderanno necessari. E da parte del viceministro Castelli sarebbe giunta  una rassicurazione a nome del Governo.

Un aiuto concreto alle piccole e medie imprese

INTESA FRA REGIONE PIEMONTE, CASSA DEPOSITI E PRESTITI  E FINPIEMONTE PER SOSTENERE LA CRESCITA DELLE PMI

Sottoscritto un protocollo che punta a promuovere canali alternativi di finanziamento per le piccole e medie imprese piemontesi

 

Regione Piemonte, Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e Finpiemonte S.p.A. hanno sottoscritto oggi un protocollo d’intesa finalizzato a supportare lo sviluppo delle piccole e medie imprese del territorio regionale.

L’intesa è stata siglata nel primo pomeriggio da Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, Fabrizio Palermo, Amministratore delegato di CDP, e da Stefano Ambrosini, Presidente di Finpiemonte.

L’accordo permette di avviare un rapporto di collaborazione con CDP, in qualità di Istituto Nazionale di Promozione, volto in particolare alla valutazione e possibile definizione di interventi di promozione di canali alternativi di finanziamento a favore delle piccole e medie imprese piemontesi.

Regione Piemonte e Finpiemonte S.p.A. assieme a CDP valuteranno e definiranno possibili interventi per soddisfare le necessità di finanziamento a medio-lungo termine delle PMI a supporto di progetti di crescita, innovazione e export, anche mediante strumenti di finanza alternativa e di accesso al mercato dei capitali (Basket Bond).

Le parti s’impegneranno inoltre ad attivare eventuali ulteriori strumenti di garanzia e cofinanziamento utili a completare l’offerta in supporto delle PMI locali.

La Regione svolgerà un’attività di indirizzo, impulso e coordinamento per la definizione delle modalità di realizzazione delle iniziative. Cassa Depositi e Prestiti valuterà la possibilità d’intervenire nelle iniziative singolarmente o insieme ad altri investitori istituzionali e istituzioni finanziarie. Finpiemonte, in qualità di finanziaria regionale a sostegno dello sviluppo economico e sociale e della competitività del territorio, agirà quale strumento operativo della Regione per lo svolgimento delle attività.

Cassa Depositi e Prestiti, in linea con le previsioni del Piano industriale 2019–2021, s’impegna inoltre ad ampliare il proprio supporto alle PMI attraverso l’allargamento del perimetro di operatività di alcuni ulteriori strumenti quali, ad esempio:

  • fondo di garanzia per le PMI: CDP potrebbe costituire una sotto-sezione speciale a carattere multi-regionale nel Fondo PMI, per incrementare la dotazione dello strumento e permettere la concessione di nuove e maggiori garanzie a favore delle piccole e medie imprese piemontesi;
  • FRI regionale (Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca): CDP potrebbe finanziare a medio-lungo termine, insieme al sistema bancario e a tasso agevolato, le imprese beneficiarie di agevolazioni concesse dalla Regione, su iniziative avviate a sostegno del tessuto imprenditoriale locale nell’ambito del FRI;
  • controgaranzie a imprese del settore creativo e culturale: CDP, mediante l’utilizzo di fondi pubblici regionali, Fondi SIE (Fondi Strutturali e di Investimento Europei) e risorse proprie, potrebbe concedere – in favore di imprese creative e culturali del territorio – nuove linee di garanzia su interventi promossi da Confidi e banche.

L’intesa odierna contribuisce a rafforzare l’impegno di Cassa Depositi e Prestiti a supporto del tessuto produttivo piemontese: negli ultimi tre anni il Gruppo CDP ha mobilitato circa 4 miliardi di euro a supporto diretto della crescita e dell’internazionalizzazione delle imprese piemontesi. Uno sforzo confermato anche dall’apertura di una nuova sede a Torino, che avverrà nei prossimi mesi e sarà finalizzata a promuovere una relazione più fluida e diretta con le comunità locali e a diventare un punto di riferimento per le imprese, la Pubblica Amministrazione e gli altri stakeholder del territorio piemontese.

Nell’occasione è stata anche analizzata una ulteriore attività di collaborazione quale il potenziale ruolo di CDP a supporto tecnico e finanziario della Regione per lo sviluppo delle infrastrutture.

 

I lavoratori Embraco scioperano contro gli stipendi d’oro dei manager

Sono in sciopero i lavoratori della ex Embraco. Manifestano davanti ai cancelli dello stabilimento di Riva di Chieri. Protestano  dopo avere letto le notizie di stampa  da cui emergerebbe che  la nuova proprietà Ventures nonostante dica di non avere risorse  per avviare l’attività produttiva pagherebbe stipendi d’oro ai manager e ai loro familiari. Una delegazione di  lavoratori dell’ex Embraco sarà a Roma domani per manifestare al ministero dello Sviluppo Economico, accompagnati dal presidente della regione Piemonte Alberto Cirio e dall’assessore regionale al lavoro a Elena Chiorino. Il tavolo al Mise è convocato per il 23 ottobre.

Estorsione da 1,5 milioni: due arresti

È il bilancio di un’operazione dalla Guardia di Finanza di Torino che, al termine delle indagini durate alcuni mesi, ha arrestato due torinesi, P.M.G. e F.G., per aver cercato di estorcere oltre 1 milione di euro ad un imprenditore piemontese.

Le indagini, condotte dal personale del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria del capoluogo e coordinate dalla Procura della Repubblica torinese sono partite dopo la richiesta di aiuto della vittima che, angosciata dalle pretese avanzate dai suoi aguzzini, ha chiesto aiuto ai finanzieri.

La vicenda è iniziata alcuni mesi fa quando al professionista è stata richiesta la somma di 1,5 milioni di euro in cambio del silenzio circa presunte irregolarità commesse dalla società di quest’ultimo, contenute nel materiale riservato sottratto fraudolentemente dagli stessi arrestati, fino a poco tempo prima collaboratori dell’imprenditore.

Nel corso delle contrattazioni le parti hanno concordato di “chiudere la faccenda” con il versamento di una somma di mezzo milione di euro in rate da 20 mila euro mensili.

Come se non bastasse, oltre alla pretesa economica, la vittima è stata anche costretta a redigere la rimessione della querela presentata precedentemente, al fine di scongiurare conseguenze di natura giudiziaria ai due sodali.

Lo scorso 30 settembre l’epilogo della vicenda: i finanzieri assistono allo scambio della prima rata in uno storico bar del centro città, e, non appena tra la vittima e gli estorsori avviene il passaggio della somma, intervengono e fermano i due estorsori.

Nel corso delle perquisizioni presso le abitazioni di questi ultimi sono state rinvenute e sequestrate 2 pistole automatiche, 3 caricatori e 105 cartucce riconducibili a F.G. che, conservate in un luogo diverso da quello dichiarato.

P.M.G. trentacinquenne e F.G., sessantenne, sono stati condotti presso il carcere Lorusso-Cutugno di Torino a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Le indagini proseguono al fine di identificare eventuali ulteriori sodali.

Blocco del traffico, al via le nuove regole

Il primo ottobre scattano le norme del blocco del traffico  a Torino e nei Comuni di Beinasco, Borgaro, Carmagnola, Caselle, Chieri, Chivasso, Collegno, Grugliasco, Ivrea, Leinì, Mappano, Moncalieri, Nichelino, Orbassano, Pianezza, Rivalta di Torino, Rivoli, San Mauro, Settimo, Torino, Venaria Reale, Vinovo e Volpiano.

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Nuove disposizioni per il blocco strutturale e in caso di emergenza.

Prevedono lo stop 7 giorni su 7 per le 24 ore  per tutti i veicoli Euro 0 (diesel, benzina, metano e Gpl) e tutti i diesel Euro 1. Trascorsi 4 giorni consecutivi di sforamento dei limiti scatta il semaforo arancione che prevede, oltre allo stop dei mezzi, anche il blocco delle autovetture diesel Euro 4 dalle 8 alle 19 e dei veicoli commerciali diesel Euro 4 dalle 8,30 alle 14 e dalle 16 alle 19. Invece il semaforo rosso parte in caso di sforamento dei limiti per 10 giorni consecutivi e in questo caso dovranno fermarsi anche tutti i veicoli diesel Euro 5 immatricolati prima del 1° gennaio 2013 (gli Euro 5 più recenti saranno liberi di circolare) e i veicoli a benzina Euro 1. Sono esenti  dal divieto gli automobilisti con più di 70 anni e i lavoratori turnisti o in reperibilità con giustificazione  rilasciata dall’azienda o dall’ente.

Il presidente degli industriali: “No all’aumento dell’Iva”

 “Per noi sarebbe opportuno non aumentare l’Iva. È evidente, ci vorrebbe una riforma fiscale che aiuti il mondo della produzione, lavoro e imprese. ma per farla, per onestà intellettuale, occorre una manovra di medio termine e questa  non si può fare in un anno, viste le risorse che abbiamo”, dice il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia,all’assemblea degli industriali torinesi. Intanto la sindaca Chiara Appendino annuncia sempre dall’assemblea che il 22 ottobre il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sarà a Torino “per un confronto sull’area di crisi complessa”. e che verrà presto  in città anche il ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli. Alberto Lazzaro, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriale di Torino ha osservato: “Sta alla classe politica a tutti i livelli scegliere se essere solo un placebo verso un lento e inesorabile declino o un acceleratore della crescita del nostro territorio, partner delle imprese, di chi realmente e tra mille ostacoli, ogni giorno crea lavoro e innovazione”.