Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale
Un assestamento di Bilancio per un Piemonte più vicino alle famiglie, con un debito sotto controllo e una programmazione adeguata per trasporti, infrastrutture, diritto allo studio, cultura, transizione ecologica
Approvato dal Consiglio regionale l’assestamento di Bilancio della Regione Piemonte: “Un assestamento – commentano i Consiglieri della Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale, Silvio Magliano, Sergio Bartoli, Mario Salvatore Castello, Elena Rocchi e Daniele Sobrero -, che sceglie di aiutare le famiglie, incrementando le detrazioni per i figli a carico, estendendole al terzo figlio, sia raddoppiando l’importo per quelle che devono affrontare la condizione di disabilità. Soprattutto, questo assestamento ci regala un Piemonte che sa programmare, approvando le aliquote Irpef di tre anni, un Piemonte che non incrementa le tasse, visto che il saldo delle modifiche alle aliquote prevede una riduzione per tutti, anche per coloro che nel 2026 e 2027 dovranno sostenere un aumento momentaneo”.
“Programmare l’imposizione fiscale e valutare gli effetti delle nuove normative nazionali, che riducono gli scaglioni Irpef da quattro a tre a partire dal 2028 nell’ottica di perseguire una riduzione complessiva delle imposte – concludono i Consiglieri -, è un segnale chiaro: questa Maggioranza riesce a prevedere gli effetti delle nuove normative, agendo per tempo per assorbirne l’impatto sui conti, continuando a onorare i debiti contratti nel passato. Al contempo, lavora sul programma, realizzando infrastrutture, come il tunnel di Tenda, la seconda canna del Frejus, e mantiene gli impegni assunti, come il trasporto gratuito per gli studenti, scongiura il blocco degli Euro 5 per quest’anno e per il futuro e incrementa le risorse per la cultura, per il diritto allo studio e per la sicurezza”.
Magliano: disabilità intellettiva, progetto DAMA
Gestione delle esigenze sanitarie nel passaggio all’età adulta: approvati due Ordini del Giorno Lista Civica Cirio Presidente PML: “Famiglia e persone con disabilità al centro dell’impegno di questa Maggioranza”
L’attuazione anche in Piemonte di un progetto per la gestione integrata dei servizi ospedalieri nella presa in carico di persone con disabilità intellettive e un nuovo modello per la continuità delle cure nel passaggio all’età adulta per persone con disturbo del neurosviluppo: è quanto prevedono due Ordini del Giorno collegati all’Assestamento di Bilancio, presentati da Silvio Magliano, Presidente del Gruppo Lista Civica Cirio Presidente Piemonte Moderato e Liberale, approvati dal Consiglio regionale.
“L’approvazione di questi atti con la condivisione della Giunta, che ringrazio per la disponibilità su temi così delicati – spiega Magliano -, conferma l’attenzione di questo Governo regionale, dell’Assessore Riboldi e di tutta la Maggioranza per le tematiche legate alla famiglia e alla disabilità: lo evidenziano anche l’aumento dell’assegno per i figli con disabilità, da 250 a 500 euro, e l’allargamento al terzo figlio della detrazione d’imposta da 100 euro, finora limitata al quarto figlio, approvati nello stesso assestamento di Bilancio”.
“Grazie all’attivazione della positiva esperienza del progetto DAMA, attivato nel 2000 all’Ospedale San Paolo di Milano – illustra Silvio Magliano –, ci proponiamo di attuare una presa in carico complessiva di bisogni di un paziente con disturbo del neurosviluppo in caso di problematiche sanitarie: l’equipe DAMA infatti assicura il coordinamento tra i servizi ospedalieri, l’approccio con la famiglia e una gestione efficace delle cure e degli accertamenti nel caso complesso di una persona fragile. Con l’altro Ordine del Giorno, il Consiglio impegna la Giunta a definire una modalità per la continuità assistenziale per i pazienti del neurosviluppo in età adulta, garantendo non solo continuità delle cure, ma anche la partecipazione alla costruzione del progetto di vita individuale della persona”.
Conclude Magliano: “Il passaggio dall’infanzia all’età adulta è infatti una delle situazioni più complicate per le persone con disabilità e le loro famiglie anche in ambito socio-sanitario. In questo senso riteniamo fondamentale valorizzare il lavoro svolto da ASL Città di Torino, in cui è già presente il Centro Regionale esperto per i Disturbi dello spettro dell’autismo in età adulta, nella transizione tra neuropsichiatria infantile e psichiatria”.
Sanità efficiente e collegamenti adeguati devono viaggiare di pari passo. Occorre eliminare gli ostacoli nei confronti di coloro che vivono nei territori e nelle zone periferiche: è quindi doveroso investire sulle infrastrutture logistiche e sanitarie. All’assessore della Sanità Riboldi e all’assessore delle Politiche Sociali Marrone, rivolgo un plauso per l’iniziativa, e chiedo attenzione nei confronti delle associazioni del Terzo Settore (ne cito una per tutte, l’Auser) impegnate in un lavoro straordinario di volontariato in tutte le aree della nostra Regione”.
Attenzione all’Ia nella comunicazione politica
POLITICA / Editoriale
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Mercoledì 6 proposta di numero chiuso per le carceri italiane.
Martedì 5 agosto, a partire dalle ore 23:00, Europa Radicale trasmetterà in diretta social una veglia notturna di fronte al carcere “Lorusso e Cutugno” di Torino.
“A un anno esatto dalla veglia che organizzammo nello stesso luogo — afferma Igor Boni — durante la quale esponemmo i nomi delle persone che si sono tolte la vita in carcere, la situazione è peggiorata. Ribadiremo la cecità del duo Delmastro-Nordio, responsabile di continue violazioni dei diritti sia dei detenuti che degli agenti penitenziari. Daremo anche i numeri aggiornati del sovraffollamento carcerario.”
L’iniziativa proseguirà mercoledì 6 agosto alle ore 12:00, con una conferenza stampa presso la sede dell’Associazione Radicale Adelaide Aglietta (Via San Dalmazzo 9/bis, Torino). In tale occasione, Europa Radicale presenterà la proposta di introdurre un numero chiuso per le carceri italiane.
“Nel Regno Unito — spiega Boni — se la capienza di una struttura è di 100 posti, non è consentito ospitare 101 detenuti. In caso di nuovi ingressi, è obbligatorio liberare posti tramite pene alternative o provvedimenti straordinari. Lo stesso principio potrebbe essere adottato anche in Italia, evitando il sovraffollamento e spingendo lo Stato a utilizzare soluzioni alternative come gli arresti domiciliari, la liberazione anticipata o l’inserimento in comunità di accoglienza.”
📌 Diretta social:
Torino, 2 Ago – “Oggi abbiamo concretizzato un grande risultato per i piemontesi. Grazie all’emendamento presentato a Roma dal capogruppo alla Camera Riccardo Molinari e al lavoro portato avanti a livello regionale dal gruppo Lega, abbiamo garantito il rinvio dello stop alle auto diesel Euro 5. Una scelta di buon senso che darà più tempo ai cittadini di adeguarsi alla transizione e una soluzione concreta che consentirà ai circa 200mila proprietari di questi veicoli di continuare a utilizzarli per spostarsi. Con questo passo anche il Piemonte entra ufficialmente tra le regioni che hanno deciso di affrontare il cambiamento con pragmatismo e senza ideologia, ponendosi l’obiettivo di migliorare la qualità dell’aria senza per questo penalizzare famiglie e imprese”. Così in una nota i consiglieri regionali del Gruppo Lega del Consiglio regionale del Piemonte.
AVS: Commissione UE rallenta su Tav
Fdi, Assestamento al bilancio: operazione verità
“Noi interveniamo sulle aliquote IRPEF, questa è la verità, interveniamo sulle aliquote IRPEF per gestire al meglio una riforma fiscale epocale che la Nazione attende da 50 anni, che ha visto il Governo introdurre delle modifiche che erano attesissime, che porteranno nel breve, medio e ancora di più nel lungo periodo ad un sensibile abbattimento della pressione fiscale”
“L’Assestamento al bilancio 2025 va in attuazione del programma elettorale del centro-destra, ed è in nome di questo che con questa manovra interveniamo in quello che il riteniamo sia necessario attenzionare.
Iniziamo dal tema di questo Assestamento, l’intervento sulle aliquote IRPEF.
Avremmo potuto evitarlo? Sì, se avessimo assunto la guida di una Regione senza 6 miliardi e 600 milioni di Euro di disavanzo e senza 10 miliardi di Euro di debiti.
Abbiamo condotto in questi sei anni un rigoroso percorso di risanamento dei conti della Regione, riducendo di un miliardo e mezzo il debito e di quasi due miliardi il disavanzo, migliorato gli equilibri di bilancio e, oggi, paghiamo più velocemente.
Questo importante sforzo è stato fatto continuando ad investire sullo sviluppo, come dimostra la buona capacità di spesa dei fondi europei e del Pnrr, riguardo i quali il Piemonte vanta il primato italiano, su cui siamo in linea con i tempi e gli obiettivi.
Se chi ci ha preceduto, il centrosinistra e la giunta Chiamparino, che ha portato aumenti IRPEF da 50 fino a 1.000 Euro accompagnati dall’aumento del bollo auto e dall’aumento di qualunque altra cosa fosse aumentabile, avesse fatto un decimo degli sforzi che stiamo facendo noi, e che abbiamo fatto noi in questi sei anni, oggi non parleremmo di IRPEF.
Non accettiamo lezioni da chi oggi ci attacca mentre nel 2014 quando la giunta Chiamparino aumentava l’IRPEF e il Bollo Auto difendeva convintamente quegli aumenti.
Noi interveniamo sulle aliquote IRPEF per gestire al meglio una riforma fiscale epocale che la Nazione attende da 50 anni, che ha visto il Governo introdurre delle modifiche che erano attesissime, che porteranno nel breve, medio e ancora di più nel lungo periodo ad un sensibile abbattimento della pressione fiscale e che anche per un tecnicismo nell’immediato avrebbero comportato un minor gettito per la Regione di circa 150 milioni di Euro.
Ci siamo mossi cercando di garantire un equilibrio tra gettito regionale ed equità sociale, fissando dei paletti e rinforzando il perimetro sociale identitario della manovra, se da un lato infatti non andiamo a toccare la fascia più debole della popolazione, quella fino a 15 mila Euro di reddito, dall’altro sosteniamo le famiglie numerose, ampliando enormemente la platea di chi ne ha diritto, saranno non più solo 7 mila le famiglie piemontesi che avranno diritto a una detrazione di 100 Euro a figlio, ma arriveranno a 43 mila queste famiglie, quelle con più di due figli. Portiamo a raddoppio da 250 a 500 Euro la detrazione per i figli con disabilità, una doverosa attenzione alla parte più debole della nostra società.
Con l’Assestamento 2025 interveniamo nel sostegno all’istruzione, stanziando altri 700 mila Euro per lo scorrimento delle graduatorie dei Voucher B e per l’esaurimento dei Voucher A. Interveniamo su un piano della sicurezza per il rifinanziamento del patto per una Torino abbandonata al degrado e alla criminalità dalla sua amministrazione di sinistra.
Interveniamo nel sostegno allo sport e al turismo, ormai volano dell’economia piemontese, ha superato ampiamente il 10% del valore sul PIL. Interveniamo sul sistema neve stanziando un milione di Euro per potenziare un’altra voce ai molti capitoli dell’economia della regione, interveniamo con quasi 3 milioni di Euro sui grandi eventi per sostenere il turismo.
Interveniamo sull’Università con 1 milione e 200 mila Euro per le residenze universitarie di Savigliano, interveniamo sulla cultura, per quanto molti vogliano considerarla ancora un patrimonio solo di una parte politica e non di tutta la comunità piemontese, con ben 5 milioni e 200 mila Euro per sostenere le partecipate in ambito culturale e le convenzioni con gli enti culturali.
Non dimentichiamo la nostra battaglia per l’ambiente, ma quella battaglia pragmatica, non quella che porta qualcuno a mettere a ferro e fuoco la valle di Susa per bloccare un’opera essenziale per lo sviluppo non solo del territorio piemontese, ma per lo sviluppo della nazione intera, per portare con 1.400.000 Euro ad esaurimento le graduatorie del bando caldaie di nuove generazioni.
Anche per l’Assestamento, come già per il Bilancio, si è conciliato sviluppo e attenzione sociale.
La Corte dei Conti ha certificato il miglioramento di tutti gli indicatori confermando che il Piemonte è sulla strada giusta. Questo importante atto politico rappresenta un ulteriore significativo passo per consolidare non solo la correttezza formale della gestione, ma anche una chiara, finalmente ritrovata, solidità finanziaria, elemento fondamentale per dare credibilità politica alla Regione.
Siamo certi che i piemontesi sapranno comprendere e respingere i tentativi della sinistra di mistificare la realtà al puro scopo di raccattare qualche consenso che non sa più come prendere”.
Lo afferma in una nota il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia – Regione Piemonte
Regione, la maggioranza vota la manovra Irpef
È stata votata a maggioranza la manovra sull’Irpef, che prevede per i periodi di imposta 2026 e 2027 l’applicazione di una maggiorazione all’aliquota dell’addizionale regionale dello 0,55 per cento per i redditi oltre i 15 mila e fino 28 mila euro, e dello 0,56 per cento per i redditi oltre i 28 mila e fino a 50 mila euro.
Dal periodo di imposta 2026 saranno inoltre applicate detrazioni di 100 euro per i contribuenti con più di due figli a carico, per ciascun figlio, e di 500 euro per i contribuenti con figli a carico portatori di handicap, sempre per ciascun figlio. Dal 2028 l’aliquota dell’addizionale regionale sarà rimodulata con il passaggio da quattro a tre scaglioni di reddito.
Ma l’approvazione sarà definitiva con la votazione finale, ormai in dirittura d’arrivo, del Disegno di legge “Assestamento al bilancio di previsione finanziario 2025 – 2027”. Nella seduta di oggi sono stati votati quasi tutti i 1367 emendamenti presentati e lunedì l’Aula dovrebbe chiudere l’esame del provvedimento, esaminando poi i 32 atti di indirizzo collegati.
L’Aula ha inoltre approvato: un emendamento a firma Marina Bordese (Fdi) in materia di contributi ai comuni per l’adeguamento degli strumenti urbanistici alle scelte della pianificazione regionale; due emendamenti presentati da Nadia Conticelli (Pd) che prevedono l’istituzione di un fondo per favorire l’indipendenza economica delle donne vittime di violenza, con l’obiettivo di integrare la dotazione statale del reddito di libertà, garantendo la copertura delle domande ammissibili ma non soddisfatte per esaurimento delle risorse nazionali. Infine, l’emendamento a firma Domenico Rossi (Pd) in materia di cave che rivede gli oneri per i diritti di escavazione a decorrere dal 1° gennaio 2026. Gli oneri saranno poi aggiornati ogni due anni sulla base dell’indice Istat.
Nel corso della mattina si è svolta la discussione generale sul provvedimento, con gli interventi dei relatori, Debora Biglia (Fi) per la maggioranza, Sarah Disabato (M5s), Fabio Isnardi (Pd) e Alice Ravinale (Avs) per l’opposizione.
Sull’Irpef, i consiglieri di maggioranza hanno rimarcato la necessità di introdurre l’aumento per evitare la diminuzione dei successivi trasferimenti da parte dello Stato, mentre i consiglieri di opposizione hanno obiettato che creerà disagi in particolare ai cittadini del ceto medio, soprattutto dipendenti e pensionati con redditi da 15 a 28 mila euro. Hanno sostenuto che sarebbe stato meglio reperire i fondi necessari recuperando le tasse non pagate, per esempio quelle sul bollo auto.
In base al contingentamento dei tempi di discussione sono intervenuti i consiglieri di opposizione: Gianna Pentenero, Domenico Ravetti, Domenico Rossi, Daniele Valle, Alberto Avetta, Monica Canalis, Nadia Conticelli, Mauro Salizzoni, Laura Pompeo, Emanuela Verzella (Pd), Alice Ravinale, Giulia Marro, Valentina Cera, (Avs), Sarah Disabato (M5s). I consiglieri di maggioranza: Fabrizio Ricca, Marco Protopapa, Gianna Gancia (Lega), Silvio Magliano (Lista Cirio), Roberto Ravello (Fdi).
Ufficio stampa CRP