ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 738

La Provincia premiata a Venezia per la rete ecologica

provincia
L’obiettivo è accompagnare la pianificazione e la realizzazione di una vera e propria Rete Ecologica Provinciale

 

Nell’ambito del Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume, che si è riunito a Venezia, la Provincia di Torino ha ricevuto una menzione speciale per il progetto “La rete ecologica che vogliamo: il fiume, il paesaggio, la biodiversità”. Il documento era stato presentato nella sessione “Esperienze significative” ed era stato curato dal Servizio Pianificazione e gestione Rete Ecologica, Aree protette e Vigilanza ambientale e dal Servizio Risorse Idriche. Alla stesura hanno collaborato l’Enea, il Dipartimento interateneo di scienze, progetto e politiche del territorio del Politecnico di Torino e lo studio Sferalab.

 

“Sovente, – spiega l’Assessore provinciale ai Parchi e Aree protette, Marco Balagna – la tutela dell’ambiente e della biodiversità viene considerata in una certa misura incompatibile con le attività economiche e sociali umane. La Provincia di Torino ha lavorato concretamente negli ultimi anni per smentire questo luogo comune, attraverso lo stumento dei Contratti di fiume e, dal 2013, con il progetto della Rete Ecologica dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea e di sensibilizzazione dei portatori di interesse locali sulla gestione a lungo termine delle aree naturali”. Il progetto è stato finanziato dalla Regione Piemonte, nell’ambito del bando relativo alla misura 323 del Piano di sviluppo rurale 2007-2013, con l’obiettivo di accompagnare la pianificazione e la realizzazione di una vera e propria Rete Ecologica Provinciale, intesa come interconnessione tra aree naturali e come strumento per il contenimento del consumo di suolo, uno degli obiettivi prioritari del Piano Territoriale di Coordinamento provinciale adottato nel 2012.

 

Sono stati inoltre realizzati diversi altri interventi nelle Aree protette provinciali e in quei Siti di Interesse Comunitario appartenenti alla Rete Natura 2000, che erano stati individuati come “nodi” della Rete Ecologica Provinciale. L’elenco degli interventi comprende il monitoraggio e contenimento del Gambero della Louisiana e del Loto nel Parco del Lago di Candia, la realizzazione di rospodotti e corridoi ecologici arbustivi, il monitoraggio e ripristino dell’habitat per il Gambero nostrano nello Stagno di Oulx, la rigenerazione dell’habitat del Castagno alla Rocca di Cavour, la riproduzione dell’Euforbia gibelliana al Colle del Lys per evitarne l’estinzione, il ripristino degli habitat di tutela del Pelobate fosco insubrico nei SIC degli stagni Poirino, dei 5 laghi di Ivrea a Chiaverano e della Serra di Ivrea a Burolo.

 

Per accompagnare la progettazione degli interventi sono stati organizzati incontri informativi per ogni sito, per illustrare ai cittadini le finalità perseguite, realizzati filmati e stendardi informativi da utilizzare durante gli incontri con la cittadinanza, organizzate sessioni di inanellamento ornitologico a scopo didattico a Candia con la partecipazione di esperti del Gruppo ornitologico Piemontese.

 

(www.provincia.torino.gov.it/territorio/strat_strumenti/misura323/presentazione)

 

IL COINVOLGIMENTO DELLE SCUOLE: IL CONCORSO DI IDEE “LA RETE ECOLOGICA CHE VOGLIAMO”

 

Nelle attività di progettazione partecipata sono state convolte alcune classi di istituti scolastici dell´area dell´Anfiteatro Morenico. Dopo incontri di informazione in classe, condotti da alcuni tecnici dei Servizi Pianificazione Territoriale e Risorse Idriche della Provincia di Torino, le classi partecipanti hanno predisposto elaborati e proposte relative alle aree naturali che da tutelare o riqualificare. Al concorso “La rete ecologica che vogliamo”, hanno aderito le classi I G e II B del liceo scientifico “Antonio Gramsci” di Ivrea e le classi IV A e IV B dell’istituto professionale per l’agricoltura e l’ambiente “Carlo Ubertini di Caluso”.

 

Gli allievi hanno proposto interessanti interventi di riqualificazione, tutela e valorizzazione di aree con valenza naturalistica ed ambientale nei Comuni di Ivrea e Caluso. La proposta della classe I G del liceo scientifico “Gramsci” riguarda la realizzazione della “passeggiata lungo il fiume” Dora Baltea nei pressi dell’istituto scolastico: un percorso ludico-sportivo accompagnato da sei pannelli illustrativi con testi in italiano, inglese, francese e braille. L’area di studio della classe II B del “Gramsci” ha riguardato invece le zone comunemente conosciute come “lago di città” (oggi adibite ad area mercatale della città di Ivrea) e la vicina palude, proponendo la creazione di un parco che diventi luogo ideale per la socializzazione, il relax, l’attività fisica e la contemplazione della natura. La proposta, attenta anche alla pubblicizzazione del nuovo Parco, ha previsto la realizzazione di poster e volantini come strumenti promotori di “Ivrea all’aperto”.

I social media e i rischi per i minori

TELEFONINI

Una maggiore cooperazione nella gestione dalla rilevazione del caso, fase cruciale per la protezione e la cura delle vittime minorenni di abuso sessuale, alla segnalazione, alle fasi di ascolto in ambito giudiziario

 

Le nuove tecnologie e i social media sono un’opportunità per i giovani, ma espongono bambini e adolescenti a forti rischi, che sempre più devono essere conosciuti e prevenuti. Grazie al progetto Dicam II, c’è oggi uno strumento in più, le “procedure operative in caso di abuso sessuale online a danno di vittime minorenni”, un vero e proprio manuale pratico a disposizione degli operatori dei servizi sociali, sanitari, della scuola, del privato sociale, delle forze dell’ordine e dell’autorità giudiziaria.

Il progetto – cofinanziato dalla Direzione Generale Giustizia, Libertà e Sicurezza della Commissione Europea e coordinato da gennaio 2013 da Save the Children Italia in partenariato con il Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso all’Infanzia (CISMAI) e il Centro per il Contrasto della Pedopornografia su Internet Polizia Postale e delle Comunicazione (C.N.C.P.O.) – è stato presentato il 1° dicembre nell’Aula di Palazzo Lascaris.

Al seminario, cui è seguita una tavola rotonda, hanno partecipato, tra gli altri, Silvia Allegro, coordinatore progetto Dicam II, Save the Children Italia; Augusto Ferrari, assessore regionale alle Politiche Sociali; Anna Maria Baldelli, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei Minori; Patrizia Torretta, psicologa della Polizia di Stato, Centro per il contrasto della Pedopornografia su Internet della Polizia Postale e delle Comunicazioni; Gloria Soavi, presidente del CISMAI, Coordinamento italiano dei Servizi contro il maltrattamento e l’abuso all’Infanzia.

Le procedure operative hanno come obiettivo l’aumento delle conoscenze e delle competenze dei professionisti del settore sugli aspetti specifici che le nuove tecnologie introducono nel tema dell’abuso “tradizionale” e una maggiore cooperazione interprofessionale nella gestione dei casi in tutte le loro fasi, dalla rilevazione del caso, fase cruciale per la protezione e la cura delle vittime minorenni di abuso sessuale, alla segnalazione, alle fasi di ascolto in ambito giudiziario, sino alla presa in carico clinica e psicosociale, in un lavoro che deve essere multidisciplinare, tempestivo ed adeguato.

(emaccanti – www.cr.piemonte.it)

A Ivrea l’orto è più facile

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Presentato il corso di orticoltura naturale “L’Orto Facile”

 

Si è tenuta al Polo Universitario Infermieristico ad Ivrea, la presentazione ufficiale dell’edizione 2015 del Corso di Orticoltura Naturale ‘L’Orto Facile’, ormai prossimo alla terza edizione. Il corso si sta presentando come vera e propria ‘officina’ del territorio integrando piccoli produttori, hobbisti, autorità e realtà istituzionali come ben era rappresentato dai relatori: Diego Targhetta Dur responsabile del Polo Universitario struttura che ospiterà tutte le lezioni ‘in aula’ del percorso, Paolo Roffino della società agricola Roffino, impianto di compostaggio del verde di Albiano d’Ivrea, tra i principali promotori del corso, Laura Salvetti assessore alla cultura del comune d’Ivrea, Stefano Cattapan dottore agronomo e Nicola Savio dell’associazione OrtodiCarta.

 

Dopo un paio di anni di nomadismo, prima a Romano Canavese, poi a Bollengo, il corso di orticoltura ‘L’Orto Facile’ approda nelle capienti ed attrezzatissime aule del Polo Infermieristico iniziando “un percorso di avvicinamento e di integrazione tra la cultura del coltivare, del cibo e la cultura del prendersi cura di se stessi e del prossimo attraverso un approccio slow: buono, sano e giusto sia nei confronti delle persone che degli ecosistemi”, come ha sottolineato Diego Targhetta introducendo le possibili collaborazioni tra il corso e l’istituzione universitaria tra le quali lo studio di un orto terapeutico per i malati di Alzheimer.

 

L’assessore Laura Salvetti ha evidenziato l’importanza dell’attenzione all’orto come possibilità di produzione e di recupero delle tradizioni alle porte di un evento come l’Expo 2015, che rende interessanti la sperimentazione di percorsi come quello intrapreso dal campus ‘L’Orto Facile’ dove l’obbiettivo non è solo la formazione ma creare reti, scambi e attivare energie virtuose. Il corso avrà la struttura organizzativa degli anni precedenti articolato in 5 lezioni e prenderà il via sabato 17 gennaio per finire sabato 14 marzo, mentre i numerosi seminari satellite proseguiranno fino al 19 aprile.

 

Durante il corso base verranno tracciati i razionali per la coltivazione di un orto personale o da scambio naturale, biologico che abbia la capacità della natura di sostenersi e riprodursi nel tempo in maniera sana ed ecologica. I seminari approfondiranno tematiche specifiche e particolari come la progettazione in permacultura, i principi dell’agricoltura naturale e sinergica, la coltivazione in serra, i preparati naturali per mantenere un suolo vitale e produttivo e molto altro ancora.

 

Intanto le preiscrizioni sono già state numerose arrivando a coprire quasi la metà dei posti disponibili (140). Chi fosse interessato può quindi contattare le mail info@ortodicarta.eu o paolo_roffino@alice.it o i numeri 339.71.23.111 o il  338.59.29.965.

 

Massimo Iaretti

 

 

 

 

 

 

Viaggio in Germania, Cahier de Voyage

arte susa

Torino e Berlino sono due città universitarie, capitali europee per l’arte contemporanea, che guardano con grande interesse alla musica contemporanea d’avanguardia

 

Si terrà sabato 6 dicembre, alle ore 18.30, presso il palazzo dell’ex Tribunale di Susa (via Palazzo di Città, 36 – Susa), l’inaugurazione della mostra d’arte contemporanea, giunta ormai alla sua quarta edizione,  prodotta dall’Associazione NEKS: Viaggio in Germania, Cahier de Voyage. Faranno da preludio alla mostra i saluti di benvenuto del Sindaco Plano e dell’Assessore alla Cultura Fonzo presso la Sala Consiliare del Comune di Susa. La mostra è realizzata grazie al contributo ed al sostegno della Regione Piemonte, del Consiglio regionale del Piemonte, della Fondazione CRT e dello stesso Comune di Susa.

 

La premessa da cui trae origine questa mostra è il gemellaggio culturale che Torino si appresta ad avviare, nel 2015, con la capitale tedesca: Torino e Berlino sono due città universitarie, capitali europee per l’arte contemporanea, che guardano con grande interesse alla musica contemporanea d’avanguardia e condividono altresì la medesima attenzione urbanistica verso le aree urbane in disuso.

 

Sullo sfondo del sodalizio tra queste due città, il Vernissage – che è ormai diventato un appuntamento “tradizionale” di fine anno, nella splendida cornice di Susa – vedrà esposte le opere di artisti tedeschi, che hanno tratto beneficio dal passaggio nel Bel Paese, e di artisti italiani, che hanno rivolto il loro sguardo a Berlino per elaborare il proprio linguaggio: Anna Capolupo, Michele Guaschino, Julia Krahn, Paolo Maggis, Simon Pfeffel, Antje Rieck, Elke Warth.

 

Tra coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questo progetto, ringraziamo Michele Bramante, curatore della mostra, Valentina Ruospo, art promoter e il Presidente dell’Associazione Neks, Paolo Facelli, che ne ha curato l’organizzazione. La mostra sarà visitabile fino a domenica 11 gennaio, nei giorni di venerdì, sabato e domenica, con i seguenti orari: dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00.

 

Ringraziamo anche i nostri sponsor tecnici che con il loro aiuto hanno permesso la realizzazione di questo evento: per il catering l’Osteria La Marchesa, per i vini l’Azienda Agricola Martina, per gli addobbi floreali Daniela e Francesco e per il progetto illuminotecnico la Biglia srl.

 

 Claudia Caci

E il vescovo “porterà” il papa anche a Firenze

nosiglia e giovani

Nosiglia ricopre anche il ruolo di presidente del Comitato preparatorio del quinto Convegno ecclesiale nazionale (Cen), in programma a Firenze dal 9 al 13 novembre 2015

 

L’arcivescovo farà il possibile affinchè il santo padre, oltre che a Torino, faccia una capatina anche a Firenze. “Abbiamo fatto la richiesta perché il Papa venga all’apertura e la proposta è stata presa in considerazione”. Sono le parole di monsignor Cesare Nosiglia, che ricopre anche il ruolo di presidente del Comitato preparatorio del quinto Convegno ecclesiale nazionale (Cen), in programma a Firenze dal 9 al 13 novembre 2015 sul tema “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo”.  Per la prima volta, tra l’altro,  la Cei ha adottato per l’appuntamento  i “social media” per la scelta di un’immagine ufficiale. Sarà proclamato nei prossimi giorni  il vincitore del “logo” del Cen. Più di 200 i contributi arrivati alla segreteria attraverso l’apposita pagina Facebook: l’età media dei partecipanti è 19 anni, il più giovane ha 12 anni e il più anziano 66, spiega il sito del Sir – Servizio Inforrmazione Religiosa.

Che fare? Dipartimento Educazione alla Gam

gam

La GAM è il più antico museo d’arte moderna d’Italia.Le sue collezioni si compongono di oltre 45.000 opere

 

Dicembre è iniziato e sarà un mese ricco di appuntamenti con Dipartimento Educazione GAM di Torino! Quale scegliere? “Che fare?”

 

Qui trovate tutte le informazioni http://bit.ly/Natale-in-GAM, ed ecco i prossimi appuntamenti da segnare in calendario:

 

– Giovedì 4 dicembre dalle 18 workshop CHRISTMAS’ POP CUP: tazze e tazzine non sono mai state così colorate- Sabato 6 dicembre alle 16 NAIL BAR, per provare un make-up in stile pop in vista delle feste

 

– Giovedì 11 dicembre dalle 18 workshop FAST FOOD, in collaborazione con la Città del Gusto, per preparare un menù natalizio “à la Lichtenstein”

 

– Domenica 14 dicembre alle 15 appuntamento con i bambini per UN CARATTERE… POP! [Mario Merz, Che fare, 1968]

 

La GAM è il più antico museo d’arte moderna d’Italia.Le sue collezioni si compongono di oltre 45.000 opere tra dipinti,sculture,installazioni, fotografie, disegni e incisioni, a cui si aggiunge l’importante collezione di film e video d’artista.

 

(www.gamtorino.it)

 

Scrittori di Scrittura con la Pastorale della Cultura

CIRCOLO LETTORI
“Scrittori di Scrittura”: reading di presentazione con Paolo Di Paolo

Nell’ambito dell’iniziativa «Scrittori di Scrittura», martedì 2 dicembre  2014, alle 18, al Circolo dei Lettori in via Bogino 9 a Torino, si tiene un reading-presentazione de «Perché non sono ancora.La resurrezione» di Paolo di Paolo* (Effatà Editrice). Intervengono: Paolo di Paolo, autore; don GianLuca Carrega, direttore della Pastorale per la Cultura della diocesi di Torino; Stefano Gobbi, Dinoitre Eventi. Paolo di Paolo  è il sesto degli autori torinesi che si cimentano nella riscrittura della Bibbia, in un ciclo nato per esplorare i testi sacri da una prospettiva letteraria inedita.
 

Di Paolo nel 2003 entra in finale al Premio Italo Calvino per l’inedito, con i racconti Nuovi cieli, nuove carte. Ha curato libri insieme a scrittori italiani come Antonio Debenedetti, Raffaele La Capria, Dacia Maraini e Antonio Tabucchi. È autore tra l’altro di:  Ogni viaggio è un romanzo (2007) e di Raccontami la notte in cui sono nato (2008; Ue 2014).Per il teatro ha scritto Il respiro leggero dell’Abruzzo, interpretato fra gli altri da Franca Valeri,  e L’innocenza dei postini, messo in scena al Napoli Teatro Festival Italia 2010. Lavora anche per la televisione e scrive sulle pagine culturali di alcuni quotidiani,  tra cui “Il Sole 24 Ore”, “L’Unità” e “La Stampa”. Con Dove eravate tutti (Feltrinelli, 2011) ha vinto il Premio Mondello e il SuperPremio Vittorini 2012. Con Feltrinelli ha pubblicato anche Mandami tanta vita (2013, vincitore Premio Salerno Libro d’Europa, Premio Fiesole e finalista Premio Strega) e, nella collana digitale Zoom, La meravigliosa stranezza di essere vivi (2012). Nel 2014 ha pubblicato per Rizzoli  Tutte le speranze. Montanelli raccontato da chi non c’era, sentito omaggio a un maestro del Novecento,  e La mucca volante, suo esordio nella letteratura per ragazzi.
 
«Scrittori di Scrittura» è un progetto promosso dall’Ufficio per la Pastorale della Cultura della Diocesi di Torino in collaborazione con la Facoltà Teologica di Torino e Torino Spiritualità. I curatori sono don Gian Luca Carrega per la sezione biblica e Stefano Gobbi della Dinoitre Eventi per i contatti con gli scrittori e la logistica. L’iniziativa intende presentare al pubblico le opere di alcuni scrittori che si sono cimentati nella riscrittura di un brano biblico secondo la propria sensibilità.
Ogni volume è corredato della breve introduzione esegetica di un biblista e della traduzione del testo o dei testi scritturistici di riferimento dall’originale ebraico o greco.

Per tutte le informazioni sul progetto:
www.scrittoridiscrittura.it

Muore il sindaco della lotta all’amianto

coppo

Casale Monferrato piange uno dei migliori sindaci del dopoguerra. Nel 1987, primo in Italia, mise al bando l’amianto

 

Sembra quasi uno scherzo del destino. Il 2 dicembre del 1987, l’allora sindaco di Casale Monferrato, Riccardo Coppo firmava un’ordinanza con la quale vietava l’uso su tutto il territorio comunale di Casale Monferrato del cemento – amianto. La fabbrica dell’Eternit era chiusa (o meglio, era stata abbandonata, come ha recentemente detto il sindacalista Nicola Pondrano) da circa un anno e non c’era ancora una piena consapevolezza del tragico valzer di decessi al quale negli anni ci si è abituati. Con un atto di coraggio, il primo cittadino di Casale Monferrato, in carica dal 1984 (nel primo anno di guida dell’amministrazione comunale aveva dovuto affrontare, con successo, un’altra emergenza quella dell’acquedotto comunale le cui fonti erano state inquinate dagli scarichi abusivi di residui industriali in un pozzo che, sfortuna volle, andò poi a contaminare la falda che alimentava l’acquedotto comunale) era andato contro un sistema di multinazionali, firmando un provvedimento che è entrato poi nella storia. E nella prima mattinata del 1 dicembre 2014, esattamente ventisette anni dopo ha terminato il suo cammino terreno.

 

Esponente nel mondo cattolico, impegnato in politica, aveva svolto tutto il suo excursus nella Democrazia cristiana prima nel Ppi, nella Margherita e, infine, nei Democratici. Eletto consigliere comunale per la prima volta nel 1970, dal 1974 al 1975 e dal 1982 al 1984 aveva ricoperto l’incarico di assessore all’urbanistica, applicandosi notevolmente e acquisendo una particolare competenza in materia. Poi dal 7 dicembre 1984, al termine di una drammatica seduta che aveva sancito la spaccatura del Psi di Mario Oddone, che nelle precedenti elezioni si era attestato al 25% veniva eletto per la prima volta primo cittadino con una maggioranza composta da Dc, Pri, Pli, Psdi e cinque consiglieri “transfughi” del partito socialista. In carica sino al 12 gennaio 1988 tornava a fare l’assessore in una delle prime giunte Dc – Pci d’Italia guidata dal quasi omonimo (ma comunista) Ettore Coppo. Poi era nuovamente sindaco dal 1990 al 1999 e, dal 2004 al 2009, assessore all’urbanistica. “Con Riccardo Coppo scompare un uomo che ha svolto un ruolo particolarmente significativo in questa città, sindaco in anni difficili, che ha saputo prendere decisioni coraggiose” hanno commentato il sindaco di Casale, Titti Palazzetti, ed il presidente del consiglio comunale Davide Sandalo.

 

Massimo Iaretti

 

 

Terre del Chiusella: “No ai massacri di Cristiani”

isis

L’Unione delle Terre del Chiusella si pronuncia contro i massacri dei terroristi dell’Isis su proposta del gruppo Pedanea

 

Anche se la strada per cementare ulteriormente l’unione ha ancora diversi passaggi da compiere, nelle Terre del Chiusella, il cui consiglio si è riunito presso il municipio di Parella venerdì 28, si è parlato di una questione a respiro internazionale. L’occasione è stata la mozione, presentata dal gruppo di minoranza Pedanea (che è la continuazione di quello costituito nella prima legislatura di vita dell’unione di comuni) che aveva chiesto di pronunciarsi sulle stragi di cristiani, yazidi ed altre minoranze religiose ad opera dei terroristi dell’Isis, lo stato islamico del Levante e della Siria. Il documento,  a firma dei consiglieri Ernesto Barlese e Piermassimo Giuarnero è stato approvato all’unanimità, come era recentemente accaduto nel consiglio comunale di Quagliuzzo.

 

Sempre a firma di Ernesto Barlese e Piermassimo Guarnero (che sono anche, rispettivamente, capogruppo di Iniziativa Canavese a Quagliuzzo e di Movimento Progetto Piemonte – MPP a Parella) è stata discussa un’interpellanza nella quale si chiedeva per quale motivo il Comune di Colleretto Giacosa, componente dell’Unione Terre del Chiusella, fosse stato inserito tra i “Borghi sostenibili del Piemonte: località per  un turismo più responsabile” e non si fossero presi in considerazione i vicini comuni di Parella, Quagliuzzo e Strambinello, tutti facenti parte dell’Unione e a pochissima distanza territoriale. Il presidente Roberto Comitini, in assenza dell’assessore (e sindaco di Colleretto Giacosa) Paola Gamba ha risposto il Comune di Colleretto Giacosa aveva aderito al progetto della Regione Piemonte dall’anno 2011, quindi in precedenza all’avvio del percorso che ha portato all’attuale Unione dei Comuni. Nella stessa seduta sono state poi conferite altre tre funzioni all’Unione da parte dei Comuni, il che renderà ancora più solido il legame tra i quattro enti locali.

 

Massimo Iaretti

 

 

Consulte regionali in rete con le webapp

con reg lascaris

Contengono informazioni di carattere generale, le ultime news, i comunicati stampa e i video, le informazioni sui concorsi e i progetti

 

La comunicazione del Consiglio regionale del Piemonte si arricchisce di tre nuovi strumenti, che consentono agli utenti di rimanere sempre aggiornati, sul proprio smartphone e in mobilità, su eventi, concorsi e progetti. Sono le webapp del Comitato Resistenza, della Consulta Europea e della Consulta Giovani.Le app, che non sono acquistabili attraverso i market di Android e Apple, si possono scaricare dal sito http://www.cr.piemonte.it/cms/comunicazione/le-app-di-crp.html o dalle rispettive pagine web degli organismi consultivi. Permettono di raggiungere in modo in modo facile e veloce i contenuti, di usufruire del materiale presente anche quando non si è coperti da connessione Internet e hanno il vantaggio di essere facilmente aggiornabili da parte dei creatori. Contengono informazioni di carattere generale, le ultime news, i comunicati stampa e i video, le informazioni sui concorsi e i progetti.Ad aprire tutte e tre le webapp c’è un video che spiega cosa sono gli organismi consultivi del Consiglio e a cosa servono. I tre nuovi strumenti ampliano così i servizi già a disposizione degli utenti, CrpApp, l’app sulle iniziative e le attività del Consiglio, la webapp di Notizie, che permette di salvare il magazine della Regione Piemonte e leggerlo anche in modalità off line, oltre che accedere all’archivio online della rivista, e la webapp di Guida Piemonte, che contiene l’indirizzario di amministrazioni, associazioni, enti della Regione.

 

(emaccanti – www.cr.piemonte.it – foto: il Torinese)