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Assalto agli acquisti, nei supermercati non è (ancora) psicosi

A Torino non si può dire che sia psicosi da guerra, ma in molti supermercati effettivamente non sono pochi coloro i quali hanno fatto incetta di prodotti come pasta, acqua, scatolame. In alcuni casi i prezzi sono aumentati, per far fronte all’aumento di quelli delle materie prime. Sta al buon senso delle persone non andare nel panico e a quello degli esercenti di non applicare prezzi troppo elevati. Alcune catene hanno già limitato il numero di pezzi acquistabili (ad esempio per l’olio di semi) non tanto perché ve ne sia carenza, ma proprio per il rischio che alcuni clienti ne comprino troppe confezioni e altri restino senza. Con l’andamento della guerra, il caro bollette e carburanti e altri segnali scoraggianti (per fortuna è rientrato lo sciopero degli autotrasportatori in programma per oggi) le prospettive non sono comunque delle migliori.

 

 Tamponi gratuiti per l’uscita da isolamento e quarantena e tracciamento a scuola

Da lunedì 14 marzo, i tamponi gratuiti per l’uscita dall’isolamento e dalla quarantena e per il tracciamento dei contatti di ambito scolastico si potranno effettuare presso gli hotspot delle aziende sanitarie locali ad accesso diretto (l’elenco e gli orari sono pubblicati sul sito della Regioneoppure tramite la prenotazione dell’Asl.

Resta sempre valida la possibilità, sia nel caso degli isolamenti che delle quarantene di ambito scolastico ed extrascolastico, di effettuare il tampone gratuito presso il proprio medico di famiglia o pediatra.

In farmacia e presso le strutture private autorizzate continuerà la possibilità di eseguire i tamponi, che in questo caso saranno a pagamento.

Appuntamento per un rave party, scoperti dalle forze dell’ordine L’iniziativa viene interrotta sul nascere    

Avevano pubblicizzato l’iniziativa mediante una locandina sui social network, la quale faceva riferimento ad una festa techno da svolgersi nella tarda serata di ieri, in un’area non meglio precisata del nord Italia.

Da successivi riscontri e dal contributo informativo dell’Arma dei CC, si identificava il luogo deputato per lo svolgimento della festa illegale nell’area dell’ex Galoppatoio situato all’interno del parco del Meisino, nella periferia nord di Torino.

La presenza della festa musicale veniva inoltre confermata da ripetute segnalazioni di gruppi in avvicinamento verso il Capoluogo torinese, provenienti da fuori provincia.

Il Compartimento di Polizia Ferroviaria rilevava la presenza di circa 150 persone giunte presso le stazioni di Torino Porta Nuova e Torino Porta Susa; un altro centinaio circa  in avvicinamento a piedi verso il luogo del rave party.

Presso la suddetta area venivano, quindi, fatte convergere diverse pattuglie delle forze di polizia  ordinariamente impiegate in servizio di controllo del territorio, e successivamente il personale interforze impiegato nei servizi c.d. “antimovida”  e in altri servizi.

Sul posto, veniva riscontrata la presenza all’interno dell’area dell’ex Galoppatoio di circa 350 persone, in procinto di dare vita ad una festa illegale “rave party”, che veniva interrotta sul nascere grazie al repentino intervento delle forze di polizia, che hanno ulteriormente  impedito  l’avvicinamento di altre 250 persone circa.

Uno tsunami si sta abbattendo sul trasporto: “va calmierato il costo del gasolio come per le bollette”

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Martedì 15 marzo l’incontro con il Governo: sul tavolo la richiesta urgente di riconoscere un credito d’imposta del 30% immediato sul gasolio, l’adozione della regola che il maggior costo del gasolio sia ribaltato in fattura, a garanzia della sopravvivenza delle imprese dell’Autotrasporto

 

Gli autotrasportatori sono sull’orlo di una crisi di nervi. Uno tsunami si sta abbattendo sul comparto: non ce la fanno più a sostenere i costi del gasolio. Chiedono maggiori tutele e soprattutto un intervento del Governo per calmierare il costo del gasolio come avvenuto per le bollette.

Il Governo, attraverso il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, ha stanziato 80milioni di euro aggiuntivi per compensare parte dei maggiori costi sostenuti dalle imprese del trasporto merci nell’acquisto del gas naturale liquefatto e dell’additivo AdBlue, e per le spese non documentate e i pedaggi autostradali.

 

Al di là di questo intervento irrisorio Confartigianato Piemonte Trasporti chiede una concreta riduzione del costo del gasolio e del costo del lavoro, con un intervento dello Stato più significativo, come sta accadendo per il caro bollette. Il carburante è cresciuto del 20,7% in un solo anno ed ora con la grave situazione in Ucraina le cose non possono che peggiorare. Per non parlare di quelle aziende che in Piemonte hanno investito nel green negli ultimi anni cambiando i mezzi con l’acquisto di quelli a metano e che si trovano un costo alla pompa più che triplicato!”.

Un settore, quello del trasporto merci, che anche in Piemonte è in costante squilibrio tra fatturati che si sgonfiano, da una parte, e gasolio, pedaggi, assicurazioni, costi di esercizio e tasse che crescono, dall’altra. A tutto ciò si devono aggiungere il cronico deficit infrastrutturale, che verrà colmato con tempi lunghissimi, la concorrenza sleale, interna ed estera che opera senza regole e prezzi sottocosto. Senza dimenticare le variabili locali come la viabilità inadeguata, non per ultimo, da 2 anni a questa parte, il Covid.

“Per questi motivi – sottolinea Giovanni Rosso, Presidente di Confartigianato Piemonte Trasporti – riteniamo fondamentale che si arrivi alla definizione di regole che dovranno garantire una maggiore ed effettiva tutela delle imprese di autotrasporto, con particolare riferimento alla disciplina di una clausola di adeguamento dei costi di trasporto al costo del gasolio, oltre che alla questione delle soste e all’applicazione del nuovo regolamento europeo”.

“Il percorso di confronto con il Governo – chiude Rosso – di martedì 15 marzo con un incontro a Palazzo Chigi, vede sul tavolo la richiesta urgente di riconoscere un credito d’imposta del 30% immediato sul gasolio, ma soprattutto l’adozione della regola che vige per gli aerei, cioè che il maggior costo del gasolio sia ribaltato in fattura, a garanzia della sopravvivenza delle imprese dell’Autotrasporto.”

A seguito dell’esito di tale incontro UNATRAS l’Unione delle Associazioni nazionali più rappresentative dell’Autotrasporto, di cui Confartigianato Trasporti detiene la Presidenza, deciderà quali iniziative intraprendere. In questa fase UNATRAS NON ADERISCE alla sospensione del servizio proclamato da altre sigle per lunedì 14 marzo.

Reale Foundation, Regina Margherita, CasaOz, UGI, Sermig e Adisco uniti per le famiglie ucraine

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 Di fronte all’inaudita violenza della guerra in Ucraina, Reale Foundation scende in campo a favore delle famiglie giunte in Italia lo scorso 5 marzo, composte principalmente da mamme e bambini malati oncologici, dai 3 ai 17 anni, attualmente in cura presso l’ospedale infantile Regina Margherita di Torino.

In questa prima fase, Reale Foundation, la fondazione corporate di Reale Group, sarà accanto a all’Ospedale Infantile Regina Margherita, CasaOz, Sermig, UGI, Adisco Sezione Piemonte – in collaborazione con la Regione Piemonte – per fornire una risposta pronta e immediata ai bisogni delle famiglie colpite da questa grave emergenza umanitaria. A occuparsi dei bambini ospedalizzati sono il Direttore di Oncoematologia Pediatrica e Centro Trapianti, Prof. Franca Fagioli e il suo team medico. Invece, le quattro associazioni – grazie alla loro esperienza e al sostegno di Reale Foundation – accoglieranno le famiglie ucraine dopo le dimissioni dall’ospedale e garantiranno il raccordo con la rete ospedaliera sulle cure a domicilio.

Reale Foundation organizzerà, inoltre, una raccolta di beni di prima necessità all’interno degli spazi del Museo Storico di Reale Mutua, a partire da venerdì 11 marzo e fino al termine del mese. Sono previste ulteriori raccolte che saranno destinate alla popolazione rifugiata nelle tendopoli di Palanca (Moldavia) al confine con l’Ucraina, e in altre città in cui sarà richiesto l’aiuto di Reale Foundation e dei suoi partner.

“Reale Group condanna l’uso della violenza e la prevaricazione dei diritti umani in ogni forma. – ha dichiarato Luca Filippone, DG di Reale Group – Attraverso Reale Foundation abbiamo agevolato la creazione di una rete di sostegno virtuosa coinvolgendo anche tutte le nostre Persone. Siamo una Mutua e nel contempo una Società Benefit, due elementi alla base di un modello di business che intende generare impatti positivi, misurabili e intenzionali nelle comunità in cui operiamo”.

“CasaOz è impegnata ad offrire la propria quotidianità ai bambini ucraini ed ai loro famigliari giunti al Regina Margherita per essere curati – ha dichiarato Enrica Baricco di CasaOz – L’immediatezza, la risposta corale e univoca, la peculiarità dì ciò che ognuno dì noi sa Fare credo siano in grado anche questa volta di essere risposta rapida, utile e concreta”.

“Nel 2006 abbiamo iniziato ad accogliere bambini e ragazzi con gravi patologie, la maggior parte dai paesi dell’Est – ha dichiarato Ernesto Olivero, Fondatore Sermig – Condividere con loro la vita quotidiana, affrontare con loro la malattia, lottare con loro per la vita ci rende ogni giorno più ricchi di umanità. Non abbiamo quindi esitato ad unirci a questa rete di solidarietà perché prendersi cura della salute dei più fragili, aggravata dalle conseguenze della guerra, è davvero operare per la pace”.

“Accoglienza e assistenza alle famiglie dei giovani malati di tumore è la mission di UGI e oggi spalanchiamo le porte ai profughi ucraini – ha dichiarato Marcella Mondini, Segretario Generale UGI – Sappiamo che la guerra, la lontananza dai famigliari, la malattia mettono a dura prova i bambini e i giovani che si trovano a combattere due battaglie durissime: guerra e malattia, ma la sinergia con le altre associazioni e con i medici del Regina Margherita farà sì che non si sentano soli, ma accolti e curati nell’animo e nel fisico”.

“Un importante intervento congiunto per garantire cure e assistenza ai bambini oncologici ucraini e ai loro familiari che li hanno accompagnati in Italia. In una situazione di emergenza come questa è fondamentale collaborare in ottica pubblico-privata e con gli Enti del Terzo Settore del territorio per strutturare un intervento di rete in grado di assicurare ai piccoli pazienti continuità nelle terapie e un supporto completo per famiglie che , a causa della guerra, hanno perso tutto in pochi giorni” ha dichiarato Francesca Lavazza, presidente di Adisco Sezione Piemonte.

Reale Group è un Gruppo internazionale attivo in Italia, in Spagna e in Cile attraverso la Capogruppo – Società Reale Mutua di Assicurazioni, la più grande compagnia assicurativa italiana in forma di mutua e le sue controllate. Offre soluzioni e tutela a più 4,7 milioni di clienti in campo assicurativo, bancario, immobiliare e dei servizi; con oltre 3.800 dipendenti tra Italia, Spagna e Cile, Reale Group evidenzia una solidità tra le più elevate del mercato, testimoniata da un indice di solvibilità (Solvency II), calcolato secondo il Modello Interno Parziale di Gruppo, pari al 298% (4Q 2021). Reale Group al 31/12/2021 ha chiuso con utile pari a 248,8 milioni di euro, con una raccolta premi superiore ai 5 miliardi di euro, in incremento del 2,3% rispetto all’analogo periodo del 2020.

CasaOz
CasaOz è un luogo di accoglienza per i bambini che vivono la malattia o la disabilità e per le loro famiglie.
È una casa dove ognuno di loro ritrova una “quotidianità che cura”, fatta di condivisione, attività ludico-creative, studio e molto altro. Nata nel 2007, CasaOz ha aiutato finora più di 2.300 persone provenienti da oltre 40 paesi del mondo.
www.casaoz.org

ADISCO – Sezione Piemonte nasce a Torino nel 1997. Le sue principali attività si concentrano sul supporto allo sviluppo della cultura della donazione del sangue cordonale e nella ricerca sulle cellule staminali a favore dei bambini affetti da malattie degenerative e tumorali. Inoltre, in ottica di interventi mirati verso il miglioramento e l’umanizzazione degli spazi di cura, ha contribuito alla loro rivisitazione architettonica, in particolare quelli dedicati ai piccoli pazienti dell’Ospedale Infantile Regina Margherita. Tante, negli ultimi anni, le iniziative: la realizzazione, nel 2013, del Day Hospital di Oncoematologia Pediatrica; l’apertura, nel 2016, del reparto “L’Isola di Margherita”, reparto pensato per bambini e ragazzi colpiti da malattie rare o inguaribili che necessitano di un sostegno concreto a tutto campo; la realizzazione, nel 2018, del nuovo Pronto Soccorso Pediatrico del Regina Margherita; l’inaugurazione, nel 2019, della rinnovata Degenza di Oncoematologia Pediatrica; l’ultimo grande intervento, nel 2021, ha messo a disposizione dell’Ospedale Infantile i nuovi Ambulatori di Oncoematologia Pediatrica.

Accesso dei visitatori nelle strutture della rete ospedaliera, le nuove indicazioni

DA PARTE  DELL’UNITA’ DI CRISI E DELL’ASSESSORATO REGIONALE ALL SANITA’

L’Unità di Crisi e la Direzione dell’Assessorato regionale alla Sanità ha inviato alle Aziende sanitarie regionali, agli Enti Gestori dei servizi socio-assistenziali e ai Presìdi socio-assistenziali e socio-sanitari una circolare, in linea con le indicazioni nazionali, per l’accesso dei visitatori nelle strutture della rete ospedaliera e territoriale.

In particolare è consentito accedere ai reparti per far visita a un proprio caro solo se:
in possesso di certificazione verde Covid-19 rafforzata, ovvero rilasciata a seguito della somministrazione della dose di richiamo (booster) successivo al ciclo di vaccinazione primario;
in possesso di certificazione verde Covid-19 rilasciata a seguito del completamento del ciclo vaccinale primario o dell’avvenuta guarigione, unitamente a una certificazione che attesti l’esito negativo del test antigenico rapido o molecolare eseguito nelle 48 ore precedenti l’accesso.

Le visite per ogni paziente possono durare fino a 45 minuti al giorno e devono essere distribuite nel tempo.
Per evitare assembramenti, è permesso l’accesso a un solo visitatore alla volta per paziente per un totale di massimo 2 persone esterne nella camera contemporaneamente.
Per garantire la sicurezza dei degenti e dei loro visitatori, sarà cura degli operatori sanitari presenti in reparto far rispettare alcune regole, ovvero l’utilizzo corretto della mascherina FFP2 e la disinfezione delle mani: in caso di violazioni, saranno costretti ad allontanare i visitatori.
All’ingresso del presidio ai visitatori verrà misurata la temperatura e verrà controllato il green pass.
La nota chiarisce che “ai direttori sanitari è data facoltà di adottare misure più restrittive in relazione allo specifico contesto epidemiologico, garantendo un accesso minimo non inferiore a 45 minuti”.

Cittadini, sindaci e associazioni in piazza a Torino per l’Ucraina

Alcune centinaia di persone si sono ritrovate a Torino sotto il palazzo della prefettura, in Piazza Castello, per la manifestazione ‘Cities Stand With Ukraine’ promossa delle città europee aderenti a Eurocities per dire no alla guerra in Ucraina.

Con loro  il sindaco, Stefano Lorusso, e i primi cittadini di altri comuni della città metropolitana.

In un altro punto  di Piazza Castello, si è svolto inoltre il presidio dei comitati contrari all’invasione russa dell’Ucraina ma  anche critici verso la Nato.  Le due manifestazioni si sono poi unite.

Presenti delegazioni di  Cisl, Cgil, Uilm, Pd, Acli.

 

La nota del  Coordinamento di cittadine/i, associazioni, enti istituzioni locali contro l’Atomica, tutte le Guerre e i Terrorismi  –  AGiTe

In questi giorni, in cui il ricorso alle armi continua a prevalere nel conflitto in Ucraina, il coordinamento A.G.iTe. ritiene indispensabile che continui a farsi sentire la voce della maggioranza delle persone che è per la pace e non vuole la guerra.

Diciamo NO ALLA GUERRA! e condanniamo con forza l’aggressione della Russia di Putin all’Ucraina, tutte le iniziative di riarmo e la minaccia dell’uso delle armi nucleari; invece di invertire la rotta, imparando dall’esperienza della pandemia che nessuno si salva da solo, men che meno contro gli altri, stiamo osservando ogni giorno la crescita esponenziale del conflitto.

Facciamo nostro l’appello del movimento pacifista ucraino contro la guerra e per una soluzione pacifica del conflitto.

Esprimiamo pieno sostegno al popolo pacifista russo che, con grande coraggio (oltre 13.000 arresti), si sta facendo portatore di istanze di protesta contro la guerra in Ucraina.

Sosteniamo tutte le iniziative di resistenza nonviolenta nei due paesi che si oppongono all’orrore della guerra rifiutando maggiore violenza.

Invitiamo quindi tutta la cittadinanza, l’associazionismo, i/le rappresentanti del mondo politico, sindacale e delle istituzioni locali, ad un nuovo presidio in cui chiediamo con forza:

  • un cessate il fuoco immediato
  • il ritiro delle truppe russe dall’Ucraina
  • un accordo politico negoziato nel rispetto della sicurezza e dei diritti di tutte le popolazioni coinvolte
  • la neutralità e integrità territoriale dell’Ucraina
  • la gestione della crisi all’interno dell’ONU
  • il blocco delle forniture di armi e supporto militare alle parti in conflitto
  • l’accoglienza dei profughi senza discriminazione per nazionalità, religione o colore della pelle.
  • La non discriminazione dei cittadini in base alla nazionalità e scelta belligerante dei propri governi.
  • Che l’Italia sostenga la pace e non la guerra

(foto Facebook Stefano Lo Russo)



 

Emergenza Ucraina in Piemonte: massima tutela per i bambini non accompagnati

Già circa 40 adesioni per la vaccinazione dei rifugiati sulla sezione dedicata del portale IlPiemontetivaccina.it

Sul sito della Regione attiva anche una sezione in lingua ucraina con le informazioni generali e di profilassi sanitaria per i profughi

La tutela dei minori non accompagnati che giungono dall’Ucraina sul territorio piemontese è stata al centro delle procedure verificate con le autorità nazionali competenti dall’assessore ai Bambini della Regione Piemonte Chiara Caucino. Al fine di garantire la massima protezione e la migliore assistenza ai minori è, infatti, necessario stabilire un percorso operativo adeguato e omogeneo su tutto il territorio. Il percorso prevede che i bambini non accompagnati vengano presi in carico dal sistema pubblico con il coordinamento del Tribunale dei Minori, per la nomina di un loro tutore legale e far sì che possano essere accolti rapidamente in una struttura residenziale, in una casa famiglia o presso delle famiglie affidatarie. Dovrà essere posta particolare attenzione nel non separarli, soprattutto se arrivati in gruppo o appartenenti allo stesso nucleo famigliare.

Se ne è discusso  durante il Coordinamento regionale per l’emergenza profughi a cui, insieme all’assessore Caucino, hanno preso parte il presidente Alberto Cirio e il console onorario dell’Ucraina a Torino Dario Arrigotti, con l’assessore alla Protezione civile e Gestione emergenza profughi ucraini Marco Gabusi. Presenti anche i rappresentanti delle Prefetture, della Protezione civile regionale e della Direzione Sanità e Welfare.

Da oggi è online una sezione in homepage del sito RegionePiemonte interamente in ucraino con le informazioni importanti generali e di profilassi sanitaria da sapere per i rifugiati ospitati sul territorio.

Attiva  anche la sezione del portale www.IlPiemontetivaccina.it, in lingua, dove i cittadini ucraini non ancora vaccinati possono aderire alla vaccinazione anti-Covid. Già circa 40 le adesioni in queste ore.

Possono indicare i propri dati sul portale il www.Piemontetivaccina.it per essere contattati e ricevere tutte le informazioni necessarie anche coloro che sono già vaccinati, ma non sono in possesso della relativa documentazione, oppure coloro che sono vaccinati con un vaccino non autorizzato dall’Agenzia europea per il farmaco (EMA).

L’aerospazio decolla e crea posti di lavoro

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Il settore aerospazio, una delle eccellenze torinesi con aziende come Alenia, sta andando bene e potrebbe creare opportunità occupazionali.

Se ne è parlato nell’incontro svoltosi all’Energy Center del Politecnico, organizzato in vista della Fiera Internazionale A&T di Torino, dal 6 all’8 aprile all’Oval Lingotto.

“Il Distretto Aerospaziale del Piemonte intende facilitare l’incontro e le sinergie tra le grandi aziende e le pmi per affrontare le grandi sfide attuali. È importante che il territorio, supportato dalle Istituzioni, sia in grado di rispondere alle grandi chiamate sui progetti del futuro dell’aerospazio con i finanziamenti necessari per consentire l’atterraggio di progetti utili alla crescita economica e professionale del territorio”, sostiene Fulvia Quagliotti, presidente del Distretto Aerospaziale del Piemonte.

Palazzo Madama, 500 giorni di lavori per far rinascere il capolavoro juvarriano

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I lavori sulla facciata juvarriana inizieranno lunedì 14 marzo e dureranno 500 giorni, in tempo per la festa di San Giovanni 2023

 
500 giorni per far rinascere il “volto” in marmo di Palazzo Madama, uno dei simboli di eccellenza di Torino nel mondo. Il più grande cantiere di restauro di un bene pubblico nel cuore della città riporterà la facciata juvarriana al suo antico splendore, grazie alla sinergia tra due istituzioni: la Fondazione Torino Musei, da sempre impegnata nella tutela, conservazione e valorizzazione dei beni museali, e la Fondazione CRT, storico e principale sostenitore privato di Palazzo Madama (16,6 milioni di euro stanziati complessivamente), che finanzia interamente quest’ultimo intervento con un impegno straordinario di 2,4 milioni di euro.

 

Approvati dal Ministero per la Cultura e dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio, i lavori di restauro e consolidamento strutturale coniugano arte, ingegneria e ricerca, salvaguardando l’identità e la storia del luogo con soluzioni tecnologiche innovative, sostenibili e reversibili. Il cantiere partirà lunedì 14 marzo, sotto la direzione dell’arch. Gianfranco Gritella, con la consulenza dell’ing. Franco Galvagno per le opere strutturali. L’esecuzione è affidata alle imprese Cooperativa Archeologia di Firenze e B.P. Benassi di Montignoso, vincitrici della gara d’appalto della Fondazione Torino Musei per un importo di 1.065.476,85 milioni di euro.

 

Finalmente si parte! Il grande cantiere per la rinascita della facciata di Palazzo Madama è un ingranaggio complesso, un’operazione di sistema che guarda al futuro tenendo insieme una molteplicità di risorse tecniche, professionali ed economiche per un obiettivo comune: dobbiamo esserne tutti orgogliosi”, affermano il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia e il Segretario Generale Massimo Lapucci.

 

Un ascensore condurrà le maestranze sino alla sommità del cornicione per le opere più complesse relative alla messa in sicurezza strutturale di tutta la trabeazione in marmo. All’interno delle cavità situate nel grande cornicione, manodopera specializzata realizzerà particolari strutture in acciaio curvilinee, destinate a costituire il futuro scheletro portante del rivestimento in pietra del grande architrave, che manifesta da secoli segni di affaticamento strutturale: a seguito del distacco di alcuni frammenti, si è reso necessario l’avvio dell’importante intervento di restauro.

 

Sulla sommità di Palazzo Madama, le quattro imponenti statue allegoriche di 3 tonnellate ciascuna alte 4 metri, “firmate” dallo scultore carrarese Giovanni Baratta nel 1726, saranno rimosse dal basamento – mediante una tecnica particolare che impiega un filo d’acciaio simile al sistema di estrazione dei blocchi di marmo dalle cave – e provvisoriamente calate a terra in gabbie di acciaio, con uno spettacolare sistema di gru, per il loro restauro e consolidamento in un apposito padiglione. L’intervento, nelle sue diverse fasi, potrà essere seguito “live” dal pubblico, che potrà anche visitare il padiglione stesso in tempi prestabiliti.

 

Per la prima volta dopo secoli il marmo scelto da Filippo Juvarra nelle antiche cave di Foresto e di Chianocco, situate nella bassa Valle di Susa, sarà nuovamente utilizzato per le parti più delicate e deteriorate della struttura.

 

I restauri delle statue, così come quelli dei serramenti lignei, saranno affidati tramite due ulteriori bandi nelle prossime settimane, a completamento del primo lotto di lavori sul settore centrale della facciata: la conclusione, dopo 500 giorni, è prevista per il 24 giugno 2023, festa di San Giovanni, patrono della città. Seguiranno altri due lotti relativi ai due corpi laterali.

 

Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica
Fondato nel 1863, il museo è oggi ospitato in uno dei più antichi e affascinanti palazzi della città, con testimonianze architettoniche e di storia dall’età romana al Barocco di Filippo Juvarra. Le raccolte contano oltre 70.000 opere di pittura, scultura e arti decorative dal periodo bizantino all’Ottocento.