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Espulsioni a raffica dal Piemonte: via 5 giovani criminali e psicotico “seguace dell’Isis”

E’ stato loro  revocato il permesso di soggiorno con espulsione immediata

Espulso per motivi di sicurezza dal territorio nazionale il marocchino di 31 anni che il 4 luglio era stato arrestato dai carabinieri di Tortona per il furto di un minibus. Affetto da turbe psichiche, era controllato dalle forze dell’ordine: nell’aprile del 2016 era stato intercettato mentre, in  stato psicotico, si proclamava seguace dello Stato islamico. Sono stati espulsi per “indole violenta e criminale”: si tratta di cinque giovanissimi extracomunitari abitanti a Torino e sospettati di essere autori di  scippi. La decisione è del prefetto, su proposta dell’ufficio immigrazione della Questura, ed è stata convalidata da un giudice di pace. E’ il primo caso del genere nel capoluogo piemontese. I ragazzi  hanno un’età compresa fra i 19 e i 21 anni e sono giunti  in Italia da minorenni, poi sono stati presi in carico dai servizi sociali. Avevano regolarizzato la loro posizione, ma non  hanno terminato gli studi e, come risulta alle forze dell’ordine, si sono dedicati ad attività illecite. E’ stato loro  revocato il permesso di soggiorno con espulsione immediata dal territorio nazionale e ora sono trattenuti al Cpr.

SUMMIT G7, LAVORI ALLA REGGIA DI VENARIA E MINISTRI NEL CANAVESE. A TORINO SOLO LE PROTESTE

I dignitari e il loro seguito alloggeranno forse al Castello di Pavone e all’Antica zecca.
Il presidente della Regione Sergio Chiamparino sperava che almeno qualcosa del summit del G7 delll’economia e del lavoro restasse a Torino. Ma le ragioni della sicurezza hanno prevalso e così i lavori dei ministri dei Paesi europei non si svolgeranno più al Lingotto, bensì alla reggia di Venaria, più facilmente difendibile dagli attacchi dei contestatori. In un primo tempo si pensava almeno di ospitare in città le delegazioni diplomatiche, ma si sarebbe presentato lo stesso problema di sicurezza. I ministri e il loro seguito alloggeranno forse al Castello di Pavone e all’Antica zecca. A Torino, del vertice in programma dal 26 al 30 settembre resteranno solo le manifestazioni di protesta promosse dalla sinistra estrema che ha organizzato un vero e proprio controvertice, da tenersi probabilmente ai Murazzi, intitolato “Proxima”. C’è da augurarsi che i più esagitati non mettano a ferro e fuoco la città.

Grande caldo: dalla siccità alla vendemmia cosa cambia a Torino e in Piemonte

Non solo clima torrido: a preoccupare è la carenza di precipitazioni atmosferiche. “La siccità c’è ed è severa”, sottolinea Angelo Robotto, il direttore dell’Arpa Piemonte, l’agenzia regionale per l’Ambiente, e non sono sufficienti sporadici temporali per cambiare la situazione. Il Piemonte è “diviso in due” con  la parte nord che sta un po’ meglio, grazie alle precipitazioni di fine giugno, mentre nelle province meridionali la situazione è più seria». Aggiunge Robotto: “Ciò che per ora consente al Piemonte di sopravvivere è il sistema degli invasi. Il precoce scioglimento delle nevi ha creato un accumulo tale da permettere una buona gestione delle riserve idriche”. Intanto le Regioni Piemonte, Lombardia e Veneto (alle quali a breve si aggiungerà l’Emilia Romagna) hanno deciso di ridurre da  del 5 per cento il prelievo di acqua ad uso irriguo dagli affluenti del Po. E’ intanto  iniziata nei giorni scorsi, con almeno due settimane d’anticipo la vendemmia nella nostra regione . Il  caldo africano e la siccità hanno motivato alcuni produttori a iniziare  la raccolta. La  prima uva vendemmiata è il pinot nero, uva rossa  per gli spumanti che viene coltivata soprattutto in alta Langa. Poi le vendemmie delle altre uve.

(foto: il Torinese)

Gli utenti dell’Acquedotto del Monferrato non sono a rischio “grande sete”. Parola di Aldo Quilico, presidente del Consorzio dei Comuni per l’Acquedotto del Monferrato che evidenzia come “al momento la situazione non genera alcun problema, le falde da cui viene captata l’acqua sono a 170 – 200 metri di profondità e non si rileva alcuna criticità. Qualche problema, occasionale, potrebbe venire da rotture della rete che, in questo periodo estivo, viene sottoposta a notevoli sforzi di adduzione. Ma si potrebbe trattare di guasti che, lo ribadisco, potrebbero verificarsi occasionalmente ed essere ripristinati al più nel giro di poche ore”. La rete dell’Acquedotto del Monferrato abbraccia 101 comuni, suddivisi 44 in Provincia di Alessandria (tra i quali le frazioni Villabella e Monte di Valenza, una parte della collina di Sant’Anna a Casale Monferrato), 50 in Provincia di Asti e 7 nella Città Metropolitana di Torino ovvero Brozolo, Brusasco, Cavagnolo, Lauriano (che esprime con il sindaco Matilde Casa la presidenza dell’assemblea), Monteu da Po, Moriondo Torinese e Verrua Savoia, interessando soprattutto un’ampia fascia collinare a forte vocazione agricola, ed appartiene all’Ato – Autorità d’Ambito 5 dell’Astigiano. Complessivamente si estende per duemilacento chilometri di rete acquedottistica e milletrecento di fognature, che in diversi tratti attendono interventi di ammodernamento. Il Consorzio dei Comuni ne è proprietario dal 1 gennaio 2003, dopo una lunga battaglia a colpi di carta bollata con la società di gestione Acquedotto del Monferrato Spa, che apparteneva al Gruppo Acque Potabili.

Massimo Iaretti

 

 

Allerta temporali: vento e pioggia spazzano l’ondata di caldo degli ultimi giorni in Piemonte

I temporali di queste ore , diffusi un po’ in tutto il Piemonte  spazzeranno l’ ondata di caldo che ha fatto nuovamente salire le temperature attorno ai 40 gradi. E’ ‘Allerta gialla’ per il rischio di locali nubifragi con forte vento  e frane nelle valli torinesi al nord della regione. Oggi l’Arpa – Agenzia per l’Ambiente ha registrato una massima di 37.6 gradi ad Acqui Terme, 36.6 Novi Ligure, 34.8 ad Alba, 34.2 nel centro di Torino, 33.8 a Cerano, nel Novarese. I temporali termineranno già nel pomeriggio di sabato ma abbasseranno di 3-4 gradi le temperature.

 

(foto: il Torinese)

I MIGRANTI OSPITI DELL’HOTEL PROTESTANO: “CI DANNO DA MANGIARE SOLO PIATTI DI PASTA”

Intanto sui social molto torinesi si lamentano: “ma cosa pretendono ancora dagli italiani?”
Diverse decine di richiedenti asilo, attualmente ospiti dell’ex hotel Parlapà di Alpignano hanno protestato davanti alla Prefettura di Torino per denunciare problemi nell’accoglienza. Chiedono più ore di lezioni di italiano, cibo e vestiario. “Non possiamo mangiare solo piatti di pasta”, sostengono. Una delegazione è stata ricevuta oggi. Giorni fa nell’ex  hotel avevano inscenato proteste ed erano dovuti intervenire i carabinieri. Intanto sui social molto torinesi si lamentano: “ma cosa pretendono ancora dagli italiani?”
(Foto archivio)

Occhi (a mandorla) puntati su Fca. Gruppo cinese interessato? No comment dall’azienda

Importanti gruppi industriali avrebbero puntato  gli occhi su Fca, compreso  il colosso cinese Great Wall Motor. L’indiscrezione viene dal sito  Automotive News che parla di  una prima offerta nei giorni scorsi che sarebbe stata respinta perché non abbastanza soddisfacente. Altre fonti citate indicano – riporta l’Ansa –  “responsabili di altri gruppi automobilistici impegnati in due-diligence per un potenziale acquisto di Fca”. Si fa riferimento a un “viaggio in Cina di alcuni dirigenti Fca allo scopo di incontrare i colleghi di Great Wall, che, a loro volta, avrebbero ricambiato la visita. Le voci di interessi cinesi rafforzano il titolo Fca a Piazza Affari, che guadagna il 4,07% a 10,22 euro. No comment dal Lingotto alle indiscrezioni.

 

 

(foto: il Torinese)

Intramontabile rito tricolore: le vacanze dagli ardori di D’Annunzio ai cafoni di oggi

di Pier Franco Quaglieni

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Solo Norberto Bobbio che sceglieva per le sue vacanze l’Elba, Cervo e Cervinia andava in vacanza quasi senza andarci,continuando a scrivere e a  tenere la corrispondenza normale con i tanti amici. Le sue erano “vacanze operose” come quelle di Croce a Meana, a Viu ‘, a Pollone  durante le quali  il filosofo scrisse opere importanti. La loro austerità e’ scomparsa da tempo

 

Chiara Boriosi ha incominciato a pubblicare qualche breve,intenso ricordo delle sue vacanze in località toscane sul mar Tirreno , in straordinarie case tra i pini, durante le quali i giovani passavano l’intera giornata e nottata a parlare,a conoscersi e magari ad  innamorarsi , spesso con una certa timidezza . Non c’è mai il riferimento esplicito al sesso. E’ il tempo che fu che la Boriosi riesce a far rivivere quasi magicamente, con nitidezza e anche un pizzico di nostalgia.Sabato scorso una sedicenne genovese e’ morta dopo aver assunto droga. Questa notizia ci dà l’idea  di un mondo radicalmente cambiato e l’indifferenza con cui è stato accolta ci indica le distante dalla nostra giovinezza.In molti di noi c’era un impegno che stavamo ,dopo il liceo, apprendendo da Garosci e da altri maestri che ci impedì di perderci anche sotto il profilo ideologico oltre che esistenziale.Il massimo della trasgressione  era incominciare a fumare  sigarette giovanissimi.Un vizio che si contraeva una volta per sempre,non riuscendo più a separarsi dal pacchetto. Molte ragazze si ritenevano più seducenti con la sigaretta .Delle mie amiche iniziarono a fumare subito Marlboro rosse e continuano ancora oggi  con più di un pacchetto al giorno.Tra i miei coetanei il problema droga non esisteva e neppure ci si ricordava del romanzo di Pitigrilli “Cocaina”,messo all’indice anche dal politicamente corretto di allora perché l’autore era considerato una spia dell’Ovra. Il problema della droga incominciò ad emergere in Italia  in tempi successivi,prima con alcuni episodi che dominarono le prime pagine dei giornali,poi via via come un fatto neppure più degno di una citazione nelle cronache se non in casi eccezionali come quello della sedicenne di Genova. Ci fu anche chi teorizzò un farneticante diritto di drogarsi che si inserì di prepotenza nel clima della contestazione e trasse da essa un qualche stimolo dall’idea sbagliata “Vietato vietare” ,il che significava che tutto è permesso.  Queste idee sbagliate finirono di bruciare dei giovani abbandonati a sè stessi vittime   di famiglie incapaci o impossibilitate ad educare in  contesti scolastici paralizzati.

 

La rivoluzione sessuale del ’68  e l’estate 

 Prima del ’68 ,quelli che si chiamavano rapporti sessuali completi, erano molto rari: le ragazze non li accettavano,le famiglie li proibivano alle figlie ,la Chiesa  cattolica li condannava,il pericolo di rimanere incinte li sconsigliava,la scomodità della 500 che non aveva sedili ribaltabili, quasi lo impediva.Un noto politico torinese morto da poco,mise incinta una ragazza che sposo’ ,pur non avendo un lavoro.Forse si dedicò alla politica per sbarcare il lunario e capì in itinere  che essa avrebbe rappresentato il suo futuro.  Dopo il ’68  tutto cambio’ e il sesso divento’ il tema dominante non solo dei discorsi e le ragazze, in primis ,desiderarono il sesso nella sua pienezza. Quello fu l’aspetto bello della contestazione : Fate l’amore ,non fate la guerra. Un “Vietato vietare” piacevole e condivisibile, rifiutato solo dai parrucconi. Si faceva l’amore in macchina ,magari contorcendosi,si faceva l’amore nella cabine dei bagni marini ,sulle spiagge di notte,  dopo aver fatto il bagno nudi. Si arrivo’ anche all’amore di gruppo,ma furono scelte dettate dall’ideologia e dalla politica che pochi praticarono e pochissimi apprezzarono,almeno in Italia. L’estate sessantottina e quelle 

successive  passarono lasciando passioni intense ed indimenticabili ,amori ardenti,delusioni cocenti. Fu l’inizio di un modo nuovo di vivere.Peccato che il tanto detestato a parole  “privato” sia stato guastato dal “politico”che invece fu quanto di più errato ci potesse essere in quegli “Anni formidabili” di Mario Capanna che ci  prepararono all’ “Eskimo in redazione “,per dirla con il celebre titolo di Michele Brambilla.In una celebre vignetta Mino Maccari ,che fu quanto di più distante dal ’68, ,commentava  così la caricatura  di un uomo e una donna  disegnata  con occhi desiderosi e trasgressivi : ” Il 69 e’ finito,pazienza :faremo un 70′”.Il libertino Maccari non aveva certo atteso la contestazione per vivere i piaceri della vita . E il suo amico Flaiano insieme a Fellini aveva scoperto nel 1960  “la Dolce vita”con il bagno di di Anita Ekberg nella fontana di Trevi. Oggi ci sono turisti che si tuffano dai ponti veneziani,ma quella attuale è una storia di barbarie ,quella evocata da Fellini è una delle scene più famose del cinema italiano.

 

Le vacanze prima  del ‘68
Se si pensa , ad esempio,alle vacanze famigliari di Giovannino Guareschi ad Alassio dove venne fotografato a giocare in spiaggia con i figli,si ha l’idea di cosa fossero le ferie  prima dei fermenti contestativi. Erano vacanze in famiglia in cui i giovani subivano le scelte dei genitori e solo raramente era concesso un piccolo viaggio con gli amici o andare  a trovare dei parenti.C’era gente che andava in vacanza , esibendo canottiere bianche, calzoncini corti,calzini e mocassini.Erano le prime esperienze di vacanza di tanti italiani che non si erano mai potuti permettere una settimana neppure a Borghetto Santo Spirito e che mandavano in colonia i propri figli. Umberto Bossi esibì nel 1994, da vero plebeo, la canotta stile anni ’50 nella villa di Berlusconi in Sardegna. Lo stile era rimasto quello e non era destinato a cambiare,se vero che il suo successore si presenta abitualmente  in calzoni corti alle manifestazioni anche oggi.La cementificazione della Liguria negli Anni 70   consentì a queste persone di  passare dalla tenda  in campeggio o dalla casa in affitto ad  un monolocale in proprietà , in cui vivere anche d’inverno in Riviera. Un traguardo molto sudato.In una località ligure un amico mi ha segnalato l’altro ieri un vero e proprio dramma:nella casa in cui ha un alloggio ,un condomino ha affittato alla prefettura un appartamento diventato residenza di immigrati. Non solo non è più possibile pensare alle vacanze,ma la casa stessa è diventata inabitabile.Ovviamente magari il mio amico esagera e in parte magari è un po’ razzista,ma qualche problema per un periodo di riposo vacanziero c’è sicuramente. Una notizia,ovviamente,che difficilmente si può leggere sui giornali.  Una notizia che rende bene l’idea dell’emergenza dell’estate 2017 e che forse ci sfugge. 

 

La spiaggia  e la vita notturna 

I bikini sempre più ridotti diventarono la norma a partire dalla metà degli Anni 60,poi si passo’ al topless e al nudo almeno in certe spiagge.Negli anni 70 in un club Valtur il topless era la norma e anche le mamme esibivano con piacere i loro seni nudi.Poi l’informazione medica ha portato a cambiare, anche se qualche topless sopravvive . A St. Tropez dove aveva prevalso il nudo trasgressivo di Brigitte Bardot sempre con Gitane senza filtro tra le dita,oggi le spiagge sembrano quelle di Rimini o quasi. In effetti già Gabriele d’Annunzio si faceva fotografare nudo in spiaggia e il fotografo  Francesco Paolo Michetti fotografò la moglie in un topless ante litteram ,alla fine dell’800. Ma l’idea femminista del topless e delle tette al vento fu tutt’altra cosa ,anche se poi ,quasi paradossalmente, delle femministe protestarono per le troppe fotografie di donne in topless  apparse sui giornali.   L’estate era e in parte rimane  la stagione dei flirt e delle avventure in città e al mare. Un’ amica di mia madre che venne in vacanza con noi una volta a Verezzi e ad Alassio, si metteva in pantaloni attillatissimi e maxi scollature,lasciava il figlio in custodia a mia madre e poi andava a ballare. Lei diceva perché amava il ballo,ma io già allora mi rendevo conto che forse il ballo era un mezzo per piacevoli esperienze  extraconiugali .L’importante era salvare la forma.A posteriori, quando vidi il film “I bambini ci guardano”, in parte girato drammaticamente ad Alassio,capii la situazione. Un mio amico trascorreva le vacanze passando le notti nei locali tra Ospedaletti e San Remo alla ricerca di storie estive anche con la complicità del buio dei night. Una volta invito ‘ la nuova amica ai bagni e si rese conto che, alla luce del sole, la signora, venuta dalla Valtellina ad Arma di Taggia, aveva vent’anni di più di quelli che gli era sembrato  qualche ora prima nell’oscurità. L’amica di mia madre viveva la sua estate liberamente,salvo poi rientrare nei ranghi il venerdì sera quando arrivava il marito.
L’estate di alcuni big  e la quotidianità  trasgressiva dell’estate 

Mario Soldati che abitava tutto l’anno a Tellaro ,d’estate rizzava le antenne e guardava i nuovi arrivi. Pur essendo  un volto televisivo molto noto ,fu ignorato da una ragazza “alta,sottile,bruna,di una bellezza strana ” sempre in compagnia di un levriero. A Soldati piaceva molto,ma non riuscì nell’intento come invece riusci’  un’estate con una mia amica,facendole una piccola recensione.Quasi per rivalersi, scrisse un racconto in cui immaginò “di fare selvaggiamente l’amore ” con lei dentro una Mercedes durante una grandinata estiva. Ma Soldati il più delle volte,non solo d’estate ,centrava  l’obiettivo . Anche il pittore Enrico Paulucci con la scusa delle modelle e delle allieve dell’Accademia poteva sfuggire a Rapallo e a Torino ai blandi controlli della moglie. Francesco Tabusso ,d’estate a Varigotti ,si vedeva in compagnia di bellone che poi rappresentava nude  nelle sue tempere quasi sempre trasgressive. Solo Norberto Bobbio che sceglieva per le sue vacanze l’Elba, Cervo e Cervinia andava in vacanza quasi senza andarci,continuando a scrivere e a  tenere la corrispondenza normale con i tanti amici. Le sue erano “vacanze operose” come quelle di Croce a Meana, a Viu ‘ , a Pollone  durante le quali  il filosofo scrisse opere importanti. La loro austerità e’ scomparsa da tempo. Oggi continua – malgrado l’austerità imposta dalla crisi e dal pericolo del terrorismo- la spinta vacanziera impressa dal ’68. Un mio amico mi raccontava che, invitato in barca, ebbe un inizio di rapporto  sessuale con la moglie del padrone del natante che quando si accorse di quanto stava accadendo,fece un pandemonio,minacciando,non senza ragione di buttarlo a mare.L’amico negò tutto e si sentì minacciato e offeso. Una storia estiva  quasi incredibile. Forse anche qui si tratta di un esempio estremo ,forse invece  è la storia di sempre, d’estate e d’inverno ,che Boccaccio ha descritto,una volta per tutte, nelle sue cento novelle.Forse è l’ubriacatura dell’estate, forse la frenesia che genera il sole e il mare e che rende l’eros  più elettrizzante e la trasgressione un desiderio meno contenibile. Già  così d’Annunzio sentiva l’estate, l’estate ardente e selvaggia che si identifica con la natura: stabat nuda aestas, diceva il poeta, un qualcosa che piace  molto anche agli illetterati ,uomini e donne che siano. 

quaglieni@gmail.com

Ferragosto si passa con l’arte, la cultura e la storia: ingresso a 1 euro nei musei civici torinesi

 Il 15 di agosto i biglietti di ingresso dei musei civici – Palazzo Madama, MAO- Museo d’Arte Orientale, Borgo Medievale e Gam – avranno il prezzo simbolico di 1 euro e le visite guidate costeranno solo 5 euro in più

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L’estate in città non è mai stata così allettante, diventando un’occasione per scoprire o riscoprire lo sterminato patrimonio artistico custodito all’interno dei Musei Reali di Torino, che in occasione del ponte lunedì 14 e martedì 15 agosto rimangono aperti con i consueti orari. La Biblioteca Reale ospita nei suoi caveaux Intorno a Leonardo. Disegni italiani del Rinascimento, che vede protagonista il celebre Autoritratto insieme a parte della straordinaria collezione di disegni frutto degli illuminati acquisti del re di Sardegna Carlo Alberto.

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«Tebe capitale d’Egitto» è un nuovo percorso di visita che vi porterà a scoprire la vita quotidiana nel villaggio di Deir el-Medina e ad ammirare da vicino il corredo funerario della Tomba dell’architetto Kha e di sua moglie Merit. A cosa saranno serviti gli oggetti nella fotografia? La visita del 17 agosto ve lo svelerà! Ogni giovedì del mese di agosto, il Museo Egizio propone nuovi percorsi di visita, ognuno a tema diverso, per ammirare alcune opere della collezione legate a un tema specifico. Per maggiori informazioni:goo.gl/1DrrcP

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Ferragosto 2017 al Museo Nazionale del Risorgimento Italiano

Il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano non va in vacanza e anche durante il lungo ponte di Ferragosto resterà sempre aperto, dalle ore 10 alle ore 18 (ultimo ingresso ore 17), per consentire la visita a quanti, turisti e non, saranno in città nei prossimi giorni. Segnaliamo in  particolare l’apertura straordinaria lunedì 14 agosto  dalle ore 10.00 alle ore 18.00 e l’apertura prolungata fino alle ore 20.00 martedì 15 agosto

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Fino al 28 gennaio 2018 il travolgente mondo della Belle Époque di Giovanni Boldini è in mostra alla Reggia di Venaria Con oltre 100 capolavori tra olii e pastelli la produzione di Boldini e di altri artisti a lui contemporanei che raccontano il fascino femminile, la moda del tempo e i suoi salotti. Ancora alla Reggia di Venaria, oltre a Boldini altre proposte. Da ‘Caravaggio Experience’ nella Citroniera delle Scuderie juvarriane, mostra che immerge il visitatore nelle atmosfere caravaggesche attraverso proiezioni, musiche suggestive e persino fragranze olfattive, alla mostra fotografica ‘Lady Diana. Uno spirito libero’, racconto della vita pubblica e privata della principessa inglese morta nell’agosto di vent’anni fa

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Apertura straordinaria del castello e del parco di Racconigi lunedì 14 e martedì 15 (ferragosto) in occasione del tradizionale picnic di Ferragosto. Riprendendo l’atmosfera spensierata delle villeggiature reali, si può trascorrere l’intera giornata all’aperto con i bambini, con la famiglia, con gli amici in un’atmosfera romantica e suggestiva. Nella quiete del parco si possono fare riposanti passeggiate in carrozza, gite in bici, e poi picnic all’ombra degli alberi secolari, una sosta relax nella caffetteria allestita nella Dacia russa, una camminata col proprio amico a quattro zampe osservando le maestose cicogne e le altre specie protette che abitano il parco.

Operazione decoro urbano: quattro multe per i disobbedienti del barbecue nei parchi

E’ il periodo di  Ferragosto e i tanti torinesi  rimasti in città, spesso improvvisano barbecue nei parchi. Almeno così è avvenuto in passato. Con le nuove regole di decoro e sicurezza non è più possibile. La polizia municipale, nel corso dei controlli ha già fatto quattro contravvenzioni per pic-nic abusivi. Sono inoltre stati sanzionati dieci automobilisti che hanno circolato in macchina nelle aree verdi. Alcune settimane fa la sindaca Chiara Appendino aveva scritto su Facebook: ” Tra le lamentele che arrivano in Comune c’è la vivibilità dei parchi e molti dei disagi non derivano (solo) da mancata manutenzione ordinaria, ma dai comportamenti e dalle cattive abitudini di alcuni cittadini.  Sto parlando di accensione di barbecue fuori dalle aree attrezzate, dispersione di rifiuti, vendite abusive e disturbo alla pubblica quiete”. I controlli da parte della polizia municipale dureranno tutta l’estate in collaborazione con l’Amiat che provvede a rimuovere i rifiuti abbandonati.

 

(foto: il Torinese)

 

Dopo temporali e grandine in città Ferragosto con il sole ma senza caldo africano

Dopo il grande caldo e i successivi temporali e grandinate , è tornato  il bel tempo – ma con temperature gradevoli attorno ai 20-25 gradi – a Torino e in Piemonte. L’abbassamento delle temperature è legato all’ area depressionaria proveniente dalla Francia che ha lasciato la regione e il sole dovrebbe splendere fino a Ferragosto, dicono le previsioni di Arpa Piemonte. Le  temperature in montagna con la neve sono tornate a scendere sotto lo zero, ma in pianura si rialzeranno senza però toccare i record di caldo africano dei giorni scorsi. Al Passo del Moro, tra la Valle Anzasca con la Svizzera a quota 2.800 metri, il nivometro ha segnato  15 centimetri di neve fresca.

 

(foto: il Torinese)