ECONOMIA E SOCIETA'- Pagina 677

Nuova vita per la facciata del liceo Regina Margherita

L’esigenza principale era quella di riqualificare l’istituto rivitalizzando l’edificio e lo slargo antistante che vertevano nel degrado: una zona dimenticata e grigia che aveva già avuto un primo intervento con la collocazione di panchine e fioriere, ma che non era stato sufficiente a dare quel segno di rinascita auspicato

salviario murales

L’intervento al liceo Regina Margherita in via Valperga di Caluso è frutto di un processo iniziato alla fine del 2014 da un incontro tra la Circoscrizione 8, la preside dell’istituto e l’associazione Il Cerchio E Le Gocce. L’esigenza principale era quella di riqualificare l’istituto rivitalizzando l’edificio e lo slargo antistante che vertevano nel degrado: una zona dimenticata e grigia che aveva già avuto un primo intervento con la collocazione di panchine e fioriere, ma che non era stato sufficiente a dare quel segno di rinascita auspicato. Necessitava, dunque, di un passaggio successivo per rendere meno austero l’ingresso scolastico.

Il progetto è stato affidato all’associazione Il Cerchio E Le Gocce e alla Fondazione Contrada Onlus e avviato nel 2015, grazie al contributo economico del Comune e della Circoscrizione. Il primo passaggio, avvenuto nella primavera dello stesso anno, consisteva in un workshop rivolto agli studenti e finalizzato alla realizzazione di un murales all’interno dell’istituto.

Dalla suggestione con i ragazzi e ispirandosi al funzionalismo del Bauhaus è nato il progetto per la facciata esterna, un elaborato pensato per dialogare con l’architettura in stile razionalista dell’edificio.

La Fondazione Contrada Onlus ha gestito l’acquisto dei materiali, l’affitto della piattaforma aerea e la cantierizzazione, mentre gli artisti de Il Cerchio E Le Gocce hanno realizzato l’intero lavoro e coordinato, insieme al Professor Frisetti, gli studenti occupandosi della decorazione di una parte della facciata.

Alla fine di una settimana di lavoro, oltre ad ampliare la proposta artistica in San Salvario, si è riqualificato un angolo, non più dimenticato, della città. Il risultato è stata un opera di arte condivisa con un enorme impatto su tutto il quartiere, un messaggio positivo per le nuove generazioni, e non solo, che si approcceranno al nuovo anno scolastico.

Leo club e Ipia Plana, service per la vista

Il progetto è avvenuto grazie alla collaborazione del Centro Italiano Lions per la Raccolta degli Occhiali Usati di Chivasso

OCCHIALI LEO

Il 15 Luglio 2016 festeggiamo un obiettivo importante per i service della Vista Leo: abbiamo stipulato una convenzione con l IPIA G.Plana di Torino allo scopo di dare un destinatario agli occhiali lavorati dagli studenti nella loro tipica attività scolastica.

Il progetto è avvenuto grazie alla collaborazione del Centro Italiano Lions per la Raccolta degli Occhiali Usati di Chivasso

OCCHIALI LEO 2Hanno curato il progetto per conto del Club la nostra presidentessa Elena Eterno, il nostro socio Alberto SanGalli, docente di laboratorio di ottica e Ferdinando Cimato, coordinatore ai progetti Vista del Distretto Leo 108 Ia1

Per l’Istituto Plana si ringrazia il Reggente ed il corpo docenti che ha preso parte alla stipula dell’accordo.

La convenzione nasce in un anno importante: quello del centenario dei Service Lions, il cui obiettivo è servire 100 milioni di persone. Di questi, 25 milioni con i service per la Vista.

IPIA Plana 
LEO club Torino Host 

Mamma a 65 anni vuole il bonus bebè, ma l’Inps dice no

neonatO BIMBOForse è la neomamma più vecchia d’Italia. Si tratta della signora Silvia N., nata nel 1950, originaria di  Treviso e residente a Torino. La donna si è rivolta all’agenzia Agitalia per ottenere il bonus bebè, poiché ha dato alla luce un bambino a febbraio, all’età di 64 anni ed 11 mesi, grazie alla fecondazione assistita. Alla neomamma  è stato negato il bonus in quanto già beneficiaria  di pensione. La donna ha quindi deciso di rivolgersi all’Ufficio legale Agitalia per valutare azioni giudiziarie contro l’Inps  per segnalare questa  forma di “discriminazione””.

Eni incontra i rappresentanti dei consumatori

eni-picProsegue con la tappa di Torino il tour che vede impegnata Eni in una serie di incontri in quattordici regioni con i rappresentanti territoriali delle Associazioni dei Consumatori. Dopo l’Abruzzo e le Marche, Eni si è recata sul territorio piemontese con l’obiettivo di comunicare e dialogare nell’ambito di un rapporto sempre più costruttivo finalizzato ad accrescere ulteriormente il livello dei servizi erogati e rispondere sempre al meglio alle esigenze dei clienti. Inoltre, la nuova modalità di collegamento in videoconferenza ha esteso l’opportunità di partecipare da remoto ai lavori anche a quei rappresentanti regionali che altrimenti, per motivi logistici, non sarebbero potuti intervenire.

L’incontro di Torino si è focalizzato su diversi temi di interesse delle parti nell’ambito dei servizi di fornitura di energia elettrica e gas, come la lettura della nuova bolletta 2.0 e la descrizione delle voci che la compongono, la gestione delle attività per il recupero del credito e le attività messe in campo dalla Società per indirizzare e controllare i propri partner commerciali impegnati in attività di vendita sul territorio.

Particolare attenzione è stata inoltre riservata a “Filogiallo”, il nuovo canale telefonico dedicato attraverso il quale, con una semplice telefonata, gli operatori delle Associazioni dei Consumatori possono trovare tutte le risposte alle loro domande. Un team specializzato sarà a loro completa disposizione per interventi orientati alla prevenzione di possibili anomalie del servizio al fine di ridurre eventuali reclami e richieste di conciliazione.

Di particolare interesse è risultata la “Guida al Cliente”, un documento che, anche grazie alla preziosa collaborazione offerta dalle Associazioni dei Consumatori nella fase di elaborazione, ha permesso di creare un percorso logico che inizia con la nascita del rapporto contrattuale tra Eni e il cliente e prosegue spiegandone lo sviluppo, con particolare attenzione alla fatturazione dei consumi di gas e luce, il tutto con un linguaggio semplice e chiaro.

 

La Guida al Cliente è disponibile su https://enigaseluce.com/it_IT/static/pdf/guida-al-cliente/Guida_al_Cliente_2016.pdf

Con 29 milioni di euro l’aeroporto di Caselle vola (e diventa più sicuro)

AEREOCon investimenti complessivi per 29,109 milioni di euro da destinare all’aeroporto Sandro Pertini nel quadriennio 2016-2019 diventa realtà il Contratto di Programma sottoscritto dal direttore generale dell’Enac, Alessio Quaranta e Roberto Barbieri, amministratore delegato di Sagat. Dal totale 25,3 milioni sono destinati alla realizzazione di interventi di ottimizzazione delle infrastrutture aeroportuali, come la riqualificazione delle infrastrutture di volo, della piazzola per il de-icing, l’acquisizione di attrezzature, forniture e opere di sicurezza. Soddisfazione da parte della Sagat, la società che gestisce lo scalo di Caselle. Il Contratto di Programma permette  di superare “una situazione di precarietà istituzionale nel ruolo di gestore aeroportuale”.

Beni confiscati alla mafia, che fare?

800_Logo_LiberaI rappresentanti dell’Agenzia per la coesione territoriale e dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, sono stati ricevuti dalla Commissione speciale con compiti di indagine conoscitiva per la promozione della cultura della legalità e il contrasto dei fenomeni mafiosi. A presiedere la seduta la vicepresidente Francesca Frediani. L’incontro è servito principalmente per l’illustrazione di uno studio preliminare di un Piano d’azione per i beni confiscati e la coesione territoriale predisposto dal Dipartimento per le Politiche di coesione presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, redatto anche con la collaborazione di Libera, Associazioni, nomi e numeri contro le mafie. In base all’approfondita relazione della delegazione, i commissari hanno posto diversi quesiti. Successivamente, in seduta ordinaria, l’assessore alle Attività produttive, Giuseppina De Santis e i suoi funzionari, hanno spiegato lo stato dell’arte per il riutilizzo e la valorizzazione dei beni sequestrati. I lavori di oggi fanno parte di un percorso volto a individuare le linee guida per la gestione dei beni regionali confiscati alle organizzazioni criminali, con particolare riferimento all’utilizzo dei fondi europei. Nella mattinata è emerso come possano essere sia i fondi Fesr e che quelli Fse ad essere utilizzati e che la nostra regione potrà ricevere delle somme anche dal Fondo nazionale (3,7milioni di euro) che non sembra legato al territorio dove si troverebbero i beni confiscati ma, bensì, al bene stesso sequestrato a prescindere dalla collocazione geografica. Importante appare poi una ricognizione dei beni, visto che gli elenchi disponibili sono variabili in relazione alle varie vicende processuali (un bene può essere sequestrato in un primo momento e successivamente liberato).

Passaggio delle Consegne per il Rotaract Club Torino

A fare da sfondo per l’occasione è stato il raffinato ed elegante ambiente del Turin Palace Hotel, che ieri ha accolto più di 60 invitati tra cui alcune autorità rotariane, rotaractiane ed interactiane

rotar3Si è svolto nella serata di ieri, domenica 10 luglio, l’evento che ha visto il passaggio delle consegne del Rotarct Club Torino, tra l’attuale Presidente Irene Tamanti e la Presidente Incoming Angelica Crisafulli. A fare da sfondo per l’occasione è stato il raffinato ed elegante ambiente del Turin Palace Hotel, che ieri ha accolto più di 60 invitati tra cui alcune autorità rotariane, rotaractiane ed interactiane, quali Claudio Fabris (Presidente Rotary Torino), Riccardo Ruscalla (Presidente Rotary Torino Lagrange), Jonathan Bessone (Past President Rotary Torino Lagrange), Cecilia Garrone (Rappresentante Distrettuale Distretto Rotaract 2031) e Anna Bortolani (Rappresentante Distrettuale Distretto Interact 2031).rotara2 Nel corso della serata, Angelica Crisafulli, la Presidente del Rotaract Club Torino -uno dei primi Rotaract di Italia- per l’anno sociale 2016/2017, ha indicato gli importanti obiettivi che lei e il suo direttivo si sono preposti: “ Nel corso dell’anno lavoreremo secondo i principi riconosciuti nel motto mondiale del rotaract Fellowship Through Service e proseguiranno le attività di service attivo e l’organizzazione di incontri e iniziative rivolti alla raccolta fondi da destinare a progetti sul territorio torinese”- ed aggiunge- “L’impegno, la voglia di fare, la passione e l’entusiasmo ci appartengono, solo però collaborando insieme e con la partecipazione attiva di ciascuno di noi sarà possibile raggiungere risultati positivi nelle iniziative e nei progetti che decideremo di promuovere e sostenere”. BX2A3197 copiaDurante la serata è stato inoltre presentato il Direttivo per l’anno sociale 2016/2017 e i consiglieri del direttivo che affiancheranno, sosterranno e lavoreranno con la presidente in carica. Nel discorso conclusivo la Presidente Angelica Crisafulli ha ringraziato tutti i presenti per la loro partecipazione ed il loro supporto e per aver condiviso insieme l’inizio di un “percorso” importante, impegnativo e sicuramente molto emozionante, sottolineando ancora una volta, l’importanza del collaborare insieme e del credere fermamente nelle iniziative e nei progetti sostenuti. rotar1Tra gli applausi e con un po’ di commozione ha voluto concludere il suo discorso con queste parole: “Nel ringraziarvi di aver partecipato a questa serata, auguro a tutti voi, autorità rotaraiane, rotaractiane e interactiane presenti, soci ed amici una buona estate ma sopratutto il mio più grande augurio che ciascuno di voi non dimentichi di servire al di sopra di ogni interesse personale”.

                                                                                                                 (foto di Davide Muroni)

Boom di migranti in Piemonte, il doppio dell’anno scorso

migranti 23In Piemonte si registra un vero e proprio boom di migranti, il doppio dell’anno scorso : sono diecimila da inizio anno. Nello stesso periodo dello scorso anno erano 4.415. Attraverso una circolare lunedì la Prefettura di Torino ha chiesto di approntare l’accoglienza per 749 nuovi profughi da “spalmare” su tutto il territorio regionale, mentre aumentano le richieste di asilo bocciate. «E’ necessaria una soluzione a livello nazionale, il problema deve essere affrontato in quella sede», dice l’assessore regionale all’Immigrazione Monica Cerutti che aggiunge: «bisogna concedere a tutti un permesso di soggiorno umanitario almeno per chi è in fuga da disastri ambientali e da persecuzione politica e religiosa o da sfruttamento grave, per evitare che si crei un popolo di invisibili e sfruttati». Il consigliere leghista Alessandro Benvenuto ha interrogato l’assessore «per conoscere in che modo la Regione vuole  aiutare i piccoli Comuni nella gestione dei profughi». «Il solo elemento degno di nota ascoltato – dice il consigliere – è il numero di coloro che ottengono l’asilo. Aveva ragione quindi la Lega Nord quando sosteneva che molti dei profughi sono solo semplici clandestini».

(Foto Siccardi)

Interventi per rimuovere l’amianto

amianto3Il Cados – Consorzio Ambiente Dora Sangone, è uno degli otto raggruppamenti di Comuni in forma associata che hanno ottenuto il finanziamento relativo al bando indetto dalla giunta regionale il 26 maggio scorso, inerente l’attribuzione di contributi ai comuni, singoli o associati, per il servizio di raccolta, trasporto e smaltimento di piccoli quantitativi di amianto. Complessivamente si tratta di un milione e 100mila euro per l’intero territorio regionale. I cittadini residenti nei Comuni di Alpignano, Buttigliera Alta, Collegro, Druento, Giaveno, Grugliasco, Pianezza, Reano, Rivoli, San Gillio, Sangano, Trana, Venaria Reale e Villarbasse, potranno richiedere di essere ammessi alla graduatoria per avere diritto al servizio di raccolta e smaltimento di manufatti in amianto presenti nelle loro abitazioni. Il format della domanda è online da lunedì 11 luglio sino al 4 settembre prossimo ed accessibile da un banner posto sulla home page del sito www.cidiuservizi.to.it

Massimo Iaretti

 

In Piemonte su 100 treni 90 arrivano puntualissimi

TRENI SERA STAZIONESu cento treni regionali, in Piemonte 90,7 arrivano puntuali, con al massimo entro cinque minuti di ritardo dall’orario previsto. La quota sale al 91,8 nella fascia pendolari del mattino e si ferma al 90,6 in quella pomeridiana. Sono state 125.503 le corse ferroviarie regionali di Trenitalia Regione Piemonte nel primo semestre 2016. Interessati treno frecciarossa millecirca 144.000 viaggiatori che, nei giorni feriali, utilizzano le corse. La percentuale globale regionale migliora di 1,5 punti rispetto all’anno scorso e addirittura di 5,9 in confronto al primo semestre 2014. Cancellate nel primo semestre l’1,43% delle corse programmate, ma solo lo 0,47% per cause dovute a Trenitalia. Erano state il 2,16% nel primo semestre 2015 e il 3,19% nel 2014. Più che dimezzate rispetto al 2014  (-55,23%) le  avarie che hanno determinato lo stop delle corse sono diminuite del 52,1% rispetto al 2015 e si attestano oggi poco sopra lo 0,1% delle corse programmate.

(foto: il Torinese)