«Gli indennizzi previsti dal decreto banche non sono assoggettabili ad alcuna imposizione fiscale» – afferma il senatore Mauro Maria Marino, Presidente della Commissione Finanze e tesoro che prosegue – «L’importante chiarimento sul regime fiscale degli indennizzi ricevuti dai detentori delle obbligazioni subordinate della banca Etruria, Cariferrara, Carichieti e Banca Marche è venuto da parte del Vice Ministro Zanetti in Commissione. Si tratta di una questione – continua Marino – che conferma la bontà di non introdurre emendamenti su tale punto, poiché è esclusa in radice, data la natura risarcitoria del danno subito dai risparmiatori, la imposizione fiscale. Le ipotesi di tassazione per investimenti effettuati da un imprenditore nell’ambito della propria attività di impresa hanno un valore puramente teorico. Auspico quindi – conclude Marino – che l’interrogazione svolta possa costituire la base per le istruzioni che verranno fornite dall’Agenzia delle Entrate».
le possibili affermazioni e cioè “Vendere significa comunicare per generare azioni”
positive quali: “trasferire qualcosa a qualcun ‘altro” e “offrire qualcosa dietro un compenso” a quelle più negative come: “Convincere qualcuno a fare qualcosa anche se non vuole farlo“ oppure ”Far comprare ad altri qualcosa che vogliamo vendere”.
“La valorizzazione del legno. Sfide, analisi, proposte” è il titolo del convegno promosso da Uncem che si terrà giovedì 23 giugno, dalle ore 9,30 alle 17, presso il Circolo della Stampa di Torino, in corso Stati Uniti 27
Prime polemiche post-elettorali. “La Compagnia è stata partner leale e affidabile di tutte le istituzioni, di volta in volta governate da diversi colori politici
John Elkann (Fondazione Agnelli), Fabiola Gianotti (CERN), Marco Gilli (Politecnico di Torino) e Francesco Profumo (SAFM) premiano le idee di impresa elaborate da 50 giovani, che applicano tecnologie già oggi disponibili per usare meglio le risorse naturali e rispondere ai bisogni del pianeta. La migliore idea si aggiudica 50.000 euro offerti dalla Fondazione Agnelli per favorire la creazione di una vera Start up
La crescita di un territorio sotto l’aspetto dell’offerta turistica passa, obbligatoriamente, per la strada del potenziamento delle sue strutture ricettive.
Versi Satanici…che mi entri nelle liste di prescrizione”. Pure entrare in liste di prescrizione per dire o scrivere quello che si pensa? Già, almeno su questo campo non si può dire ciò che si pensa. Almeno su una donna che indossa il burqa. Ma questa donna era, è felice? “Patrizio che t’interessa? E poi voltarti dall’altra parte è considerato tolleranza ed integrazione”. Arriva Sabrina amica e moglie di Paolo con un leggiadro vestito fotocopia del bianco coniglio di Alice nel paese delle meraviglie: “scusa sono di fretta” e sfodera il suo smagliante sorriso infilandosi il casco, partono in moto ed io continuo ad osservare i penetranti occhi azzurri .Sbaglierò, ma loro sono felici, e continuo a pensare che la ragazza con il burqa invece non lo sia per il semplice fatto che subisce. Io sono contento per la felicità dei miei amici. Direi, in modo molto elementare: meglio essere felici che infelici. Arrivato in ufficio m’informo sul burqa. Ce ne sono diversi tipi legati al grado d’integralismo religioso islamico e…udite ..udite… di carattere tribale. Già, proprio così, di carattere tribale. Non mi sembra una bella cosa. Appuro che nel nostro Paese è reato non farsi riconoscere. Non avevo dubbi. La Cassazione ha sentenziato : tranne nei casi di necessità. Il burqa è necessità? Religiosa? Sicuramente, ma con la carta d’identità come si fa? Ma poi francamente non mi interessa l’aspetto burocratico della questione.Tutti hanno diritto alla felicità ed insisto, anche questa donna ha diritto alla felicità. Che fare? Sicuramente non aspettare e subire. Per quella ragazza? Probabilmente poco o nulla. Ma bisogna partire da un principio: nel nostro mondo le regole sono diverse, se volete stare qui accettate le nostre. Il mondo non è stato attrezzato per l’allegria. La felicità va stappata a viva forza. Ho copiato questa bella frase da Vladimir Majakovskij poeta futurista russo. Interprete della rivoluzione d’ottobre. Rivoluzione fatta in una società dove c’erano ancora i servi della gleba. L’emancipazione è ancora una categoria del cambiamento e l’affrancamento dalle logiche tribali. Un lungo percorso. Ma non possiamo aspettare. La strage d’Orlando è una tragica conferma che i diritti alla diversità, che i diritti delle donne alla emancipazione sono nel mirino del terrorismo Islamico. Caro Paolo, cara Sabrina, la vostra felicità un buon viatico contro un mondo che noi non accettiamo e non accetteremo mai.
Digital Transformation per la customer satisfaction
Parlando con alcuni amici che non vedevo da qualche tempo, uno mi chiese a che punto fosse la mia collezione di penne. «Collezione? Guarda che ti sbagli – risposi – io non colleziono penne!». Mi fecero notare che ne avevo sempre di diverse, dalla mia prima stilografica Auretta delle elementari per passare alla Pelikan GV150 (verde e nera da professore …), all’Aurora 88 e via via, arrivando all’età adulta, ad altre penne che erano quasi “gioielli” da uomo. A un certo punto la passione cessò. Non compravo penne da anni sino a quando, chiedendo qualcosa “di nuovo” in un negozio nel quale mi ero recato per un regalo, mi fecero vedere un modello del quale mi dissero: «Questa penna è andata sulla luna». «Ma scusi – replicai – qual è la novità?» «La novità sta nel refil! – rispose il negoziante – È pressurizzato e le consente di scrivere dal basso verso l’alto (come si fa in assenza di gravità). Guardi che scrive anche sott’acqua utilizzando sino all’ultima goccia d’inchiostro».In altre parole: qualcuno si era preoccupato di competere per un componente pressoché invisibile con obiettivi di vendita importanti, visto anche il costo elevato del prodotto. Ecco: la vendita dovrà mantenere focalizzata l’attenzione sul cliente finale fornendo prodotti sempre innovativi, con persone competenti in grado di stimolare l’acquirente e di comprendere veramente i bisogni di chi compra. Dedicare cioè il tempo giusto alla relazione, non secondo le logiche di chi vende ma secondo le necessità di chi compra. Occorre però riorganizzare il proprio lavoro sfruttando tutti quegli aiuti che solo la tecnologia può darci; la strada del presente che guiderà il nostro futuro si chiama Digital Transformation. Wikipedia la descrive come un insieme di cambiamenti prevalentemente tecnologici, culturali, organizzativi, sociali, creativi e manageriali che consentono di ridisegnare l’offerta del proprio business per renderlo più competitivo e allineato alle aspettative del proprio mercato grazie alle tecnologie digitali. Quindi, la parola d’ordine dell’ultimo periodo – Resilienza – viene da oggi affiancata da Digital Transformation. Per molti è fondamentale “ristrutturare il proprio business”, per ridefinire il proprio vantaggio competitivo e generare valore al cliente finale e all’azienda. La direzione commerciale e marketing di un’azienda è la funzione più vicina al mercato e quindi deve tenere i ricettori sempre accesi. Chi è sul mercato deve concentrare la propria attenzione su di esso, ma anche dedicare tempo alla preparazione personale e all’organizzazione. Qualcuno potrebbe pensare che la digitalizzazione di alcune attività porti alla riduzione della qualità del servizio e del valore offerto al mercato. Non è vero! Qualcuno invece potrebbe dire che la tecnologia costa e che i suoi benefici saranno recuperati nel tempo, ma non è questo il momento per fare investimenti… Ecco alcuni piccoli aggiornamenti digitali in grado di offrire importanti vantaggi alla struttura commerciale(e non solo…) con investimenti “accettabili” anche da una piccola azienda.
Il Piemonte approva la legge contro il caporalato nei confronti dei lavoratori stagionali nell’agricoltura.