E’ LA VOLTA DI GATTICO VERUNO
Verso una lettera alla Regione per cambiare la legge
Proseguono gli incontri sulle problematiche sorte dalle fusioni di Comuni in Piemonte.
Massimo Iaretti, presidente di MPP-Movimento Progetto Piemonte e portavoce del Comitato Autonomia Piemont è stato giovedì 12 luglio a Gattico Veruno, comune della Provincia di Novara, nato dalla fusione, avvenuta attraverso l’apposita legge regionale, delle municipalità di Gattico e di Veruno.
Nella casa comunale di Gattico, sede del nuovo Comune, Iaretti ha avuto un ampio scambio di idee con il sindaco Federico Casaccio ed il vice sindaco Giuseppe Crevacore. Entrambi si erano opposti alla fusione (ma non era stato costituito alcun comitato come nei casi di Cuccaro e di Gavazzana) poi hanno deciso di ‘correre’ alle elezioni comunali del 26 maggio scorso, conquistando l’amministrazione.
“E’ stato uno scambio di idee proficuo – dice Massimo Iaretti – premesso che ogni fusione ha una sua storia e le sue peculiarità. Personalmente ho evidenziato di non essere a priori contro le fusioni ma contrario al procedimento attuale previsto dalla legge regionale del Piemonte che è profondamente anti-democratico”.
Il caso di Gattico e Veruno, infatti, è emblematico perché nonostante il voto contrario delle due popolazioni in occasione della proposta referendaria, il Consiglio Regionale ha proseguito lo stesso l’iter tracciato dalle delibere dei due consigli comunali.
“Ferma restando quella che è la situazione attuale – dice ancora Iaretti – quella che va cambiata è la legge regionale quando parla della consultazione referendaria, e su questo anche sindaco e vice sindaco di Gattico Veruno sono stati concordi. Per questo è prossima, da parte di MPP. Comitato Autonomia Piemont e di tutti quei soggetti, comitati e cittadini che volessero sottoscriverla, la richiesta al Presidente della Regione Piemonte, all’Assessore agli enti locali, al Presidente del Consiglio Regionale del Piemonte ed ai capigruppo consiliari di Palazzo Lascaris, di una modifica sul punto alla legge regionale che preveda lo stop alle procedure di fusione in seguito ad una pronuncia referendaria negativa”.
Torino, 12 luglio 2019