A TORINO CORTEO IN BICICLETTA, DA PORTA SUSA A PIAZZA CASTELLO,
DOVE SARANNO ALLESTITI TRE GAZEBO INFORMATIVI SULLA PREVIDENZA
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Cambiare la legge Monti-Fornero, aggiungendo flessibilità in uscita, considerando i lavori più faticosi, permettendo di andare in pensione con 41 anni di contribuzione, erogando pensioni più dignitose, rivalutate secondo le indicazioni della Corte Costituzionale. Questi sono alcuni degli obiettivi della mobilitazione nazionale, indetta da CGIL CISL UIL per sabato 2 aprile, con manifestazioni in tutti i capoluoghi per dare visibilità alla vertenza. Il Governo non ha aperto alcun confronto sul tema delle pensioni e continua a pensare di scaricare per intero i costi di qualunque modifica sui lavoratori, mettendo anche nel mirino le pensioni di reversibilità, nonostante le smentite non credibili.
Tutto ciò mentre i problemi diventano più acuti sul versante della disoccupazione giovanile e dei tanti cittadini che sono senza reddito, per aver perso il lavoro e per aver esaurito gli ammortizzatori sociali. CGIL CISL UIL hanno presentato da tempo una piattaforma unitaria sulla previdenza, chiedendo modifiche sostanziali e ponendo anche il problema delle future pensioni, per le quali è necessario ricostruire un quadro di solidarietà, che tenga assieme le generazioni e giustifichi il sistema previdenziale italiano a ripartizione.
Sabato 2 aprile, a Torino, si svolgerà un corteo in bicicletta, per dare vita simbolicamente alla staffetta che rappresenta il diritto ad andare in pensione e quello di avere un lavoro.Il corteo in bicicletta partirà alle ore 15.30 da Porta Susa, per arrivare in piazza Castello, dove dalle 14.00 alle 18.00 saranno allestiti tre gazebo informativi sulla vertenza previdenziale e sulle proposte di CGIL CISL UIL.
Invitiamo tutte le cittadine e i cittadini a partecipare!





Dal 21 al 24 marzo il Campus Einaudi di Torino ospita circa novanta studenti provenienti da tutta Italia, che partecipano al progetto realizzato in collaborazione con il Movimento studentesco per le organizzazioni internazionali (Msoi), Europae (rivista di affari europei) e Movimento Giovani federalisti
Sarà il tempo a decidere se Diem 25 potrà modificare l’Europa e, con essa, la storia dei prossimi anni. Al momento, però, questo vento di cambiamento sembra dare risposte a chi si sentiva sperduto e deluso, regalando un nuovo sogno, una via diversa da percorrere
senza uno spirito democratico, in cui il demos è privato dei propri diritti e in cui sono un gruppo di tecnocrati a prendere le decisioni. Il manifesto sul quale si fonda Diem 25 parte dalla considerazione che i popoli europei hanno il diritto e il dovere di riprendere il controllo della loro Europa, basandosi su quattro fondamentali principi: nessun popolo europeo può essere libero se la democrazia di un altro viene violata; nessun popolo europeo può vivere nella dignità finché un altro ne è privato; nessun popolo europeo può sperare di avere prosperità se è precipitato nell’insolvibilita’ e nella depressione permanenti; nessun popolo europeo può svilupparsi senza impegni mentali per i suoi cittadini più modesti, senza sviluppo umano, equilibrio ecologico e determinazione a svincolarsi totalmente dalle energie fossili, in un mondo che cambia i suoi modi di funzionamento e non il clima del pianeta.
regalato al mondo intero la filosofia, la politica, la retorica, l’epica, la poesis, l’arte e la mitologia, da quella terra di dei, eroi e grandi ideali che ha insegnato al mondo che, liberati tutti i mali, sul fondo del vaso di Pandora rimase la consolazione più grande: la speranza.
abbreviato CDV ? 






