LIFESTYLE- Pagina 257

Ritrovarsi dopo 45 anni

Ritrovarsi dopo 45 anni. Proprio così, l’ amico ritrovato. Cavolacci, Bruno Moscatelli era proprio mio amico, compagno di liceo e compagno di Fgci.  Coscritto in tutti i sensi. Lui più vecchio di me di sole 24 ore.

Persino avversari nel basket e nel quintetto base della squadra del liceo. Non dico fratelli,  mi ci siamo quasi. Molto più riflessivo di me , ma già allora si capiva che era uno che valeva. Incontro a tutto tondo.

Incontri romani. Trasferitosi nella Capitale da 10 anni per lavoro e per amore. Due figli, con la voglia , sempre, di mettersi in gioco. La seconda figlia ha solo 5 anni. Quando parla di loro e della sua compagna gli si illuminano gli occhi. Sul lavoro ha avuto il coraggio di cambiare ed il coraggio di cambiare città. Non è da tutti. Dal 31 marzo in pensione ma non molla. Impossibile stare con le mani in mano. Un’ altra Roma come la Garbatella. Un’ altra dimensione di Roma. Nel lavoro ha avuto tre fasi diverse. Appena diplomato il fai da te. Tra coop ed agenzie di viaggi e animatore in Arci ragazzi. Seconda fase funzionario Fiat. Figlio d’ arte,  suo padre partì da Torino per impiantare e far funzionare le catene di montaggio a Termini Imerese. Bruno in Fiat ha girato tra Mirafiori e Chivasso. Anche quel mondo gli stava stretto. Inizia una terza fase della sua vita lavorativa.
Se ho capito bene responsabile delle relazioni sindacali per due multinazionali statunitensi che operano in Italia acquisendo società in difficoltà economiche. Si trasferisce prima da Torino a Milano e poi da Milano a Roma. Gira l’ Italia con sede anche a Napoli. Di casa al Ministero per ” ammorbidire ” gli esuberi.  Da buon compagno mi dice orgoglioso: non abbiamo mai lasciato nessuno, dall’ operaio al dirigente, a casa senza alternative. Diventa decisamente e naturalmente un calendiano. Merce comunque rara  nel nostro paese,  dove – mi sa – vige un certo levantinismo che fa a cazzotti con l’efficienza tanto voluta e desiderata da Carlo Calenda. Dal 31 Marzo, dicevamo,  in pensione. In pensione e ancora in attività. Essere sempre in pista è un ottimo elisir di lunga giovinezza. Così la meglio gioventù si è incontrata confermando il vecchio adagio: il tempo è galantuomo con i galantuomini.  E caro Bruno non perdiamoci  più di vista. Sarebbe un peccato.

Patrizio Tosetto

Le uova di Pasqua? Un’ “invenzione” torinese

Le uova sono da sempre una portata del pranzo di Pasqua. Ma quelle di cioccolato?

Pare che alcuni prototipi fossero già presenti alla corte francese  di Luigi XIV, anche se l’uovo di Pasqua così come lo conosciamo fu un’idea di alcuni maestri cioccolatai torinesi ai primi del ‘900.

Del resto fu la duchessa Caterina, moglie del duca Emanuele Filiberto di Savoia, a portare il cacao a Torino dalla Spagna.  Mario Marsero, storico delle industrie dolciarie piemontesi, scrive nel libro Dolci delizie subalpine che nel 1700  la vedova Giambone, che gestiva una una bottega in quella che oggi è via Roma, riempì i gusci vuoti delle uova di gallina con dolce  cioccolata. Poi, negli  anni ’20 del Novecento la Casa Sartorio di Torino brevettò un metodo per modellare con il cioccolato le forme vuote, degli  stampi a cerniera messi nella macchina dove  un movimento di rotazione permette alla pasta contenuta di distendersi uniformemente su tutta la superficie interna. Nel 1925,  animaletti in zucchero o confetti vengono messi all’interno come piccole sorprese. Successivamente sono stati impiegati regali sempre più  preziosi. E il boom fu immediato.

Da Les Petites Madeleines una deliziosa ricetta pasquale

Giuseppe Lisciotto, chef de Les Petites Madeleines, per la festività suggerisce un piatto in cui la tradizione degli ingredienti viene attualizzata dall’utilizzo, garbato e mai invasivo, delle spezie

 

“Raviolo di pasta fresca al prezzemolo ripieno di spalla d’agnello al Barbecue su crema di pomodori grigliati”: la Pasqua 2021 celebra la pasta fresca e si insaporisce dei gusti decisi di curry e paprika affumicata. La ricetta, da replicare facilmente anche nella cucina di casa, è frutto della sperimentazione di Giuseppe Lisciotto, chef de Les Petites Madeleines, e della sua brigata che, con questo piatto, vogliono simbolicamente rimanere al fianco dei loro ospiti anche a distanza.

Il piatto reinterpreta la tradizione gastronomica pasquale italiana, che vede l’agnello a suo interprete, grazie all’utilizzo di spezie che gli conferiscono una nota inattesa. “Abbiamo pensato che la celebrazione di questa Pasqua inusuale, richiedesse una ricetta altrettanto insolita, capace di rassicurare il palato ma, contemporaneamente, di stupirlo grazie a sapori non attesi. La preparazione, anche se all’apparenza composita, è invece molto semplice e non richiede particolare maestria ma un po’ di pazienza”, spiega Lisciotto.

La ricetta, inoltre, nella sua realizzazione offre anche qualche suggerimento da poter riprendere per altre preparazioni come, ad esempio, l’utilizzo del prezzemolo per la pasta fresca o il ricorso alla salamoia per rendere la carne più succosa, morbida e sapida nel suo interno.

“Per esaltare il piatto – conclude Luca Gigliotti, sommelier de Les Petites Madeleines – suggeriamo un Barbera d’Asti Superiore DOCG “Mysterium” – Tenuta Montemagno dai sentori intensi, ampi, con spiccate note di ciliegia, terra e boisè. Un vino dal colore rosso intenso con riflessi tra il porpora e il nero che, al palato, si presenta concentrato, caldo, giustamente tannico. Il compagno ideale per accompagnare il nostro “Raviolo di pasta fresca al prezzemolo ripieno di spalla d’agnello al Barbecue su crema di pomodori grigliati”, ma anche piatti a base di selvaggina, brasati e formaggi stagionati”.

Raffaella Borea

Sua maestà il Vermouth

“Il Vermouth è un vino della tradizione piemontese e quando ero piccolo era l’aperitivo per eccellenza. Ricordo che con il nonno Giuseppe, dopo la messa, andavamo all’osteria del paese e lui si prendeva l’aperitivo con gli amici. Come tutti i bambini la curiosità era molta e l’idea di assaggiare il Vermouth mi stimolava. Ero piccolo e quindi il nonno, con atteggiamento protettivo, mi impediva di bere l’alcolico, ma me ne faceva sentire il profumo del vino e delle spezie, profumo per me indelebile”.

E questo è bastato a Luigi Vico, per mettere su una azienda vinicola sui generis, nel Cuneese, a Serralunga d’Alba (Cn). “Questa esperienza mi ha fatto crescere con il mito del Vermouth, anche se non ho mai più incontrato il profumo che avevo annusato da piccolo – continua sempre Vico – quando nel 2017 ho piantato la vigna di Moscato ho subito pensato di produrre il Vermouth (il Vermouth nasce con la base di Moscato d’Asti). Ma fin tanto che non ho ritrovato i profumi e le sensazioni che avevo assaporato con mio nonno non ho licenziato la ricetta. Sicuramente il mix tra le classiche erbe del Vermouth e quelle di campo che crescono in vigna hanno permesso di ritrovare i profumi artigianali di quei Vermouth degli anni ‘70 che erano soliti bere a Serralunga”.

A proposito di Vermouth, quest’anno si festeggerà il trentennale della creazione dell’Indicazione Geografica. Fu infatti il 14 giugno 1991 la data storica di pubblicazione del Regolamento che designò il riconoscimento ufficiale del “Vermouth di Torino” come denominazione geografica protetta dell’Unione Europea.

E’ stato definito il logo ufficiale del Consorzio caratterizzato dall’elemento distintivo della “V” di Vermouth e dalla foglia di artemisia. Vengono riportate le due denominazioni usate nella storia e previste dalla legge: sia il più francese “Vermouth” che “Vermut” più piemontesizzato e usato anche dagli spagnoli la cui storia deriva dalla Piemontese.

Dal 1786 il Vermouth da Torino è apprezzato in tutto il mondo, ora La “V” di Vermouth di Torino con il simbolo dell’Artemisia sarà destinata a contraddistinguere la conformità dei prodotti ad un disciplinare regolato dalla legge europea per i produttori iscritti al Consorzio, tra cui l’azienda agricola di Luigi Vico da noi interpellato ( https://www.serralungacasamia.it/ ).

Le giornate si sono allungate, l’inverno ormai volge verso la sua conclusione ed è dunque tempo ormai di pensare alla primavera e il vermouth bianco sarà la bevanda di questa stagione, liscio o utilizzato nei cocktail.

Gli aperitivi nella prima serata sono infatti un must non solo dei torinesi. Ci si inizia a svegliarsi dal letargo e a ritrovare le energie e la voglia di mettere la testa fuori casa, non appena e laddove sarà possibile, per consumare un drink che diversamente si può apprezzare anche tra le mura domestiche.

Tra tutti i cocktail più amati negli ultimi tempi ci sono quelli a base vermouth, che il retrogusto amaricante rende beverini e adatti sia per l’aperitivo sia per il dopocena.

Quindi, visto l’arrivo della bella stagione perché non proporre un twist a base di vermouth bianco? Il vermouth bianco è una delle varianti dei vini aromatizzati con erbe e spezie. Generalmente il vino di base, almeno per il vermouth piemontese, è vino Moscato cui sono poi aggiunte le spezie in infusione.

Tra i vini aromatizzati quello con sentori più freschi, agrumati e di fiori bianchi è di sicuro il vermouth bianco, le cui caratteristiche lo rendono perfetto per la stagione più calda.

Inoltre, non è necessario che ci sia una festa per mettere in tavola un bicchiere di autentico vermouth bianco, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo come vero simbolo della convivialità, sublime da solo e ineguagliabile se accompagnato con un vassoio di fragranti biscottini.

Ed ecco quindi “Serralunga Casa Mia” che nasce da un’idea di Luigi Vico, per rievocare antichi sapori, ormai introvabili altrove. Le origini serralunghesi della famiglia di Luigi si devono al ramo materno delle famiglie Pira e Gagliasso, mentre il ramo paterno dalle famiglie Vico e Giacosa hanno origini Roerine. Entrambi i rami si sono sempre dedicati alla coltivazione di vigneti e frutteti. Le prime informazioni sulle proprietà terriere della famiglia Pira a Serralunga risalgono al 1694. Il progetto, ambizioso e semplice allo stesso tempo, si colloca perfettamente nel contesto creato dalle linee guida dei luoghi Patrimonio Unesco in cui viene stimolata una propensione alla “cultura della biodiversità”.

Nel suo vermouth appena versato, la fanno da padrone genuini sentori primari di Moscato. Profumi netti di rosa bianca, litches e salvia lasciano il posto, alla scorza di arancio candita ed alle note fresche di cardamomo e spezie, con delicati sentori di cannella e chiodo di garofano. E il finale amaricante di corteccia di china e genziana ben bilanciato dalla dotazione zuccherina, invita ad un secondo sorso.

Pertanto dopo la battuta d’arresto dovuta alla pandemia, ci si aspetta, che la crescita delle vendite che ha visto negli ultimi anni il Vermouth di Torino, possa riprendere al più presto e continuare.

Buon compleanno allora al Vermouth di Torino per i trent’anni della denominazione, i 10 anni dalla rinascita ed i 300 anni di storia moderna. È sempre l’ora del Vermouth di Torino.

Vito Piepoli

Boston, una signora americana

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IN ATTESA DI POTER DI NUOVO VIAGGIARE IN TRANQUILLITA’/ Circa otto ore di volo e ci sei, arrivi in America, nella città statunitense più vicina all’Europa, in quel luogo del nuovo continente dove la sensazione di essere ancora nel vecchio, dovuta alla rilevante presenza dello stile   britannico in molti dei suoi quartieri, è viva, ma soprattutto dove la storia degli Stati Uniti e lo Spirit of America, legato alla nascita dei movimenti indipendentisti desiderosi di rendersi liberi dai coloni inglesi che la fondarono nel 1630, sono tangibili e radicati.

Stiamo parlando della bella e sofisticata Boston dove un vero e proprio cammino della libertà, la Freedom Trail, testimonia, in 4 km di percorso segnato in rosso sui marciapiedi, i momenti più importanti della Rivoluzione, da Boston Common fino al Bunker Hill Monument troviamo infatti i luoghi più emblematici legati alla combattuta indipendenza a stelle e strisce.

La città, capitale del Massachusetts, è romantica ed elegante per i suoi vicoli di europea memoria, i suoi mattoni rossi, locali e ristoranti ricercati, ma anche colta e raffinata grazie alle sue gallerie d’arte ma soprattutto alla presenza, nella sua area metropolitana, di Università storiche come il MIT e Harvard.

Dall’atmosfera posata e dallo stile di vita sobrio e conciliante, diversa da città come New York dove i ritmi sono frenetici e le abitudini convulse, Boston è una città pacata, particolarmente amata dagli italiani per la sua accoglienza familiare e affine al vecchio mondo.

Tra i luoghi da visitare troviamo Beacon Hill, uno dei quartieri più eleganti della città, villini e case deliziose, lampioni a gas, giardini in miniatura svelati una volta l’anno dal Beacon Hill Garden Club, shopping chic, ristoranti piccoli e dallo stile garbato ma principalmente molto silenzio e calma.

Non lontano si scopre un curatissimo parco, il Boston Common & Pubblic Garden, un’area relax organizzata con varie attività e delle belle e pulite aree per i cani, numerosi e amatissimi.

Questa signora, tranquilla e misurata, possiede anche diversi spazi dedicati allo svago e al divertimento come il Quincy e il South Market, coloratissimi e vivaci luoghi di incontro per tutti, ma soprattutto per i molti giovani iscritti nelle vicine università. Ristoranti, pasticcerie, caffè, negozi, banchi caratteristici rendono questi mercati pieni di vita e sono l’area social della città insieme all’attiguo centro, Downtotwn, anch’esso pieno di locali e centri commerciali.

Il waterfront è una delle zone più incantevoli della città, vecchi approdi e magazzini ci riportano indietro nel tempo quando questo porto era un importante centro di scambi commerciali.

Long Warf , inaugurata nel lontano 1710, è un delle una banchine più grandi e vecchie della città ed oggi quasi tutte le sue vecchie strutture sono state riconvertite in appartamenti con   una meravigliosa vista sulla baia.

Non mancano poi importanti musei come il John F. Kennedy Library & Museum, l’Istitute of Conterporary Art e il Museum of Fine Arts, uno dei musei più grandi degli USA, che ospita opere moderne, manufatti egizi e naturalmente the Art of America.

Boston è una città affabile, è semplice muoversi, è rilassante visitarla, girare a piedi è possibile, anzi consigliabile, per non perdere i particolari più distintivi, i dettagli più belli e interessanti. Gli europei possono considerarla come prima tappa ideale,   introduzione perfetta, primo approdo naturale in America, è un luogo infatti che ci racconta con passione la storia americana ma che concede il tempo necessario di abituarsi ai ritmi e alle armonie di questo meraviglioso e variegatissimo continente.

 

Maria La Barbera

 

 

 

Il Crudo di Cuneo Dop arriva da Biraghi

La nuova confezione del Crudo di Cuneo DOP arriva per la prima volta nel negozio di Torino Il punto vendita nel capoluogo piemontese è il primo a ospitare le nuove vaschette da 90 grammi del celebre salume cuneese

 

È il negozio Biraghi di piazza San Carlo a Torino il primo punto vendita a ospitare la nuova referenza in vaschetta da 90 grammi del prosciutto Crudo di Cuneo DOP. La collaborazione tra le due realtà cuneesi, dopo una prima fase di test, ha preso ufficialmente avvio in queste settimane, registrando un’ottima risposta da parte del pubblico, che ha potuto acquistare il Crudo di Cuneo sia in negozio sia sul sito biraghiacasa.it.

 

Il Consorzio di Tutela e Promozione del Crudo di Cuneo ha ottenuto il riconoscimento di Denominazione di Origine Protetta (DOP) per il prodotto nel dicembre 2009 e da allora ha sempre lavorato con l’obiettivo di valorizzare l’elevato numero di suini allevati nell’area di produzione, compresa tra la provincia di Cuneo, la provincia di Asti e 54 comuni della provincia di Torino. In queste zone avvengono tutte le fasi del ciclo produttivo, dalla nascita all’allevamento dei suini, dalla macellazione alla trasformazione, passando per la stagionatura, il confezionamento e l’affettatura. Inoltre, ogni singolo prosciutto è altamente tracciato perché accompagnato da una carta di identità con un QR Code che raccoglie tutte le informazioni sul prodotto, ad esempio come è stato allevato il maiale, cosa ha mangiato e dove è stato macellato.

 

Biraghi, che a ottobre 2019 ha riaperto i locali dell’ex F.lli Paissa a Torino, ospita per la prima volta il prosciutto Crudo di Cuneo DOP in una nuova vaschetta che garantisce al consumatore la massima freschezza del prodotto e una più alta conservabilità. Il Crudo di Cuneo va ad arricchire l’ampio catalogo del negozio Biraghi che, con oltre 600 prodotti in vendita – tra i quali spiccano più di 130 etichette di vini piemontesi, 120 liquori del territorio e un assortimento di birre regionali che a breve supererà le 150 referenze – raccoglie in un unico luogo le eccellenze enogastronomiche di tutto il Piemonte, vicine per filosofia e vocazione all’azienda.

 

«In questo periodo di lockdown a singhiozzo, dovuto alla pandemia da COVID-19 – spiega Chiara Astesana, Presidente del Consorzio di Tutela e Promozione del Crudo di Cuneo – nel quale diventa difficile anche fare la spesa, l’opzione del Crudo di Cuneo DOP in vaschetta diventa una bella opportunità per il consumatore. La vaschetta garantisce al consumatore la massima sicurezza sanitaria, la massima freschezza e fragranza del prosciutto (quando si apre la confezione) e una perfetta conservabilità del prodotto. Per i produttori e i negozianti si apre una nuova prospettiva di vendita, infatti consente di proporre il prosciutto anche in negozi che non sono attrezzati di banco salumi con servizio al taglio, come il negozio Biraghi in piazza San Carlo a Torino che, grazie al punto vendita e al servizio di consegna a domicilio, consente di farlo arrivare fresco direttamente a casa del consumatore».

 

«Siamo orgogliosi di essere presenti con il nostro prodotto all’interno del negozio Biraghi di Piazza San Carlo – ha dichiarato Marco Cocito, Direttore commerciale di Carni Dock, l’azienda produttrice unica del Prosciutto Crudo di Cuneo DOP – e siamo rimasti piacevolmente sorpresi dall’entusiasmo con cui i consumatori hanno da subito accolto il nostro prodotto. Avere l’opportunità di collaborare con Biraghi e di poter portare, grazie a questa partnership, un’eccellenza come il Crudo di Cuneo nel cuore di Torino, in quello che viene definito il “salotto” della città, è per noi motivo di grande soddisfazione».

 

«Nel nostro negozio di Torino abbiamo scelto di mettere a disposizione dei torinesi e dei turisti eccellenze provenienti da tutto il Piemonte – dichiara Claudio Testa, Direttore Marketing e Strategie Commerciali della Biraghi SpA –. Ospitare quindi la nuova confezione del Crudo di Cuneo rappresenta per noi una scelta naturale e in linea con la nostra filosofia, attenta al territorio e alle sue eccellenze».

 

Appuntamenti green a Moncalieri

Mercoledì 31 marzo 2021

Ore 18 – Pagina facebook della Biblioteca civica Arduino

Moncalieri città nel verde
Fiorile e strategie culturali green, tra sponde del Po e Castello Reale

Venerdì 2 aprile 2021

Ore 18 – Pagina facebook della Biblioteca civica Arduino

Il Venerdì dello scrittore

Incontro con Maurizio Allegranza


Doppio appuntamento green a Moncalieri: nella programmazione on line della biblioteca civica Arduino avranno spazio sia gli eventi e le linee strategiche di “Moncalieri città nel verde”, sia l’approccio #greenthink alla progettazione di edifici.

Mercoledì 31 marzo, alle 18, la pagina facebook della biblioteca @bibliomonc trasmette un video realizzato al

Giardino delle Rose dall’associazione Giardino Forbito e dall’Assessorato alla Cultura. Ad accogliere gli spettatori tra le aiuole e le arcate del Giardino: l’assessore alla Cultura Laura Pompeo in veste di guida.  Il 2 aprile alle 18 il Venerdì dello scrittore darà invece la parola a Maurizio Allegranza, architetto e curatore del volume “In paglia, naturalmente”. Un professionista che applica uno sguardo inedito ai temi del costruire e dell’abitare, centrato su soluzioni e materiali attenti alla salute. Una casa sana può cambiarci la vita? Allegranza non ha dubbi nel rispondere di sì a questa domanda: “Questo approccio, attestato peraltro già da un secolo negli Stati Uniti, ha dato corpo a tecnologie costruttive che sono ormai di uso comune in diversi paesi – sintetizza Allegranza – Il fine ultimo è il

benessere, sia per noi esseri umani, sia per il pianeta che abitiamo, attraverso la creazione di salubrità, bellezza e armonia. E’ imperativo e urgente inserire in agenda la quesione ecologica: la Terra è la nostra prima casa, mai come oggi satura di inquinanti e rifiuti e avvolta da onde elettromagnetiche sempre più invasive e velenose per tutte le forme di vita”.

Si tratta di temi che all’assessore alla Cultura Laura Pompeo sono molto cari, tanto che alle tematiche green il palinsesto settimanale della biblioteca Arduino dedica un giorno fisso: il mercoledì. “Abbiamo peraltro chiuso da poco l’edizione 2020-21 della nostra rassegna ‘Si può fare’, seguitissima anche se on line, dedicata ai temi dello sviluppo sostenibile – illustra soddisfatta Laura Pompeo – e stiamo lavorando all’appuntamento clou delle nostre strategie verdi: il sesto convegno annuale internazionale ‘Dialoghi sul paesaggio’, che quest’anno si focalizzerà sul tema ‘Parchi, giardini e paesaggi protetti: patrimoni eco-verdi fra cultura e agricoltura’, con grandi esperti da tutta Europa come relatori”. Il 2021 non sarà diverso dagli anni precedenti, in termini di impegno a tutto campo “per la cultura, per la bellezza del nostro territorio, per migliorare la qualità della vita dei cittadini, agendo sul ruolo che il verde e il paesaggio anche nell’ecosistema urbano e in termini di vivibilità per residenti e visitatori”.

 

Pasqua gustosa con le attività locali a Carmagnola

Dal 3 al 5 aprile   Iniziativa a sostegno dei settori locali della ristorazione e della vendita di prodotti alimentari sostenuta dall’amministrazione comunale, dall’Ascom Carmagnola e dal Laboratorio Gourmet Carmagnola.

Acquistando prodotti o menù da asporto e/o delivery si riceverà un kit omaggio con tovaglia e la borsa di carta con il logo “Carmagnola, città di agricoltura, commercio e mercati”.

Si potranno inoltre ricevere gustose sorprese partecipando alla creazione di una community virtuale.

Sito internet del Comune: www.comune.carmagnola.to.it

Gruppo Facebook dell’iniziativa: www.facebook.com/groups/tinvitoacarmagnola

Visto il perdurare dell’emergenza sanitaria, L’amministrazione comunale di Carmagnola ha accolto con favore la proposta che Ascom Carmagnola e Laboratorio Gourmet Carmagnola hanno pensato per le festività Pasquali.

Dato che non sarà possibile organizzare gite fuori porta e picnic all’area aperta nei giorni di Pasqua e Pasquetta, con l’iniziativa Picniclick si propone ai cittadini di Carmagnola di preparare i pasti delle festività sostenendo i settori locali della ristorazione e della vendita di prodotti alimentari, formando inoltre una comunità virtuale attraverso la quale creare condivisione anche a distanza.

Un invito a fare la spesa nei negozi di alimentari della città o a scegliere con un click i menù tra le varie proposte di delivery e asporto di bar, pasticcerie, ristoranti, pizzerie e agriturismo della città che aderiscono all’iniziativa, con elenco consultabile nel sito del Comune www.comune.carmagnola.to.it e nella pagina Facebook https://www.facebook.com/cuorinvetrinacarmagnola

Nei negozi di alimentari il kit Picniclick potrà essere prenotato e ritirato, o direttamente acquistato, nella giornata di sabato 3 aprile.

Le proposte di piatti e menù da ordinare alle attività di somministrazione per asporto e/o delivery, potranno essere ritirate nelle giornate di Pasqua e Pasquetta in tutti gli esercizi aderenti che resteranno aperti.

Gli acquirenti riceveranno la Picniclick Box con l’omaggio di una tovaglia e di una borsa con il logo “Carmagnola, città di agricoltura, commercio e mercati”, offerte dall’amministrazione comunale e dall’Ascom Carmagnola sino ad esaurimento delle scorte disponibili.

Inoltre, in collaborazione con Pasta Berruto si è pensato di creare una “Community PicNic Virtuale” attraverso la quale condividere i propri festeggiamenti e sentirsi vicini anche a distanza, i promotori invitano gli acquirenti di Picniclick a postare fotografie sul gruppo Facebook www.facebook.com/groups/tinvitoacarmagnola oppure sui propri Facebook e Instagram con l’hashtag #picniclick, riservando delle gustose sorprese alle più simpatiche e creative.

I negozi di alimentari e le attività di ristorazione che intendono aderire all’iniziativa devono contattare il signor Marco Fedele al numero 3494179852 o all’indirizzo di posta elettronica fedelemarco14@gmail.com

Le attività aderenti verranno dotate di sacchetti di carta personalizzati per asporto-delivery e di tovaglie PicNic in tessuto da regalare agli acquirenti, offerte dal Comune sino ad esaurimento delle scorte disponibili.

Commentano il Sindaco Ivana Gaveglio e l’Assessore al commercio Gian Luigi Surra: “purtroppo il perdurare della pandemia impone delle limitazioni anche in occasione delle festività Pasquali di quest’anno. Vengono quindi a mancare tutti i momenti conviviali quali la tradizionale gita fuori porta con il picnic in occasione della Pasquetta. Grave anche il danno economico alle attività del settore della ristorazione e dei prodotti alimentari.  Ci auguriamo che l’iniziativa, che vuole in qualche modo preservare questa tradizione, sia accolta con favore dai concittadini che potranno così aiutare e sostenere le attività e l’economia della nostra città”.

A Brozolo c’è il toposcopio

E’ stata collocata, a cura dell’Amministrazione Comunale di Brozolo, nei pressi del Parco Giochi, una tavola di orientamento (toposcopio) per meglio godere dello splendido panorama sulle Alpi Nord Occidentali.
La tavola consente infatti di identificare le principali cime, ben visibili da Brozolo nelle giornate serene, nonchè di individuare la direzione in cui si trovano città, valli e vari punti di riferimento geografici del Piemonte di Nord Ovest. Una tappa imperdibile nelle passeggiate brozolesi!

#DonneDaCoprifuoco in diretta Instagram

IL NUOVO FORMAT ONLINE DELLE DONNE PER LE DONNE

Ogni lunedì sera in diretta Instagram sulla pagina @lovever.shop

Studi scientifici condotti dall’Università di Harvard dimostrano che le chiacchiere tra amiche sono un vero toccasana per il cervello e per l’umore. Ed è esattamente con questo spirito che nasce #DonneDaCoprifuoco, il nuovo format online lanciato da Lovever, il concept store (torinese) dedicato all’amore, un’oasi protetta dove non esistono tabù, giudizi e preconcetti ma solo libertà, naturalezza e rispetto.
Tra il negozio fisico e quello online, da quasi 10 anni Lovever è un punto di riferimento per tantissime donne, ragazze e signore ma anche per molti uomini che vogliono capire i desideri e l’amore nelle sue infinite sfumature, da quelle più sexy, ammiccanti e giocose a quelle più sussurrate, delicate e intime.

Dopo mesi di lockdown, coprifuoco e ancora lockdown, tutti abbiamo imparato quanto sia prezioso il tempo che sappiamo regalarci. Ogni lunedì alle 21.30, 20 minuti di chiacchiere tra Elisa, la padrona di casa, e un’ospite, con la possibilità per tutte le amiche collegate di interagire con una domanda, un commento o anche solo con un emoticon…

 

SCENT OF WOMAN: L’INGREDIENTE SEGRETO DELLA SEDUZIONE

In naso Diletta Tonatto a #DONNEDACOPRIFUOCO by Lovever

29 marzo ore 21,30

Con Elisa Sevino – titolare Lovever e  Diletta Tonatto – naso e a.d. Tonatto Profumi, ricercatrice sociologia dell’olfatto

In diretta Instagram sulle pagine @lovever.shop e @tonattoprofumi

“Piacersi a pelle”, “avere naso”… frasi che usiamo spesso nella nostra vita quotidiana ma che sono molto più di semplici modi di dire. Ormai la scienza ha dimostrato che ciascuno di noi ha una propria identità olfattiva che è profondamente implicata in tutte le nostre dinamiche relazionali. Ecco perché l’olfatto, senso spesso sottovalutato, gioca in realtà un ruolo importantissimo: attraverso a esso non solo percepiamo i profumi e gli odori ma evochiamo ricordi ed emozioni, ci apriamo (o chiudiamo) ai rapporti interpersonali, coltiviamo ed indirizziamo l’attrazione sessuale.

È proprio questo il tema che verrà affrontato nella prossima puntata di  #DonneDaCoprifuoco, la rassegna online delle donne per le donne lanciata da Lovever, il concept store torinese dedicato all’amore, in diretta instagram sulla pagina @lovever.shop tutti i lunedì sera alle 21.30. Un appuntamento diventato ormai fisso per tantissime che ogni settimana si collegano online per partecipare a una mezz’ora di svago su temi interessanti, curiosi e formativi, per ascoltare il parere fresco e colloquiale delle esperte e distrarsi un po’, come in una spontanea e piacevole chiacchierata tra amiche.

 

Lunedì 29 marzo alle ore 21.30 Elisa Sevino, titolare di Loverer e creatrice del format, dialogherà con Diletta Tonatto, naso e a.d. Tonatto Profumi, ricercatrice sociologia dell’olfatto, in un appuntamento affascinante e coinvolgente dal titolo: “Scent Of Woman: L’ Ingrediente Segreto Della Seduzione“. Un tuffo nel mondo dei profumi alla scoperta del ruolo fondamentale dell’olfatto nella percezione di sé e dell’altro e della sua importanza nel guidare gli istinti, indirizzare l’attrazione fisica e innescare il gioco della seduzione.

#DonneDaCoprifuoco: ogni lunedì sera in diretta instagram sulla pagina di LOVEVER: https://www.instagram.com/lovever.shop

www.lovever.it

 

Il concetto dal quale si parte ogni lunedì è che ciascuna donna deve sentirsi libera di essere se stessa, senza limitazioni e condizionamenti, al di là delle mode. E più si impara ad amarsi per ciò che si è, più si è capaci di amare.

#DonneDaCoprifuoco è un viaggio leggero e spensierato nell’universo femminile. Serata dopo serata, ogni ospite porta il suo punto di vista legato al tema del benessere della donna: fisico, psicologico, famigliare, sessuale…

Nei primi appuntamenti di #DonneDaCoprifuoco si parlerà della differenza tra complimenti e molestie con le ragazze di #BreakTheSilence, di carico mentale con la giornalista Giovanna Gallo, di equilibrio e piacere con la sex coach Elisa Caltabiano, di corpo e movimento con l’insegnante di pilates Elena Vanni Umile, dell’importanza di ritagliarsi i propri spazi, mentali e fisici, con la psicoterapeuta Giorgia Pistono e di fare rete tra donne con l’interior designer Elisabetta Marangoni.

Con le vere amiche si può parlare di tutto, sempre, l’importante è stare bene – o meglio – insieme. Un’amica è quello che non riesci a dire, anche se vorresti. È il consiglio del quale avevi bisogno, la risata che aggiusta tutto. E mai come in questo periodo “strano” ritagliarsi 20 minuti per sé può essere divertente, rilassante, persino illuminante!

#DonneDaCoprifuoco: ogni lunedì sera, da lunedì 30 novembre 2020, in diretta instagram sulla pagina di LOVEVER: https://www.instagram.com/lovever.shop