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Strade e ponti malmessi? Alla Regione arrivano i nuovi fondi del programma Anas

Sono oltre i 900 milioni  del contratto di programma Anas 2016-2020 siglato con la Regione Piemonte. Con questa somma sarà possibile realizzare i necessari interventi di manutenzione straordinaria, come la messa in sicurezza di ponti e strade, ed opere importanti e attese da anni.L’assessore regionale ai Trasporti e Infrastrutture, Francesco Balocco, giudica gli investimenti aggiuntivi per 600 milioni di euro nel contratto di programma Anas con orizzonte temporale fino al 2022  “un buon risultato, frutto della collaborazione tra istituzioni, che consentirà di sgravare le Province dagli oneri di manutenzione delle strade riclassificate e di realizzare importanti investimenti che altrimenti sarebbe stato difficile ottenere”.

 

Con il bel tempo torna lo smog. Niente pioggia per almeno una settimana

Brevi  piogge in pianura  e nevicate sulle alpi, dopo il lungo periodo di siccità, di inquinamento e di caldo anomalo. Ora, però,  l’alta pressione torna sul nord-ovest per almeno una settimana durante la quale non si vedranno perturbazioni su Torino e sul Piemonte. Arpa segnala che domenica un’area di bassa pressione dal Nord Europa porterà per alcune ore aria più fredda sulla parte orientale, con vento di foehn sulle Alpi, in particolare sui settori nordoccidentali e settentrionali, con nevischio  sulle cime di confine di Pennine e Lepontine. L’anticiclone torna lunedì, con  zero termico  a quota 3.000. A partire da mercoledì o giovedì novembre la Smi (Società Meteorologica Italiana) prevede l’ingresso di aria  umida dal comparto atlantico e mediterraneo, sul bordo dell’alta pressione, con  graduale aumento della nuvolosità. Le minime notturne sono  in aumento, le massime diurne in calo, da 11-14 a 8-11. Il blocco del traffico a Torino verrà deciso in base alla situazione. Lunedì non ci sarà comunque essendo indetto lo sciopero dei mezzi pubblici.

Lunedì 20 nuovo sciopero dei mezzi GTT: ancora una giornata nera per i trasporti a Torino

Nella giornata di lunedì 20 novembre 2017 è previsto uno sciopero della durata di 24 ore dei mezzi Gtt,  indetto da Filt Cgil, Fit Trasporti e Uiltrasporti, al quale hanno aderito anche i sindacati autonomi. E’ previsto  un presidio in piazza Castello dalle 15 alle 18, mentre si svolge il consiglio comunale nella vicina sala della Provincia. I sindacati sostengono che le istituzioni non hanno  dato risposte nonostante una prima protesta di 4 ore e due presidi dei lavoratori Gtt e poiché “la Commissione Trasporti del Senato ha dato via libera a 40 milioni alla Regione  per salvare Gtt” si chiedono quali strade si stanno percorrendo”. “Cara Sindaca, – scrivono in un volantino – il 20 novembre una rappresentanza delle nostre 5.000 famiglie sarà in piazza Castello in attesa che i sindacati vengano convocati”.

 

Il servizio sarà comunque garantito nelle seguenti fasce orarie:

– Servizio urbano e suburbano della Città di Torino: dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 12.00 alle ore 15.00
– Metropolitana: dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 12.00 alle ore 15.00
– Autolinee extraurbane: da inizio servizio alle ore 8.00 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30
– sfm1 Pont-Rivarolo-Chieri (ferrovia Canavesana) e sfmA Torino Aeroporto-Ceres: da inizio servizio alle ore 8.00 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30

Maggiori informazioni sul sito di GTT: www.gtt.to.it/…/4413-sciopero-di-24-ore-dei-mezzi-gtt-luned…

Insulti razziali sul bus. Rintracciato l’uomo che aveva offeso una ragazzina di colore

Sono riusciti a risalire a lui grazie ai filmati registrati dalle telecamere presenti sul bus

 

Nelle prime ore di questa mattina è stato identificato e in seguito rintracciato, l’uomo che venerdì scorso aveva insultato e denigrato una ragazzina di colore che si trovava sul suo stesso autobus della linea 63 di Torino. Secondo il racconto della quindicenne e secondo quanto riportato nella denuncia del suo allenatore di basket, che si trovava sul pullman con lei, l’uomo -un sessantenne torinese, disoccupato- avrebbe senza alcun motivo apostrofato la ragazza con frasi ingiuriose come: “E’ inutile che vai a scuola, tanto finirai in strada. Tornatene al tuo paese”. Il sessantenne è stato identificato grazie al controllo svolto in questi giorni dai carabinieri della compagnia di Rivoli che, dopo aver setacciato tutti i filmati registrati dalle telecamere presenti sul bus, sono riusciti a risalire a lui. La Procura ha aperto un fascicolo sul caso per violenza per motivi razziali. L’uomo è stato denunciato e interrogato dai carabinieri, mentre le indagini sono coordinate dai pm Patrizia Caputo e Eugenia Ghi. Nei giorni successivi all’accaduto la ragazzina era stata ricevuta dal procuratore capo torinese Armando Spataro, che aveva promesso pubblicamente il massimo impegno nelle indagini. Il sessantenne dovrà molto probabilmente rispondere dell’accusa di violazione della Legge 654 del 1975, con cui l’Italia ha ratificato la convenzione internazionale di New York sull’eliminazione di tutte le discriminazioni razziali.

 

Simona Pili Stella

 

 

Comune, fuoco e fiamme sui conti che non tornano. Morano e Napoli all’attacco

I conti comunali non tornano? Si infiamma ancora una volta la polemica sul debito Ream, la quota da 5 milioni di euro che la Città di Torino deve restituire alla società in merito all’operazione Westinghouse. L’oggetto del contendere è l’ iscrizione di tale cifra nel bilancio municipale. La nuova scintilla è la missiva che i revisori dei conti hanno inviato ai vertici dell’amministrazione civica, con riferimento al Certificato al bilancio 2017, in cui ricordano che il debito “doveva essere riconosciuto e finanziato nel bilancio 2017 a prescindere dall’effettivo versamento dilazionato concesso per il 2018” e che il certificato di bilancio è da ritenersi corretto “se, e solo se, non include l’allocazione sull’anno 2018 del debito Ream”. Ovvero, la  allocazione nell’esercizio 2018 non è sufficiente a sanare la “mancata rilevazione del debito nell’esercizio di perfezionamento dello stesso”. Taglia corto il presidente del Consiglio comunale Fabio Versaci di  M5S: “sono questioni già discusse”, e chiede di ascoltare in Commissione i revisori “per meglio capire le ragioni della nota inviata  che al momento mi sfuggono”. Le opposizioni vanno giù pesante. I primi a reagire sono i consiglieri Alberto Morano (omonima Lista Civica) e Osvaldo Napoli, capogruppo di Forza Italia a Palazzo di Città: “Il sindaco Appendino e la giunta pentastellata hanno manipolato il parere del Collegio dei Revisori e hanno prodotto un falso sostanziale approvando la delibera dello scorso 27 luglio con le considerazioni favorevoli dei Revisori “non corrispondenti al vero”. Tutto è stato chiarito nella lettera inviata dal Collegio dei Revisori al Sindaco Appendino, all’Assessore al Bilancio e al Direttore Finanziario e inviata oggi a tutti consiglieri. Nella lettera i Revisori accusano apertamente l’amministrazione di aver sottoposto al collegio una bozza di Delibera sulla salvaguardia degli equilibri di bilancio diversa da quella sottoposta al Consiglio Comunale e di avere inserito nella bozza di Delibera n. 2017 02739/024 portata all’approvazione del Consiglio Comunale il 27 Luglio 2017 considerazioni favorevoli del Collegio dei Revisori non corrispondenti al vero perché in palese contrasto con quanto ribadito più volte dal Collegio dei Revisori con riguardo al trattamento contabile del debito Ream”.  Proseguono i due consiglieri di centrodestra: “Si tratta di accuse gravissime che lasciano allibiti sul modus operandi della Giunta Cinque Stelle. Inoltre i Revisori danno parere contrario al certificato di Bilancio precisando che “il Certificato al Bilancio 2017 rispecchierà i dettami previsti dalla Legge solo ed esclusivamente se verranno osservate tutte le prescrizioni e le riserve richiamate ed in particolare se nel corso dell’esercizio 2017 verrà riconosciuto e finanziato il debito Ream come previsto dall’art. 194 del Tuel”. Come si vede, i torinesi si trovano ad affrontare il problema non piccolo di una giunta che mentendo ai Revisori ha di fatto mentito alla città” la Lista Civica di Morano  e Forza Italia chiedono quindi al sindaco Appendino e all’assessore al Bilancio di presentarsi subito in Consiglio comunale “con proposte serie e credibili per superare, e non aggirare, una questione che minaccia di avere serie ripercussioni sulle finanze comunali”.
   

Cinque sospetti terroristi dell’Isis. Ma non possono essere arrestati per questioni procedurali

Le autorità giudiziarie  avevano chiesto gli arresti a maggio, ma un gip nel mese di  giugno, aveva respinto l’istanza. Il pm Andrea Padalino ha quindi presentato ricorso al tribunale del riesame del Piemonte, che gli ha dato ragione. Tuttavia l’ordinanza dei giudici non è esecutiva: gli indagati, infatti, possono ancora ricorrere in Cassazione

Sono cinque le ordinanze di custodia cautelare in carcere ottenute dalla procura di Torino per altrettanti ragazzi tunisini indagati per terrorismo internazionale. ma gli arresti non possono essere eseguiti  per questioni procedurali . I tunisini sono sospettati di avere costituito nel nostro paese un gruppo collegato all’Isis. Al momento tre di loro sono  agli arresti domiciliari per droga, mentre  altri due  sono liberi. Uno era già stato espulso nel 2016. Le autorità giudiziarie  avevano chiesto gli arresti a maggio, ma un gip nel mese di  giugno, aveva respinto l’istanza. Il pm Andrea Padalino ha quindi presentato ricorso al tribunale del riesame del Piemonte, che gli ha dato ragione. Tuttavia l’ordinanza dei giudici non è esecutiva: gli indagati, infatti, possono ancora ricorrere in Cassazione e l’arresto non può avvenire. I nomi due tunisini morti in Siria sono presenti inoltre nell’inchiesta. Erano  due ‘foreign fighters’  indagati dalla procura, che dopo un periodo di permanenza  in Italia si erano trasferiti in Medio Oriente a combattere. Quando morirono in battaglia i compagni li indicarono sui social quali martiri. le verifiche scaturirono dalle false dichiarazioni di studio all’Università di Torino presentate da diversi stranieri per avere i permessi di soggiorno. I sospettati, che nel frattempo si erano stabiliti a Pisa per dedicarsi allo spaccio di stupefacenti, sono stati così scoperti dalle forze dell’ordine.

Piazza San Carlo, il Comune ottiene il dissequestro dell’area sottoposta a indagine

AGGIORNAMENTO Per le festività natalizie sarà completamente agibile  l’area del parcheggio sotterraneo  delle piazza. La procura ha emesso il decreto di dissequestro

La Città  di Torino si augura che possano esserci appena possibile le condizioni per il dissequestro dell’area di piazza San Carlo posta sotto indagine per i fatti drammatici dello scorso 3 giugno. Lo scopo è  di procedere alla messa in sicurezza dell’area e restituire il parcheggio all’utilizzo della cittadinanza. L’area (nella foto) si trova a destra del monumento equestre a Emanuele Filiberto, il Caval ‘d Brons, adiacente alla rampa di accesso al parcheggio interrato  dove cadde la ringhiera nella calca. Da allora la zona è recintata ed è meta di tanti turisti e  torinesi che hanno lasciato fiori o biglietti o striscioni in memoria di Erika Pioletti, la 38enne di Domodossola morta per le conseguenze di quella serata. Le tempistiche e le  modalità di dissequestro spettano però  alle “esigenze di accertamento dell’Autorità giudiziaria” osserva il Comune in una nota.

 

(foto: il Torinese)

Salone del Libro, la Fondazione è pronta per l’edizione 2018. E pagherà i fornitori

La 31/a edizione del Salone del Libro verrà curata dalla Fondazione per il Libro in collaborazione con  il Circolo dei Lettori e la Fondazione per la Cultura. Oggi si è tenuta l’assemblea dei soci della Fondazione, presieduta dal governatore piemontese Sergio Chiamparino, storico ente ente promotore della rassegna torinese. La Fondazione, che non impiegherà proprie risorse per l’edizione 2018 , pagherà però i fornitori che da tempo chiedevano riscontri per i servizi effettuati e provvederà alla riscossione dei crediti. Intanto il 19 dicembre ci sarà una ulteriore assemblea per verificare l’avvio del piano industriale e la possibilità della Fondazione di procedere, nonostante i molti problemi.

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Erano presenti all’assemblea la Sindaca della Città di Torino Chiara Appendino; le Assessore alla Cultura della Regione Piemonte, Antonella Parigi, e della Città di Torino, Francesca Leon; il rappresentante di Intesa Sanpaolo Michele Coppola; il Vice-Presidente della Fondazione per il Libro, Mario Montalcini; il Consigliere Luciano Conterno; il Segretario Generale uscente Giuseppe Ferrari. L’Assemblea, all’unanimità dei presenti, ha preso atto dello stato gestionale della Fondazione. Acquisitane la disponibilità, ha confermato gli organi statutari della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, che risultano così composti: Massimo Bray, Presidente; Mario Montalcini, Vice Presidente; Luciano Conterno e Piero Gastaldo, Consiglieri d’Amministrazione.

 

 

(foto: il Torinese)

Regionali, firme “tarocche”: sentenza salva consiglieri Pd in bilico per ricorso al Tar

Parola fine sulla brutta storia  delle firme tarocche alle elezioni regionali del 2014 , che portarono Sergio Chiamparino sulla poltrona più alta di piazza Castello. Ora  il Pd di Torino è salvo grazie a poche firme valide che non hanno inficiato il risultato finale. Si era già salvata la lista  Chiamparino, e oggi tirano un sospiro di sollievo anche gli otto consiglieri  dem (il segretario regionale Davide Gariglio, Gianna Pentenero, il presidente dell’Assemblea piemontese Mauro Laus, il suo vice Nino Boeti, Raffaele Gallo, Daniele Valle, Andrea Appiano, Elvio Rostagno) che si trovavano sotto la spada di Damocle del ricorso dell’ex leghista Patrizia Borgarello, presentato al Tar. Il tribunale civile di Torino ha infatti depositato  la sentenza che salva il Pd. Erano tante le sottoscrizioni falsificate ma è bastato un modulo autentico a far ritenere conclusa la storiaccia.

Piazza San Carlo: un questionario della procura per chi ha presentato denuncia

Usando una  mappa di piazza San Carlo, le persone rimaste ferite in quella maledetta sera del 3 giugno, possono segnare il punto esatto dove si trovavano, indicando chi era loro vicino e  gli spostamenti. Un questionario per aiutare gli accertamenti è stato predisposto dalla Procura di Torino per gli interessati (quelli che hanno presentato denuncia)  che sono stati invitati a compilarlo. La compilazione avviene nelle stazioni dei carabinieri e nei comandi e uffici delle forze dell’ordine del territorio di residenza delle parti lese, in diverse località italiane.