Si avvia alla conclusione il secondo fine settimana di agosto contraddistinto dalle grandi partenze verso le località di villeggiatura in vista della settimana di Ferragosto.
Sono 27,4 milioni i transiti registrati sulla rete Anas tra venerdì 8 agosto e le 12 di oggi, domenica 10 agosto.
Sulla rete stradale e autostradale in gestione Anas (società del Gruppo FS Italiane) sono state confermate le previsioni traffico in aumento già a partire da venerdì. Il picco degli spostamenti si è registrato nella mattina di sabato – contrassegnata da Viabilità Italia con il bollino nero – per le partenze dei vacanzieri dai grandi centri urbani in concomitanza con la chiusura di molte attività del Paese per la settimana centrale di agosto.
Ieri, sabato 9 agosto, si è registrato un aumento medio del 3% di transiti rispetto al sabato precedente (2 agosto), con punte del 10% in più sulla rete Anas del sud Italia e del 5% e dell’11% in più lungo le tratte in prossimità delle località turistiche rispettivamente di mare e montagna.
In aumento anche il traffico notturno tra sabato e domenica con picchi fino al 70% in più, rispetto alla settimana scorsa, sulla A2 “del Mediterraneo”, fino al 40% sulla A19 “Palermo-Catania” e al 45% sul RA13 “A/4 – Trieste” all’altezza di Duino Aurisina.
Tra venerdì e sabato sulla A2 “del Mediterraneo” tra l’innesto con la A30 fino al nodo autostradale di Salerno sono transitati oltre 160.000 veicoli, in crescita a 199.280 tra Salerno e Pontecagnano Faiano dove i veicoli totali hanno raggiunto il picco di 240.600 unità. Sul tratto appenninico 58.550 transiti a Rivello e 58.160 ad Altomonte. Dopo Cosenza, 63.365 veicoli a Montalto Uffugo, 73.670 a Falerna, 62.965 a Palmi e 69.240 a Villa San Giovanni.
In Sicilia, sulla A19DIR “Diramazione per via Giafar” sono transitati 163.850 veicoli, 98.370 sulla A19 “Palermo-Catania” ad Altavilla Milicia, in diminuzione a 32.980 presso Alimena e 28.225 a Caltavuturo.
In diminuzione il volume totale di veicoli transitati sul “Grande Raccordo Anulare” di Roma rispetto allo scorso fine settimana: venerdì e sabato sono complessivamente transitati 288.620 veicoli presso la Romanina, 257.270 tra Laurentina e Pontina, 229.815 tra la Pisana e l’Aurelia, 214.650 tra via Cassia e l’Ospedale S. Andrea e 212.175 tra via Nomentana e via Tiburtina.
Sempre nel Lazio, sulla SS148 “Pontina” a Roma sono transitati 183.435 veicoli, 113.000 ad Ardea, 79.945 a Latina e 48.600 nel tratto finale presso Sabaudia.
Lungo la dorsale SS16 “Adriatica” a Rovigo sono transitati complessivamente 38.750 veicoli, 28.700 a Ferrara, 62.300 a Rimini e 47.980 a Riccione. Nel tratto marchigiano 27.900 a Pesaro, 48.015 a Falconara Marittima e 46.730 a Fermo. Proseguendo lungo la costa abruzzese sono stati 56.860 i veicoli transitati ad Alba Adriatica e 25.025 a Vasto. Il valore più contenuto è stato registrato in Molise all’altezza di Campomarino con un passaggio di 16.585 veicoli. Infine, nel tratto pugliese di Brindisi si è registrato un transito di 127.375 veicoli.
Sul versante tirrenico, lungo la SS18 “Tirrena Inferiore”, i volumi maggiori sono stati registrati a Capaccio Paestum con 73.050 transiti, 52.115 a Eboli, 50.565 a Vibo Valentia, 49.080 a San Nicola Arcella e 40.720 a Belvedere Marittimo.
Per la SS106 “Jonica” i maggiori volumi di traffico del fine settimana sono stati rilevati a Castellaneta con 69.290 transiti, a seguire i 64.470 passaggi a Stalettì, 60.000 a Simeri Crichi e 40.030 a Cutro. Sulla SS106 VAR/A “di Catanzaro Lido” a Borgia 41.300 transiti e a Portigliola 35.180.
Tra le sezioni con i dati di particolare rilievo emergono: il RA15 “Tangenziale di Catania” a Misterbianco con 165.900 transiti, la SS36 “del Lago di Como e dello Spluga” con 163.495 transiti a Monza, 120.343 a Costa Masnaga e 69.210 ad Abbadia Lariana, la SS162NC “Asse Mediano” a Giugliano in Campania con 142.330, il RA6 “Perugia-Bettolle” presso Perugia con 138.120, in Abruzzo il RA12 “Chieti-Pescara” a San Giovanni Teatino con 124.500, la SS101 “Salentina di Gallipoli” a Lequile con 124.340, la SS75 “Centrale Umbra” a Perugia con 111.320, la SS694 “Tangenziale di Lecce” con 110.350, la SS613 “Brindisi-Lecce” a Squinzano con 110.260, la SS7QUATER presso Giugliano in Campania con 103.925 e a Mondragone con 74.150, la SS7 “Via Appia” a Ciampino con 100.230, la SS77 “della Val di Chienti” a Corridonia con 83.464, la SS9VAR a Parma con 79.890, la SS7BIS “di Terra di Lavoro” a Caivano con 79.435, ad Avellino con 54.710 e a Villa Literno con 51.665, la SS309 “Romea”presso Chioggia con 59.100, la SS726 “Tangenziale di Cesena” con 57.820, la SS195 “Sulcitana” a Cagliari con 56.560, la SS3BIS “Tiberina” a Todi con 54.980, e a Mercato Saraceno con 50.760, la SS202 “Triestina” con 52.960, la SS231 “di Santa Vittoria” ad Asti con 51.730 e la SS42 “del Tonale e della Mendola”a Zanica con 50.290 transiti.
In vista del grande aumento dei flussi di traffico Anas ha sospeso altri cantieri, oltre a quelli già fermati a inizio agosto, per un totale di 1.392, oltre l’83% di quelli attivi (1672). Inoltre, per assicurare il monitoraggio del traffico in tempo reale h 24.è stato potenziato l’impegno del personale su strada su tutto il territorio nazionale per un totale di circa 2.500 risorse in turnazione costituite da personale tecnico e di esercizio oltre al personale delle Sale Operative Territoriali e della Sala Situazioni Nazionale.
Previsioni da bollino rosso per tutto il pomeriggio di oggi per le ultime partenze e i rientri per gli spostamenti di breve e medio raggio
Il divieto di transito dei veicoli pesanti resterà in vigore fino alle 22.00 di oggi.
Per la situazione dei cantieri inamovibili Anas invita i viaggiatori a consultare prima di partire la pagina Esodo estivo del sito stradeanas.it(link https://www.stradeanas.it/it/esodoestivo).
Ricordiamo che il calendario dei bollini per l’estate è disponibile sul sito di Anas (https://www.stradeanas.it/it/esodoestivo) e su quello di Viabilità Italia
(https://www.poliziadistato.it/articolo/28345).






Il numero di maggio 2017 del mensile “Torino storia” “dedica il suo principale articolo ad un fatto scandaloso: l’esistenza di un padiglione creato negli anni ’80 dall’architetto Andrea Bruno, progettista di fama internazionale, sotto il cortile di palazzo Carignano “sepolto e dimenticato” da molti anni. Si tratta di un padiglione modernissimo da 300 posti a sedere o 700 persone in piedi. Era un’idea che aveva iniziato a prendere forma per iniziativa del Presidente della Regione Aldo Viglione, così attento al restauro e al rilancio del patrimonio storico-artistico del Piemonte, a cominciare dalle residenze sabaude e dal Museo del Risorgimento. Ne parlò lo stesso prof. Bruno, quando venne a ricordare Viglione al Centro “Pannunzio” una decina di anni fa. Il lavoro costò 13.945.000 euro e si protrasse dal 1987 al 1994,scoperchiando il cortile di palazzo Carignano e scavando fino a 11 metri. Viglione morì nel dicembre 1988. E’ diventato un pezzo modernissimo di archeologia sommersa, come ironicamente afferma il prof. Bruno. Venne infatti ricoperto da pesanti lastroni di metallo per occultare i lucernari, in modo da impedire che si potesse vedere dall’esterno la sua esistenza. La spesa dell’opera, il suo non utilizzo per tanti anni che ha privato palazzo Carignano di una struttura molto importante, l’occultamento del lavoro ci portano necessariamente a pensare a precise responsabilità. Non sappiamo di chi siano state, ma sicuramente ci sono. Se l’opera non venne utilizzata neppure un giorno, non fu un fatto casuale, ma il frutto di una scelta . Chi fece questa questa scelta? Quali sono stati i motivi dell’occultamento? Qualcuno si accorse che il lavoro era inutile e che furono gettati al vento ingenti fondi pubblici? E perché ,invece di far porre lastroni, non ha segnalato la cosa alla Procura della Repubblica ? Noi chiediamo che il Consiglio Regionale si faccia carico, in primis, di far chiarezza. Il Museo del Risorgimento rimase chiuso per anni per lavori di rifacimento per presentarsi con un nuovo allestimento in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia nel 2011.Si spesero fondi ingenti. Sarebbe importante-ribadiamo – stabilire chi fece mettere i lastroni metallici per occultare il padiglione sotterraneo inutilizzato. Ad un certo momento la dott. Cristina Vernizzi direttrice del Museo per molti anni venne improvvisamente sostituita, non si è mai saputo in base a quali motivi. La sua rimozione suscitò scalpore. La democrazia comporta chiarezza e non consente zone d’ombra. Noi chiediamo che il numero di “Torino Storia” n. 18 venga acquisito agli atti e venga ascoltato in seduta pubblica il prof. Andrea Bruno. Grazie per l’attenzione e molti cordiali saluti. Siamo certi che un fatto del genere non verrà sottovalutato nella sua gravità.